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Rainer Maria Rilke 1875-1926
"Oh, come desidero ardentemente crescere. Guardo fuori e l'albero dentro di me cresce"
VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO.
SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE
WACHSEN WILL ICH, UM JEDEN PREIS.
VOM LERNEN UND LEHREN, WACHSEN UND REIFEN
*Si dovrebbe tenere in considerazione e rispettare la vita del bambino come una
vita legittimamente indipendente accanto alla propria. In tal caso nascerebbe
spontaneamente un’altra scuola, una scuola senza esami e senza contese, che
non perderebbe di vista la vita ma che si rivolgerebbe costantemente ad essa. E
questa scuola è l’unica possibile, l’unica, che non ostacoli, ma piuttosto aiuti, l’unica
che non soffochi le personalità in germe, ma che al contrario dia ad ognuno la
possibilità di esprimere il suo essere e i suoi desideri più intimi.
Man müßte das Leben des Kindes als ein berechtigtes selbständiges Leben neben
dem eigenen gelten lassen und ehren. Dann würdek von selbst eine andere
Schule, eine Schule ohne Prüfungen und ohne Wettstreit, entstehen, die das Leben
nicht aus dem Auge verlieren, sondern immerfort darauf zugehen würde. Und diese
Schule ist die einzig mögliche, die einzige, welche nicht hindert, sondern hilft, die
einzige, welche nicht Persönlichkeiten im Keime erstickt, sondern jedem die
Möglichkeit gibt, die innersten Wünsche seines Wesens durchzusetzen.
*Un educatore deve partire dal presupposto di fare del gruppo dei bambini che gli
sono affidati, molti individui eterogenei; è meglio, cadere nell’errore di scindere un
soggetto in due che lottano, che portare avanti il proposito abituale di formare tutti
gli alunni secondo un modello comune di uomo.
Ein Erzieher muß darauf ausgehen, aus der Schar der ihm anvertrauten Kinder
viele und verschiedne Menschen zu machen; es ist besser, wenn er in den Fehler
verfällt, einen in zwei Menschen, die miteinander streiten, zu zerspalten, als wenn
er die landläufige Absicht fortsetzt, alle seine Schüler zu einer Art Mensch zu
erziehen.
*Ciò che il tempo con grande fervore reclama, sono sempre le grandi, straordinarie
individualità: poiché il futuro è stato sempre con loro. Ma se nel bambino si mostra
l’individualità, essa viene accolta con disprezzo o tenuta in scarsa considerazione,
o cosa ancor più dolorosa per il bambino, schernita. Li si tratta come se non
possedessero niente di proprio, così vengono loro sminuite quelle ricchezze, delle
quali vivono, per dar loro in cambio luoghi comuni, cliché.
Wonach die Zeit am sehnlichsten verlangt, das sind immer wieder die großen
Individualitäten, die anders sind: denn immer ist mit ihnen
VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE
© 2002 G. Cardinale
Zukunft gewesen. Wenn aber im Kinde die Individukalität sich zeigt, wird sie
verächtlich oder geringschätzig behandelt, womöglich, was für das Kind am
schmerzlichsten ist verlacht. Man geht mit ihnen um, als ob sie nichts Eigenes
hätten, und entwertet ihnen die Reichtümer, aus denen sie leben, um ihnen dafür
Gemeinplätze zu geben.
*Il concetto di educazione, oggi consiste in una lotta continua con il bambino, nella
quale, alla fine, entrambe le parti ricorrono ai mezzi più abietti. E la scuola non fa
altro che portare avanti ciò che i genitori hanno avviato. Essa è una lotta
sistematica contro la personalità. Essa disprezza il singolo, i suoi desideri e le sue
nostalgie, e ravvisa il suo compito nello schiacciarlo, uniformarlo al livello della
massa. Se si legge la biografia di tutte le grandi personalità, si vede che essi sono
diventati ciò che sono sempre nonostante la scuola e non grazie ad essa.
Die ganze Erziehung, wie sie heute ist, besteht in einem fortwährenden Kampf mit
dem Kinde, in dem schließlich beide Teile zu den verwerflichsten Mitteln greifen.
Und die Schule setzt nur fo
rt, was die Eltern begonnen haben. Sie ist ein systematischer Kampf gegen die
Persönlichkeit. Sie verachtet den Einzelnen, seine Wünsche und Sehnsüchte, und
sie sieht ihre Aufgabe darin, ihn auf das Niveau der Masse herab zudrücken. Man
lese die Lebensgeschichte aller großen Menschen; sie sind, was sie geworden
sind, immer trotz der Schule geworden, nicht durch sie.
*Le grandi idee hanno perso nella scuola tutta la loro vitalità, sono diventate
astratte e noiose, perché in esse è stato posto il proposito di istruire. Ciò che si
definisce “cultura generale” non è altro che una sproporzionata, incongruente ed
impersonale congerie di sapere, inorganico come un dizionari di conversazione e
senza relazioni interne come esso. Al bambino viene dato, non quello che chiede,
ma un qualsiasi quantum di risultati preordinati, che per lui sono del tutto
indifferenti.
Die großen Ideen haben in den Schulen alle Lebendigkeit verloren, sie sind
abstrakt geworden und langweilig, weil in sie die Absichtlichkeit hineingelegt
worden ist, zu bilden. Überhaupt ist, was man »allgemeine Bildung« nennt, ein
unverhältnismäßig angewachsener, unpersönlich gewordener Vorrat von Wissen,
leblos wie ein Konversationslexikon und ohne inneren Zusammenhang wie dieses.
Nicht wo nach das Kind fragt, gibt man ihm, sondern irgend ein bestimmtes
Quantum von fertigen Resultaten, die ihm vollkommen gleichgültig sind.
* La pappa diventa fredda, se prima dobbiamo costruirci un cucchiaio, no, nella
maggior parte dei casi dobbiamo prima imparare come si costruiscono i cucchiai.
Tutte le conoscenze che la scuola può dare, dovrebbero essere date con il cuore e
pienamente, senza limitazioni e restrizioni, senza secondi fini e da persone
coinvolte emozionalmente. Poi tutte le materie dovrebbero trattare della vita, come
di quell’unica cosa, che si configura attraverso tutte le altre.
Der Brei wird kalt, wenn man sich erst einen Löffel machen soll, nein, überhaupt
erst lernen soll, wie Löffel gemacht werden.
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© 2002 G. Cardinale
Alles Wissen, das die Schule zu vergeben hat, müßte herzlich und groß gegeben
sein, ohne Beschränkung und Vorbehalt, absichtslos und von einem ergriffenen
Menschen. Da müßten alle Fächer vom Leben handeln, als von dem einen
Gegenstand, der mit allen anderen gemeint ist.
*Anche se può sembrare strano, viste le attuali condizione, la vita si deve
trasformare proprio nella scuola; se essa deve diventare in qualche modo più
ampia, profonda, umana, ciò deve avvenire nella scuola; più tardi si incallisce
velocemente in professioni e destini, non ha più tempo, per diventare altro…..
Una serie di errori indicibili ha fatto si che la scuola diventasse il contrario; la vita e
la realtà sono state sempre più escluse da essa. La scuola dovrebbe essere solo
scuola, e la vita qualcosa di completamente differente. Dovrebbe venire più tardi,
dopo la scuola, e dovrebbe essere qualcosa per adulti. (Come se i bambini non
esistessero, non si trovassero nel meglio della loro vita)
So seltsam es unter den gegenwärtigen Verhältnissen klingen mag, in der Schule
muß das Leben sich verwandeln; wenn es irgendwo weiter, tiefer, menschlicher
werden soll, so muß das in der Schule geschehen; später verhärtet es schnell in
Berufen und Schicksalen, es hat nicht mehr Zeit, anders zu werden...
Eine Reihe unsäglicher Irrtümer hat die Schule zum Gegenteil werden lassen;
immer mehr ist Leben und Wirklichkeit aus ihr hinausgedrängt worden. Die Schule
sollte nur Schule sein, und das Leben war etwas ganz anderes. Es sollte erst
später kommen, hinter der Schule, und sollte etwas für Erwachsene sein. (Als ob
die Kinder nicht lebten, nicht mitten im Leben wären.)
*Le giovani anime, a scuola, vengono travolte e ricoperte da uno spropositato
flusso di parole come da una pioggia lavica. La volontà in queste piccole creature
viene turbata, quando finalmente hanno terminato la scuola, in quel momento non
sanno più ciò che hanno voluto. Poi la maggior parte di loro si trovano sconfortati
davanti alla vita, alla quale non sono stati preparati; alieni ad ogni realtà,
intraprendono un qualsiasi lavoro, che non richiede per essere esplicato nessuna
personalità, ma solo macchine. Hanno imparato per l’esame e quando esso è
passato, la scuola ha ottemperato al suo compito, quindi possono incominciare a
dimenticare, e questa attività occupa il resto della loro esistenza. Ma là dove c’è un
singolo individuo, in cui vive ancora un brandello di infanzia e ricchezza, un
frammento di personalità, che non è potuto essere schiacciato, là comincia un
difficile e gravoso cammino a ritroso attraverso la terra desolata della scuola e
dell’educazione verso un nuovo inizio, l’inizio di una vita nuova e propria che
comincia tardi e angosciosamente. In questo luogo si potrebbe parlare di abuso di
vigore umano, e si tratta forse della forza dei migliori, che viene spesa per questa
dolorosa odissea.
Von dem unermesslichen Wortschwall der Schule werden die jugendlichen Seelen
wie von einem Aschenregen überfallen und verschüttet. Der Wille in den jungen
Leuten wird verwirrt, und wenn sie endlich mit der Schule fertig sind, so wissen sie
nicht mehr, was sie gewollt haben. Ratlos stehen dann die meisten vor dem Leben,
auf das man sie nicht vorbereitet hat; entfremdet aller Wirklichkeit ergreifen sie
einen jener zufälligen Berufe, die nicht Persönlichkeiten, sondern Maschinen
VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE
© 2002 G. Cardinale
verlangen, um erfüllt zu werden. Sie haben für das Examen gelernt und wenn
dieses vorüber ist, hat die »Bildung« ihren Zweck erfüllt, sie dürfen anfangen — zu
vergessen, und diese Tätigkeit füllt nun ihr weiteres Leben aus. Wo aber Einer ist,
in dem noch ein Stück Kindheit und Reichtum, ein Stück Persönlichkeit lebt, das
nicht hat unterdrückt werden können, da beginnt ein schwerer und banger
Rückweg durch das öde Land der Schule und der Erziehung zu einem neuen
Anfang, zum Anfang eines neuen eigenen Lebens, das man spät und traurig
beginnt. Hier könnte man von missbrauchter Menschenkraft sprechen, und es ist
die Kraft der Besten vielleicht, die für solche schmerzhaften Rückwege ausgegeben
wird.
*Ognuno dovrebbe essere guidato fino al punto in cui è capace di pensare, lavorare
e imparare autonomamente.
Jeder dürfte nur bis zu dem Punkte hingeführt werden, auf dem er fähig wird, selbst
zu denken, selbst zu arbeiten, selbst zu lernen.
*La scuola dovrebbe soprattutto contare sui singoli, non sulle classi: in ultima
analisi, la vita, la morte e il destino sono fatti per il singolo, e la scuola, se vuole
diventare nuovamente viva deve instaurare un rapporto con tutto e con tutte le
manifestazioni grandi e concrete della vita.
Die Schule müßte vor allem mit Einzelnen rechnen, nicht mit Klassen: Das Leben
und der Tod und das Schicksal sind auch im letzten Sinne für Einzelne gemacht,
und zu alledem, zu den großen wirklichen Ereignis muß die Schule Beziehung
gewinnen, wenn wieder lebendig werden will.
*Nessuna via può condurre. Se scorgi la meta, sei già a mezza via.
Kein Weg kann führen. Blick aufs Ziel ist halber Weg.
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© 2002 G. Cardinale

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  • 1. Rainer Maria Rilke 1875-1926 "Oh, come desidero ardentemente crescere. Guardo fuori e l'albero dentro di me cresce" VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE WACHSEN WILL ICH, UM JEDEN PREIS. VOM LERNEN UND LEHREN, WACHSEN UND REIFEN *Si dovrebbe tenere in considerazione e rispettare la vita del bambino come una vita legittimamente indipendente accanto alla propria. In tal caso nascerebbe spontaneamente un’altra scuola, una scuola senza esami e senza contese, che non perderebbe di vista la vita ma che si rivolgerebbe costantemente ad essa. E questa scuola è l’unica possibile, l’unica, che non ostacoli, ma piuttosto aiuti, l’unica che non soffochi le personalità in germe, ma che al contrario dia ad ognuno la possibilità di esprimere il suo essere e i suoi desideri più intimi. Man müßte das Leben des Kindes als ein berechtigtes selbständiges Leben neben dem eigenen gelten lassen und ehren. Dann würdek von selbst eine andere Schule, eine Schule ohne Prüfungen und ohne Wettstreit, entstehen, die das Leben nicht aus dem Auge verlieren, sondern immerfort darauf zugehen würde. Und diese Schule ist die einzig mögliche, die einzige, welche nicht hindert, sondern hilft, die einzige, welche nicht Persönlichkeiten im Keime erstickt, sondern jedem die Möglichkeit gibt, die innersten Wünsche seines Wesens durchzusetzen. *Un educatore deve partire dal presupposto di fare del gruppo dei bambini che gli sono affidati, molti individui eterogenei; è meglio, cadere nell’errore di scindere un soggetto in due che lottano, che portare avanti il proposito abituale di formare tutti gli alunni secondo un modello comune di uomo. Ein Erzieher muß darauf ausgehen, aus der Schar der ihm anvertrauten Kinder viele und verschiedne Menschen zu machen; es ist besser, wenn er in den Fehler verfällt, einen in zwei Menschen, die miteinander streiten, zu zerspalten, als wenn er die landläufige Absicht fortsetzt, alle seine Schüler zu einer Art Mensch zu erziehen. *Ciò che il tempo con grande fervore reclama, sono sempre le grandi, straordinarie individualità: poiché il futuro è stato sempre con loro. Ma se nel bambino si mostra l’individualità, essa viene accolta con disprezzo o tenuta in scarsa considerazione, o cosa ancor più dolorosa per il bambino, schernita. Li si tratta come se non possedessero niente di proprio, così vengono loro sminuite quelle ricchezze, delle quali vivono, per dar loro in cambio luoghi comuni, cliché. Wonach die Zeit am sehnlichsten verlangt, das sind immer wieder die großen Individualitäten, die anders sind: denn immer ist mit ihnen VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE © 2002 G. Cardinale
  • 2. Zukunft gewesen. Wenn aber im Kinde die Individukalität sich zeigt, wird sie verächtlich oder geringschätzig behandelt, womöglich, was für das Kind am schmerzlichsten ist verlacht. Man geht mit ihnen um, als ob sie nichts Eigenes hätten, und entwertet ihnen die Reichtümer, aus denen sie leben, um ihnen dafür Gemeinplätze zu geben. *Il concetto di educazione, oggi consiste in una lotta continua con il bambino, nella quale, alla fine, entrambe le parti ricorrono ai mezzi più abietti. E la scuola non fa altro che portare avanti ciò che i genitori hanno avviato. Essa è una lotta sistematica contro la personalità. Essa disprezza il singolo, i suoi desideri e le sue nostalgie, e ravvisa il suo compito nello schiacciarlo, uniformarlo al livello della massa. Se si legge la biografia di tutte le grandi personalità, si vede che essi sono diventati ciò che sono sempre nonostante la scuola e non grazie ad essa. Die ganze Erziehung, wie sie heute ist, besteht in einem fortwährenden Kampf mit dem Kinde, in dem schließlich beide Teile zu den verwerflichsten Mitteln greifen. Und die Schule setzt nur fo rt, was die Eltern begonnen haben. Sie ist ein systematischer Kampf gegen die Persönlichkeit. Sie verachtet den Einzelnen, seine Wünsche und Sehnsüchte, und sie sieht ihre Aufgabe darin, ihn auf das Niveau der Masse herab zudrücken. Man lese die Lebensgeschichte aller großen Menschen; sie sind, was sie geworden sind, immer trotz der Schule geworden, nicht durch sie. *Le grandi idee hanno perso nella scuola tutta la loro vitalità, sono diventate astratte e noiose, perché in esse è stato posto il proposito di istruire. Ciò che si definisce “cultura generale” non è altro che una sproporzionata, incongruente ed impersonale congerie di sapere, inorganico come un dizionari di conversazione e senza relazioni interne come esso. Al bambino viene dato, non quello che chiede, ma un qualsiasi quantum di risultati preordinati, che per lui sono del tutto indifferenti. Die großen Ideen haben in den Schulen alle Lebendigkeit verloren, sie sind abstrakt geworden und langweilig, weil in sie die Absichtlichkeit hineingelegt worden ist, zu bilden. Überhaupt ist, was man »allgemeine Bildung« nennt, ein unverhältnismäßig angewachsener, unpersönlich gewordener Vorrat von Wissen, leblos wie ein Konversationslexikon und ohne inneren Zusammenhang wie dieses. Nicht wo nach das Kind fragt, gibt man ihm, sondern irgend ein bestimmtes Quantum von fertigen Resultaten, die ihm vollkommen gleichgültig sind. * La pappa diventa fredda, se prima dobbiamo costruirci un cucchiaio, no, nella maggior parte dei casi dobbiamo prima imparare come si costruiscono i cucchiai. Tutte le conoscenze che la scuola può dare, dovrebbero essere date con il cuore e pienamente, senza limitazioni e restrizioni, senza secondi fini e da persone coinvolte emozionalmente. Poi tutte le materie dovrebbero trattare della vita, come di quell’unica cosa, che si configura attraverso tutte le altre. Der Brei wird kalt, wenn man sich erst einen Löffel machen soll, nein, überhaupt erst lernen soll, wie Löffel gemacht werden. VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE © 2002 G. Cardinale
  • 3. Alles Wissen, das die Schule zu vergeben hat, müßte herzlich und groß gegeben sein, ohne Beschränkung und Vorbehalt, absichtslos und von einem ergriffenen Menschen. Da müßten alle Fächer vom Leben handeln, als von dem einen Gegenstand, der mit allen anderen gemeint ist. *Anche se può sembrare strano, viste le attuali condizione, la vita si deve trasformare proprio nella scuola; se essa deve diventare in qualche modo più ampia, profonda, umana, ciò deve avvenire nella scuola; più tardi si incallisce velocemente in professioni e destini, non ha più tempo, per diventare altro….. Una serie di errori indicibili ha fatto si che la scuola diventasse il contrario; la vita e la realtà sono state sempre più escluse da essa. La scuola dovrebbe essere solo scuola, e la vita qualcosa di completamente differente. Dovrebbe venire più tardi, dopo la scuola, e dovrebbe essere qualcosa per adulti. (Come se i bambini non esistessero, non si trovassero nel meglio della loro vita) So seltsam es unter den gegenwärtigen Verhältnissen klingen mag, in der Schule muß das Leben sich verwandeln; wenn es irgendwo weiter, tiefer, menschlicher werden soll, so muß das in der Schule geschehen; später verhärtet es schnell in Berufen und Schicksalen, es hat nicht mehr Zeit, anders zu werden... Eine Reihe unsäglicher Irrtümer hat die Schule zum Gegenteil werden lassen; immer mehr ist Leben und Wirklichkeit aus ihr hinausgedrängt worden. Die Schule sollte nur Schule sein, und das Leben war etwas ganz anderes. Es sollte erst später kommen, hinter der Schule, und sollte etwas für Erwachsene sein. (Als ob die Kinder nicht lebten, nicht mitten im Leben wären.) *Le giovani anime, a scuola, vengono travolte e ricoperte da uno spropositato flusso di parole come da una pioggia lavica. La volontà in queste piccole creature viene turbata, quando finalmente hanno terminato la scuola, in quel momento non sanno più ciò che hanno voluto. Poi la maggior parte di loro si trovano sconfortati davanti alla vita, alla quale non sono stati preparati; alieni ad ogni realtà, intraprendono un qualsiasi lavoro, che non richiede per essere esplicato nessuna personalità, ma solo macchine. Hanno imparato per l’esame e quando esso è passato, la scuola ha ottemperato al suo compito, quindi possono incominciare a dimenticare, e questa attività occupa il resto della loro esistenza. Ma là dove c’è un singolo individuo, in cui vive ancora un brandello di infanzia e ricchezza, un frammento di personalità, che non è potuto essere schiacciato, là comincia un difficile e gravoso cammino a ritroso attraverso la terra desolata della scuola e dell’educazione verso un nuovo inizio, l’inizio di una vita nuova e propria che comincia tardi e angosciosamente. In questo luogo si potrebbe parlare di abuso di vigore umano, e si tratta forse della forza dei migliori, che viene spesa per questa dolorosa odissea. Von dem unermesslichen Wortschwall der Schule werden die jugendlichen Seelen wie von einem Aschenregen überfallen und verschüttet. Der Wille in den jungen Leuten wird verwirrt, und wenn sie endlich mit der Schule fertig sind, so wissen sie nicht mehr, was sie gewollt haben. Ratlos stehen dann die meisten vor dem Leben, auf das man sie nicht vorbereitet hat; entfremdet aller Wirklichkeit ergreifen sie einen jener zufälligen Berufe, die nicht Persönlichkeiten, sondern Maschinen VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE © 2002 G. Cardinale
  • 4. verlangen, um erfüllt zu werden. Sie haben für das Examen gelernt und wenn dieses vorüber ist, hat die »Bildung« ihren Zweck erfüllt, sie dürfen anfangen — zu vergessen, und diese Tätigkeit füllt nun ihr weiteres Leben aus. Wo aber Einer ist, in dem noch ein Stück Kindheit und Reichtum, ein Stück Persönlichkeit lebt, das nicht hat unterdrückt werden können, da beginnt ein schwerer und banger Rückweg durch das öde Land der Schule und der Erziehung zu einem neuen Anfang, zum Anfang eines neuen eigenen Lebens, das man spät und traurig beginnt. Hier könnte man von missbrauchter Menschenkraft sprechen, und es ist die Kraft der Besten vielleicht, die für solche schmerzhaften Rückwege ausgegeben wird. *Ognuno dovrebbe essere guidato fino al punto in cui è capace di pensare, lavorare e imparare autonomamente. Jeder dürfte nur bis zu dem Punkte hingeführt werden, auf dem er fähig wird, selbst zu denken, selbst zu arbeiten, selbst zu lernen. *La scuola dovrebbe soprattutto contare sui singoli, non sulle classi: in ultima analisi, la vita, la morte e il destino sono fatti per il singolo, e la scuola, se vuole diventare nuovamente viva deve instaurare un rapporto con tutto e con tutte le manifestazioni grandi e concrete della vita. Die Schule müßte vor allem mit Einzelnen rechnen, nicht mit Klassen: Das Leben und der Tod und das Schicksal sind auch im letzten Sinne für Einzelne gemacht, und zu alledem, zu den großen wirklichen Ereignis muß die Schule Beziehung gewinnen, wenn wieder lebendig werden will. *Nessuna via può condurre. Se scorgi la meta, sei già a mezza via. Kein Weg kann führen. Blick aufs Ziel ist halber Weg. VOGLIO CRESCERE AD OGNI COSTO. SULL’APPRENDERE E L’INSEGNARE, IL CRESCERE E IL MATURARE © 2002 G. Cardinale