Gli Open Government Data per lo sviluppo territoriale
1. Gli Open Government Data e lo
sviluppo territoriale
Impatto e ricadute per imprese e PA
Ugo Bonelli – IWA Italy
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1 09/05/12 Titolo della presentazione
Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
2. Agenda
1. Il dato pubblico: perché e quali «open»!
2. Gli attori: chi fa che cosa
3. Il valore economico dei dati pubblici
4. La “Value chain” (catena del valore) dei dati
5. Il circolo virtuoso degli “Open Data”
6. Il territorio al centro del processo
7. A che punto siamo: il rischio del «Data divide»
8. Il caso www.opencoesione.gov.it
9. Le principali novità nel decreto «Digitalia»
10.Questioni aperte e criticità
2 09/05/12 Titolo della presentazione
Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
3. Gli Open Government data: Quali sono?
Fonte: Open Data Manual, http://opendatamanual.org/
In Europa agli Open Gov Data si associa la PSI (Public Sector Information)
3 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
4. Quali dati?
• Bilanci delle Amministrazioni pubbliche
• Dati ambientali
• Dati sanitari
• Dati sui trasporti pubblici
• Dati catastali e mercato immobiliare
• Dati territoriali sulle attività economiche e sulle imprese
• Dati su sicurezza e criminalità
• Dati di spesa delle Amministrazioni (www.openspending.org)
• Dati territoriali su beni e attività culturali
• Dati su dichiarazione dei redditi
• Dati su Turismo e ricettività alberghiera
• Dati su servizi scolastici
• ……
Con priorità ai dati georeferenziati e aggiornati!
4 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
5. Perché rendere i dati prodotti dalle PA
aperti?
I dati sono materia prima per il successivo riuso
(riutilizzo) per realizzare apps attraverso mashup
Servizi aggiuntivi e conoscenza condivisa
5 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
6. Gli obiettivi dell’apertura dei dati pubblici
Un dato aperto può essere valorizzato creando
applicazioni e mashup che impattano su:
•Pubblica Amministrazione e cittadini
– Trasparenza
– Partecipazione
– Collaborazione
•Sviluppo economico e impatto sul territorio
– Valutazione di impatto delle politiche pubbliche di spesa
– Vantaggio competitivo per gli “ecosistemi territoriali” (Distretti
industriali e digitali, smart city)
– Disponibilità delle informazioni per le decisioni di investimento
– Aiutare i policy maker nella spending review
– Analisi e simulazioni in diversi settori (beni culturali, ambiente,
sanità, ecc.)
6 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
8. Il valore economico dei dati pubblici
8 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
9. Le caratteristiche degli Open Data
I dati e informazioni digitali presentano le seguenti
caratteristiche microeconomiche:
1. Sono “privi di rivalità” - il dato è un “bene pubblico”, il
suo uso non pregiudica il suo riutilizzo da parte di altro
soggetto
2. Presentano bassi “costi di distribuzione”
3. Presentano importanti “esternalità di rete”
4. Bassi “costi di transazione” per l’accesso
Il riutilizzo è
economico!!
9 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
10. Impatto macroeconomico degli OD
• Riduzione delle “asimmetrie informative” tra i diversi
attori economici e le PA
• Ampliamento della concorrenza nei diversi mercati
verticali (anche attraverso la riduzione delle rendite di
posizione nei mercati oligopolistici)
• Riduzione delle barriere all’ingresso nei mercati
• Maggiore gettito fiscale attraverso la nascita di nuove
imprese con impatto occupazionale (politiche
economiche anticicliche)
• Incrementare gli IDE (Investimenti Diretti Esteri) su
ecosistemi territoriali
• Effettuare “benchmark sulla trasparenza” dei bilanci e
dell’attività amministrativa (accountability)
• Conoscenza collettiva degli asset territoriali
10 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
11. La Value chain del riuso degli Open data
Data as a
Service
11 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
12. Il “circolo virtuoso” bottom-up degli
Open data
Domanda
Domanda Investimenti
Investimenti
privata e aggregata
privata e aggregata privati
privati
12 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
13. L’ecosistema territoriale dei dati
aperti
Offerta
Sviluppo
Territorio
Domanda
13 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
14. Gli Open data in Italia: A che punto siamo?
Aggiornamento
del
10/10/2012
Fonte: http://www.dati.gov.it/content/infografica
14 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
15. La distribuzione territoriale delle PA in Open Data
Aggiornamento
del
10/10/2012
Fonte: http://www.dati.gov.it/content/infografica
15 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
16. Quali Enti e PA hanno rilasciato di più?
Fonte: http://www.dati.gov.it/content/infografica (dati in valore assoluto)
16 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
17. Il rischio del «data divide»
Il “Data divide” è un rischio concreto che si può
articolare su più dimensioni
“Data divide” “Data divide” “Data divide”
culturale territoriale organizzativo/normativo
17 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
21. Le principali novità previste nel decreto «Digitalia»
Nel decreto si anticipano i punti chiave dell’attuale proposta
di revisione della Direttiva PSI (Dir. 2003/98/CE)
Art. 9 «Dati di tipo aperto e inclusione digitale» (modifica al
CAD – Cod. Amministrazione Digitale)
•«Open by default»
•Gratuità del riuso, anche per finalità commerciali, dei dati detenuti dalla
PA
•Rapporto annuale sul processo di valorizzazione dei dati pubblici
(Agenzia per l’Italia Digitale)
•Linee guida nazionali (standard tecnici, ontologie dei servizi e dei dati,
art. 7) – Le PA si devono uniformare
MA!!!!
21 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
22. Eccezioni all’Open Data by default nel «Digitalia»
Ma al punto b) dell’art. 9 si dice:
«I dati sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure sono
resi disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione.
L’Agenzia per l’Italia digitale può stabilire, con propria deliberazione, i casi eccezionali,
individuati secondo criteri oggettivi, trasparenti e verificabili, in cui essi sono resi
disponibili a tariffe superiori ai costi marginali..»
E…
«(comma 2) I dati e i documenti che le amministrazioni titolari pubblicano, con
qualsiasi modalità, senza l’espressa adozione di una licenza di cui all’articolo 2, comma
1, lettera h), del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36, si intendono rilasciati
come dati di tipo aperto ai sensi all'articolo 68, comma 3, del presente Codice.
L’eventuale adozione di una licenza di cui al citato articolo 2, comma 1, lettera h), è
motivata ai sensi delle linee guida nazionali di cui al comma 7»
Sono previste, quindi, delle eccezioni..
22 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
23. ….le criticità del «Digitalia»!
1. Registro imprese - Banca dati “Sole-source”
• 60 milioni di Euro/anno derivanti dal rilascio dei dati (30 da
distributori)
• Mercato a valle di servizi professionali che si basano sui dati
imprese (750 mil. Euro) – distributori Infocamere (48)
• Forti barriere all’ingresso sul mercato dei dati/informazioni su
imprese e doppia tariffazione
2. Dati catastali
• Geodati e dati immobiliari
3.Dati Agenzia delle Entrate (Anagrafe Tributaria)
I dati sono stati già pagati dalla collettività, no a modello del
costo medio (Ag. Territorio Catasto)
Evitare la doppia marginalità!!
Uscire dalla logica dei “distributori” dei dati!!
23 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
25. Criticità e prospettive
• Definizione degli Standard semantici (standardizzazione/interoperabilità tecnica e
giuridica)
• Qualità e aggiornamento dinamico dei dati
• Framework comune tra i diversi livelli amministrativi produttori di dati (europeo,
nazionale, regionale, comunale – Agenzia per l’Agenda Digitale)
• Aumentare l’engagement di cittadini e imprese per il riuso dei dati
• Estendere obblighi decreto «Digitalia» ai Dati delle società partecipate che
erogano servizi pubblici locali (trasporti, rifiuti, energia, ecc.)
• Perché modifica al CAD (inattuato)? Meglio approvare un FOIA (Freedom of
Information ACT)
• Maturazione del mercato del riuso dei dati per servizi ed app
• Investimenti in istruzione e formazione dei dip. Pubblici e, in generale, della soc.
civile
25 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
26. In conclusione…
Il dato aperto costituisce la «valuta» della
società della conoscenza
Thomas Jefferson in una lettera a
Isaac MacPherson del 1813, scrive:
“Chi riceve un’idea da me, ricava
conoscenza senza diminuire la mia;
come chi accende la sua candela con
la mia, ha luce senza lasciarmi al buio”
26 Gli Open Government Data e lo sviluppo territoriale
27. Fatta l’Italia open, ora
bisogna fare gli italiani open!!
Grazie per l’attenzione!
Ugo Bonelli – IWA Italy
u.bonelli@fastwebnet.it
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