Un poster: Anlyse de «Robin Hood Gardens» Par l'étudiante: Khoutir Maroua. l'université de Sétif - Algérie.
Le projet: Robin Hood Gardens (un complexe de logements sociaux )
Pays: Royaume-Uni .. Grande Britain
La ville: East End de Londres.
La cité: Poplar,
Le quartier: Tower Hamlets.
Par les architectes: Alison et Peter Smithson .. "Brutalisme"
S. Lironi - S. Pagnin - Best Practices a Ecomondo, novembre 2016Sergio Lironi
Presentazione ad Ecomondo di Rimini del progetto di Parco Agro-paesaggistico Metropolitano di Padova, inserito tra le Best Practices di Ecosistema Urbano 2016
Un poster: Anlyse de «Robin Hood Gardens» Par l'étudiante: Khoutir Maroua. l'université de Sétif - Algérie.
Le projet: Robin Hood Gardens (un complexe de logements sociaux )
Pays: Royaume-Uni .. Grande Britain
La ville: East End de Londres.
La cité: Poplar,
Le quartier: Tower Hamlets.
Par les architectes: Alison et Peter Smithson .. "Brutalisme"
S. Lironi - S. Pagnin - Best Practices a Ecomondo, novembre 2016Sergio Lironi
Presentazione ad Ecomondo di Rimini del progetto di Parco Agro-paesaggistico Metropolitano di Padova, inserito tra le Best Practices di Ecosistema Urbano 2016
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2. c.a 1230
Berlino e Cölln agli inizi del XIII
secolo in una ricostruzione di Karl
Friedrich Klöden
Berlino e Cölln
Villaggi di pescatori ed
agricoltori acquistano nel tempo
anche un importante ruolo
commerciale.
Dopo i grandi incendi del 1348 e del
1380 la città (unificata nel 1307)
risorge ed alla fine del Trecento, con
10.000 abitanti, diviene uno dei
centri più importanti della Germania
medievale governato
autonomamente da un “Grosser
äussere Rat”.
Nel 1415 Berlino cade sotto il dominio degli Hohenzollern, principi elettori del Brandeburgo,
che ripristinano dazi e servitù feudali.
Perduta la propria indipendenza Berlino conosce duecento anni di forte decadenza economica.
Sergio Lironi
architetto
3. Berlino e Cölln
Ipotesi di ricostruzione di
Berlino-Cölln del 1280
autore:
Karl Friedrich Klöden (1839)
Sergio Lironi
architetto
4. Berlino
residenza reale
Gli artefici dello sviluppo urbano in età barocca
1640-1688 Federico Guglielmo III
1688-1713 Federico IV - poi Federico I, re di Prussia
1713-1740 Federico Guglielmo I, re di Prussia Sergio Lironi
architetto
5. La pianta più antica di
Berlin-Cölln,
redatta da J. G. Memhardt
(architetto olandese,
borgomastro-architetto)
Tra il 1627 ed il 1643 Berlino e il Brandeburgo vengono coinvolti nella “Guerra dei
Trent’anni” (1618/1648). Pesanti tassazioni sono imposte ai berlinesi per le spese militari
sostenute dal principe Giorgio Guglielmo al potere dal 1619 al 1640.
1652
Gli succede Federico Guglielmo III detto “il Grande” (1640-1688), che rientra a Berlino
nel 1643 dove erano rimasti non più di 7.500 abitanti
Tra Berlino e Cölln si
contano 1.209 case,
poco meno della metà
disabitate e cadenti.
Sergio Lironi
architetto
6. La prima preoccupazione di Federico Guglielmo fu quella di ripristinare l’area
del Castello, ricostruendo il parco e la strada che dall’Hundebrücke portava al
Tiergarten venne fiancheggiata da sei file di alberi (noci e tigli).
Sergio Lironi
architetto
7. 1688
Federico Guglielmo III mette insieme un esercito di 20.000 uomini, intraprende nuove
guerre con la Svezia e la Polonia per la conquista della Prussia orientale e nel 1658 comincia
a trasformare tutta Berlino in una fortezza.
All’esterno della nuova cinta muraria sorge Dorotheenstadt, piccola città autonoma
(quartiere dei nobili e della comunità francese) donata alla principessa Dorothea, attraversata da
un viale alberato che prenderà il nome di Unter den Linden.
Sergio Lironi
architetto
8. 1710
Federico Guglielmo III promuove l’afflusso di nuovi abitanti. Nel 1671 accolse benevolmente
l’insediamento di una comunità ebraica e nel 1685 offre molti privilegi ai profughi ugonotti
francesi.
Una politica di accoglienza che darà i suoi frutti soprattutto negli anni di governo del figlio Federico III,
che assunse il titolo di Federico I “re di Prussia” (1688-1713), quando la corte reale prussiana
divenne una delle più brillanti d’Europa,
Sergio Lironi
architetto
9. 1733
Pianta di Berlino
redatta da Matth. Setter,
geografo di corte del re.
Vi sono rappresentati gli
ampliamenti urbani della
“Friedriche Vorstadt” a
sud-ovest (in alto a destra) ,
d e l l a “ S p a n d a u e r
Vorstadt” (nella pianta in
basso), della “Königstadt” a
nord-est e della “Stralauer
V o r s t a d t ” a d e s t
(caratterizzate queste ultime da
un caotico sistema stradale).
La Friedrichstadt, voluta da Federico I re di Prussia e progettata dall’architetto Bering,
sorge su terreni precedentemente soggetti a una rotazione triennale delle colture nei quali i
cittadini-agricoltori di Cölln avevano il diritto di portare il bestiame a pascolare.
Sergio Lironi
architetto
10. Svincolati nel 1688 i terreni dalle servitù agrarie, in contrasto con il previgente “diritto
germanico”, i lotti vengono assegnati gratis e commerciabili in libera proprietà. Oltre all’esonero
dalle imposte fondiarie, ai nuovi abitanti vengono donati legname, calce e pietre ed un contributo
pari al 15% delle spese di costruzione.
Sergio Lironi
architetto
11. Belle-Alliance-Platz (attuale Mehring Platz).
Progetto non realizzato di inizi 1700 per una soluzione unitaria di raccordo delle
Wilhelmstrasse, Friedrichstrasse e Lindenstrasse (da un quadro del 1730).
Sergio Lironi
architetto
12. Berliner Stadtschloss
residenza dei re di Prussia
Il primo castello venne costruito da
Federico II tra il 1443 ed il 1451, ma
venne ricostruito nel 1538.
Nel 1699 Federico I, re di Prussia, lo
rinnovò completamente in stile
barocco.
Nel 1845 Federico Guglielmo IV vi
fece aggiungere la cupola progettata
da August Stüler.
Demolito dalla DDR nel 1950.
Foto inizi Novecento e progetto di
ricostruzione di Franco Stella
Sergio Lironi
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13. Kronprinzenpalais (Palazzo del principe ereditario)
Fatto costruire nel 1732 da Federico Guglielmo I
sull'Unter den Linden su progetto di Philipp Gerlach,
venne modificato nel 1856 e ricostruito nel 1960 dopo le distruzioni belliche.
Sergio Lironi
architetto
14. Zeughaus, vecchio Arsenale (ora Deutsches Historisches
Museum)
Realizzato su progetto di Johann Arnold Nering (1706)
e restaurato nel 1817 da K.F. Schinkel Sergio Lironi
architetto
15. Zeughaus
Deutsches Historisches Museum
2003 - Ieoh Ming Pei
Copertura della corte centrale e aggiunta di un corpo di
fabbrica destinato a mostre ed esposizioni temporanee.
Sergio Lironi
architetto
16. Gendarmenmarkt
La piazza venne progettata da
Johann Arnold Nering nel 1688
Il Französischer Dom (1705),
era destinato ai francesi ugonotti.
Il Deutscher Dom (1708), al
rito evangelico luterano.
Le torri vennero aggiunte nel
1785.
La Schauspielhaus di K.F.
Schinkel è del 1821
Sergio Lironi
architetto
17. Nel 1695 Sofia Carlotta, moglie del principe elettore Federico IV di Brandeburgo, acquisì l'area e vi
fece costruire una residenza estiva a cui diede il nome di Lützenburg.
Nel 1701 Federico IV assunse il nome e il titolo di Federico I, re in Prussia; alla residenza di
Lützenburg iniziarono così lavori di ampliamento, per trasformarla in un castello di rappresentanza.
Nel 1705, alla morte della regina Sofia Carlotta, il castello di Lützenburg prese il nome di Charlottenburg, e
contemporaneamente assunse il titolo di città (intorno al castello si era sviluppato un insediamento a maglia
ortogonale). Fino al 1720 Charlottenburg fu alle dirette dipendenze del re prussiano.
Il Castello di Charlottenburg
Sergio Lironi
architetto
18. Nel XIX secolo lo sviluppo di Charlottenburg si fece tumultuoso, trasformando la cittadina in una
grande città borghese: molti industriali berlinesi vi costruirono le loro ville, come già era accaduto nel
quartiere berlinese del Tiergarten. Dal 1º gennaio 1877 Charlottenburg divenne città
extracircondariale (precedentemente apparteneva al circondario di Teltow).
Federico I intendeva destinare il
castello di Charlottenburg a
residenza reale suburbana,
seguendo il modello proposto dal
Re Sole a Versailles e ripreso da
molti sovrani d'Europa; tuttavia
questo ruolo passò già con il regno
di Federico II il Grande al
castello di Sanssouci a
Potsdam. Charlottenburg
divenne comunque una meta
apprezzata per le gite fuori porta
dei cittadini berlinesi.
Charlottenburg
e Tiergarten
Sergio Lironi
architetto
19. Charlottenburg divenne una città
orgogliosa dei propri primati e della propria
indipendenza: la "città più ricca della
Prussia" gareggiava in tutti i campi con la
capitale, contrapponendo la vecchia capitale
della burocrazia (Berlino) al "nuovo ovest"
industriale (Charlottenburg, ma anche
Schöneberg e Wilmersdorf). Erano a
Charlottenburg, e non a Berlino, il più
importante grande magazzino (KaDeWe) e la
m a g g i o r e s t r a d a c o m m e r c i a l e
(Kurfürstendamm), così come la Technische
Hochschule (attuale TU Berlin) e la Hochschule
der Künste.
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20. Le architetture monumentali
di Federico II (1740-1786)
e di Federico Guglielmo II (1786-1799)
Eduard Gartner, Unter den Linden (1853) Sergio Lironi
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23. Monumenti
fredericiani e guglielmini
1. Schloß
2. Lustgarten
3. Unter den Linden
4. Zeughaus / Arsenale (1688-1730)
5. Kommandantenhaus
6. Kronprinzenpalais (1732)
7. Kronprinzessinpalais
8. Deutsche Staatsoper (1741-43)
9. Neue Wache (K.F. Schinkel 1816-18)
10. Humboldt Universität (1766-1809)
11. Staatsbibliothek
12. Alte Bibliothek / Accademia delle
Scienze (1774-80)
13. St. Hedwigs (1743-73)
14. Französischer Dom (1701-05)
15. Schauspielhaus (K.F. Schinkel 1819-21)
16. Deutscher Dom (1701-08)
17. Berliner Dom (ricostruito nel 1894-1905)
18. Altes Museum (K.F. Schinkel 1822-30)
Forum Fridericianum: G.W. Knobelsdorff
Sergio Lironi
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24. Georg Wenzeslaus Knobelsdorff, Deutsche Staatsoper (1741-43)
L'edificio, realizzato nello stile del Neoclassicismo prussiano sotto l'influsso
della classica architettura inglese, sulle scie di Palladio, si ispira alla forma di un tempio corinzio
Sergio Lironi
architetto
25. L'arredamento interno è conservato in stile rococò, così come lo si trova anche nei castelli di Charlottenburg e di
Sanssouci.
Nel 1843 dopo un incendio l’edificio dell’Opera venne ricostruito da Carl Ferdinand Langhans. Negli anni
successivi, hanno avuto luogo numerose trasformazioni che hanno determinato il venir meno delle rigide proporzioni
dell'edificio. Durante la guerra l'edificio venne completamente distrutto e venne ricostruito tra il 1952 e il 1955
secondo l'originale del costruttore Knobelsdorf e tra il 1983 e il 1986 venne ampiamente ristrutturato.
Sergio Lironi
architetto
26. Molti artisti noti hanno dato il loro contributo nella
Staatsoper. Karl Friedrich Schinkel realizzò la famosa
scenografia per "Il flauto magico"; Richard Strauss è
stato primo direttore e tuttora si riuniscono famosi
artisti per dare vita ad un repertorio straordinario.
Sergio Lironi
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27. J.B. Fischer von Erlach - Georg Christian Unger
Alte Bibliothek (Kommode), 1774-80
Ricostruito dopo la guerra, è attualmente sede
della facoltà di Giurisprudenza della Humboldt Universität
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30. Carl Gotthard Langhans, Brandeburger Tor
(1789-91)
segna il limite della città dinanzi al bosco del Tiergarten Sergio Lironi
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31. la Berlino di
Karl Friedrich Schinkel
(1781-1841)
Neue Wache (1816-1818)
“Da città di provincia Berlino divenne con Schinkel
una capitale dell’architettura” (W.Hegeman, La Berlino di pietra)
Sergio Lironi
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32. Nel 1815 Schinkel è nominato Oberbaurat
(consigliere superiore per l’edilizia) dal re Federico Guglielmo III.
Ponte del Castello (1818-24)
collega il Lustgarten con la piazza dell’Arsenale
Egli riesce a conferire alle singole opere realizzate una forte valenza urbana: pur
concepite come “pure, perfette e autonome” si propongono di ricucire e razionalizzare
il contesto in cui si inseriscono conferendogli forma e identità.
Sergio Lironi
architetto
36. “In architettura l’ideale viene completamente
raggiunto solo quando un edificio risponde
perfettamente sia sotto l’aspetto spirituale che sotto
quello fisico, in ogni sua parte come nella globalità, alla
propria funzione”.
(K.F. Schinkel)
Sergio Lironi
architetto
42. Gli anni della rivoluzione industriale
e le Mietkasernen
Karl E. Biermann, La fabbrica di locomotive Borsig
a Berlino-Tegel (1847)
Sergio Lironi
architetto
43. 1862 Il Piano dell’ingegnere idraulico James Hobrecht
prevede un reticolo di strade anulari e radiali che avvolge la città,
piazze a stella e isolati ad alta densità (Mietkasernen) Sergio Lironi
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44. Nel 1861 vennero integrati nella città di
Berlino, oltre al Tiergarten, i sobborghi di
Wedding, Moabit, Tempelhofer e Schöneberg
Nel 1880 la popolazione di Berlino è di
1 milione di abitanti
Sergio Lironi
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45. Mietkasernen
Con la disordinata crescita urbana si
registrano sempre più elevati indici di
affollamento e sempre più precarie
condizioni igieniche
Sergio Lironi
architetto
46. Mietkasernen
L’elevato costo delle aree e l’assenza di una
razionale pianificazione urbanistica generano
processi di densificazione all’interno degli
isolati, con corti di dimensioni sempre più
ridotte.
Sergio Lironi
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47. Die Hackeschen Höfen (1906)
Un complesso di otto corti in stile Jugendstil, un tempo proprietà di un ricco uomo
d’affari ebreo, ospitava già negli anni Venti ristoranti, cabaret e centri culturali.
Sergio Lironi
architetto
48. Restaurato nel 1997, ospita oggi negozi, un teatro,
gallerie d’arte, ristoranti, il Central Kino, il
Museum Blindenwerkstatt Otto Weidt,
l’Anne Frank Zentrum.
Die Hackeschen Höfen
In una via vicina vi è anche la Sophienhöfe, già
restaurata ai tempi della DDR.
Sergio Lironi
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57. 1900 - Unter den Linden all’incrocio con la Friedrichstrasse Sergio Lironi
architetto
58. Deutscher Werkbund
e arti applicate
Peter Behrens, Turbinenfabrik AEG (1908-09)
Sergio Lironi
architetto
59. Peter Behrens «…inizia come pittore e come
riformatore dell’artigianato; fa parte della Sezession
viennese; matura nel Deutscher Werbund la
persuasione dell’assoluta necessità di stabilire uno
stretto rapporto di collaborazione tra architettura e
industria, ed è il primo a concretarla»
«Quando l’A.E.G., una delle più importanti società di
elettricità della Germania, impiegò Behrens non solo
per progettare i suoi edifici ma anche per disegnare i
suoi manufatti,l’istanza di cinquant’anni di storia, dalle
Arts and Crafts al Werkbund, il problema di riportare
sotto l’egida di un nuovo architetto l’intero campo di
ciò che rientra nell’edilizia parve risolto»
«La fabbrica di turbine è il primo esemplare di
numerose architetture industriali in cui l’uso del vetro
e del ferro, la calma e quasi classicheggiante sequenza
delle partiture, le trasparenti volte dell’interno
configurano l’edificio senza tocchi geniali ma con
dignità e aderenza».
Bruno Zevi, Storia dell’Architettura Moderna
Sergio Lironi
architetto
60. 1920 -Veduta aerea del centro storico di Berlino Sergio Lironi
architetto
61. Lo schema radiale del
trasporto pubblico
proposto da
R. Eberstadt, B.
Mehring e R. Petersen
per la Grande Berlino
in un concorso del
1910
in rosso:
le linee della tranvia
in nero:
le linee della S-Bahn
Sergio Lironi
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62. La Repubblica di Weimar
Espressionismo e Razionalismo
Sergio Lironi
architetto
63. Hans Scharoun, Eckfunktion (1920)
Erich Mendelsohn, Progetto di fabbrica (1915)
Erich Mendelsohn, Studio cinematografico (1917)
Sergio Lironi
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64. “Evviva la trasparenza, la chiarezza! Evviva la
purezza! Evviva l’architettura cristallina, ed
evviva e evviva ancora l’architettura leggera,
g raziosa, sfaccettata, scintillante,
lampeggiante, aerea… evviva l’architettura
eterna!” (Frülicht, 1920).
Bruno Taut
Die StadtKrone
Nel libro Die StadtKrone (1919) Taut
definisce il lavoro dell’architetto come quello
di un “sacerdote” della società, che, immerso
nello “spirito della comunità”, conosce i
bisogni culturali degli uomini prima che loro
stessi ne siano consci.
La città del futuro avrebbe dovuto avere al
proprio centro una “casa di cristallo”,
espressione di un nuovo ideale sociale, di una
nuova spiritualità ispirata alla fratellanza
umana.
Sergio Lironi
architetto
65. Hans Scharoun
Musikhalle (1920)
Osserva Ludovico Quaroni, in un saggio introduttivo all’opera di Bruno Taut, che troppo spesso si è soliti
immaginare il Movimento Moderno come “un movimento di chiare, coscienti origini politiche, con finalità
ben precise alla base, e con precisa impostazione oggettiva, classica, spersonalizzata, scientifica della ricerca
architettonica”… un movimento nato dal cervello di Gropius, come Minerva da quello di Giove.
In realtà, osserva sempre Quaroni, alle origini del Movimento Moderno possono essere spesso rintracciate
componenti “mistiche, romantiche, primitive e decadenti insieme, illogiche e irrazionali, di pura atmosfera”
La nascita del Movimento Moderno
Una metamorfosi
dalla “larva
espressionista”
al perfetto insetto
razionalista?
Sergio Lironi
architetto
67. Erich Mendelsohn: WOGA-
Komplex,
Case d’abitazione nella Cicerostrasse
(1926-28)
Il WOGA-Komplex, finanziato dalla società
edilizia WOGA della famiglia Mosse, occupa un
lotto di 40.000 mq e comprende:
> L’Universum-Kino,
sala cinematografica con 1760 posti a sedere, che
affaccia sul Kurfürstendamm. E’ stato ristrutturato
all’interno nel 1981 su progetto di Sawade per
ospitare il centro teatrale Schaubühne Berlin.
> il Kabarett der Komiker, il Café
Astor e diversi negozi, che con il cinema
Universum delimitano una via commerciale.
> l’Apartment Hotel (oggi Apartment
Haus)
> Due lunghi edifici destinati a residenze che
racchiudono un parco interno: quello su
Cicerostrasse venne progettato da Mendelsohn,
quello sulla Paulsborner Strasse da Bachmann.
Sergio Lironi
architetto
68. Erich Mendelsohn: IG Metal
(1929-30)
Haus des Deutschen Metallarbeiter-Verbandes
Berlin-Kreuzburg
(Sede del sindacato dei metallurgici tedeschi)
La forma complessiva richiama quella di un
ingranaggio meccanico formato da due leve
simmetriche rotanti intorno ad un perno.
All’esterno il corpo centrale è rivestito con lastre di
travertino. Sergio Lironi
architetto
69. All’interno una scenografica scala a
chiocciola con ringhiere avvolgenti in ottone
e gradini marrone.
Restaurato dopo il 1989, è attualmente sede
dell’IG Metall di Berlino-Brandeburgo-
Sassonia
Erich Mendelsohn
IG Metal (1929-30)
Sergio Lironi
architetto
71. Emil Fahrenkamp:
Shell Haus (1932)
La Shell-Haus è stata una delle prime
costruzioni berlinesi con struttura portante in
acciaio. Le pareti sono rivestite con lastre di
travertino romano.
Le forme semplificate e senza decorazioni si
rifanno ai principi della Neue Sachlichkeit
(Nuova Oggettività), ma il dinamismo
determinato dalle forme curve dei volumi e
delle vetrate è di chiara ispirazione
espressionista.
Lo stabile ospita attualmente uffici del Ministero
della Difesa.
Sergio Lironi
architetto
72. Nel 1918 si dà vita
alla Groß-Berlin,
unendo tutte le 93
comunità disposte
attorno al nucleo
centrale.
Nel 1920 vengono
integrate anche
Charlottenburg,
Schönberg e
NeuKölln.
La “Grande-Berlino”, con quasi 4 milioni di abitanti,
diviene la seconda città europea dopo Londra.
Sergio Lironi
architetto
73. Piano di Martin Mächler per la Grande Berlino (1920)
Area centrale 5 km
- attività commerciali
Area di riserva
- 10 km
Amministrazione, Arte,
Scienza, Rappresentanza,
Turismo
Residenza
Industria
Agricoltura e aree verdi
assume lo zoning funzionale quale modello di scomposizione
e riorganizzazione gerarchica della città per parti
Sergio Lironi
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74. Piano di Martin Mächler
per la Grande Berlino (1920)
Lo schema circolare, con un raggio di 50 km, definisce un
sistema delle centralità (centro rappresentativo, culturale e
commerciale, vera Stadtkrone della città) incluso in un
raggio di 5 km; al di là, oltre una corona di riserva con
raggio massimo di 10 km dal centro si dispongono i settori
residenziali, industriali e della produzione agricola di
diretto interesse per l’approvvigionamento della città. I
quartieri industriali sono intesi anche come ambiti
insediativi per la residenza operaia.
Il sistema dei trasporti è articolato in più assi radiali
raccolti a nord e a sud del nucleo centrale da due terminali
collegati tra loro in sotterranea.
Per le aree centrali Mächler propone un nuovo asse viario
nord-sud, che attraversa il Tiergarten e attorno al quale si
c o n c e n t ra n o t u t t e l e f u n z i o n i d e l g ove r n o e
dell’amministrazione statale: simbolo della nuova
Repubblica, che si contrappone al vecchio potere
monarchico incarnato dal Castello e dall’Unter den Linden
Sergio Lironi
architetto
75. Cooperative edili e
Siedlungen
Protagonista del nuovo stile architettonico
è soprattutto la Gehag guidata da
Martin Wagner, che nel 1927
diventerà direttore per l’edilizia della città
di Berlino.
Circa 14.000 sono gli interventi realizzati
dalle cooperative secondo i principi e lo stile
del Movimento Moderno.
Su richiesta di Wagner la Gehag nel 1924
affida a Bruno Taut la direzione dei
programmi d’intervento.
Erwin Gutkind, Sonnenhof
(1925-27)
Fra il 1924 e il ’33 a berlino si
costruiscono circa 150.000 abitazioni: il
90% sovvenzionato mediante prestiti
pubblici.
Sergio Lironi
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77. Bruno Taut - Siedlung Schillerpark
Berlin-Wedding (1924-28)
Le corti-giardino sono concepite come aree funzionali alla
socialità e al gioco per i bambini. Il cortile, quindi, non ha solo
valore compositivo, ma anche igienico/funzionale, psicologico e
porta ad un netto innalzamento della qualità della vita.
Seguendo le indicazioni del Regolamento edilizio di Berlino, i
303 alloggi costituenti il quartiere sono distribuiti attorno a
corti interne, che però risultano aperte agli angoli e attrezzate
a verde.
Sergio Lironi
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78. 1024 unità abitative
Bruno Taut
Hufeisensiedlung
1925-1931
Restaurato negli anni
Otta nta, dal 2008 è
Patrimonio mondiale
dell’Unesco
La distribuzione interna
degli appartamenti segue i
c r i t e r i
dell’Existenzminimum. Ogni
unità ha un balcone e un
proprio giardinetto.
Il disegno planimetrico venne impostato partendo dalle caratteristiche del luogo, che presentava
un avvallamento centrale. Qui Taut realizza un parco con un laghetto al centro. Il parco è
circondato da un edificio a tre piani lungo 350 metri con forma a ferro di cavallo (“Hufeisen”).
Sergio Lironi
architetto
79. Bruno Taut, Hufeisensiedlung 1925-1931
Il tracciato irregolare delle strade interne asseconda le pendenze naturali del terreno Sergio Lironi
architetto
80. Lungo la Fritz-Reuter-Allee due lunghi blocchi a tre piani costituiscono quello che venne definito
(dal colore delle facciate) il “Fronte rosso” del quartiere, contrapposto al vicino quartiere di
case a schiera di stile classicheggiante realizzato dalla DeGeWo. Sergio Lironi
architetto
82. In “La nuova abitazione: la donna come creatrice” (1924)
Taut afferma che le nuove forme architettoniche
avrebbero liberato la casalinga dalla routine del lavoro
domestico e le avrebbero offerto la possibilità di
contribuire alla creazione di una nuova estetica
fondata sui principi basilari dell’architettura: luce,
colore e spazio cubico. Un ambiente rispondente alla
“rivoluzione spirituale” resa possibile dalla civiltà delle
macchine e della produzione industriale.
Sergio Lironi
architetto
83. “L’architetto deve essere un sociologo, un economista e
un vero scienziato, oltre che un artista”
(Bruno Taut, Modern Architecture, 1929)
Sergio Lironi
architetto
84. Bruno Taut, Otto Rudolf Salvisberg e Hugo Haring
Onkel-Toms-Hutte (1926-31)
Comprende case a schiera ed edifici in linea per
un totale di 1915 alloggi. Ad ogni alloggio è
associato un orto-giardino di circa 200 mq.
Il nome deriva da quello di un’osteria che si trovava in quest’area in
un boschetto fitto di alberi… Gli alberi preesistenti sono stati
salvaguardati e integrati nel progetto urbanistico.
Sergio Lironi
architetto
85. Bruno Taut
Wohnstadt Carl Legien (1929-30)
Localizzato nella prima periferia urbana, dove
un tempo sorgevano delle Mietkasernen, il
quartiere comprende 1149 abitazioni.
La caratteristica principale consiste nella
particolare cura prestata al progetto delle
corti interne, attrezzate a verde e sulle quali
affacciano i prospetti principali dei fabbricati,
vivacizzati dai loggiati e dalle forti tonalità
coloristiche.
Berlin-Prenzlauer Berg
Sergio Lironi
architetto
86. Siedlung Siemensstadt (1929-1931)
Piano urbanistico: Hans Scharoun
Direzione progetti: Walter Gropius
- 1370 abitazioni
- 17 negozi
- Una scuola elementare
- Un centro medico
- 5 uffici
- Impianto di riscaldamento di quartiere
(con annessa lavanderia centralizzata)
Committente: Cooperativa edilizia GBH
Sergio Lironi
architetto
87. “Nel complesso della Siemensstadt sono
superate le precedenti esperienze
berlinesi, ancora in parte legate negli schemi
planimetrici agli esempi anglosassoni”.
“Sono eliminate le corti interne, le soluzioni
tradizionali a T e a U, gli angoli morti; la distanza
reciproca dei blocchi di appartamenti a quattro
piani è determinata dalle esigenze di
illuminazione; le tipologie edilizie sono
standardizzate , ma non impediscono
arricchimenti figurativi, più rigorosi nelle
soluzioni di Gropius, e con una dose di maggior
compiacimento nei blocchi di Scharoun”.
(Paolo Sica, Storia dell’urbanistica)
Sup. totale dell’intervento: circa 16 ettari
Quasi tutti i fabbricati sono orientati secondo
l’asse eliotermico per consentire un ottimale
soleggiamento delle abitazioni.
Ogni piano dei vani scala dà accesso a due alloggi,
che presentano la zona notte ad est e la zona
giorno ad ovest.
Le dimensioni delle unità abitative variano tra i
48 e i 70 mq.
Tutto il complesso dal 2008 è parte del
Patrimonio mondiale dell’UNESCO. Sergio Lironi
architetto
88. “Tramite gli elementi formali derivati dal mondo
navale (ponte di comando, parapetti e oblò)
Scharoun intendeva forse utilizzare per i suoi
edifici l’immagine positiva della navigazione verso
la libertà, la modernità, il cosmopolitismo”.
(Pierluigi Arsuffi, Berlino 1905-2005)
In una di queste unità abitative Hans Scharoun ha
vissuto dal 1930 al 1960.
Sergio Lironi
architetto
89. “Noi vogliamo creare un’architettura chiara e organica, la cui logica interna sia radiosa e nuda, non appesantita da false
facciate e artifici; noi vogliamo un’architettura adatta al nostro mondo di macchine, apparecchi radio e veloci automobili,
un’architettura la cui funzione sia chiaramente riconoscibile nella relazione tra le forme”. (Walter Gropius, 1923) Sergio Lironi
architetto
90. Hugo HÄRING
BLOCK III, 1929-1930
“Questi edifici sono tra i più originali dell’intera Siedlung… le facciate rivolte ad ovest sono animate da sofisticati effetti architettonici
dovuti sia alle particolari forme organiche dei balconi, che all’uso dei materiali”. (Pierluigi Arsuffi, Berlino 1905-2005)
Nove edifici in linea a 4
piani, lunghi circa 80 mt,
con alloggi a doppia
esposizione (est ed
ovest) di 58 mq.
Nel piano sottotetto
vennero realizzate
lavanderie comuni e
asciugatoi.
Sergio Lironi
architetto
92. Numerose proposte di ristrutturazione del centro
di Berlino verranno presentate dagli architetti del
Movimento Moderno, sino alla Grande Esposizione
d’Arte (Grosse Berliner Kunstausstellung)
tenuta presso la Leehrter Bahnhof nel 1927.
Le proposte urbane alla
Grosse Berliner Kunstausstellung 1927
Procede invece tra il ’18 e il ’45 l’ampliamento ed il
miglioramento delle reti e delle stazioni dei
trasporti collettivi: sopraelevata (S-Bahn),
sotterranea (U-Bahn). Le linee ferroviarie urbane
vengono elettrificate tra il ’29 e il ’33.
Ma, fatta eccezione per i due nuovi edifici di
Behrens sulla Alexanderplatz ed un edificio di
Mendelssohn sulla Potsdamerplatz, di tutti
questi progetti poco si realizza.
Si possono in particolare ricordare:
• il piano a scala urbana di Hugo Häring per
l’edificazione delle aree comprese a Nord, Sud e S-O del
Tiergarten;
• le soluzioni per la nuova piazza della Repubblica di
Peter Behrens e Hans Poelzig;
• il progetto della nuova stazione passante Friedrich List-
Bahnhof di Ludwig Hilberseimer.
Sergio Lironi
architetto
93. Martin Wagner, assessore all’urbanistica della capitale, alla fine degli anni Venti promuove diversi concorsi di
progettazione per la sistemazione di alcuni punti strategici della città, finalizzati a trasformare Berlino in una metropoli
moderna.
Per l’Alexanderplatz si chiedeva che le nuove architetture si caratterizzassero per forma, colore, luci pubblicitarie, ed essere
valorizzate anche di notte mediante l’illuminazione artificiale. Il concorso fu vinto dai fratelli Luckhardt. Il progetto
presentato da Behrens, che si aggiudicò il secondo premio, partiva dalla disposizione planimetrica indicata da Wagner.
A seguito della grave crisi finanziaria che investì la Germania verso la fine degli anni Venti, l'idea di costruire la piazza
metropolitana venne abbandonata. Fu realizzata solo una parte, finanziata dalla banca americana Lawrence Stern and Partners
che commissionò a Behrens una versione ridotta del suo progetto costituito dalla Alexanderhaus e dalla
Berolinahaus.
Il concorso per l’Alexanderplatz
Sergio Lironi
architetto
94. I due edifici progettati da Behrens furono semplificati e ridimensionati, mentre l’altissima torre e gli altri corpi luminosi
lasciarono il posto a due costruzioni geometriche alte 12 piani. I due palazzi vennero ultimati entro il 1932 ma, in fase di
costruzione, ulteriormente ridotti a soli 8 piani, perdendo quindi quasi completamente il potente effetto visivo della
proposta presentata al concorso.
Peter Behrens: Alexanderhaus e Berolinahaus (1929-32)
L’Alexanderhaus, dalla forma più complessa, che vagamente ricorda un frammento della grande rotatoria prevista da
Wagner, fu concepita ad uso commerciale con negozi, grandi magazzini, ristoranti, caffè notturni.
La Berolinahaus è invece un parallelepipedo puro; al pianoterra contiene negozi, al primo piano ristoranti, negli altri
sei uffici. Come nell’Alexanderhaus, tra il piano terra e il terzo piano è stato collocato un piano vetrato a sbalzo,
incorniciato orizzontalmente da vetrate bianche. Entrambe le costruzioni hanno le parti piene rivestite in lastre di pietra.
L'Alexanderhaus fu restaurata nel 1993-95, il Berolinahaus nel 2005-2006. Entrambe sono oggi sotto tutela monumentale
(Denkmalschutz).
Sergio Lironi
architetto
95.
96. Dopo la guerra 75 milioni di mc di macerie
vengono trasportati in aree destinate a divenire
colline.
Delle 980.000 abitazioni censite prima del
conflitto:
- solo il 12% è ancora in essere
- il54% risultano danneggiate
- il 34% totalmente distrutte
Gli abitanti che all’inizio della guerra erano circa
4,3 milioni, alla fine sono poco più di 3 milioni.
BERLINO 1945
Sergio Lironi
architetto
97. Hans Scharoun con il “Collettivo berlinese per la pianificazione” presenta nel 1946 un organico piano per la
ricostruzione di Berlino, che successivamente verrà dettagliato con una serie di piani per i diversi settori urbani. Il piano
del Collettivo modifica radicalmente l’impianto viabilistico della città, individuano “unità d’abitazione” comprendenti circa
5.000 abitanti.
Il Piano, scrive Scharoun nella Relazione illustrativa, deve configurare con assoluta libertà un nuovo paesaggio urbano in
grado di far emergere “…una cultura della città quale espressione della carica intellettuale e dei
valori espressi dai suoi abitanti”, evitando ogni banalizzazione tecnicistica.
Hans Scharoun
Hauptstadt Berlin 1958
Sergio Lironi
architetto
98. Nel 1948 cessa la collaborazione tra le quattro potenze occupanti e l’URSS
blocca le comunicazioni tra Berlino Ovest e i territori europei occidentali: è
l’anno del “ponte aereo”.
Nell’agosto 1961 si avvia la costruzione del “Muro di Berlino” lungo 46
km nel tratto urbano.
Sergio Lironi
architetto
99. Walter Gropius
Oscar Niemeyer
“Si avverte la sensazione di un grande parco nel quale
sono collocate sculture architettate; l’unico tessuto
connettivo è il verde, stupendo, con infinite sfumature
cromatiche. Perciò l’impressione è d’incontrare una rassegna
di proposte, un deposito di modelli, alcuni certamente
interessanti, mentre tenue è il contributo a un’architettura
per la città”. (G.Trebbi, La ricostruzione di una città)
L’esposizione
internazionale di
architettura e la
ricostruzione
dell’Hansaviertel,
un quartiere
ottocentesco fra la
Sprea e il Tiergarten.
Sergio Lironi
architetto
100. Le Corbusier
Unité d’Habitation - Typ Berlin
Il modello berlinese dell’Unità d’Abitazione
prevede circa 300 alloggi e, al piano
intermedio, una serie di negozi.
Ma in fase attuativa il progetto subisce
numerose variazioni non concordate
con Le Corbusier. I negozi vengono
sostituiti da alcuni alloggi, mentre non vengono
realizzate le attrezzature previste sul piano di
copertura. Per rispettare il Regolamento edilizio
di Berlino, vengono modificate le misure del
Modulor. Notevoli le imperfezioni costruttive e
impiantistiche. Numerose anche le variazioni
interne agli alloggi richieste dagli acquirenti.
“L’unità, nei primi anni di vita, era diventata una
residenza di élite, travisando le intenzioni dell’autore
che pensava di farne uno spazio di integrazione
sociale… Le Corbusier, disgustato di come si erano
svolte le cose e del risultato, non andò
all’inaugurazione”. (G.Trebbi)
Poi per molti anni è stata disabitata. E’ stata
restaurata nel 2007. attualmente la Förderverein
Corbusierhaus Berlin organizza al suo interno
eventi culturali e visite guidate.
Sergio Lironi
architetto
101. L'edificio venne costruito tra il 1960 e il 1963 su progetto di Hans Scharoun.
La struttura ha una forma pentagonale che viene mantenuta anche all'interno. Il podio dell'orchestra occupa la
sezione centrale della sala pentagonale.Attorno si sviluppano le gallerie per il pubblico, progettate in modo tale
da confondersi con la prospettiva dei cinque angoli della sala.
La doratura dell'esterno dell'edificio venne aggiunta tra il 1978 e il 1981.Tra il 1984 e il 1987 venne costruita la
Kammermusiksaal (Sala per musica da camera), progettata da Edgar Wisniewski, su disegni dello stesso
Scharoun.
Hans Scharoun
Berliner
Philarmonie
Sergio Lironi
architetto
102. “Scharoun si accosta alla Filarmonia come se dovesse creare un involucro a un’assemblea di ascoltatori che immagina
raccolti sulle pendici digradanti verso una valle. L’orchestra è posta nello spiazzo a lieve inclinazione alla quota di
fondo. La gente, per ascoltare e vedere, s’inerpica lungo i pendii e si affaccia sul panorama”. (G. Trebbi) Sergio Lironi
architetto
103. Hans Scharoun
Kammermusiksaal der Berliner Philharmonie (1972-87)
Rinviata per motivi finanziari, la Kammermusiksaal (Sala per musica da camera) fu realizzata solo negli anni 1984-87
dall’allievo e collaboratore Wisniewskij. La struttura è basata sul concetto di mettere la musica "al centro
dell'attenzione". La musica, così, diventa il principio generatore dell’intera composizione, tanto da determinare la
conformazione architettonica della sala, determinata a sua volta dagli studi acustici svolti da Heiliger.
Sergio Lironi
architetto
104. Hans Scharoun
Staatsbibliothek zu Berlin
La “Nave dei libri” è il soprannome con cui viene
spesso designata la Biblioteca statale progettata da
Scharoun, la cui lunghezza complessiva è di quasi 230 mt.
Numerose critiche sono state formulate nei confronti
dell’aspetto esterno dell’edificio, una caotica
giustapposizione di volumi trapezoidali e poligonali, che si
sostiene voglia costituire una metafora della condizione
urbana della Berlino della guerra fredda: un simbolo della
città divisa e lacerata. Molto apprezzata è invece
l’organizzazione spaziale e funzionale interna, che ne fa un
punto di riferimento obbligato ancora oggi nella
progettazione delle biblioteche.
Sergio Lironi
architetto
105. Ludwig Mies van der Rohe
Neue Nationalgalerie (1962-68)
La Galleria d’arte moderna è costituita da una vasta piattaforma murata basamentale sulla quale è collocata una sala
quadrata scandita da 8 pilastri metallici che reggono una piastra pure metallica di 64,80 x 64,80 mt.
L’intero sviluppo delle pareti laterali è realizzato mediante lastre di cristallo trasparente, ricostituendo visivamente la
continuità dell’ambiente esterno. Le sue forme geometriche si oppongono, volutamente, a quelle organiche che
caratterizzano lo stile neoespressionista della vicina Berliner Philarmonie (1960-1963) di Scharoun.
Il complesso museale è strutturato su due livelli; quello inferiore, collocato nel seminterrato, è la sede permanente
delle collezioni d’arte del XX secolo (in prevalenza dipinti delle Avanguardie storiche), mentre quello superiore ospita
eventi o esposizioni temporanee.
“… un monumento al rigore, alla forma pura, alla proporzione e alla geometria”
Sergio Lironi
architetto
106. Hans Scharoun Mehringplatz (1969-77)
La piazza venne integralmente ristrutturata mantenendo la sua forma storica, con al centro la ottocentesca Friedenssäule, alta
19 mt. L'edificazione si compone di un doppio anello di edifici continui concentrici, in cui sono compresenti residenze, uffici e
spazi commerciali. Nel corpo interno, a quattro piani, si trovano circa 100 appartamenti di grandi dimensioni. Il cerchio esterno,
a sei piani, comprende 140 alloggi da 1 a 3 vani e circa 3.000 mq di spazi commerciali. Seguendo la sua idea di "paesaggio
urbano vivibile", Scharoun liberò completamente la piazza dal traffico, trasformandola in area pedonale immersa nel
verde, con percorsi pedonali e ciclabili che si sviluppano dentro e fuori la piazza, e tra i due anelli edilizi.
Sergio Lironi
architetto
109. Il chilometrico viale di rappresentanza si sviluppa in
rettilineo, affiancato da blocchi edilizi di grandi
dimensioni, alti fino a tredici piani. Le facciate - ad
esclusione delle due già citate Laubenganghäuser -
intendono rifarsi al patrimonio storico cittadino,
attingendo ad elementi del Classicismo berlinese
in auge all'incirca 120 anni prima: si incontrano
dunque numerose "citazioni", costituite da colonne
doriche o ioniche, frontoni con architravi e fregi, ecc.
Inizia ad Alexanderplatz, dirigendosi verso est, con una
sede stradale a sei corsie affiancate da due ampie strisce
di verde che separano il traffico dai grandi edifici
residenziali.Al di sotto di essa corre la linea U5 della U-
Bahn. È parte delle strade federali B 1 e B 5.
Il primo lotto della Karl-Marx-Allee (parte est)
rappresentò, negli anni cinquanta, l'opera architettonica
più ambiziosa della neonata Repubblica Democratica
Tedesca, realizzato secondo i dettami del classicismo
s o c i a l i s t a , d e t t o t a l v o l t a s t i l e " t o r t a
nuziale" (Zuckerbäckerstil). Il secondo lotto che
costituisce la parte occidentale della strada, venne
costruito dal 1959 al 1965 utilizzando uno stile più
moderno, e diede l'inizio all'uso su vasta scala delle
costruzioni con blocchi prefabbricati (Plattenbau).
Berlino Est
Karl-Marx-Allee
Sergio Lironi
architetto
110. Tra il 1958 e il 1990 nella Repubblica
Democratica Tedesca sono stati costruiti
2,2 milioni di nuove abitazioni secondo
metodi di costruzione industrializzati; di
queste 1,5 milioni sono state realizzate
con pannelli prefabbricati (Platten, da cui il
nome Plattenbausiedlungen). Il maggior
numero di abitazioni è stato realizzato
nel decennio 1975-85, durante la mitica
Wohnhausserie (WBS 70).
Tra gli esempi più noti a Berlino Est vi
sono le Siedlungen Berlin-Marzahn
con 135.000 abitanti (1976-88) e
Berlin-Hellersdorf con 120.000
abitanti (1979-1991).
Berlino Est
Plattenbausiedlungen
Sergio Lironi
architetto
111. La proposta di
Lucien Kroll
per la riconversione edilizia
dei quartieri dormitorio
della Germania Est
Sergio Lironi
architetto
112. Berlino Est
Nikolaiviertel
Il Nikolaiviertel è la più antica zona residenziale di Berlino.
A causa dei bombardamenti, il quartiere è stato ampiamente distrutto nel
1944, per molto tempo rimase un cumulo di macerie non utilizzate.
E’ stato restaurato nel 1984-87 su progetto dell’architetto Günter
Stahn, in occasione del 750° anniversario della nascita della città.
Sergio Lironi
architetto
113. La decisione di organizzare una
mostra di architettura,
imperniata sul tema “Abitare
nel centro città”, fu presa nel
1977 dal Senato di Berlino
Ovest: inizialmente prevista per
il 1984, venne poi spostata al
1987.
Per la sua realizzazione fu
appositamente fondata, nel
1979, la Bauausstellung Berlin
GmbH.
Sergio Lironi
architetto
114. “L’idea della città nella città è la base per un futuro modello spaziale a
Berlino. Essa si esprime nell’immagine di Berlino come un verde
arcipelago di città. Le isole urbane acquistano un’identità
caratterizzata dalla storia, dalla struttura sociale e dalla qualità spaziale. L’intera
città forma una confederazione di unità urbane, strutturate diversamente e
create coscientemente in modo antitetico”.
(O.M. Ungers, 1977)
Crisi dell’urbanistica razionalista e nuovi modelli interpretativi
Oswald Mathias Ungers
Die Stadt in der Stadt, Berlin das grüne Städtearchipel
Sergio Lironi
architetto
115. Joseph Paul Kleihues
La ricostruzione critica della città
Crisi dell’urbanistica razionalista e nuovi modelli interpretativi
Il Block 270 misura 60x110 mt, contiene 126 alloggi con
doppio affaccio e racchiude una corte interna di 3.400
mq; viene mantenuta l’altezza di 5 piani tipica di Wedding.
Rispetto alle Mietskasernen, la corte è completamente
libera e assume il carattere di area pubblica.
Block 270, Vinetaplatz - Berlin-Wedding, 1975-1977
“Dal punto di vista del contenuto, i nostri sforzi si
concentrano sul mantenimento e sulla ricostruzione del
centro-città come degna residenza. Noi
partiamo dalla premessa che esigenze sociali, economiche,
tecniche e artistiche rappresentino un’unità e non possono
essere giocate le une contro le altre”
“… riconoscere gli elementi costitutivi della
città, conservare in essa le tracce storiche, che
da sempre sono state tracce di passati dolori, di speranze e
delusioni di generazioni precedenti”. (J.P. Kleihues, 1985)
Sergio Lironi
architetto
116. Rob Krier
Lo spazio della città
Rob Krier parte dall’affermazione che l’urbanistica e l’architettura moderne hanno
scandalosamente ignorato la nozione di spazio urbano e dalla conseguente
necessità di ricostruire l’immagine della città riscoprendo i caratteri dei luoghi e le
tracce della storia. Fondamentale è, a questo fine, studiare la morfologia degli
spazi urbani della città esistente, che possono suggerire validi modelli per i
nuovi progetti.
Nel caso di città quali Berlino e Stoccarda, che ancora recano le tracce delle distruzioni
belliche, vanno individuate le componenti spaziali in grado di risolvere le situazioni di
vuoto urbano: strade e piazze pedonali che si adattino rigorosamente alla struttura
preesistente e che tengano conto con estrema cura del patrimonio storico.
Sergio Lironi
architetto
117. > Va prioritariamente affrontato il tema
dell’housing sociale, aspetto essenziale
per riqualificare e rigenerare il centro città.
IBA Berlin 1987
Principi progettuali
> La progettazione non può riguardare solo i
singoli fabbricati, ma deve essere estesa a
tutto il contesto urbano: agli isolati, alle
strade, alle piazze, alle corti interne, ai parchi
ed ai giardini.
> Va favorita la partecipazione degli
abitanti alla progettazione ed alla gestione
degli interventi ed ai programmi tecnici vanno
associati i programmi d’intervento sociale.
> Per favorire la qualità e la varietà
architettonica va assicurata l’apertura a
linguaggi e progettisti di diversa provenienza e
cultura (concorsi di progettazione)
Sergio Lironi
architetto
118. Il progetto è stato concepito seguendo il principio
"Abitare al Tiergarten" elaborato dell’IBA,
ma con l’intento anche recuperare l’identità storica
del luogo. Per questo motivo viene ripreso ed
attualizzato il modello edilizio della Stadtvilla
(villa urbana), tipologia architettonica a
destinazione altoborghese che aveva caratterizzato
quest'area fin dalla fine dell'Ottocento, adattandola
però alle esigenze sociali contemporanee.
Rob Krier
Wohnanlage an der Rauchstraße
Sergio Lironi
architetto
119. Mentre nel secondo Ottocento l’area era
prevalentemente occupata da villette con
giardino privato ed eleganti case d'affitto
bifamiliari, l’insediamento concepito da Krier si
compone di otto nuove palazzine equidistanti
tra loro ed allineate lungo i fili stradali dei lati
maggiori. La composizione d’insieme, con i suoi
volumi cubici, si caratterizza per rigore,
simmetria, equilibrio e geometria. Le ville sono
in realtà palazzine isolate disposte su 5 piani
(ville in "elevazione"), con base quadrata di 25
mt di lato e altezza di 21 mt.
Wohnanlage an der Rauchstraße
Haus 8 - Hans Hollein
Haus 7 - Franc Valentina e Hubert Hermann
Sergio Lironi
architetto
121. IBA Berlin 1987 : Aree di intervento
1. Tegel (IBA-Neubau)
2. Prager Platz (IBA-Neubau)
3. Südliches Tiergartenviertel (IBA-N)
4. Südliche Friedrichstadt (IBA-Neubau)
5. Luisenstadt (IBA-Altbau)
6. Kreuzberg SO 36 (IBA-Altbau) Sergio Lironi
architetto
122. 3. Südliches Tiergartenviertel
Interventi IBA- Neubau
1.300 abitazioni costruite ex-novo
2 nuove scuole
4 giardini d’infanzia
Area suddivisa dal Landwehrkanal. La parte nord
, prima della guerra, era caratterizzata dalle ville
urbane della borghesia berlinese e da numerose
ambasciate straniere.
Krier, Rossi,
Hollein
Öko-Haus
Frei Otto
Ambasciata giapponese
Kisho Kurokawa
Ambasciata italiana
Paolo Portoghesi
James Stirling
Scharoun
Philarmonie
Gregotti
O.M. Ungers
Hans Hollein
H.C. Müller
O.M. Ungers
Fitodepurazione
Casa solare
Ambasciate
Paesi Nordici
Block 6
Sergio Lironi
architetto
123. Öko-Haus
Corneliusstrasse
Costruzioni con struttura portante in legno
progettata da Frei Otto. Finalizzate al
risparmio energetico, all’utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili, alla raccolta ed al
riciclo dell’acqua piovana. Parte delle case
sono state ampliate in autocostruzione dagli
abitanti.
Sergio Lironi
architetto
124. Vittorio Gregotti
Stadthäuser an der Lützowstraße
L’edificio di testa sulla Lützowstraße determina un fronte continuo lungo
108 mt. Questo corpo edilizio (Torhaus) svolge la funzione di chiudere
geometricamente il complesso costituito da una serie di case in linea
disposte ortogonalmente rispetto alla strada, ma contemporaneamente di
aprirlo all’esterno tramite due grandi portali alti due piani. Sergio Lironi
architetto
125. James Stirling
Centro di ricerca
di scienze sociali
Nel 1980 Stirling vinse il concorso indetto dall’IBA nel 1979. Realizzato a partire dal 1984, l’inaugurazione avvenne solo
nel 1988.
Il principio-guida dell’architetto è stato quello di "creare un luogo non burocratico, ma socializzante", che doveva
assomigliare più ad un moderno college che ad un edificio istituzionale per uffici. Per questo obiettivo ha puntato su un
gioco d'incastro di forme geometriche elementari, organizzate attorno ad una grande corte centrale, e sul vivace
trattamento cromatico delle superfici, caratterizzate da fasce alternate blu e rosa scuro.
Sergio Lironi
architetto
È la nuova sede governativa
del Centro di ricerca di
scienze sociali, istituto in
cui vengono effettuati studi
ava nzati di economia,
sociologia, politologia,
ecologia, amministrazione,
diritto. L'istituzione fu
fondata nel 1969 su volontà
di tutti i partiti presenti nel
Bundestag.
126. O.M. Ungers
Wohnbebauung Block 1
L’edificio, presentato da Ungers nel 1985 e inaugurato nel 1989, accoglie le indicazioni progettuali dell’IBA
inerenti la tipologia edilizia, i passaggi a portale sui quattro lati e i tetti-giardino per i residenti. Seguendo queste
indicazioni, l’architetto ha creato un edificio isolato in cui è stata recuperata la tipologia del blocco chiuso.
L’altezza è stata determinata dalla linea di gronda dell’edilizia esistente su Bernburger Straße e Dessauer Straße.
La cortina edilizia continua lungo la Bernburger Straße e la Köthener Straße viene ripristinata con questa nuova
costruzione, però non con un’edilizia chiusa come invece era nella struttura storica.
La costruzione si trova
s u l l ’ a n g o l o Kö t h e n e r
Straße/Bernburger Straße,
su un lotto di 2.977 mq. È
una casa d’affitto con 83
appartamenti di cui 44 sorti
col finanziamento pubblico
a scopo sociale. Alcuni
alloggi sono su due livelli
con collegamento interno
che avviene attraverso
ponti vetrati a forma di
giardino d’inverno. Il piano
interrato è concepito come
piano seminterrato con
i n g r e s s o e u s c i t a a l
parcheggio.
Sergio Lironi
architetto
127. 4. Südliche Friedrichstadt
E’ l’area d’intervento più vicina al centro storico,
delimitata a nord dal Muro, che presentava
numerosi vuoti urbani dovuti agli eventi bellici.
Diverse strade sono state ridimensionate per
ridurre l’impatto del traffico.
Interventi IBA- Neubau
1.655 abitazioni costruite ex-
novo
3 nuove scuole
2 parchi
4 giardini d’infanzia
Martin Gropius Bau
Aldo Rossi
Bohigas
KuKuCK
R. Krier, Bangert,
Jansen, Müller
Tommy Haus
Gino Valle
P. Eisenman B.Reichlin e F. Reinhardt
H. Hertzberger
Fitodepurazione
Judisches
Museum
Block 6
Arata Isozaki
Sergio Lironi
architetto
128. Aldo Rossi
Wohnkomplex Kochstraße
L’unità residenziale elaborata da
R o s s i o c c u p a l ’ a n g o lo t ra
Kochstraße e Wilhelmstraße.
L’edificio, progettato nel 1981,
venne realizzato negli anni
1986-87. Seguendo le indicazioni
dal programma IBA di rispettare
l ' i m m a g i n e s t o r i c a d e l l a
Friedrichstadt, Aldo Rossi ha
c r e a t o u n e d i fi c i o
geometricamente severo che
riprende le linee architettoniche
a n c o ra ri c o n o s c i b i l i d e l l a
t r a d i z i o n e b e r l i n e s e , i n
particolare la continuità del
fronte stradale.
L a n u o v a c o s t r u z i o n e h a
ripristinato l’antico tracciato
s t r a d a l e p o n e n d o s i i n
continuazione con l’edificio
sottoposto a tutela ambientale
della Haus Merkur, di cui rispetta
anche l’altezza di gronda.
La facciata sulla Kochstraße è
ritmata dalla presenza di torri
arretrate dal filo stradale,
contenenti i colleg a menti
verticali, la cui autonomia è
sottolineata dal colore verde e
dal fatto che terminano in due
s p i o v e n t i a p p u n t i t i c h e
determinano l’aspetto di guglie
gotiche.
Sergio Lironi
architetto
129. Peter Eisenman
Haus
am Checkpoint Charlie
Si tratta dell’unico frammento realizzato del progetto complessivo
proposto da Eisenman per il Block 5. È un edificio a otto piani di edilizia
popolare con piccoli negozi al piano terra, realizzato con i finanziamenti
destinati all’edilizia sociale. Sorge sull´angolo tra i due assi storici di
Kochstraße e Friedrichstraße, a pochi metri dal Checkpoint Charlie. Dal
punto di vista urbanistico ha ripristinata la continuità edilizia dell’isolato;
l’importanza urbanistica dell’angolo è sottolineata dall’innalzamento, in
questo punto, dell’edificio su otto piani, mentre i volumi limitrofi sono su
sei livelli. La nuova unità si incastra tra edifici preesistenti evitando però
l’idea dell’adattamento architettonico.
Sergio Lironi
architetto
130. Arata Isozaki
IBA-Wohnungsbau
Posto nel cortile interno del preesistente edificio privato di età guglielmina della Victoria-Versicherung, la ex-Sede della
Compagnia per assicurazioni Victoria, la sua posizione è stata disposta in modo tale da ricreare la "Schmuckhof", una
corte rettangolare appartata rispetto all’area verde interna all’isolato concepita da Kollhoff. In questo modo il nuovo
edificio di Isoazki, che si viene a trovare tra la Schmuckhof e la grande corte interna a verde, svolge anche la funzione di
mediare tra vecchio e nuovo. Questa corte rimane comunque aperta, inserita in una rete di collegamenti pedonali
pubblici.
Seguendo l’obiettivo dell’IBA di "integrare costruzioni preesistenti con nuove e diversificate tipologie edilizie urbane",
Isozaki ha adottato qui una tipologia e un linguaggio che differenziano il suo intervento da quelli limitrofi.
L’edificio è parte integrante del
Wohnpark am Berlin Museum, il
g rande intervento urbanistico
coordinato da Kollhoff e Ovaska. La
costruzione di Isozaki occupa un lato
interno dell’isolato delimitato da Alte
Jakobstraße / Am Berlin Museum /
Lindenstraße.
Sergio Lironi
architetto
131. Zaha Hadid
Wohnhaus Degewo
È stata la prima opera realizzata dalla
Hadid in Germania. Progettata nel
1986-88, venne realizzata solo nel
1993-94. È un complesso per abitazioni
e negozi realizzato sull'angolo acuto tra
Stresemannstraße e Dessauer Straße.
Pur rispettando le indicazioni che
regolano l’edilizia sociale berlinese
Zaha Hadid è riuscita a proporre un
edificio sperimentale formato da un
incastro tra un corpo orizzontale ed
uno verticale. Il lungo corpo edilizio su
Stresemannstraße è sostenuto da due
sottili pilastri in cemento armato, in cui
è posizionato l'ingresso al parcheggio
sotterraneo.
Contiene unità commerciali al piano
terra e due piani occupati da 11 alloggi
in duplex; l’esterno è svuotato
orizzontalmente da due lunghe finestre
a nastro. Questo corpo orizzontale
"entra" nel blocco verticale. Si tratta di
una torre di otto piani, sghemba e
incombente sulla via, il cui profilo
tagliente è ottenuto dall'accostamento
di due piani.
Sergio Lironi
architetto
133. 5 e 6. Luisenstadt e Kreuzberg SO 36
Gli interventi sono stati principalmente orientati
al recupero dell’esistente con la partecipazione
degli abitanti, creando nuove “infrastrutture
sociali” e promuovendo le attività artigianali e
industriali all’interno delle corti (Gewerbehöfe).
Interventi IBA- Altbau
360 abitazioni costruite ex-novo
7.000 abitazioni recuperate
(700 con Selbsthilfe-Projekte)
370 corti trasformate in parchi e aree verdi
Görlitzer Park
Admiralstraße 16
Fraenkelufer
Blöcke 80/81
Block 77
Block 73 Blöcke 90/94
Alvaro Siza
Block 121
Block 134
Prinzessinnen
Garten
Maybachufer
mercato
Block 103
Kreuzberger Mischung
Sergio Lironi
architetto
134. Selbsthilfe Projekt con S.T.E.R.N.
Block 103
Molti progetti di demolizione e ricostruzione vengono bloccati dagli abitanti e dagli occupanti abusivi
(Hausbesetzer). Solo a Luisenstadt nel 1981 sono oltre una quarantina gli stabili occupati. Abitanti ed occupanti
nominano proprio rappresentante Werner Orlowsky, esponente dei Grünen, che dal 1981 al 1989 diviene
Baustadtrat di Berlin-Kreuzberg.
Si afferma così il principio del “Cauto rinnovamento” (Behutsame Stadterneuerung), basato sulla partecipazione
degli abitanti, il recupero dell’esistente, la sperimentazione di nuove forme dell’abitare e la mixité sociale e
funzionale.
Sergio Lironi
architetto
136. Alvaro Siza
Wohnhaus Bonjour Tristesse
Siza ottenne qui la sua prima commissione
all’estero dopo aver vinto nel 1980 il concorso
indetto dall’IBA 84. L’architetto era stato
scelto in quanto specialista negli interventi in
quartieri difficili abitati da minoranze etniche.
L’obiettivo urbanistico era quello di
riqualificare un grande isolato di Kreuzberg da
anni in stato di abbandono.
L’edificio, che si trova nei pressi della
Schlesisches Tor, ha ricucito il vuoto angolare
tra la Schlesische Straße e Falchensteinstraße,
recuperando la continuità della cortina
stradale. Pur rispettando gli allineamenti degli
edifici preesistenti e le loro altezze, l’edifico
contrasta fortemente con loro per le sue
insolite caratteristiche formali.
Sergio Lironi
architetto
137. Prinzessinnengarten
Iniziativa dell’associazione no-profit “Verde
nomade”, che ha occupato un suolo pubblico
abbandonato. Le fioriere mobili offrono la
possibilità di espandere il progetto a macchia di
leopardo in altre aree urbane.
6.000 mq nel cuore di Kreuzberg
Nell’area vi sono anche una caffetteria bio-
dinamica, una biblioteca dedicata all’ecologia,
uno spazio per l’apicoltura, uno spazio gioco per
i bambini e vi si svolge un mercatino delle pulci.
Nel 2012 una mobilitazione di 30.000 persone
ha impedito la privatizzazione dell’area.
Sergio Lironi
architetto
139. Allmende Kontor
Tempelhof
Quando nel 2008 l’aeroporto è stato chiuso,
una dozzina di berlinesi ne ha chiesto la
concessione per tre anni per utilizzarlo a fini
agricoli.
A tutti è offerta la possibilità di ritagliarsi un
proprio spazio, dargli un nome, impegnandosi
a non costruire nulla che non si possa
rimuovere.
La coltura viene eseguita seguendo i principi
biologici ed usando principalmente aiuole
elevate.
Sergio Lironi
architetto
141. Charles Moore
Wohnanlage am Tegeler Hafen
È un intervento di grandi dimensioni che si stende lungo il braccio
allungato del Tegeler See. La zona di Tegel, in passato un importante
quartiere industriale, cadde in declino a causa della divisione di Berlino
e del suo isolamento dal centro.
Il Wohnhof, progettato direttamente da Moore, è la grande unità
residenziale che si trova al termine di un percorso naturalistico interno
all’area. Con le sue 165 unità abitative, create nell’ambito dell’edilizia
sociale, è l’intervento principale dell’intero insediamento.
Sergio Lironi
architetto
142. G. Böhm - R. Krier
Ricostruzione della Prager Platz
Obiettivo specifico del progetto per la
costruzione lungo il perimetro della piazza era il
ripristino dell’immagine urbana storica, con
edifici d’angolo dall’andamento arrotondato.
Attraverso la ricostruzione delle cubature
originarie, la piazza e l’intero margine hanno
recuperato la loro identità e il loro effetto
originario. Per quanto concerne gli utilizzi,
erano previsti in prevalenza edifici residenziali,
con negozi e locali pubblici al piano terra.
Il piano urbanistico fu concepito principalmente
da Böhm, gli edifici limitrofi da Böhm, Krier e
Aymonino.
Sergio Lironi
architetto
143. Renzo Piano
Ricostruzione della Potsdamer Platz
Richard Rogers
Office building
Giorgio Grassi
Jürgen Sawade
Park Kolonnaden
Steffen Lehmann e Arata Isozaki
Office and commercial building
Helmut Jahn, Sony site
Hans Scharoun
Staatsbibliothek
Renzo Piano
Musicaltheater
Renzo PianoHans Kollhoff
Leipziger Platz
Renzo Piano
IMAX
Kino Big Cinema
Renzo Piano
Debis-Daimler Benz
U. Lauber - W.Wöhr
Wohngebäude “Grimm-Haus”
J. Rafael Moneo
Hotel Grand Hyatt
Sergio Lironi
architetto
145. Dopo il 1990 l’area venne
suddivisa in quattro parti,
da vendere separatamente
a quattro diversi
investitori.
La più ampia delle quattro
zone andò alla Daimler-
Benz, che incaricò
Renzo Piano della
pianificazione dell'opera.
I singoli edifici vennero
costruiti da singoli
architetti basandosi sul
piano generale, inclusi il
Potsdamer Platz No.1 di
Hans Kollhoff, ora
sede di numerosi studi
legali. Potsdamer Platz è
anche sede della
Panoramapunkt, situata a
100 metri d'altezza, a cui si
accede attraverso il più
veloce ascensore
d'Europa.
Dopo la caduta del muro il 9 novembre 1989, l'ex Pink Floyd Roger Waters organizzò un immenso
concerto di beneficenza, The Wall. Il concerto si tenne il 21 luglio 1990 e venne organizzato nella
vuota Potsdamer Platz.
Ricostruzione della Potsdamer Platz
Sergio Lironi
architetto
146. La seconda sezione più grande andò alla Sony, la quale eresse i suoi nuovi uffici centrali europei.
Helmut Jahn, Sony Center
Sergio Lironi
architetto
147. L’elemento compositivo unitario di base consiste nella presenza di corti interne aperte sul parco, in modo da illuminare in
modo ottimale gli interni. Nei primi due blocchi, quelli prossimi a Potsdamer Platz, nei primi due livelli sono situati spazi
commerciali, negli altri solo uffici; il terzo blocco è a carattere residenziale con negozi ai primi due livelli. Sensibile alla questione
ecologica, Rogers ha predisposto impianti e superfici in modo da sfruttare al massimo l’energia solare. Per ogni facciata
sono stati progettati diversi sistemi di rivestimento e di schermatura per minimizzare l’uso di energia.
I due blocchi per uffici hanno la corte soprelevata con copertura vetrata, la cui struttura d'acciaio si trasforma, durante i
mesi invernali, in un vero e proprio radiatore.
Richard Rogers, Tre complessi a corte
Sergio Lironi
architetto
149. Hilmer & Sattler und Albrecht
Beinheim-Center
am Potsdamer Platz
Berlin-Mitte 2004
Hans Kollhoff
Sergio Lironi
architetto
150. Aldo Rossi
Quartier Schützenstrasse
Jean Nouvel
Galeries Lafayette
Ieoh Ming Pei
Quartier 206
Oswald M. Ungers
Quartier 205
J.P. Kleihues
Checkpoint Arkaden
Norman Foster
Reichstag
Peter Eisenman
Denkmal
Frank O. Gehry
DG Bank
David Chipperfield
Neues Museum
Die Neue Mitte
Michael Wilford
Ambasciata
britannica
Martin-Gropius-Bau
Gnädinger Architekten
OttoBock Science Center
Sergio Lironi
architetto
159. Gnädinger Architekten
Otto Bock Science Center
Berlin-Mitte 2009
Caratterizzato da una vistosa facciata in alluminio bianco, il
Science Center Berlin è stato aperto nel 2009 come sede
di rappresentanza nella capitale dell'azienda Ottobock,
produttrice di tecnologia per la medicina. Per il pubblico è
accessibile una mostra che si sviluppa su tre piani
dell'edificio e che affronta il tema della mobilità. Al centro
dell'esposizione si trovano le attività del camminare e
dell'afferrare, i due aspetti fondamentali per lo sviluppo
umano.
Le installazioni interattive consentono ai visitatori di
apprendere il funzionamento del complesso appartato
motorio di cui dispone il corpo umano.
Sergio Lironi
architetto
162. Stephan Braunfels
Paul-Löbe-Haus
Stephan Braunfels
M.E.-Lüders-Haus
Gerkan e Marg
Berlin Hauptbahnhof
Norman Foster
Reichstag
Pariser Platz
Axel Schultes
Kanzleramt
Schloß Bellevue
Georg Bumiller
Wohnungen für
Bundesbedienstete
“Snake”
Das Band des Bundes
Distretto governativo e parlamentare
Joseph Paul Kleihues
Hamburger Bahnhof
Museum für Gegenwart
Sergio Lironi
architetto
170. Nuove ambasciate
Neue Botschaften
Berger e Parkkinen
Ambasciate Paesi Nordici
Hans Hollein
Ambasciata austriaca
Vittorio de Feo
Ambasciata italiana
E. Fahrenkamp
Shell-Haus
Sergio Lironi
architetto
175. Kollhoff & Timmermann
Leibnizkolonnaden
City West
Ku’damm
Novotny & Mähner
Stilwerk Design Center
Nicholas Grimshaw
Ludwig-Erhard-Haus
Bahnhof
Zoologischer Garten
Christoph Mäckler
Zoofenster
Gerkan & Marg
Ku’damm-Eck
Helmut Jahn
Neues Kranzler-Eck
Europa Center
Gedächtniskirche
Erich Mendelsohn
Schaubühne
Helmut Jahn
Bürohaus am
Adenauerplatz
Sergio Lironi
architetto
184. Daniel Libeskind
Sapphire
Berlin-Mitte 2015
The project, located on a busy corner in the
Mitte neighborhood in central Berlin,
presented a design challenge: how to carve
out 73 desirable one- to four-bedroom
apartments on a plot measuring a little less
than half an acre?
In large part, Studio Daniel Libeskind
succeeded by incorporating large angular
windows and canted walls that bring in
natural light and invoke a feeling of
spaciousness. The design team also added a
dramatic flourish: atop the roof and visible
above the façade is the upward sweep of a
double-height glass ceiling: inside, a
penthouse with sloping glass walls and
access to a roof patio overlooks the City of
Berlin.
The three-dimensional, geometric-patterned
stoneware tile adorning the façade is
another design signature. Designed by
Daniel Libeskind for Casalgrande Padana,
the panels are technologically advanced to
self-clean and aid in air purification.
Chausseestrasse 43
Sergio Lironi
architetto
187. Andreas Wenning
Urban Treehouse
Quermatenweg 23
La casa-albero urbana è un luogo per
meditare, trarre ispirazione e rigenerarsi.
In circa 24 mq di superficie utile di
pavimento e con un’altezza di 4 mt, le case-
albero offrono tutto ciò ci cui si può aver
bisogno in una abitazione-studio esclusiva:
una camera da letto, un soggiorno con
cucina attrezzata, un bagno con doccia ed
una terrazza.
Naturalmente la casa è dotata anche dei
collegamenti per la televisione, il computer
ed il wi-fi. Le pareti in legno massello,
associate con un arredo di design
contemporaneo, assicurano un clima
naturale ed un’atmosfera estremamente
accogliente.
Le due case-albero sorgono su un lotto di
650 mq, caratterizzato dalla presenza di
numerosi alberi e che confina con il bosco.
A 300 metri in linea d’aria vi è anche un
piccolo lago balneabile.
Sergio Lironi
architetto
188. Foster & Partners - Biblioteca di Filologia della Libera Università di Berlino
Habelschwerdter Allee 45 Sergio Lironi
architetto
190. Primo albergo musicale d’Europa: mette a disposizione una stanza con
strumenti e una vera e propria camera di registrazioneNhow Hotel Sergio Lironi
architetto