Workshop Istat, Roma 13-02.2017 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati, Centro Congressi Cavour, Via Cavour 50a
R.Gismondi, C.Manzi, D.Pagliuca, Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
1. Verso un sistema nazionale di indicatori
statistici agro-ambientali: primi risultati
Le potenzialità delle statistiche agricole
come fonti per il calcolo di indicatori agro-
ambientali
Roberto Gismondi, Cecilia Manzi, Daniela Pagliuca,
Colomba Sermoneta (ISTAT)
ISTAT – Roma – 13 febbraio 2017
2. Indice*
1. Premessa (1)
2. Le statistiche sui prodotti fitosanitari (7)
3. L’indagine RICA-REA (1)
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti (7)
5. Il contributo dell’indagine SPA (7)
6. Prospettive (1)
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
* Le elaborazioni contenute in questa presentazione si basano su dati ISTAT o EUROSTAT
3. Il sistema delle statistiche agricole è complesso e si basa su queste
tipologie di indicatori: coltivazioni, zootecnia, mezzi di produzione, indagini
strutturali sulle aziende agricole, indicatori agri-monetari, foreste, pesca e
acquacultura, prodotti di qualità ed agriturismi
Le indagini riferite al tema dei mezzi di produzione sono direttamente
connesse agli aspetti agro-ambientali, avendo come finalità la stima della
distribuzione e dell’uso di fitosanitari e la produzione di fertilizzanti
Tuttavia, anche indagini come la SPA (Struttura e Produzione delle
Aziende agricole) – che coglie molteplici aspetti dei sistemi di produzione
applicati dalle aziende agricole – e le fonti sulla consistenza dei capi di
bestiame – tra cui una delle indagini ISTAT relative al settore zootecnico –
possono produrre indicatori di tipo agro-ambientale
In tale ottica, il sistema delle statistiche agricole, pur essendo in fase di
ridefinizione e di modernizzazione per quanto attiene alle tecniche di
raccolta dati, può sin da ora fornire input fondamentali per il calcolo di
alcuni indicatori agro-ambientali
1. Premessa
1 Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
4. 2. 1 Distribuzione per uso agricolo di fitosanitari (IST-00168)
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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Indagine censuaria sulle imprese che distribuiscono per uso agricolo i
prodotti fitosanitari (fungicidi, insetticidi e acaricidi, erbicidi, vari, biologici e
trappole)
Annualmente alle imprese viene richiesto di indicare – tramite auto-
compilazione CAWI - la quantità in chilogrammi dei prodotti fitosanitari
distribuita nelle singole province per uso agricolo, distinta per classe di
tossicità e per categoria
Vengono richieste inoltre le quantità di principi attivi in essi contenuti
La popolazione delle imprese da rilevare viene aggiornata annualmente ed
è stato completato il passaggio sul portale delle imprese
I dati vengono pubblicati sul Sistema Informativo dell’Agricoltura
(agri.istat.it) con dettagli provinciale
Vengono inoltre inviati a Eurostat, seguendo una classificazione dei
fitofarmaci definita nel Regulation (EC) No 1185/2009 of the European
Parliament and of the council (circa 500 voci)
5. 2. 2 Utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle coltivazioni
agricole (IST-00792)
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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Indagine campionaria (universo: censimento dell’agricoltura del 2010)
Dal 2014 vengono effettuate due indagini ogni anno (2.000 aziende per
indagine): si selezionano due diverse colture e ciascuna indagine si rivolge
alle aziende agricole che coltivano un tipo specifico di coltura
Raccolta dati CATI. Si chiedono quantità e superfici trattate con
fitofarmaci, i prodotti ed i trattamenti effettuati per ciascun prodotto
Diffusione su agri.istat.it
Invio ad EUROSTAT ogni 5 anni (stesso Regolamento della distribuzione)
Dal 2016, la scelta delle colture è discussa nell’ambito di un Gruppo di
Lavoro del Consiglio Tecnico Scientifico sull'uso sostenibile dei prodotti
fitosanitari, incaricato di sviluppare iniziative, in sinergia con l'ISTAT, per il
monitoraggio del Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei
prodotti fitosanitari (sono presenti MIPAAF, ISPRA, Ministero Salute e
Regioni)
6. Le indagini colgono fenomeni di crescente importanza per il
monitoraggio delle pratiche colturali, delle tecniche di produzione e
dell’interazione tra agricoltura ed ambiente
Per entrambe le indagini sussiste una forte domanda di informazioni,
anche con dettagli maggiori rispetto ai domini standard di diffusione
La distribuzione non coincide necessariamente con l’uso, così come la
disponibilità dei dati di distribuzione per provincia non consente, se
non in modo approssimato, analisi territoriali sull’uso di fitosanitari
L’indagine sull’uso può analizzare solo due colture all’anno e non
produce stime territoriali: il passaggio a più di due colture
implicherebbe costi addizionali e, comunque, l’analisi non potrebbe
essere riferita alla totalità delle colture
Il fatto che la scelta delle colture sia libera nei vari stati implica
problemi di comparabilità internazionale
2. Potenzialità e limiti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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7. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
Distribuzione di fitosanitari in Italia (2015 e 2003 – Dati in tonnellate)
Totale Fungicidi
Insetticidi e
acaricidi
Erbicidi Vari
Distribuzione nazionale
2015 145,8 78,0 24,7 23,6 19,5
2003 157,8 81,8 33,5 30,6 11,9
Var.% -7,6 -4,6 -26,3 -22,9 63,9
Composizioni %
2015 100,0 53,5 16,9 16,2 13,4
2003 100,0 51,8 21,2 19,4 7,5
Diff.% - 1,6 -4,3 -3,2 5,9
5
8. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
0.60
0.65
0.70
0.75
0.80
0.85
0.90
0.95
1.00
1.05
1.10
1.15
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
ITALIA
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud Isole
Distribuzione di fitosanitari in Italia dal 2003 al 2015 per area geografica
(numeri indici 2003 = 100)
6
9. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
Distribuzione di fitosanitari per ettaro di superficie agricola utilizzata
(chilogrammi per ettaro)- Indicatore AEI 6
7
Distribuzione fitosanitari
(Kg)
Superficie agricola utilizzata
(SAU - ettari) *
Kg di fitosanitari distribuiti
per ettaro (proxy dell’uso)
2015 2003 2015 2003 2015 2003
Piemonte 11.406 13.842 936.364 1.074.939 12,2 12,9
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste 43 34 51.815 54.246 0,8 0,6
Lombardia 10.367 9.944 908.901 980.945 11,4 10,1
Liguria 546 1.056 41.152 50.313 13,3 21,0
Trentino-Alto Adige 4.748 4.965 358.627 427.368 13,2 11,6
Bolzano/Bozen 1.981 2.525 226.049 277.335 8,8 9,1
Trento 2.767 2.440 132.578 150.034 20,9 16,3
Veneto 21.670 17.200 797.192 832.176 27,2 20,7
Friuli-Venezia Giulia 4.329 3.540 208.496 218.812 20,8 16,2
Emilia-Romagna 22.426 23.441 1.017.291 1.074.552 22,0 21,8
Toscana 6.868 6.303 692.345 809.312 9,9 7,8
Umbria 2.047 2.304 299.477 360.829 6,8 6,4
Marche 3.083 4.081 438.716 512.378 7,0 8,0
Lazio 6.905 7.000 582.274 725.325 11,9 9,7
Abruzzo 3.639 3.965 430.720 417.872 8,4 9,5
Molise 522 795 173.141 213.612 3,0 3,7
Campania 10.338 10.477 534.289 563.176 19,3 18,6
Puglia 15.168 18.341 1.225.301 1.278.804 12,4 14,3
Basilicata 1.986 2.664 485.539 553.887 4,1 4,8
Calabria 2.892 4.795 529.088 545.547 5,5 8,8
Sicilia 14.781 20.027 1.347.583 1.270.006 11,0 15,8
Sardegna 2.000 2.933 1.119.166 1.151.712 1,8 2,5
ITALIA 145.765 157.708 12.177.475 13.115.811 12,0 12,0
Nord Ovest 22.362 24.876 1.938.231 2.160.443 11,5 11,5
Nord Est 53.174 49.146 2.381.606 2.552.909 22,3 19,3
Centro 18.903 19.689 2.012.811 2.407.843 9,4 8,2
Sud 51.326 63.997 5.844.827 5.994.615 8,8 10,7
Isole 11.406 13.842 936.364 1.074.939 12,2 12,9
* La SAU 2015 è stata stimata sulla base delle indagini SPA e sulle intenzioni di semina
10. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
Uso dei prodotti fitosanitari per alcune tipologie di colture
8
VITE POMODORO
2015 2014 2015 2014
Quantità€™
media per
superficie
trattata
Quantità€™
media per
superficie
coltivata
Quantità€™
media per
superficie
trattata
Quantità€™
media per
superficie
coltivata
Quantità€™
media per
superficie
trattata
Quantità€™
media per
superficie
coltivata
Quantità€™
media per
superficie
trattata
Quantità€™
media per
superficie
coltivata
Totale 36,66 35,30 31,87 30,68 9,80 8,66 8,92 7,59
Fungicidi 34,08 32,72 28,82 29,72 1,08 0,62 1,38 0,86
Insetticidi e acaricidi 3,66 1,82 0,84 0,41 1,02 0,50 1,72 1,10
Erbicidi 2,79 0,75 1,46 0,53 0,43 0,02 1,40 0,07
Biologici 0,23 0,01 0,71 0,03 10,71 9,80 10,52 9,63
Intensità di trattamento dei principi attivi utilizzati nella coltivazione della vite e del
pomodoro per categoria (quantità media per ettaro in chilogrammi)
11. Indagine annuale che stima i risultati economici delle aziende agricole
Campione di 18.000 aziende – ultimi dati disponibili: 2013
Stime regionali per ricavi, struttura dei costi, occupazione, redditività
Indicatori di performance economica simili a quelli delle imprese
3. L’indagine RICA-REA (ISTAT-CREA)
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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% spesa per fitosanitari su
spesa per coltivazioni
% aziende agricole che
usano fitosanitari
Spesa media per
fitosanitari per azienda
che li usa (euro)
2013 2003 2013 2003 2013 2003
ITALIA 25,7 25,2 76,4 69,6 1.271 734
Nord Ovest 27,1 26,1 82,6 80,2 2.583 1.482
Nord Est 33,0 34,2 85,8 77,9 2.620 1.439
Centro 17,3 14,4 77,7 72,8 818 484
Sud 27,2 28,4 71,7 71,2 810 427
Isole 17,1 17,9 68,5 52,0 744 509
12. Il settore degli allevamenti è origine di rilevanti impatti sugli aspetti
ambientali, in merito all’aria, all’acqua ed al suolo
Tra gli indicatori agro-ambientali più comuni riferibili alle attività dei capi
di bestiame, va menzionata l’emissione di gas serra (carbon footprint)
Nell’atmosfera, gli impatti più rilevanti sono costituiti dalle emissioni di
ammoniaca (NH3), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O)
Ammoniaca (NH3): le emissioni di ammoniaca in agricoltura
contribuiscono all’aumento dell’effetto serra. Queste emissioni
contribuiscono anche alla formazione delle particelle sottili. La
formazione di ammoniaca derivata da letame animale dipende
dall’enzima ureasi, ed è influenzata dal pH e dalla temperatura
Metano (CH4): la generazione di metano derivato dagli allevamenti
dipende dal ciclo digestivo (emissioni enteriche)
Protossido di azoto (N2O): nella conduzione di aziende agricole con
allevamenti le emissioni di protossido di azoto dipendono dallo
stoccaggio e dalla aspersione del letame sul terreno
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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13. Riferimento agli indicatori AEI 18 e AEI 19
La tabella seguente riporta i dei coefficienti di emissione (chilogrammo per
capo in un anno) per i tre fattori inquinanti e per tre specifici processi interni
all’azienda (standard zootecnici e pesi variabili per specie animale)
Coefficienti di emissione (chilogrammi per capo di bestiame)
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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NH3 CH4 N2O
Tipologia Gestione
dei capi
Stoccaggio
del letame
Aspersione
del letame
Gestione
dei capi
Stoccaggio
del letame
Gestione dei capi
e aspersione del
letame
Mucche da
latte
15.46 20.36 12.65 113.24 15.04 2.15
Bovini 6.66 8.96 5.46 44.72 7.65 0.67
Bufalini 12.61 16.61 11.95 69.74 11.96 1.89
Suini 2.39 2.00 1.39 1.50 7.94 0.02
14. Applicazione alla Regione Emilia Romagna
Sono state considerate le 8.822 aziende agricole dell’Emilia Romagna
(su un totale di circa 10.000) che avevano, nel 2015, allevamenti di
bovini, bufalini e suini (fonte: Ministero della Salute)
Sulla base dell’ultimo censimento della popolazione, l’Italia può
suddividersi in centri abitati, nuclei abitati e località produttive
E’ possibile attribuire a queste aree, delimitate da un GIS, sia la
popolazione, sia le unità locali di imprese e le aziende agricole
Le aziende con allevamenti sono concentrate nelle province di Forlì-
Cesena, Modena, Reggio nell’Emila, Parma. Gli allevamenti sono
meno presenti nella zona costiera o limitrofa, maggiormente
caratterizzata da attività turistiche (Ravenna, Rimini)
L’obiettivo è di stimare l’intensità dei rischi per la salute derivati dagli
effetti sull’ambiente indotti dagli allevamenti, e verificare quanto tali
rischi dipendano dal grado di distanza degli individui dagli allevamenti
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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15. In ogni comune sono rappresentate le aziende agricole geo-referenziate. La
zona altimetrica non sembra influenzare la localizzazione degli allevamenti
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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16. Sulla base dei coefficienti di emissione e della localizzazione delle aziende
agricole sul territorio, è stato possibile ottenere la seguente tabella (AEI 18 – 19)
Emissioni totali per provincia in Emilia Romagna – Anno 2015
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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Province NH3 (Kg) CH4 (Kg) N2O (Kg)
Rimini 117.007,80 417.347,22 51.421,26
Piacenza 4.975.971,03 7.178.382,13 88.349,12
Parma 7.424.407,50 10.774.264,21 142.990,23
Reggio nell'Emilia 7.171.421,04 10.309.793,92 134.397,42
Modena 6.458.882,35 9.621.531,77 128.905,33
Bologna 5.501.862,58 7.985.779,79 110.200,00
Ferrara 1.102.631,27 1.663.968,47 21.765,89
Ravenna 1.364.916,02 1.997.112,97 26.730,18
Forlì-Cesena 3.771.979,30 5.475.044,37 71.996,43
Totale 37.889.078,89 55.423.224,85 776.755,86
17. E’ stato quindi calcolato, a distanze crescenti (100 metri, 200, 300, 500) dalle
località abitate, un indicatore che mette in relazione le quantità di emissioni
prodotte dalle stalle e la popolazione potenziale esposta a rischio per la salute
Ad esempio, la tabella riporta il numero di residenti (in migliaia) a rischio per
emissioni di protossido di azoto e per diverse distanze medie tra residenza e
localizzazione delle aziende.
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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Distanze (N2O)
Province 100 200 300 500
Rimini 3,9 7,2 13,6 19,2
Piacenza 174,2 192,8 200,0 265,9
Parma 139,9 195,7 231,4 321,6
Reggio nell'Emilia 171,9 187,5 219,0 283,8
Modena 58,3 65,8 87,1 127,8
Bologna 12,8 14,8 16,2 21,7
Ferrara 34,5 33,3 37,3 46,6
Ravenna 3,9 5,4 6,1 7,2
Forlì-Cesena 4,5 6,0 9,8 12,8
Media regionale 63,2 75,8 90,2 122,9
18. Nel cartogramma seguente è rappresentata, per comune, la quantità di emissioni da
protossido di azoto normalizzata sulla densità abitativa. Maggiore è la densità abitativa,
tanto più piccolo sarà questo rapporto
4. La georeferenziazione delle aziende agricole con allevamenti
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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19. 5. il contributo dell’indagine SPA (IST-02346)
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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Rileva..
le principali caratteristiche strutturali (utilizzo dei terreni, titolo di possesso,
allevamenti, manodopera, ecc.)
informazioni relative alle modalità gestione dei terreni e degli allevamenti
Informazioni di varia natura sulla gestione e le attività dell’azienda
..Con frequenza
decennale sotto forma di Censimento (circa 1,6 milioni di aziende agricole al
2010); nel 2010 ha incorporato l’indagine sui mezzi di produzione (SAPM)
triennale in forma campionaria tra due censimenti (circa 44 mila aziende nel 2013)
Attualmente è in atto la raccolta dati per il 2016
SPA e indicatori agro-ambientali (pratiche di gestione aziende agricole)
Molte informazioni sull’impatto dell’agricoltura sull’ambiente:
1) irrigazione (superfici/metodi); 2) presenza di superfici/allevamenti biologici; 3)
uso di prodotti fitosanitari; 4) metodi di lavorazione del terreno; 5) copertura
invernale del suolo; 6) stoccaggio/applicazione degli effluenti zootecnici; 7) capi
allevati; 8) presenza e utilizzo di impianti per la produzione di energia rinnovabile
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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5. il contributo dell’indagine SPA
Copertura del suolo (AEI 11.1)
L’indicatore fornisce informazioni sui periodi dell’anno in cui il terreno è
coperto con:
a. Colture invernali
b. Colture di protezione o intercalare
c. Residui colturali
d. Nessuna copertura
Indicatore principale: quota di aziende in cui i seminativi sono coperti da
piante o residui colturali
L’indicatore è stato calcolato con i dati del 2010, ultimi disponibili. Sarà
possibile calcolarlo con i dati 2016
21. Copertura del suolo (AEI 11.1) nell’Unione Europea (Eurostat, 2010)
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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5. il contributo dell’indagine SPA
22. Pratiche di lavorazione del terreno (AEI 11.2)
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Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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L’indicatore fornisce informazioni sulle modalità di lavorazione del terreno
(per seminativi) nel periodo che intercorre tra la raccolta e la successiva
semina :
a. Lavorazione convenzionale
b. Lavorazione di conservazione
c. Nessuna lavorazione
Indicatore principale: quota sul totale seminativi del terreno lavorato con
metodo convenzionale, di conservazione, nessuna lavorazione
L’indicatore è stato calcolato con i dati del 2010 (Eurostat) ed è
calcolabile, per l’Italia, con i dati del 2013
5. il contributo dell’indagine SPA
23. Pratiche di lavorazione del terreno (AEI 11.2) nell’Unione Europea
(Eurostat, 2010)
Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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L’indicatore fornisce informazioni sulle modalità di lavorazione del terreno
(per seminativi) nel periodo che intercorre tra la raccolta e la successiva
semina :
a. Lavorazione convenzionale
b. Lavorazione di conservazione
c. Nessuna lavorazione
5. il contributo dell’indagine SPA
24. Stoccaggio degli effluenti zootecnici (AEI 11.3)
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Deriva dalla necessità di fornire informazioni sulle modalità di stoccaggio
degli effluenti zootecnici delle aziende con allevamenti
Indicatori principali:
quota delle aziende con impianti di stoccaggio sul totale delle aziende
con allevamenti
quota delle aziende con impianti di stoccaggio diversificati
Gli indicatori sono stati calcolati con i dati del 2010 (Eurostat) e sono
calcolabili, per l’Italia, con i dati del 2013
5. il contributo dell’indagine SPA
25. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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AZIENDE CON IMPIANTI DI STOCCAGGIO
DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI (%)
Tipologia di impianto
% su aziende
con
allevamenti
Letame
(platea)
Liquame Colaticcio -
Vasca
Colaticcio -
Laguna
EU 28 - 2010 82 35 26 5
ITALIA - 2013 62 88 26 24 1
Nord Ovest 85 90 33 24 0
Nord Est 81 86 39 36 1
Centro 59 92 15 17 0
Sud 55 87 26 18 1
Isole 23 86 18 10 1
Fonte: Eurostat 2010, Istat SPA 2013
5. il contributo dell’indagine SPA
26. Verso un sistema nazionale di indicatori statistici agro-ambientali: primi risultati – Roma, 13 febbraio 2017
Le potenzialità delle statistiche agricole come fonti per il calcolo di indicatori agro-ambientali
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6. Conclusioni
Dalla pluralità delle fonti e delle finalità che ne motivano l’esistenza,
emerge un contesto eterogeneo e complesso, ma utilizzabile anche
per la produzione di indicatori agro-ambientali
La sfida che il SISTAN si accinge ad accogliere è quella di riuscire a
coniugare il soddisfacimento della maggior parte delle necessità degli
utilizzatori di statistiche agro-ambientali con il pieno sfruttamento
delle basi informative già disponibili, percorso che implica, tra
l’altro, la maggiore valorizzazione delle fonti amministrative
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!