Giornata tecnica da Acque del Chiampo, 27 marzo 2024 | MAZZOLA Rosario
Ammodernamento degli impianti di depurazione: tecnologie a supporto dell'attuazione del PNRR 18/05 | FATONE Francesco
1. Quadro legislativo, assessment e reporting
della sostenibilità nel trattamento fanghi e nelle infrastrutture del servizio idrico integrato
Giovedì 18 maggio 2023 | IREN, Reggio Emilia
Francesco Fatone
Professore Ordinario Università Politecnica delle Marche
WWEELab – Università Politecnica delle Marche
2. Quadro legislativo, assessment e reporting della sostenibilità nel trattamento fanghi e nelle infrastrutture del servizio idrico integrato – Prof. Fatone 18/05/2023
THE VALUE OF WATER
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EVOLUZIONE NORMATIVA
2020
Fertiliser Regulation
(STRUBIAS)
Approval
New Circular Economy
Action Plan (CEAP)
Adoption
Q2/ 2020
Water Reuse
Regulation
Approval
Q4/ 2020
Drinking Water Directive
Approval
Resilience of Critical Entities
Revision
2020-2021
Bathing Water Directive
Evaluation
Sludge Directive
Evaluation
Urban Waste Water
Treatment Directive
Impact Assessment
Energy Efficiency and
Renewable Energy Directives
Evaluation
NextGeneration
EU
PNRR
Decreto siccità…
+
4. Quadro legislativo, assessment e reporting della sostenibilità nel trattamento fanghi e nelle infrastrutture del servizio idrico integrato – Prof. Fatone 18/05/2023
Revisione della Direttiva 91/271/EC
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Revisione della Direttiva 91/271/EC
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FANGHI DI DEPURAZIONE: EVOLUZIONE
NORMATIVA A LIVELLO ITALIANO ED EUROPEO
▪ Il Green Deal ed il nuovo Piano
di Azione Economia Circolare
▪ La strategia della Bioeconomia
▪ L’impronta di carbonio, le
iniziativa sul suolo e la
decarbonizzazione
▪ Altri usi dei fanghi di
depurazione in contesti di
recupero di risorse
Dalla 1986 al 2021: 35 anni di «evoluzioni statiche» ?
• La Direttiva 86/278/EEC, le valutazioni, le discussioni, l’intersezione con la Direttiva 91/271/EEC ed altri regolamenti (e.g.
Regolamento UE 2019/1009)
• Il Decreto Legislativo 99/92, le «evoluzioni puntuali» e quelle «abbozzate»
• Le consultazioni e le valutazioni in corso (secondo il CEAP 2.0)
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Valutazione della Direttiva Fanghi
• Study launched
• Covers all required Better Regulation evaluation criteria
• Geographical scope: EU-28 Member States.
• The time period covered: lifetime
• In-depth analysis of the findings of the 2014 evaluation will:
• to confirm validity, where applicable
• build on/complement on the results and
• ensure that they are proportionally reflected in this evaluation.
Source: Silvija Aile, EC, DG Environment, Unit B3, workshop 21/April/2021
1. On-going consultation process:
1. Public consultation – closed 5
March 2021
2. Targeted consultations of
Member States, stakeholders
2. Evaluation report adoption Q1
2022
Timeline
Phase 3:
analyse,
evaluate
Phase 2: data
and evidence
collection
Phase 1:
Planning
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TASSONOMIA EUROPEA
Qual è lo scopo della Tassonomia?
• Definire un linguaggio scientificamente applicabile in tutta l’UE per la
sostenibilità delle attività e degli investimenti, evitando il greenwashing.
• Rimuovere gli ostacoli del mercato interno Europeo rispetto ai processi di due
diligence sugli investimenti e alla raccolta dei fondi per i progetti sostenibili in modo
che possa essere incoraggiata la loro realizzazione.
• Essere una base per altri testi importante, parte del Progetto Europeo: Green
bond Standard, EU Ecolabel per I prodotti finanziari, NFRD, Principio DNSH…
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TASSONOMIA EUROPEA
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QUADRO LEGISLATIVO – CRITERI DNSH
PNRR – Regolamento UE 2021/241 stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare
il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli
interventi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato
all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.
ATTI DELEGATI per determinare se una
specifica attività CONTRIBUISCE
SOSTANZIALMENTE ad uno dei 6 obiettivi
ambientali:
CRITERI DNSH e criteri vaglio (DNSH1-2)
RECEPITI dalla GUIDA OPERATIVA
pubblicata con Circolare n. 32 del 2021,
aggiornata con Circolare n. 33 del 2022
Regolamento UE 2020/852 – principi DNSH
B. IN BOZZA
REGOLAMENTO
DELEGATO PER
CRITERI DI VAGLIO
TECNICO DNSH 3-6
A. REGOLAMENTO DELEGATO UE 2021/2139
CRITERI DI VAGLIO TECNICO PER DNSH 1 e DNSH2
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GUIDA OPERATIVA DNSH
FONTE: https://italiadomani.gov.it/it/Interventi/dnsh.html
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RELAZIONE DI SOSTENIBILITA’ DELL’OPERA
1. obiettivi primari dell’opera in termini di “outcome” per le comunità e i territori interessati
2. l’asseverazione del rispetto del principio di "non arrecare un danno significativo" (DNSH)
3. la verifica degli eventuali contributi significativi ad almeno uno o più dei seguenti obiettivi ambientali
tenendo in conto il ciclo di vita dell’opera
4. una stima della Carbon Footprint dell’opera in relazione al ciclo di vita
5. una stima della valutazione del ciclo di vita dell’opera (LCA) in ottica di economia circolare con
particolare riferimento alla definizione e all’utilizzo dei materiali da costruzione ovvero
dell’identificazione dei processi che favoriscono il riutilizzo di materia prima e seconda riducendo gli
impatti in termini di rifiuti generati
6. l’analisi del consumo complessivo di energia e delle fonti di approvvigionamento
7. la definizione delle misure per ridurre le quantità degli approvvigionamenti esterni (riutilizzo interno
all’opera) e delle opzioni di modalità di trasporto più sostenibili dei materiali verso/dal sito di
produzione al cantiere
8. l’utilizzo di soluzioni tecnologiche innovative
9. l’analisi di resilienza, ovvero la capacità dell’infrastruttura di resistere e adattarsi con relativa
tempestività alle mutevoli condizioni che si possono verificare sia a breve che a lungo termine a
causa dei cambiamenti climatici, economici e sociali.
REGIME 1 – ATTI DELEGATI
In parte compreso in DNSH2
(ADATTAMENTO)
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RISPETTO DEI CRITERI DNSH
Checklist di controllo
ASSEVERAZIONE QUANTIFICAZIONE
ANALISI DEL CICLO DI VITA DELL’OPERA
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QUANTIFICAZIONE DEL RISPETTO CRITERI DNSH
LIFE CYCLE THINKING
Metodo oggettivo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali e
degli impatti potenziali associati ad un prodotto/processo/attività lungo l’intero ciclo di
vita, dall’acquisizione delle materie prime al fine vita (“dalla Culla alla Tomba”).
LIVELLO 1: INTERVENTO
LIVELLO 2: INTERVENTO + CONSEGUENZE DELL’INTERVENTO
CONFINI DEL SISTEMA
1. Classificazione degli impatti: scelta delle categorie di
impatto ambientale in cui clusterizzare i potenziali impatti
(emissioni, consumi di materie prime, energia e acqua);
2. Caratterizzazione degli impatti: quantificazione mediante
formule standardizzate dell’impact score (punteggio
d’impatto) di ogni categoria di impatto che permette di
ottenere il profilo ambientale (caratterizzato da punteggi di
impatto ambientale per ogni categoria) del processo
considerato.
3. Normalizzazione degli impatti: confronto tra gli impatti
prodotti e quelli che si avrebbero in un sistema di
produzione comune, attraverso il rapporto per un valore di
riferimento (generalmente dati medi su scala mondiale,
europea o regionale in riferimento a un determinato
intervallo di tempo).
METODOLOGIA
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QUANTIFICAZIONE DEL RISPETTO CRITERI DNSH
Gli indicatori midpoint si focalizzano su un singolo problema ambientale come, per esempio, il
cambiamento climatico o l’acidificazione.
Gli indicatori endpoint, invece, mostrano l’impatto ambientale su tre livelli di aggregazione più alti quali
salute umana, biodiversità e carenza di risorse.
Dalle definizioni dei singoli indicatori midpoint ed endpoint è possibile individuare correlazioni con i
CRITERI DNHS definiti dal Regolamento Europeo 2020/852:
• MITIGAZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO (art 10) e ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
(art 11) legati al potenziale di cambiamento climatico (CC);
• PROTEZIONE DELLE ACQUE e DELLE RISORSE MARINE (art 12) correlati agli indicatori del comparto
acquatico;
• ECONOMIA CIRCOLARE (art 13) indirettamente legata al consumo di risorse;
• RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO (art 14) correlabile a tossicità terrestre e acidificazione (per comparto
suolo) e formazione di smog o particolato atmosferico (sul comparto aria);
• PROTEZIONE E RIPRISTINO DELLA BIODIVERSITA’ E DEGLI ECOSISTEMI (art15) descritta dall’indicatore
endpoint «conseguenze sulla biodiversità».
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INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DA LCA
CATEGORIE RILEVANTI DOPO NORMALIZZAZIONE DEGLI IMPATTI
ESEMPIO: intervento di adeguamento della rete fognaria e depurazione
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INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DA LCA
CONTESTUALIZZAZIONE NEI CRITERI DNSH (REALIZZAZIONE OPERA)
Ridistribuendolo sulla vita utile dell’opera (50
anni), il consumo di risorse derivante dal
progetto corrisponde al consumo medio di 10
persone in un anno.
L’opera pertanto impatta in maniera
trascurabile rispettando i criteri DNSH.
La realizzazione dell’intervento in progetto comporta un
impatto ambientale inferiore a quello generato abitualmente
da 500 persone.
ESEMPIO: intervento di adeguamento della
rete fognaria e depurazione
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INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI DA LCA
TEMPO DI RIENTRO AMBIENTALE (ENVIRONMENTAL PAYBACK PERIOD)
ESEMPIO: intervento di adeguamento della
rete fognaria e depurazione
Numero di anni necessari perché i benefici
ambientali ottenibili in fase gestionale
bilancino gli impatti ambientali causati in fase
realizzativa
(Asdrubali et al 2019, Fetner&Miller 2021)
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IMPRONTA DI CARBONIO NEL SII
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IMPRONTA DI CARBONIO: PERCHE’?
1. Regolazione della Qualità Tecnica del Servizio Idrico Integrato (indicatore
aggiuntivo indicatore G5.3: “Impronta di carbonio del servizio di
depurazione”)
2. Obiettivi di Low-Carbon Urban Water Utility e perseguimento della
neutralità di carbonio , anche in riferimento agli obiettivi del nuovo Green
Deal Europeo (e.g. HERA per il CLIMA, CSR)
3. Base di calcolo per analisi di sostenibilità dei piani di investimento e criteri
DNSH (Tassonomia Europea)
4. Base di calcolo per ecodesign di infrastrutture idriche (nuove o revamping)
5. Base di calcolo per piani e progetti di finanza sostenibile
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IMPRONTA DI CARBONIO: QUALE METODO?
• Ad oggi NON ESISTE una metodologia standard di calcolo del CF da applicare al servizio di depurazione;
• Esistono generali linee guida (IPCC, 2019) o norme UNI (es. UNI EN ISO 14064-1) da declinare nello specifico ambito di
interesse (es. SERVIZIO DEPURAZIONE);
• Esistono software o tool spesso applicati al
singolo impianto (NO APPROCCIO A SERVIZIO
TERRITORIALE) che usano di solito fattori
emissivi (EF) da librerie tecniche (NO EF
SPECIFICI o VALIDATI o DA MISURA A LIVELLO
TERRITORIALE).
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IMPRONTA DI CARBONIO NEL SII
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Quadro normativo europeo e nazionale delle politiche
energetiche e di decarbonizzazione
1. Clean Energy Package (o Winter Package), proposto nel 2016 e la cui approvazione è stata completata nel 2019. Il target di riduzione
delle emissioni di CO2 al 2030 è del 40% in meno rispetto ai livelli del 1990
2. Action Plan: Financing Sustainable Growth: prevede interventi su diversi livelli, che mirano a dirigere il mercato dei capitali verso uno
sviluppo compatibile con il raggiungimento degli obiettivi enunciati di contrasto al cambiamento climatico
3. Nuovi benchmark per la transizione climatica (Regolamento EU 2089/2019);
4. Istituzione di una tassonomia europea per classificare le attività sostenibili (Reg. 2020/852);
5. L’Italia – in base a quanto previsto dal Regolamento 2018/1999 sulla Governance
dell’Unione dell’Energia (afferente al Winter Package) – ha predisposto e pubblicato nel
dicembre 2019 un Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che
contiene i pilastri d’azione per il decennio 2021-2030 in coerenza con gli obiettivi
assegnati.
6. Più di recente, per usufruire delle risorse europee di NGEU, l’Italia nell’aprile 2021 ha presentato alla Commissione Europea il proprio Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in cui sono delineati i programmi di spesa ma anche le riforme necessarie per riportare l’economia in
una traiettoria di crescita.
7. Obiettivi di qualità tecnica stabiliti da ARERA (917/2017/R/idr) che prevedono un progressivo miglioramento in termini di perdite,
interruzioni, qualità dell’acqua potabile e depurata, di infrastruttura fognaria e smaltimento dei fanghi e le direttrici ambientali introdotte con il
nuovo metodo tariffario (MTI-3) finalizzate al miglioramento delle performance energetiche e circolari delle aziende del SII
Rispettare il principio Do Not Significant Harm
(DNSH)
Gli obiettivi di carattere ambientale sono i
seguenti:
1) la mitigazione del cambiamento climatico;
2) l’adattamento al cambiamento climatico;
3) l’uso sostenibile e la protezione delle risorse
idriche e marine;
4) la transizione verso un’economia circolare;
5) la prevenzione e il controllo dell’inquinamento;
6) la protezione e il ripristino della biodiversità e
degli ecosistemi
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IMPRONTA DI CARBONIO
SUPPORTO A DECISIONI E
POSSIBILI STRATEGIE DI
MITIGAZIONE
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DECARBONIZZAZIONE DEL SII
• GERARCHIE DI INTERVENTI:
1) interventi che, grazie a pratiche operative innovative sulle
tecnologie esistenti, permettono di ridurre direttamente le
emissioni; tra questi rientrano gli interventi di ottimizzazione
strutturale dei processi o dei trattamenti (1a), che agiscono, ad
esempio, in modo sostanziale sulle tipologie di unità operative o
sull’elettromeccanica installata e gli interventi per la
minimizzazione dei fattori emissivi, che comprendono le azioni
volte a migliorare i parametri di esercizio, le rese di
trasformazione e le condizioni di processo (1b);
2) interventi di installazione di rinnovabili per autoconsumo e/o
vendita e acquisto di energia rinnovabile;
3) interventi di cattura delle emissioni climalteranti attraverso
sistemi artificiali o naturali di cattura e sequestro delle emissioni
residuali (Carbon Capture and Sequestration o interventi di
ripristino di aree verdi).
CONTRIBUTI DEL SII ALLA DECARBONIZZAZIONE
SETTORE
1a Smart water grid e Digitalizzazione di reti e impianti
1a
Sistemi di supporto alle decisioni in tempo reale (es. tool di Asset Management e
Water Management System)
1a Fornitura di acqua potabile con pompe a frequenza controllata
1a Utilizzo di media filtranti con maggiore permeabilità e riduzione dei controlavaggi
1b
Ottimizzazione parametri di processo di potabilizzazione tramite tool di controllo
avanzato (es. applicazione di algoritmi Machine Learning)
1a Garantire sistemi di trasformazione MT/BT efficienti
1a
Monitoraggio avanzato dei consumi energetici tramite analizzatori di rete e tool di
monitoraggio energetico
DISTRIBUZIONE
DELL'ACQUA AD
USO POTABILE
1a
Monitoraggio, ricerca e riduzione delle perdite con sistemi a basso impatto (es.
riparazioni NO DIG, Smart Meters, ricerca perdite con sistemi avanzati)
1a Sistemi intelligenti di pompaggio delle acque reflue
1a Sigillatura delle fognature e ri-utilizzo del CH4 recuperato
1b
Ottimizzazione parametri di processo della nitrificazione nel trattamento delle
acque reflue
1a
Garantire profili idraulici ottimizzati in termini energetici in fase di progettazione
di adeguamenti impiantistici
1b Aerazione più efficiente
1b Evitare condizioni transienti anossiche - aerobiche
1b Evitare picchi di carico di azoto ammoniacale
1b Garantire SRT sufficientemente elevati, anche in base alla taglia degli impianti
1b Selezione tipologia carbonio esterno (es. preferire metanolo a acido acetico)
1b Riutilizzo dell’acqua effluente dall’impianto
1a
Applicazione di trattamenti anaerobici separati per valorizzare linee sezionabili di
flussi industriali ad alto carico
2 Generazione di energia elettrica in loco da fonti rinnovabili
2 Massimizzazione del recupero energetico dai fanghi di depurazione
2 Valorizzazione del biogas
1a Sigillatura dei reattori di digestione anaerobica
1a Recupero perdite fuggitive di CH4 da digestione anaerobica
1a Copertura unità trattamento aerate e stoccaggio fanghi
3 Cattura delle emissioni fuggitive
1a Essiccazione dei fanghi con energia solare o calore residuo
1a/b Selezione tipologia di smaltimento finale (es. preferire compostaggio a discarica)
2 Uso di energie rinnovabili e di corrente continua anziché alternata
1a Garantire sistemi di trasformazione MT/BT efficienti
1a
Monitoraggio avanzato dei consumi energetici tramite analizzatori di rete e tool di
monitoraggio energetico
Fonte: elaborazioni Laboratorio REF Ricerche - Water and Wastewater Environmental Engineering Lab
1) Interventi di ottimizzazione strutturale dei trattamenti 1a) e ottimizzazione dei parametri di esercizio 1b);
2) Interventi di installazione di rinnovabili per autoconsumo e/o vendita e acquisto di energia rinnovabile;
3) Interventi di cattura delle emissioni climalteranti.
SII
TRATTAMENTO
DELL'ACQUA AD
USO POTABILE
COLLETTAMENTO
DELLE ACQUE
REFLUE
TRATTAMENTO
DELLE ACQUE
REFLUE
TIPOLOGIA DI INTERVENTO
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Riduzione delle emissioni dirette di N2O
ASPETTI FENOMENOLOGICI
• Principalmente generate da processi
biologici di nitrificazione e di
denitrificazione
• Principalmente emesse durante aerazione
• Grande variabilità (range indicativo dallo
0.5 al 20% di Nin)
POSSIBILI INTERVENTI APPLICABILI AGLI IMPIANTI
DECARBONIZZAZIONE DEL SII
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Riduzione delle emissioni dirette di CH4
ASPETTI FENOMENOLOGICI:
• Principalmente generate da condizioni anossiche
• Lungo la rete fognaria
• Temperatura
• Condizioni in ingresso
• Processi anaerobici
POSSIBILI INTERVENTI APPLICABILI AGLI IMPIANTI IRETI
DECARBONIZZAZIONE DEL SII
TIPOLOGIA DI INTERVENTO MITIGAZIONI ATTESE REF.
Copertura unità trattamento e stoccaggio fanghi e
trattamento con biofiltrazione
(Campos et al.,
2016)
Recupero tramite produzione biogas
35-45% dell'energia contenuta nelle
acque reflue convertita in CH4
(Campos et al.,
2016)
Recupero perdite fuggitive di CH4 da digestione
anaerobica
potenziale recupero energetico 10-
30%
(Chen et al., 2018)
Evitare basse temperature in processi anaerobici in linea
acque (AnMBR)
Perdita 10-90% del CH4 prodotto
(Chen et al., 2018)
Trasformazione CH4 in condizioni anaerobiche con
solfati, nitriti, nitrati, Mn+4 o Fe+3 come accettori di
elettroni
(Campos et al.,
2016)
In situ biogas sparging
Azione su equilibri gas-liquido con
riduzione CH4 disciolti fino al 50%
(Chen et al., 2018)
Membrane a contatto sweep-gas Riduzione CH4 disciolti fino a 92.6% (Chen et al., 2018)
Membrane con aspirazione a vuoto
Desorbimento del 77%-86% del CH4
disciolto, recupero del CH4
(Chen et al., 2018)
Downflow hanging sponge DHS
Rimozione fino a 97%-99% del CH4
disciolto, recupero gas concentrato
in CH4 (30%)
(Chen et al., 2018)
Ossidazione denitrificazione anaerobica DAMO (Chen et al., 2018)
Microbial Fuel Cells MFC (Chen et al., 2018)
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DECARBONIZZAZIONE DEL SII
Riduzione dei gas disciolti
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DECARBONIZZAZIONE DEL SII