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CUSTOMER SATISFACTION:
 ISTRUZIONI PER L’USO


              Ing. Andrea Rossi
            Amministratore Unico
   innovActing srl – Gruppo CSE-Crescendo
         a.rossi@cse-crescendo.com

  Milano, 15.10.2008 – SMAU 2008 – fieramilanocity
Sommario
 L’analisi di Customer Satisfaction
  nell’ottica dell’ascolto attivo dei
  Clienti

 Progettare ed eseguire un’indagine
  di Customer Satisfaction

 Gli strumenti per l’analisi di
  Customer Satisfaction

 Utilizzare i risultati per il
  miglioramento dell’azienda


2
L’analisi di Customer Satisfaction
    nell’ottica dell’ascolto attivo dei Clienti

3
Perché ci dovrebbe interessare la soddisfazione del Cliente?

                                                                “Lo stato in cui i bisogni, i
                                                                desideri e le aspettative del
                                                                Cliente, mediante il prodotto
                                                                o servizio, sono soddisfatti o
                                                                superati e che dà come
                                                                risultato l’acquisto ripetuto,
                                                                la lealtà e un passa-parola
                                                                positivo (*)”




      (*) Brown, Stanley A. (1992), quot;Total Quality Service: How Organizations Use It to Create a
  4
      Competitive Advantagequot;, Prentice Hall Canada Inc, Scarborough, Ontario, Canada.
Il valore della Customer Loyalty /1

   Un’analisi di Bain & Company in diversi settori
   industriali ha verificato che un incremento del 5%
   nella Customer Retention può incrementare il
   margine aziendale dal 25 al 100% e una perdita
   del 5% nella CR provoca un calo fino al 50% della
   marginalità




   5
Tratto da: T. M. Siebel – “Taking Care of e-Business” – Currency/Doubleday - 2001
Il valore della Customer Loyalty /2
 Si possono evidenziare 5 ragioni fondamentali:
      Minori costi di acquisizione
            acquisire un nuovo Cliente costa dalle 5 alle 12 volte che mantenerne uno
             già acquisito
      Tendenza all’aumento dei volumi nel tempo
            sia in termini di dimensione dell’ordine, sia in termini di cross-selling, sia
             in termini di prodotti sviluppati per il Cliente
      Minori costi di servizio nel tempo
            maggiore familiarità con le policy e i processi aziendali, minori impegno
             del Customer Service (domande), maggiore utilizzo di meccanismi self-
             service
      Referenze e passa-parola
            sono fondamentali per lo sviluppo del business
      Minore sensibilità al prezzo
            inoltre volontà di riconoscere un premium price e tendenza a migrare
             verso i prodotti-servizi a maggior valore aggiunto (up-selling)


    6
 Tratto da: T. M. Siebel – “Taking Care of e-Business” – Currency/Doubleday - 2001
Il valore per i Clienti come leva di fidelizzazione


     Valore
    Percepito


                         Customer
                        Satisfaction

                                                 Customer
                                                  Loyalty/
                                                 Retention

        Occorre concentrarsi sulla CS:                       Risultato
        1.per valutare l’efficacia dell’impresa              Aziendale
          nel produrre valore per il Cliente;
        2.per stimare il livello di fidelizzazione
          del Cliente


7
La Customer Satisfaction NON E’…




8
La Customer Satisfaction E’…


                            La vera sfida dei
                           programmi di CS è
                         ottenere che l’intera
                        organizzazione usi i dati
                       ottenuti per migliorare la
                       soddisfazione dei Clienti,
                               mediante il
                           miglioramento dei
                             processi interni



9
Il concetto è già stato espresso anche nella ISO 9000




 Fonte: EN ISO 9001-2000
                           Orientamento al cliente(*)
                            Le organizzazioni dipendono dai propri clienti e dovrebbero
                              pertanto capire le loro esigenze presenti e future, soddisfare i
                              loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative


10                         (*) UNI EN ISO 9000:2000 – § 0.2
UNA DEFINZIONE DI CUSTOMER SATISFACTION




 11
Tratto da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004; Adattamento da: A. Busacca – “Costruire la
Fedeltà” – Il Sole 24 Ore - 2001
Progettare ed eseguire un’indagine di
             Customer Satisfaction

12
Perchè misurare la Customer Satisfaction?

                   “Quando si può misurare ciò
                   di cui si parla ed esprimerlo
                   in numeri se ne sa qualcosa;
                   ma quando non si può
                   esprimerlo in formule o
                   numeri allora la nostra
                   conoscenza è scarna e
                   insoddisfacente”

                         Lord Kelvin (1824-1907)


13
Le fasi di una survey di CS

1. Definizione del problema e degli obiettivi

2. Definizione del piano di ricerca
        Metodo di indagine/contatto

        Determinazione del campione

3. Raccolta delle informazioni

4. Analisi delle informazioni

5. Presentazione dei risultati




14
1. Definizione degli obiettivi

 Le attività di definizione del problema e degli
  obiettivi sono di grande importanza per il
  successo della survey
 E’ indispensabile la chiara definizione di
  obiettivi e risultati attesi, con la partecipazione
  di tutta l’azienda
 Inoltre, la survey è un progetto che necessita di
  adeguato project management e del supporto
  di competenze adeguate per raggiungere un
  risultato soddisfacente


15
Che cosa misurare?
   Gli elementi di CS variano da settore a settore,
    da azienda ad azienda e anche nella stessa
    azienda dipendono fortemente dagli obiettivi                 Bisogni                      Non è detto
    informativi che ci si prefigge  l’indagine è un            dei Clienti                  cha la ns. VP
    “prodotto” unico, fatto “su misura”                                         Filtro        (da sola) sia
                                                                                               in linea con
   Per definire i parametri su cui valutare a CS,                                           le aspettative
                                                                                                dei Clienti
    occorre:
         Identificare i Fattori Critici di Successo del    Fattori
                                                            Critici di
          prodotto-servizio, per comprendere la            Successo
          natura del business                                 del
                                                           business
         Valutare i bisogni (espressi/inespressi) dei                                        Elementi di
          Clienti                                                                              Customer
                                                                                              Satisfaction
         Identificare le componenti della ns. Value
          Proposition del prodotto-servizio
         Confrontare la ns. Value Proposition del          Ns. Value
                                                           Proposition
          prodotto-servizio con quella dei
          concorrenti, per effettuare valutazioni
          comparative sulle aspettative dei Clienti, in                                           Attenzione a
                                                                                                 non misurare
          termini di soddisfazione e importanza                                                  solo gli aspetti
                                                                                                  in cui siamo
         Determinare gli elementi più importanti                 Value       Sulla base
                                                                                                      bravi!
                                                                                   dei
          rispetto al fabbisogno informativo/ obiettivi         Proposition
                                                                               fabbisogni
                                                                    dei
          dell’analisi                                          concorrenti   informativi/
                                                                                 obiettivi


     16
Che cosa misurare? /3 - Bisogna fare le domande giuste

 Che cosa ci serve?
      Ci servono predittori della crescita, ossia domande
       che predicono comportamenti desiderabili (ad es.
       retention rate)
 Le domande più “gettonate” e più efficaci:
      “E’ probabile che raccomandi la nostra azienda ad
       un amico o collega?”
 Due domande sono predittori efficaci in alcuni
  settori industriali:
      “E’ d’accordo che la nostra azienda meriti la sua
       lealtà?”;
      “E’ probabile che Lei continui ad acquistare
       prodotti/servizi dalla nostra azienda?”
17
Quanto misurare?
 Bisogna tenere presente i limiti dell’ampiezza e della
  profondità delle valutazione di CS, che devono essere
  stabiliti di volta in volta:
      trade-off tra bisogni informativi e disponibilità dei Clienti
       (numero di domande, scala di valutazione, durata
       dell’intervista/compilazione)
      effettuare eventualmente valutazioni distinte per le diverse
       aree di interesse (soddisfazione generale, specifiche aree
       aziendali, prodotti-servizi specifici)
      utilizzare un approccio ad “imbuto” (dal generale al
       particolare)
      evitare un’eccessiva complessità e difficoltà/ambiguità delle
       domande e delle opzioni di risposta (dipende dal target)
      utilizzare (moderatamente) anche domande a risposta aperta


18
Esempio: un punto vendita




19
Esempio: www.tu6genova.it
                            Fonte: www.tu6genova.it/include/pagine/Tu6Genova-1625.asp




20
2. Piano di ricerca

 Metodo di
  indagine/contatto




 Determinazione del
  campione




21
 Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004
Gli strumenti per l’analisi di
         Customer Satisfaction

22
Analizzare i dati di Customer Satisfaction /1

 La Survey deve essere progettata per fornire
  informazioni strategiche che non sono attualmente
  disponibili, quali ad esempio:

      Qual è la soddisfazione per il prodotto-servizio e come questa
       cambia nel tempo? (stiamo facendo le cose bene?)
      Quali aspetti del prodotto-servizio sono importanti e qual è la
       soddisfazione relativa agli aspetti importanti? (stiamo facendo
       le cose bene?, stiamo facendo le cose giuste?)
      Qual è livello generale di Customer Satisfaction relativa alle
       divisioni/funzioni/aree aziendali, quali hanno maggiore
       influenza sulla soddisfazione generale? (stiamo facendo le cose
       bene?, stiamo facendo le cose giuste?)



23
Analizzare i dati di Customer Satisfaction /2

 I metodi principali per analizzare i dati di Customer
  Satisfaction al fine di sviluppare le risposte agli
  interrogativi strategici sono:
      Gap analysis: utilizza le due dimensioni più rilevanti della Customer
       Satisfaction, ossia la Soddisfazione e l’Importanza (o Rilevanza), ed
       indica dove la soddisfazione è al di sotto dell’importanza e dove la
       soddisfazione eccede l’importanza, per ciascun attributo

      Analisi statistica: è utilizzata per identificare i driver di
       soddisfazione, può essere utilizzata per identificare i componenti
       sottostanti la soddisfazione (overall satisfaction), o per categorizzare i
       dati in unità informative gestibili. Ad esempio, componenti di
       soddisfazione, quali il rispetto, da cortesia e l’essere “friendly”
       possono essere ridotti ad un fattore comune chiamato “customer
       care”

      Analisi dei Net-promoters: può essere utilizzato per valutare la
       potenzialità del passa-parola tra i clienti


24
(o Importanza)
                 Esempio: Gap Analysis




                 25   Tratto da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004
Analisi statistica (un accenno)
      Correlazione bivariata (Pearson): questa misura verifica la relazione tra le
       variabili indipendenti (attributi) e la variabile dipendente (overall satisfaction). E’
       un metodo semplice, ma non considera gli effetti combinati e inoltre spesso si
       verifica una analoga correlazione per diversi attributi
      Analisi della regressione multipla: questo approccio consente l’inclusione di
       variabili indipendenti addizionali quando si verifica la relazione con la variabile
       dipendente (overall satisfaction). E’ abbastanza comune, nelle analisi di CS, che gli
       attributi siano (molto) correlati tra di loro. Questo rende difficile misurare gli
       effetti separati dei singoli attributi sulla overall satisfaction con questo tipo di
       analisi
      Analisi fattoriale: può essere utilizzata 1) per rilevare schemi di cross-correlazione
       tra variabili (per identificare i componenti sottostanti la soddisfazione), 2) per
       ridurre un numero elevato di variabili in numero minore di variabili (dimensioni)
       statisticamente indipendenti linearmente correlate con le variabili originali (per
       categorizzare i dati in unità informative gestibili).
      Combinazione di analisi fattoriale e analisi di regressione multipla: Quando gli
       attributi sono molto correlati tra di loro, si può usare l’analisi fattoriale per
       trasformare le variabili indipendenti in un insieme ridotto di variabili “artificiali”
       non correlate tra loro. Dopodichè si può usare l’analisi di regressione multipla per
       valutare il grado di correlazione tra queste variabili “artificiali” e la soddisfazione
       complessiva (overall satisfaction)

26
Net Promoter
 Le ricerche mostrano che in parecchi settori industriali esiste una
  forte correlazione tra tasso di crescita aziendale e la percentuale
  dei clienti che dicono di essere estremamente propensi a
  raccomandare l’azienda ai loro amici o colleghi

 “E’ probabile che raccomandi la nostra azienda ad un amico o
  collega?”




 % Net Promoter = % Promoter - % Detractor


27
Utilizzare i risultati per il
     miglioramento dell’azienda

28
Attività di miglioramento
ATTIVITA’ CHIAVE         SINTOMI DI PRESTAZIONE ECCELLENTE

Cultura orientata al      Focus principale: soddisfare i Clienti
Cliente                   CS considerata importante come le altre misure “sacre”
                          I dati e gli strumenti di CS devono essere visti come componente essenziale della prestazione aziendale
Supporto del              I comportamenti del management devono essere coerenti con le parole: ”la CS è d’importanza critica”
management,               Focus del management sul miglioramento della prestazione della CS in linea con il miglioramento delle
intensità, persistenza     misure economico-finanziarie
Strumenti di ascolto      Utilizzo di strumenti, sia qualitativi che quantitativi, per capire il punto di vista del cliente
del cliente ed            Utilizzo di dati provenienti da diversi strumenti (dati interni ed esterni) per indirizzare le decisioni del
immedesimazione            management
                          Simulazione e test (periodici) dei processi relativi al cliente
Formazione/ Sviluppo      Presidiare/arricchire le competenze chiave dell’organizzazione
competenze                Strategia di sviluppo delle competenze legata agli obiettivi strategici aziendali
                          Learning organisation
Identificare e            Utilizzo di tecniche di analisi; Chance Management
sfruttare le              Validazione dei dati mediante verifiche incrociate, effettuate con diversi strumenti
opportunità di            Analisi di fattibilità; progetti di miglioramento; project management
miglioramento
Employee Satisfaction     Creare un clima positivo per le persone
                          Creare un ambiente stimolante
Valutare e premiare       La valutazione e il riconoscimento (anche economico) della CS indica al personale che la CS è di
la prestazione di CS       importanza critica

Collegare la CS alla      Utilizzo di modelli e strumenti matematico-statistici per valutare il ritorno sulle azioni di CS
prestazione aziendale
      29
Possibili strategie di miglioramento in base alla CS

                               Alta
                                      DEBOLEZZA               FORZA ELEVATA
                                      ELEVATA
                  IMPORTANZA                                            1
                                                     2

                                      DEBOLEZZA     4A        3A       FORZA
                                      MARGINALE                    MARGINALE
                                                         3C
                                               4B                           3B
                                      4C
                           Bassa

                                      Bassa                                      Alta

                                                SODDISFAZIONE
LEGENDA STRATEGIE:
1) Presidiare il vantaggio competitivo e allungare la distanza dai competitor / Continuous
   Improvement
2) Acquisire/Sviluppare le competenze / Re-engineering
3) A. Valorizzare le caratteristiche (comunicazione) / (B. Mantenere) / C. Ridurre BDGT e
   riallocare
4) A. Valorizzare (comunicazione) e investire / B. Mantenere / C. Disinvestire

 30
      Andrea Rossi e innovActing © 2005-2008
(o Importanza)
                 Esempio: Gap Analysis

                                                             FORZA ELEVATA
                                                 2

                                                                         1

                      DEBOLEZZA
                      ELEVATA
                                                                             3A
                                                4A
                               4B


                     4C                                   3B
                      DEBOLEZZA                                       FORZA
                                                     3C           MARGINALE
                      MARGINALE



          LEGENDA STRATEGIE:
          1) Presidiare il vantaggio competitivo e allungare la distanza dai competitor / Continuous Improvement
          2) Acquisire/Sviluppare le competenze / Re-engineering
          3) A. Valorizzare le caratteristiche (comunicazione) / (B. Mantenere) / C. Ridurre BDGT e riallocare
          4) A. Valorizzare (comunicazione) e investire / B. Mantenere / C. Disinvestire

    31 Adattato da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004
                 Strategie di miglioramento in base alla CS: Andrea Rossi e innovActing © 2005-2008
ALLEGATI




32
Allegato 1

 Approfondimento sull’Ascolto Attivo del cliente




33
LO SCENARIO ECONOMICO ATTUALE…




34
          Rembrandt van Rijn - Christ in the storm on the sea of Galillee
Definizione di Marketing
     «Il Marketing è un processo sociale orientato verso la
   soddisfazione dei bisogni e dei desideri degli individui e
  delle organizzazioni, che interagisce con la creazione e lo
   scambio volontario e concorrenziale di prodotti e servizi
           generatori di utilità per gli acquirenti» (*)
Dalla definizione seguono alcuni aspetti, non così diffusi nelle aziende:

                         Il Marketing non è solo pubblicità e comunicazione

                         Se l’azienda deve soddisfare i bisogni dei Clienti,
                         farebbe meglio a chiederglieli
                         Lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi andrebbe basato
                         sui bisogni di cui sopra

                         L’effettiva utilità (valore) per i Clienti dei
                         prodotti/servizi dovrebbe essere verificata

  35
       (*) J.J. Lambin – Marketing Strategico e Operativo – 4a ed. - McGraw-Hill - 2004
Customer Satisfaction e Retention Rate /1




                                                                         Customer Satisfaction/Loyalty Chart per
                                                                                  tipologia di mercato




                                                                          Customer Satisfaction/Loyalty
                                                                          Chart per settore


36
       Tratto da: Jones, Thomas O. and Sasser, W. Earl Jr. (1995), quot;Why Satisfied Customers Defectquot;, Harvard
       Business Review, Jul-Aug, 1995, Vol. 73, No. 6, 88-99.
Customer Satisfaction e Retention Rate /2




               Tratto da: Steve Hoisington and Earl Naumann –
               “The Loyalty Elephant” - QUALITY PROGRESS -
               FEBRUARY 2003

37
Il punto di vista di un Guru

“The three most important
things you need to
measure in business are
customer satisfaction,
employee satisfaction, and
cash flow”

     (Jack Welch, past CEO GE, Fortune,
            ‘Lessons for success’, 1993)




38
Allegato 2

 Approfondimenti sulle Survey di Customer
  Satisfaction




39
Esempi di indicatori di prestazione /1




40
Esempi di indicatori di prestazione /2




41
Metodi di indagine /1
Indagini qualitative: interviste in profondità e gruppi di discussione
    L’indagine qualitativa ha il compito di:
            individuare tutti i fattori,
            di raggrupparli e gerarchizzarli per segmenti e classi di clienti e
            di adottare il linguaggio del cliente.

    L’indagine qualitativa si basa principalmente su due modi di raccolta dell’informazione:
            l’intervista individuale in profondità e
            il gruppo di discussione.

          L’intervista in profondità permette di ottenere informazioni: sulla importanza
           relativa dei fattori di soddisfazione, sulla conoscenza delle attese in funzione del
           vissuto del cliente e sulle sue esperienze passate.
          I gruppi di discussione sono meno ricchi sul piano dell’informazione individuale, ma
           permettono, attraverso il confronto delle opinioni e la dinamica di gruppo, di fare
           emergere i principali elementi del consenso sulla base di pareri comuni, relativi alla
           percezione dei principali punti forti e deboli della organizzazione in esame e la
           importanza relativa dei fattori di soddisfazione.


    42
                                                             Adattato da: UNI EN 11098:2003
Metodi di indagine /2
Indagini quantitative: personali, telefoniche, internet, postali

 Le tre principali modalità di raccolta nelle indagini di soddisfazione
  sono:
    il questionario personale (quot;face to facequot;);
    il questionario telefonico;
    il questionario autocompilato – postale o web, distribuito, messo a
      disposizione anche attraverso internet, fornito con il prodotto-
      servizio.

 Tipologie di domande: domande aperte e domande chiuse
    Nelle domande chiuse una lista di risposte possibili è proposta
     all’intervistato.
    Nelle domande aperte l’intervistato risponde come desidera
     utilizzando le sue parole.

 43
                                             Adattato da: UNI EN 11098:2003
Metriche
                Metriche e scale di valutazione
    Metriche e scale assolute ( sono le più utilizzate)
       Le metriche e scale assolute possono essere numeriche e semantiche.
       Le metriche assolute numeriche utilizzano scale di valutazione quantitative
         (generalmente 15 o 14) che presentino o no valori neutri centrali o che inducano
         al voto secondo l’esperienza scolastica
       Le metriche assolute semantiche sono del tipo: completamente soddisfatto,
         abbastanza soddisfatto, poco soddisfatto, per niente soddisfatto

    Metriche relative
       La metrica relativa si presta a rilevare scarti fra grandezze.
       Generalmente viene misurata la differenza (percepita) tra un momento temporale
         ed un altro, o tra diversi elementi di soddisfazione
       Ad esempio: valutazione dell’incremento/decremento della soddisfazione rispetto
         all’anno precedente

    Metriche miste
       Sono miste le metriche che utilizzano metriche relative e assolute.

    44
         Adattato da: UNI EN 11098:2003                                             Esempi
TIPO DI DOMANDA                   ESEMPIO
            Dicotomica                        E' la prima volta che acquistate questo prodotto?
ESEMPIO
                                              [ ] Sì            [ ] No
DOMANDE
    A       A scelta multipla                 Attraverso quale fonte avete conosciuto questo prodotto?
                                              [ ] Presentazione di venditori
RISPOSTA                                      [ ] Mostre, fiere (quale …………….)
                                              [ ] Pubblicità su stampa specializzata
CHIUSA /1                                     [ ] Consiglio di colleghi o conoscenti
                                              [ ] Cataloghi, materiale pubblicitario
                                              [ ] Internet
            Scala di Likert(1)                Questo prodotto ha prestazioni superiori a quelli della concorrenza
                                              [ 5 ] Sono pienamente d'accordo
                                              [ 4 ] Sono d'accordo
                                              [ 3 ] Non sono né d'accordo né in disaccordo
                                              [ 2 ] Sono in disaccordo
                                              [ 1 ] Sono completamente in disaccordo

            Scala del      differenziale Questo prodotto è
            semantico                    Eccezionale        Scadente
                                                  Molto caro        Molto economico
                                           Avanzato        Superato

            Scala d’importanza                La   manutenibilità per questo tipo di prodotti è
                                              [5   ] Fondamentale
                                              [4   ] Importante
                                              [3   ] Abbastanza importante
                                              [2   ] Non molto importante
                                              [1   ] Per nulla importante

            Scala di valutazione              La   manutenibilità di questo prodotto è
                                              [5   ] Eccellente
                                              [4   ] Molto buona
                                              [3   ] Buona
                                              [2   ] Sufficiente
                                              [1   ] Scarsa

            Propensione all'acquisto          Nei prossimi sei mesi
                                              [ ] Sicuramente riacquisterò questo prodotto
                                              [ ] Probabilmente acquisterò questo prodotto
                                              [ ] Non so
                                              [ ] Probabilmente non riacquisterò questo prodotto
                                              [ ] Sicuramente non riacquisterò questo prodotto

            (1) Questo metodo, grazie ai valori associabili alle risposte, permette di trasformare in dati trattabili matematicamente le valutazioni fatte
            dall'intervistato
   45
        Legenda              = utilizzate frequentemente nei questionari di CS
Scala di   confronto     a Tra le seguenti coppie di prodotto, quale preferite?
ESEMPIO
            coppie                     [ ] Prodotto A
DOMANDE                                [ ] Prodotto B
    A
RISPOSTA                               [ ] Prodotto A
                                       [ ] Prodotto C
CHIUSA /2
                                       [ ] Prodotto A
                                       [ ] Prodotto D

            Scala cumulativa       di Scegliere le affermazioni rispetto alle quali Lei è d'accordo
            Guttman                    Questo prodotto è valido
                                       Devo seriamente considerare di definire questo prodotto come standard per gli
                                         acquisti della nostra impresa
                                       Questo prodotto è decisamente superiore alla media dei concorrenti
                                       Questo prodotto presenta delle ottime prestazioni
                                       Non ho mai provato un prodotto come questo
                                       Da domani non comprerò che questo prodotto
                                       Esistono anche prodotti concorrenti migliori


            Scala Q-sorting            La superiorità tecnologica del prodotto è evidente
                                       [ +4 ] Si addice propriamente al prodotto in analisi
                                       [ +3 ]
                                       [ +2 ]
                                       [ +1 ]
                                       [ 0 ]
                                       [-1]
                                       [-2]
                                       [-3]
                                       [ - 4 ] Non si addice per nulla al prodotto in analisi

            Scala a somma definita     Dovendo distribuire 100 punti, quale giudizio date delle seguenti caratteristiche
                                       del prodotto in analisi
                                       [ __ ] Innovatività
                                       [ __ ] Affidabilità
                                       [ __ ] Prezzo
                                       [ __ ] Prestazioni
   46
Determinazione del campione /1
 I clienti non sono tutti uguali né in termini di segmenti di
  appartenenza né in termini di importanza storica o futura per
  l’organizzazione.
       Essi vanno segmentati per caratteristiche, esigenze e aspettative e
        classificati per importanza relativa, in modo da analizzare la loro
        soddisfazione e i loro comportamenti e correlarli a segmenti e classi.


 In particolare va compreso come i loro comportamenti abbiano
  determinato i risultati ottenuti dall’organizzazione.
       Occorre ricostruire i dati che riguardano la penetrazione del prodotto
        servizio, la quota di mercato detenuta dall’organizzazione e la pressione
        commerciale esercitata dai concorrenti sui clienti dell’organizzazione, le
        potenzialità di crescita per fidelizzazione di quelli esistenti, dato il loro
        profilo e la gamma di prodotti servizi venduta rispetto alla gamma offerta,
        o per acquisizione di nuovi clienti.
       Per ogni classe di clienti - grandi, medi e piccoli - sia per l’organizzazione
        sia per il sistema vanno colte le potenzialità future dato che clienti ad alto
        potenziale possono essere piccoli clienti per l’organizzazione.
 47
                                                      Adattato da: UNI EN 11098:2003
Determinazione del campione /2

    Unità di rilevazione        I Clienti da intervistare possono
       Imprese                   essere:
       Unità locali/                l’insieme di tutti i clienti;
         funzioni aziendali          uno specifico segmento;
                                     uno o più interlocutori come il
       Famiglie
                                       responsabile d’acquisto e l’utente;
       Individui                    i clienti persi;
                                     i clienti dei concorrenti;
                                     i clienti intermedi come il canale
                                       distributivo;
                                     i clienti finali che hanno acquistato
                                       il prodotto servizio attraverso il
                                       canale;
                                     gli influenzatori d’acquisto;
                                     i prescrittori;
                                     gli installatori;
                                     CLIENTE INTERNO (il metodo è lo
                                       stesso)

    48
                                                     Adattato da: UNI EN 11098:2003
Determinazione del campione /3

 È necessario che il campione sia rappresentativo
  dell’universo dei clienti.
 Ad esempio, per le persone fisiche può essere prevista
  l’analisi delle unità da campionare per differenti variabili:
       a) socio-demografiche (fasce di età, professioni, sesso, nazionalità,
        etc.);
       b) geografico-territoriali (area geografica, ampiezza demografica
        del comune, tipologia del comune, etc.);
       c) temporali (collocazione temporale di un determinato fenomeno,
        fasce orarie, frequenza d’uso, etc.).


 È necessario che il campione sia inoltre abbastanza
  numeroso perché dalla numerosità dipende il margine di
  errore ad un dato livello di probabilità e quindi la qualità
  della rilevazione.
 49
                                                 Adattato da: UNI EN 11098:2003
Determinazione del campione /4
Tecnica di estrazione delle unità statistiche

      CAMPIONE PROBABILISTICO                                                           CAMPIONE NON
 ogni unità appartenente all’universo                                                    PROBABILISTICO
    statistico di riferimento ha una                                             il ricercatore sceglie le unità che
 probabilità nota di essere selezionata                                                apparterranno al campione

                                                                            campione per convenienza: scelta
                                                                             delle unità di più facile ed immediato
 lista / elenco accurato delle unità che                                     accesso
 appartengono all’universo statistico di                                    campione ragionato: il ricercatore
               riferimento                                                   usa il proprio giudizio per
                                                                             selezionare le unità
                                                                            campione per quota: la popolazione
piano probabilistico di campionamento                                        viene divisa in gruppi mutuamente
                                                                             esclusivi ed il ricercatore sceglie un
                                                                             numero assegnato di unità da
                                                                             ciascun gruppo
        definizione della strategia di
               campionamento

  50
   Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004
Determinazione del campione /5

    Campioni probabilistici
    CAMPIONE CASUALE SEMPLICE: ad                                                CAMPIONE CASUALE
     ogni unità apaprtenente alla                                                  STRATIFICATO: la popolazione
     popolazione statistica di                                                     viene suddivisa in gruppi
     riferimento viene assegnata una                                               mutuamente esclusivi e da ogni
     probabilità uguale e nota di essere                                           gruppo viene estratto un campione
     scelto.                                                                       casuale
       Sostanzialmente un’estrazione                                                allocazione proporzionale: il
         da una urna unica                                                             numero di sorteggi da ogni
                                                                                       gruppo è proporzionale al peso
    CAMPIONE A GRAPPOLO                                                               di quel gruppo sul totale
     (CLUSTER): la popolazione viene                                                   dell’universo
     divisa in gruppi mutuamente                                                     allocazione ottima: il numero di
     esclusivi e si estraggono                                                         sorteggi da ogni gruppo è deciso
     casualmente alcuni gruppi di unità                                                in base all’interesse di quel
                                                                                       gruppo per la ricerca in corso
                                                                                       (carattere soggettivo)

    51
    Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004

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A. Rossi - SMAU - Customer satisfaction istruzioni per l'uso - 15.10.2008

  • 1. CUSTOMER SATISFACTION: ISTRUZIONI PER L’USO Ing. Andrea Rossi Amministratore Unico innovActing srl – Gruppo CSE-Crescendo a.rossi@cse-crescendo.com Milano, 15.10.2008 – SMAU 2008 – fieramilanocity
  • 2. Sommario  L’analisi di Customer Satisfaction nell’ottica dell’ascolto attivo dei Clienti  Progettare ed eseguire un’indagine di Customer Satisfaction  Gli strumenti per l’analisi di Customer Satisfaction  Utilizzare i risultati per il miglioramento dell’azienda 2
  • 3. L’analisi di Customer Satisfaction nell’ottica dell’ascolto attivo dei Clienti 3
  • 4. Perché ci dovrebbe interessare la soddisfazione del Cliente? “Lo stato in cui i bisogni, i desideri e le aspettative del Cliente, mediante il prodotto o servizio, sono soddisfatti o superati e che dà come risultato l’acquisto ripetuto, la lealtà e un passa-parola positivo (*)” (*) Brown, Stanley A. (1992), quot;Total Quality Service: How Organizations Use It to Create a 4 Competitive Advantagequot;, Prentice Hall Canada Inc, Scarborough, Ontario, Canada.
  • 5. Il valore della Customer Loyalty /1 Un’analisi di Bain & Company in diversi settori industriali ha verificato che un incremento del 5% nella Customer Retention può incrementare il margine aziendale dal 25 al 100% e una perdita del 5% nella CR provoca un calo fino al 50% della marginalità 5 Tratto da: T. M. Siebel – “Taking Care of e-Business” – Currency/Doubleday - 2001
  • 6. Il valore della Customer Loyalty /2  Si possono evidenziare 5 ragioni fondamentali:  Minori costi di acquisizione  acquisire un nuovo Cliente costa dalle 5 alle 12 volte che mantenerne uno già acquisito  Tendenza all’aumento dei volumi nel tempo  sia in termini di dimensione dell’ordine, sia in termini di cross-selling, sia in termini di prodotti sviluppati per il Cliente  Minori costi di servizio nel tempo  maggiore familiarità con le policy e i processi aziendali, minori impegno del Customer Service (domande), maggiore utilizzo di meccanismi self- service  Referenze e passa-parola  sono fondamentali per lo sviluppo del business  Minore sensibilità al prezzo  inoltre volontà di riconoscere un premium price e tendenza a migrare verso i prodotti-servizi a maggior valore aggiunto (up-selling) 6 Tratto da: T. M. Siebel – “Taking Care of e-Business” – Currency/Doubleday - 2001
  • 7. Il valore per i Clienti come leva di fidelizzazione Valore Percepito Customer Satisfaction Customer Loyalty/ Retention Occorre concentrarsi sulla CS: Risultato 1.per valutare l’efficacia dell’impresa Aziendale nel produrre valore per il Cliente; 2.per stimare il livello di fidelizzazione del Cliente 7
  • 8. La Customer Satisfaction NON E’… 8
  • 9. La Customer Satisfaction E’… La vera sfida dei programmi di CS è ottenere che l’intera organizzazione usi i dati ottenuti per migliorare la soddisfazione dei Clienti, mediante il miglioramento dei processi interni 9
  • 10. Il concetto è già stato espresso anche nella ISO 9000 Fonte: EN ISO 9001-2000 Orientamento al cliente(*)  Le organizzazioni dipendono dai propri clienti e dovrebbero pertanto capire le loro esigenze presenti e future, soddisfare i loro requisiti e mirare a superare le loro stesse aspettative 10 (*) UNI EN ISO 9000:2000 – § 0.2
  • 11. UNA DEFINZIONE DI CUSTOMER SATISFACTION 11 Tratto da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004; Adattamento da: A. Busacca – “Costruire la Fedeltà” – Il Sole 24 Ore - 2001
  • 12. Progettare ed eseguire un’indagine di Customer Satisfaction 12
  • 13. Perchè misurare la Customer Satisfaction? “Quando si può misurare ciò di cui si parla ed esprimerlo in numeri se ne sa qualcosa; ma quando non si può esprimerlo in formule o numeri allora la nostra conoscenza è scarna e insoddisfacente” Lord Kelvin (1824-1907) 13
  • 14. Le fasi di una survey di CS 1. Definizione del problema e degli obiettivi 2. Definizione del piano di ricerca  Metodo di indagine/contatto  Determinazione del campione 3. Raccolta delle informazioni 4. Analisi delle informazioni 5. Presentazione dei risultati 14
  • 15. 1. Definizione degli obiettivi  Le attività di definizione del problema e degli obiettivi sono di grande importanza per il successo della survey  E’ indispensabile la chiara definizione di obiettivi e risultati attesi, con la partecipazione di tutta l’azienda  Inoltre, la survey è un progetto che necessita di adeguato project management e del supporto di competenze adeguate per raggiungere un risultato soddisfacente 15
  • 16. Che cosa misurare?  Gli elementi di CS variano da settore a settore, da azienda ad azienda e anche nella stessa azienda dipendono fortemente dagli obiettivi Bisogni Non è detto informativi che ci si prefigge  l’indagine è un dei Clienti cha la ns. VP “prodotto” unico, fatto “su misura” Filtro (da sola) sia in linea con  Per definire i parametri su cui valutare a CS, le aspettative dei Clienti occorre:  Identificare i Fattori Critici di Successo del Fattori Critici di prodotto-servizio, per comprendere la Successo natura del business del business  Valutare i bisogni (espressi/inespressi) dei Elementi di Clienti Customer Satisfaction  Identificare le componenti della ns. Value Proposition del prodotto-servizio  Confrontare la ns. Value Proposition del Ns. Value Proposition prodotto-servizio con quella dei concorrenti, per effettuare valutazioni comparative sulle aspettative dei Clienti, in Attenzione a non misurare termini di soddisfazione e importanza solo gli aspetti in cui siamo  Determinare gli elementi più importanti Value Sulla base bravi! dei rispetto al fabbisogno informativo/ obiettivi Proposition fabbisogni dei dell’analisi concorrenti informativi/ obiettivi 16
  • 17. Che cosa misurare? /3 - Bisogna fare le domande giuste  Che cosa ci serve?  Ci servono predittori della crescita, ossia domande che predicono comportamenti desiderabili (ad es. retention rate)  Le domande più “gettonate” e più efficaci:  “E’ probabile che raccomandi la nostra azienda ad un amico o collega?”  Due domande sono predittori efficaci in alcuni settori industriali:  “E’ d’accordo che la nostra azienda meriti la sua lealtà?”;  “E’ probabile che Lei continui ad acquistare prodotti/servizi dalla nostra azienda?” 17
  • 18. Quanto misurare?  Bisogna tenere presente i limiti dell’ampiezza e della profondità delle valutazione di CS, che devono essere stabiliti di volta in volta:  trade-off tra bisogni informativi e disponibilità dei Clienti (numero di domande, scala di valutazione, durata dell’intervista/compilazione)  effettuare eventualmente valutazioni distinte per le diverse aree di interesse (soddisfazione generale, specifiche aree aziendali, prodotti-servizi specifici)  utilizzare un approccio ad “imbuto” (dal generale al particolare)  evitare un’eccessiva complessità e difficoltà/ambiguità delle domande e delle opzioni di risposta (dipende dal target)  utilizzare (moderatamente) anche domande a risposta aperta 18
  • 19. Esempio: un punto vendita 19
  • 20. Esempio: www.tu6genova.it Fonte: www.tu6genova.it/include/pagine/Tu6Genova-1625.asp 20
  • 21. 2. Piano di ricerca  Metodo di indagine/contatto  Determinazione del campione 21 Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004
  • 22. Gli strumenti per l’analisi di Customer Satisfaction 22
  • 23. Analizzare i dati di Customer Satisfaction /1  La Survey deve essere progettata per fornire informazioni strategiche che non sono attualmente disponibili, quali ad esempio:  Qual è la soddisfazione per il prodotto-servizio e come questa cambia nel tempo? (stiamo facendo le cose bene?)  Quali aspetti del prodotto-servizio sono importanti e qual è la soddisfazione relativa agli aspetti importanti? (stiamo facendo le cose bene?, stiamo facendo le cose giuste?)  Qual è livello generale di Customer Satisfaction relativa alle divisioni/funzioni/aree aziendali, quali hanno maggiore influenza sulla soddisfazione generale? (stiamo facendo le cose bene?, stiamo facendo le cose giuste?) 23
  • 24. Analizzare i dati di Customer Satisfaction /2  I metodi principali per analizzare i dati di Customer Satisfaction al fine di sviluppare le risposte agli interrogativi strategici sono:  Gap analysis: utilizza le due dimensioni più rilevanti della Customer Satisfaction, ossia la Soddisfazione e l’Importanza (o Rilevanza), ed indica dove la soddisfazione è al di sotto dell’importanza e dove la soddisfazione eccede l’importanza, per ciascun attributo  Analisi statistica: è utilizzata per identificare i driver di soddisfazione, può essere utilizzata per identificare i componenti sottostanti la soddisfazione (overall satisfaction), o per categorizzare i dati in unità informative gestibili. Ad esempio, componenti di soddisfazione, quali il rispetto, da cortesia e l’essere “friendly” possono essere ridotti ad un fattore comune chiamato “customer care”  Analisi dei Net-promoters: può essere utilizzato per valutare la potenzialità del passa-parola tra i clienti 24
  • 25. (o Importanza) Esempio: Gap Analysis 25 Tratto da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004
  • 26. Analisi statistica (un accenno)  Correlazione bivariata (Pearson): questa misura verifica la relazione tra le variabili indipendenti (attributi) e la variabile dipendente (overall satisfaction). E’ un metodo semplice, ma non considera gli effetti combinati e inoltre spesso si verifica una analoga correlazione per diversi attributi  Analisi della regressione multipla: questo approccio consente l’inclusione di variabili indipendenti addizionali quando si verifica la relazione con la variabile dipendente (overall satisfaction). E’ abbastanza comune, nelle analisi di CS, che gli attributi siano (molto) correlati tra di loro. Questo rende difficile misurare gli effetti separati dei singoli attributi sulla overall satisfaction con questo tipo di analisi  Analisi fattoriale: può essere utilizzata 1) per rilevare schemi di cross-correlazione tra variabili (per identificare i componenti sottostanti la soddisfazione), 2) per ridurre un numero elevato di variabili in numero minore di variabili (dimensioni) statisticamente indipendenti linearmente correlate con le variabili originali (per categorizzare i dati in unità informative gestibili).  Combinazione di analisi fattoriale e analisi di regressione multipla: Quando gli attributi sono molto correlati tra di loro, si può usare l’analisi fattoriale per trasformare le variabili indipendenti in un insieme ridotto di variabili “artificiali” non correlate tra loro. Dopodichè si può usare l’analisi di regressione multipla per valutare il grado di correlazione tra queste variabili “artificiali” e la soddisfazione complessiva (overall satisfaction) 26
  • 27. Net Promoter  Le ricerche mostrano che in parecchi settori industriali esiste una forte correlazione tra tasso di crescita aziendale e la percentuale dei clienti che dicono di essere estremamente propensi a raccomandare l’azienda ai loro amici o colleghi  “E’ probabile che raccomandi la nostra azienda ad un amico o collega?”  % Net Promoter = % Promoter - % Detractor 27
  • 28. Utilizzare i risultati per il miglioramento dell’azienda 28
  • 29. Attività di miglioramento ATTIVITA’ CHIAVE SINTOMI DI PRESTAZIONE ECCELLENTE Cultura orientata al  Focus principale: soddisfare i Clienti Cliente  CS considerata importante come le altre misure “sacre”  I dati e gli strumenti di CS devono essere visti come componente essenziale della prestazione aziendale Supporto del  I comportamenti del management devono essere coerenti con le parole: ”la CS è d’importanza critica” management,  Focus del management sul miglioramento della prestazione della CS in linea con il miglioramento delle intensità, persistenza misure economico-finanziarie Strumenti di ascolto  Utilizzo di strumenti, sia qualitativi che quantitativi, per capire il punto di vista del cliente del cliente ed  Utilizzo di dati provenienti da diversi strumenti (dati interni ed esterni) per indirizzare le decisioni del immedesimazione management  Simulazione e test (periodici) dei processi relativi al cliente Formazione/ Sviluppo  Presidiare/arricchire le competenze chiave dell’organizzazione competenze  Strategia di sviluppo delle competenze legata agli obiettivi strategici aziendali  Learning organisation Identificare e  Utilizzo di tecniche di analisi; Chance Management sfruttare le  Validazione dei dati mediante verifiche incrociate, effettuate con diversi strumenti opportunità di  Analisi di fattibilità; progetti di miglioramento; project management miglioramento Employee Satisfaction  Creare un clima positivo per le persone  Creare un ambiente stimolante Valutare e premiare  La valutazione e il riconoscimento (anche economico) della CS indica al personale che la CS è di la prestazione di CS importanza critica Collegare la CS alla  Utilizzo di modelli e strumenti matematico-statistici per valutare il ritorno sulle azioni di CS prestazione aziendale 29
  • 30. Possibili strategie di miglioramento in base alla CS Alta DEBOLEZZA FORZA ELEVATA ELEVATA IMPORTANZA 1 2 DEBOLEZZA 4A 3A FORZA MARGINALE MARGINALE 3C 4B 3B 4C Bassa Bassa Alta SODDISFAZIONE LEGENDA STRATEGIE: 1) Presidiare il vantaggio competitivo e allungare la distanza dai competitor / Continuous Improvement 2) Acquisire/Sviluppare le competenze / Re-engineering 3) A. Valorizzare le caratteristiche (comunicazione) / (B. Mantenere) / C. Ridurre BDGT e riallocare 4) A. Valorizzare (comunicazione) e investire / B. Mantenere / C. Disinvestire 30 Andrea Rossi e innovActing © 2005-2008
  • 31. (o Importanza) Esempio: Gap Analysis FORZA ELEVATA 2 1 DEBOLEZZA ELEVATA 3A 4A 4B 4C 3B DEBOLEZZA FORZA 3C MARGINALE MARGINALE LEGENDA STRATEGIE: 1) Presidiare il vantaggio competitivo e allungare la distanza dai competitor / Continuous Improvement 2) Acquisire/Sviluppare le competenze / Re-engineering 3) A. Valorizzare le caratteristiche (comunicazione) / (B. Mantenere) / C. Ridurre BDGT e riallocare 4) A. Valorizzare (comunicazione) e investire / B. Mantenere / C. Disinvestire 31 Adattato da: E. Ciorra – Intervento al convegno Net@PMI 2004 Strategie di miglioramento in base alla CS: Andrea Rossi e innovActing © 2005-2008
  • 33. Allegato 1  Approfondimento sull’Ascolto Attivo del cliente 33
  • 34. LO SCENARIO ECONOMICO ATTUALE… 34 Rembrandt van Rijn - Christ in the storm on the sea of Galillee
  • 35. Definizione di Marketing «Il Marketing è un processo sociale orientato verso la soddisfazione dei bisogni e dei desideri degli individui e delle organizzazioni, che interagisce con la creazione e lo scambio volontario e concorrenziale di prodotti e servizi generatori di utilità per gli acquirenti» (*) Dalla definizione seguono alcuni aspetti, non così diffusi nelle aziende: Il Marketing non è solo pubblicità e comunicazione Se l’azienda deve soddisfare i bisogni dei Clienti, farebbe meglio a chiederglieli Lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi andrebbe basato sui bisogni di cui sopra L’effettiva utilità (valore) per i Clienti dei prodotti/servizi dovrebbe essere verificata 35 (*) J.J. Lambin – Marketing Strategico e Operativo – 4a ed. - McGraw-Hill - 2004
  • 36. Customer Satisfaction e Retention Rate /1 Customer Satisfaction/Loyalty Chart per tipologia di mercato Customer Satisfaction/Loyalty Chart per settore 36 Tratto da: Jones, Thomas O. and Sasser, W. Earl Jr. (1995), quot;Why Satisfied Customers Defectquot;, Harvard Business Review, Jul-Aug, 1995, Vol. 73, No. 6, 88-99.
  • 37. Customer Satisfaction e Retention Rate /2 Tratto da: Steve Hoisington and Earl Naumann – “The Loyalty Elephant” - QUALITY PROGRESS - FEBRUARY 2003 37
  • 38. Il punto di vista di un Guru “The three most important things you need to measure in business are customer satisfaction, employee satisfaction, and cash flow” (Jack Welch, past CEO GE, Fortune, ‘Lessons for success’, 1993) 38
  • 39. Allegato 2  Approfondimenti sulle Survey di Customer Satisfaction 39
  • 40. Esempi di indicatori di prestazione /1 40
  • 41. Esempi di indicatori di prestazione /2 41
  • 42. Metodi di indagine /1 Indagini qualitative: interviste in profondità e gruppi di discussione  L’indagine qualitativa ha il compito di:  individuare tutti i fattori,  di raggrupparli e gerarchizzarli per segmenti e classi di clienti e  di adottare il linguaggio del cliente.  L’indagine qualitativa si basa principalmente su due modi di raccolta dell’informazione:  l’intervista individuale in profondità e  il gruppo di discussione.  L’intervista in profondità permette di ottenere informazioni: sulla importanza relativa dei fattori di soddisfazione, sulla conoscenza delle attese in funzione del vissuto del cliente e sulle sue esperienze passate.  I gruppi di discussione sono meno ricchi sul piano dell’informazione individuale, ma permettono, attraverso il confronto delle opinioni e la dinamica di gruppo, di fare emergere i principali elementi del consenso sulla base di pareri comuni, relativi alla percezione dei principali punti forti e deboli della organizzazione in esame e la importanza relativa dei fattori di soddisfazione. 42 Adattato da: UNI EN 11098:2003
  • 43. Metodi di indagine /2 Indagini quantitative: personali, telefoniche, internet, postali  Le tre principali modalità di raccolta nelle indagini di soddisfazione sono:  il questionario personale (quot;face to facequot;);  il questionario telefonico;  il questionario autocompilato – postale o web, distribuito, messo a disposizione anche attraverso internet, fornito con il prodotto- servizio.  Tipologie di domande: domande aperte e domande chiuse  Nelle domande chiuse una lista di risposte possibili è proposta all’intervistato.  Nelle domande aperte l’intervistato risponde come desidera utilizzando le sue parole. 43 Adattato da: UNI EN 11098:2003
  • 44. Metriche Metriche e scale di valutazione  Metriche e scale assolute ( sono le più utilizzate)  Le metriche e scale assolute possono essere numeriche e semantiche.  Le metriche assolute numeriche utilizzano scale di valutazione quantitative (generalmente 15 o 14) che presentino o no valori neutri centrali o che inducano al voto secondo l’esperienza scolastica  Le metriche assolute semantiche sono del tipo: completamente soddisfatto, abbastanza soddisfatto, poco soddisfatto, per niente soddisfatto  Metriche relative  La metrica relativa si presta a rilevare scarti fra grandezze.  Generalmente viene misurata la differenza (percepita) tra un momento temporale ed un altro, o tra diversi elementi di soddisfazione  Ad esempio: valutazione dell’incremento/decremento della soddisfazione rispetto all’anno precedente  Metriche miste  Sono miste le metriche che utilizzano metriche relative e assolute. 44 Adattato da: UNI EN 11098:2003 Esempi
  • 45. TIPO DI DOMANDA ESEMPIO Dicotomica E' la prima volta che acquistate questo prodotto? ESEMPIO [ ] Sì [ ] No DOMANDE A A scelta multipla Attraverso quale fonte avete conosciuto questo prodotto? [ ] Presentazione di venditori RISPOSTA [ ] Mostre, fiere (quale …………….) [ ] Pubblicità su stampa specializzata CHIUSA /1 [ ] Consiglio di colleghi o conoscenti [ ] Cataloghi, materiale pubblicitario [ ] Internet Scala di Likert(1) Questo prodotto ha prestazioni superiori a quelli della concorrenza [ 5 ] Sono pienamente d'accordo [ 4 ] Sono d'accordo [ 3 ] Non sono né d'accordo né in disaccordo [ 2 ] Sono in disaccordo [ 1 ] Sono completamente in disaccordo Scala del differenziale Questo prodotto è semantico Eccezionale        Scadente Molto caro        Molto economico Avanzato        Superato Scala d’importanza La manutenibilità per questo tipo di prodotti è [5 ] Fondamentale [4 ] Importante [3 ] Abbastanza importante [2 ] Non molto importante [1 ] Per nulla importante Scala di valutazione La manutenibilità di questo prodotto è [5 ] Eccellente [4 ] Molto buona [3 ] Buona [2 ] Sufficiente [1 ] Scarsa Propensione all'acquisto Nei prossimi sei mesi [ ] Sicuramente riacquisterò questo prodotto [ ] Probabilmente acquisterò questo prodotto [ ] Non so [ ] Probabilmente non riacquisterò questo prodotto [ ] Sicuramente non riacquisterò questo prodotto (1) Questo metodo, grazie ai valori associabili alle risposte, permette di trasformare in dati trattabili matematicamente le valutazioni fatte dall'intervistato 45 Legenda = utilizzate frequentemente nei questionari di CS
  • 46. Scala di confronto a Tra le seguenti coppie di prodotto, quale preferite? ESEMPIO coppie [ ] Prodotto A DOMANDE [ ] Prodotto B A RISPOSTA [ ] Prodotto A [ ] Prodotto C CHIUSA /2 [ ] Prodotto A [ ] Prodotto D Scala cumulativa di Scegliere le affermazioni rispetto alle quali Lei è d'accordo Guttman  Questo prodotto è valido  Devo seriamente considerare di definire questo prodotto come standard per gli acquisti della nostra impresa  Questo prodotto è decisamente superiore alla media dei concorrenti  Questo prodotto presenta delle ottime prestazioni  Non ho mai provato un prodotto come questo  Da domani non comprerò che questo prodotto  Esistono anche prodotti concorrenti migliori Scala Q-sorting La superiorità tecnologica del prodotto è evidente [ +4 ] Si addice propriamente al prodotto in analisi [ +3 ] [ +2 ] [ +1 ] [ 0 ] [-1] [-2] [-3] [ - 4 ] Non si addice per nulla al prodotto in analisi Scala a somma definita Dovendo distribuire 100 punti, quale giudizio date delle seguenti caratteristiche del prodotto in analisi [ __ ] Innovatività [ __ ] Affidabilità [ __ ] Prezzo [ __ ] Prestazioni 46
  • 47. Determinazione del campione /1  I clienti non sono tutti uguali né in termini di segmenti di appartenenza né in termini di importanza storica o futura per l’organizzazione.  Essi vanno segmentati per caratteristiche, esigenze e aspettative e classificati per importanza relativa, in modo da analizzare la loro soddisfazione e i loro comportamenti e correlarli a segmenti e classi.  In particolare va compreso come i loro comportamenti abbiano determinato i risultati ottenuti dall’organizzazione.  Occorre ricostruire i dati che riguardano la penetrazione del prodotto servizio, la quota di mercato detenuta dall’organizzazione e la pressione commerciale esercitata dai concorrenti sui clienti dell’organizzazione, le potenzialità di crescita per fidelizzazione di quelli esistenti, dato il loro profilo e la gamma di prodotti servizi venduta rispetto alla gamma offerta, o per acquisizione di nuovi clienti.  Per ogni classe di clienti - grandi, medi e piccoli - sia per l’organizzazione sia per il sistema vanno colte le potenzialità future dato che clienti ad alto potenziale possono essere piccoli clienti per l’organizzazione. 47 Adattato da: UNI EN 11098:2003
  • 48. Determinazione del campione /2  Unità di rilevazione  I Clienti da intervistare possono  Imprese essere:  Unità locali/  l’insieme di tutti i clienti; funzioni aziendali  uno specifico segmento;  uno o più interlocutori come il  Famiglie responsabile d’acquisto e l’utente;  Individui  i clienti persi;  i clienti dei concorrenti;  i clienti intermedi come il canale distributivo;  i clienti finali che hanno acquistato il prodotto servizio attraverso il canale;  gli influenzatori d’acquisto;  i prescrittori;  gli installatori;  CLIENTE INTERNO (il metodo è lo stesso) 48 Adattato da: UNI EN 11098:2003
  • 49. Determinazione del campione /3  È necessario che il campione sia rappresentativo dell’universo dei clienti.  Ad esempio, per le persone fisiche può essere prevista l’analisi delle unità da campionare per differenti variabili:  a) socio-demografiche (fasce di età, professioni, sesso, nazionalità, etc.);  b) geografico-territoriali (area geografica, ampiezza demografica del comune, tipologia del comune, etc.);  c) temporali (collocazione temporale di un determinato fenomeno, fasce orarie, frequenza d’uso, etc.).  È necessario che il campione sia inoltre abbastanza numeroso perché dalla numerosità dipende il margine di errore ad un dato livello di probabilità e quindi la qualità della rilevazione. 49 Adattato da: UNI EN 11098:2003
  • 50. Determinazione del campione /4 Tecnica di estrazione delle unità statistiche CAMPIONE PROBABILISTICO CAMPIONE NON ogni unità appartenente all’universo PROBABILISTICO statistico di riferimento ha una il ricercatore sceglie le unità che probabilità nota di essere selezionata apparterranno al campione  campione per convenienza: scelta delle unità di più facile ed immediato lista / elenco accurato delle unità che accesso appartengono all’universo statistico di  campione ragionato: il ricercatore riferimento usa il proprio giudizio per selezionare le unità  campione per quota: la popolazione piano probabilistico di campionamento viene divisa in gruppi mutuamente esclusivi ed il ricercatore sceglie un numero assegnato di unità da ciascun gruppo definizione della strategia di campionamento 50 Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004
  • 51. Determinazione del campione /5 Campioni probabilistici  CAMPIONE CASUALE SEMPLICE: ad  CAMPIONE CASUALE ogni unità apaprtenente alla STRATIFICATO: la popolazione popolazione statistica di viene suddivisa in gruppi riferimento viene assegnata una mutuamente esclusivi e da ogni probabilità uguale e nota di essere gruppo viene estratto un campione scelto. casuale  Sostanzialmente un’estrazione  allocazione proporzionale: il da una urna unica numero di sorteggi da ogni gruppo è proporzionale al peso  CAMPIONE A GRAPPOLO di quel gruppo sul totale (CLUSTER): la popolazione viene dell’universo divisa in gruppi mutuamente  allocazione ottima: il numero di esclusivi e si estraggono sorteggi da ogni gruppo è deciso casualmente alcuni gruppi di unità in base all’interesse di quel gruppo per la ricerca in corso (carattere soggettivo) 51 Tratto da: Franco Giacomazzi – Marketing Industriale – 2a ed. - McGraw-Hill - 2004