1. Qual è il ruolo dei social media nel
marketing dei servizi bancari in Italia?
I social media nel
settore bancario
Dipartimento di Economia e Management
Corso di Laurea Magistrale in Marketing e
Ricerche di Mercato A.A. 2016/2017
Candidato: Barnaba Zoffoli
2. I numeri dei social in Italia
(“Digital in 2017” di Hootsuite e We Are Social – Gennaio 2017)
• 31 mln di italiani utilizzano i social media, 28 mln vi
accedono da mobile;
• in media gli utenti italiani trascorrono 2 ore al giorno sui
social media;
• il 51% della popolazione online usa applicazioni di
messaging da mobile, il 36% utilizza applicazioni di giochi,
il 25% utilizza applicazioni di mobile banking;
• le 3 piattaforme più usate sono Youtube (57%), Facebook
(55%) e Whatsapp (48%);
• il 74% degli utenti italiani di Facebook lo usano ogni
giorno.
3. Di cosa stiamo parlando?
«[Il Web 2.0] è un insieme di applicazioni online opensource, interattive e
controllate dall’utente, le quali espandono le esperienze, la conoscenza
e il potere di mercato degli utenti come partecipanti a processi di business
e sociali. Le applicazioni del Web 2.0 supportano la creazione di reti
informali di utenti, facilitando il flusso di idee e conoscenza, in modo tale
da consentire una efficiente creazione, disseminazione, condivisione ed
edizione dei contenuti e delle informazioni» (Constantinides e Fountain,
2008)
«I social media possono essere definiti come un gruppo di applicazioni
Internet-based costruite sulle fondamenta ideologiche e tecnologiche del
Web 2.0, che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati
dagli utenti» (Kaplan e Haenlein, 2010)
4. Opportunità perseguite
dalle banche tramite
iniziative nei social media
(«Banche e social media», ABI – ottobre 2016)
• il rafforzamento dell’immagine e della reputazione;
• il potenziamento delle attività di marketing e sviluppo del business
(acquisizione nuovi clienti, lancio nuovi prodotti, miglioramento
della qualità dei servizi, ecc.);
• la raccolta di dati/informazioni sulla clientela attuale e potenziale;
• il sostegno alla cultura finanziaria e all’uso dei servizi bancari;
• l’attivazione di operazioni bancarie (informative e/o dispositive)
sui social (es. saldo e movimenti, pagamenti, ecc.);
• l’innovazione di prodotti/servizi/brand attraverso il
crowdsourcing;
• recruitment.
5. Fattori di incertezza per
le banche
• Difficoltà di valutare i rischi, quali
o passaparola negativo e danni d’immagine;
o compliance normativa;
o privacy dei dati dei clienti/utenti;
• mancanza di figure professionali specifiche e implicazioni
sulla struttura aziendale;
• difficoltà di valutare il ritorno in termini economici (SMROI)
per mancanza di un sistema di metriche appropriato;
• risorse economiche.
6. Attività delle banche nei
social
Dal 1 maggio al 30 giugno è stato condotto il
monitoraggio delle pagine Facebook, degli account
Twitter e dei canali Youtube di 9 banche, suddivise in 3
gruppi:
• Unicredit
• Intesa Sanpaolo
• Credito Emiliano
Banche
grandi
• BCC di Roma
• Banca Popolare Etica
• Banca Sella
Banche
piccole
• ING Bank
• Fineco Bank
• Banca Ifis
Banche
native
digitali
7. Metriche analizzateFacebook
•Numero totale di
fan della pagina e
variazioni
•Post pubblicati
•Reazioni per post
•Numero di
commenti per
post
•Numero di
condivisioni per
post
•Numero di post
pubblicati dagli
utenti sulla pagina
•Response time
•Hashtag utilizzati
Twitter
•Numero totale di
follower
dell’account e
variazioni
•Mention ricevute
•Tweet pubblicati
(propri e
retwittati)
•Numero di
retweet ricevuti
•Numero di
favorite per tweet
•Numero di
risposte per tweet
•Response time
•Hashtag utilizzati
Youtube
•Numero totale di
iscritti al canale e
variazioni
•Numero totale di
video caricati
•Numero totale di
visualizzazioni
•Visualizzazioni per
video
•Like per video
•Dislike per video
•Commenti per
video
8. Contenuti pubblicati
È stata condotta un’analisi del contenuto dei post, dei tweet e dei video
pubblicati dalle banche, riconducendoli ai temi individuati dall’indagine ABI
«Banche e Social Media» del 2016:
• Caratteristiche e condizioni di prodotti e servizi (incluso customer care);
• Tematiche di carattere economico/finanziario (mercati, news, ecc.);
• Education su temi di settore (finanziari, multicanalità, ecc.);
• Iniziative ed eventi connessi con il business (non di education);
• Iniziative ed eventi connessi con il presidio del territorio;
• Iniziative ed eventi di leisure ed entertainment e responsabilità sociale
focalizzati su:
oarte/cultura/spettacoli;
osport;
oturismo e viaggi;
otecnologia e digitalizzazione;
oaltri temi (es. iniziative sociali, no profit, ecc.);
• Altro.
20. • Video caricati e interazioni ricevute nel periodo
• Distribuzione % dei temi nei video
Canale video caricati viewCount likeCount dislikeCount commentCount
Banca Popolare Etica Scpa 5 1356 18 3 1
Banca Sella 5 172 1 0 0
BancaIFIS 46 3565 25 2 0
BCC Roma 3 97 2 0 0
Credem Banca 2 200 0 0 0
FinecoBank 0 0 0 0 0
ING DIRECT Italia 5 3263 14 1 2
Intesa Sanpaolo 63 59558 0 0 0
UniCredit 12 15922 97 11 0
Youtube
21. Per concludere
• Facebook e Twitter rappresentano le principali piattaforme per le banche e
i profili aziendali, in entrambi i social network, hanno incrementato la
propria base di seguaci, esercitando un’attività editoriale regolare;
• le interazioni ricevute sono costituite in massima parte da like/favourite,
mentre molto pochi sono i commenti;
• gli utenti si sono dimostrati per lo più poco interessati ai contenuti
pubblicati dalle banche;
• emerge, poi, l’esigenza di sviluppare la capacità di risposta alle richieste
degli utenti e di puntare al miglioramento continuo delle performance in
termini di response time nelle pagine social di Facebook e Twitter;
• su Youtube i livelli di attività editoriale delle banche sono stati minori, a
causa della maggiore complessità nella creazione di video;
• il numero di iscritti nei vari canali è aumentato in misura esigua e le
interazioni da parte degli utenti sono state pochissime;
• per migliorare la propria immagine e ingaggiare in modo più efficace gli
utenti, le banche potrebbero modificare il mix delle tematiche affrontate
nei contenuti pubblicati e migliorare la qualità editoriale degli stessi.