Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Slides su Goldoni e il teatro
1. Goldoni e la riforma del teatro
Lezione di letteratura italiana
Prof. Zenoni
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2. La Repubblica di Venezia vive nel Settecento
il momento finale di un declino politico ed
economico che si conclude con il trattato di
Campoformio.
→ La perdita definitiva dell’indipendenza.
Secondo una tradizione avviatasi già nel
secolo XVI, Venezia continua però a essere
Il contesto storico
secolo XVI, Venezia continua però a essere
il più attivo centro editoriale italiano,
smercia la sua produzione in Italia e all’estero,
importa libri stranieri e li fa circolare.
I libri degli Illuministi si diffondono
ampiamente a Venezia e nella terraferma
veneta: malgrado ciò non riesce a
svilupparsi una riflessione «riformatrice»
che affronti concretamente i problemi
della Repubblica
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4. Vita culturale vivacissima e un ruolo di
primo piano nel panorama italiano ed europeo.
Venezia è considerata la capitale del
divertimento e dello spettacolo, ed è il
punto di riferimento dei tanti intellettuali ostili
all’affermarsi dell’assolutismo.
Il contesto culturale
all’affermarsi dell’assolutismo.
Venezia appare rinchiusa in una testarda
conservazione delle strutture della propria
repubblica aristocratica, offrendosi all’Europa
come una città-spettacolo, patria del
carnevale e del divertimento. Le maschere,
le musiche, le finzioni del melodramma, le
damine provocanti, sembrano rivelare il
fascino di una raffinata decadenza.
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6. - Più di 20 teatri pubblici, di proprietà di famiglie nobili
che li appaltano a impresari privati;
- Alcuni teatri sono destinati all’opera in musica e
frequentati soprattutto dalla nobiltà;
- I teatri San Samuele, San Luca e Sant’Angelo mettono
in scena commedie e sono frequentati da borghesi e
popolani;
La vocazione teatrale veneziana: i dati
popolani;
-Le compagnie, terminata la stagione del carnevale,
iniziano una tournée nelle principali città del centro-nord.
- Si accende una forte rivalità tra le compagnie e gli stessi
scrittori che forniscono i testi drammatici: es è il teatro di
San Cassiano, che fa opera in musica ed è il primo teatro
pubblico d’Occidente, fondato nel 1636. Poi c’era il Teatro di
Sant’Angelo, dove si faceva l’opera in musica e la
commedia.
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8. Il teatro a Venezia prima che fatto culturale,
è mestiere, attività economica che produce
ricchezza.
È vincolato alla legge della domanda (il
favore del pubblico) e dell’offerta (i generi
della tradizione italiana: tragedia, dramma
pastorale, melodramma, commedia dell’arte).
Il teatro è un mestiere
pastorale, melodramma, commedia dell’arte).
Attorno al teatro si sviluppa un vero e proprio
mercato, si parla di “imprese teatrali” e
“impresario” era colui che decideva di investire
i propri capitali organizzando spettacoli a
pagamento. Questi fattori avevano allargato le
basi del pubblico,che non era solo limitato al
ceto aristocratico e alla nascente borghesia,
ma anche alle classi più umili.
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9. «Massa promiscua di clienti consumatori, capricciosa,
volubile, priva di competenze culturali, per la quale il
teatro era un pretesto di incontro e di svago
superficiale. […] essa affollava dei locali ristretti,
accontentandosi di un repertorio di intrattenimento,
abbuffandosi durante le rappresentazioni»
Necessità di ingraziarsi e attirare una folla di
La folla a teatro
Necessità di ingraziarsi e attirare una folla di
nuovi spettatori
Generi più in voga: commedia e l’opera buffa, mentre
meno fortunata era la tragedia. La commedia poi si
identificava con le forme imposte dal trionfo della
Commedia dell’arte. Cosa era? Era una pratica teatrale
nata nella Seconda metà del Cinquecento, affidata da attori
professionisti e girovaghi, che offrono i loro spettacoli a un
pubblico estremamente vario, vivendo del proprio
mestiere.
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10. “Per l’intero giorno […] ognuno non fa che
muoversi, trafficare, armeggiare […] e la sera
vanno a teatro e ascoltano la loro vita del
giorno, artificialmente ricostruita, riprodotta in
veste più seducente, arricchita d’invenzioni,
J. W. Goethe, Viaggio in Italia, 1816-29
veste più seducente, arricchita d’invenzioni,
straniata dal vero per mezzo delle maschere,
simile al vero negli usi e nei costumi; e ne
godono infantilmente, gridano di rimando,
applaudono e schiamazzano. Dal giorno alla
notte, anzi da una mezzanotte all’altra, è
sempre lo stesso.“
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11. I personaggi-maschere della commedia
dell’arte avevano all’origine una precisa
corrispondenza nella realtà, rappresentano le
forze che agivano in quella società:
il Magnifico, il denaro
La crisi della commedia dell’arte
il Magnifico, il denaro
il Dottore, la conoscenza
il Capitano, le armi
lo Zanni, la forza lavoro
Nel corso del Seicento, avevano perso il
contatto con la società
→le maschere apparivano artificiali e la
commedia si era ridotta al lazzo e alla
battuta volgare.
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12. Goldoni afferma che i libri su cui studia sono il
“Teatro e il Mondo”.
Goldoni percepisce l’esigenza del pubblico
borghese di veder rappresentati temi,
personaggi, sentimenti più vicini alla propria
realtà e vita.
La riforma goldoniana
Giudizio dei critici: realismo privo di idealità e
superficiale, nato da una distaccata contemplazione
della realtà (<Ariosto). Non tratta temi universali
dell’esistenza, ma fatti concreti della vita visti con
serenità. Assenza di personaggi dal forte rilievo
psicologico: interessano più che gli individui gli
ambienti, ci dà affreschi di vita veneziana. Il suo
moralismo è retorico: è una legge connaturata
all’azione scenica, una risultante della diversa umanità
dei personaggi.
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14. Goldoni: qualche
cenno biografico
1707: nasce a
Venezia e manifesta
una precoce
passione per il
1723: studi di
Giurisprudenza
presso collegio
Ghislieri > 1725 è
cacciato per unpassione per il
teatro, ereditata dal
nonno
Letture di
Aristofane,
Menandro, Plauto e
Terenzio
cacciato per un
componimento
satirico
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15. Goldoni: qualche
cenno biografico (II)
1731 muore il padre
Dal 1738 inizia a
maturare il progetto
di una riforma che1731 muore il padre
e si laurea a Padova
in Giurisprudenza
1731-1738: è
ancora vicino alla
Commedia
dell’arte
di una riforma che
lo impegnerà a fondo
negli anni successivi
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16. Le tappe della riforma
1738 → con “Momolo
cortesan” primo
cambiamento: la parte del
protagonista è interamente
scritta.
1742-43: con “La donna di1742-43: con “La donna di
garbo” Goldoni passa alla
scrittura di tutta l’opera
Vuol porre in scena la natura
e la realtà senza guastarle.
Dignità al testo scritto
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17. Le tappe della riforma
goldoniana
1745: scrive “Il servitore di due
padroni” nella forma del
canovaccio per il capocomico
Antonio Sacchi, di Pisa
1753: riprende il canovaccio iniziale,1753: riprende il canovaccio iniziale,
riscrivendolo completamente
È la rottura definitiva dei suoi
legami con la Commedia
dell’Arte
Anni 1748-1753: anni chiave della
riforma goldoniana al Teatro
Sant’Angelo
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18. Dal 1753…alla morte a Parigi
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•Dal 1753 al 1762 è al Teatro San Luca, in
concorrenza col bresciano Pietro Chiari
•Ricerca di ambienti esotici e del mondo
popolare
•Fase dei capolavori tra il 1759 e il 1762: la
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•Fase dei capolavori tra il 1759 e il 1762: la
Trilogia della villeggiatura, Sior Todero
Brontolon e Le baruffe Chiozzotte
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•Nel 1762 si trasferisce a Parigi come
direttore e scrittore della Comedie Italienne
•Muore nel 1793
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19. Gli elementi base della riforma
La realizzazione
di commedie
interamente
scritte
Una visione del
mondo ispirata a un
conservatorismo
Il passaggio dalla
maschera al carattere conservatorismo
moderato
Moralizzazione dei
contenuti e insieme
della figura
dell’attore
Una concezione
realistica e
naturalistica
della commedia
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20. Pratica e teoria: riflessione
dal 1748 al 1787…
La sua autobiografia, i
Memoires in francese
Prefazione all’ed. Bettinelli in
cui Goldoni afferma di avere
come maestri il Mondo e il
Teatro
Opere metateatrali, come Il
teatro comico
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21. Il Mondo e il Teatro
Il Mondo: è la società,
fonte naturale di
ispirazione, da cui
Goldoni ricava
continui e inesauribili
soggetti, passioni,
abitudini e tic
soggetti, passioni,
abitudini e tic
Il Teatro: ha le sue
leggi e un linguaggio
che guarda al
pubblico: fa rivivere
nel teatro i personaggi
che si muovono sulla
scena sociale
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22. Dal “mondo” al “teatro”
Protagonista del teatro di Goldoni è la
società in trasformazione
Spesso al centro del testo è il
mercante, figura simbolo di
questo mondo in cambiamento
Scontro tra nobiltà (mondo vecchio,Scontro tra nobiltà (mondo vecchio,
che resiste al cambiamento) e
borghesia (nuovi valori,
cambiamento)
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24. La prima novità fu una parziale revisione del
canovaccio, attraverso l’introduzione dei
dialoghi scritti, ma lasciando alle maschere
lo spazio dell’improvvisazione, dei lazzi, delle
acrobazie.
Le novità tecniche
acrobazie.
Le maschere vennero riportate alla loro
funzione originaria di servi, padroni, soldati:
fu imposto loro un copione pur
conservando i costumi tradizionali.
Infine, vennero eliminate definitivamente
maschere e costumi.
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25. 1.Italiano > è nelle commedie una lingua
di tono medio e di uso comune, con
qualche toscanismo dovuto
all’ambientazione delle commedie della
Trilogia della villeggiatura
La lingua di Goldoni: varietà di
lingue e di registri
Trilogia della villeggiatura
2.Dialetto è quello veneziano, dominato
da Goldoni anche nelle sue varietà
sociali ed espressive
3.Il francese è la lingua degli ultimi anni:
ritorna a costruire canovacci in francese
e tutta la sua autobiografia è in
francese…
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26. Scritta in forma di canovaccio nel 1745, fu poi
rimaneggiata, fino all’edizione del 1753.
La fortuna di questa commedia in età
contemporanea.
Il servitore di due padroni
contemporanea.
Nel 1947 Giorgio Strehler → Arlecchino
servitore di due padroni.
Marcello Moretti e Ferruccio Soleri.26
28. Ricerca di verosimiglianza e di equilibrio
Superamento del gusto barocco per la
stravaganza e l’artificio.
Gli aspetti letterari della riforma
Trame aderenti al vissuto del pubblico.
Personaggi più verosimili.
Monolinguismo: uso dell’italiano o di un
solo dialetto coerente con l’ambientazione
della vicenda.
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