1. Pizzo Carbonara
169
Il punto di ritrovo per l’inizio del
sentiero è il Piano della Battaglietta, ap-
pena poco distante dalla più nota località
di Piano Battaglia. Si può raggiungere il
luogo (foto 169) giungendovi dalle tre dire-
zioni di marcia che puntano tutte verso
Piano Battaglia: provenendo da Colle-
sano-Isnello lungo la strada provinciale
54; provenendo da Polizzi Generosa lungo
la strada provinciale 119 e, infine, prove-
nendo da Petralia Sottana lungo la strada
provinciale 54.
Si può scegliere il senso di marcia:
se imboccare il sentiero proprio da Piano
Battaglietta, aggirando il massiccio dal suo
lato destro che si snoda tra Monte Ferro,
Pizzo Antenna grande (1977 m s.l.m.),
Vallone Zottafonda, Piano della Princi-
pessa e Pizzo Palermo (1964 m s.l.m.) op-
pure dal suo lato sinistro. In questo caso,
da Piano della Battaglietta si prosegue
170 ancora un po’ lungo la provinciale fino a
122
2. raggiungere, sulla destra, lo slargo di un parcheggio, di fronte al quale si trova l’im-
bocco del sentiero di Monte Scalonazzo (foto 170).
Siamo al centro del Parco e percorrendo il sentiero per raggiungere l’apice, la
vetta più alta delle Madonie con i suoi 1979 metri sul livello del mare, l’escursio-
nista proverà sensazioni indescrivibili.
Una volta giunto, il visitatore vedrà congiungersi, nell’orizzonte, l’azzurro del
mar Tirreno con l’azzurro del cielo infinito, e sentirà un flusso ininterrotto di emo-
zioni provocate dalla bellezza mozzafiato del paesaggio dominato dai rilievi dolo-
mitici dell’ambiente carsico con le sue doline e dai boschi di lecci, querce e faggi,
con esemplari di eccezionale bellezza. Poi, quando già appagato scenderà dall’al-
tro versante, verso Piano Zucchi, il Massiccio del Carbonara gli apparirà in tutta
la sua antica e silente eleganza, frutto di una storia lunga milioni di anni, durante
i quali eventi geologici ne hanno modificato l’aspetto (foto 171).
Le pietre che lì sono presenti raccontano di un mondo di organismi fossiliz-
zati di straordinario interesse scientifico, e contribuiscono anche ad aumentare il
fascino della montagna che invita al raccoglimento, alla contemplazione, all’ascolto
del silenzio (foto 172).
171
172
123