2. FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA
Anno Accademico 2017-2018
CORSO DI IGIENE GENERALE E APPLICATA
METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA
Martino Trapani
3. Processo continuo e sistematico di raccolta, analisi,
interpretazione e divulgazione di dati descrittivi per
monitorare i problemi di salute della popolazione
(malattie, incidenti, disabilità, fattori di rischio…)
attraverso l’attività di vigilanza si acquisiscono
informazioni necessarie per prendere decisioni utili
per favorire la salute.
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SORVEGLIANZA
4. La sorveglianza epidemiologica è stata sviluppata
con l’obiettivo primario di monitorare la frequenza
di alcune malattie, di identificare la popolazione
affetta e, a seguito dell’introduzione di specifiche
contromisure, di dimostrare l’avvenuto beneficio di
riduzione del rischio.
La sorveglianza dovrebbe quindi essere una delle
attività più importanti una volta identificati i
determinanti di malattia.
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SORVEGLIANZA
5. • determinare i bisogni sanitari;
• pianificare gli interventi di prevenzione e controllo
delle malattie;
• valutare l’efficienza degli interventi;
• stimolare la ricerca;
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SORVEGLIANZA
6. • passiva
Esempio: il sistema di notifica delle malattie infettive
• attiva
Esempio: indagine ad hoc per insorgenza di un evento
epidemico/inatteso
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SORVEGLIANZA
7. • identificare la rilevanza dell’evento;
• definire gli obiettivi;
• identificare i protagonisti della sorveglianza;
• definire i casi e non casi;
• definire quali dati raccogliere;
• definire il flusso informativo;
• identificare gli strumenti di analisi;
• definire gli strumenti di valutazione;
• identificare gli strumenti di feed-back pianificare i costi;
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PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA
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SORVEGLIANZA IN SANITA’ PUBBLICA
DEFINIZIONE
“la sorveglianza è la sistematica raccolta,
archiviazione, analisi e interpretazione di dati,
seguita da una diffusione delle informazioni a tutte
le persone che le hanno fornite e a coloro che
devono decidere di intraprendere eventuali
interventi”
16. • Stimare le dimensioni di un problema;
• Determinare la diffusione geografica di una malattia;
• Descrivere la storia naturale di una malattia;
• Rilevare le epidemie/definire un problema;
• Generare ipotesi, stimolare la ricerca;
• Valutare le misure di controllo;
• Monitorare i cambiamenti di un agente patogeno;
• Rilevare i cambiamenti nelle pratiche sanitarie;
• Facilitare la programmazione sanitaria;
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UTILITA’ DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA
17. • Sensibilità: capacità di individuare correttamente i
veri malati
• Tempestività: riferita all’intero ciclo del flusso
informativo;
• Accuratezza delle informazioni;
• Completezza delle informazioni;
• Semplicità di raccolta, archiviazione, analisi dei
dati;
• Flessibilità: capacità di adattamento del sistemi
all’evoluzione delle conoscenze;
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CARATTERISTICHE DI UN SISTEMA DI
SORVEGLIANZA
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano una
complicanza molto frequente e di primaria importanza nella
gestione del paziente.
Le ICA comportano una maggiore sofferenza per il paziente ed
un maggior carico assistenziale per gli operatori.
A ciò si aggiunge un impatto economico dovuto ad indagini
diagnostiche, terapie farmacologiche, complicanze, aumento
delle giornate di degenza ed eventuale richiesta di risarcimento
danni.
È necessario dunque mettere in atto interventi di prevenzione,
di seguito riportati, coordinate tra loro, allo scopo di prevenire e
ridurre l’insorgenza delle infezioni ospedaliere.
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
Le attività di sorveglianza vigenti presso la nostra ASST,
che permettono di quantificare e monitorare il fenomeno,
sono:
1. Segnalazione da parte del Laboratorio Analisi di
isolamento di germi sentinella attraverso il sistema
SENTILOMB;
•Regione Lombardia ha identificato 28 germi definiti Sentinella che
sono quelli con maggior sviluppo di resistenza ad antibiotici.
•Laboratorio Analisi invia alert a Regione Lombardia, alla DMP,
Direttori, Coordinatori e Referenti medici ed infermieri UU.OO.
attraverso posta elettronica.
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
2. Segnalazione da parte delle U.U.O.O. alla DMP di tutte le
infezioni ospedaliere (da germi sentinella e non sentinella);
• I germi sentinella vengono monitorati, richiesti…la DMP ha il totale
delle informazioni (se trattasi di infezioni ospedaliere, comunitarie
o colonizzazioni);
• Le UU.OO. spontaneamente segnalano anche infezioni ospedaliere
derivate da germi «non sentinella» attraverso mail alla DMP;
• La DMP riporta tutti i dati in programma exel;
• I dati di sorveglianza delle infezioni ospedaliere vengono elaborati
dalla DMP, inviati semestralmente a ciascuna U.U.O.O. e se
necessario possono essere oggetto di analisi approfondita agli
incontri CIO.
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
3. Notifica di malattia infettiva secondo la normativa
vigente.
• Attualmente le notifiche vengono effettuate dal
medici che fa diagnosi attraverso un portale
regionale e carta Siss.
• I dati vengono incrociati con le infezioni sviluppate
presso il P.O. di appartenenza della DMP.
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
4. Confronto malattie infettive in programma elaborazioni
SDO e dati inserimento nel programma regionale.
• La DMP riceve periodicamente estrapolazione dei dati
SDO relativamente alla diagnosi di malattia infettiva.
• Dopo confronto, eventuale sollecito di notifiche alle U.O.
in caso di mancanze di segnalazioni.
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
xxxxxxx
Anno di
riferimento
Giornate di Degenza
(esclusi 0-1 giorni)
N. Infezioni Ospedaliere
Tasso di Infezioni
Ospedaliere (*1000 Giornate di
Degenza)
2015 8469 3 0,35
2016 7635 4 0,52
2017 8758 26 2,96
andamento delle infezioni ospedaliere
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LA SORVEGLIANZA IN ASST
A seguito di notifica malattia infettiva vengono verificate
con visita in U.O.:
• Modalità di isolamento se necessario;
• Eventuali «contatti» (di operatori, visitatori., ecc..) da
inviare a SMC o ATS;
• Schede aggiuntive da inviare ad ATS;
• Eventuali campioni da inviare a Laboratori di riferimento
regionali;
Vengono mantenuti rapporti con ATS per eventuali esiti o
documentazioni sanitaria richiesta.
26. L’attuale quadro epidemiologico e l’invecchiamento della
popolazione evidenziano l’importanza di investire sulla
prevenzione e sulla promozione della salute.
Favorire il mantenimento di un buono stato di salute lungo
tutto il corso dell’esistenza produce benefici importanti a
livello economico, sociale e individuale.
Ridurre il carico di malattie e/o ritardare la comparsa di
malattie contribuisce a ridurre i costi della collettività e a
mantenere la sostenibilità dei sistemi sanitari e sociali.
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CONCLUSIONI
27. Le strategie nazionali e locali devono affrontare tutti i
determinanti socioculturali, ambientali, relazionali ed emotivi
che influenzano lo stile di vita e l’insorgenza della malattia
E’ necessaria un’ottica intersettoriale, con il coinvolgimento
di tutti gli ambiti di competenza :
l’approccio multi stakeholder è la strategia più efficace per
assicurare a tutti un futuro all’insegna di uno sviluppo in
salute e più sostenibile
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CONCLUSIONI 2
28. Nell’approccio individuale «prevenzione», «presa in
carico», «gestione» non devono essere considerate
strategie distinte, ma occorre integrare promozione della
salute, inquadramento diagnostico e intervento clinico-
riabilitativo.
L’intervento multidisciplinare può consentire al soggetto
di comprendere le cause del suo problema e di mettere in
atto nella vita di tutti i giorni i comportamenti idonei a
raggiungere gli obiettivi prefissati.
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CONCLUSIONI 3
29. «Quelli che s'innamorano di pratica senza
scienza son come il nocchiere, che entra in
naviglio senza timone o bussola, che mai ha
certezza dove si vada.» Leonardo da Vinci
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FONTI ….