1. Tra Monti, Alfano, Bersani e Casini
VERGOGNOSA INTESA
SULL’ARTICOLO 18
CHE VIENE CANCELLATO
La controriforma del lavoro non migliora le condizioni dei lavoratori,
dei precari e dei giovani e instaura relazioni sindacali mussoliniane
SOLO LA PIAZZA PUÒ RESPINGERE LA CONTRORIFORMA
La controriforma liberista sul “mercato del lavoro” di Chigi c’era Berlusconi. Ma sono stati indeboliti anche gli
Monti-Fornero è ormai giunta a un passo dalla sua interventi che tendevano a disincentivarne l’uso. I precari
approvazione definitiva. Nonostante le ripetute rimarranno dunque in prevalenza precari.
dichiarazioni di indisponibilità a rivedere il testo della Ai giovani, la cui disoccupazione ha raggiunto livelli
controriforma Monti si è deciso, anche su consiglio del molto allarmanti, la “riforma” non offre nulla di buono.
nuovo Vittorio Emanuele III, Giorgio Napolitano, che ha Riconferma l’apprendistato che c’era già: un contratto che
continuato a seguire, minuto dopo minuto, la vicenda, a può durare tre anni con trattamenti inferiori a quelli previsti
convocare i segretari dei partiti che compongono la sua nei contratti di lavoro nazionali, con libertà di licenziamento
maggioranza di governo per trovare un’intesa sull’art. 18 in ogni momento senza motivazioni. Si pone il vincolo di
e non solo. assunzione non obbligatoria del 30% per potere assumere
E l’intesa è stata trovata. Un’intesa che noi altri apprendisti nella misure di 2 su tre lavoratori invece di
giudichiamo vergognosa e inaccettabile sia per il metodo 1 a 1 come è ora.
che per i contenuti concordati. Perché scippa alle “parti Sugli “ammortizzatori sociali” la controriforma Monti-
sociali” una materia, quella del lavoro, che è sempre Fornero è un’operazione di demolizione del sistema che ha
stata, almeno dal dopoguerra in poi, di loro stretta funzionato sin qui, cancellando in particolare la cassa
pertinenza e sancisce la fine, da destra, della straordinaria e quella in deroga, in caso di cessazione delle
concertazione con i sindacati che ne escono attività, abolendo l’indennità di mobilità che garantivano ai
ridimensionati, con meno potere contrattuale per lavoratori interessati il sostegno economico per un periodo
incidere sulle scelte del governo. Perché l’intesa blinda di tempo sufficiente per arrivare alla pensione oppure per
un testo che sarà difficile se non impossibile cambiare in trovare un altro lavoro. Il tutto sostituito dal nuovo sussidio
sede parlamentare, riducendo le Camere a una mera di disoccupazione denominato Aspi (Assicurazione per
funzione di ratifica. Perché l’intesa Monti e segretari l’impiego) che per averne diritto, come nella vecchia
della destra e della “sinistra” borghese dà il via a una indennità, occorre avere 2 anni di contributi versati e aver
controriforma devastante che, complessivamente, lavorato 52 settimane negli ultimi due anni, requisiti che
peggiora le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori e lascia difficilmente i giovani precari e disoccupati possono
praticamente intatti i problemi del precariato e vantare, la durata sarà di 12 mesi ampliati a 18 per gli ultra
dell’inserimento dei giovani nel lavoro, accantona, cinquantenni e la cifra poco superiore a mille euro al mese,
appunto, il metodo della concertazione e instaura nuove ridotta del 15% dopo i primi sei mesi e del 30% dopo
relazioni sindacali mussoliniane. Perché realizza il ulteriori sei mesi. Se si confronta l’attuale sistema degli
principale e vero obiettivo di questa controriforma, “ammortizzatori sociali”, con quello previsto nella “riforma”,
ovvero la libertà di licenziamento. composto dalla cassa integrazione ordinaria e straordinaria
All’intesa ha fatto seguito, seduta stante da parte solo per ristrutturazione aziendale poi licenziamento e
del ministro, la compilazione del disegno di legge (ddl). sussidio di disoccupazione, non ci vuole molto a scoprire
Nell’art. 14 di questo è riapparsa la parola, reintegro, che le tutele sono state ridotte, non aumentate.
anche nel caso di licenziamenti per motivi economici e Sul tema del “mercato del lavoro” non si può
organizzativi. Il che ha fatto cantare vittoria al PD e alla accettare quanto già definito dal governo e magari limitarsi
CGIL. In realtà la minuscola, impercettibile modifica a vigilare che in parlamento non ne vengano peggiorati i
apportata nel ddl è più formale che reale. Lo sman- contenuti. Non si può dire che questa battaglia è conclusa.
tellamento dell’art. 18 è pienamente confermato, così In particolare sui licenziamenti individuali va rilanciata la
come viene confermato l’ampliamento della flessibilità in parola d’ordine: “L’art. 18 non si tocca”. E sul lavoro
uscita che si traduce in licenziamenti più facili. precario deve permanere la rivendicazione della
Nel ddl Monti-Fornero non c’è nulla per la riduzione cancellazione di tutti o quasi i contratti che hanno
del precariato. Non solo non si cancella nessuno degli condannato più di una generazione a un lavoro
oltre 40 contratti precari vigenti nel nostro Paese, supersfruttato, mal pagato, senza diritti e senza sicurezza
introdotti a suo tempo dal “pacchetto Treu” quando al del posto di lavoro.
governo c’era Prodi e dalla legge 30 quando a Palazzo Solo la piazza può respingere la controriforma!
(Estratti dell’articolo de "Il Bolscevico", organo del PMLI, n. 15/2012)
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