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Tecnologie Powerline e
                         fibre ottiche plastiche:
                    l’esempio Smart Inclusion
                                                              TECNOLOGIE

                                   Andrea Bergaglio, Mariano Giunta, Angelantonio Gnazzo




  N                   egli ultimi anni, si è investito nella ricerca di nuove soluzioni di connettività
                      sia wired che wireless, specialmente in ambito residenziale e per edifici già
                      esistenti.
                      Tra queste, l’utilizzo della rete elettrica quale portante fisico pre-esistente è
                      parso particolarmente attraente. Considerata però la topologia della rete
         elettrica, non sempre è possibile conoscere a priori le prestazioni offerte dalla tecnologia
         (powerline). Per ovviare a ciò, nuove soluzioni basate su fibre ottiche in plastica (POF)
         risultano di interesse per applicazioni in vari ambiti.
         Nel presente articolo sono descritte le caratteristiche principali delle tecnologie powerline
         e POF, e i relativi ambiti applicativi. Viene inoltre fornito un approfondimento su uno
         specifico esempio relativo al progetto Smart Inclusion e riguardante gli ambiti ospedalieri
         e scolastici.




  1   Introduzione
                                                                zione di un cablaggio strutturato ed è general-
                                                                mente applicabile solo nelle nuove lottizzazioni o
                                                                in edifici in profonda ristrutturazione. Tale solu-
         Le tecnologie di connettività per la realizza-         zione propone un cablaggio a stella indipendente
      zione di reti dati richiedono in genere nuove in-         dalle applicazioni per gestire tutti i servizi (multi-
      frastrutture.                                             play), garantendo un’adeguata flessibilità ed
         La guida CEI 306-2 [1] prevede la realizza-            espandibilità.




108                                                       NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




   Anche l’attuale tecnologia Wi-Fi non sempre                           riuscite a fornire una soluzione adatta per tutte le
risulta adeguata in termini di prestazioni (coper-                       necessità ed in modo particolare, nel caso di edi-
tura radio, robustezza agli interferenti, massimo                        fici esistenti non è agevole installare nuovi ca-
throughput, ecc.) per scenari di servizio multi-                         blaggi adatti per la trasmissione di dati ad alta
play.                                                                    velocità, basati sulla tecnologia Ethernet.
   Risulta quindi fondamentale individuare tecno-                           In questo contesto, la tecnologia PLT presenta
logie di home network alternative da applicare                           notevoli vantaggi in quanto permette di:
non solo in ambito residenziale. I macro-requisiti                       ■ utilizzare la rete elettrica esistente;
che tipicamente sono presi in considerazione nel-                        ■ distribuire i nuovi servizi all’interno degli am-
l’analisi delle soluzioni sono i seguenti:                                   bienti (es. IPTV), eventualmente in modo
1) Semplicità di installazione;                                              complementare a tecnologie radio;
2) Bassa invasività della soluzione;                                     ■ evitare nuovi investimenti per la realizzazione
3) Prestazioni adeguate in termini di throughput                             di infrastrutture.
    e copertura;
4) Massima coesistenza e robustezza agli inter-                             La tecnologia PLT è utilizzata da parecchio
    ferenti:                                                             tempo anche dalle “utilities” per trasmettere dati
5) Basso costo.                                                          o per servizi di comando e telemetria a bassa
   Purtroppo, nessuna delle tecnologie ad oggi di-                       velocità, come ad esempio la telelettura dei con-
sponibili risponde a tutti i requisiti ma, al tempo                      tatori elettrici o la telegestione della rete elettrica
stesso, è possibile affermare che almeno una                             ad alta tensione. Questi servizi, che utilizzano la
delle tecnologie sia sempre applicabile.                                 banda di frequenza da 3 a 148,5 kHz, richiedono
                                                                         una bassa velocità trasmissiva e sono regola-
                                                                         mentati da un’apposita normativa CENELEC [4].
                                                                            Nella figura 1 sono riportate alcune applica-

2Tecnologia Powerline
                                                                         zioni abilitate dall’impiego della tecnologia PLT.
                                                                            L’impiego delle linee elettriche per trasmettere
                                                                         dati con un bit rate molto elevato richiede l’utilizzo
    Ormai da più di 10 anni, è in continua crescita                      di una banda di frequenze che abbia un’esten-
l’interesse ad utilizzare la rete elettrica per la tra-                  sione da 1 a 30 MHz. Tale porzione di spettro po-
smissione di voce e dati a larga banda. Alcuni                           trebbe presentare problemi di compatibilità
progetti europei del VII° Programma Quadro                               elettromagnetica, che includono aspetti legati sia
stanno dedicando risorse all’analisi e alla speri-                       all’immunità ai disturbi, sia alle emissioni di campi
mentazione di soluzione evolute basate sull’uti-                         elettromagnetici indesiderati. Quest’ultimo risulta
lizzo della rete elettrica [2].                                          quello più difficile da gestire, in quanto l’emis-
    Questo interesse d’altra parte è supportato                          sione dei campi elettromagnetici può interferire
dalla costante e rapida evoluzione tecnologica                           con vari servizi radio operanti nella stessa banda
della tecnologia Power Line Telecommunication                            di frequenze tra cui comunicazioni militari, radioa-
(PLT) [3]. È noto che il principale ostacolo alla                        matori, servizi di radiodiffusione, ecc..
realizzazione della società dell’informazione è                             Per prevenire i potenziali problemi di interfe-
costituito dagli investimenti legati alle infrastrut-                    renze, dovuti ai segnali PLT, è necessario che gli
ture. Ciò vale sia per la rete di accesso, sia, a li-                    enti normativi adottino appositi standard con dei
vello residenziale, per la necessità di appropriati                      limiti di campo elettromagnetico accettabili. Sfor-
cablaggi, necessari per rendere fruibile i nuovi                         tunatamente, lo sviluppo di questi limiti di emis-
servizi a larga banda, come ad esempio l’IPTV e                          sione si sta rivelando un compito molto arduo e
altri servizi identificati come “smart home”. Ad                         controverso, tanto che al momento costituisce un
oggi, le varie evoluzioni delle tecnologie radio                         elemento frenante per la diffusione dei sistemi
(es. Wi-Fi MIMO) ed i classici cablaggi non sono                         PLT a larga banda.



    NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
                                                                                                                                               109
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




                                                                                                                       Figura 1 - applicazioni
                                                                                                                        della tecnologia PLT




      2.1                                                                          disporre di sistemi di correzione degli errori estre-
        Il canale trasmissivo utilizzato                                           mamente efficienti del tipo Forward Error Correc-
        per le PLT                                                                 tion (FEC), interleaving, error detection e
           Le linee elettriche rappresentano un canale                             Automatic Repeat Request (ARQ), in modo da
        trasmissivo piuttosto severo per i segnali a fre-                          garantire un’adeguata affidabilità del canale.
        quenze maggiori di 50-60 Hz. Infatti, la funzione                             Inoltre, riveste una certa importanza anche la
        di trasferimento tra due prese di un’abitazione                            topologia della rete. In particolare, esiste la pos-
        può essere equiparata ad una linea di trasmis-                             sibilità che i segnali presenti in un’abitazione si
        sione con molte diramazioni (stub) aventi ognuna                           propaghino in un’altra, con conseguenti possibili
        un carico variabile. La risposta in ampiezza e                             problemi di coesistenza, che tendono ad aumen-
        fase di tale rete non è costante, ma cambia in                             tare man mano che aumenta la diffusione dei di-
        modo significativo sia con le frequenze, sia nel                           spositivi PLT.
        tempo, a causa della variabilità dell’impedenza
        dei dispositivi connessi alla linea elettrica. La va-
        riabilità del canale trasmissivo richiede un uso ef-                  2.2
        ficiente del mezzo mediante approcci adattativi                            La tecnologia delle PLT
        molto spinti.
           Anche la presenza di disturbi sulla linea elet-                           Le tecniche di trasmissione utilizzate dalle PLT
        trica, sia impulsivi che selettivi in frequenza, pos-                      sono fortemente condizionate da due fattori:
        sono rappresentare un problema per un utilizzo                             ■ rendere i segnali immuni ai disturbi ed in gene-
        efficiente della rete elettrica. Esempi di sorgenti                           rale alle caratteristiche del canale trasmissivo;
        di rumore possono essere: alimentatori di tipo                             ■ limitare i livelli dei segnali trasmessi per mini-
        switching, lampade a basso consumo energetico,                                mizzare le interferenze con i sistemi radio
        motori elettrici, regolatori di luminosità, segnali a                         operanti nelle stesse bande di frequenza.
        radiofrequenza indotti sulle linee da trasmettitori
        radio. L’impatto di queste sorgenti di rumore si ri-                         Queste due limitazioni impongono, per avere
        percuote sul numero di errori nella trasmissione                           un bit rate elevato, la distribuzione del segnale
        PLT. In generale, quindi, i dispositivi PLT devono                         su una banda in frequenza molto estesa, tipica-




110                                                                        NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




  mente da 1 a 30 MHz. In questo senso, la man-                            un chipset denominato INT 6400 conforme alla
  canza di un particolare piano di assegnazione                            specifica HomePlug AV. Questo dispositivo è
  delle frequenze costituisce una limitazione per la                       stato ottimizzato per applicazioni multimediali e
  coesistenza delle PLT.                                                   ha la capacità di fornire, sulla rete elettrica, uno
     La tecnica trasmissiva utilizzata dai sistemi                         streaming dati a livello fisico fino ad un massimo
  PLT maggiormente diffusi, HomePlug/Intellon e                            di 200 Mbps, con un throughput di picco di 60
  UPA/DS2, è l’Orthogonal Frequency Division                               Mbps a livello TCP e di 120 Mbps a livello UDP.
  Multiplexing (OFDM), che risulta molto robusta                              All’interno del chipset INT 6400 è stato inte-
  specialmente per canali che presentano rifles-                           grato un microcontrollore della serie ARM 9 con
  sioni come nel caso delle reti elettriche.                               cui vengono gestite tutte le operazioni del si-
     Con la tecnica OFDM, il flusso dati ad alta ve-                       stema. Ad esempio, attraverso la specializzazione
  locità viene suddiviso in tanti flussi paralleli di ve-                  del firmware del microcontrollore, possono essere
  locità molto più bassa. Ogni flusso va a modulare                        eseguite all’accensione alcune verifiche sul
  una precisa sottoportante di una numerosa serie                          mezzo trasmissivo per fornire indicazioni al-
  che viene trasmessa simultaneamente alle altre,                          l’utente sullo stato del sistema attraverso dei LED.
  occupando singolarmente una ristretta parte della                           Le caratteristiche principali del chipset INT
  banda complessiva: la risposta in frequenza del                          6400 possono essere riassunte come segue:
  canale si può così considerare piatta su ogni sin-                       ■ conformità alla specifica HomePlug AV per la
  gola frequenza e quindi semplice da equalizzare.                             gestione dei livelli MAC e fisico;
  Tale meccanismo consente una migliore prote-                             ■ accesso al canale con protocollo MAC basato
  zione del “fading” selettivo, in quanto consente di                          su TDMA e con priorità di accesso basata su
  lavorare dinamicamente nelle zone di frequenza                               CSMA/CA;
  dove l’attenuazione ed il rumore sono minori.                            ■ interfaccia Ethernet indipendente dal mezzo
     Le singole sottoportanti sono modulate con                                (media indipendent interface - MII);
  vari schemi, tra cui BPSK, QPSK, QAM, con co-                            ■ supporto funzionalità IGMP e sessioni multi-
  stellazioni più o meno estese a seconda delle ca-                            cast;
  ratteristiche del canale. Con queste modulazioni                         ■ Windowed OFDM con più di 1000 sottopor-
  si può raggiungere un’efficienza spettrale piutto-                           tanti ortogonali con adattamento individuale
  sto elevata, fino a 7,5 bit/s/Hz.                                            al canale in modo dinamico con la possibilità
     Uno degli svantaggi della tecnologia OFDM è                               di essere spente singolarmente (notch fino a
  però l’elevato rapporto picco/valor medio dei se-                            -30dB);
  gnali e ciò può creare potenzialmente problemi                           ■ Advanced Turbo Code Forward Error Correc-
  di interferenza verso altri sistemi.                                         tion (su brevetto di France Telecom);
     La tecnologia OFDM, anche se complessa e                              ■ supporto di schemi di modulazione a
  ben conosciuta da molto tempo, ha avuto un forte                             1024/256/64/16/8-QAM, QPSK, BPSK e la
  sviluppo con l’evoluzione dei sistemi DSP a                                  modulazione robusta ROBO (per gestione
  basso costo, e oltre all’applicazione nei sistemi                            traffico multicast);
  PLT, ha avuto già successo con altre tecnologie                          ■ 128-bit Advanced Encryption System (AES)
  trasmissive, quali DVB (Digital Video Broadca-                               con gestione programmabile delle chiavi;
  sting), DAB (Digital Audio Broadcasting) e xDSL.                         ■ filtri notch programmabili per ridurre il pro-
                                                                               blema dell’interferenza elettromagnetica.

2.3                                                                           Oltre alla tecnologia HomePlug AV, è disponi-
  Caratteristiche tecnologiche delle                                       bile sul mercato anche una tecnologia alternativa
  PLT di ultima generazione                                                che si basa su una specifica preliminare in fase
                                                                           di definizione da parte dell’Universal Powerline
      Intellon ha recentemente messo sul mercato                           Association (UPA). A tale proposito, l’azienda



      NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
                                                                                                                                                 111
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




        spagnola DS2 ha messo in commercio un chip-                            2.4.1
        set denominato DSS9010, con le seguenti carat-                           Aspetti normativi per la compatibilità
        teristiche principali:                                                   elettromagnetica
        ■ ottimizzazione per la trasmissione di segnali
            video, VoIP e dati, per comunicazione fino ad                             Come visto in precedenza, gli apparati PLT uti-
            una velocità di 200 Mbps a livello fisico;                             lizzano frequenze fino a 30 MHz (ed in prospet-
        ■ gestione della qualità di servizio (QoS);                                tiva si raggiungeranno i 100 MHz) su un mezzo
        ■ gestione trasmissione multicast;                                         condiviso non bilanciato e non schermato, con
        ■ protezione dei dati con una codifica 3DES a                              conseguenti impatti relativi alle emissioni nello
            168 bit;                                                               spettro comunemente utilizzato dai servizi radio.
        ■ filtri notch programmabili, anche da remoto,                                Inoltre, l’impiego di tali frequenze, necessario
            per ridurre il problema dell’interferenza elet-                        per trasmettere a bit rate elevato, aumenta la ten-
            tromagnetica.                                                          denza all’irradiazione di campi elettromagnetici.
                                                                                      A livello normativo internazionale, il fatto che
                                                                                   non siano stati definiti i limiti di irradiazione costi-
      2.4                                                                          tuisce un punto di attenzione da non trascurare
        Aspetti normativi                                                          in merito all’impiego di sistemi PLT. La contrap-
                                                                                   posizione di interessi tra gli utilizzatori dello spet-
          Lo sviluppo applicativo delle PLT su ampia scala                         tro radio ed i costruttori di apparati PLT ha frenato
        è condizionato dallo sviluppo di standard per:                             lo sviluppo di una normativa di riferimento con
        ■ i diversi apparati (bridge Ethernet, USB,                                conseguente adozione, in Europa, di approcci di-
           modem, ecc.) che consenta la connessione                                versi per la marcatura CE e l’immissione sul mer-
           alla rete a 230 Vac;                                                    cato dei dispositivi PLT.
        ■ definire i limiti di emissione al fine di garantire                         In particolare, i sistemi radio operanti nella
           la coesistenza con i servizi radio operanti                             stessa banda delle PLT che possono essere sog-
           nella stessa banda di frequenza (1 - 30 MHz                             getti ad interferenza sono:
           e in prospettiva fino a 100 MHz);                                       ■ servizi di radio diffusione: sono essenzial-
        ■ definire meccanismi relativi alla coesistenza                                mente di due tipi: onde medie (MF) da 0,5265
           di diverse tecnologie PLT nella stessa rete                                 a 1,6065 MHz e onde corte da 3,9 a 26,1
           elettrica o della stessa tecnologia di diversi                              MHz;
           costruttori.                                                            ■ servizi radiomatoriali: generalmente sfrut-
                                                                                       tano antenne installate sui tetti delle abitazioni
           Per quanto riguarda gli aspetti di emissione,                               per ricevere dei segnali anche piuttosto deboli
        occorre precisare che la Commissione Europea                                   appena sopra il rumore di fondo, e per questo
        ha pubblicato nel 2001 un mandato verso l’ETSI                                 sono facilmente disturbabili;
        ed il CENELEC per lo sviluppo di una norma che                             ■ servizi mobili: in genere sono servizi marit-
        permetta di gestire le problematiche EMC per                                   timi, aeronautici, terrestri, civili o militari: la
        tutte le reti di telecomunicazione, incluse le linee                           maggior parte di questi utilizza le onde corte
        elettriche con dispositivi PLT. Gli aspetti normativi                          per trasmettere a lunga distanza e vengono
        concernenti le emissioni degli apparati PLT sono                               utilizzati quando a causa della distanza non è
        attualmente demandati all’IEC/CISPR, che sta                                   possibile utilizzare le trasmissioni VHF. Con-
        ormai da tempo lavorando alla modifica dell’at-                                siderando l’importanza di questi servizi, la
        tuale norma CISPR 22 (equivalente in Europa                                    normativa USA FCC proibisce l’uso delle PLT
        alla norma CENELEC EN 55022) [5], applicabile                                  nelle zone in prossimità di porti, aeroporti e
        a tutte le apparecchiature della tecnologia dell’in-                           basi militari;
        formazione e TLC, per includere i requisiti di                             ■ servizi fissi: si tratta di collegamenti punto-
        emissione dei disturbi anche delle PLT.                                        punto utilizzati per servizi meteorologici o per




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  trasmissioni di dati aeronautici in genere cu-                        iniettata sulle linee elettriche. Attualmente, infatti,
  rate da amministrazioni governative. Valgono                          tutti i dispositivi trasmettono una potenza spet-
  le stesse raccomandazioni per i servizi mobili;                       trale di -50dBm/Hz indipendentemente dall’atte-
■ ricerca e soccorso: sono allocate alcune fre-                         nuazione della linea (figura 2).
  quenze specifiche per l’emergenza marittima.
  Questi servizi richiedono ovviamente la mas-                             Parallelamente allo sviluppo di una norma di
  sima protezione dalle interferenze;                                   prodotto per le PLT, in ambito europeo, è in fase
■ altri servizi: ricerca spaziale e radioastrono-                       di redazione da parte di un comitato congiunto
  mia, servizi di radiolocalizzazione.                                  ETSI/CENELEC una normativa relativa alle
                                                                        emissioni dalle reti di telecomunicazioni incluse
   Per lo sviluppo di una norma di prodotto, al fine                    le reti elettriche con apparati PLT. Dopo cinque
di proteggere i servizi elencati, l’IEC/CISPR, già                      anni di attività, recentemente è stato raggiunto
all’inizio del 2005 ha attivato un New Work Item                        un primo accordo con la preparazione di tre
Proposal (NWIP), con l’obiettivo di emendare l’esi-                     bozze di norma attualmente (maggio 2009) in
stente norma CISPR 22 per includere i requisiti re-                     fase di inchiesta pubblica:
lativi all’emissione delle apparecchiature PLT.                         ■ pr EN 50521-1 EMC network standards Part 1:
   L’attività di questo task group, tuttavia, non ha                        Wire-line telecommunications networks using
portato, nel corso di questi anni, ad una condivi-                          telephone wires;
sione dei requisiti. Tuttora i punti di maggiore                        ■ pr EN 50521-2 EMC network standards Part 2:
contrasto riguardano i limiti e le metodologie di                           Wire-line telecommunications networks using
misura dei segnali irradiati dagli apparati PLT in                          coaxial cables;
ambiente residenziale. Le nuove ipotesi di lavoro                       ■ pr EN 50521-3 EMC network standards Part 3:
prevedono, oltre alla definizione di limiti di emis-                        Wire-line telecommunications networks using
sione un po’ più blandi, anche la possibilità di im-                        power lines.
porre ai costruttori di PLT delle tecniche di
mitigazione basate sull’uso di filtri notch statici
e/o programmabili, anche da remoto, e di mec-                             Figura 2 - Esempio di PSD misurata in laboratorio
canismi automatici di controllo della potenza                                             su apparati PLT




   NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
                                                                                                                                              113
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           In aggiunta agli aspetti normativi accennati in                         ■ coesistenza tra gli apparati di costruttori
       precedenza, attualmente la regolamentazione                                   diversi; la coesistenza tra apparati di diffe-
       per la protezione dei servizi radio si basa sulla                             renti costruttori rappresenta al momento uno
       seguente legislazione:                                                        degli aspetti di maggior attenzione quando si
       ■ a livello europeo: Direttiva 2004/108/EC ai fini                            devono realizzare LAN basate su powerline.
            dell’immissione sul mercato dei prodotti, e                              I tre principali competitor in questa tecnologia
            varie Raccomandazioni CEPT relative alla                                 (HomePlug AV-Intellon, UPA-DS2, CEPCA-
            pianificazione dello spettro radio;                                      Panasonic) basano le specifiche dei propri
       ■ a livello nazionale: Codice delle Comunica-                                 prodotti su “standard” proprietari e non com-
            zioni (D.lgs.vo 1 agosto 2003, n. 259) ai fini                           patibili tra loro. L’utilizzo quindi di tecnologie
            della gestione delle interferenze dei servizi                            differenti sulla stessa rete elettrica porta alla
            radio e Legge 24 novembre 1981, n. 689 per                               conseguenza di un malfunzionamento com-
            le relative violazioni amministrative.                                   plessivo della LAN su powerline;
           La Conferenza Europea delle Amministrazioni                             ■ coesistenza tra gli apparati dello stesso
       Postali (CEPT), attraverso il suo comitato ECC,                               costruttore; la coesistenza tra apparati dello
       ha pubblicato nel mese di maggio del 2003 un re-                              stesso costruttore ha come effetto principale
       port (ECC report 24) con uno studio sulla com-                                la riduzione delle prestazioni in presenza di
       patibilità tra sistemi di comunicazione in cavo e i                           più di una coppia di apparati connessi alla
       servizi radio. Sulla base di questo report, l’ECC                             stessa rete elettrica. Pur essendo questo un
       ha pubblicato, nel mese di giugno 2005, la rac-                               fenomeno difficilmente eliminabile, il recente
       comandazione ECC 05/04, con la definizione dei                                standard ITU-T G.9960 (ex G.hn) [6] ha preso
       criteri di valutazione delle interferenze prodotte                            in considerazione la possibilità di unificare le
       dagli impianti verso i servizi radio. L’applicazione                          tecnologie residenziali su rame (powerline,
       dei principi definiti in ambito CEPT è demandata                              doppino telefonico e coassiale), cercando di
       ai singoli stati membri.                                                      minimizzare, mediante opportune tecniche,
           Un metodo per limitare le problematiche di in-                            questo specifico problema di coesistenza.
       terferenza verso servizi radio è l’inserzione di                              A tale standard hanno contribuito anche i pro-
       filtri, a determinate frequenze, sulla banda usata                            duttori sopra menzionati;
       dagli apparati PLT. In particolare, alcuni costruttori                      ■ coesistenza tra gli apparati PLT ed altre
       implementano di default i filtri per le frequenze                             tecnologie trasmissive (per esempio
       dei radioamatori (IARU): si veda figura 2. La                                 VDSL2); tra le varie problematiche di coesi-
       norma ETSI TS 102 578 (“Coexistence between                                   stenza dei sistemi powerline, esiste quella con
       PLT Modems and Short Wave Radio broadcasting                                  le tecnologie di accesso su doppino telefonico
       Services”) prevede invece l’inserimento di filtri                             VDSL2 operanti anch’esse a frequenze fino a
       dinamici. Il sistema PLT rivela eventuali portanti                            30 MHz. È infatti possibile un’induzione tra il
       radio presenti nelle vicinanze e, in modo auto-                               cavo elettrico dove sono attestate le PLT per
       matico, inserisce il filtro per quella frequenza.                             connettere AG e STB nel servizio IPTV e il
       Benché esistano prototipi, apparati PLT che im-                               doppino telefonico su cui è presente il segnale
       plementino questa funzionalità non sono ancora                                VDSL2. Benché non esistano ancora norma-
       commercialmente disponibili.                                                  tive specifiche per questa tematica, ETSI (su
                                                                                     proposta ed esperienza di Telecom Italia) ha
      2.4.2                                                                          programmato per maggio 2009 un PlugTest
        Evoluzione della normativa sulla                                             proprio sulla coesistenza tra queste due tec-
        coesistenza                                                                  nologie, con l’obiettivo di valutazione degli ef-
                                                                                     fetti di questo accoppiamento sulle prestazioni
         La coesistenza per gli apparati PLT riguarda i                              del VDSL2. Da questi risultati potranno poi es-
       seguenti aspetti:                                                             sere implementate funzionalità sui nuovi ap-




114                                                                        NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




      parati VDSL2 per limitare anche in questo                            anti-intrusione), la telemedicina e il telesoccorso.
      caso la coesistenza delle tecnologie.                                   Nel corso degli anni, sono state sviluppate di-
                                                                           verse soluzioni tecnologiche per le modalità di
                                                                           comunicazione su rete elettrica, tra cui:
2.5                                                                        ■ KONNEX: standard europeo CENELEC EN
  Scenari applicativi delle PLT                                                50090;
                                                                           ■ LonWorks: standard sviluppato da Echelon e
    Di seguito si riportano brevemente alcuni sce-                             recepito in ambito EIA (Electronic Industries
  nari applicativi legati all’impiego delle PLT.                               Alliance) con la norma EIA-709.
                                                                              Tutte le soluzioni prevedono l’impiego delle
2.5.1                                                                      PLT a bassa velocità, che risultano adeguate per
  Servizio IPTV                                                            le applicazione tipiche di domotica.

     In ambito residenziale, la tecnologia PLT è uti-
  lizzata come “Cable Replacement” per il collega-                                                                 Figura 3 - Scenario applicativo
                                                                                                                   delle PLT in ambito residenziale
  mento punto-punto tra l’AG e il STB, specialmente
  nei casi in cui il tradizionale cavo UTP per
  Ethernet non sia applicabile, per esempio quando
  i due apparati da connettere sono ubicati in
  stanze diverse.
     I bridge Ethernet/PLT sono stati
  ottimizzati per avere una bassa la-
  tenza, un’alta affidabilità proprio
  per applicazioni di streaming
  video.
     In prospettiva è ipotizzabile l’im-
  piego delle PLT in scenari più com-
  plessi, quali il servizio IPTV in
  configurazione multi-room, oppure
  per la realizzazione dell’intera LAN
  residenziale, come mostrato in fi-
  gura 3.

2.5.2                                                                          La figura 4 mostra un esempio di utilizzo delle
  Domotica                                                                 PLT per il collegamento di un elettrodomestico
                                                                           con l’AG (Access Gateway), al fine di consentirne
     Tra le applicazioni di domotica che possono                           il controllo da remoto.
  essere realizzate sfrut-
  tando le potenzialità                                                      Figura 4 - Scenario di domotica basato sulle PLT
  della tecnologia delle
  PLT, si citano, oltre alle
  classiche HVAC (Hea-
  ting, Ventilation and Air
  Conditioning), l’Energy
  Saving, la sorve-
  glianza e il controllo di
  accesso (es. sistemi



      NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
                                                                                                                                                 115
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




      2.5.3                                                                        Smart Grid sta prendendo in considerazione le
        Smart Grid                                                                 PLT come mezzo principale per la trasmissione
                                                                                   dei dati.
          L’interconnessione delle sorgenti distribuite di
       energia, incluse le varie forme di energie rinno-


                                                                             3
       vabili, richiedono una complessa infrastruttura di
       sensori ed attuatori. Questi dispositivi devono
       operare in modo integrato attraverso un sistema                             Le fibre ottiche in plastica
       di controllo con scambi continui di informazioni
       che garantiscano una certa sicurezza ed affida-                                 Le fibre ottiche in plastica (Plastic Optical
       bilità. In figura 5 è riportato uno scenario tipico di                      Fibre-POF) sono composte, come quelle conven-
       generazione distribuita di energia.                                         zionali in vetro, da un nucleo (core) rivestito da
          In un simile contesto, l’uso delle PLT costitui-                         un mantello (cladding), avente indice di rifrazione
       sce uno strumento fondamentale per la trasmis-                              più basso. Il nucleo è normalmente costituito di
       sione delle informazioni tra i vari sistemi, proprio                        Polimetilmetacrilato (PMMA), rivestito da un sot-
       per la loro peculiarità di non richiedere nuove in-                         tile strato di polimero fluorurato. Il profilo di indice
       frastrutture trasmissive, sfruttando la rete elet-                          di rifrazione adottato è quello a gradino (SI-Step
       trica pre-esistente con vantaggi sia economici sia                          Index).
       ambientali. Anche la Commissione Europea pro-                                   La luce si propaga all'interno del nucleo della
       muove attività di Energy Saving & Energy Control                            fibra plastica grazie al mantello, che agisce come
       basate anche su tecnologie PLT [7].                                         uno specchio, riflettendola e guidandola lungo il
          Per quanto riguarda la standardizzazione, in                             cammino descritto dalla fibra (vedi figura 6).
       ambito IEEE, il progetto P2030 focalizzato su                                   La fibra plastica funziona sostanzialmente
                                                                                   come una comune fibra ottica in vetro, pur diffe-
       Figura 5 - Esempio di generazione distribuita di energia                    renziandosi per alcune caratteristiche. In partico-




116                                                                        NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
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                                                                        e quindi, non sono necessarie tecniche sofisti-
                                                                        cate per l’installazione che altrimenti richiedereb-
                                                                        bero personale specializzato.
                                                                           La fibra plastica è trasparente a lunghezze
                                                                        d’onda diverse da quelle della fibra ottica in vetro.
                                                                        Mentre le fibre ottiche in vetro hanno un massimo
                                                                        di trasparenza nella regione vicino all’infrarosso
                                                                        (800-1600 nm), le fibre ottiche plastiche hanno
                                                                        un massimo di trasparenza, o detto in altri termini
                                                                        un minimo di attenuazione, nella zona corrispon-
                                                                        dente alla luce visibile.
                                                                           Come si vede in figura 7, vi sono tre finestre di
                                                                        trasmissione corrispondenti ai minimi di attenua-
                                                                        zione: 525 nm (luce verde), 575 nm (luce ambra),
                                                                        650 nm (luce rossa). L’utilizzo di luce visibile per-
                                                                        mette di verificare immediatamente il funziona-
                                                                        mento del cavo: basta controllare se “esce” la
                                                                        luce. Si evidenza che con la luce visibile, inoltre,
 Figura 6 - Struttura di una fibra ottica in plastica
                                                                        non si rischiano inconsapevoli esposizioni alla
                                                                        luce, come invece nel caso degli infrarossi (tra-
                                                                        dizionali fibre in vetro).
lare, il diametro del nucleo della fibra plastica è                        I componenti ottici (LED e fotodiodi) più utiliz-
di 980 m, quindi molto maggiore rispetto a                             zati per la trasmissione sono quelli a luce rossa,
quello di una fibra ottica convenzionale che ha                         perchè più comuni ed economici, anche se sono
un diametro del nucleo compreso tra 8 e 10 m                           stati realizzati sistemi di trasmissione a luce
per quanto riguarda le fibre monomodali, ed un                          verde.
diametro di 50 o 62,5 m se riferito a fibre multi-                        La massima distanza raggiungibile con questa
modali.                                                                 tecnologia è minore di quella ottenibile con le
   Le dimensioni generose del nucleo consen-                            fibre in vetro, a causa sia del fatto che l’attenua-
tono il funzionamento anche in caso di allinea-                         zione delle fibre plastiche è circa 1000 volte su-
mento non perfetto tra i componenti elettro-ottici                      periore a quelle delle fibre in vetro, sia dal fatto




                                                                                                                 Figura 7 - attenuazione
                                                                                                                  spettrale delle fibre in
                                                                                                                         plastica




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                                                                                                                                              117
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




        che, essendo fibre multimodali, hanno il pro-                              plastiche. In futuro, in base alla roadmap presen-
        blema di una maggiore dispersione modale e di-                             tata da alcune aziende del settore, potrebbe es-
        spersione cromatica [8]. Le distanze sono                                  sere sufficiente utilizzare una singola fibra.
        comunque adeguate per gli scenari applicativi in                               Il collegamento punto-punto tra AG e STB può
        ambito indoor.                                                             essere realizzato mediante due adattatori elettro-
                                                                                   ottici (Ethernet/POF), entrambi alimentati da cor-
                                                                                   rente. Alcuni produttori stanno integrando
      3.1                                                                          l’interfaccia per fibra plastica su modem/router e
        Possibili applicazioni delle POF                                           STB, eliminando la necessità degli alimentatori.

           Le fibre ottiche plastiche hanno trovato origi-                     3.1.2
        nariamente il loro impiego soprattutto nel campo                         Altri scenari applicativi in ambito
        dell’automotive, mentre attualmente le applica-                          residenziale
        zioni riguardano anche i settori della sensoristica
        e delle telecomunicazioni.                                                   In merito all’evoluzione previste per i servizi of-
                                                                                   ferti, è possibile ipotizzare i seguenti scenari:
      3.1.1                                                                        ■ IPTV multi-room;
        Il servizio IPTV                                                           ■ estensione della copertura radio (Wi-Fi).

          Nel campo delle telecomunicazioni, l’interesse                              Le figure della pagina seguente si riferiscono
        dell’impiego di fibre è principalmente rivolto alle                        all’ambito Fibre To The Home (FTTH) “Brow-
        reti a larga banda e all’offerta di servizi video di                       nfield”, dove si prevede l’impiego di una termina-
        IPTV all’interno della casa (home networking): in                          zione di rete (ONT) separata dall’AG.
        particolare, l’utilizzo delle fibre plastiche (vedi fi-
        gura 8) riguarda il collegamento tra il modem/rou-
        ter broadband (Access Gateway - AG) connesso                          3.2
        ad una delle prese dell’impianto telefonico e il Set                       Panoramica dei prodotti commerciali
        Top Box (STB) posizionato vicino la televisione.
        Le attuali tecnologie permettono facilmente di                                Di seguito sono presentate le tipologie e le ca-
        avere un bit rate pari a quello della tecnologia                           ratteristiche principali dei prodotti richiesti per
        Fast Ethernet (100 Mbit/s).                                                l’impiego delle POF come soluzione di connetti-
          Ad oggi, per garantire la comunicazione bi-di-                           vità indoor. Tutte le soluzioni proposte sono ba-
        rezionale tra AG e STB, necessaria per il servizio                         sate sulla conversione del segnale elettrico-ottico
        IPTV, è necessario utilizzare una coppia di fibre                          e sulla tecnologia Fast Ethernet.


         Figura 8 - Utilizzo delle fibre plastiche in ambito home networking




118                                                                        NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




                                                Figura 9 - IPTV multi-room




                                    Figura 10 - Estensione della copertura radio




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                                                                                                                                           119
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




                                                     Figura 11 - Principali connettori per POF




      3.2.1                                                                    3.2.3
        Adattatori Fast Ethernet - POF                                           Switch ottici

           Si tratta di apparati attivi, ossia che richiedono                          Sono apparati attivi, dotati di alimentatore
        di essere alimentati. L’alimentatore può essere                            esterno, che consentono la realizzazione di sce-
        integrato nello stesso adattatore, oppure esterno                          nari di tipo punto-multipunto. Uno switch ottico,
        (tipicamente di tipo switching). L’adattatore è ca-                        tipicamente, dispone di una porta Fast Ethernet
        ratterizzato dal connettore per POF (figura 11), le                        e più interfacce POF, anche se esistono apparati
        cui tipologie principali sono:                                             solo con interfacce POF.
        ■ OptoLock™(marchio registrato da Fire-
            comms);                                                            3.2.4
        ■ Opto clamp;                                                            POF kit
        ■ Molex;
        ■ SMI (Small Multimedia Interface).                                           Sono disponibili in commercio i cosiddetti POF
                                                                                   kit, soluzioni adatte per connessioni punto-punto
      3.2.2                                                                        e nate per l’ambito residenziale, in particolare
        Fibra ottica plastica                                                      proprio per la connessione tra modem/router e
                                                                                   STB necessaria per il servizio IPTV.
           Si ricorda che per un collegamento punto-                                  Un POF kit (figura 12) comprende:
        punto, per garantire una comunicazione bi-dire-                            ■ 2 adattatori elettro-ottici (con alimentatore
        zionale, è necessario utilizzare una coppia di                                  esterno o integrato);
        POF. Le caratteristiche delle fibre possono va-                            ■ 30 m di POF (cavo con una coppia di fibre);
        riare, in particolare in relazione a:                                      ■ 1 cutter;
        ■ diametro esterno, tipicamente pari a 1,5 o                               ■ 2 cavi UTP (es. di lunghezza pari a 1 m).
            2,2 mm per singola fibra;
        ■ apertura numerica (NA), tipicamente di valore                        3.2.5
            0,3 o 0,5, da cui dipendono le prestazioni, per                      Altri apparati
            esempio in termini di massima distanza rag-
            giungibile per una connessione punto-punto                               Sono inoltre disponibili in commercio altre tipo-
            per garantire un bit-rate fissato (es. 100                             logie di prodotti, quali per esempio:
            Mbit/s). Minore è l’apertura numerica e mi-                            ■ adattatore elettro-ottico Fast Ethernet - POF
            gliori sono le prestazioni (a scapito di un costo                         con alimentatore esterno e con possibilità di
            maggiore).                                                                fissaggio alla parete mediante viti;




120                                                                        NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




                                                                Figura 12 - Esempio di POF kit




                                                                           I prototipi sono in fase di valutazione mediante
                                                                         prove di laboratorio e in ambiente reale per com-
                                                                         prendere l’effettiva possibilità di impiegare tali
                                                                         soluzioni innovative negli impianti elettrici pre-
                                                                         esistenti.



                                                                    3.3
                                                                         Installazione

                                                                            In base al particolare ambiente, la posa delle
 ■ adattatore elettro-ottico USB - POF alimen-                           POF potrà avvenire sfruttando la controsoffitta-
   tato via USB;                                                         tura e le canaline pre-esistenti esterne o interne
 ■ adattatore elettro-ottico Fast Ethernet - POF                         alla parete. Si fa presente che grazie alle dimen-
   alimentato via USB;                                                   sioni ridotte delle fibre (1,5 o 2,2 mm di diametro)
 ■ adattatore elettro-ottico PCI - POF per de-                           e alle ottime caratteristiche meccaniche (pos-
   sktop.                                                                sono essere piegate e tirate senza essere dan-
                                                                         neggiate), le POF possono essere inserite anche
3.2.6                                                                    nelle canaline pre-esistenti, tipicamente utilizzate
  Evoluzione tecnologica                                                 all’interno delle pareti per gli impianti elettrici, non
                                                                         essendoci problemi di interferenza, né di coesi-
   Sono disponibili a livello prototipale “prese a                       stenza di alcun tipo.
 muro” con adattatori elettro-ottici integrati, al mo-                      Alcune prove preliminari effettuate in laborato-
 mento non ancora presenti sul mercato italiano.                         rio hanno mostrato che per tiraggi fino a circa
 Esternamente sono dotate di 2 connettori RJ45                           65 N applicati ad una singola fibra da 1,5 mm,
 (per cavi UTP/Ethernet), mentre internamente                            non si percepiscono degradi prestazionali. Tale
 sono disponibili 2 connettori ottici per POF, che                       valore è coerente con i dati di targa forniti dai co-
 possono essere quindi inseriti nelle canaline pre-                      struttori.
 esistenti dell’impianto elettrico (figura 13).                             A livello normativo, in ambito CEI (Comitato
                                                                         Elettrotecnico Italiano), grazie anche al contributo
                                                                         di Telecom Italia, è stata legalizzata proprio l’ope-
                                                                         razione di impiego di fibre ottiche in coesistenza
                                                                         con altri mezzi di trasporto (norma CEI 64-8): in
                                                                         questo modo, le operazioni di cablaggio risultano
                                                                         notevolmente agevolate.
                                                                            La procedura di installazione delle POF è
                                                                         estremamente semplice e non richiede la pre-
                                                                         senza di tecnici specializzati per le operazioni di
                                                                         connettorizzazione per la terminazione delle
                                                                         fibre. Infatti, le dimensioni generose del nucleo
                                                                         (circa 1 mm di diametro) consentono il funziona-



                                                          Figura 13 - Prototipo di presa a muro che abilita l`impiego di POF



    NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
                                                                                                                                               121
Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




       Figura 14 - Operazioni per l`installazione delle POF

                                                                                 3) estrarre verso l’esterno il “cassettino” del con-
      mento anche in caso di allineamento non per-                                  nettore OptoLock™;
      fetto, rendendo quindi le POF affidabili anche                             4) inserire le 2 POF nel connettore;
      senza interventi di installazione particolarmente                          5) spingere verso l’interno il “cassettino” del con-
      sofisticati.                                                                  nettore OptoLock™.
         A titolo di esempio, in figura 14 sono riportate
      in maniera semplificata le operazioni necessarie                              L’unica avvertenza è di connettere corretta-
      per realizzare l’inserimento delle POF nel con-                            mente la coppia di POF in modo tale che, per un
      nettore OptoLock™. In pratica, la procedura pre-                           collegamento punto-punto, il trasmettitore di un
      vede:                                                                      apparato sia collegato al ricevitore dell’altro.
      1) tagliare la coppia di POF mediante l’apposito                           Anche questo aspetto non risulta critico, poiché
          cutter oppure utilizzando un normale taglie-                           le POF trasportano informazioni mediante luce
          rino o delle forbici;                                                  visibile, che consente di individuare il trasmetti-
      2) separare le 2 POF per pochi cm;                                         tore in maniera semplice.




                              Esempio applicativo: Telecom Italia per il Sociale -
              A cura di Filippo Tempia               Progetto “Smart Inclusion”
              Ponte tecnologico tra Scuola e Ospedale: Soluzioni e servizi di teledidattica per bam-
              bini ospedalizzati

              “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
              di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
              e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale
              del Paese”. È l’art. 3 della Costituzione Italiana, che, tra gli altri, sancisce il diritto all’educazione
              e all’istruzione anche per i soggetti emarginati o potenzialmente tali.
              È su questi principi che nasce il progetto Smart Inclusion, la prima iniziativa in Italia che integra
              su un’unica piattaforma tecnologica, sviluppata da Telecom Italia, con la supervisione scientifica
              del CNR - ISOF di Bologna, servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici,
              consentendo ai bambini lungodegenti di partecipare alla vita sociale, collegandosi con il mondo                             >



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Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




> esterno in maniera semplice ed immediata e al contempo ai medici di disporre di strumenti evoluti
   a supporto dei processi di cura del paziente.
   Inaugurato nel febbraio 2009, il progetto è stato realizzato in meno di 4 mesi presso il Policlinico
   Sant’Orsola-Malpighi e la Scuola Media Irnerio di Bologna, e si rivolge principalmente ai bambini
   ospedalizzati nei reparti di Oncoematologia Pediatrica e Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica.
   L’obiettivo è quello di ridurre la distanza umana, sociale e culturale tra i piccoli pazienti lungo-
   degenti in ospedale e il mondo esterno, la famiglia e la scuola, e favorire al tempo stesso l’as-
   sistenza ospedaliera. Attraverso il terminale innovativo “SmartCare Terminal”, all-in-one, con
   monitor LCD a 17” di tipo touchscreen, dotato di webcam e microfono orientabili a bordo letto,
   il bambino può:
   ■ accedere al mondo esterno attraverso una finestra virtuale;
   ■ entrare nella sezione Intrattenimento, videocomunicando con i propri famigliari e amici a casa,
       oppure allietarsi con video divertenti on-demand o canali cartoons tematici;
   ■ partecipare in diretta ad una lezione in classe equivalente presso la scuola collegata, entrando
       nella sezione Scuola, dialogando con l’insegnante e i compagni ed interagire con una Lavagna
       Interattiva Multimediale collocata presso le 5 classi della scuola Irnerio coinvolte.

   Il tutto attraverso il semplice utilizzo di un dito, grazie ad un’interfaccia di fruizione molto semplice
   che rende accessibile ogni funzionalità in modo facilitato e diretto, senza l’uso di una tastiera o di
   un mouse. Smart Inclusion rappresenta anche un canale di accesso alla piattaforma “Innova
   Scuola”, sviluppata e diffusa in Italia dal ministero dell’Innovazione, per la condivisione di lezioni
   inter-scuola e la messa a disposizione di insegnanti e studenti di lezioni registrate e contenuti e
   strumenti a supporto della didattica.
   Smart Inclusion, attraverso i propri terminali, rappresenta anche il punto informatizzato a bordo
   letto a disposizione del personale medico, il canale d’accesso ai sistemi informativi ospedalieri,
   in modo immediato ed efficace. Il personale, infatti, fruendo delle funzionalità esposte dalla sezione
   Ospedale, è già in grado di visualizzare la cartella clinica del piccolo paziente, trovandosi di fronte
   ad uno strumento tecnologico, che permette una migliore gestione dell’assistenza e della cura
   ospedaliera del paziente.
   Per gli aspetti di connettività indoor, il progetto si avvale di soluzioni basate sulle tecnologie POF
   e PLT, come spiegato nel seguito.
   Il progetto rappresenterà alla fine del 2010 uno standard per tutti i reparti di oncoematologia pe-
   diatrica di strutture ospedaliere pubbliche in Italia, con realtà analoghe al reparto relativo al Poli-
   clinico Sant’Orsola-Malpighi. L’obiettivo è quello di creare un substrato tecnologico sperimentale,
   in grado di evolvere con servizi ICT a supporto dell’attività ospedaliera. Su indicazione del Mini-
   stro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, infatti, il progetto è entrato a far parte del
   piano e-Government 2012, approvato dalla Presidenza del Consiglio, e prevede l’estensione su
   18 ospedali pediatrici italiani entro il 2010. La prossima realizzazione coinvolgerà l’Ospedale Pe-
   diatrico Bambino Gesù a Roma, per poi proseguire nel 2009 a Firenze (Meyer), a Torino (Regina
   Margherita), a Padova (Azienda Ospedaliera), a Genova (Istituto I. Gaslini) e a Pavia (Policlinico
   S. Matteo), e su ulteriori 12 realtà ospedaliere nel 2010.
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NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
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Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




         >    L’impiego delle powerline
              Per il progetto pilota di Bologna, presso il reparto di Oncoematologia dell’ospedale Sant’Orsola-
              Malpighi, è stata impiegata la tecnologia delle PLT per il collegamento dei singoli terminali (Smar-
              tCare) all’unico punto LAN disponibile in reparto. Sono stati utilizzati adattatori Ethernet - PLT
              come “add-on” esterno per ogni terminale.
              La stessa soluzione è stata adottata presso la scuola Irnerio di Bologna, dove gli adattatori Ethernet
              - PLT sono stati integrati nei terminali presenti in ogni aula per l’attività di teledidattica.

              L’impiego delle POF
              Presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi, è stata realizzata un’archi-
              tettura a stella per il collegamento dei singoli terminali (SmartCare) all’unico punto LAN dispo-
              nibile in reparto.
              Per ciascuno dei 7 terminali è stato utilizzato un adattatore elettro-ottico (con alimentatore inte-
              grato), mentre la connessione tra i singoli adattatori e il punto LAN ha richiesto l’impiego di 2
              switch ottici con 5 interfacce POF ciascuno (anch’essi con relativo alimentatore).
              In altre realtà ospedaliere, si potrà valutare la possibilità di definire architetture diverse da quella
              a stella, oppure architetture “miste” Ethernet + POF mediante l’impiego di switch Ethernet (oltre
              a quelli ottici).
              La posa delle POF è avvenuta prevalentemente sfruttando la controsoffittatura e le canaline pre-
              esistenti esterne alle pareti.

                                                         filippo.tempia@telecomitalia.it




  5   conclusioni
                                                                                 ARQ Automatic Repeat request
                                                                                 BPSK Binary Phase-Shift Keying
                                                                                 CEI   Comitato Elettrotecnico Italiano
         Il presente articolo ha illustrato le caratteristi-                     CENELEC       Comité Européen de Norma-
      che principali delle tecnologie powerline e POF,                                lisation ELECtrotechnique
      evidenziandone punti di forza e potenziali criti-                          CEPCA Consumer Electronics Powerline
      cità. È stato posto l’accento sugli scenari appli-                              Communication Alliance
      cativi, non necessariamente legati all’ambito                              CEPT Comité Européen des Postes et Te-
      residenziale. In particolare, è stato presentato                                lecommunications
      l’esempio del progetto Smart Inclusion, che ha di-                         CISPR Comité International Spécial des
      mostrato la possibilità di impiegare le tecnologie                              Perturbations Radioélectriques
      negli ambiti ospedalieri e scolastici.                                     CNR-ISOF Consiglio Nazionale delle Ricer-
                                                                                      che - Istituto per la Sintesi Organica
                                                                                      e la Fotoreattività

  A    crOnImI
                                                                                 CSMA/CA Carrier Sense Multiple Access /
                                                                                      Collision Avoidance
                                                                                 DAB Digital Audio Broadcasting
      AES Advanced Encryption System                                             DES Digital Encryption Standard
      AG  Access Gateway                                                         DSP Digital Signal Processing
      ARM Advanced Risc Machine                                                  DVB Digital Video Broadcasting



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Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




ECC   Electronic Communications Commit-                                UPA        Universal Powerline Association
     tee                                                               USB        Universal Serial Bus
EIA   Electronic Industries Alliance                                   UTP        Unshielded Twisted Pair
EMC Electro-Magnetic Compatibility                                     VDSL       Very high speed Digital Subscriber
ETSI European Telcoomunication Stan-                                              Line
     dard Institute                                                    VHF        Very High Frequency
FCC Federal Communication Commission                                   VoIP       Voice over IP
FEC Forward Error Correction                                           WAN        Wide Area Network
FTTH Fibre To The Home                                                 Wi-Fi      Wireless-Fidelity
HVAC Heating Ventilation and Air Conditio-                             xDSL       x - Digital Subscriber Line
     ning
IARU International Amateur Radio Union
ICT   Information and Communication Te-

IEC
     chnology
      International Electrotechnical Com-                       b       IbLIOGrAFIA
     mission
IGMP Internet Group Management Proto-                                  [1]    Guida CEI 306-2, “Guida per il cablaggio
     col                                                                      per telecomunicazioni e distribuzione mul-
IP    Internet Protocol                                                       time-diale negli edifici residenziali”
IPTV Internet Protocol TV                                              [2]   Progetto OMEGA (Home Gigabit Access),
LAN Local Area Network                                                        http://www.ict-omega.eu/
LCD Liquid Cristal Display                                             [3]   IEEE International Symposium on Power
LED Light Emitter Diode                                                       Line Communications and its Applications,
MAC Medium Access Control                                                     http://www.ieee-isplc.org/2009/
MF    Medium Frequency                                                 [4]    CENELEC EN 50065-1, “Signalling on Low-
MII   Media Indipendent Interface                                             Voltage Electrical Installations in the Fre-
MIMO Multiple Input Multiple Output                                           quency Range 3 kHz to 148,5 kHz Part 1:
NA    Numerical Aperture                                                      General Requirements, Frequency Bands
NWIP New Work Item Proposal                                                   and Electromagnetic Disturbances”
OFDM Orthogonal Frequency Division Mul-                                [5]    CISPR 22, “Information technology equip-
     tiplexing                                                                ment - Radio disturbance characteristics -
ONT Optical Network Termination                                               Limits and methods of measurement”
PCI   Peripheral Component Interconnect                                [6]    ITU-T G.9960, “Next generation wireline
PLT Power Line Telecommunication                                              based home networking transceivers”
POF Plastic Optical Fibre                                              [7]    http://www.smartgrids.eu/
PMMA Polimetilmetacrilato                                              [8]    “Le Plastic Optical Fiber e le TLC”, Notizia-
QAM Quadrature Ampliture Modulation                                           rio Tecnico Telecom Italia n. 3 - Dicembre
QoS Quality of Service                                                        2007, pagg. 97-100
QPSK Quadrature Phase-Shift Keying
RJ    Registered Jack
ROBO ROBust OFDM
SI    Step Index
SMI Small Multimedia Interface
STB Set Top Box
TCP Transmission Control Protocol                                                andrea.bergaglio@telecomitalia.it
TDMA Time Division Multiple Access                                                mariano.giunta@telecomitalia.it
UDP User Datagram Protocol                                                      angelantonio.gnazzo@telecomitalia.it



  NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
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Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo




  A   UTOrI




  andrea Bergaglio                                 mariano Giunta                                      angelantonio Gnazzo
  laureato in Ingegneria Elettronica               laureato in Ingegneria Elettronica,                 laureato in Fisica, nel 1988 è en-
  con indirizzo Telecomunicazioni,                 nel 1989 entra in Azienda, dove                     trato in Azienda, dove, fino al
  nel 1996 è entrato in Azienda,                   si occupa delle attività di speri-                  1996, ha lavorato nel campo delle
  dove, fino al 2003, si è occupato                mentazione, standardizzazione e                     tecnologie per le fibre ottiche e
  della progettazione e dello svi-                 qualificazione per gli aspetti di                   ottica integrata. Ha contribuito al
  luppo software di applicazioni per               Compatibilità Elettromagnetica                      progetto e alla realizzazione di
  la gestione di apparati di rete                  (EMC) relativi al settore delle te-                 fibre ottiche speciali e di dispositivi
  (NT1Plus per ISDN) e per l’eser-                 lecomunicazioni e della tecnologia                  quali i diramatori di potenza, gli
  cizio e la manutenzione della                    dell’informazione. Attualmente è                    amplificatori integrati e i dispositivi
  stessa rete. Successivamente ha                  responsabile del Laboratorio di                     selettivi in lunghezza d’onda.
  lavorato nel campo dei terminali                 Compatibilità Elettromagnetica ed                   Dal 1996 e fino al 2000, la sua at-
  di rete fissa.                                   è coinvolto oltre che nell’attività                 tività ha riguardato gli aspetti di
  Dal 2006, si occupa di tematiche                 di normativa internazionale (ETSI,                  misura su portanti fisici e sugli
  di home networking, con l’obiettivo              CENELEC, IEC), in progetti relativi                 impianti di telecomunicazione.
  di analizzare e sperimentare le                  alle problematiche EMC delle reti                   Dal 2000 sta lavorando su tema-
  tecnologie di connettività di inte-              di telecomunicazione a larga ban-                   tiche di home networking, con
  resse per il contesto di servizio                da e dei sistemi di Power Line                      particolare attenzione alle attività
  multi-play di Telecom Italia, in re-             Telecommunication. Ha tenuto                        riguardanti lo studio e l’integrazione
  lazione alle evoluzioni previste                 corsi presso il Politecnico di Torino               delle reti e dei terminali nell’ambito
  nello scenario NGN2, sia per l’am-               ed è autore di diverse pubblica-                    di scenari di servizio multi-play.
  bito residenziale che business.                  zioni presentate in congressi in-                   Ha partecipato a diversi progetti
  Attualmente è responsabile del                   ternazionali (IEEE EMC Sympo-                       nazionali ed europei, nonché se-
  progetto di “Home/indoor networ-                 sium, Zurich EMC Symposium,                         guito gruppi di normativa. Attual-
  king technology - Innovation” ■                  ecc.).                                              mente è responsabile del labora-
                                                   Dal 2002 al 2005 è stato membro                     torio di Home Networking di Tele-
                                                   dello Steering Committee del                        com Italia Lab ■
                                                   progetto europeo FOR-EMC fi-
                                                   nanziato dalla Commissione Eu-
                                                   ropea ■




126                                                                      NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009

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  • 1. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion TECNOLOGIE Andrea Bergaglio, Mariano Giunta, Angelantonio Gnazzo N egli ultimi anni, si è investito nella ricerca di nuove soluzioni di connettività sia wired che wireless, specialmente in ambito residenziale e per edifici già esistenti. Tra queste, l’utilizzo della rete elettrica quale portante fisico pre-esistente è parso particolarmente attraente. Considerata però la topologia della rete elettrica, non sempre è possibile conoscere a priori le prestazioni offerte dalla tecnologia (powerline). Per ovviare a ciò, nuove soluzioni basate su fibre ottiche in plastica (POF) risultano di interesse per applicazioni in vari ambiti. Nel presente articolo sono descritte le caratteristiche principali delle tecnologie powerline e POF, e i relativi ambiti applicativi. Viene inoltre fornito un approfondimento su uno specifico esempio relativo al progetto Smart Inclusion e riguardante gli ambiti ospedalieri e scolastici. 1 Introduzione zione di un cablaggio strutturato ed è general- mente applicabile solo nelle nuove lottizzazioni o in edifici in profonda ristrutturazione. Tale solu- Le tecnologie di connettività per la realizza- zione propone un cablaggio a stella indipendente zione di reti dati richiedono in genere nuove in- dalle applicazioni per gestire tutti i servizi (multi- frastrutture. play), garantendo un’adeguata flessibilità ed La guida CEI 306-2 [1] prevede la realizza- espandibilità. 108 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 2. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Anche l’attuale tecnologia Wi-Fi non sempre riuscite a fornire una soluzione adatta per tutte le risulta adeguata in termini di prestazioni (coper- necessità ed in modo particolare, nel caso di edi- tura radio, robustezza agli interferenti, massimo fici esistenti non è agevole installare nuovi ca- throughput, ecc.) per scenari di servizio multi- blaggi adatti per la trasmissione di dati ad alta play. velocità, basati sulla tecnologia Ethernet. Risulta quindi fondamentale individuare tecno- In questo contesto, la tecnologia PLT presenta logie di home network alternative da applicare notevoli vantaggi in quanto permette di: non solo in ambito residenziale. I macro-requisiti ■ utilizzare la rete elettrica esistente; che tipicamente sono presi in considerazione nel- ■ distribuire i nuovi servizi all’interno degli am- l’analisi delle soluzioni sono i seguenti: bienti (es. IPTV), eventualmente in modo 1) Semplicità di installazione; complementare a tecnologie radio; 2) Bassa invasività della soluzione; ■ evitare nuovi investimenti per la realizzazione 3) Prestazioni adeguate in termini di throughput di infrastrutture. e copertura; 4) Massima coesistenza e robustezza agli inter- La tecnologia PLT è utilizzata da parecchio ferenti: tempo anche dalle “utilities” per trasmettere dati 5) Basso costo. o per servizi di comando e telemetria a bassa Purtroppo, nessuna delle tecnologie ad oggi di- velocità, come ad esempio la telelettura dei con- sponibili risponde a tutti i requisiti ma, al tempo tatori elettrici o la telegestione della rete elettrica stesso, è possibile affermare che almeno una ad alta tensione. Questi servizi, che utilizzano la delle tecnologie sia sempre applicabile. banda di frequenza da 3 a 148,5 kHz, richiedono una bassa velocità trasmissiva e sono regola- mentati da un’apposita normativa CENELEC [4]. Nella figura 1 sono riportate alcune applica- 2Tecnologia Powerline zioni abilitate dall’impiego della tecnologia PLT. L’impiego delle linee elettriche per trasmettere dati con un bit rate molto elevato richiede l’utilizzo Ormai da più di 10 anni, è in continua crescita di una banda di frequenze che abbia un’esten- l’interesse ad utilizzare la rete elettrica per la tra- sione da 1 a 30 MHz. Tale porzione di spettro po- smissione di voce e dati a larga banda. Alcuni trebbe presentare problemi di compatibilità progetti europei del VII° Programma Quadro elettromagnetica, che includono aspetti legati sia stanno dedicando risorse all’analisi e alla speri- all’immunità ai disturbi, sia alle emissioni di campi mentazione di soluzione evolute basate sull’uti- elettromagnetici indesiderati. Quest’ultimo risulta lizzo della rete elettrica [2]. quello più difficile da gestire, in quanto l’emis- Questo interesse d’altra parte è supportato sione dei campi elettromagnetici può interferire dalla costante e rapida evoluzione tecnologica con vari servizi radio operanti nella stessa banda della tecnologia Power Line Telecommunication di frequenze tra cui comunicazioni militari, radioa- (PLT) [3]. È noto che il principale ostacolo alla matori, servizi di radiodiffusione, ecc.. realizzazione della società dell’informazione è Per prevenire i potenziali problemi di interfe- costituito dagli investimenti legati alle infrastrut- renze, dovuti ai segnali PLT, è necessario che gli ture. Ciò vale sia per la rete di accesso, sia, a li- enti normativi adottino appositi standard con dei vello residenziale, per la necessità di appropriati limiti di campo elettromagnetico accettabili. Sfor- cablaggi, necessari per rendere fruibile i nuovi tunatamente, lo sviluppo di questi limiti di emis- servizi a larga banda, come ad esempio l’IPTV e sione si sta rivelando un compito molto arduo e altri servizi identificati come “smart home”. Ad controverso, tanto che al momento costituisce un oggi, le varie evoluzioni delle tecnologie radio elemento frenante per la diffusione dei sistemi (es. Wi-Fi MIMO) ed i classici cablaggi non sono PLT a larga banda. NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 109
  • 3. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Figura 1 - applicazioni della tecnologia PLT 2.1 disporre di sistemi di correzione degli errori estre- Il canale trasmissivo utilizzato mamente efficienti del tipo Forward Error Correc- per le PLT tion (FEC), interleaving, error detection e Le linee elettriche rappresentano un canale Automatic Repeat Request (ARQ), in modo da trasmissivo piuttosto severo per i segnali a fre- garantire un’adeguata affidabilità del canale. quenze maggiori di 50-60 Hz. Infatti, la funzione Inoltre, riveste una certa importanza anche la di trasferimento tra due prese di un’abitazione topologia della rete. In particolare, esiste la pos- può essere equiparata ad una linea di trasmis- sibilità che i segnali presenti in un’abitazione si sione con molte diramazioni (stub) aventi ognuna propaghino in un’altra, con conseguenti possibili un carico variabile. La risposta in ampiezza e problemi di coesistenza, che tendono ad aumen- fase di tale rete non è costante, ma cambia in tare man mano che aumenta la diffusione dei di- modo significativo sia con le frequenze, sia nel spositivi PLT. tempo, a causa della variabilità dell’impedenza dei dispositivi connessi alla linea elettrica. La va- riabilità del canale trasmissivo richiede un uso ef- 2.2 ficiente del mezzo mediante approcci adattativi La tecnologia delle PLT molto spinti. Anche la presenza di disturbi sulla linea elet- Le tecniche di trasmissione utilizzate dalle PLT trica, sia impulsivi che selettivi in frequenza, pos- sono fortemente condizionate da due fattori: sono rappresentare un problema per un utilizzo ■ rendere i segnali immuni ai disturbi ed in gene- efficiente della rete elettrica. Esempi di sorgenti rale alle caratteristiche del canale trasmissivo; di rumore possono essere: alimentatori di tipo ■ limitare i livelli dei segnali trasmessi per mini- switching, lampade a basso consumo energetico, mizzare le interferenze con i sistemi radio motori elettrici, regolatori di luminosità, segnali a operanti nelle stesse bande di frequenza. radiofrequenza indotti sulle linee da trasmettitori radio. L’impatto di queste sorgenti di rumore si ri- Queste due limitazioni impongono, per avere percuote sul numero di errori nella trasmissione un bit rate elevato, la distribuzione del segnale PLT. In generale, quindi, i dispositivi PLT devono su una banda in frequenza molto estesa, tipica- 110 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 4. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo mente da 1 a 30 MHz. In questo senso, la man- un chipset denominato INT 6400 conforme alla canza di un particolare piano di assegnazione specifica HomePlug AV. Questo dispositivo è delle frequenze costituisce una limitazione per la stato ottimizzato per applicazioni multimediali e coesistenza delle PLT. ha la capacità di fornire, sulla rete elettrica, uno La tecnica trasmissiva utilizzata dai sistemi streaming dati a livello fisico fino ad un massimo PLT maggiormente diffusi, HomePlug/Intellon e di 200 Mbps, con un throughput di picco di 60 UPA/DS2, è l’Orthogonal Frequency Division Mbps a livello TCP e di 120 Mbps a livello UDP. Multiplexing (OFDM), che risulta molto robusta All’interno del chipset INT 6400 è stato inte- specialmente per canali che presentano rifles- grato un microcontrollore della serie ARM 9 con sioni come nel caso delle reti elettriche. cui vengono gestite tutte le operazioni del si- Con la tecnica OFDM, il flusso dati ad alta ve- stema. Ad esempio, attraverso la specializzazione locità viene suddiviso in tanti flussi paralleli di ve- del firmware del microcontrollore, possono essere locità molto più bassa. Ogni flusso va a modulare eseguite all’accensione alcune verifiche sul una precisa sottoportante di una numerosa serie mezzo trasmissivo per fornire indicazioni al- che viene trasmessa simultaneamente alle altre, l’utente sullo stato del sistema attraverso dei LED. occupando singolarmente una ristretta parte della Le caratteristiche principali del chipset INT banda complessiva: la risposta in frequenza del 6400 possono essere riassunte come segue: canale si può così considerare piatta su ogni sin- ■ conformità alla specifica HomePlug AV per la gola frequenza e quindi semplice da equalizzare. gestione dei livelli MAC e fisico; Tale meccanismo consente una migliore prote- ■ accesso al canale con protocollo MAC basato zione del “fading” selettivo, in quanto consente di su TDMA e con priorità di accesso basata su lavorare dinamicamente nelle zone di frequenza CSMA/CA; dove l’attenuazione ed il rumore sono minori. ■ interfaccia Ethernet indipendente dal mezzo Le singole sottoportanti sono modulate con (media indipendent interface - MII); vari schemi, tra cui BPSK, QPSK, QAM, con co- ■ supporto funzionalità IGMP e sessioni multi- stellazioni più o meno estese a seconda delle ca- cast; ratteristiche del canale. Con queste modulazioni ■ Windowed OFDM con più di 1000 sottopor- si può raggiungere un’efficienza spettrale piutto- tanti ortogonali con adattamento individuale sto elevata, fino a 7,5 bit/s/Hz. al canale in modo dinamico con la possibilità Uno degli svantaggi della tecnologia OFDM è di essere spente singolarmente (notch fino a però l’elevato rapporto picco/valor medio dei se- -30dB); gnali e ciò può creare potenzialmente problemi ■ Advanced Turbo Code Forward Error Correc- di interferenza verso altri sistemi. tion (su brevetto di France Telecom); La tecnologia OFDM, anche se complessa e ■ supporto di schemi di modulazione a ben conosciuta da molto tempo, ha avuto un forte 1024/256/64/16/8-QAM, QPSK, BPSK e la sviluppo con l’evoluzione dei sistemi DSP a modulazione robusta ROBO (per gestione basso costo, e oltre all’applicazione nei sistemi traffico multicast); PLT, ha avuto già successo con altre tecnologie ■ 128-bit Advanced Encryption System (AES) trasmissive, quali DVB (Digital Video Broadca- con gestione programmabile delle chiavi; sting), DAB (Digital Audio Broadcasting) e xDSL. ■ filtri notch programmabili per ridurre il pro- blema dell’interferenza elettromagnetica. 2.3 Oltre alla tecnologia HomePlug AV, è disponi- Caratteristiche tecnologiche delle bile sul mercato anche una tecnologia alternativa PLT di ultima generazione che si basa su una specifica preliminare in fase di definizione da parte dell’Universal Powerline Intellon ha recentemente messo sul mercato Association (UPA). A tale proposito, l’azienda NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 111
  • 5. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo spagnola DS2 ha messo in commercio un chip- 2.4.1 set denominato DSS9010, con le seguenti carat- Aspetti normativi per la compatibilità teristiche principali: elettromagnetica ■ ottimizzazione per la trasmissione di segnali video, VoIP e dati, per comunicazione fino ad Come visto in precedenza, gli apparati PLT uti- una velocità di 200 Mbps a livello fisico; lizzano frequenze fino a 30 MHz (ed in prospet- ■ gestione della qualità di servizio (QoS); tiva si raggiungeranno i 100 MHz) su un mezzo ■ gestione trasmissione multicast; condiviso non bilanciato e non schermato, con ■ protezione dei dati con una codifica 3DES a conseguenti impatti relativi alle emissioni nello 168 bit; spettro comunemente utilizzato dai servizi radio. ■ filtri notch programmabili, anche da remoto, Inoltre, l’impiego di tali frequenze, necessario per ridurre il problema dell’interferenza elet- per trasmettere a bit rate elevato, aumenta la ten- tromagnetica. denza all’irradiazione di campi elettromagnetici. A livello normativo internazionale, il fatto che non siano stati definiti i limiti di irradiazione costi- 2.4 tuisce un punto di attenzione da non trascurare Aspetti normativi in merito all’impiego di sistemi PLT. La contrap- posizione di interessi tra gli utilizzatori dello spet- Lo sviluppo applicativo delle PLT su ampia scala tro radio ed i costruttori di apparati PLT ha frenato è condizionato dallo sviluppo di standard per: lo sviluppo di una normativa di riferimento con ■ i diversi apparati (bridge Ethernet, USB, conseguente adozione, in Europa, di approcci di- modem, ecc.) che consenta la connessione versi per la marcatura CE e l’immissione sul mer- alla rete a 230 Vac; cato dei dispositivi PLT. ■ definire i limiti di emissione al fine di garantire In particolare, i sistemi radio operanti nella la coesistenza con i servizi radio operanti stessa banda delle PLT che possono essere sog- nella stessa banda di frequenza (1 - 30 MHz getti ad interferenza sono: e in prospettiva fino a 100 MHz); ■ servizi di radio diffusione: sono essenzial- ■ definire meccanismi relativi alla coesistenza mente di due tipi: onde medie (MF) da 0,5265 di diverse tecnologie PLT nella stessa rete a 1,6065 MHz e onde corte da 3,9 a 26,1 elettrica o della stessa tecnologia di diversi MHz; costruttori. ■ servizi radiomatoriali: generalmente sfrut- tano antenne installate sui tetti delle abitazioni Per quanto riguarda gli aspetti di emissione, per ricevere dei segnali anche piuttosto deboli occorre precisare che la Commissione Europea appena sopra il rumore di fondo, e per questo ha pubblicato nel 2001 un mandato verso l’ETSI sono facilmente disturbabili; ed il CENELEC per lo sviluppo di una norma che ■ servizi mobili: in genere sono servizi marit- permetta di gestire le problematiche EMC per timi, aeronautici, terrestri, civili o militari: la tutte le reti di telecomunicazione, incluse le linee maggior parte di questi utilizza le onde corte elettriche con dispositivi PLT. Gli aspetti normativi per trasmettere a lunga distanza e vengono concernenti le emissioni degli apparati PLT sono utilizzati quando a causa della distanza non è attualmente demandati all’IEC/CISPR, che sta possibile utilizzare le trasmissioni VHF. Con- ormai da tempo lavorando alla modifica dell’at- siderando l’importanza di questi servizi, la tuale norma CISPR 22 (equivalente in Europa normativa USA FCC proibisce l’uso delle PLT alla norma CENELEC EN 55022) [5], applicabile nelle zone in prossimità di porti, aeroporti e a tutte le apparecchiature della tecnologia dell’in- basi militari; formazione e TLC, per includere i requisiti di ■ servizi fissi: si tratta di collegamenti punto- emissione dei disturbi anche delle PLT. punto utilizzati per servizi meteorologici o per 112 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 6. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo trasmissioni di dati aeronautici in genere cu- iniettata sulle linee elettriche. Attualmente, infatti, rate da amministrazioni governative. Valgono tutti i dispositivi trasmettono una potenza spet- le stesse raccomandazioni per i servizi mobili; trale di -50dBm/Hz indipendentemente dall’atte- ■ ricerca e soccorso: sono allocate alcune fre- nuazione della linea (figura 2). quenze specifiche per l’emergenza marittima. Questi servizi richiedono ovviamente la mas- Parallelamente allo sviluppo di una norma di sima protezione dalle interferenze; prodotto per le PLT, in ambito europeo, è in fase ■ altri servizi: ricerca spaziale e radioastrono- di redazione da parte di un comitato congiunto mia, servizi di radiolocalizzazione. ETSI/CENELEC una normativa relativa alle emissioni dalle reti di telecomunicazioni incluse Per lo sviluppo di una norma di prodotto, al fine le reti elettriche con apparati PLT. Dopo cinque di proteggere i servizi elencati, l’IEC/CISPR, già anni di attività, recentemente è stato raggiunto all’inizio del 2005 ha attivato un New Work Item un primo accordo con la preparazione di tre Proposal (NWIP), con l’obiettivo di emendare l’esi- bozze di norma attualmente (maggio 2009) in stente norma CISPR 22 per includere i requisiti re- fase di inchiesta pubblica: lativi all’emissione delle apparecchiature PLT. ■ pr EN 50521-1 EMC network standards Part 1: L’attività di questo task group, tuttavia, non ha Wire-line telecommunications networks using portato, nel corso di questi anni, ad una condivi- telephone wires; sione dei requisiti. Tuttora i punti di maggiore ■ pr EN 50521-2 EMC network standards Part 2: contrasto riguardano i limiti e le metodologie di Wire-line telecommunications networks using misura dei segnali irradiati dagli apparati PLT in coaxial cables; ambiente residenziale. Le nuove ipotesi di lavoro ■ pr EN 50521-3 EMC network standards Part 3: prevedono, oltre alla definizione di limiti di emis- Wire-line telecommunications networks using sione un po’ più blandi, anche la possibilità di im- power lines. porre ai costruttori di PLT delle tecniche di mitigazione basate sull’uso di filtri notch statici e/o programmabili, anche da remoto, e di mec- Figura 2 - Esempio di PSD misurata in laboratorio canismi automatici di controllo della potenza su apparati PLT NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 113
  • 7. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo In aggiunta agli aspetti normativi accennati in ■ coesistenza tra gli apparati di costruttori precedenza, attualmente la regolamentazione diversi; la coesistenza tra apparati di diffe- per la protezione dei servizi radio si basa sulla renti costruttori rappresenta al momento uno seguente legislazione: degli aspetti di maggior attenzione quando si ■ a livello europeo: Direttiva 2004/108/EC ai fini devono realizzare LAN basate su powerline. dell’immissione sul mercato dei prodotti, e I tre principali competitor in questa tecnologia varie Raccomandazioni CEPT relative alla (HomePlug AV-Intellon, UPA-DS2, CEPCA- pianificazione dello spettro radio; Panasonic) basano le specifiche dei propri ■ a livello nazionale: Codice delle Comunica- prodotti su “standard” proprietari e non com- zioni (D.lgs.vo 1 agosto 2003, n. 259) ai fini patibili tra loro. L’utilizzo quindi di tecnologie della gestione delle interferenze dei servizi differenti sulla stessa rete elettrica porta alla radio e Legge 24 novembre 1981, n. 689 per conseguenza di un malfunzionamento com- le relative violazioni amministrative. plessivo della LAN su powerline; La Conferenza Europea delle Amministrazioni ■ coesistenza tra gli apparati dello stesso Postali (CEPT), attraverso il suo comitato ECC, costruttore; la coesistenza tra apparati dello ha pubblicato nel mese di maggio del 2003 un re- stesso costruttore ha come effetto principale port (ECC report 24) con uno studio sulla com- la riduzione delle prestazioni in presenza di patibilità tra sistemi di comunicazione in cavo e i più di una coppia di apparati connessi alla servizi radio. Sulla base di questo report, l’ECC stessa rete elettrica. Pur essendo questo un ha pubblicato, nel mese di giugno 2005, la rac- fenomeno difficilmente eliminabile, il recente comandazione ECC 05/04, con la definizione dei standard ITU-T G.9960 (ex G.hn) [6] ha preso criteri di valutazione delle interferenze prodotte in considerazione la possibilità di unificare le dagli impianti verso i servizi radio. L’applicazione tecnologie residenziali su rame (powerline, dei principi definiti in ambito CEPT è demandata doppino telefonico e coassiale), cercando di ai singoli stati membri. minimizzare, mediante opportune tecniche, Un metodo per limitare le problematiche di in- questo specifico problema di coesistenza. terferenza verso servizi radio è l’inserzione di A tale standard hanno contribuito anche i pro- filtri, a determinate frequenze, sulla banda usata duttori sopra menzionati; dagli apparati PLT. In particolare, alcuni costruttori ■ coesistenza tra gli apparati PLT ed altre implementano di default i filtri per le frequenze tecnologie trasmissive (per esempio dei radioamatori (IARU): si veda figura 2. La VDSL2); tra le varie problematiche di coesi- norma ETSI TS 102 578 (“Coexistence between stenza dei sistemi powerline, esiste quella con PLT Modems and Short Wave Radio broadcasting le tecnologie di accesso su doppino telefonico Services”) prevede invece l’inserimento di filtri VDSL2 operanti anch’esse a frequenze fino a dinamici. Il sistema PLT rivela eventuali portanti 30 MHz. È infatti possibile un’induzione tra il radio presenti nelle vicinanze e, in modo auto- cavo elettrico dove sono attestate le PLT per matico, inserisce il filtro per quella frequenza. connettere AG e STB nel servizio IPTV e il Benché esistano prototipi, apparati PLT che im- doppino telefonico su cui è presente il segnale plementino questa funzionalità non sono ancora VDSL2. Benché non esistano ancora norma- commercialmente disponibili. tive specifiche per questa tematica, ETSI (su proposta ed esperienza di Telecom Italia) ha 2.4.2 programmato per maggio 2009 un PlugTest Evoluzione della normativa sulla proprio sulla coesistenza tra queste due tec- coesistenza nologie, con l’obiettivo di valutazione degli ef- fetti di questo accoppiamento sulle prestazioni La coesistenza per gli apparati PLT riguarda i del VDSL2. Da questi risultati potranno poi es- seguenti aspetti: sere implementate funzionalità sui nuovi ap- 114 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 8. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo parati VDSL2 per limitare anche in questo anti-intrusione), la telemedicina e il telesoccorso. caso la coesistenza delle tecnologie. Nel corso degli anni, sono state sviluppate di- verse soluzioni tecnologiche per le modalità di comunicazione su rete elettrica, tra cui: 2.5 ■ KONNEX: standard europeo CENELEC EN Scenari applicativi delle PLT 50090; ■ LonWorks: standard sviluppato da Echelon e Di seguito si riportano brevemente alcuni sce- recepito in ambito EIA (Electronic Industries nari applicativi legati all’impiego delle PLT. Alliance) con la norma EIA-709. Tutte le soluzioni prevedono l’impiego delle 2.5.1 PLT a bassa velocità, che risultano adeguate per Servizio IPTV le applicazione tipiche di domotica. In ambito residenziale, la tecnologia PLT è uti- lizzata come “Cable Replacement” per il collega- Figura 3 - Scenario applicativo delle PLT in ambito residenziale mento punto-punto tra l’AG e il STB, specialmente nei casi in cui il tradizionale cavo UTP per Ethernet non sia applicabile, per esempio quando i due apparati da connettere sono ubicati in stanze diverse. I bridge Ethernet/PLT sono stati ottimizzati per avere una bassa la- tenza, un’alta affidabilità proprio per applicazioni di streaming video. In prospettiva è ipotizzabile l’im- piego delle PLT in scenari più com- plessi, quali il servizio IPTV in configurazione multi-room, oppure per la realizzazione dell’intera LAN residenziale, come mostrato in fi- gura 3. 2.5.2 La figura 4 mostra un esempio di utilizzo delle Domotica PLT per il collegamento di un elettrodomestico con l’AG (Access Gateway), al fine di consentirne Tra le applicazioni di domotica che possono il controllo da remoto. essere realizzate sfrut- tando le potenzialità Figura 4 - Scenario di domotica basato sulle PLT della tecnologia delle PLT, si citano, oltre alle classiche HVAC (Hea- ting, Ventilation and Air Conditioning), l’Energy Saving, la sorve- glianza e il controllo di accesso (es. sistemi NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 115
  • 9. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo 2.5.3 Smart Grid sta prendendo in considerazione le Smart Grid PLT come mezzo principale per la trasmissione dei dati. L’interconnessione delle sorgenti distribuite di energia, incluse le varie forme di energie rinno- 3 vabili, richiedono una complessa infrastruttura di sensori ed attuatori. Questi dispositivi devono operare in modo integrato attraverso un sistema Le fibre ottiche in plastica di controllo con scambi continui di informazioni che garantiscano una certa sicurezza ed affida- Le fibre ottiche in plastica (Plastic Optical bilità. In figura 5 è riportato uno scenario tipico di Fibre-POF) sono composte, come quelle conven- generazione distribuita di energia. zionali in vetro, da un nucleo (core) rivestito da In un simile contesto, l’uso delle PLT costitui- un mantello (cladding), avente indice di rifrazione sce uno strumento fondamentale per la trasmis- più basso. Il nucleo è normalmente costituito di sione delle informazioni tra i vari sistemi, proprio Polimetilmetacrilato (PMMA), rivestito da un sot- per la loro peculiarità di non richiedere nuove in- tile strato di polimero fluorurato. Il profilo di indice frastrutture trasmissive, sfruttando la rete elet- di rifrazione adottato è quello a gradino (SI-Step trica pre-esistente con vantaggi sia economici sia Index). ambientali. Anche la Commissione Europea pro- La luce si propaga all'interno del nucleo della muove attività di Energy Saving & Energy Control fibra plastica grazie al mantello, che agisce come basate anche su tecnologie PLT [7]. uno specchio, riflettendola e guidandola lungo il Per quanto riguarda la standardizzazione, in cammino descritto dalla fibra (vedi figura 6). ambito IEEE, il progetto P2030 focalizzato su La fibra plastica funziona sostanzialmente come una comune fibra ottica in vetro, pur diffe- Figura 5 - Esempio di generazione distribuita di energia renziandosi per alcune caratteristiche. In partico- 116 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 10. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo e quindi, non sono necessarie tecniche sofisti- cate per l’installazione che altrimenti richiedereb- bero personale specializzato. La fibra plastica è trasparente a lunghezze d’onda diverse da quelle della fibra ottica in vetro. Mentre le fibre ottiche in vetro hanno un massimo di trasparenza nella regione vicino all’infrarosso (800-1600 nm), le fibre ottiche plastiche hanno un massimo di trasparenza, o detto in altri termini un minimo di attenuazione, nella zona corrispon- dente alla luce visibile. Come si vede in figura 7, vi sono tre finestre di trasmissione corrispondenti ai minimi di attenua- zione: 525 nm (luce verde), 575 nm (luce ambra), 650 nm (luce rossa). L’utilizzo di luce visibile per- mette di verificare immediatamente il funziona- mento del cavo: basta controllare se “esce” la luce. Si evidenza che con la luce visibile, inoltre, Figura 6 - Struttura di una fibra ottica in plastica non si rischiano inconsapevoli esposizioni alla luce, come invece nel caso degli infrarossi (tra- dizionali fibre in vetro). lare, il diametro del nucleo della fibra plastica è I componenti ottici (LED e fotodiodi) più utiliz- di 980 m, quindi molto maggiore rispetto a zati per la trasmissione sono quelli a luce rossa, quello di una fibra ottica convenzionale che ha perchè più comuni ed economici, anche se sono un diametro del nucleo compreso tra 8 e 10 m stati realizzati sistemi di trasmissione a luce per quanto riguarda le fibre monomodali, ed un verde. diametro di 50 o 62,5 m se riferito a fibre multi- La massima distanza raggiungibile con questa modali. tecnologia è minore di quella ottenibile con le Le dimensioni generose del nucleo consen- fibre in vetro, a causa sia del fatto che l’attenua- tono il funzionamento anche in caso di allinea- zione delle fibre plastiche è circa 1000 volte su- mento non perfetto tra i componenti elettro-ottici periore a quelle delle fibre in vetro, sia dal fatto Figura 7 - attenuazione spettrale delle fibre in plastica NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 117
  • 11. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo che, essendo fibre multimodali, hanno il pro- plastiche. In futuro, in base alla roadmap presen- blema di una maggiore dispersione modale e di- tata da alcune aziende del settore, potrebbe es- spersione cromatica [8]. Le distanze sono sere sufficiente utilizzare una singola fibra. comunque adeguate per gli scenari applicativi in Il collegamento punto-punto tra AG e STB può ambito indoor. essere realizzato mediante due adattatori elettro- ottici (Ethernet/POF), entrambi alimentati da cor- rente. Alcuni produttori stanno integrando 3.1 l’interfaccia per fibra plastica su modem/router e Possibili applicazioni delle POF STB, eliminando la necessità degli alimentatori. Le fibre ottiche plastiche hanno trovato origi- 3.1.2 nariamente il loro impiego soprattutto nel campo Altri scenari applicativi in ambito dell’automotive, mentre attualmente le applica- residenziale zioni riguardano anche i settori della sensoristica e delle telecomunicazioni. In merito all’evoluzione previste per i servizi of- ferti, è possibile ipotizzare i seguenti scenari: 3.1.1 ■ IPTV multi-room; Il servizio IPTV ■ estensione della copertura radio (Wi-Fi). Nel campo delle telecomunicazioni, l’interesse Le figure della pagina seguente si riferiscono dell’impiego di fibre è principalmente rivolto alle all’ambito Fibre To The Home (FTTH) “Brow- reti a larga banda e all’offerta di servizi video di nfield”, dove si prevede l’impiego di una termina- IPTV all’interno della casa (home networking): in zione di rete (ONT) separata dall’AG. particolare, l’utilizzo delle fibre plastiche (vedi fi- gura 8) riguarda il collegamento tra il modem/rou- ter broadband (Access Gateway - AG) connesso 3.2 ad una delle prese dell’impianto telefonico e il Set Panoramica dei prodotti commerciali Top Box (STB) posizionato vicino la televisione. Le attuali tecnologie permettono facilmente di Di seguito sono presentate le tipologie e le ca- avere un bit rate pari a quello della tecnologia ratteristiche principali dei prodotti richiesti per Fast Ethernet (100 Mbit/s). l’impiego delle POF come soluzione di connetti- Ad oggi, per garantire la comunicazione bi-di- vità indoor. Tutte le soluzioni proposte sono ba- rezionale tra AG e STB, necessaria per il servizio sate sulla conversione del segnale elettrico-ottico IPTV, è necessario utilizzare una coppia di fibre e sulla tecnologia Fast Ethernet. Figura 8 - Utilizzo delle fibre plastiche in ambito home networking 118 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 12. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Figura 9 - IPTV multi-room Figura 10 - Estensione della copertura radio NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 119
  • 13. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Figura 11 - Principali connettori per POF 3.2.1 3.2.3 Adattatori Fast Ethernet - POF Switch ottici Si tratta di apparati attivi, ossia che richiedono Sono apparati attivi, dotati di alimentatore di essere alimentati. L’alimentatore può essere esterno, che consentono la realizzazione di sce- integrato nello stesso adattatore, oppure esterno nari di tipo punto-multipunto. Uno switch ottico, (tipicamente di tipo switching). L’adattatore è ca- tipicamente, dispone di una porta Fast Ethernet ratterizzato dal connettore per POF (figura 11), le e più interfacce POF, anche se esistono apparati cui tipologie principali sono: solo con interfacce POF. ■ OptoLock™(marchio registrato da Fire- comms); 3.2.4 ■ Opto clamp; POF kit ■ Molex; ■ SMI (Small Multimedia Interface). Sono disponibili in commercio i cosiddetti POF kit, soluzioni adatte per connessioni punto-punto 3.2.2 e nate per l’ambito residenziale, in particolare Fibra ottica plastica proprio per la connessione tra modem/router e STB necessaria per il servizio IPTV. Si ricorda che per un collegamento punto- Un POF kit (figura 12) comprende: punto, per garantire una comunicazione bi-dire- ■ 2 adattatori elettro-ottici (con alimentatore zionale, è necessario utilizzare una coppia di esterno o integrato); POF. Le caratteristiche delle fibre possono va- ■ 30 m di POF (cavo con una coppia di fibre); riare, in particolare in relazione a: ■ 1 cutter; ■ diametro esterno, tipicamente pari a 1,5 o ■ 2 cavi UTP (es. di lunghezza pari a 1 m). 2,2 mm per singola fibra; ■ apertura numerica (NA), tipicamente di valore 3.2.5 0,3 o 0,5, da cui dipendono le prestazioni, per Altri apparati esempio in termini di massima distanza rag- giungibile per una connessione punto-punto Sono inoltre disponibili in commercio altre tipo- per garantire un bit-rate fissato (es. 100 logie di prodotti, quali per esempio: Mbit/s). Minore è l’apertura numerica e mi- ■ adattatore elettro-ottico Fast Ethernet - POF gliori sono le prestazioni (a scapito di un costo con alimentatore esterno e con possibilità di maggiore). fissaggio alla parete mediante viti; 120 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 14. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Figura 12 - Esempio di POF kit I prototipi sono in fase di valutazione mediante prove di laboratorio e in ambiente reale per com- prendere l’effettiva possibilità di impiegare tali soluzioni innovative negli impianti elettrici pre- esistenti. 3.3 Installazione In base al particolare ambiente, la posa delle ■ adattatore elettro-ottico USB - POF alimen- POF potrà avvenire sfruttando la controsoffitta- tato via USB; tura e le canaline pre-esistenti esterne o interne ■ adattatore elettro-ottico Fast Ethernet - POF alla parete. Si fa presente che grazie alle dimen- alimentato via USB; sioni ridotte delle fibre (1,5 o 2,2 mm di diametro) ■ adattatore elettro-ottico PCI - POF per de- e alle ottime caratteristiche meccaniche (pos- sktop. sono essere piegate e tirate senza essere dan- neggiate), le POF possono essere inserite anche 3.2.6 nelle canaline pre-esistenti, tipicamente utilizzate Evoluzione tecnologica all’interno delle pareti per gli impianti elettrici, non essendoci problemi di interferenza, né di coesi- Sono disponibili a livello prototipale “prese a stenza di alcun tipo. muro” con adattatori elettro-ottici integrati, al mo- Alcune prove preliminari effettuate in laborato- mento non ancora presenti sul mercato italiano. rio hanno mostrato che per tiraggi fino a circa Esternamente sono dotate di 2 connettori RJ45 65 N applicati ad una singola fibra da 1,5 mm, (per cavi UTP/Ethernet), mentre internamente non si percepiscono degradi prestazionali. Tale sono disponibili 2 connettori ottici per POF, che valore è coerente con i dati di targa forniti dai co- possono essere quindi inseriti nelle canaline pre- struttori. esistenti dell’impianto elettrico (figura 13). A livello normativo, in ambito CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), grazie anche al contributo di Telecom Italia, è stata legalizzata proprio l’ope- razione di impiego di fibre ottiche in coesistenza con altri mezzi di trasporto (norma CEI 64-8): in questo modo, le operazioni di cablaggio risultano notevolmente agevolate. La procedura di installazione delle POF è estremamente semplice e non richiede la pre- senza di tecnici specializzati per le operazioni di connettorizzazione per la terminazione delle fibre. Infatti, le dimensioni generose del nucleo (circa 1 mm di diametro) consentono il funziona- Figura 13 - Prototipo di presa a muro che abilita l`impiego di POF NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 121
  • 15. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo Figura 14 - Operazioni per l`installazione delle POF 3) estrarre verso l’esterno il “cassettino” del con- mento anche in caso di allineamento non per- nettore OptoLock™; fetto, rendendo quindi le POF affidabili anche 4) inserire le 2 POF nel connettore; senza interventi di installazione particolarmente 5) spingere verso l’interno il “cassettino” del con- sofisticati. nettore OptoLock™. A titolo di esempio, in figura 14 sono riportate in maniera semplificata le operazioni necessarie L’unica avvertenza è di connettere corretta- per realizzare l’inserimento delle POF nel con- mente la coppia di POF in modo tale che, per un nettore OptoLock™. In pratica, la procedura pre- collegamento punto-punto, il trasmettitore di un vede: apparato sia collegato al ricevitore dell’altro. 1) tagliare la coppia di POF mediante l’apposito Anche questo aspetto non risulta critico, poiché cutter oppure utilizzando un normale taglie- le POF trasportano informazioni mediante luce rino o delle forbici; visibile, che consente di individuare il trasmetti- 2) separare le 2 POF per pochi cm; tore in maniera semplice. Esempio applicativo: Telecom Italia per il Sociale - A cura di Filippo Tempia Progetto “Smart Inclusion” Ponte tecnologico tra Scuola e Ospedale: Soluzioni e servizi di teledidattica per bam- bini ospedalizzati “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. È l’art. 3 della Costituzione Italiana, che, tra gli altri, sancisce il diritto all’educazione e all’istruzione anche per i soggetti emarginati o potenzialmente tali. È su questi principi che nasce il progetto Smart Inclusion, la prima iniziativa in Italia che integra su un’unica piattaforma tecnologica, sviluppata da Telecom Italia, con la supervisione scientifica del CNR - ISOF di Bologna, servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo ai bambini lungodegenti di partecipare alla vita sociale, collegandosi con il mondo > 122 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 16. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo > esterno in maniera semplice ed immediata e al contempo ai medici di disporre di strumenti evoluti a supporto dei processi di cura del paziente. Inaugurato nel febbraio 2009, il progetto è stato realizzato in meno di 4 mesi presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi e la Scuola Media Irnerio di Bologna, e si rivolge principalmente ai bambini ospedalizzati nei reparti di Oncoematologia Pediatrica e Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica. L’obiettivo è quello di ridurre la distanza umana, sociale e culturale tra i piccoli pazienti lungo- degenti in ospedale e il mondo esterno, la famiglia e la scuola, e favorire al tempo stesso l’as- sistenza ospedaliera. Attraverso il terminale innovativo “SmartCare Terminal”, all-in-one, con monitor LCD a 17” di tipo touchscreen, dotato di webcam e microfono orientabili a bordo letto, il bambino può: ■ accedere al mondo esterno attraverso una finestra virtuale; ■ entrare nella sezione Intrattenimento, videocomunicando con i propri famigliari e amici a casa, oppure allietarsi con video divertenti on-demand o canali cartoons tematici; ■ partecipare in diretta ad una lezione in classe equivalente presso la scuola collegata, entrando nella sezione Scuola, dialogando con l’insegnante e i compagni ed interagire con una Lavagna Interattiva Multimediale collocata presso le 5 classi della scuola Irnerio coinvolte. Il tutto attraverso il semplice utilizzo di un dito, grazie ad un’interfaccia di fruizione molto semplice che rende accessibile ogni funzionalità in modo facilitato e diretto, senza l’uso di una tastiera o di un mouse. Smart Inclusion rappresenta anche un canale di accesso alla piattaforma “Innova Scuola”, sviluppata e diffusa in Italia dal ministero dell’Innovazione, per la condivisione di lezioni inter-scuola e la messa a disposizione di insegnanti e studenti di lezioni registrate e contenuti e strumenti a supporto della didattica. Smart Inclusion, attraverso i propri terminali, rappresenta anche il punto informatizzato a bordo letto a disposizione del personale medico, il canale d’accesso ai sistemi informativi ospedalieri, in modo immediato ed efficace. Il personale, infatti, fruendo delle funzionalità esposte dalla sezione Ospedale, è già in grado di visualizzare la cartella clinica del piccolo paziente, trovandosi di fronte ad uno strumento tecnologico, che permette una migliore gestione dell’assistenza e della cura ospedaliera del paziente. Per gli aspetti di connettività indoor, il progetto si avvale di soluzioni basate sulle tecnologie POF e PLT, come spiegato nel seguito. Il progetto rappresenterà alla fine del 2010 uno standard per tutti i reparti di oncoematologia pe- diatrica di strutture ospedaliere pubbliche in Italia, con realtà analoghe al reparto relativo al Poli- clinico Sant’Orsola-Malpighi. L’obiettivo è quello di creare un substrato tecnologico sperimentale, in grado di evolvere con servizi ICT a supporto dell’attività ospedaliera. Su indicazione del Mini- stro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, infatti, il progetto è entrato a far parte del piano e-Government 2012, approvato dalla Presidenza del Consiglio, e prevede l’estensione su 18 ospedali pediatrici italiani entro il 2010. La prossima realizzazione coinvolgerà l’Ospedale Pe- diatrico Bambino Gesù a Roma, per poi proseguire nel 2009 a Firenze (Meyer), a Torino (Regina Margherita), a Padova (Azienda Ospedaliera), a Genova (Istituto I. Gaslini) e a Pavia (Policlinico S. Matteo), e su ulteriori 12 realtà ospedaliere nel 2010. > NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 123
  • 17. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo > L’impiego delle powerline Per il progetto pilota di Bologna, presso il reparto di Oncoematologia dell’ospedale Sant’Orsola- Malpighi, è stata impiegata la tecnologia delle PLT per il collegamento dei singoli terminali (Smar- tCare) all’unico punto LAN disponibile in reparto. Sono stati utilizzati adattatori Ethernet - PLT come “add-on” esterno per ogni terminale. La stessa soluzione è stata adottata presso la scuola Irnerio di Bologna, dove gli adattatori Ethernet - PLT sono stati integrati nei terminali presenti in ogni aula per l’attività di teledidattica. L’impiego delle POF Presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi, è stata realizzata un’archi- tettura a stella per il collegamento dei singoli terminali (SmartCare) all’unico punto LAN dispo- nibile in reparto. Per ciascuno dei 7 terminali è stato utilizzato un adattatore elettro-ottico (con alimentatore inte- grato), mentre la connessione tra i singoli adattatori e il punto LAN ha richiesto l’impiego di 2 switch ottici con 5 interfacce POF ciascuno (anch’essi con relativo alimentatore). In altre realtà ospedaliere, si potrà valutare la possibilità di definire architetture diverse da quella a stella, oppure architetture “miste” Ethernet + POF mediante l’impiego di switch Ethernet (oltre a quelli ottici). La posa delle POF è avvenuta prevalentemente sfruttando la controsoffittatura e le canaline pre- esistenti esterne alle pareti. filippo.tempia@telecomitalia.it 5 conclusioni ARQ Automatic Repeat request BPSK Binary Phase-Shift Keying CEI Comitato Elettrotecnico Italiano Il presente articolo ha illustrato le caratteristi- CENELEC Comité Européen de Norma- che principali delle tecnologie powerline e POF, lisation ELECtrotechnique evidenziandone punti di forza e potenziali criti- CEPCA Consumer Electronics Powerline cità. È stato posto l’accento sugli scenari appli- Communication Alliance cativi, non necessariamente legati all’ambito CEPT Comité Européen des Postes et Te- residenziale. In particolare, è stato presentato lecommunications l’esempio del progetto Smart Inclusion, che ha di- CISPR Comité International Spécial des mostrato la possibilità di impiegare le tecnologie Perturbations Radioélectriques negli ambiti ospedalieri e scolastici. CNR-ISOF Consiglio Nazionale delle Ricer- che - Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività A crOnImI CSMA/CA Carrier Sense Multiple Access / Collision Avoidance DAB Digital Audio Broadcasting AES Advanced Encryption System DES Digital Encryption Standard AG Access Gateway DSP Digital Signal Processing ARM Advanced Risc Machine DVB Digital Video Broadcasting 124 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009
  • 18. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo ECC Electronic Communications Commit- UPA Universal Powerline Association tee USB Universal Serial Bus EIA Electronic Industries Alliance UTP Unshielded Twisted Pair EMC Electro-Magnetic Compatibility VDSL Very high speed Digital Subscriber ETSI European Telcoomunication Stan- Line dard Institute VHF Very High Frequency FCC Federal Communication Commission VoIP Voice over IP FEC Forward Error Correction WAN Wide Area Network FTTH Fibre To The Home Wi-Fi Wireless-Fidelity HVAC Heating Ventilation and Air Conditio- xDSL x - Digital Subscriber Line ning IARU International Amateur Radio Union ICT Information and Communication Te- IEC chnology International Electrotechnical Com- b IbLIOGrAFIA mission IGMP Internet Group Management Proto- [1] Guida CEI 306-2, “Guida per il cablaggio col per telecomunicazioni e distribuzione mul- IP Internet Protocol time-diale negli edifici residenziali” IPTV Internet Protocol TV [2] Progetto OMEGA (Home Gigabit Access), LAN Local Area Network http://www.ict-omega.eu/ LCD Liquid Cristal Display [3] IEEE International Symposium on Power LED Light Emitter Diode Line Communications and its Applications, MAC Medium Access Control http://www.ieee-isplc.org/2009/ MF Medium Frequency [4] CENELEC EN 50065-1, “Signalling on Low- MII Media Indipendent Interface Voltage Electrical Installations in the Fre- MIMO Multiple Input Multiple Output quency Range 3 kHz to 148,5 kHz Part 1: NA Numerical Aperture General Requirements, Frequency Bands NWIP New Work Item Proposal and Electromagnetic Disturbances” OFDM Orthogonal Frequency Division Mul- [5] CISPR 22, “Information technology equip- tiplexing ment - Radio disturbance characteristics - ONT Optical Network Termination Limits and methods of measurement” PCI Peripheral Component Interconnect [6] ITU-T G.9960, “Next generation wireline PLT Power Line Telecommunication based home networking transceivers” POF Plastic Optical Fibre [7] http://www.smartgrids.eu/ PMMA Polimetilmetacrilato [8] “Le Plastic Optical Fiber e le TLC”, Notizia- QAM Quadrature Ampliture Modulation rio Tecnico Telecom Italia n. 3 - Dicembre QoS Quality of Service 2007, pagg. 97-100 QPSK Quadrature Phase-Shift Keying RJ Registered Jack ROBO ROBust OFDM SI Step Index SMI Small Multimedia Interface STB Set Top Box TCP Transmission Control Protocol andrea.bergaglio@telecomitalia.it TDMA Time Division Multiple Access mariano.giunta@telecomitalia.it UDP User Datagram Protocol angelantonio.gnazzo@telecomitalia.it NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009 125
  • 19. Tecnologie Powerline e fibre ottiche plastiche: l’esempio Smart Inclusion - andrea Bergaglio, mariano Giunta, angelantonio Gnazzo A UTOrI andrea Bergaglio mariano Giunta angelantonio Gnazzo laureato in Ingegneria Elettronica laureato in Ingegneria Elettronica, laureato in Fisica, nel 1988 è en- con indirizzo Telecomunicazioni, nel 1989 entra in Azienda, dove trato in Azienda, dove, fino al nel 1996 è entrato in Azienda, si occupa delle attività di speri- 1996, ha lavorato nel campo delle dove, fino al 2003, si è occupato mentazione, standardizzazione e tecnologie per le fibre ottiche e della progettazione e dello svi- qualificazione per gli aspetti di ottica integrata. Ha contribuito al luppo software di applicazioni per Compatibilità Elettromagnetica progetto e alla realizzazione di la gestione di apparati di rete (EMC) relativi al settore delle te- fibre ottiche speciali e di dispositivi (NT1Plus per ISDN) e per l’eser- lecomunicazioni e della tecnologia quali i diramatori di potenza, gli cizio e la manutenzione della dell’informazione. Attualmente è amplificatori integrati e i dispositivi stessa rete. Successivamente ha responsabile del Laboratorio di selettivi in lunghezza d’onda. lavorato nel campo dei terminali Compatibilità Elettromagnetica ed Dal 1996 e fino al 2000, la sua at- di rete fissa. è coinvolto oltre che nell’attività tività ha riguardato gli aspetti di Dal 2006, si occupa di tematiche di normativa internazionale (ETSI, misura su portanti fisici e sugli di home networking, con l’obiettivo CENELEC, IEC), in progetti relativi impianti di telecomunicazione. di analizzare e sperimentare le alle problematiche EMC delle reti Dal 2000 sta lavorando su tema- tecnologie di connettività di inte- di telecomunicazione a larga ban- tiche di home networking, con resse per il contesto di servizio da e dei sistemi di Power Line particolare attenzione alle attività multi-play di Telecom Italia, in re- Telecommunication. Ha tenuto riguardanti lo studio e l’integrazione lazione alle evoluzioni previste corsi presso il Politecnico di Torino delle reti e dei terminali nell’ambito nello scenario NGN2, sia per l’am- ed è autore di diverse pubblica- di scenari di servizio multi-play. bito residenziale che business. zioni presentate in congressi in- Ha partecipato a diversi progetti Attualmente è responsabile del ternazionali (IEEE EMC Sympo- nazionali ed europei, nonché se- progetto di “Home/indoor networ- sium, Zurich EMC Symposium, guito gruppi di normativa. Attual- king technology - Innovation” ■ ecc.). mente è responsabile del labora- Dal 2002 al 2005 è stato membro torio di Home Networking di Tele- dello Steering Committee del com Italia Lab ■ progetto europeo FOR-EMC fi- nanziato dalla Commissione Eu- ropea ■ 126 NOTIzIarIO TECNICO TELECOm ITaLIa - anno18 NumeroDUE2009