2. ANATOMIA
Il naso è un rilievo impari e mediano del viso che contribuisce
assieme alla faringe e laringe a formare l'apparato respiratorio.
●
Il naso è un rilievo dello splancnocranio e del volto di forma
approssimativamente piramidale precipuo dell'uomo
●
La forma del naso è comunque variabile da individuo a
individuo
●
Il naso esterno costituisce la struttura esterna
●
Si continua superiormente con la fronte tramite la radice del
naso ,
●
anteriormente e superiormente le due facce laterali si
uniscono formando il dorso del naso;
●
che scende inferiormente in un rilievo più o meno
appuntito,l'apice del naso
4. Ossa:circondano l'apertura piriforme
Cartilagini sono strutture di primaria importanza per il
sostegno del naso e partecipano in modo significativo a
definirne la forma
●
Cartilagine laterale
●
Cartilagine alare maggiore
5. I muscoli del naso sono deputati alla
respirazione, alla mimica facciale, alla
fonazione in coordinazione ad altri muscoli
mimici del volto:
●
Muscolo proceroMuscolo procero(viene azionato nel momento tipico della concentrazione)
●
Muscolo nasaleMuscolo nasale(la porzione trasversa comprime le narici ,la porzione laterale le dilata)
●
Muscolo dilatatore anteriore della radiceMuscolo dilatatore anteriore della radice
●
Muscolo depressore del setto nasaleMuscolo depressore del setto nasale(durante il sorriso
abbassa l'apice del naso)
●
Muscolo elevatore del labbro superiore eMuscolo elevatore del labbro superiore e
dell'ala del nasodell'ala del naso
7. MORFOLOGIA
NASO INTERNO
●
La cavità nasale è uno spazio di forma irregolare compreso tra la base
del cranio superiormente e la volta della cavità orale inferiormente
●
Costituite da una parete : 1)mediale
2)laterale
da un 4)pavimento e da una 5) volta
●
Divise da un setto osseo o cartilagineo
●
Coperte internamente dalla mucosa nasale
●
Posteriormente si collegano nella rinofaringe attraverso la coana
●
Si aprono condotti: seni paranasali
8. OSSA E CARTILAGINI
●
Pavimento : della cavità nasale corrisponde alla volta
della cavità orale (segue l'andamento del palato)
●
Volta ossea:è costituita anteriormente dall'osso
nasale
●
Le coane :sono le aperture posteriori della cavità
nasale
●
La parete mediale : è rappresentata dal setto nasale
costituito anteriormente da porzione cartilaginea e
posteriormente da porzione ossea
●
La parete laterale:è costituita dalle cartilagini alari
maggiori
9. MUCOSA
Ciascuna cavità nasale è suddivisa in quattro
aree:
●
Vestibolo:
●
Atrio
●
La zona olfattiva
●
Porzione respiratoria
10. ARTERIE E VENE
●
Arteria sfenopalatina: è ramo di calibro
maggiore dell'arteria mascellare interna che
penetra nella cavità nasale
●
Arteria etmoidale posteriore e anteriore
●
Arteria nasale esterna
●
Vene : seguono
il decorso delle arterie
11. INNERVAZIONE
La cavità nasale innervata da rami del nervo trigemino ,deputato alla
sensibilità generale, dal nervo infraorbitario e alveolare superiore ai
rami del faciale, dal nervo OLFATTIVO , deputato al senso dell’olfatto e
da fibre el sistema nervoso autonomo ,deputate all’innervazione
ghiandolare e vasomotorie.
●
Nervo etmoidale anterioreNervo etmoidale anteriore
●
Nervo nasopalatinoNervo nasopalatino
●
Nervo infraorbitarioNervo infraorbitario
●
Nervo alveolare superioreNervo alveolare superiore
●
Nervo olfattivoNervo olfattivo
●
Innervazione simpaticaInnervazione simpatica
●
Innervazione parasimpaticaInnervazione parasimpatica
12. MORFOLOGIA
Anatomia microscopica
●
Il vestibolo del naso sino al limen nasi è rivestito da mucosa
costituita da un epitelio pavimentoso pluristratificato
cheratinizzato che è in continuità con la cute del naso esterno.
Questa cute presenta dei peli spessi ,detti vibrisse,che fungono
da filtro grossolano per le particelle in entrata con l'aria ispirata
13. Le sei tipologie cellulari della mucosa
olfattiva sono:
●
Cellule con microvilli
●
Cellule di sostegno:si interpongono tra i neuroni olfattivi
●
Cellule basali orizzontali
●
Cellule basali globose:sembrerebbero le cellule staminali
rigeneranti i neuroni olfattivi dato che prestano un'intensa
attività mitotica
●
Cellule olfattive di rivestimento :sono una tipologia di cellule
gliali ;mostrano somiglianze sia con gli astrociti e le cellule di
Schwann. Queste cellule forniscono una guaina agli assoni di
ciascun neurone per tutto il suo decorso fino al bulbo
olfattivo
●
Neuroni olfattivi
14. FISIOLOGIARECETTORI OLFATTIVI
●
Cellule che convertono la composizione chimica dell’aria in impulsi nervosi
●
Sono estremamente sensibili ,basta che si leghino a poche molecole perché si generi un
impulso elettrico
●
Le molecole si legano alle ciglia del dendrite del recettore olfattivo attivando il
meccanismo di trasduzione
●
I recettori olfattivi sono altamente eterogenei
●
Ogni singolo recettore è sensibile ad una o poche sostanze odorose e quindi la varietà di
odori che siamo in grado di percepire è il risultato della grande varietà di recettori
olfattivi che sono presenti nel nostro naso.
●
Queste cellule hanno tutte la stessa forma ma si distinguono perché esprimono diverse
proteine recettore. Sono queste proteine che legano la sostanza odorose e quindi la
diversità dei neuroni olfattivi è funzione della diversità delle proteine recettori
●
I recettori olfattivi sono gli unici neuroni in grado di rinnovarsi e nuovi recettori olfattivi
vengono prodotti continuamente durante la vita.
●
recettori olfattivi vengono stimolati quando le molecole presenti nell'aria si sciolgono nel
muco che li circonda.
15.
16. BULBO OLFATTIVO
●
è la prima stazione di elaborazione delle informazioni trasportate dai
neuroni olfattivi
●
Gli assoni di queste cellule formano all'interno del bulbo olfattivo
insieme ai dendriti di cellule specifiche delle strutture note come
glomeruli olfattivi
●
su ciascun glomerulo convergono migliaia di assoni di neuroni olfattivi che
però possiedono sulle ciglia lo stesso tipo di recettore
●
i neuroni olfattivi che esprimono lo stesso recettore olfattivo si trovano
vicini nella mucosa olfattiva
●
Area della mucosa olfattiva ==> determinato odorante <== determinata
combinazione di glomeruli
●
Le cellule periglomerulari, tramite sinapsi dendro-dendritiche, prendono
contatto con le cellule mitrali o le cellule a pennacchio e le inibiscono
(tramite l'inibizione laterale), aumentando la possibilità di distinguere un
determinato odore da un altro.
17. TRASDUZIONE OLFATTIVA
●
Quando una sostanza odorosa disciolta nel muco si lega al suo
recettore specifico, una subunità della proteina G perde
affinità per una tale sostanza e si lega con un'altra sostanza,
staccandosi così dal resto della proteina G attiva un
determinato enzima
●
Aumento dei livelli intracellulari
●
Apertura canali sodio e calcio che entrano nel neurone
depolarizzandolo
●
L'aumento dei livelli intracellulari degli ioni Ca2+ apre il
canale del Cl- che esce dalla membrana depolarizzandola
maggiormente,la quale al valore soglia determina l'insorgenza
di un potenziale d'azione.
18. LO STARNUTO
●
è una violenta emissione d'aria dai polmoni
●
La pressione interna dei polmoni aumenta enormemente, le vie aeree si
ostruiscono e il battito cardiaco subisce un’impennata.
●
il muco lascia il naso con una velocità di 320 km/h
●
il muco presente nelle prime vie respiratorie viene esternato, frazionato
in migliaia di goccioline che possono viaggiare anche per 4/5 metri.
●
Libera il naso da virus, batteri, pulviscolo, polline.
●
Elemento estraneo raggiunge le narici e quindi la mucosa nasale
messaggio biochimico attiva mastociti liberano istamina e altri
mediatori dell’infiammazione. Attraverso l’azione meccanica sollecita le
terminazioni nervose del trigemino, presenti all’interno del naso.
●
dal trigemino il segnale nervoso sale al cervello riflesso automatico: i
polmoni si riempiono d’aria; i muscoli del torace e della faringe si
contraggono.
19. ●
muscoli del torace si distendono.
●
L’aria viene spinta fuori dai polmoni la
glottide si apre, la lingua blocca il retro della
bocca, tutta l’aria passa attraverso le
fosse nasali.
●
Parte lo starnuto all’esterno tutta la massa
d’aria contenuta nei polmoni ma anche i liquidi
e i corpuscoli nel naso.
●
http://www.huffingtonpost.it/2015/11/26/cosa-succede-quando-starnutiamo-video_n_8653900.html
20. RISPOSTE PSICO-FISIOLOGICHE DEL
CORPO AGLI ODORI
●
Capacità degli odori
RICONOSCIMENTO NEONATALE
●
L'epitelio olfattivo è tra i primi organi a formarsi
tra l'ottava e l'undicesima settimana di gestazione
prime esperienze olfattive del grembo materno
discriminazione di odori del liquido amniotico
Indurre salivazione e altre reazioni fisiche
Determinare risposte comportamentali
(riproduzione)
Produzione e captazione dei feromoni
Riconoscimento neonatale
21. ●
Il riconoscimento della madre immediatamente dopo
la nascita da parte del bambino è dovuto ad una
precedente esposizione all'odore riconosciuto
(liquido amniotico= latte materno)
●
Effetti dell'aroma materno sul bambino
●
Nel mondo animale gioca un ruolo fondamentale
anche il riconoscimento del figlio da parte della
madre,dalla quale dipende la sopravvivenza del
piccolo
Attenua il pianto Riduce la paura Provoca rasserenamento
22. L'OLFATTO DEGLI ANIMALI
●
Olfatto = strumento indispensabile alla vita degli
animali
●
5 milioni di recettori olfattivi (umani) 220 milioni di
recettori olfattivi (cani)
●
I cani “vedono” attraverso l'olfatto : età ,sesso,disponibilità
sessuale ,salute e malattia ,stato emotivo ,natura dominante o
sottomessa
Caccia
Localizzazione dei partner ,compagni,predatori
Comunicazione
23. OLFATTO SESSUALE
●
Animali olfatto percezione di un
partner sessualmente attivo a distanza
Feromoni :(ecto-ormoni)messaggeri
chimici liberati esternamente
da ghiandole esocrine(negli uomini ascelle e zona pubica
Provocano l'attrattiva sessuale
24. EDONISMO OLFATTIVO E COINVOLGIMENTO
EMOTIVO
Il cervello “annusa” direttamente il mondo esterno:
●
le cellule olfattive collegano la percezione degli odori con le aree
del cervello che integrano emozioni , umore,sessualità.
Es: Odore del cioccolato migliora l'umore
Odore della vaniglia attenua la collera
La dimensione edonistica della percezione olfattiva è
tipicamente misurata su tre dimensioni :
●
GradevolezzaGradevolezza
●
FamiliaritàFamiliarità
●
IntensitàIntensità
Familiarità ed intensità considerano il fatto che tendiamo a
percepire come piacevoli odori che abbiamo
già incontrato ,ma anche dori mai incontrati prima
25. MEMORIA OLFATTIVA
●
Odore amigdala emozioni memorizzazione del ricordo
●
Primi ricordi olfattivi (infanzia)= più potenti
●
Le memorie olfattive non svaniscono mai e la loro forza dipende dall'importanza che
ha avuto la situazione in cui l'odore è stato percepito nel processo d'apprendimento
delle persone
Istante
Emozione Persona
Epoca
Atmosfera
26. PATOLOGIE
ANOSMIA
●
Perdita totale del senso dell’olfatto (generalmente
dovuta a forme virali o patologie croniche sia su
base infiammatoria che allergica delle prime vie
respiratorie. Più raramente su base organica quali
traumi cranici e neoplasie).
IPOSMIA
●
Diminuzione del senso dell’olfatto (stesse cause
nell’anosmia).
IPEROSMIA
●
Aumentata sensibilità olfattiva
27. PAROSMIA
●
Percezione di un odore diverso da quello presente
nell’ambiente (generalmente su base neuropsichiatrica).
CACOSMIA
●
Percezione di una sensazione olfattiva sempre sgradevole. Va
distinta in cacosmia oggettiva (materiale di odore nauseabondo
come avviene nelle affezioni rinosinositiche ed odontoiatriche)
e in cacosmia soggettiva (lesione delle vie olfattive per cause
diverse quali forme virali, tossiche, traumi, neoplasie, cause
neuropsichiatriche.
ALLUCINAZIONI OLFATTIVE
●
Percezione di odori che non esistono nell’ambiente
(generalmente su base neuropsichiatria schizofrenica oppure
neuroplastica).