Weitere ähnliche Inhalte Ähnlich wie "UX & Data Viz: La Repubblica Popolare di Bolzano” - Matteo Moretti (20) "UX & Data Viz: La Repubblica Popolare di Bolzano” - Matteo Moretti17. Su 441 bar,
51 sono cinesi,
esattamente l’11.5%
(Camera di Commercio Bolzano 2014)
32. «Sarà un massacro per i
bar, le pizzerie e la
ristorazione in generale
di tutta la zona»
(Dado Duzzi, vice presidente Unione Commercianti)
38. “I cinesi sono chiusi”.
(in parte c’è una riservatezza di
origine culturale, in parte
lavorano molto più di noi)
64. English versionItalian / German
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66. Macché invasione:
i cinesi in città
sono solo lo 0,6%
UnostudiodellaLubsvelalaveranaturadeinuovibolzanini
Sono633egestisconoben51bare32ristoranti
di Davide Pasquali
◗ BOLZANO
Quanto influisce, numerica-
menteparlando,la comunità ci-
nese su quella bolzanina? Poco,
molto poco, soltanto lo 0,6%.
Sono infatti soltanto 633, su
105.713abitanti, i cittadini cine-
siresidentinelcapoluogo.
Lo spiega il sito internet
www.repubblicapopolaredibol-
zano.it, frutto di un progetto di
visual journalism messo in pie-
di con il supporto di ricercatori
della Lub, giornalisti, antropo-
logi, grafici e fotografi (Matteo
Moretti, Fabio Gobbato, Sarah
Trevisiol, Gianluca Seta, Daniel
Graziotin, Claudia Corrent, Me-
lanideLuca,SarahOrlandi).
Lo scopo dello studio? Svela-
re per così dire la vera natura
dei cinesi bolzanini o dei bolza-
nini cinesi che dir si voglia. Pri-
mo risultato: contrariamente al
restodelmondo,aBolzanonon
possiamo vantare né un’inva-
sione cinese, né una Chinato-
wn. Anzi, «la comunità cinese è
così piccola e parcellizzata che
non si riesce a capire perché
spessosigridiall’invasione».
Gli inizi. Tutto inizia intorno al
1900,sispieganelsito,quandoi
primi cinesi, originari dello
Zhejiang, si interessano all’Ita-
lia. La regione di provenienza è
grande poco meno del nord Ita-
lia.Negliannisuccessivisisono
interessati al nostro paese an-
che i vicini dello Fujian, anche
se tuttora la maggioranza dei ci-
nesi arrivati in Italia proviene
dallo Zhejiang. La maggior par-
te dei cinesi italiani proviene
dunque dalla medesima area,
grande quanto Lombardia e
Piemonte messi assieme, ma
con una popolazione pari a
quelladell’interaItalia.
Oggi.A Bolzanorisiedono 633 ci-
nesi (sono lo 0,6% della popola-
zione, mentre in Italia rappre-
sentano l’1,9%). La loro migra-
zione è iniziata circa venti anni
fa, ma solo negli ultimi dieci an-
ni si è vista una vera crescita in
termini di presenza umana e di
attivitàcommercialiaperte.
Seconda generazione. Nel 2014 a
Bolzano sono nati 16 bimbi da
genitori cinesi, che potranno
ungiornosceglieresediventare
italiani o mantenere la cittadi-
nanzacinese, dato chela repub-
blica popolare cinese non con-
sente la doppia cittadinanza.
Con l’aumentare dei residenti
cinesi si è incrementato anche
il numero di cinesi di seconda
generazione.
Ma chi sono? A parte i numeri,
chi sono i cinesi di Bolzano? I ri-
cercatori ne hanno intervistati
otto, un piccolo gruppo che
non può ovviamente rappre-
sentare appieno i 633 effettiva-
menteresidenti. Le interviste vi-
deoperò, visibili sulweb, posso-
no dare un’indicazione su chi
siano, cosa abbiano vissuto e
cosa pensino. Si è così trovata
una per certi versi inattesa va-
rietà di storie, fatte spesso di sa-
crifici e dedizione che, inevita-
bilmente, scatenano un con-
fronto con noi, il nostro approc-
cioallavitaelanostracultura.
Numeri, nudi e crudi. Analizzan-
do i numeri nudi e crudi si sco-
pre che nel capoluogo le impre-
se con titolari cinesi sono solo
126 su quasi 10.000. In maggio-
ranza si tratta di bar e ristoranti
(il 64% del totale); una piccola
parte sono negozi di abbiglia-
mento,parrucchieri,drogherie,
alimentariesalegiochi.Manon
sarebbe corretto parlare sola-
mente in termini assoluti di
aziende cinesi. Andando infatti
ad analizzare il dettaglio, si sco-
preun dato interessante:sebbe-
ne sul totale delle imprese le
aziende cinesi rappresentino
solo l'1,3%, comparando il set-
tore commerciale dei soli bar,
scopriamo che il rapporto è dif-
ferente. Infatti su 441 bar, 51 so-
no gestiti da persone di nazio-
nalità cinese, esattamente
l'11,5%. Anche sul fronte risto-
ranti, i dati rivelano una norma-
le attività commerciale, ben di-
versadunquedall'invasione:su
261 ristoranti locali, solo 32 so-
no cinesi, ossia l’11,5%. Rispet-
toad altrecomunità ben piùnu-
merose - spiegano i ricercatori
della Lub - i cinesi lavorano co-
me imprenditori nell'ambito di
attivitàaldettaglioeciòimplica
che siano più visibili ad esem-
pio deibolzanini rumeni o alba-
nesi che lavorano magari in
cantierioinaziendeagricole.
NessunaChinaTown.Nella map-
pa interattiva pubblicata sul si-
to web del progetto si mostra
come a Bolzano non esista un
quartiere cinese, ma le attività,
e quindi anche le abitazioni, di
cuipoco sappiamo, siano distri-
buitesututtalacittàinmaniera
uniforme e parcellizzata. «Più
che a un’invasione, assistiamo
invece ad un’integrazione sen-
za precedenti, forse unica nel
panoramanazionale», come so-
stengono i ricercatori. Inoltre,
Bolzano ha visto una graduale
crescita di attività registrate a
nome di cinesi, ma sono sparse
in tutta la città, alla pari delle
abitazioni occupate dai cinesi,
non certo rinchiuse entro quar-
tieri circoscritti. «Nemmeno la
comunità sembra essere poi co-
sìchiusasusestessa».
Nomiestorie.C’è chi come Mas-
simo intende rimanere a Bolza-
no, anziché tornare in Cina (co-
me prevede la tradizione all’età
della pensione). Oppure Hon-
gling, la quale confida che qui
ha acquisito autoconsapevolez-
za e libertà di pensiero, e che
non è certa di poter vivere allo
stesso modo in Cina. E poi c’è
Yanghui che si definisce bolza-
nino a tutti gli effetti, preferen-
do servire bratwurst in un chio-
sco, piuttosto che proseguire
l’attività diristorazione tradizio-
naledeisuoigenitori.
Le conclusioni. Alla fine di mesi
di ricerca si è evidenziato come
siano soprattuttoi giovani a gui-
dare la comunità cinese verso
una per così dire nuova tradi-
zione, in cui le generazioni si
scontrano e i valori si mischia-
no, dando vita a nuove forme
d’identità. Nascono gelaterie,
rosticcerieeparrucchieri,maal
contempo si formano ricercato-
ri estudenti universitari checol-
lezionano successi accademici,
senza sussidi o aiuti, ma solo
grazie alla propria forza di vo-
lontà. Come racconta Ju Wu, «a
confronto con la prima genera-
zione,oggi i giovanidi origini ci-
nesisonotuttiscolarizzati».
©RIPRODUZIONERISERVATA
I genitori occidentalizzati, i rapporti con la madrepatria, i legami sociali, l’impegno nello studio, la diversità, l’imprenditoria
GENITORIOCCIDENTALIZZATI
YanghuiChen vienedaZhejiang
edèarrivato inItalia all'etàdi 4
anni.«Sono completamente
cresciuto- racconta- inuna
societàoccidentaleequasi tutti
gliamici chehoavuto sono
italiani.I mieigenitorihanno
acquisitounmodo digiudicare
cheprendecome metrodimisura
quellooccidentale.Sono
cresciutoinmodo diverso.Come
genitorenonti puoicomportare
comese avessiunfiglio"tipico"
cinese.Io unacinese nonla voglio
sposare.Fisicamente parlando
nonmi piacciono,mi attraggono
moltodi piùle occidentali».
CINESIEMADREPATRIA
HonglinYang vive da20anni a
Bolzano,dove èarrivata perché
suocugino avevaaperto un
ristoranteinpiazzaMazzini. Era
l'unicointutta Bolzano, nel1990,
eloha gestito per5 anni.“Non è
facilefareiltitolare, non hofatto
nemmenoungiorno diriposo”.
Honglinraccontadicome è
cambiatoilsuoPaesedaquando è
partita.“ImieicolleghiinCina
hannocomprato casa,permenon
èpiùpossibile, oracosta cara”,
dice.“Se avessisaputo cheilmio
Paesesarebbecambiatocosì,
forsenonsarei venutaqui esarei
rimastalì”.
FORTILEGAMI SOCIALI
YiYiChenha vent'annievieneda
Wenzhou.ÈvenutainItaliaquando
aveva12anni,aVerona,poia14
annisi ètrasferitaaBolzano, con
suasorellaesuopadre.Come
spessoavviene,lamadreaveva
precedutoilrestodellafamiglia.
Leielasorelladopolascuoladanno
unamanoalbar.Altrimenti
avrebberovergognaachiedere
soldiaigenitori.YiYIChenracconta
cos’èil“guanxi",unodeipilastri
dellaculturacinese,valeadireil
sistemadirelazionichepermettedi
avereaiutoda partedichiègià
socialmenteinseritonelluogoin
cuisi intendestabilirsi.
LARICERCATRICE
XiaofengWang viene daPechino,
dovehastudiato fino alla
specializzazionetriennale post
laurea.Volevaandare negli Stati
Uniti, mapoi con il marito ha
decisodivenire in Italia,anche se
primaha completato idottorati
in Inghilterra. Oraèuna
ricercatricedella Lub.
“Sono unpo' perplessasull'idea
diinsegnarecinesea mio figlio;
soche è molto importanteche lui
conoscala mia lingua,ma èmolto
difficileperché il suoambienteè
più italianoche cinese. Qui a
Bolzano lui sisente metàitaliano
emetà tedesco”.
i volti dei bolzanini cinesi
Due giovani bariste in uno dei tanti locali gestiti in città dai residenti di origine cinese
Maalloraperchélasensazione
diun’invasionecinesesiè
diffusatralapopolazione?Una
possibilerisposta,fornitadai
ricercatori,ècheilsettore
prevalentein cuioperail
businesscineseèlaconduzione
dieserciziastrettocontattocon
ilpubblico.Questocomporta
chesianomoltopiùvisibili
rispettoadaltrecomunità.
ComeribaditodaJuWuo
Mouzhicisonoalcunifattoriche
quotidianamentemanipolano la
nostrapercezionedeicinesi.
Primofratuttiilfattore
economico:sonoarrivatia
Bolzanopercercareunaqualità
divitamigliore,compiendo
enormisacrificieaprendo
attivitàpropriegrazieaiprestiti
diamicieparenticheora
devonoestinguere.Ciòporta
moltialavoraresettegiornisu
sette,dodiciorealgiorno,
limitandononpocoloscambio
conlapopolazionelocale.
Lentamenteassistiamoperòad
uncambiamentodellacomunità
cheèsemprepiùinseritanel
tessutolocale,favorendouna
progressivaestinzionedei
luoghicomunicheladipingono
comechiusaeimpenetrabile.
«Iprocessid’integrazione-si
spiegasulsito-nonsonovelocie
nemmenofacili,soprattuttose
pensiamoalluogoincui
avvengono,Bolzano,città
simbolodalladoppiaidentità
culturale,incuileduecomunità
continuanoaconviverespesso
inmodoparallelo».Nonostante
ciò,«stiamoassistendoaduna
realtàrarainItalia,conun
altissimopotenziale,che
potrebbeaprirelastradaa
nuoveformediconvivenza,non
solotracinesieditaliani».
Perché lavorano
settegiorni su sette
dodici ore al giorno
CHI SONO LE BANANE?
Romina Chang ènata aRoma e
fino ai 18 anni avevaanche un
nome cinese, Yuen. “Mi sentivo
diversa– dice – ma ho sempre
vissuto in Italia, hofatto le
scuole italiane e quindi non
avevomai pensato di non essere
cittadinaitaliana. Solo alle
superiori ho scoperto di essere
cittadinacinese”. Romina
raccontacome le persone
cresciuteall'estero vengano
definitedai cinesi "banane".
“Perché all'esterno siamo come
i cinesi (gialli) mentre
all'interno come glioccidentali
(bianchi)”.
L'IMPRENDITORIACINESE
XunJu Wu dice diavere unnome
difficileequindisi fa chiamare
Massimo.Ènato nellaprovincia
delloZhejiang.Racconta come la
genteletteralmentemorissedi
famenegli anniSessanta percui
cominciòunfortefenomeno
migratorio.Ha aperto ilsuo primo
ristorantenel2000, inunpiccolo
paesedella valdi Fiemme.Poiha
lavoratoper diecianniinuna
dittadimontaggio diserramenti e
porte.“Nessuno avevamai visto
uncineselavorare inun
cantiere”,racconta. Orafadi
nuovoilristoratoreegestisce il
barCarducci.
larepubblicapopolaredibolzano
GIOVEDÌ 8 GENNAIO 2015 ALTOADIGE Bolzano 29
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