Il mercato della bellezza è in movimento. A confermarlo, i dati presentati durante la scorsa edizione di Cosmoprof, all’interno della seconda edizione di Retail & Beauty, progetto nato da un’idea della fiera e di Largo Consumo per creare un’occasione di incontro dedicata ai canali distributivi della bellezza e al loro contributo al successo di un comparto importante dell’economia italiana. Il workshop si è aperto con i risultati del report annuale di Cosmetica Italia sull’andamento del mercato italiano del Beauty. A seguire, i rappresentanti di tre importanti canali distributivi – department store (Coin), erboristeria (L’Erbolario) ed e-commerce (QVC Italia) – si sono confrontati sui trend del mercato e sulle strategie di engagement del consumatore moderno, sempre più multichannel ed esigente.
3. 5
Largo Consumo 6/2016
Un’immagine del workshop,
che ha attirato un folto pubblico di addetti ai lavori
I PARTECIPANTI AL CONVEGNO
“Retail & Beauty:
cosa chiedono i consumatori?”
Cosmoprof - Bologna, 18 marzo 2016
Gian Andrea Positano Statistics Manager, Cosmetica Italia
Rossana Corte Head of Beauty Department,
Gruppo Coin
Karl Schroeder VP Merchandising, QVC Italia
Andrea Prange Amministratore Delegato
del retail di L’Erbolario
Moderatore: Armando Garosci, giornalista Largo Consumo
Le sintesi video degli interventi su:
www.youtube.com/largoconsumo
Rossana Corte, Head of
Beauty Department di Grup-
po Coin, testimonia come nel
department store si ha la pos-
sibilità di esprimere il mondo
della bellezza consentendo ai
brand di mostrarsi con una
forza e un’ampiezza maggio-
re, per un’espe-
rienza di acquisto
differente. Riflet-
tendo sull’evolu-
zione del pdv, si
nota come il consumatore ab-
bia cambiato la modalità di
fruizione, anche in relazione
all’età e alla disponibilità di
mezzi e di accesso alle infor-
mazioni.
“Il concetto di bellezza è for-
temente legato ai costumi e
cambia nel tempo, anche
molto rapidamente. Quello at-
tuale è ben diverso da quello
di un decennio fa, con una
grossa presa di consapevolez-
za di tematiche come eco,
bio, sostenibilità. Oggi parlare
di bellezza va oltre la ricerca
del risultato, della gratificazio-
ne e della rassicurazione. Sta
all’industria e al retail creare
una nuova cultura sulla bel-
lezza e trasmettere al consu-
matore un concetto di bellez-
za consapevole differente”.
Il servizio continua ad essere
una leva trainante per questo
settore sebbene ad oggi gli
spazi in store dedicati al servi-
zio stesso siano notevolmen-
te inferiori rispetto a quelli de-
dicati al prodotto. “Sarebbe
interessante affiancare alla
consulenza offerta dal perso-
nale di vendita for-
mule in cui vi sia
anche la possibi-
lità di una speri-
mentazione diret-
ta da parte del consumatore
nel processo di creazio-
ne/personalizzazione del pro-
dotto. È necessario evolvere
anche sul servizio per permet-
tere al consumatore di ap-
procciare anche nell’ambito
retail in maniera autonoma,
per un’esperienza che può ri-
sultare ancor più appagante e
autentica”.
Coin: nella bellezza il consumatore
è attento a bio ed ecosostenibilità
Andrea Prange, Amministra-
tore Delegato del retail di
L’Erbolario, racconta come
l’introduzione del canale inse-
gna è stata vissuta all’inizio
dagli erboristi con grande diffi-
denza. “Il risultato netto dopo
una dozzina d’anni è che il ca-
nale tradizionale vende oggi il
50% rispetto all’apertura del
primo negozio. L’effetto è sta-
to assolutamente sinergico e
ha consentito a L’Erbolario dal
2003 al 2015 di più che rad-
doppiare il fatturato totale, ar-
rivando a circa 90 milioni di
euro di fatturato industriale.
Ciò dimostra che i canali, cor-
rettamente gestiti, possono
coesistere e il consumatore è
per definizione multicanale”.
Per quanto un po’ di crisi dei
consumi si sia avvertita anche
in erboristeria, il canale si sta
consolidando. “Oggi un po’
tutti i canali lanciano prodotti
legati alla naturalità, per cui
non basta più avere la classica
erboristeria e il prodotto natu-
rale, ma dobbiamo offrire an-
che noi una shopping expe-
rience, una consulenza, una
competenza e una qualità di
vendita che gli altri canali non
possano raggiungere così age-
volmente. La voce più impor-
tante nel conto economico di
gestione è per noi il persona-
le, proprio per garantire un’e-
sperienza di acquisto assisti-
ta da persone con notevole
competenza tecnica a cui si
somma la nostra formazione
specifica. Tra contenuto e
marca, quest’ultima conquista
l’acquirente per un fattore di
fiducia, è un prerequisito, ma
deve esserci sempre un conte-
nuto innovativo e di qualità
che noi otteniamo grazie alla
ricerca e controllando spesso
fino al 100% tutta la filiera”.
L’Erbolario: cresce la sinergia
tra i diversi canali distributivi
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Fonte: Cosmetica Italia
I driver del consumatore
COSMOPROF 16.qxp:Sched Pub Pucci 6-06-2016 10:38 Pagina 5