1. Istituto E.Fermi, Castellanza
Da ultimo, guardando il quadro
sulla sinistra, il cesto di pane. Una
Videro il bambino
piccola presenza, ma con un
messaggio simbolico forte. Un
e sua madre
pane per sfamare la famiglia, Per augurarVi Buon Natale
per sostene- abbiamo pensato
re la fatica di
una giorna- di donarVi
ta. un “miracolo” artistico ...
Un pane che che possa accarezzare
diventa sino-
nimo di il Vostro sguardo
Cristo, pane ed entrare
di vita,
eucaristia
nel Vostro Cuore.
che si offre
all’umanità
Il Gruppo Progetto Benessere
per sempre.
La nascita, con accostato quel
cesto, rimanda all’ultima Cena,
quando il pane spezzato diventa
corpo di Cristo dato a tutti gli
uomini.
R. Nava
Adorazione dei pastori,
Michelangelo Merisi, detto il
Caravaggio 1571– 1610, opera
ad olio su tela, 314 x 211,
Museo Regionale Messina.
NATALE 2010
2. Il Gruppo Progetto Benessere Istituto E. Fermi
Videro il bambino e sua madre
Caravaggio “Adorazione Entriamo nei particolari del dipinto di Caravag- E’ stanca per il parto, ma non solo. Sente
sul suo seno il respiro del mistero. Io straor-
dei pastori” gio per viverlo e sentirlo nostro, quasi fossimo li
dinario e l’irraggiungibile si sono fatti e-
davanti a quel bimbo e a quella donna.
L
“ a pittura è la pelle seconda e de- Concentriamoci proprio su loro, la madre e il fi-
vento. Dio si è incarnato, ha un volto e
un corpo.
legata alla realtà; glio teneramente abbracciati. C’è silenzio. La
ne è l’epidermide
madre ha gli occhi socchiusi e il viso reclinato Quel bambino, in tutto uguale agli altri
trasposta sulla ta-
vola o sulla tela; è sulla fronte del bambino, è stanca e pensierosa. bambini, è tranquillo tra le mani della
un distillato di bel- Niente attorno la distrae. E’ raccolta in se stessa. madre. Sa di trovarsi avvolto in un ab-
lezza che racco- I pastori accorsi sono ammutoliti e immobili. braccio caldo e umanissimo. La sua vera
glie i miracoli del Lì per terra, sulla nuda terra, è da poco terminato casa sono quei pastori, Maria e Giusep-
visibile, e li conser-
un parto: è nato un bimbo che una donna e un pe. L’edificio è di fortuna, una stalla con
va in una teca
sontuosa e rare- uomo aspettavano. Un evento intimo, tutto loro. del fieno e della paglia sparsa a terra.
fatta che attizzerà Eppure c’è dell’altro, qualcosa di più grande che Domani sarà altrove e non resterà che il
per sempre i sensi ha messo in cammino i pastori quel neonato era ricordo dell’ambiente angusto. Troverà
di chi li ammira; è atteso da generazioni perché porta con sé un sempre con sé, invece, gli uomini. Li cer-
un effluvio di
destino grande. Dio ha scelto di entrare nel mon- cherà per parlare loro del Padre che è
capelli, di cieli,di
capezzoli, di om- do per lasciarsi toccare, per parlare con gli uomi- Amore.
belichi, di frasche, ni, per dividere con loro le giornate. La madre lo
di tramonti, di sa. Le è stato annunciato il mistero di quella ge-
forme, di tinte,di luci, di tutto ciò che stazione. Attimi di profonda solitudine la attraver-
il mondo miracolosamente offre a
sano, ora che il piccolo si è aggrappato al seno
noi che lo accarezziamo con lo
sguardo” e, attonito, guarda all’insù il pastore con il brac-
cio aperto e gli occhi sgranati e adoranti. E’ una
Flavio Caroli
novità per lui, un mondo che incomincia a pre-
sentarsi col colore e la voce degli uomini. Poi,
lentamente, nella penombra scivolerà nel sonno.
I pensieri sono tanti a salire nel cuore della madre
e la spaventano: è la madre di Dio. Sì, proprio lei.
Assorta, pensa.