1. 27/01/2011
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Promemoria esiti del Comitato Tecnico dell’AdB Magra sui pareri da esprimere ai
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sensi della dgr 1489/2011 e ss.mm. su interventi già iniziati e/o con titolo edilizio già
rilasciato sulle aree inondate.
Il Comitato Tecnico, esprimendo un giudizio positivo nei confronti delle misure di
salvaguardia approvate dalla Regione Liguria, nella seduta del 27/01 ha espresso i pareri
sugli interventi ricadenti nel campo della deliberazione 1489 (come modificata dalla
17/2012) sulla base delle richieste pervenute dai Comuni.
In particolare ha individuato le seguenti due fattispecie:
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1. Per gli interventi già iniziati e in corso, per cui oggettivamente lo stato di
avanzamento delle costruzioni non rende possibile modifiche progettuali, il Comune
deve assumere misure di autoprotezione e/o accorgimenti tecnici finalizzati alla
mitigazione della vulnerabilità delle singole edificazioni e alla conseguente riduzione del
danno atteso nonché di misure e azioni di protezione civile.
2. Per gli interventi con titolo edilizio rilasciato ma non ancora concretamente iniziati,
considerato che al momento non sono disponibili disponibili studi e approfondimenti
tecnici (peraltro previsti all’art.4, comma 2 della DGR 1489 e ss.mm.ii. in tempi più
lunghi) relativi alla ricostruzione idrologico – idraulica dell’evento calamitoso occorso, si
è evidenziata la necessità di studi tecnici di dettaglio con correlati progetti di
à
sistemazione idraulica ed idrogeologica finalizzati alla messa in sicurezza del
territorio.
Peraltro, considerato che si tratta di titoli edilizi rilasciati prima della salvaguardia, ferma
à
restando la priorità degli studi di cui sopra anche ai fini del recepimento nel PAI, si
à
demanda al Comune la possibilità di valutare caso per caso, anche in relazione alla
consistenza e alla complessità degli eventuali interventi, se proseguire con l’attuazione
degli interventi edilizi a determinate condizioni minime di sicurezza, in particolare:
- aggiornando il progetto edilizio con accorgimenti tecnici per la protezione
passiva (ad esempio rialzi, confinamenti, etc.), dimensionati con tiranti idrici
maggiorati di 50 cm rispetto all’evento occorso;
- ripristinando le condizioni preesistenti con la ricostituzione delle difese
idrauliche esistenti.
Resta ferma, in ogni caso, la competenza del Comune in materia di protezione civile .
A riguardo del progetto dell’outlet di Brugnato, ciò comporta che:
- è necessario e prioritario uno studio idraulico ed idrogeologico per ricostruire
l’evento occorso, determinandone le cause e provvedendo alla redazione di un progetto
di sistemazione complessiva del t. Gravegnola, con riferimento anche all’eventuale
necessità di adeguamento e/o consolidamento delle opere di difesa esistenti;
2. - nelle more di tali studi il Comune può valutare se proseguire con l’attuazione purché:
a. siano almeno ripristinate le condizioni di deflusso idraulico preesistenti, con
ricostituzione della difesa idraulica, con tipologie e modalità adeguate, purché tali
da garantire la sormontabilità senza cedimenti e la possibilità di eventuale
successivo adeguamento, qualora necessario a seguito degli studi di cui sopra;
b. sia aggiornato il progetto edilizio al fine di adottare tutti gli accorgimenti tecnico-
costruttivi per la protezione passiva dalle inondazioni.