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Giancarlo Maurandi
UNEBA – Federazione Regionale Sardegna
Rimini, 25 e 26 settembre 2019
Contesto regionale e caratteristiche del territorio
 La Sardegna è la terza regione italiana per superficie (dopo
Sicilia e Piemonte) pari a 24.100 Kmq
 La popolazione è pari a 1.653.135 abitanti (Istat, 2017) con
una densità abitativa pari a 69 ab/Kmq
 Il saldo naturale della popolazione registra un trend in
riduzione ed in progressivo invecchiamento.
8,000
10,000
12,000
14,000
16,000
18,000
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Decessi
Nascite
2
 La distribuzione demografica sul territorio è costituita da
due poli metropolitani (a Nord Sassari con 320.000
abitanti, a Sud Cagliari con 500.000 abitanti) e cinque
medie comunità locali aggregate in aree omogenee.
3
 La posizione di insularità, le vie ed i mezzi di
comunicazione costituiscono un importante vincolo per la
definizione della rete ospedaliera e dell’offerta socio-
sanitaria.
 Il peso dei soggetti ultra 80enni sulla popolazione
complessiva passerà da circa il 7% del 2018 al 8% nel 2025 e
al 16% nel 2060 (Istat, 2012).
 La Regione Sardegna si caratterizza come la Regione che
sta invecchiando con il ritmo di accellerazione più
avanzato.
 Altra caratteristica della popolazione è la longevità. La
“blue zone” presenta costantemente in vita 370 persone
con più di 100 anni.
4
Secondo le recenti statistiche, la distribuzione della popolazione per classi
d’età evidenzia l’invecchiamento della popolazione; l’incidenza degli “over 65”
sul totale della popolazione è pari al 24%.
Distribuzione della popolazione per classi d’età
0-14 15-39 40-64 65-70 71-74 75-79 >80
M F M F M F M F M F M F M F
91.123 88.678 219.146 203.656 319.375 323.999 51.240 54.717 43.863 48.68
9
34.467 43.192 42.548 70.898
183.801 422.802 643.374 105.957 92.552 77.659 113.446
1.249.977 389.614
76% 24%
Organizzazione dell’assistenza
 ATS Sardegna – Azienda Tutela Salute (azienda unica)
ASSL – Azienda Socio Sanitaria Locale (n. 8 Assl)
Assistenza ospedaliera (pubblica e privata), specialistica
ambulatoriale, RSA, CDI,
Hospice, riabilitazione globale, salute mentale, dipendenze
patologiche, ADI, assistenza termale, assistenza ai malati
AIDS, Case della salute (MMG, guardie mediche, Pediatri di
libera scelta, personale del 118, PUA, operatori sociali PLUS).
 AOU – Azienda Ospedaliera Universitaria (n. 2)
 AREUS – Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna
6
Ridefinizione della rete ospedaliera
 Prima della ridefinizione
della rete ospedaliera
 Dopo la ridefinizione della
rete ospedaliera del 2017
PL per specialità
Totale pl Regione
pl %
Totale acuti 5.527 94%
Riabilitazione 207 4%
Lungodegenza 167 3%
Totale post
acuti
374 6%
Totale
complessivo
5.901 100%
PL per
specialità
Totale pl Regione
pl %
Totale acuti 4.801 83%
Riabilitazione 306 6%
Lungodegenza 550 10%
Totale post
acuti
856 15%
Totale
complessivo
5.790 100%
7
Criticità
 La rete ospedaliera eroga le prestazioni su 39 strutture di
ricovero.
 I posti letto sono polarizzati con maggior concentrazione
nei poli metropolitani di Sassari e Cagliari.
 11.000 ricoveri annui impropri per complessità e durata
della degenza.
 Utilizzo inappropriato dei pl per acuti per sopperire alla
carenza di pl per post acuti.
 Squilibrio nella ripartizione pl per acuti/pl post acuti, con
un eccesso di pl per acuti.
 Mancato rispetto del DM 70/2015 per gli acuti e post acuti.
La Sardegna è la regione in Italia con il più basso numero di
pl post acuti (0,29 per 1000)
8
9
Circolarità, qualità, cambiamento
 L’ Assessorato alla Sanità, tramite la ATS Sardegna ha
sviluppato un sistema integrato che crea “circolarità”
tra ospedale e territorio.
 Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono
diventate il “motore” di questo sistema in quanto
strutture intermedie “sbilanciate” verso l’ospedale.
 Le RSA sono accreditate istituzionalmente in ambito
socio-sanitario.
 I requisiti minimi organizzativi, strutturali e
tecnologici sono superiori a quelli delle strutture
accreditate istituzionalmente in ambito socio-
assistenziale.
10
 I posti letto attivi nelle RSA in Regione Sardegna sono
1.106 dei quali 370 sono dedicati ai profili di alta intensità
sanitaria (34%).
 Le RSA garantiscono:
 il filtro nel contenimento dei ricoveri ospedalieri
inappropriati
 la continuità ospedale – territorio
 percorsi di dimissione protetta in fase post-acuta
 Ciò consente di mantenere un tasso di ospedalizzazione
inferiore ai 160 ricoveri per mille abitanti (standard
nazionale).
 Le linee di indirizzo sono stabilite nella DGR 22/24 del
03/05/2017 in coerenza con il progetto ministeriale
“Mattone 12”.
11
 Profili assistenziali:
 R1 – alto livello di complessità e supporto alle funzioni
vitali (SLA, ventilazione meccanica assistita).
 R2 – elevata tutela sanitaria e trattamenti di cura
estensivi (stati vegetativi, di minima coscienza,
nutrizione enterale, malattie neurodegenerative,
tracheostomie in ventilazione meccanica,
tumorali/terminali, dialisi).
 R3A/R3D – trattamenti sanitari di recupero e
mantenimento (comorbilità), demenze.
 R3B – trattamenti di lungo assistenza sanitaria e socio-
sanitaria.
Con l’introduzione dei nuovi profili assistenziali, la RSA
sposta i requisiti organizzativi e strutturali da un mix di
assistenza di livello medio verso i livelli di alta intensità
sanitaria.
12
Il sistema tariffario prevede:
R1 – quota sanitaria a carico SSR (€ 225,00/g)
R2 - quota sanitaria a carico SSR (€ 152,00/g)
Alla luce della riqualificazione della rete ospedaliera e di
continuità di cura, i posti letto di RSA per i quali viene
riconosciuta una tariffa giornaliera uguale o maggiore alla
tariffa giornaliera corrisposta per la lungodegenza ospedaliera
(€ 154,00/g), sono da considerarsi posti letto ospedalieri,
rientranti nella dotazione di 3,7 per mille abitanti.
R3A/R3D – quota sanitaria (€ 72,00/g)e quota sociale (€ 72,00/g)
R3B - quota sanitaria (€ 58,00/g) e quota sociale (€ 58,00/g)
13
L’esperienza dell’Hospice
I posti letto di Hospice attualmente operativi risentono di forti
squilibri territoriali. L’offerta prevede, in totale n. 66 posti letto,
dei quali:
 n. 44 pubblici (n.20 a Cagliari, n. 10 a Nuoro, n. 8 a Tempio, n.6 a
Oristano))
 n. 22 privati convenzionati (a Cagliari)
L’attuazione della L. 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso
alle cure palliative e alla terapia del dolore” è stata recepita ma non
attuata.
In Sardegna il n. dei decessi ospedalieri aumenta.
Attraverso i ricoveri nelle RSA, il SSR ha una riduzione del carico
sanitario, organizzativo ed economico, una riduzione dei ricoveri
inappropriati e il ricorso improprio al pronto soccorso.
Il modello è quello di integrazione tra strutture specializzate e
strutture erogative del territorio.
14
L’Esperienza della SLA
La Sardegna è una delle regioni italiane con la maggiore
incidenza della SLA (337 casi ogni 100.000 abitanti), il
doppio dei valori nazionali.
Con la ADI di 3° livello si sono potenziate le risorse
infermieristiche dedicate.
Con il Progetto Ritornare a Casa vengono messe a
disposizione risorse finanziarie per garantire la presenza
di collaboratori del “caregiver” nelle 24 ore.
Dal 2009 la Regione Sardegna ha formulato le linee di
indirizzo in materia di cura e assistenza per pazienti SLA
e in ventilazione meccanica presso le RSA.
15
16
Le Disposizioni Anticipate del Trattamento (DAT)
In alcune RSA della Regione Sardegna, con la
collaborazione dei Servizi Sociali del Comune, dello
staff di Anestesia e Rianimazione dell’ Ospedale, con
la Direzione Sanitaria della ASL, con il Giudice
Tutelare, si è dato corso alle volontà del paziente
sulla base di quanto previsto dalla Legge 219/2017
(biotestamento).
17
La dialisi domiciliare in RSA
18
Le RSA perseguono:
 l’obiettivo organizzativo
 gestiscono pazienti clinicamente instabili
 sono strutturate con NUCLEI di Terapia Semintensiva
 evitano il ricovero di questi pazienti in reparti ospedalieri a
bassa intensità di cura.
 l’obiettivo clinico
 assicurano un monitoraggio clinico e strumentale
 assicurano un trattamento terapeutico continuo ed adeguato
Tali obiettivi vengono raggiunti con l’incremento dei minuti di
assistenza e il dotarsi di sistemi di monitoraggio e controllo.
Le RSA sono diventate il “contenitore indifferenziato” delle
variegate patologie non più gestibili nei ospedali.
19
Ore di assistenza
20
Servizi
21
TAKE HOME MESSAGES
1. Prevedere l’attivazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e
assistenziali uniformi su tutto il territorio.
2. Programmare cure adeguate nella fase post-acuta della
malattia.
3. Garantire un rapido accesso alle strutture socio-sanitarie.
4. Promuovere l’integrazione ospedale/territorio
22
Minds are like parachutes.
They only function when they are open.
Sir. James Dewar (1842-1923)
Grazie della Vostra attenzione!
23

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  • 1. Giancarlo Maurandi UNEBA – Federazione Regionale Sardegna Rimini, 25 e 26 settembre 2019
  • 2. Contesto regionale e caratteristiche del territorio  La Sardegna è la terza regione italiana per superficie (dopo Sicilia e Piemonte) pari a 24.100 Kmq  La popolazione è pari a 1.653.135 abitanti (Istat, 2017) con una densità abitativa pari a 69 ab/Kmq  Il saldo naturale della popolazione registra un trend in riduzione ed in progressivo invecchiamento. 8,000 10,000 12,000 14,000 16,000 18,000 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Decessi Nascite 2
  • 3.  La distribuzione demografica sul territorio è costituita da due poli metropolitani (a Nord Sassari con 320.000 abitanti, a Sud Cagliari con 500.000 abitanti) e cinque medie comunità locali aggregate in aree omogenee. 3
  • 4.  La posizione di insularità, le vie ed i mezzi di comunicazione costituiscono un importante vincolo per la definizione della rete ospedaliera e dell’offerta socio- sanitaria.  Il peso dei soggetti ultra 80enni sulla popolazione complessiva passerà da circa il 7% del 2018 al 8% nel 2025 e al 16% nel 2060 (Istat, 2012).  La Regione Sardegna si caratterizza come la Regione che sta invecchiando con il ritmo di accellerazione più avanzato.  Altra caratteristica della popolazione è la longevità. La “blue zone” presenta costantemente in vita 370 persone con più di 100 anni. 4
  • 5. Secondo le recenti statistiche, la distribuzione della popolazione per classi d’età evidenzia l’invecchiamento della popolazione; l’incidenza degli “over 65” sul totale della popolazione è pari al 24%. Distribuzione della popolazione per classi d’età 0-14 15-39 40-64 65-70 71-74 75-79 >80 M F M F M F M F M F M F M F 91.123 88.678 219.146 203.656 319.375 323.999 51.240 54.717 43.863 48.68 9 34.467 43.192 42.548 70.898 183.801 422.802 643.374 105.957 92.552 77.659 113.446 1.249.977 389.614 76% 24%
  • 6. Organizzazione dell’assistenza  ATS Sardegna – Azienda Tutela Salute (azienda unica) ASSL – Azienda Socio Sanitaria Locale (n. 8 Assl) Assistenza ospedaliera (pubblica e privata), specialistica ambulatoriale, RSA, CDI, Hospice, riabilitazione globale, salute mentale, dipendenze patologiche, ADI, assistenza termale, assistenza ai malati AIDS, Case della salute (MMG, guardie mediche, Pediatri di libera scelta, personale del 118, PUA, operatori sociali PLUS).  AOU – Azienda Ospedaliera Universitaria (n. 2)  AREUS – Azienda Regionale Emergenza Urgenza Sardegna 6
  • 7. Ridefinizione della rete ospedaliera  Prima della ridefinizione della rete ospedaliera  Dopo la ridefinizione della rete ospedaliera del 2017 PL per specialità Totale pl Regione pl % Totale acuti 5.527 94% Riabilitazione 207 4% Lungodegenza 167 3% Totale post acuti 374 6% Totale complessivo 5.901 100% PL per specialità Totale pl Regione pl % Totale acuti 4.801 83% Riabilitazione 306 6% Lungodegenza 550 10% Totale post acuti 856 15% Totale complessivo 5.790 100% 7
  • 8. Criticità  La rete ospedaliera eroga le prestazioni su 39 strutture di ricovero.  I posti letto sono polarizzati con maggior concentrazione nei poli metropolitani di Sassari e Cagliari.  11.000 ricoveri annui impropri per complessità e durata della degenza.  Utilizzo inappropriato dei pl per acuti per sopperire alla carenza di pl per post acuti.  Squilibrio nella ripartizione pl per acuti/pl post acuti, con un eccesso di pl per acuti.  Mancato rispetto del DM 70/2015 per gli acuti e post acuti. La Sardegna è la regione in Italia con il più basso numero di pl post acuti (0,29 per 1000) 8
  • 9. 9
  • 10. Circolarità, qualità, cambiamento  L’ Assessorato alla Sanità, tramite la ATS Sardegna ha sviluppato un sistema integrato che crea “circolarità” tra ospedale e territorio.  Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono diventate il “motore” di questo sistema in quanto strutture intermedie “sbilanciate” verso l’ospedale.  Le RSA sono accreditate istituzionalmente in ambito socio-sanitario.  I requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici sono superiori a quelli delle strutture accreditate istituzionalmente in ambito socio- assistenziale. 10
  • 11.  I posti letto attivi nelle RSA in Regione Sardegna sono 1.106 dei quali 370 sono dedicati ai profili di alta intensità sanitaria (34%).  Le RSA garantiscono:  il filtro nel contenimento dei ricoveri ospedalieri inappropriati  la continuità ospedale – territorio  percorsi di dimissione protetta in fase post-acuta  Ciò consente di mantenere un tasso di ospedalizzazione inferiore ai 160 ricoveri per mille abitanti (standard nazionale).  Le linee di indirizzo sono stabilite nella DGR 22/24 del 03/05/2017 in coerenza con il progetto ministeriale “Mattone 12”. 11
  • 12.  Profili assistenziali:  R1 – alto livello di complessità e supporto alle funzioni vitali (SLA, ventilazione meccanica assistita).  R2 – elevata tutela sanitaria e trattamenti di cura estensivi (stati vegetativi, di minima coscienza, nutrizione enterale, malattie neurodegenerative, tracheostomie in ventilazione meccanica, tumorali/terminali, dialisi).  R3A/R3D – trattamenti sanitari di recupero e mantenimento (comorbilità), demenze.  R3B – trattamenti di lungo assistenza sanitaria e socio- sanitaria. Con l’introduzione dei nuovi profili assistenziali, la RSA sposta i requisiti organizzativi e strutturali da un mix di assistenza di livello medio verso i livelli di alta intensità sanitaria. 12
  • 13. Il sistema tariffario prevede: R1 – quota sanitaria a carico SSR (€ 225,00/g) R2 - quota sanitaria a carico SSR (€ 152,00/g) Alla luce della riqualificazione della rete ospedaliera e di continuità di cura, i posti letto di RSA per i quali viene riconosciuta una tariffa giornaliera uguale o maggiore alla tariffa giornaliera corrisposta per la lungodegenza ospedaliera (€ 154,00/g), sono da considerarsi posti letto ospedalieri, rientranti nella dotazione di 3,7 per mille abitanti. R3A/R3D – quota sanitaria (€ 72,00/g)e quota sociale (€ 72,00/g) R3B - quota sanitaria (€ 58,00/g) e quota sociale (€ 58,00/g) 13
  • 14. L’esperienza dell’Hospice I posti letto di Hospice attualmente operativi risentono di forti squilibri territoriali. L’offerta prevede, in totale n. 66 posti letto, dei quali:  n. 44 pubblici (n.20 a Cagliari, n. 10 a Nuoro, n. 8 a Tempio, n.6 a Oristano))  n. 22 privati convenzionati (a Cagliari) L’attuazione della L. 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” è stata recepita ma non attuata. In Sardegna il n. dei decessi ospedalieri aumenta. Attraverso i ricoveri nelle RSA, il SSR ha una riduzione del carico sanitario, organizzativo ed economico, una riduzione dei ricoveri inappropriati e il ricorso improprio al pronto soccorso. Il modello è quello di integrazione tra strutture specializzate e strutture erogative del territorio. 14
  • 15. L’Esperienza della SLA La Sardegna è una delle regioni italiane con la maggiore incidenza della SLA (337 casi ogni 100.000 abitanti), il doppio dei valori nazionali. Con la ADI di 3° livello si sono potenziate le risorse infermieristiche dedicate. Con il Progetto Ritornare a Casa vengono messe a disposizione risorse finanziarie per garantire la presenza di collaboratori del “caregiver” nelle 24 ore. Dal 2009 la Regione Sardegna ha formulato le linee di indirizzo in materia di cura e assistenza per pazienti SLA e in ventilazione meccanica presso le RSA. 15
  • 16. 16
  • 17. Le Disposizioni Anticipate del Trattamento (DAT) In alcune RSA della Regione Sardegna, con la collaborazione dei Servizi Sociali del Comune, dello staff di Anestesia e Rianimazione dell’ Ospedale, con la Direzione Sanitaria della ASL, con il Giudice Tutelare, si è dato corso alle volontà del paziente sulla base di quanto previsto dalla Legge 219/2017 (biotestamento). 17
  • 19. Le RSA perseguono:  l’obiettivo organizzativo  gestiscono pazienti clinicamente instabili  sono strutturate con NUCLEI di Terapia Semintensiva  evitano il ricovero di questi pazienti in reparti ospedalieri a bassa intensità di cura.  l’obiettivo clinico  assicurano un monitoraggio clinico e strumentale  assicurano un trattamento terapeutico continuo ed adeguato Tali obiettivi vengono raggiunti con l’incremento dei minuti di assistenza e il dotarsi di sistemi di monitoraggio e controllo. Le RSA sono diventate il “contenitore indifferenziato” delle variegate patologie non più gestibili nei ospedali. 19
  • 22. TAKE HOME MESSAGES 1. Prevedere l’attivazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali uniformi su tutto il territorio. 2. Programmare cure adeguate nella fase post-acuta della malattia. 3. Garantire un rapido accesso alle strutture socio-sanitarie. 4. Promuovere l’integrazione ospedale/territorio 22
  • 23. Minds are like parachutes. They only function when they are open. Sir. James Dewar (1842-1923) Grazie della Vostra attenzione! 23