Non esiste una definizione giuridica. Secondo il Regolamento della Camera (art. 14) sono “associazioni di Deputati” e “soggetti necessari al funzionamento della Camera”.
Secondo la dottrina sono la proiezione, il riflesso, dei partiti nel Parlamento. Svolgono però un ruolo ben preciso, perché sono un elemento imprescindibile al funzionamento delle Camere.
2. COSA SONO
Non esiste una definizione giuridica.
Secondo il Regolamento della Camera
(art. 14) sono “associazioni di Deputati” e
“soggetti necessari al funzionamento della
Camera”.
Secondo la dottrina sono la proiezione, il
riflesso, dei partiti nel Parlamento. Svolgono
però un ruolo ben preciso, perché sono un
elemento imprescindibile al funzionamento
delle Camere.
Tutti i parlamentari sono obbligati a far
parte di un Gruppo, tranne i Senatori a vita.
Possono cambiare Gruppo di appartenenza
durante la legislatura, in qualsiasi momento e
per quante volte lo desiderano.
3. I GRUPPI ALLA CAMERA
ma alla Camera possono esservi
Gruppi minori se rappresentano un
partito che abbia presentato proprie
liste di candidati in venti seggi,
ottenendo almeno trecentomila voti
di lista validi.
Per costituire un Gruppo
parlamentare occorre un numero
minimo di venti deputati
Il Regolamento della Camera
stabilisce che i deputati che non
hanno dichiarato a quale Gruppo
appartengono entrano a far parte
del Gruppo Misto, all’interno del
quale possono formare componenti
politiche.
Il Regolamento del Senato non
contempla questa possibilità, che si
è affermata tuttavia nella prassi ed è
ormai una consuetudine in entrambi
i rami del Parlamento.
“
4. È richiesto un minimo di 10 Senatori per
formare un Gruppo, che deve rappresentare
un partito o movimento
I Senatori appartenenti alle minoranze
linguistiche riconosciute dalla Legge
possono costituire un Gruppo parlamentare
anche con soli 5 Senatori.
che abbia presentato alle elezioni del
Senato propri candidati con lo stesso
contrassegno (art. 14).
...E AL SENATO
“
5. INCARICHI, REGOLAMENTI INTERNI E DOTAZIONI
Ciascun Gruppo nomina un
Presidente, dei Vicepresidenti e
dei Segretari (o Comitato direttivo).
Entro 30 giorni dalla loro
costituzione, devono approvare
il proprio Statuto (alla Camera)
o Regolamento (al Senato), che
include anche l’individuazione
dei soggetti/organi ai quali compete
la responsabilità della gestione
contabile e finanziaria.
A ciascun Gruppo sono concessi
locali e attrezzature, e un contributo
finanziario annuo a carico di
Camera e Senato per lo svolgimento
dell’attività parlamentare, per funzioni
di studio, comunicazione e per
retribuire il personale interno.
6. IL RENDICONTO
Ogni anno i Gruppi
devono approvare un
Rendiconto di esercizio,
sulla base di un modello
comune, da trasmettere al
Presidente della Camera di
appartenenza; al Senato,
il Rendiconto deve essere
redatto da una Società di
revisione legale selezionata
dal Consiglio di Presidenza
(Art. 16-bis).
Il Rendiconto è sottoposto
al vaglio di conformità
del Collegio dei Questori,
che è propedeutico
all’erogazione, per gli
anni futuri, delle risorse
finanziare ai Gruppi.
Difatti, qualora il
Rendiconto non sia stato
presentato o sia lacunoso,
il Gruppo non ha più
diritto al finanziamento.
7. XVIII LEGISLATURA: I GRUPPI IN PARLAMENTO
Alle elezioni politiche del 4 marzo
2018, i partiti hanno ottenuto questi
seggi:
Al Senato, il dato più interessante è
che Forza Italia supera la Lega di poco
ed è il secondo Gruppo per numero
di Deputati.
MoVimento 5 Stelle
Lega – Salvini Premier
Partito Democratico
Forza Italia
Berlusconi Presidente
Fratelli d’Italia
Gruppo Misto
MoVimento 5 Stelle
Lega-Salvini Premier-
Partito Sardo d’Azione
Partito Democratico
Forza Italia Berlusconi
Presidente-UDC
Fratelli d’Italia
Gruppo Misto
Per le Autonomie
58
8. IL CASO DI LIBERI E UGUALI
Alle elezioni del 2018, LeU aveva
superato la soglia di sbarramento
in entrambi i rami del Parlamento.
I deputati di LeU formano una
componente all’interno del Gruppo
Misto, sia alla Camera che al Senato
(14 deputati e 4 senatori).
Poco dopo, il 9 aprile, l’Ufficio di
Presidenza della Camera acconsente alla
formazione di un Gruppo autonomo.
Tuttavia ad oggi, LeU conta soltanto
10 Deputati ma continua ad avere
il proprio Gruppo.
9. TRANSFUGHISMO PARLAMENTARE
E XVIII LEGISLATURA
È un fenomeno antico, ma a partire dalla Seconda
Repubblica è tornato ad assumere rilevanza nella vita
parlamentare e politica. Accade quando un parlamentare,
per le motivazioni più svariate, abbandona il proprio
Gruppo politico e transfuga in un altro. Questo è possibile
perché l’art. 67 Cost. stabilisce che
Ogni membro del Parlamento rappresenta
la Nazione ed esercita le sue funzioni senza
vincolo di mandato
Tuttavia, questo divieto di mandato operativo – o meglio,
l’uso distorto che se n’è fatto – ha condotto ad una
consolidata consuetudine di mobilità parlamentare.
La XVIII Legislatura non è stata immune da questo
fenomeno, anzi…
“
10. LA FORMAZIONE DEI GRUPPI
E IL TRASFORMISMO (IL CASO LeU)
Italia Viva raccoglie 26 deputati
alla Camera e al Senato, con 14
senatori, si associa con il Partito
Socialista Italiano per poter
formare un Gruppo autonomo.
Attualmente, il Gruppo IV conta 31
membri alla Camera e 15 al Senato.
Nel 2019, a pochi giorni dalla nascita
del Governo Conte II, Matteo Renzi
abbandona il Partito Democratico
e fonda Italia Viva, nel quale
convergono i suoi fedelissimi,
da Maria Elena Boschi a Roberto
Giachetti, Teresa Bellanova, Ivan
Scalfarotto, e altri esponenti politici
moderati, anche di centro-destra,
ad esempio Maria Teresa Baldini (ex
Fratelli d’Italia) e Davide Bendinelli
(ex Forza Italia).
NUOVI PARTITI, NUOVI GRUPPI:
LA NASCITA DI ITALIA VIVA
11. … E DI INSIEME
PER IL FUTURO
Lo scorso giugno, le continue tensioni
tra il leader M5S ed ex Presidente del
Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro
degli Esteri Luigi Di Maio, raggiungono
il punto di rottura. Luigi Di Maio fonda
Insieme Per il Futuro.
La nuova compagine politica conta
52 Deputati alla Camera, mentre al
Senato, utilizzando il simbolo di Centro
Democratico, conta 12 Senatori.
12. L’ALTERNATIVA C’È,
I 5S CONTRO IL GOVERNO DRAGHI
A febbraio 2021, i componenti
di Camera e Senato del M5S
che non esprimono la fiducia
al nuovo Governo Draghi
fuoriescono dal Gruppo e
danno vita ad una nuova
componente all’interno del
Gruppo Misto, L’ alternativa
c’è, del quale fanno parte
13 deputati e 6 senatori
che dichiarano:
La nostra azione nasce in
opposizione al governo
Draghi, così come
esprime una più generale
opposizione ai governi
“tecnici” e al vincolo esterno
dietro cui si nascondono
politiche neoliberiste
“
13. Il Gruppo Costituzione, Ambiente,
Lavoro nasce il 22 gennaio 2022,
poco prima del quinto scrutinio
per l’elezione del Presidente della
Repubblica. La Presidente del Senato
Casellati autorizza la formazione di
questo nuovo Gruppo, che contava
10 senatori fuoriusciti dal M5S con
a capo Elio Lannutti. Una decisione
che ha creato diverse polemiche
contro la “candidata” alla Presidenza
della Repubblica Casellati, accusata di
cercare di guadagnare consensi.
Il Gruppo ad oggi conta 13 membri.
Coraggio Italia, formazione politica
di centro-destra guidata dal sindaco
di Venezia Luigi Brugnaro, nasce
il 26 maggio 2021 e, dal momento
che può contare su 24 deputati,
costituisce un Gruppo autonomo.
Al Senato, si ferma a 7 Senatori.
Nel 2022, a causa dei numerosi
abbandoni, il Gruppo alla Camera
si scioglie. Nasce Vinciamo Italia,
che si federa alla componente
Cambiamo/Italia al centro di
Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello,
all’interno del Gruppo Misto.
IL CASO DI CORAGGIO ITALIA E C.A.L.
14. I CAMBI DI CASACCA NELLA
XVIII LEGISLATURA
I cambi di casacca di singoli o di gruppi di parlamentari sono stati così
numerosi da incidere profondamente negli equilibri parlamentari.
Mai come oggi il Gruppo Misto è stato così numeroso, con 85 deputati alla
Camera e 39 al Senato. Qualche esempio.
15. Enrico Costa, Ministro per gli Affari
regionali durante i Governi Renzi e
Gentiloni, nato politicamente in Forza
Italia, nel 2018 è eletto in Parlamento
con Noi con l’Italia di Maurizio Lupi.
Ma dopo un mese se ne pente, e
torna in FI. E nel 2020 cambia ancora
e annuncia il passaggio in Azione,
di Carlo Calenda.
Gregorio De Falco, Senatore M5S, è
espulso dal suo Gruppo a dicembre
2018, a causa del suo aperto dissenso
nei confronti delle politiche in tema di
immigrazione adottate dal Governo
Conte I. Entra in +Europa/Azione
all’interno dei Gruppo Misto, ma
va via qualche mese dopo.
Nicola Carè, fu candidato come
Senatore già nel 2013 nella lista
Monti per l’Italia, ma non venne
eletto. Ci riprova nel 2018 alla
Camera, questa volta con il PD, e
viene eletto nella Circoscrizione
Estero (Africa, Asia, Oceania,
Antartide). Nel 2019 passa a Italia
Viva ma poi nel 2020 torna nel PD.
16. Michela Rostan, eletta in Parlamento
nel 2013, nel PD. Nel 2017 aderisce a
Articolo 1, partito con il quale viene
rieletta nel 2018 nella lista di Liberi e
Uguali (che comprendeva anche Articolo
1). Nel 2020 abbandona Articolo 1 per la
«difficoltà ormai manifesta di affrontare
battaglie politiche che considero
importanti, in totale solitudine».
Passa ad Italia Viva (in passato, è stata
renziana!), ma un anno dopo Rostan
vota la fiducia al governo Conte in
disaccordo con Renzi e aderisce al
Gruppo Misto.
E adesso? È in Forza Italia!
Vito Rosario Petrocelli, ex Presidente
della Commissione Affari esteri del
Senato, non ha fatto mistero del suo
supporto alla Russia e della sua
contrarietà all’invio di armamenti
per sostenere la resistenza ucraina.
A nulla sono valse le richieste di
dimissioni dalla Presidente del Senato:
il 10 maggio 2022, a seguito delle
dimissioni di massa dei componenti
della Commissione, la Giunta per
il Regolamento ne dispone lo
scioglimento, facendo decadere
Petrocelli, il quale viene espulso dal
M5S ed entra in C.A.L.
17. COME ARGINARE IL TRANSFUGHISMO PARLAMENTARE?
Un tentativo di porre un argine al
transfughismo parlamentare risale
al 2017, quando il Regolamento
del Senato ha introdotto alcuni
correttivi:
❯ l’art. 14, c. 4 dispone che
Questa nuova disposizione aggiunge
il requisito della connessione del
Senatore con un partito presente
alle elezioni;
❯ sono aboliti i gruppi “autorizzati” o
in “deroga”: l’unico gruppo che si può
costituire con un numero inferiore a
10 senatori è quello che rappresenta
le minoranze linguistiche;
❯ l’art. 13, c. 1-bis, dispone la
ciascun Gruppo, oltre a dover essere
composto da almeno 10 Senatori,
deve rappresentare un partito o
movimento politico anche risultante
dall’aggregazione di più partiti o
movimenti, che abbia presentato alle
elezioni del Senato propri candidati
con lo stesso contrassegno
“
decadenza dell’incarico dei Vice
Presidenti e dei Segretari che
entrano a far parte di un Gruppo
parlamentare diverso da quello al
quale appartenevano al momento
dell’elezione
“
18. LA RIFORMA DEI REGOLAMENTI PARLAMENTARI
Anche a seguito dell’esortazione del
Presidente Mattarella ai Presidenti di
Camera e Senato, è in corso l’iter di
riforma dei Regolamenti parlamentari.
Anche se il punto principale della
riforma è la riorganizzazione
dell’attività parlamentare, a partire
dalla prossima legislatura nel 2023,
con la riduzione del numero dei
parlamentari, anche il transfughismo
è contrastato.
In particolare al Senato, dove il
processo di approvazione del
Regolamento è più avanti rispetto
che alla Camera, la proposta di nuovo
Regolamento (Documento II n. 12):
❯ istituisce lo status del senatore che
non appartiene a nessun Gruppo, cioè
il senatore che lascia il proprio Gruppo
e non passa ad un altro;
❯ inoltre, se un Senatore passa in un
nuovo Gruppo perché viene espulso
da quello di appartenenza o si dimette,
non spetteranno risorse aggiuntive
al Gruppo che ospita il parlamentare
fuoriuscito.
Il testo, approvato dalla Giunta per il
Regolamento, è passato all’esame
dell’Assemblea lo scorso 7 luglio.
19. Palazzo Doria Pamphilj
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