1. Turbolenze comunicative
Presentazione XII Rapporto Unimonitor.com1 (a.a. 2008-09)
Malesseri e rimedi. Il parere degli studenti triennali di Scienze
della Comunicazione della Sapienza
di Cristina Sofia
L’analisi delle opinioni espresse dagli studenti intervistati sul rapporto tra formazione e lavoro,
attraverso l’universo delle risposte, ha messo in luce sia razionalizzazioni relative alla visione
dell’esperienza formativa, sia razionalizzazioni in merito al rapporto con la Facoltà di Scienze della
Comunicazione e con l’Università “La Sapienza”.
L’esame del materiale testuale ha riguardato due diversi insiemi di contenuti. Il primo costituito da
tutte le risposte degli studenti lavoratori alle domande relative al Rapporto tra formazione e lavoro;
il secondo relativo alle opinioni espresse da lavoratori e non lavoratori in merito ai Pregi e limiti
della formazione in comunicazione e alle proposte di miglioramento (Tabella 1). Di seguito,
verranno presentati in analitico i risultati dei due percorsi di analisi.
Tabella 1 – Gli items dell’intervista
Rapporto tra formazione e
lavoro Lavoratori Non lavoratori
Le conoscenze e le
X
competenze acquisite
Valutazione del percorso
X
formativo
Pregi e limiti della
formazione in
X X
comunicazione e proposte di
miglioramento
Proseguimento del percorso
X X
formativo
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Direzione scientifica dell’Osservatorio di Facoltà su formazione e lavoro nel campo della comunicazione: Mario
Morcellini, Barbara Mazza.
Le interviste sono state realizzate dagli studenti del corso di Analisi dei dati, a.a 2008-2009.
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2. 1. Analisi delle risposte alle domande relative al rapporto tra formazione e lavoro (lavoratori)
Il lessico utilizzato dagli studenti lavoratori ha evidenziato un insieme di parole chiave (parole
tema) che per la frequenza con cui ricorrono contraddistinguono le modalità di risposta degli
intervistati e un nucleo di parole meno ricorrenti che per l’attinenza con il tema trattato si rivelano
particolarmente connotative (parole significative). Queste prime evidenze empiriche (Tabella 2)
hanno costituito la tappa iniziale di un itinerario analitico che è proseguito con l’analisi delle
concordanze tramite la ricontestualizzazione delle parole più interessanti all’interno del testo
analizzato.
Tabella 2 – Parole tema Parole significative (<=4)
Forme Frequenze Forme Frequenze
lavoro 140 tirocini 4
comunicazione 89 frammentati 3
esami 77 3+2 3
laurea 54 crediti 3
competenze 53 lezioni 3
università 45 applicativi 2
specialistica 42 cattedra 2
formazione 39 pomezia 2
facoltà 28 versatilità 2
sapienza 28 erasmus 1
corsi 27 esamificio 1
laboratori 26 laboratoriale 1
triennale 24 seminario 1
stage 17
laureati 13
preparazione 11
studenti 10
insegnamenti 9
teoria 7
professori 5
Occorrenze totali: 16527.
Attraverso questo tipo di analisi è stato possibile ricollocare le parole tema più interessanti
all’interno del loro contesto d’uso e ricostruire i significati attribuiti alle espressioni utilizzate. Così
la parola lavoro evidenzia sia la debolezza della formazione in Scienze della Comunicazione sia la
capacità di adattamento degli studenti a contesti esterni a quello universitario; la comunicazione
risulta un valore aggiunto alla formazione che, anche grazie a tale caratteristica, viene definita a
‘360°’; la Facoltà è dinamica e aperta anche se sofferente sul piano strutturale; i professori sono
citati mettendo in risalto le positività delle modalità dirette di rapporto con gli studenti che si
attuano soprattutto all’interno dell’offerta formativa seminariale e laboratoriale; questi ultimi,
infine, vengono riportati come ‘vittime’ della riforma e della scarsa disponibilità e inadeguatezza
degli spazi destinati alla didattica.
Lavoro
…molto spesso la prima cosa che ti viene detta dai datori di lavoro è che il fatto che tu abbia fatto s.d.c. non è
abbastanza ….
nessun titolo di studio, da solo è sufficiente per trovare lavoro. Dipende tutto dalle capacità personali ….
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3. Comunicazione
… sono tutti molto contenti di averci assunto. Quindi la comunicazione veramente dà un valore aggiunto ed
è un bene svilupparla ….
…. quando frequentavo io…. quando mi sono laureato scienze della comunicazione era a numero aperto con
4 - 5 milioni di iscritti all'anno che erano veramente troppi….
….la formazione che dà una facoltà come quella di scienze della comunicazione a Roma è una formazione a
trecentosessanta gradi, è indispensabile …..
….tra i difetti, direi, che scienze della comunicazione non da la possibilità di sbocchi diretti ma in un certo
senso il lavoro devi inventartelo….
La Facoltà
…un altro pregio può essere il fatto che sia diventata una Facoltà a numero chiuso e che è stato ridotto il
numero di studenti che ha accesso ai corsi…
… la dinamicità della Facoltà, il fatto che è una università dinamica e ti sveglia un po ' . .
. . . non è una Facoltà chiusa, per esempio mia sorella ha studiato filosofia e là è più chiuso l'ambiente …
…secondo me un problema grave è l'organizzazione proprio della Facoltà, mancanza di spazi e
strumentazione. Magari incentiverei anche più stage, tirocini…
…sicuramente i pregi sono il riuscire a destreggiarsi all'interno della Facoltà che ti aiuta poi fuori
dall'università; poi la presenza di numerosi insegnamenti ….
… tra i pregi c'è quello che la Facoltà ha una visione a trecentosessanta gradi, una multidisciplinarietà ….
Professori e studenti
…con meno persone è possibile un’interazione anche maggiore con i professori, nei seminari, in qualche
laboratorio particolare …non tutti. No… ma i pregi sono parecchi ….
… una delle vittime della riforma, quindi mi sono subita aule piene di gente, studenti che si prendevano a
botte per prendersi i posti a sedere, e questo influisce negativamente …..
Le parole significative segnalano invece la competenza degli intervistati rispetto all’esperienza
formativa. L’esamificio2 è il termine con il quale si fa riferimento alle disfunzionalità provocate
dall’eccessivo numero di esami che, allo stesso tempo, vengono interpretate in termini di
frammentazione del percorso formativo; il 3+2 rimanda alle modalità di maturazione del titolo e
all’effettiva spendibilità lavorativa dei percorsi formativi; la versatilità richiama l’eclettismo e la
capacità di adattamento dei giovani che si formano in Scienze della Comunicazione. Infine, tra le
forme lessicali più significative troviamo anche Pomezia. Il riferimento è alla sede decentrata
dell’Università “La Sapienza” in cui si tiene un corso triennale in Scienze e Tecnologie della
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Si ricorda che gli 80 studenti triennali intervistati hanno seguito il corso di laurea triennale in comunicazione nel
periodo in cui era in vigore l’ordinamento 509/99 e, dunque, ben evidenziano i limiti e le criticità di quell’impianto
didattico, attualmente superato dall’attuazione dell’ordinamento 270/04.
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4. Comunicazione che, in base alle valutazioni positive espresse rispetto alle modalità didattiche e di
maturazione degli esami, sembra piuttosto gradito dagli studenti.
L’esamificio
… tra i difetti . . . ah, di certo l'esamificio …ma mi rendo conto che è un problema dell’università italiana
….
….l'organizzazione degli esami… perchè io ne ho fatti tantissimi tutti frammentati, è una cosa allucinante!
Tutti questi seminari per raggiungere i punti di credito…
Il 3+2
… avevo intenzione di fare un master di primo livello e ho detto vabbè ok basta non è così, cioè serve la
formazione magistrale, quindi il 3+2, poi adesso non so come cavolo è combinato ….però ti dico che solamente
con la triennale non ci fai moltissimo infatti io ho deciso di fare la laurea specialistica…
….con il lavoro mi devo ancora formare. Il nuovo ordinamento io ho sempre detto che ha avuto dei pregi e dei
difetti , il 3+2 ha snellito un po’ questa carriera universitaria però la pecca è quella che se mi fossi trovata nel
vecchio ordinamento a dover forzatamente fare 5 anni forse non avrei terminato….
Versatilità
…. i pregi . . . versatilità … c’è una capacità dello studente di s.d.c. di adattarsi a cose che non fa
direttamente….
…. lo studio innanzitutto, la versatilità e quindi il fatto di masticare un po' di tutto e di non essere
spaventata dai linguaggi….
Pomezia
….gli esami che sono riuscita a fare a Narni …poi alcuni se non ricordo male li ho fatti a Pomezia sono stati
una mano santa perché ho risolto almeno il problema della sede…
… gli esami che ho dato a Narni e a Pomezia mi hanno alleggerito un pò nei tempi, ma saranno stati in tutto
sei!…
Anche l’individuazione dei segmenti ripetuti ha consentito di identificare stringhe di testo di
particolare interesse. Tra queste quella che forse risulta aggiungere un ulteriore apporto di contenuti
è sicuramente alla Sapienza (Tabella 3).
Tabella 3 – I segmenti ripetuti
Lg Segmento Frequenza
3scienze della comunicazione 31
2il lavoro 27
2gli esami 26
2alla sapienza 22
3mondo del lavoro 22
2la laurea 18
4
5. 2la formazione 16
2la specialistica 15
2la triennale 15
2le competenze 14
L’analisi delle concordanze fa emergere in questo caso valutazioni nel complesso positive e un
elevato gradimento rispetto alla possibilità di continuare il percorso di studi usufruendo dell’offerta
formativa dell’Ateneo. Va rilevata anche una sorta di ‘percezione affettiva’ nei confronti della
Facoltà di Scienze della Comunicazione che è definita nostra.
….. alla Sapienza…..
….si dovrebbe fare più pratica. Sì sempre alla Sapienza perché era mio interesse completare qui gli studi…
…studio comunicazione d'impresa sempre alla Sapienza semplicemente perché mi sono trovato bene …
….offre una buona preparazione. Si, sempre alla Sapienza, nella nostra facoltà, in comunicazione…
…..certo sempre alla Sapienza, perché ho fatto il triennio qui ….
… comunicazione d’impresa alla Sapienza è una facoltà molto, molto buona….
Questo primo percorso di analisi ha quindi consentito di ricostruire una lettura del materiale testuale
che, a partire dal lessico, ha permesso di ricostruire una tematizzazione delle istanze degli
intervistati.
2. Analisi delle risposte relative alla descrizione di pregi, limiti e proposte di miglioramento
Il secondo percorso di analisi ha invece interessato opinioni più strettamente valutative e ha
permesso di individuare limiti e pregi dei percorsi formativi triennali della Facoltà di Scienze della
Comunicazione. L’omogeneità dei giudizi espressi dagli intervistati mette in evidenza una serie di
elementi di particolare interesse come le potenzialità di un percorso formativo multidisciplinare, la
scarsa connessione Università-mondo del lavoro e la carenza di percorsi formativi
professionalizzanti.
L’analisi di questo corpus testuale ha consentito, a partire dal vocabolario utilizzato dagli
intervistati (Tabella 4), di mettere a punto la descrizione di ulteriori aspetti relativi alle peculiarità
dei percorsi formativi triennali. Le parole più ricorrenti rimandano in modo stringente a contenuti
che consentono di approfondire gli aspetti del percorso formativo. Assumono evidenza parole come
esami, lavoro, pratica, comunicazione, formazione, facoltà, università, laboratori, stage che nella
loro specificità declinano le modalità dei percorsi didattici.
Tabella 4 – Il vocabolario
Parole Frequenza Parole Frequenza
esami 47facoltà 21
pregi 46università 21
molto 36limiti 18
lavoro 35laboratori 17
troppo 33stage 16
5
6. pratica 30teorico 16
poco 29azienda 15
mondo 28approfondire 13
corso 28specialistica 12
comunicazione 27studi 11
difetti 27preparazione 11
laurea 26scienze 10
formazione 22studenti 10
materie 22pratico 10
Occorrenze totali: 6363
I contesti d’uso delle forme lessicali più ricorrenti rinviano al testo e fanno emergere valutazioni e
indicazioni per il miglioramento dell’offerta formativa: da una parte la forza della
interdisciplinarietà del percorso formativo, dall’altra la necessità di rendere più solida la
connessione formazione-lavoro.
Tabella 5 – I contesti d’uso delle forme verbali
I pregi sono una visione globale del mondo dell’informazione …
Allora per i pregi la multidisciplinarietà e tutto sommato una serietà …..
Come pregi potrei citare sicuramente la formazione multidisciplinare…..
Difetti forse l’eccessivo approccio teorico sarà una banalità
la mancanza di un reale cordone che leghi l’università al mondo del
Difetti lavoro
Cambierei appunto l’approccio…meno teoria perchè se ne è fatta anche troppa
Cambierei gli stage come sono strutturati
Cambierei l’aspetto laboratoriale che non esiste quello che c’è non basta
Allo scopo di individuare linguaggi tipici di particolari categorie di soggetti è stata effettuata
un’analisi delle corrispondenze lessicali che, a partire dalle caratteristiche degli intervistati, ha
fornito un quadro interpretativo delle dimensioni lessicali.
Per effettuare quest’analisi è stata costruita una matrice forme per testi utilizzando la variabile
Condizione occupazionale ALMALAUREA, ricodificata in quattro categorie: Lavoratori non iscritti
alla specialistica, Lavoratori a tempo indeterminato iscritti alla specialistica, Lavoratori atipici
iscritti alla specialistica, Non lavoratori.3 Tale variabile, infatti, si era già rivelata utile sia per la
selezione dei soggetti da intervistare sia, in sede di analisi dei dati, come criterio discriminante
all’interno dell’unità di analisi.
L’interpretazione delle relazioni tra modalità della variabile e forme lessicali va ricondotta ai
contributi che le singole modalità danno all’individuazione dei fattori (dimensioni lessicali) e alle
coordinate delle forme lessicali4 (Tabella 6).
Tabella 6 – Coordinate e contributi delle modalità della variabile Condizione occupazionale
ALMALAUREA ricodificata rispetto alle due dimensioni lessicali considerate
Coordinate Contributi assoluti Contributi relativi
3
Le altre variabili categoriali a disposizione (Sesso, Corso di laurea triennale, Età alla laurea, Anno di laurea, Voto di
laurea, Condizione lavorativa attuale, Iscrizione alla specialistica), al contrario di quella utilizzata, nel controllo
analitico del potere discriminante delle categorie non si sono rivelate altrettanto significative.
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Le due dimensioni lessicali individuate nell’insieme riproducono il 69% della varianza. Ciò vuol dire che il quadro
descrittivo che ne scaturisce rende conto del 69% della varianza complessiva della matrice forme per testi.
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7. Modalità Pesi Distanza dall'origine Asse 1 Asse 2 Asse 1 Asse 2 Asse 1 Asse 2
Lav no Spec 11,26 3,57 -0.30 -1.71 2,00 72,30 0,03 0,82
Lav Indet Spec 8,17 4,98 -0.26 1,17 1,10 24,40 0,01 0,27
Lav Atipic Spec 39.87 0,74 -0.72 0,19 40,50 3,00 0,71 0,05
Non Lavoratori 40.70 0,75 0,85 0,06 56,40 0,30 0,96 0,00
Le relazioni tra modalità e forme lessicali sono state anche rappresentate graficamente all’interno di
un piano cartesiano in cui sono state messe in evidenza le zone in cui emerge il lessico tipizzante
delle quattro categorie di soggetti (Grafico 1). La lettura del grafico seguirà quindi la lettura delle
forme lessicali più vicine alle modalità della variabile considerata, nel tentativo di interpretare gli
atteggiamenti nei confronti dell’esperienza formativa e del mondo del lavoro.
La prima dimensione lessicale (ascissa) consente di individuare una marcata contrapposizione tra i
Non lavoratori, che si collocano sul semiasse positivo (a destra), e i Lavoratori atipici iscritti alla
specialistica, collocati sul semiasse negativo (a sinistra). I primi si mostrano preoccupanti rispetto
alla collocazione occupazionale e fanno riferimento alle modalità ricerca del lavoro utilizzando un
lessico che si compone di parole come: colloquio, conoscenze, impresa, competenze; i secondi
appaiono invece più realisti e competenti rispetto alle potenzialità del percorso formativo e alle
‘regole’ dettate dalla riforma 3+2. Le forme più caratterizzanti sono riforma, formazione,
insegnamenti, teorici, pratici. Sempre questi ultimi nella descrizione delle problematiche connesse
all’incertezza lavorativa utilizzano le parole lavoro, stage, spendibile, difficoltà.
La seconda dimensione evidenzia invece da una parte i Lavoratori a tempo indeterminato iscritti
alla specialistica (semiasse positivo, in alto) che mostrano una maggiore conoscenza del mondo del
lavoro (mercato, lavorare, esperienze) e appaiono più critici nei confronti delle modalità di
maturazione del titolo di studio (valga l’utilizzazione emblematica della formula esaminificio),
anche se, va detto, come viene esplicitato all’interno delle interviste, la critica è estesa alle regole
generali del sistema; dall’altra i Lavoratori non iscritti alla specialistica che manifestano, nel
complesso, opinioni più negative, segnalando una visione piuttosto pessimistica del percorso di
studi effettuato. La critica viene esplicitata tramite le parole inutile, superficiale, crediti, esoneri e il
riferimento al lavoro è del tutto assente.
L’analisi condotta è stata utile per mettere a punto una sintesi del materiale testuale e ricostruire un
quadro interpretativo del contenuto delle risposte degli intervistati che costituisce nel suo insieme
una traccia tesa a mettere a punto ulteriori considerazioni di carattere progettuale e affinare la
valutazione dei percorsi formativi in esame.
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8. Grafico 1 - Le dimensioni lessicali
Grafico 1 Le dimensioni lessicali
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