4. Pirata / Corsaro
Pirata: è il bandito dei mari, agisce col suo
equipaggio per puro interesse personale, non
ha padrone né legge
Corsaro: è (sul mare) il killer/criminale a libro
paga del potere legittimo, agisce col suo
equipaggio su mandato superiore o comunque
ne condivide gli interessi
7. Trapelicino - Metà XII
Bandito da Pisa per
un’azione criminale
contro i Saraceni
Corsaro per conto di
Genova e quindi nemico
dei Pisani
poi pirata (?) o meglio
corsaro libero
professionista con la
Corona d’Aragona
Grande impresa 1165
Golfo dei Poeti
8. Comportamenti “da pirata”
coinvolto nelle vicende politiche, diplomatiche e militari di almeno
cinque grandi potenze: i comuni di Pisa e Genova, il califfato
fatimide d’Egitto, la corona d’Aragona e l’impero bizantino
crimine: getta fuoribordo viaggiatori ospiti di Alessandria
d’Egitto (quindi islamici)
ha un profondo legame col suo equipaggio (comunità di
destino), atteggiamenti prepotenti con i nemici, sfrutta il
linguaggio “feudale” con i committenti
9. I pirati “turcheschi”
XVI-inizio XIX - Mediterraneo (ottomani, cristiani
rinnegati, berberi)
basi sulle coste dell’Africa settentrionale
interesse economico: razzia, riscatto e soprattutto SCHIAVI
interesse politico: indebolimento stati cristiani, appoggio a stati
cristiani in particolare contesti di lotta, parte integrante della flotta
ottomana (quindi CORSARI)
Attacchi frequenti nella costa tosco-ligure, in particolare tra 1560 e
1570
Dragut
10. giugno 1565 - Giaffer nel Golfo
prezeno uno homo, due done e una figlia piccola; né
amasorono un altro … e alla levata del sole se ne
tornarono, perché li homini de Santo Venero et del
Feletino … svegliati e posti in arme li hanno fatto imbarcare
si fermano al Tino e alzano bandiera bianca per il riscatto
ma i prigionieri sono mezzadri poveri
salgono a bordo due uomini di Portovenere al fine
(probabile) di reperire informazioni
11.
12.
13.
14. 1565 - Giaffer nel Golfo della Spezia
una fregata risale il Magra e cattura 4 barche (San
Terenzo, Levanto, Chiavari) piene di merci poi si
sposta sul Tino dove arrivano subito dei leudi che
“fecero riscatto di dette barche e robe”
in realtà mercato: “subito che loro han fatto
qualche presa gli debba andare tanto numero di liuti
et persone a comprarle senza alcun ordine, cum
farle montar di pretio per dispetto a gli patroni”
16. Da questo capiamo che
il frutto economico della “razzia” consisteva in primo luogo nel riscatto e
poi nella tratta di schiavi, ma vi era anche un “ritorno” (e quindi anche
connivenza) nel mercato locale
non c’era una reazione organizzata ed efficace ma estremamente
localizzata (le comunità sono lasciate spesso a sé stesse)
se per le donne la schiavitù era inevitabile per gli uomini si registrano
diversi casi di “carriera” all’interno dell’esercito o del governo ottomano
il legame con il contesto politico generale era “alto”: alla razzia seguivano
colloqui esplorativi e conoscitivi delle parti in campo
18. Cosa ci dicono
Tecnica di attacco: avvicinamento (e nascondiglio) a riva in zone
scarsamente presidiate e/o dotate di sorgenti
Attacco a sorpresa di borghi limitrofi
Necessità di punteggiare la costa con edifici facilmente gestibili e
utili soprattutto a dare l’allarme oltre che bombardare le
imbarcazioni in arrivo
Attacco e difesa in forte relazione con le potenzialità
economiche del borgo
24. Cosa potrebbero ancora dirci
Dinamiche sociali, politiche ed economiche
Mentalità, usi, costumi (ex voto)
Modalità di difesa e di controllo, uso della costa
Geologia e clima: variazione del livello del mare
nel passati due millenni grazie a scavi mirati negli
“scarichi” delle torri ed edifici costieri