5. A. brevità degli stage: solo due settimane non
favoriscono l’apprendimento e offrono un’esperienza
estremamente discontinua.
B. scarsa programmazione a volte lo stage poco
sostenuto dagli istituti scolastici
C. preparazione degli stagisti, talvolta inadeguata e non
conforme alle mansioni previste
Tutor Aziendali
7. A. offre un primo approccio con il lavoro e alle sue
specificità
B. affianca conoscenze pratiche e operative a quelle
prettamente teoriche proprie della formazione
scolastica
C. mette in contatto le Aziende con le Istituzioni
scolastiche, anche attraverso un lessico condiviso
D. offre alle Aziende di diffondere il proprio know how
recependo dagli studenti indicazioni spontanee e
innovative.
Tutor Aziendali
9. A. difficoltà nel trovare aziende disponibili per ogni indirizzo
scolastico
B. problematica la condivisione del progetto con il CdC
C. difficile lavorare con molti ragazzi e trovare loro una
collocazione
D. difficile misurare gli esiti dell’esperienza e fare una
valutazione delle competenze
E. le aziende hanno difficoltà ad adattarsi alle esigenze della
scuola
F. poca coerenza tra obiettivi didattici e aziendali
G. difficile stabilire argomenti e contenuti dell’esperienza da
concordare con le aziende
Tutor scolastici
11. A. promuove una forte interazione tra scuola e mondo
del lavoro
B. facilita la collaborazione con il territorio
C. rappresenta un’occasione di apertura per la scuola
e di superamento dell’autoreferenzialità
D. suggerisce luoghi alternativi di apprendimento che
vanno pensati non come sostitutivi ma come
integrativi dell'apprendimento scolastico
Tutor scolastici
12. A. responsabilizza lo studente
B. può valorizzare le eccellenze
C. incrementa la motivazione ma favorisce anche la
rimotivazione degli studenti “in difficoltà”
D. rilascia certificazioni spendibili nel mondo del lavoro
E. interviene sull’immaginario del lavoro e costruisce una
rappresentazione più realistica, più articolata e nello
stesso tempo prestigiosa
Tutor scolastici
13.
14. L’attività di ASL ha consentito:
a.di promuovere la sensibilità verso l’assunzione delle
responsabilità individuali, la capacità di lavorare con gli altri e l’uso
della conoscenza orientata al risultato.
b.di verificare le conoscenze ed abilità apprese a scuola, ma
anche le proprie capacità relazionali e di adattamento a un nuovo
contesto
Dal punto di vista organizzativo lamentano:
a.la brevità del periodo di stage
b.difficoltà di raggiungere la sede dello Stage
c.non sempre la valutazione del percorso di alternanza viene
recepita nella valutazione finale
15.
16. a. Il valore culturale e
pedagogico del lavoro diventa
parte integrante del sistema
scolastico e formativo
b. L’ASL concorre all’auto
formazione del docente
recuperando anche le risorse
personali (passioni/attitudini)
c. Valorizzare il ruolo sociale
delle Scuole sul territorio
attraverso partnership
d. Aggiunge una terza
dimensione alla valutazione
dell’alunno riconoscendo,
nell’azione didattica, il valore
degli apprendimenti acquisiti
in modo informale e non
formale
e. .........................
17. 1. Nelle linee guida non vi
è alcun riferimento alla
relazione tra la
valutazione dei percorsi
ASL e la valutazione al
termine di ciascun
periodo scolastico
2. La riforma dell’esame di
stato non ha ancora
dato risposte certe
1. Le risorse economiche
dedicate all’ASL dal
Ministero ricadono
essenzialmente sul FIS
2. ………
3. ………
18.
19. Appena un terzo dei giovani (fra i 16 e i 29 anni di età) si
sente in grado di pensare al proprio futuro lavorativo
avendo delle precise attese e speranze;
mentre un giovane su quattro (fra i 15-24 anni) è
incapace di esprimere qualunque attesa o progetto:
sono i cosiddetti NEET, che non studiano e non
lavorano.
E’ ancora da sottolineare il disorientamento e
l’incertezza di quanti, tra i giovani, devono accettare
lavori meno qualificati a condizioni sfavorevoli
20. Albo aziende virtuose
Banca dati provinciale
Commissione ASL provinciale composta
da i Tutors di Istituto e i referenti delle
aree d’indirizzo