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Per accorciare il
tunnel della crisi e
sviluppare nuova
accoglienza.
Rapporto di una meta-ricerca
Ravenna 13 maggio 2021
www.giaccardiassociati.it
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 2
Indice del rapporto Pag
T&S Turismo & Salubrità: da una meta-ricerca alla discussione di progetto 3
5 ASSUMPTIOM DI RICERCA 4
7 CONCETTI-CHIAVE DI EVOLUZIONE DEL LINGUAGGIO TURISTICO 10
SCOPI E METODOLOGIA D’INDAGINE 18
RISULTATI 23
Quadro di riferimento: sintesi degli elementi analizzati e dettaglio delle informazioni 24
Buone pratiche europee: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 50
Città metropolitane: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 66
Città d’arte: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 96
Mete turistiche con criticità ambientale: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 139
Musei e attrattori, buone pratiche tra covid-19 e digitale: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 157
Flash di dati e informazioni sulle trasformazioni del turismo 2020: sintesi di fonti e news e dettaglio delle informazioni 184
FATTORI GENERATIVI DI ANTIFRAGILITÀ 190
PROPOSTE DI LAVORO 193
REFERENCING Rodolfo Baggio, Martha Friel, Martina Manescalchi, Giancarlo Piccirillo e Francesco Schianchi 202
TURISMO SALUBRITY-BASED, 3 WEBINAR PER IL PROGETTO:
‘Rompere l’accerchiamento’, ‘Nuove opportunità per le imprese’, ‘Nuove opportunità per le destinazioni’
213
Team di lavoro 281
Chi siamo 282
T&S Turismo & Salubrità: da una meta-ricerca alla discussione di progetto
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 3
Abbiamo definito questo elaborato rapporto di una meta-ricerca perché sfrutta ampiamente e apertamene pubblicazioni altrui e strumenti terzi e
rispetto a un’indagine convenzionale è pressoché ‘inconcludibile’ .
Il fine di questo lavoro, indipendente e autofinanziato, è favorire e alimentare una discussione di progetto fuori dagli schemi sul cambio della
domanda di viaggio e vacanza e sul progetto e le opportunità del turismo contemporaneo. Pensiamo infatti che questo sia giusto e necessario: ‘partito
preso’ , ‘interessi di cortile’ e ‘policy esclusive’ sono infatti scelte scarsamente utili perché in gioco ci sono le prospettive di 500 mila imprese e oltre 4
milioni di persone della filiera turistica allargata.
Nel lavoro di indagine, raccolta e analisi delle informazioni e di messa a punto di questo rapporto, condotto tra giugno 2020 e aprile 2021, sono state
illuminanti 5 assunzioni di ricerca sul senso della pandemia, sulla sicurezza per chi viaggia, sull’incertezza delle previsioni, sul digitale che ‘scolla’ aspetti
inscindibili e sugli habitat naturali violati che, razionalmente, dovremo considerare e che comunque saremo chiamati ad affrontare.
Anche con vaccino e auspicabile immunità.
«Ci siamo sentiti impreparati e indifesi, e abbiamo un gran bisogno di comprendere e allo stesso tempo di reagire». Parlava così un operatore turistico
ideale, privato o pubblico, poco meno di un anno fa nei mesi del primo lockdown.
Allora, come Studio Giaccardi & Associati ci siamo imposti di capire come stesse cambiando la grande e complessa economia del turismo (e della cultura)
in Italia e in Europa e cosa fosse necessario cercare/individuare per contribuire all’attesa di reagire.
Prima, abbiamo analizzato 50 modelli di destinazioni e servizi turistici in Italia e in Europa per conoscere quali policy anti Covid-19 venissero adottate e
per scoprire fino a che punto ‘relazione con i clienti e offerta di vacanza’ venissero rimesse in gioco. Ne è nato il rapporto #dallapartedelturista, aprile
2020, che trovate pubblicato qui http://www.giaccardiassociati.it/2020/04/01/dalla-parte-del-turista/, poi aggiornato a inizio estate 2020.
Subito dopo, abbiamo intervistato 12 protagonisti della cultura e del turismo italiano e abbiamo elaborato il paper Una chat su ‘Turismo, the time after’ ,
giugno 2020, pubblicato qui http://www.giaccardiassociati.it/2020/05/13/una-chat-su-turismo-the-time-after-dallapartedelturista/ che ha offerto
un’articolata riflessione sulle possibili strategie di re-starting a partire da punti di osservazione volutamente diversi.
Ci mancava però la cosiddetta ‘luce in fondo al tunnel’ – forse era anche prematuro aspettarsi di scoprirla – e poi ci sembrava riduttivo ragionare solo per
‘arredarlo’ quel maledetto tunnel … peraltro così continuamente presente nei primi 20 anni del XXI secolo con crisi sempre più ravvicinate.
Da qui, la scelta della meta-ricerca «Turismo & Salubrità», avviata ‘estremizzando’ a priori l’aspettativa di viaggio, oggettivamente mutata e con virus
circolante, allo scopo di soddisfare curiosità e anelito di risposta: ci siamo cioè chiesti quali potessero essere, nel perdurante timore per la salute, i nuovi
fattori di orientamento che rinnovano la voglia di viaggiare in rapporto all’offerta caratteristica del nostro paese, dal balneare alla montagna, dalla
cultura all’outdoor, al cibo, etc.
Ne deriva la ‘proxy’ di ricerca cioè l’ipotesi che il fondamentale driver turistico italiano, la bellezza, non sia più sufficiente da solo a motivare una scelta
di vacanza perché il non-viaggio l’ha trasformato in una sorta di ‘re nudo alla meta’, rigido, e impossibilitato a mettersi in sintonia e in relazione con
nuove sensibilità e nuove esigenze. Così, alcuni mesi fa, abbiamo avviato questa meta-ricerca sugli aspetti di trasformazione, resilienza o impreparazione
di destinazioni e attrattori in Italia e in Europa messi alla prova dalla crisi. Il nostro scopo è stato duplice: da un lato scoprire e immaginare quali fattori di
anti-fragilità integrare con il driver bellezza, in secondo luogo capire se ci sia corrispondenza nei dati con l’aspettativa di un marketing mix turistico
disruptive fatto di contenuti di offerta e servizio diversi, finora solo sfiorati dalle varie policy quali ad esempio ‘sostenibilità’ e ‘salubrità’ che tra loro,
come vedremo, hanno una stretta e profonda relazione di causa ed effetto con la qualità di vita dei cittadini, siano essi turisti e/o residenti.
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5 assumption di ricerca
Assumption 1 «Coronavirus solo un’esercitazione»
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La pandemia di coronavirus è “solo un’esercitazione antincendio” per ciò che
probabilmente accadrà in seguito agli sviluppi della crisi climatica. Lo ha
affermato Lise Kingo, direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite,
un’iniziativa nata per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare
politiche sostenibili.
“Il modo in cui viviamo e produciamo non è sostenibile. L’unica strada da
percorrere è creare un mondo che non lasci nessuno indietro”, ha dichiarato
Kingo, secondo cui ci sono “connessioni evidenti” tra la crisi causata dal covid,
quella climatica e le proteste generate dal movimento Black Lives Matter.
“Ora è chiaro a tutti che la disuguaglianza sociale fa parte dell’agenda per uno
sviluppo sostenibile”, ha affermato. In un’intervista al Guardian, Kingo sottolinea
che i diritti umani sono “inseparabili” dalla gestione del disastro climatico: “Tutti i
dirigenti devono diventare attivisti sociali. Così si creano mercati stabili per le
aziende di tutto il mondo. I giovani tengono a questa causa e non vogliono
lavorare per aziende che non hanno una solida strategia di responsabilità”.
Anche Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra, sostiene che la crisi
generata dal coronavirus ha sottolineato quanto sia urgente affrontare il
problema del riscaldamento globale, “una crisi che coinvolgerà il mondo intero e
dalla quale nessuno può autoisolarsi”.
Cfr. https://www.huffingtonpost.it/entry/la-pandemia-e-solo-unesercitazione-antincendio-
per-gli-sviluppi-della-crisi-climatica_it_5ee8b309c5b6c34ac30d7c38
Lise Kingo
Direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni
Unite, 6 giugno 2020.
Assumption 2 «Sicurezza al primo posto»
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Il futuro dei viaggi*
La nostra voglia di viaggiare sia a livello locale, sia internazionale, non è di certo diminuita.
Guardando al futuro, ci aspettiamo l’introduzione di nuove misure riguardanti la salute e la
sicurezza per aumentare la protezione nei confronti del Coronavirus. Proprio il settore dei
viaggi viene visto come uno dei primi che può stabilire nuovi standard per quella che viene
chiamata “la nuova normalità”.
Precauzioni prima di tutto​
Il 79% dei viaggiatori afferma che sarebbero ben disposti a prendere maggiori precauzioni
contro il Coronavirus durante i viaggi. Nella fase di organizzazione, il 59% dei viaggiatori
eviterà di scegliere certe mete per stare lontano dalla folla e il 70% si aspetterà che le
attrazioni turistiche abbiano adottato regole di distanziamento fisico.
Quando si tratta di scegliere un alloggio, il 70% delle persone prenota solo se sono
informate su quali misure per la salute e l’igiene vengono adottate sul posto. Il 75% di
queste, poi, dice che preferirà le strutture che mettono a disposizione prodotti igienizzanti e
per la sanificazione.​
Pronti a viaggiare on the road
Oltre alle preferenze sulla destinazione, sono cambiate anche quelle sui mezzi di trasporto.
Quasi la metà dei viaggiatori (il 46%) preferisce evitare i mezzi pubblici (come treni o aerei)
per non dover condividere gli spazi con un numero elevato di persone. Per questo,
sceglieranno di partire con la propria auto o di noleggiarne una per raggiungere e muoversi
nella destinazione stabilita. Il 2021, quindi, potrebbe essere l’anno dei viaggi on the road.
Sicurezza al primo posto
Quando si tratta della nuova normalità, ovvero le misure su salute e sicurezza messe in atto
per contrastare il Coronavirus, i viaggiatori sembrano disposti ad adattarsi a queste regole.
Due terzi (il 67%) si dice disposto a visitare destinazioni dove andranno effettuati dei check-
up medici all’arrivo. E il 62% indosserà una mascherina in pubblico, qualora fosse richiesto.
La quarantena invece continua a non essere molto popolare, come dimostra il 27% dei
viaggiatori che accetterebbe questo tipo di misura per poter raggiungere una meta
specifica.
Cfr. https://www.booking.com/articles/safety-cleans-up.it.html?label=gen173bo-
1FEghhcnRpY2xlcyiCAkIZY2F0ZWdvcnlfZnV0dXJlLW9mLXRyYXZlbEgzWANocYgBAZgBFLgBB8gBDNgBAegBAfgBEYgCAaICEG5ld3MuYm9va
2luZy5jb22oAgO4AtKHgv8FwAIB0gIkYzdjZjJmMDctNzZhMi00YjEyLThmYzUtZjdkNTU4MmRkNTUx2AIG4AIB.
Glenn Fogel
CEO di Booking Holdings
*Ricerca commissionata da Booking.com e svolta su un
campione di partecipanti adulti con almeno un viaggio
di lavoro o svago completato nei 12 mesi precedenti e
almeno uno in programma nei 12 mesi successivi
(se/quando verranno rimosse le restrizioni agli
spostamenti). In totale hanno partecipato 20.934
persone in 28 Paesi (…).
I partecipanti hanno risposto a un sondaggio
online nel mese di luglio 2020.
Assumption 3 «Incertezza totale fino al 2023»
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 7
Previsioni di ripresa? – Elaborare delle previsioni di ripresa è molto complesso, gli
scenari proposti, infatti, seppur fondati su precise valutazioni, richiedono un
continuo, a volte anche quotidiano, aggiornamento. L’eventualità di una ripresa
della malattia, così come avvenuto in paesi extraeuropei come Stati Uniti, Australia e
Corea del Sud o la reintroduzione di misure restrittive o di quarantena da parte dei
Governi Nazionali, come accaduto in Spagna, nel caso del nuovo focolaio registratosi
a Barcellona, potrebbero in qualsiasi momento stravolgere gli scenari e le previsioni
fino a quel momento elaborate e rallentare la ripresa dei viaggi, così come dei voli a
lungo raggio, che hanno rappresentano per l’Italia, nel 2019, il 29% degli arrivi
internazionali totali.
Le caratteristiche del turismo nostrano, come ad esempio la maggior incidenza dei
turisti stranieri rispetto a quelli residenti, che ormai da tre anni superano il 50% delle
presenze totali presso le nostre strutture ricettive, se da un lato rendono l’Italia uno
dei paesi più vulnerabili, dall’altro non facilitano di certo le previsioni di ripresa del
nostro settore turistico. Secondo gli scenari elaborati dalla stessa Agenzia Nazionale
del Turismo, soltanto nel 2022 il numero di turisti domestici dovrebbe tornare ai
livelli registrati nel 2019, mentre per il turismo internazionale si prospetta una
ripresa ancor più lenta, con i flussi turistici che potrebbero superare i volumi dello
scorso anno soltanto dopo l’inizio del 2023. Con riferimento ai risultati del 2019
infatti, al termine del biennio 2020-2021, per cui ci si attende un segno
pesantemente negativo rispetto ai trend pre-crisi, soltanto nel 2022, secondo lo
scenario base, il numero di turisti residenti in viaggio nel nostro paese dovrebbe
segnalare un aumento del 5% rispetto al 2019 mentre il volume di turisti
internazionali in vacanza in Italia, nel miglior scenario possibile, dovrebbero
tornare a segnalare un segno positivo soltanto nel 2023, con un 7% in più rispetto
al livello precedente alla crisi sanitaria.
Cfr. https://www.geopolitica.info/covid-19-e-turismo-impatto-e-scenari-nel-contesto-italiano/
Covid-19 e turismo: impatto e scenari nel contesto
italiano, 6 agosto 2020.
Assumption 4 «Il digitale scolla aspetti finora inscindibili»
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 8
Nell’infosfera l’uomo perde centralità, è vero, ma ciò non significa che perda in umanità.
Uomini, smartphone, software, satelliti, robot, smartwatch, sono tutti agenti
informazionali legati in un’unica rete in cui le relazioni vengono prima delle cose. (…)
Quando pensiamo alla società immaginiamo tanti atomi simili a mattoncini Lego
collegati tra loro all’interno di uno spazio, che sia un quartiere, una città, una nazione.
Ecco queste sono metafore che non reggono più, perché non sono i mattoncini a mettersi
in relazione ma sono le relazioni a fare i mattoncini.
Immagini una rotonda, è una cosa che si trova lì dove le strade si incontrano. Viene
prima o dopo le strade? Viene dopo, noi non possiamo immaginare di disegnare una
mappa dove mettiamo prima le rotonde e poi le strade che vi si congiungono. Questo
vuol dire che le rotonde non esistono? No, vuol dire solo che acquistano senso e realtà
come punto di arrivo di una rete. Ed è così anche per gli individui nell’infosfera, la realtà
individuale rimane ma viene logicamente dopo le relazioni che la presuppongono. In una
società complessa devo cambiare la circolazione delle strade per far funzionare meglio la
rotonda. Un esempio? Pensiamo all’Europa. Quello che conta nel progetto politico
europeo è lo spazio relazionale radicato nella condivisione di valori da parte dei nodi
della rete e non lo spazio “cosale”, fisico e puramente geografico dei confini europei, ed
è questa la ragione per cui un domani si dovrebbero poter espellere dall’Unione paesi
geograficamente e fisicamente tali ma non europei dal punto di vista relazionale.
Il digitale “scolla” due aspetti che fino a pochi anni fa sembrano inscindibili,
normatività e territorialità, rende periferica la dimensione puramente oggettiva e
cosale rappresentata dal territorio, mentre mette al centro lo spazio relazionale che
unisce, come tanti nodi, tutti i cittadini che condividono gli stessi valori. Si tratta di
approfondire la possibilità che non siano le cose, ma le relazioni a poter svolgere un
ruolo fondativo nel pensiero politico del ventunesimo secolo..
Cfr. https://www.scienzainrete.it/articolo/umanesimo-dellaltro-bit-intervista-luciano-floridi/cristian-
fuschetto/2020-08-09
Luciano Floridi, filosofo italiano, professore ordinario
di filosofia ed etica dell'informazione presso l'Oxford
Internet Institute dell'Università di Oxford, direttore
del Digital Ethic, 9 agosto 2020.
Assumption 5 «Gli habitat naturali violati ci hanno portato
sulla soglia di casa interi serbatoi animali di malattia»
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 9
Qualcuno, un giorno, ebbe l’intuizione di soprannominarlo “Bad News Mike" perché
spesso – ricorda ora l’epidemiologo americano Michael T. Osterholm, direttore del
Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP) all'Università del
Minnesota, e appena nominato membro del COVID-19 Advisory Board dal nuovo
presidente Joe Biden - i funzionari della pubblica amministrazione e i leader
d’impresa non avevano nessuna voglia di sentirsi dire quello che invece avevo da
dirgli”. …
“Un’altra pandemia ci sarà, e poi un’altra ancora, e dopo quella un’altra, e via di
questo passo”, scrive nella prefazione all’edizione italiana del suo libro appena
pubblicato (Il peggior nemico. Come vincere la battaglia contro malattie infettive ed
epidemie), scritto a quattro mani con Mark Olshaker.
A un certo punto, continua Bad News Mike, esploderà una pandemia di portata
addirittura superiore e diverse volte più grave della Covid-19. Molto probabilmente si
tratterà di un nuovo virus influenzale con lo stesso potenziale devastante
dell’epidemia di spagnola del 1918-1919, che uccise tra i 50 e i 100 milioni di
persone, ma stavolta accadrà su un pianeta dove nel frattempo la popolazione è
triplicata ed è caratterizzato ormai da intensi traffici aerei, dalle megalopoli-
polveriera del Terzo Mondo, dagli habitat naturali violati che ci hanno portato sulla
soglia di casa interi serbatoi animali di malattia, dalla convivenza stretta tra milioni
di esseri umani e animali ospite, e infine da una catena distributiva globale just-in-
time, che va dai prodotti elettronici ai ricambi meccanici ai medicinali salvavita senza
i quali gli ospedali più avanzati smettono di funzionare”.
Cfr.
https://www.repubblica.it/salute/2020/11/25/news/covid_michael_t_osterholm_dobbiamo_prep
ararci_alla_prossima_pandemia_-275722957/?ref=RHTP-BH-I274746038-P1-S7-
T1&fbclid=IwAR0MZAtKPqNldzbPudnezEljqETutFaQYi_zON5DgkOWoEX79A0xhsHIerQ
Michael T. Osterholm, direttore del Center for
Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP)
all'Università del Minnesota, membro del COVID-19
Advisory Board, 27 novembre 2020.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 10
7 concetti-chiave di evoluzione
del linguaggio turistico
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 11
1. Sostenibilità
Definizione di SOSTENIBILITA’ dell’ONU del 1972: «la sostenibilità è la
condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei
bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità
delle generazioni future di realizzare i propri»
Con il rapporto Brundtland del 1987 si sposta l’attenzione dalla
sostenibilità ambientale allo sviluppo sostenibile e poi si evolve in un
significato più globale: rapporto sinergico e sistemico delle dimensioni
ambientali, economiche e sociali.
Dal 2015 sono attivi gli UN Sustainable Development Goals, Call to action
per raggiungere la fine della povertà, la protezione del pianeta e il
miglioramento della vita di ogni individuo in ogni Paese.
Sono importanti perché definiscono standard universali suddivisi per
aree tematiche e quindi più facili da controllare.
L’obiettivo è l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ma a tutt’oggi
oggi (2020) non siamo in pari con la tabella di marcia.
Il TURISMO può contribuire agli UN Sustainable
Development Goals creando un vantaggio per sé e un
beneficio più generale? Può essere/diventare una missione
strutturale del fare destinazione?
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 12
2. Antifragilità
NASSIM NICHOLAS TALEB, filosofo, saggista, matematico e
accademico libanese naturalizzato statunitense, esperto di
matematica finanziaria e teoria della probabilità, nel suo libro
“Antifragile: prosperare nel disordine” (il Saggiatore, 2013)
sostiene che «a partire dal secondo dopoguerra abbiamo costruito
sistemi sempre più complessi, e per questo sempre più dipendenti
dalle previsioni. Ma oggi molte previsioni restano inaffidabili:
siamo riusciti ad arrivare sulla luna, ma non siamo in grado di dire
quali saranno le quotazioni di borsa domattina. Per questo
dobbiamo costruire sistemi che si reggano senza bisogno di
previsioni, in cui imprevisti ed errori si trasformino in vantaggi, e
per cui si possa immaginare una esposizione positiva agli accidenti
e alla casualità. Sistemi resilienti, insomma, anzi, qualcosa di più:
sistemi antifragili.»
Il TURISMO può progettare e/o favorire antifragilità?
Come possono diventare antifragili imprese e
destinazioni, e sviluppare antifragilità manager e
amministratori?
Come possono sviluppare conoscenza e trasferire
cultura di antifragilità docenti e decisori della grande
filiera dell’education turistica*?
*Si intende l’insieme di istruzione di base, istruzione superiore, istruzione universitaria,
scuole di master e dottorati.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 13
3. Safety
SICUREZZA NEL SENSO DI TUTELA DELL’INCOLUMITA’ E DI LIBERTA’ DA
RISCHI PER LA PERSONA
Se le «parole sono importanti» safety con quel significato così
articolato apre un orizzonte inedito per il mondo delle vacanze che da
almeno un paio di decenni agisce invece tra i due estremi del leisure e
della sicurezza. Leisure come analogia oggettiva del tempo libero della
vacanza, sicurezza come retro-pensiero militarizzato impostosi dalla
tragedia dalla Twin Towers alle stragi terroristiche in Tunisia, Francia e
in Germania.
Le persone da oggetto – del marketing o delle difese armate - devono
diventare invece nuove protagoniste della vita, del lavoro e della giusta
ricerca della felicità che viaggi e vacanze possono alimentare anche
solo per parti infinitesimali.
Dalla pandemia in poi, e avendo in mente le 5 assumption di questo
lavoro (cfr. pagg. 4-9), la nuova dimensione di soggettività turistica
della safety è abilitata per l’intera articolazione del mondo delle
vacanze, fino al punto da poter favorire la rimodulazione di prodotti
debilitati dalla crisi come l’offerta di turismo culturale.
In che modo il TURISMO progetta, offre, documenta e
pratica safety, cioè tutela dell’incolumità e libertà da rischi
per la persona? Oltre alle strutture ricettive già impegnate
in questa direzione, cosa devono e possono fare di utile e
inedito i sistemi, cioè i responsabili di destinazioni,
attrattori, eventi, aggregazioni e filiere turistiche?
Anche la IATA e le compagnie aeree si stanno muovendo in
questa direzione con la proposta del ‘passaporto sanitario’.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 14
4. Salubrità
IL «DIRITTO» ALLA VACANZA E’ IL «DIRITTO» A STAR BENE DAL
PUNTO DI VISTA FISICO E PSICOLOGICO, LA VACANZA DEVE ESSERE
RIGENERATRICE DI MENTE E CORPO OPPURE NON E’ PIACERE.
Ha perso senso l’equazione novecentesca vacanza = edonismo del
piacere, infatti non c’è piacere se non percepisco recupero di
energia, fiducia, conoscenza e speranza, se non acquisisco
momenti, condizioni, luoghi, relazioni o esperienze per star bene o
addirittura per stare meglio. Tutto ciò è salubrità, senza salubrità
non ci può essere godimento di bellezza, c’è più stress.
Ci appare inoltre evidente la stretta relazione originaria tra i
concetti-chiave finora esaminati di sostenibilità, antifragilità, safety
e salubrità divenuti, dopo lo shock di questi mesi, intimamente
credibili e attuabili se, e solo se, coniugati assieme.
TURISMO & SALUBRITA’ è il titolo di questo lavoro ed è
l’invito alla discussione e al progetto che intendiamo
favorire e sostenere. Tu cosa ne pensi? Come puoi
progettare SALUBRITA’ per innovare il tuo marketing e
rigenerare rapporti e relazioni con i tuoi clienti?
E inoltre, Il mix sostenibilità, antifragilità, safety e
salubrità potrebbe essere il fattore disruptive del
marketing mix per esempio delle Città d’arte?
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 15
5. Digital Design Thinking
CULTURA DIGITALE E CULTURA DEL PROGETTO HANNO UNA MISSIONE COMUNE: AVER CURA DELLE PERSONE, METTERSI AL
SERVIZIO DELLE PERSONE, GENERARE VALORE PER LE PERSONE.
Dai valori e dalle esperienze di sostenibilità, antifragilità, safety e salubrità gli anticorpi rispetto a quella distorsione, e dalle
competenze digital design thinking prende vita il percorso disruptive del turismo italiano nel terzo decennio del XXI secolo e il
necessario processo di risposta verso la nuova domanda di viaggio e vacanza.
Per il TURISMO cultura digitale è un must da più di un decennio, non lo sono ancora cultura del progetto e
soprattutto le due cose assieme. E’ questa la direzione da intraprendere.
Tu che ne pensi? Di cosa hai bisogno per tornare a crescere? Con chi ti trovi meglio a fare digital design
thinking?
“Siamo ormai catapultati in una
dimensione lavorativa in cui riunioni
digitali e collaborazione a distanza stanno
diventando la nuova normalità - dice
Claudio Dell’Era, Direttore
dell’Osservatorio Design Thinking for
Business -. Non c’è giorno in cui non
saltiamo da uno strumento di conference
call a un altro. In questo ginepraio digitale
la dimensione umana è lasciata a
margine: il Design Thinking ci mostra
invece come questo aspetto sia
fondamentale. Non basta portare in
digitale quello che si faceva nel mondo
fisico perché, così facendo, la dimensione
umana dei prodotti e dei servizi è
completamente stravolta”.
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6. Incertezza
INCERTEZZA ATTESA E INCERTEZZA INATTESA. PER LA PRIMA DISPONIAMO
DELLE CONOSCENZE PER FAR FRONTE, PER LA SECONDA SOLO IN PARTE E IN
MODO INSUFFICIENTE. MA VA PUR SEMPRE AFFRONTATA.
«Gli esseri umani sono rassicurati da quello che possono controllare e
prevedere. Ma aprirsi a mondi nuovi e sconosciuti può avere effetti benefici e
profondamente terapeutici. (…)
I pregiudizi nascosti possono alterare le nostre percezioni e i nostri
comportamenti adattando il mondo alla nostra visione distorta. (…) L’ambiente
con cui interagisce il nostro cervello impegnato a minimizzare il fattore sorpresa
non è un contesto di regolarità condivise e stabili che possono essere usate
come un parametro neutrale di controllo per mantenere in linea tutti i nostri
modelli predittivi. Al contrario, l’ambiente è riplasmato come una risorsa
flessibile da cui estrarre e creare solo le regolarità che prevediamo. L’effetto
perverso è che più l’ambiente è flessibile più permette la creazione di bolle
protettive e piccole nicchie, favorendo il radicamento di modelli rigidi.»*
Il TURISMO vivrà di incertezze attese e inattese, ma possiamo
lavorare su noi stessi e tra noi stessi per modificare modelli
predittivi distorti. La cooperazione tra operatori da necessaria
diventa indispensabile.
Sei disposto ad aprirti a mondi nuovi e sconosciuti? Sei disposto ad
accrescere la tua capacità di cooperazione strategica?
*Cfr . «Il bello dell’incertezza», di AEON, UK, L’Internazionale n. 1386 27 non/3 dic 2020.
AEON è un gruppo di filosofi e ricercatori cognitivi delle Università del Sassex e di
Edimburgo.
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7. Volatilità
VOLATILITA’ E’ IL TEMPO CHE VIVIAMO, E’ TUTTO CIO’ CHE NON E’
ATTESO E NEANCHE INATTESO. DOBBIAMO DEMOLIRE I MODELLI.
«Una comoda classificazione distingue tra incertezza attesa,
incertezza inattesa e volatilità. L’incertezza attesa è quella rilevante
per l’esito di un determinato compito e che è stata già prevista da
un modello mentale (generativo) esistente, un insieme di
conoscenze strutturate che ci consentono di elaborare previsioni
locali in modo sfumato a seconda del contesto e del compito del
momento. Invece l’incertezza inattesa nasce quando un
cambiamento ambientale ci fa diventare incerti sul nostro modello
generativo. La volatilità è un po’ diversa: descrive una situazione in
cui è la frequenza stessa dei cambiamenti nelle circostanze
ambientali a mutare con rapidità. La volatilità è il tipo d’incertezza
potenzialmente più ansiogeno: è l’incertezza relativa allo spazio
dell’incertezza stessa.»*
Il TURISMO vive di flussi ma non ha imparato a fare i
conti con la volatilità dei flussi, è fermo a certezze
antiche che non ci sono più. Tu quale modello di turismo
hai in mente? Sei pronto a demolirlo per superare
l’ansia della volatilità?
*Cfr . «Il bello dell’incertezza», di AEON, UK, L’Internazionale n. 1386 27
non/3 dic 2020.
AEON è un gruppo di filosofi e ricercatori cognitivi delle Università del
Sassex e di Edimburgo.
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Scopi e metodologia d’indagine
Disegno strategico della ricerca
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PROXY
Il fondamentale driver turistico italiano,
la bellezza, non è più sufficiente da solo
a motivare una scelta di vacanza perché
è una sorta di ‘re nudo alla meta’,
rigido, e impossibilitato a mettersi in
sintonia e in relazione con nuove
sensibilità e nuove esigenze indotte da
pandemia e crisi climatica.
SCOPI
• Scoprire e immaginare quali fattori di anti-
fragilità integrare con il driver bellezza
• Capire se ci sia corrispondenza nei dati con
l’aspettativa di un marketing mix turistico
disruptive fatto di contenuti di offerta e
servizio diversi quali ad esempio
‘sostenibilità’ e ‘salubrità’, finora solo
sfiorati dalle varie policy.
MOTIVAZIONI
La meta-ricerca T&S TURISMO & SALUBRITA’ si identifica e si confronta con il bisogno di imprese,
destinazioni e lavoratori del turismo di accorciare il tunnel della crisi e sviluppare nuova accoglienza.
L’idea di favorire e alimentare una discussione di progetto fuori dagli schemi sui nodi e le opportunità
dell’economia turistica può far emergere una visione di nuovo turismo capace anche di rendere superabili
punti di debolezza più o meno recenti e contribuire ad essere riconosciuto come un asset del Paese.
Metodologia di lavoro
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• Definizione del campo di indagine a partire da
o Le 5 assumption di ricerca
o I 7 concetti-chiavi di evoluzione del linguaggio turistico
o proxy, scopi e motivazioni di ricerca
• Individuazione e implementazione delle keyword di ricerca
• Analisi dei principali documenti di importanti istituzioni internazionali e
della letteratura per definire il quadro di riferimento
• Individuazione di casi in Italia e in Europa pertinenti e significativi nel
campo d’indagine [sostenibilità/turismo & salubrità/digitale] a livello di
o Destinazioni europee
o Città metropolitane
o Città d’arte di medie dimensioni
o Mete turistiche con elementi oggettivi di criticità
o Musei/contenitori culturali
• Creazione di un dataset unitario per stoccaggio, aggiornamento ed
elaborazione delle informazioni
• Analisi e classificazione dei dati ed elaborazione dei rank dei casi in Italia e
in Europa pertinenti e significativi nel campo di indagine
[sostenibilità/turismo & salubrità/digitale]
• Identificazione e motivazione dei fattori di antifragilità e del nuovo
paradigma di marketing mix turistico disruptive
• Simulazione di un sistema di intervento focalizzato sul nuovo paradigma di
marketing mix
• Proposta di tracce di discussione
• Una prima discussione.
Campo d’indagine
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Sostenibilità
Digitale
Turismo
&
Salubrità
Turismo & Salubrità, in correlazione stretta con
Sostenibilità e Digitale, è il campo di indagine della
meta-ricerca perché include potenzialmente le 5
assumption di ricerca e i 7 concetti-chiave di evoluzione
del linguaggio turistico e corrisponde agli scopi di
indagine.
Da tempo cultura e pratiche di sostenibilità e digitale sono diventate
asset anche misurabili delle policy turistiche.
L’impatto della pandemia, e la crescente consapevolezza che siamo in
una crisi strutturale del modello di sviluppo fondato sull’economia
fossile e che questa sia la causa diretta dell’emergenza climatica e
indiretta della stessa pandemia, ha accresciuto e accelerato
sensibilità e domanda di turismo e salubrità.
Siamo perciò andati alla ricerca di casi pertinenti e significativi in
questo campo di indagine per trovare ispirazione sui fattori di
antifragilità e per il nuovo paradigma del marketing mix turistico
disruptive, in risposta al bisogno di imprese, destinazioni e lavoratori
del turismo di accorciare il tunnel della crisi da virus e sviluppare nuova
accoglienza.
Keyword di ricerca
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tourism, Strasburgo sustainable tourism, Energia sostenibile Strasburgo, Strasburgo sustainable energy, Strasburgo sustainable citizen, P&G Amiens plant, Amiens
tourism, Amiens renewable energy, Amiens heating network, Wien sustainability, Wien smart city, Salisburgo, Salisburgo sostenibilità, Salzburg sustainability, Salzburg
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Innsbruck, Smart city Innsbruck, Geneva, Sustainable Geneva, Geneva Environment Network, Geneva sustainable tourism, European Gold Label Geneva, Geneva soft
mobility, Sustainable mobility Geneva, Geneva sustainable city Sevilla, Sevilla sustaibility, Smart city Geneva, Green Seville, Sevilla Ciudad Verde, Sevilla capital verde,
Sevilla green city, Green energy Sevilla, Granada sustainable, Granada sustainable tourism, Granada toursim, Bilbao tourism, Bilbao sustainable city, Bilbao sustainable
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Santiago de Compostela sustainable, Santiago de Compostela smart city, Santiago de Compostela tourism, Santiago de Compostela smart mobility, bari, bari mobilità
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energie rinnovabili
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Quadro di riferimento
Città metropolitane
Città d’arte
Mete turistiche con criticità
Buone pratiche europee
Musei e attrattori, buone pratiche tra covid-19 e digitale
Flash di dati e informazioni sulle trasformazioni del turismo 2020
Risultati
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Risultati - Quadro di riferimento
Elementi
analizzati
• Ruolo della sostenibilita’
• U.N. SUSTAINABLE DEVELPMENT GOALS (sdgs) e TURISMO
• I sei punti del segretario generale dell’ONU
• UNWTO Global Guidelines to Restart Tourism
• New Green Deal europeo
• Piano di ripresa per l’EU
• Il Next Generation EU
• Strutture del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
• Letteratura
o Spillover, David Quammen, 2014
o Relazione circa l’effetto dell’inquinamento da particolato atmosferico e la
diffusione di virus nella popolazione, SIMA 2020
o «Five reasons to think twice about the UN’s Sustainable Development Goals»,
Jason Hickel, London School of Economics, 2015
o Inquinamento e covid: due vaghi indizi non fanno una prova”, Stefano Caserino,
Cinzia Perrino, Francesco Forastiere, Guido Poli, Elisa Vincenzi e Luca Carra, 2020
o Coronavirus in Lombardia, cosa c’entra lo smog?”, Luca Ferrero, Universita’
Milano Bicocca, 2020
o L’inquinamento atmosferico può essere considerato un co-fattore di
estremamente elevati livelli di letalità del Sars-Cov-2 nel nord Italia?, Conticini e.
Et al., 2020
o Il coronavirus minaccia maggiormente le città più inquinate, European Public
Health Alliance 2020
o Assessment sull’impatto della pandemia da Covid-19 sul turismo internazionale,
UNWTO 2020
• 10 modificazioni della domanda e innovazioni dell’offerta, Osservatorio
Innovazione Digitale nel Turismo e Business Travel, Politecnico di Milano,
gennaio 2021
• Vision +21, 5 Trend Travel & Hospitality, TTG 2021 by IEG, febbraio 2021
Dettaglio informazioni
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Risultati - Quadro di riferimento
RUOLO DELLA SOSTENIBILITA’
Ragionare in ottica di turismo salubre è necessario per generare un vantaggio competitivo per le destinazioni. Per essere
funzionale al massimo delle sue potenzialità deve essere applicato all’interno di un paradigma più complesso che comprenda
diversi fattori, tra cui la sostenibilità.
Perché la sostenibilità?
Il mondo sta cambiando, e con esso le persone. La diminuzione delle risorse disponibili, le catastrofi ambientali, la diminuzione
di biodiversità, l’innalzamento dei mari, le diffusioni di virus stanno portando alla luce un problema che per molti anni è stato
ignorato: il cambiamento climatico dovuto da uno stile di vita non sostenibile.
Lo Studio Giaccardi & Associati ha scritto un articolo che analizza come negli ultimi anni le persone si stiano interessando alla
sostenibilità (cfr.. http://www.giaccardiassociati.it/2020/10/26/il-rapporto-sostenibilita-persone-a-chi-conviene/)
A livello globale prende forza una spinta dal basso nelle scelte di tutti i giorni, sempre più persone preferiscono usufruire di
prodotti/servizi sostenibili e spingono le aziende ad adeguarsi.
D’altro canto, abbiamo studiato come anche le principali istituzioni internazionali stanno concentrando i propri sforzi
sull’implementazione di misure finalizzate alla sostenibilità, in particolare riportiamo 4 direttive di rilevanza mondiale:
1) I sustainable develompent GOALS
2) I 6 punti del segretario generale dell’ ONU
3) Il Green Deal europeo
4) UNWTO Global Guidelines to Restart Tourism
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Risultati - Quadro di riferimento
Cosa sono
L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, fornisce un modello
condiviso per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta, ora e in futuro.
Al centro ci sono i 17 Sustainable Development Goals, che sono una call-to-action urgente per tutti i Paesi sviluppati e in via di
sviluppo in una partnership globale.
I SDGs riconoscono che porre fine alla povertà e ad altre privazioni deve andare di pari passo con strategie che migliorano la
salute e l'istruzione, riducono le disuguaglianze e stimolano la crescita economica, il tutto affrontando il cambiamento
climatico e lavorando per preservare i nostri oceani e foreste.
Da sdgs.un.org
Il ruolo del Turismo
Il turismo ha il potenziale per contribuire, direttamente o indirettamente, a tutti gli obiettivi. In particolare, è stato incluso
come sotto-obiettivo negli Obiettivi n°8, 12 e 14 rispettivamente sulla crescita economica inclusiva e sostenibile, sul consumo e
sulla produzione sostenibili (SCP) e sull'uso sostenibile degli oceani e delle risorse marine.
Il turismo sostenibile è saldamente posizionato nell'Agenda 2030. La realizzazione di questo programma, tuttavia, richiede un
quadro di attuazione chiaro, finanziamenti adeguati e investimenti in tecnologia, infrastrutture e risorse umane.
Inoltre, sulla base della nostra esperienza nell’economia dei viaggi e delle vacanze, possiamo affermare che il turismo può
offrire un contributo importante anche sugli obiettivi n° 3, 7, 9, 11 e 13
Da unwto.org
U.N. SUSTAINABLE DEVELPMENT GOALS (SDGs) E TURISMO
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Risultati - Quadro di riferimento
Nei riquadri in rosso gli SDGs per i quali il turismo svolge una funzione fondamentale, essendo economia di
territorio. Nelle slide successive, l’analisi di questi obiettivi
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 28
Risultati - Quadro di riferimento
ANALISI OBIETTIVI SDGs 3-7-8-9 (fonte UNWTO – Tourism For SDGS http://tourism4sdgs.org/)
Il turismo è un fattore leva per la crescita e lo sviluppo economico di un territorio.
Gli introiti derivati dal turismo vengono tendenzialmente reinvestiti nel turismo stesso o nel potenziamento di servizi
del territorio ospitante.
Dal 2020 potrebbe risultare importante reinvestire il denaro in assistenza sanitaria per turisti, operatori e cittadini in
modo da creare un territorio più salubre e preparato ad accogliere persone.
Il turismo è un economia che richiede un input energetico sostanziale, basti pensare che il trasporto contabilizza il 75%
dell’inquinamento globale. Il passaggio al turismo sostenibile può accelerare il passaggio alle energie rinnovabili e
aumentare la sua quota nel mix energetico globale. Di conseguenza, promuovendo investimenti solidi e a lungo
termine in fonti energetiche sostenibili, il turismo può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra, mitigare i
cambiamenti climatici e contribuire a soluzioni energetiche innovative nelle aree urbane, regionali e remote. L’offerta
sta muovendo i primi passi verso un turismo più ecologico.
Il turismo è una delle forze trainanti della crescita economica globale e attualmente fornisce 1 lavoro su 11 in tutto il
mondo. Dando accesso a opportunità di lavoro dignitoso nel settore del turismo, la società e in particolare i giovani e le
donne possono beneficiare di maggiori competenze e sviluppo professionale. Il contributo del settore alla creazione di
posti di lavoro è riconosciuto nel sotto-obiettivo 8.9 "Entro il 2030, ideare e attuare politiche per promuovere il
turismo sostenibile che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali"
Lo sviluppo del turismo si basa su buone infrastrutture pubbliche e fornite da privati ​​e un ambiente innovativo. Il
settore può anche incentivare i governi nazionali a migliorare le loro infrastrutture e ad ammodernare le loro industrie,
rendendole più sostenibili, efficienti e pulite, come mezzo per attirare turisti e altre fonti di investimenti stranieri. Ciò
dovrebbe anche facilitare un'ulteriore industrializzazione sostenibile, necessaria per la crescita economica, lo sviluppo
e l'innovazione.
Nel 2020 e nel bel mezzo di una pandemia globale, questo aspetto non è solo un valore aggiunto bensì una
determinante nell’ottica del vantaggio competitivo.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 29
Risultati - Quadro di riferimento
ANALISI OBIETTIVI SDGs 11-12-13-14 (fonte UNWTO – Tourism For SDGS http://tourism4sdgs.org/)
Una città che non è buona per i suoi cittadini non è buona per i turisti. Il turismo sostenibile ha il potenziale per far
avanzare le infrastrutture urbane e l'accessibilità universale, promuovere la rigenerazione delle aree in degrado e
preservare il patrimonio culturale e naturale. Investire in una città verde permette di lasciare alle generazioni future
delle condizioni migliori di quelle attuali dando inizio ad un circolo virtuoso che darà benefici a tutte le persone che
vivono la città.
Un settore turistico che adotta pratiche di consumo e produzione sostenibili può svolgere un ruolo significativo
nell'accelerare il passaggio globale verso la sostenibilità. A tal fine è imperativo "Sviluppare e implementare strumenti
per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile che crea posti di lavoro, promuove la
cultura e i prodotti locali".
Il turismo contribuisce ed è influenzato dal cambiamento climatico.
Spesso le destinazioni turistiche sono inermi di fronte a shock naturali (come alluvioni, tornado etc.). È quindi
nell'interesse del settore svolgere un ruolo guida nella risposta globale al cambiamento climatico. Riducendo il
consumo di energia e passando a fonti di energia rinnovabile, soprattutto nel settore dei trasporti e degli alloggi, il
turismo può aiutare ad affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo.
Il turismo costiero e marittimo, i segmenti più importanti del turismo, in particolare per i piccoli Stati insulari in via di
sviluppo, fanno affidamento su ecosistemi marini sani. Lo sviluppo del turismo deve far parte della gestione integrata
delle zone costiere al fine di aiutare a conservare e preservare i fragili ecosistemi marini e fungere da veicolo per
promuovere un'economia blu, in linea con il sotto-obiettivo 14.7: "entro il 2030 aumentare i benefici economici per i
paesi meno sviluppati dall'uso sostenibile delle risorse marine, anche attraverso la gestione sostenibile della pesca,
dell'acquacoltura e del turismo ”.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 30
Risultati - Quadro di riferimento
«FIVE REASONS TO THINK TWICE ABOUT THE UN’S SUSTAINABLE DEVELOPMENT
GOALS», JASON HICKEL, LONDON SCHOOL OF ECONOMICS, 2015 (2)
4. I grandi motori della povertà non vengono affrontati
I SDGs offrono poche soluzioni a molti dei più grandi fattori noti della povertà globale. Non dicono nulla sul regime commerciale ingiusto
dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) , o sui numerosi accordi bilaterali di commercio e investimento che liberalizzano i
mercati globali a spese dei poveri. In effetti, invece di affrontare questo problema cruciale, l'obiettivo 17.10 richiede una maggiore
liberalizzazione del commercio e più potere per WTO.
5. L’errata misurazione della povertà
Da nessuna parte la natura compromessa degli SDGs è più evidente che nella loro proposta di sradicare la povertà estrema, che misurano
a soli $ 1,25 / giorno. È giunto il momento di sradicare la povertà, ma un numero crescente di studiosi sottolinea che 1,25 dollari in realtà
non sono sufficienti per la sussistenza umana. Numerosi studi recenti suggeriscono che se le persone vogliono raggiungere la normale
aspettativa di vita e soddisfare i loro bisogni di base come delineato nella Dichiarazione universale dei diritti umani, hanno bisogno di più
vicino a $ 5 al giorno.
Sarebbe necessario modificare le regole dell'economia globale per renderla più equa per la maggioranza del mondo. Gli SDG ci deludono
su questo punto. Si offrono di armeggiare con il sistema economico globale in un tentativo ben intenzionato di far sembrare tutto un po‘
meno violento.
Da https://blogs.lse.ac.uk/africaatlse/2015/09/23/five-reasons-to-think-twice-about-the-uns-sustainable-development-goals/
Opinione
critica
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 31
Risultati - Quadro di riferimento
I SEI PUNTI DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU
Il 22 aprile 2020, in occasione della Giornata mondiale della Terra, Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU ha
individuato sei punti fondamentali per la ripartenza post Covid-19.
«Dobbiamo lavorare insieme per salvare vite umane, alleviare la sofferenza e ridurre le devastanti conseguenze economiche e
sociali.
L'impatto del coronavirus è sia immediato che terribile.
Ma c'è un'altra, profonda emergenza: la crisi ambientale in atto nel pianeta.
Le perturbazioni climatiche si stanno avvicinando a un punto di non ritorno.
Propongo quindi sei azioni legate al clima per dare forma alla ripresa e al lavoro a venire.
1. Le enormi quantità di denaro da spendere per il recupero dal coronavirus devono offrire nuovi posti di lavoro e
nuove opportunità di business attraverso una transizione pulita e verde.
2. Dove il denaro dei contribuenti viene utilizzato per salvare le imprese, deve essere legato alla crescita di posti di
lavoro verdi e alla crescita sostenibile.
3. La potenza di fuoco fiscale deve guidare il passaggio dall'economia grigia a quella verde, consentendo alle società
e alle persone di essere più resilienti.
4. I fondi pubblici dovrebbero essere utilizzati per investire nel futuro, non nel passato, e confluire in settori e progetti
sostenibili che aiutino l'ambiente e il clima. I sussidi per i combustibili fossili devono finire e chi inquina deve
iniziare a pagare per il suo inquinamento.
5. I rischi e le opportunità per il clima devono essere integrati nel sistema finanziario e in tutti gli aspetti
dell’elaborazione di politiche pubbliche e di infrastrutture.
6. Bisogna lavorare tutti insieme come comunità internazionale.
Questi sei principi costituiscono un’importante guida per recuperare meglio insieme. I gas a effetto serra, proprio come i virus,
non rispettano i confini nazionali.»
https://www.un.org/en/observances/earth-day/message
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 32
Risultati - Quadro di riferimento
UNWTO GLOBAL GUIDELINES TO RESTART TOURISM
Il 28 maggio 2020, poco prima della riapertura delle frontiere in molti Stati europei, l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha
pubblicato le linee guida per far ripartire il turismo
1. Dare liquidità e proteggere i posti di lavoro
2. Recuperare confidenza attraverso safety & security
3. Collaborazione pubblico-privata
4. Aprire le frontiere con responsabilità
5. Coordinare e armonizzare protocolli e procedure
6. Aggiungere valore al lavoro tramite le nuove tecnologie
7. Innovazione e sostenibilità come nuova normalità
Tutti e 7 i punti ci paiono coerenti con la visione del turismo salubre.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 33
Risultati - Quadro di riferimento
NEW GREEN DEAL EUROPEO (SCHEMA)
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 34
Risultati - Quadro di riferimento
NEW GREEN DEAL EUROPEO (AZIONI)
Ambizione in materia di clima
• Obiettivo neutralità climatica entro il 2050. La neutralità climatica rappresenta il punto in cui le emissioni di gas ad effetto non superano
la capacità della terra di assorbire tali emissioni.
Energia pulita, economica e sicura
• Valutazione dei piani nazionali per l’energia e il clima
Strategia industriale per un’economia pulita e circolare
• Piano d’azione per l’economia circolare con particolare attenzione ai prodotti sostenibili
Mobilità sostenibile e intelligente
• Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente
• Iniziative per migliorare la gestione e aumentare la capacità delle ferrovie e delle vie navigabili interne
Una politica agricola comune più verde – Strategia «dal produttore al consumatore»
• Misure, anche a livello legislativo, per ridurre significativamente l'uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l'uso di fertilizzanti e
antibiotici
Salvaguardia e tutela della biodiversità
• Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030
• Misure per affrontare le principali cause della perdita di biodiversità
• Misure a sostegno di catene del valore che non contribuiscono alla deforestazione
Verso l'obiettivo "inquinamento zero" per un ambiente privo di sostanze tossiche
• Piano d'azione per l'inquinamento zero di aria, acqua e suolo
Integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell'UE
• Proposta di un meccanismo per una transizione giusta, che comprende un fondo per una transizione giusta e un piano di investimenti
per un'Europa sostenibile
• Allineamento di tutte le nuove iniziative della Commissione agli obiettivi del Green Deal e promozione dell'innovazione
• Integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel semestre europeo
UE come leader mondiale
• L'UE continuerà a guidare i negoziati internazionali in materia di clima e biodiversità
Lavorare insieme: un patto europeo per il clima
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 35
Risultati - Quadro di riferimento
PIANO DI RIPRESA PER EU
Cos’è il Piano di Ripresa per EU
Il bilancio a lungo termine dell'EU, unito all'iniziativa NextGenerationEU, uno strumento temporaneo pensato per stimolare la
ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall‘EU. È il più ingente pacchetto di misure di
stimolo mai finanziato. Per ricostruire l'Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 1.800 miliardi di
euro. L'obiettivo è un'Europa più ecologica, digitale e resiliente.
Elementi principali del nuovo accordo
Oltre il 50% dell’importo sosterrà la modernizzazione tramite
• La Ricerca e innovazione portate avanti con il programma Orizzonte Europa
• Le Transizioni climatiche e digitali eque attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale
• La preparazione, la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, RescEU e un nuovo
programma per la salute, EU4Health.
Il pacchetto finanzierà anche
• Politiche tradizionali, come la politica di coesione e la politica agricola comune, per garantire la stabilità e la
modernizzazione
• La lotta ai cambiamenti climatici, a cui verrà riservato il 30% dei fondi europei, la più alta percentuale di sempre per il
bilancio dell'UE
• La protezione della biodiversità e la parità di genere
Fonte https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 36
Risultati - Quadro di riferimento
IL NEXT GENERATION EU
Cos’è il NextGenerationEU
NextGenerationEU è uno strumento di ripresa temporaneo da 750 miliardi di euro che consentirà alla Commissione di
ottenere fondi sul mercato dei capitali. Tale strumento contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati
dalla pandemia di coronavirus, per creare un'Europa post COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti
e future.
I 750 miliardi di euro si dividono in 390 miliardi di sovvenzioni (cioè risorse a fondo perduto) e 360 miliardi di prestiti (che gli
Stati dovranno rimborsare).
Fondi e risorse di scopo
312,5 miliardi è diretto al “Dispositivo per la ripresa e la resilienza”, con il proposito diretto di rilanciare l'economia alle prese
con la pandemia.
47,5 miliardi per REACT-EU (fondo per la coesione)
5 miliardi per Orizzonte Europa
5,6 per InvestEU (ambiente e salute)
7,5 miliardi per lo sviluppo rurale
10 miliardi per il Fondo per una transizione giusta
1,9 miliardi per RescEU (sicurezza e protezione civile)
Fonte https://www.am.pictet/it/blog/articoli/guida-alla-finanza/next-generation-eu-cosa-prevede-e-perche-rende-l-europa-piu-
solida
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 37
Risultati - Quadro di riferimento
IL NEXT GENERATION EU IN ITALIA: IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
L'Italia può contare su 209 miliardi, suddivisi tra 81,4 miliardi di sussidi e 127,4 miliardi in prestiti.
Il governo italiano sta mettendo a punto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il programma di investimenti da
presentare alla Commissione Europea nell’ambito del NextGenerationEU
Le 4 sfide
1. Migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia
2. Ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica
3. Sostenere la transizione verde e digitale
4. Innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione dell’occupazione
Le 6 missioni
1. Digitalizzazione, innovazione, competitività
2. Rivoluzione verde e transizione ecologica
3. Salute
4. Infrastrutture per la mobilità
5. Istruzione, formazione, ricerca e cultura
6. Equità sociale, di genere e territoriale
Fonte http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/approfondimenti/pnrr-approfondimento/
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Risultati - Quadro di riferimento
STRUTTURE DEL PIANO
NAZIONALE DI RIPRESA E
RESILIENZA
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 39
Risultati - Quadro di riferimento
LETTERATURA: “SPILLOVER”, DAVID QUAMMEN, 2014
«Abbiamo aumentato il nostro numero fino a sette miliardi e più, arriveremo a nove miliardi prima che si intraveda un appiattimento della
curva di crescita. Viviamo in città superaffollate. Abbiamo violato, e continuiamo a farlo, le ultime grandi foreste e altri ecosistemi intatti
del pianeta, distruggendo l’ambiente e le comunità che vi abitavano. A colpi di sega e ascia, ci siamo fatti strada in Congo, in Amazzonia,
nel Borneo, in Madagascar, in Nuova Guinea e nell’Australia nordorientale. Facciamo terra bruciata, in modo letterale e metaforico.
Uccidiamo e mangiamo gli animali di questi ambienti. Ci installiamo al posto loro, fondiamo villaggi, campi di lavoro, città, industrie
estrattive, metropoli. Esportiamo i nostri animali domestici, che rimpiazzano gli erbivori nativi. Facciamo moltiplicare il bestiame allo
stesso ritmo con cui ci siamo moltiplicati noi, allevandolo in modo intensivo in luoghi dove confiniamo migliaia di bovini, suini, polli,
anatre, pecore e capre - e anche centinaia di ratti del bambù e zibetti. In tali condizioni è facile che gli animali domestici e semidomestici
siano esposti a patogeni provenienti dall’esterno (come accade quando i pipistrelli si posano sopra le porcilaie) e si contagino tra di loro. In
tali condizioni i patogeni hanno molte opportunità di evolvere e assumere nuove forme capaci di infettare gli esseri umani tanto quanto le
mucche o le anatre. Molti di questi animali li bombardiamo con dosi profilattiche di antibiotici e di altri farmaci, non per curarli ma per
farli aumentare di peso e tenerli in salute il minimo indispensabile per arrivare vivi al momento del macello, tanto da generare profitti. In
questo modo favoriamo l’evoluzione di ceppi batterici resistenti. Importiamo ed esportiamo animali domestici vivi, per lunghe distanze e a
grande velocità. Lo stesso avviene per certi animali selvatici usati in laboratorio, come i primati, o tenuti come esotici compagni.
Commerciamo in pelli, contrabbandiamo carne e piante, che in certi casi portano dentro invisibili passeggeri patogeni. Viaggiamo in
continuazione, spostandoci da un continente all’altro ancora più in fretta di quanto faccia il bestiame. Dormiamo in alberghi dove magari
qualcuno prima di noi ha starnutito e vomitato. Mangiamo in ristoranti dove magari il cuoco ha macellato un porcospino prima di pulire i
nostri frutti di mare. Visitiamo templi pieni di scimmie in Asia, mercati in India, paesini pittoreschi in Sudamerica, siti archeologici polverosi
in Nuovo Messico, fattorie nei Paesi Bassi, grotte piene di pipistrelli in Africa orientale, ippodromi in Australia - e ovunque respiriamo la
stessa aria, diamo da mangiare agli animali, tocchiamo tutto, diamo la mano ai simpatici abitanti del luogo. Poi risaliamo su un
bell’aeroplano e torniamo a casa. Siamo punti da zanzare e zecche. Cambiamo il clima del globo con le nostre emissioni di anidride
carbonica e spostiamo le latitudini a cui le suddette zanzare e zecche vivono. Siamo tentazioni irresistibili per i microbi più
intraprendenti, perché i nostri corpi sono tanti e sono ovunque.
Tutto ciò che ho appena scritto si può rubricare sotto la voce « ecologia e biologia evolutiva delle zoonosi ». Le circostanze ambientali
forniscono opportunità per gli spillover. L’evoluzione le coglie, esplora le potenzialità e dà gli strumenti per tramutare gli spillover in
pandemie.»
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LETTERATURA: “RELAZIONE CIRCA L’EFFETTO DELL’INQUINAMENTO DA PARTICOLATO
ATMOSFERICO E LA DIFFUSIONE DI VIRUS NELLA POPOLAZIONE”, SIMA, 2020
«È noto che il particolato atmosferico funziona da carrier, ovvero da vettore di trasporto, per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi
i virus. I virus si “attaccano” (con un processo di coagulazione) al particolato atmosferico, costituito da particelle solide e/o liquide in grado
di rimanere in atmosfera anche per ore, giorni o settimane, e che possono diffondere ed essere trasportate anche per lunghe distanze. Il
particolato atmosferico, oltre ad essere un carrier, costituisce un substrato che può permettere al virus di rimanere nell’aria in condizioni
vitali per un certo tempo, nell’ordine di ore o giorni.»
«Si evidenzia come la specificità della velocità di incremento dei casi di contagio che ha interessato in particolare alcune zone del Nord
Italia potrebbe essere legata alle condizioni di inquinamento da particolato atmosferico che ha esercitato un’azione di carrier e di boost.
Come già riportato in casi precedenti di elevata diffusione di infezione virale in relazione ad elevati livelli di contaminazione da particolato
atmosferico, si suggerisce di tenere conto di questo contributo sollecitando misure restrittive di contenimento dell’inquinamento.»
Fonte https://www.simaonlus.it/wpsima/wp-content/uploads/2020/03/COVID19_Position-Paper_Relazione-circa-l%E2%80%99effetto-
dell%E2%80%99inquinamento-da-particolato-atmosferico-e-la-diffusione-di-virus-nella-popolazione.pdf
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LETTERATURA: “INQUINAMENTO E COVID: DUE VAGHI INDIZI NON FANNO UNA
PROVA”, STEFANO CASERINO, CINZIA PERRINO, FRANCESCO FORASTIERE, GUIDO
POLI, ELISA VINCENZI e LUCA CARRA, 2020
«L’ipotesi che il particolato atmosferico possa agire come substrato carrier per il trasporto del virus aumentando così il ritmo del contagio
è stata contestata da 70 esperti della Società italiana di Aerosol (IAS), che in una nota hanno espresso molte perplessità e ricordato come
la correlazione fra condizioni di scarsa circolazione atmosferica, formazione di aerosol secondario, accumulo di PM in prossimità del suolo
e diffusione del virus non deve essere scambiata per un rapporto di causa-effetto.
Di simile opinione il Position paper della Rete Italiana Ambiente e Salute che raccoglie istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale e del
Sistema Nazionale di Protezione Ambientale.
In conclusione: il position paper non conteneva alcuna prova, ma avanzava una teoria supportandola con elaborazioni molto discutibili.
(…) gli autori hanno scritto genericamente “Si evidenzia come la specificità della velocità di incremento dei casi di contagio che ha
interessato in particolare alcune zone del Nord Italia potrebbe essere legata alle condizioni di inquinamento da particolato atmosferico
che ha esercitato un’azione di carrier e di boost”. L’uso del termine “potrebbe” è molto, troppo generico. Ci sono tante, troppe cose che
potrebbero essere. Il lavoro degli scienziati, in particolare durante un’epidemia, dovrebbe essere quello di distinguere con accuratezza le
ipotesi speculative, non ancora dimostrate, dai fatti: altrimenti si finisce per contribuire alla confusione della comunicazione,
inevitabilmente esistente in materie complesse.
(…) Di motivi per ridurre le emissioni di particolato, o di gas climalteranti, ce ne sono già fin troppi; a prescindere dall’epidemia di
COVID-19 dobbiamo ridurre l’inquinamento dell’aria e contrastare drasticamente il riscaldamento globale. Non occorrono teorie - non
ancora dimostrate - che mostrino altri possibili pericoli legati al particolato, e che rischiano di contribuire solo alla confusione nella
comunicazione di materie complesse, in un momento in cui sarebbe più utile che gli scienziati parlassero in modo chiaro, responsabile ed
efficace. Una raccomandazione utile in questa epidemia è piuttosto quella di stare all’aria aperta, perché non fa male, e se si sta in
ambienti chiusi occorre far circolare l’aria aprendo le finestre.»
Da https://www.scienzainrete.it/articolo/inquinamento-e-covid-due-vaghi-indizi-non-fanno-prova/stefano-caserini-cinzia-perrino
Opinione
critica
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LETTERATURA: “CORONAVIRUS IN LOMBARDIA, COSA C’ENTRA LO
SMOG?”, LUCA FERRERO, UNIVERSITA’ DI MILANO BICOCCA, 2020
«È noto, e riportato nella letteratura scientifica, come l’esposizione a particolato atmosferico produca effetti cronici e acuti a carico della
salute della popolazione. Quindi per prima cosa è necessario sottolineare che una pessima qualità dell’aria non rappresenta un buon
punto di partenza nell’affrontare un’epidemia che produce un effetto deleterio a carico dell’apparato respiratorio. Alla luce di quanto
detto, sarà importante studiare a posteriori, con tutti i dati disponibili, l’incidenza che ha avuto il particolato atmosferico nell’aggravare
alcune situazioni. Tuttavia, quanto riportato sopra è riferito al quadro clinico del singolo individuo. Non al contagio. Ad ora infatti non è
stato dimostrato alcun effetto di maggiore suscettibilità al contagio al COVID-19 dovuto all’esposizione al particolato atmosferico (…)
È assolutamente plausibile come già accaduto in passato e riportato in letteratura scientifica, che il particolato atmosferico possa fungere
da vettore “carrier" per virus e batteri (che per definizione, fanno parte del particolato atmosferico e sono indicati come Bio-Aerosol) in
particolare in ambienti indoor. Attualmente non è stata ancora dimostrata e quantificata la concentrazione di COVID-19 in campioni di
particolato atmosferico e, in assenza di dati pubblicati su riviste scientifiche, la presenza di COVID-19 in campioni di particolato
atmosferico può essere considerata plausibile solo sulla base delle conoscenze pregresse. (…)
Possiamo dire che siamo prima di tutto in presenza di un caso di co-varianza, ovverosia di una variazione concomitante di due
variabili. Tuttavia, la covarianza fra l'accumulo di PM10 in prossimità del suolo e la diffusione del virus non deve essere scambiata per
un rapporto di causa-effetto.»
Da https://www.scienzainrete.it/articolo/inquinamento-e-covid-due-vaghi-indizi-non-fanno-prova/stefano-caserini-cinzia-perrino
Opinione
critica
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LETTERATURA: “L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN CO-
FATTORE DI ESTREMAMENTE ELEVATI LIVELLI DI LETALITA’ DEL SARS-COV-2 NEL NORD
ITALIA?”, CONTICINI E. et al., 2020
«È risaputo che l'inquinamento danneggia la prima linea di difesa delle vie aeree superiori (…) quindi un soggetto che vive in una zona con
alti livelli di inquinanti è maggiormente incline a sviluppare condizioni respiratorie croniche e adatte a qualsiasi agente infettivo. (…) Tra
gli anziani che vivono in una tale regione e affette da altre comorbidità, le difese delle ciglia e delle vie aeree superiori potrebbero
essere state indebolite sia dall'età che dall'esposizione cronica all'inquinamento atmosferico, che, a sua volta, potrebbe facilitare
l'invasione del virus consentendo al virus di raggiungere le vie aeree inferiori. (…)
Infine, sono urgenti studi sperimentali ed epidemiologici per valutare il ruolo dell'inquinamento atmosferico in alcune popolazioni: la
valutazione dei livelli bronchiali e sierologici delle citochine infiammatorie rappresentano la pietra angolare per un approfondimento e una
maggior comprensione dei meccanismi che portano a una prognosi peggiore.»
Fonte https://sci-hub.st/https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0269749120320601
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LETTERATURA: “IL CORONAVIRUS MINACCIA MAGGIORMENTE LE CITTA’ PIU’ INQUINATE”,
EUROPEAN PUBLIC HEALTH ALLIANCE, 2020
«L'inquinamento atmosferico può causare ipertensione, diabete e malattie respiratorie, condizioni che i medici stanno iniziando a
collegare a tassi di mortalità più elevati per Covid-19. (…) La Dott.ssa Sara De Matteis, membro dell’European Respiratory Society (ERS) ha
dichiarato La qualità dell'aria urbana è migliorata nell'ultimo mezzo secolo, ma la benzina e soprattutto i fumi dei veicoli diesel rimangono
un grave problema. problema. Anche i più recenti motori diesel emettono pericolosi livelli di inquinamento. I pazienti con malattie
polmonari e cardiache croniche causate o peggiorate dall'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico sono meno in grado di
combattere le infezioni polmonari e hanno maggiori probabilità di morire. Questo è probabilmente anche il caso del Covid-19. Abbassando
i livelli di inquinamento atmosferico possiamo aiutare i più vulnerabili nella loro lotta contro questa e qualsiasi possibile futura
pandemia.
Il segretario generale ad interim dell’European Public Health Alliance (EPHA) ha dichiarato che I governi avrebbero dovuto affrontare
l'inquinamento atmosferico cronico molto tempo fa, ma hanno dato la priorità all'economia rispetto alla salute attenendosi all'industria
automobilistica. Una volta che questa crisi sarà finita, i responsabili politici dovrebbero accelerare le misure per allontanare i veicoli
sporchi dalle nostre strade. La scienza ci dice che epidemie come il Covid-19 si verificheranno con sempre maggiore frequenza. Quindi
pulire le strade è un investimento fondamentale per un futuro più sano.»
Fonte https://epha.org/coronavirus-threat-greater-for-polluted-cities/
Livelli di PM10 in Italia prima e durante il lockdown di marzo 2020
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LETTERATURA: “ASSESSMENT SULL’IMPATTO DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL TURISMO
INTERNAZIONALE”, UNWTO, 2020
• Gli arrivi internazionali nel periodo gennaio-ottobre 2020
sono calati del 72% rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso
• Il calo nei primi dieci mesi dell'anno rappresenta 900
milioni di arrivi di turisti internazionali in meno rispetto
allo stesso periodo del 2019 e si traduce in una perdita
di 935 miliardi di dollari in entrate da esportazione dal
turismo internazionale, più di 10 volte la perdita del
2009 sotto l'impatto della crisi economica globale.
• Gli scenari estesi di UNWTO per il 2021-2024 indicano
una ripresa del turismo internazionale entro la seconda
metà del 2021 . Tuttavia, un ritorno ai livelli del 2019 in
termini di arrivi internazionali potrebbe richiedere dai 2½
ai 4 anni .
Fonte https://www.unwto.org/impact-assessment-of-the-
covid-19-outbreak-on-international-
tourism#:~:text=International%20tourism%20expected%20t
o%20decline,of%20the%20COVID%2D19%20pandemic.&tex
t=Based%20on%20current%20trends%2C%20UNWTO,for%
20the%20whole%20of%202020
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 46
Risultati - Quadro di riferimento
«IL TRAVEL NEL 2021, COSA CI ASPETTA? 10 MUTAZIONI DELLA DOMANDA E INNOVAZIONE
DELL’OFFERTA», OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEL TURISMO E OSSERVATORIO
BUSINESS TRAVEL, POLITECNICO DI MILANO, gennaio 2021 (a)
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 47
Risultati - Quadro di riferimento
«IL TRAVEL NEL 2021, COSA CI ASPETTA? 10 MUTAZIONI DELLA DOMANDA E INNOVAZIONE
DELL’OFFERTA», OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEL TURISMO E OSSERVATORIO
BUSINESS TRAVEL, POLITECNICO DI MILANO, gennaio 2021 (b)
1. Neverending tourism – possibilità di estendere l’esperienza turistica, sia fisica sia digitale, nello spazio (non solo in destinazione) e nel
tempo (non solo durante, ma anche prima e dopo l’esperienza di viaggio). Una nuova offerta turistica fatta di contenuti online o di prodotti
del territorio può essere realizzata e distribuita tramite canali digitali per anticipare nel pre-viaggio e continuare nel post-viaggio la
relazione con il cliente e generare ulteriori fonti di ricavo.
2. Destagionalizzazione e holiday working – la tendenza al neverending tourism comporta una dilatazione dell’esperienza turistica che punta
a essere continuativa e a non esaurirsi con i tradizionali periodi di ferie. La possibilità di lavorare in remoto può dare benefici agli attori del
turismo e alle destinazioni.
3. Escursionismo e territori vicini – l’obbligo di prossimità vissuto nel 2020 ha generato un lascito in termini di riscoperta delle destinazioni
vicine. Nel 2020 a trainare sono state soprattutto le attività all’aria aperta.
4. Sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale – l’emergenza sanitaria sta accelerando l’emergere di alcuni driver di scelta come la
sostenibilità nelle sue diverse sfaccettature. I viaggiatori prenderanno decisioni più consapevoli in futuro: oltre un turista su due premierà i
brand che adotteranno politiche di responsabilità sociale. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 stanno quindi improntando
i programmi di azione di un numero crescente di organizzazioni pubbliche e private.
5. Journey sempre più digitale e contactless – la necessità di distanziamento sociale ha accelerato il già avviato processo di digitalizzazione
del viaggio.
6. Investimenti sui canali diretti – molti operatori stanno cercando di migliorare la loro capacità di gestione dei canali diretti anche alla luce
della maggiore attenzione al canale diretto da parte dei clienti finali.
7. Sistemi previsionali real time – lo shock della domanda prodotto dalla pandemia ha evidenziato la limitazione nell’affidarsi esclusivamente
ai dati storici. Un ambito di innovazione e investimento riguarda l’integrazione dei sistemi con software e fonti dati che permettano di
cogliere in tempo reale esigenze e comportamenti della domanda.
8. Crescente richiesta di flessibilità e sicurezza – flessibilità e sicurezza sono diventati i principali driver di scelta dei fornitori per i viaggi
d’affari da parte delle aziende.
9. Consulenza e digitale leve per l’intermediazione tradizionale – il rapporto personale e la capacità di fornire assistenza e rassicurazione
sono gli elementi distintivi dell’intermediazioni tradizionale, ma la pandemia ha aiutato a comprendere come questo non debba passare
necessariamente dal contatto fisico: anzi, la possibilità di offrire servizi al cliente tramite il canale più appropriato per ciascun momento
diventa la vera fonte di vantaggio competitivo.
10. Aggregazione in gruppi e associazioni di categoria – in tutti i settori del travel la pandemia ha favorito la propensione alla concentrazione
e la nascita di nuovo associazionismo.
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“VISION +21, CINQUE TREND TRAVEL & HOSPITALITY», TTG 2021 by IEG ITALIAN EXHIBITION
GROUP, febbraio 2021 (a)
5. New currency
Questo Deep Trend inizia a mostrare i primi segnali di una nuova economia e di una nuova socialità, inglobando ecosostenibilità,
tracciabilità, balance e comunità private. Per il turismo si aprono nuove opportunità per valorizzare i territori, coinvolgere le
economie locali e fidelizzare il cliente.
4. Hyper warranty
Non si tratta delle abituali etichette che certificano le caratteristiche della struttura o il gradimento degli ospiti, ma di una vera e
propria tracciabilità che consente al cliente di verificare tutti gli aspetti della propria vacanza, determinandone la qualità e la
sicurezza.
3. Bubble community
La dimensione comunitaria ma selettiva diventerà centrale nei prossimi anni al punto da influenzare lo sviluppo di prodotti e servizi
obbligando le aziende a ridisegnare la mappa dei target. Si apre una nuova epoca per i viaggi di gruppo: soluzioni di ospitalità,
esperienze, itinerari e transfer dedicati a mini gruppi precostituiti che condividono interessi e stili di vita, all’insegna della sicurezza.
2. Scientific well being
Le persone cercheranno occasioni di vacanza e di viaggio (anche di lunga durata) per rigenerarsi e soprattutto per ri-programmare le
proprie abitudini, acquisire uno stile di vita sano da mantenere poi nella quotidianità. La vacanza smette di essere un momento
extra ordinario per diventare regola di buona salute, un prodotto tutto da costruire.
1. Equa societas
Questo Deep Trend si riferisce al desiderio emergente di un nuovo equilibrio sia verso il pianeta sia come equità sociale. Una co-
responsabilità condivisa, un patto, ma anche un co-activism che privilegia la cooperazione alla competizione, creando nuove e inedite
alleanze. In questo contesto le aziende del turismo dovranno tenere conto che i viaggiatori di domani cercheranno il modo di
bilanciare l’impatto negativo dei propri viaggi e saranno sempre più attenti alle scelte etiche dei brand.
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 49
Risultati - Quadro di riferimento
“VISIONE +21, I CINQUE TREND
TRAVEL & HOSPITALITY», TTG
2021 by IEG ITALIAN EXHIBITION
GROUP, febbraio 2021 (b)
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Risultati - Buone pratiche europee
Casi esaminati
News
Digitale
7 : Amsterdam (NL), Berlino (D), Mannheim (D), Oslo (N), Parigi (F), San
Sebastian (E), Vienna (A).
• Turismo percepito come economia strategica
• Sostenibilità al centro della visione
• Produzione energia da fonti non fossili
• Trasporto pubblico elettrico da energia non fossile
• Riduzione o eliminazione traffico privato dai centri urbani
• Strutture sanitarie integrate e comunicate nei portali di destinazione
• Ampio uso di tecniche partecipative
• Evidenza del nuovo fattore socialità come esigenza e/o come scopo
Media delle fonti open big data alta (2,2), quella maggiore rispetto a tutti i
casi considerati
• Amsterdam: abitanti n. 1.149.000, fonti OBD n. 4
• Berlino: abitanti n. 3.769.000, fonti OBD n. 3
• Mannheim: abitanti n. 309.370, fonti OBD n. 2
• Oslo: abitanti n. 681.067, fonti OBD n. 2
• Parigi: abitanti n. 2.148.000, fonti OBD n. 3
• San Sebastian: abitanti n. 186.665, fonti OBD n. 1
• Vienna: abitanti n. 1.897.000, fonti OBD n. 1
Media abitanti: n. 1.488.000
Media fonti OBD: n. 2,2
Abitanti/OBD: 1 fonte OBD ogni 676 mila abitanti
Dettaglio informazioni
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Risultati - Buone pratiche europee
AMSTERDAM - PAESI BASSI
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Risultati - Buone pratiche europee
AMSTERDAM - PAESI BASSI
Indicatori Amsterdam
Abitanti 1.149.000
Visione
Vogliamo essere una città in cui l'energia viene utilizzata con parsimonia, in cui generiamo energia solo in modo
sostenibile e in cui riutilizziamo materie prime e risorse all'infinito.
Partner
Pubblica amministrazione
Imprese
Organizzazioni sociali
Università
Cittadini
Azioni
• Riduzione delle emissioni di CO2 del 55% nel 2030 e del 95% nel 2050 e smettere di usare gas naturale prima del
2030
• Avere solo trasporti a impatto zero entro i prossimi 10 anni. Già adesso tutte le auto, autobus e barche all'interno
del perimetro cittadino sono elettriche
• Parcheggi Park and Ride. Parcheggi scambiatori alla periferia della città vicino alle autostrade e dispongono di
ottimi collegamenti con i mezzi pubblici. Il trasporto pubblico ti porta direttamente nel centro di Amsterdam in
pochissimo tempo.
• Installare pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici pubblici
• Diventare una città circolare che riutilizzi tutto quello che resta dai consumi
Safety 13 ospedali
Socialità
Amsterdam Smart City (www.amsterdamsmartcity.com) - Portale dedicato alla partecipazione attiva incentrato su
quattro temi chiave: energia, città digitale, città circolare e mobilità. I partner di questa iniziativa sono governi,
istituti di conoscenza, aziende e fondazioni. Nella homepage del sito agli utenti viene comunicato: «Unisciti al nostro
collettivo aperto, aumenta il tuo impatto e inizia a costruire la città di domani».
Open Data
City Open Data portal - https://data.amsterdam.nl/
Amsterdam municipality - https://www.amsterdam.nl/
Smart city project - https://amsterdamsmartcity.com/
Cultural Amsterdam - https://www.iamsterdam.com/it
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Risultati - Buone pratiche europee
BERLINO - GERMANIA
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Risultati - Buone pratiche europee
BERLINO - GERMANIA
Indicatori Berlino
Abitanti 3.769.000
Visione
In un futuro non troppo lontano, più persone vivranno nelle grandi città e nei centri urbani che fuori. Questa
tendenza pone nuove sfide che coinvolgono l'uso intelligente dello spazio, garantendo la fornitura di servizi e beni
alla popolazione e uno sviluppo urbano sostenibile.
Partner
Pubblica amministrazione
Imprese
Organizzazioni sociali
Università
Cittadini
Azioni
• Sustainable and City-Compatible Berlin Tourism Plan 2018+, all’interno del quale il turismo viene riconosciuto
come un’attività trasversale. Questa prospettiva comporta che le politiche del turismo non vengano viste solo
come promozione commerciale ma come parte integrante dello sviluppo urbano
• Energy Transiction Act - la città diventerà neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e ridurrà le emissioni
di anidride carbonica di almeno l'85% rispetto al 1990.
• Berlino offre servizi di mobilità che sono sia sostenibili sia accessibili. Il trasporto pubblico è caratterizzato da
treni sotterranei (U-Bahn), treni urbani (S-Bahn), tram e autobus gestiti dalla BVG (società di trasporti di Berlino).
• Gli autobus a diesel sono stati sostituiti da autobus elettrici
Safety 23 ospedali
Socialità
Il Sustainable and City-Compatible Berlin Tourism Plan 2018+ include una sezione chiamata «Shaping city
compatibility together» a sottolineare l'importanza del ruolo dei cittadini nel disegnare la città a misura di turista.
Open Data
City Open Data portal - https://daten.berlin.de/
Berlin municipality - https://www.berlin.de/
Smart city project - https://www.berlin-partner.de/en/the-berlin-location/smart-city-berlin/
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Risultati - Buone pratiche europee
MANNHEIM - GERMANIA
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 56
Risultati - Buone pratiche europee
MANNHEIM - GERMANIA
Indicatori Mannheim
Abitanti 309.370
Visione
Mannheim è consapevole della sua responsabilità globale. In qualità di forte comunità cittadina, vorremmo
dare un contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale con la nostra conoscenza ed
esperienza.
Partner
Pubblica amministrazione
Organizzazioni sociali
Imprese e raggruppamenti di imprese
Cittadini
Azioni
• Smart City Mannheim - progetto di ricerca nell'ambito del programma "E-Energy" finanziato dal governo
tedesco. Gli obiettivi chiave del progetto sono dimostrare come le energie rinnovabili possano essere
integrate in modo ottimale nella rete e come la città possa funzionare come un deposito di energia.
• Environmental Zone Mannheim – area della città limitata all’accesso di machine con l’Environmental
Badge. Per ottenere il Badge bisogna dimostrare di possedere auto a basso impatto ambientale.
Safety 2 ospedali pubblici
Socialità
Regole sulla partecipazione civica in vigore da marzo 2019 a seguito di una decisione del consiglio locale per
sostenere e migliorare la partecipazione dei cittadini. A tal fine, definisce sia gli obiettivi sia gli standard di
qualità e regola le responsabilità e le opportunità per la partecipazione dei cittadini ai progetti municipali.
Open Data
Mannheim Open Data - https://mannheim.opendatasoft.com/page/home/
Mannheim municipality - https://www.mannheim.de/de
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Risultati - Buone pratiche europee
OSLO - NORVEGIA
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 58
Risultati - Buone pratiche europee
OSLO - NORVEGIA
Indicatori Oslo
Abitanti 681.067
Visione
Oslo sarà una comunità urbana sostenibile in cui tutti hanno diritto ad aria pulita, acqua pulita e accesso ad
attraenti aree ricreative all'aperto.
Partner
Pubblica amministrazione
Università
Organizzazioni sociali
Imprese
Cittadini
Azioni
• Aeroporto più "green" del mondo con sistema di stoccaggio della neve invernale per rinfrescare la struttura
in estate; la forma della struttura è stata pensata per riscaldarla ed illuminarla sfruttando al massimo il sole;
il 91% dei rifiuti sono stoccati e quindi riciclabili, solo il 9% è indifferenziato.
• Piano “the car free livability”: riduzione massima del trasporto privato nel centro città. Già oggi i trasporti
pubblici sono più utilizzati del trasporto privato.
• Nel 2017, il 56% del trasporto pubblico era alimentato con carburanti non fossili, ogni anno questo valore
aumenta, è previsto il 100% di carburanti non fossili per il 2020 e il raggiungimento delle 0 emissioni per il
2028
Safety 6 ospedali pubblici
Socialità Coinvolgimento dei cittadini nell'implementazione di attività volte alla sostenibilità della città
Open Data
Oslo City Bike - https://oslobysykkel.no/en/open-data
Nordic Smart City Network - http://statistikkbanken.oslo.kommune.no/webview/
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Risultati - Buone pratiche europee
PARIGI - FRANCIA
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Risultati - Buone pratiche europee
PARIGI - FRANCIA
Indicatori Parigi
Abitanti 2.148.000
Visione
Parigi si impegna a innovare con persone, imprese e associazioni per costruire un ambiente sostenibile, inclusivo e una
città resiliente.
Partner
Pubblica amministrazione
Organizzazioni sociali
Università
Imprese
Cittadini
Azioni
• Tourism strategies 2022 Simulatore per vedere le emissioni da gas a effetto serra (GHG) dai pasti consumati nei
ristoranti e contribuisce alla creazione di menu a basso impatto ambientale
• Carbon Action Plan: piano attualmente in fase di implementazione che fissa l'obiettivo di neutralità del carbonio per il
2050. Il nuovo piano venne adottato alla fine del 2017. Parigi mira a raggiungere: -25% di emissioni di gas a effetto
serra entro il 2020 rispetto al 2004; -25% di consumo di energia entro il 2020 rispetto al 2004, +25% di energie
rinnovabili nel mix di approvvigionamento entro il 2020.
• Entro il 2030, sarà messo in atto un piano d'azione operativo per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a
effetto serra del 50%, ridurre i consumi del 35% e raggiungere una quota del 45% di energia rinnovabile in città. Infine,
l'obiettivo per il 2050 è quello di costruire una città a emissioni zero, al 100% dipendente dalle energie rinnovabili.
Safety 10 ospedali pubblici
Socialità
Strutturare l'offerta di turismo partecipativo e collaborativo per permettere di scoprire Parigi con l'aiuto dei suoi abitanti.
Sostenere le iniziative di scoperta del vicinato di residenti e comunità locali, tra cui passeggiate urbane, fuori dai sentieri
battuti e nei quartieri meno turistici e scambi tra residenti e turisti, grazie alle chat della community o alle hotline
telefoniche
Open Data
Paris Open Data - https://opendata.paris.fr/pages/home/
Paris municipality - https://www.paris.fr/
Stato della qualità dell'aria - https://www.paris.fr/pages/etat-des-lieux-de-la-qualite-de-l-air-a-paris-7101
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 61
Risultati - Buone pratiche europee
SAN SEBASTIAN - SPAGNA
© Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 62
Risultati - Buone pratiche europee
SAN SEBASTIAN - SPAGNA
Indicatori San Sebastian
Abitanti 186.665
Visione
San Sebastian vuole diventare una città impegnata nel consumo responsabile, promuovere e migliorare la
gestione dei rifiuti, garantire un ambiente sano, fare progressi nel migliorare il ciclo dell'acqua, ridurre le
emissioni di gas serra privilegiando la mobilità sostenibile, rafforzare l'azione locale, proteggere e conservare la
biodiversità
Partner
Pubblica amministrazione
Organizzazioni sociali
Imprese
Cittadini
Azioni
• San Sebastian pone le persone al centro del modello di sviluppo turistico della città e si impegna in un turismo
sostenibile, equilibrato, autentico e di qualità.
• Smart plan 2016-2020 Monitoraggio di come i cittadini utilizzano il riscaldamento e del consumo di energia per
ridurre le bollette energetiche domestiche per i cittadini e salvaguardare l'ambiente della città. L'illuminazione
stradale intelligente illumina il nucleo urbano e l'energia da biomassa riscalda le proprietà di nuova
costruzione in città. Queste innovazioni fanno uso di energia rinnovabile al 90% e comporteranno una
riduzione dell'85% delle emissioni di CO2.
• Lavoro di ristrutturazione e coibentazione di oltre 18.000 mq di case e attività commerciali nel centro storico
della città
• Investimenti per incentivare l’utilizzo di auto e autobus elettrici e posizionare stazioni di ricarica.
Safety 3 ospedali pubblici
Socialità
Lavoro sulla consapevolezza dei cittadini dell'importanza di ridurre emissioni
Processo partecipativo di coinvolgimento dei cittadini per definire gli obiettivi per una San Sebastian sostenibile
Open Data Donostia Open Data - https://www.donostia.eus/datosabiertos/
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Risultati - Buone pratiche europee
VIENNA - AUSTRIA
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Risultati - Buone pratiche europee
VIENNA - AUSTRIA
Indicatori Vienna
Abitanti 1.897.000
Visione
Vienna vuole essere completamente sostenibile: dalla cura del corpo secondo criteri ecologici alla moda equo-
solidale ai negozi di alimenti naturali. A proposito, Vienna vanta anche il primato come maggiore coltivatore
biologico dell'Austria; la città gestisce infatti più di 860 ettari di superficie agricola biologica distribuita fra tre
poderi municipali
Partner
Pubblica amministrazione
Organizzazioni sociali
Imprese
Cittadini
Azioni
• Smart City Wien
Rafforzamento della mobilità senza CO2 (a piedi e in bicicletta), mantenimento di un'elevata percentuale di
trasporto pubblico e riduzione del traffico individuale motorizzato (MIT) in città al 20% entro il 2025, al 15%
entro il 2030 e inferiore al 15% entro il 2050.
• Entro il 2030, il traffico commerciale che proviene e termina all'interno dei confini municipali deve essere in
gran parte privo di emissioni di CO2.
• Entro il 2050, tutto il traffico individuale motorizzato all'interno dei confini municipali dovrà fare a meno
delle convenzionali tecnologie di propulsione
Safety 5 ospedali pubblici
Socialità
Smarter Together - sezione dedicata alla partecipazione attiva dei cittadini e degli stakeholder locali, che si
chiama SIMmobil. La partnership comprende tutti gli attori, dal governo ai cittadini, agli attori commerciali e
alle ONG, in cui ognuno ha una responsabilità specifica nel raggiungimento degli obiettivi comuni
Open Data Wien Open Data - https://digitales.wien.gv.at/site/open-data/
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Risultati - Buone pratiche europee
SITOGRAFIA
https://www.iamsterdam.com/en/see-and-do
https://www.conscioushotels.com/
https://amsterdamsmartcity.com/themes/mobility
https://www.visitberlin.de/it
https://about.visitberlin.de/en/berlin-tourism-plan-2018
https://2019.energydialogue.berlin/
https://www.geneve.ch/fr/autorites-administration/administration-
municipale/departement-finances-environnement-logement/services-
municipaux/service-agenda-ville-durable
https://mycovenant.eumayors.eu/docs/seap/1460_1341403810.pdf
https://www.genevaenvironmentnetwork.org/
https://www.facebook.com/GeneveVilleDurable/
https://www.geneve.ch/en/themes/developpement-durable/what
https://www.visit-mannheim.de/en
https://www.visit-mannheim.de/en/green-places
https://www.environmentalbadge.com/environmental-zone-mannheim/
https://www.mannheim.de/en/shaping-the-city
https://www.mannheim.de/sites/default/files/2019-
10/MAOB_1847_001_Report_englisch_04_WEB_A.pdf
https://en.parisinfo.com/discovering-paris/sustainable-tourism-in-paris/eco-
responsible-accommodation
https://pro.parisinfo.com/actualites/actualite-touristique/Dossiers/schema-
touristique-paris-2022
https://api-site-cdn.paris.fr/images/101081
https://parisactionclimat.paris.fr/en/about
https://www.sansebastianturismoa.eus/en/come/practical-information
https://www.ibtmworld.com/en/Exhibitors/6616713/DONOSTIA-SAN-SEBASTIAN-
TURISMOA/Products/1650647/SUSTAINABLE-TOURISM
http://www.fomentosansebastian.eus/en/donostia-smart/proyectos-de-ciudad-donostia-
smart/1816-plan-smart
https://eu.smartcitiescouncil.com/article/san-sebastian-spain-smart-city-making-most-
past-present
http://www.fomentosansebastian.eus/en/donostia-smart/proyectos-de-ciudad-donostia-
smart/1816-plan-smart
https://www.wien.info/it
https://smartcity.wien.gv.at/site/files/2014/10/140924_KF_SCW_gesamt_ENG.pdf
https://www.wien.info/en/sightseeing/green-vienna/vienna-power-plants
https://www.smarter-together.eu/projects/simmobil
https://www.visitoslo.com/it/la-tua-oslo/la-oslo-verde/
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Risultati - Città metropolitane
Casi esaminati
News
Digitale
14 : Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli,
Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia
• Turismo non appare come economia strategica, salvo che in 4 casi su 14 (Catania,
Genova, Venezia e Firenze)
• Sostenibilità non è al centro della visione, in 3 casi nessuna visione dichiarata
• La ricerca di mobilità sostenibile è il fatto principale ma con piani PUMS allo stato
iniziale, salvo i casi di Milano, Firenze e Bologna
• Nessuna policy dichiarata su energia da fonti non fossili, trasporto pubblico da
energia non fossile, riduzione o eliminazione del traffico privato dai centri urbani
• Ampia dotazione di strutture sanitarie ma non integrate e comunicate nei portali di
destinazione
• Tutte le città metropolitane adottano pratiche partecipative ma la metà (7 su 14)
non ha sviluppato progetti o pratiche di socialità
Media delle di fonti open big data buona (1,3) però con un rapporto abitanti/OBD
inferiore di circa il 50% rispetto alle pratiche europee esaminate in precedenza
• Bari: abitanti n. 1.249.246, fonti OBD n. 1
• Bologna: abitanti n. 1.017.806, fonti OBD n. 2
• Cagliari: abitanti n. 430.974, fonti OBD n. 1
• Catania: abitanti n. 1.104.974, fonti OBD n. 1
• Firenze: abitanti n. 1.004.298, fonti OBD n. 1
• Genova: abitanti n. 835.829, fonti OBD n. 1
• Messina: abitanti n. 620.721, fonti OBD n. 0
• Milano: abitanti n. 3.279.944, fonti OBD n. 3
• Napoli: abitanti n. 3.082.905,fonti OBD n. 1
• Palermo: abitanti n.1.243.328, fonti OBD n. 1
• Reggio Calabria: abitanti n. 541.278, fonti OBD n. 1
• Roma: abitanti n. 4.333.274, fonti OBD n.3
• Torino: abitanti n. 2.252.379,fonti OBD n. 1
• Venezia: abitanti n. 852.663, fonti OBD n. 1
Media abitanti: n. 1.560.000
Media fonti OBD: n. 1,3
Abitanti/OBD: 1 fonte OBD ogni 1,2 milioni di abitanti
Dettaglio informazioni
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Risultati - Città metropolitane
CITTA’ METROPOLITANA DI BARI
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Turismo & Salubrità: rapporto di una meta-ricerca

  • 1. Per accorciare il tunnel della crisi e sviluppare nuova accoglienza. Rapporto di una meta-ricerca Ravenna 13 maggio 2021 www.giaccardiassociati.it
  • 2. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 2 Indice del rapporto Pag T&S Turismo & Salubrità: da una meta-ricerca alla discussione di progetto 3 5 ASSUMPTIOM DI RICERCA 4 7 CONCETTI-CHIAVE DI EVOLUZIONE DEL LINGUAGGIO TURISTICO 10 SCOPI E METODOLOGIA D’INDAGINE 18 RISULTATI 23 Quadro di riferimento: sintesi degli elementi analizzati e dettaglio delle informazioni 24 Buone pratiche europee: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 50 Città metropolitane: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 66 Città d’arte: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 96 Mete turistiche con criticità ambientale: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 139 Musei e attrattori, buone pratiche tra covid-19 e digitale: sintesi di casi, news, digitale e dettaglio delle informazioni 157 Flash di dati e informazioni sulle trasformazioni del turismo 2020: sintesi di fonti e news e dettaglio delle informazioni 184 FATTORI GENERATIVI DI ANTIFRAGILITÀ 190 PROPOSTE DI LAVORO 193 REFERENCING Rodolfo Baggio, Martha Friel, Martina Manescalchi, Giancarlo Piccirillo e Francesco Schianchi 202 TURISMO SALUBRITY-BASED, 3 WEBINAR PER IL PROGETTO: ‘Rompere l’accerchiamento’, ‘Nuove opportunità per le imprese’, ‘Nuove opportunità per le destinazioni’ 213 Team di lavoro 281 Chi siamo 282
  • 3. T&S Turismo & Salubrità: da una meta-ricerca alla discussione di progetto © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 3 Abbiamo definito questo elaborato rapporto di una meta-ricerca perché sfrutta ampiamente e apertamene pubblicazioni altrui e strumenti terzi e rispetto a un’indagine convenzionale è pressoché ‘inconcludibile’ . Il fine di questo lavoro, indipendente e autofinanziato, è favorire e alimentare una discussione di progetto fuori dagli schemi sul cambio della domanda di viaggio e vacanza e sul progetto e le opportunità del turismo contemporaneo. Pensiamo infatti che questo sia giusto e necessario: ‘partito preso’ , ‘interessi di cortile’ e ‘policy esclusive’ sono infatti scelte scarsamente utili perché in gioco ci sono le prospettive di 500 mila imprese e oltre 4 milioni di persone della filiera turistica allargata. Nel lavoro di indagine, raccolta e analisi delle informazioni e di messa a punto di questo rapporto, condotto tra giugno 2020 e aprile 2021, sono state illuminanti 5 assunzioni di ricerca sul senso della pandemia, sulla sicurezza per chi viaggia, sull’incertezza delle previsioni, sul digitale che ‘scolla’ aspetti inscindibili e sugli habitat naturali violati che, razionalmente, dovremo considerare e che comunque saremo chiamati ad affrontare. Anche con vaccino e auspicabile immunità. «Ci siamo sentiti impreparati e indifesi, e abbiamo un gran bisogno di comprendere e allo stesso tempo di reagire». Parlava così un operatore turistico ideale, privato o pubblico, poco meno di un anno fa nei mesi del primo lockdown. Allora, come Studio Giaccardi & Associati ci siamo imposti di capire come stesse cambiando la grande e complessa economia del turismo (e della cultura) in Italia e in Europa e cosa fosse necessario cercare/individuare per contribuire all’attesa di reagire. Prima, abbiamo analizzato 50 modelli di destinazioni e servizi turistici in Italia e in Europa per conoscere quali policy anti Covid-19 venissero adottate e per scoprire fino a che punto ‘relazione con i clienti e offerta di vacanza’ venissero rimesse in gioco. Ne è nato il rapporto #dallapartedelturista, aprile 2020, che trovate pubblicato qui http://www.giaccardiassociati.it/2020/04/01/dalla-parte-del-turista/, poi aggiornato a inizio estate 2020. Subito dopo, abbiamo intervistato 12 protagonisti della cultura e del turismo italiano e abbiamo elaborato il paper Una chat su ‘Turismo, the time after’ , giugno 2020, pubblicato qui http://www.giaccardiassociati.it/2020/05/13/una-chat-su-turismo-the-time-after-dallapartedelturista/ che ha offerto un’articolata riflessione sulle possibili strategie di re-starting a partire da punti di osservazione volutamente diversi. Ci mancava però la cosiddetta ‘luce in fondo al tunnel’ – forse era anche prematuro aspettarsi di scoprirla – e poi ci sembrava riduttivo ragionare solo per ‘arredarlo’ quel maledetto tunnel … peraltro così continuamente presente nei primi 20 anni del XXI secolo con crisi sempre più ravvicinate. Da qui, la scelta della meta-ricerca «Turismo & Salubrità», avviata ‘estremizzando’ a priori l’aspettativa di viaggio, oggettivamente mutata e con virus circolante, allo scopo di soddisfare curiosità e anelito di risposta: ci siamo cioè chiesti quali potessero essere, nel perdurante timore per la salute, i nuovi fattori di orientamento che rinnovano la voglia di viaggiare in rapporto all’offerta caratteristica del nostro paese, dal balneare alla montagna, dalla cultura all’outdoor, al cibo, etc. Ne deriva la ‘proxy’ di ricerca cioè l’ipotesi che il fondamentale driver turistico italiano, la bellezza, non sia più sufficiente da solo a motivare una scelta di vacanza perché il non-viaggio l’ha trasformato in una sorta di ‘re nudo alla meta’, rigido, e impossibilitato a mettersi in sintonia e in relazione con nuove sensibilità e nuove esigenze. Così, alcuni mesi fa, abbiamo avviato questa meta-ricerca sugli aspetti di trasformazione, resilienza o impreparazione di destinazioni e attrattori in Italia e in Europa messi alla prova dalla crisi. Il nostro scopo è stato duplice: da un lato scoprire e immaginare quali fattori di anti-fragilità integrare con il driver bellezza, in secondo luogo capire se ci sia corrispondenza nei dati con l’aspettativa di un marketing mix turistico disruptive fatto di contenuti di offerta e servizio diversi, finora solo sfiorati dalle varie policy quali ad esempio ‘sostenibilità’ e ‘salubrità’ che tra loro, come vedremo, hanno una stretta e profonda relazione di causa ed effetto con la qualità di vita dei cittadini, siano essi turisti e/o residenti.
  • 4. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 4 5 assumption di ricerca
  • 5. Assumption 1 «Coronavirus solo un’esercitazione» © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 5 La pandemia di coronavirus è “solo un’esercitazione antincendio” per ciò che probabilmente accadrà in seguito agli sviluppi della crisi climatica. Lo ha affermato Lise Kingo, direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite, un’iniziativa nata per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili. “Il modo in cui viviamo e produciamo non è sostenibile. L’unica strada da percorrere è creare un mondo che non lasci nessuno indietro”, ha dichiarato Kingo, secondo cui ci sono “connessioni evidenti” tra la crisi causata dal covid, quella climatica e le proteste generate dal movimento Black Lives Matter. “Ora è chiaro a tutti che la disuguaglianza sociale fa parte dell’agenda per uno sviluppo sostenibile”, ha affermato. In un’intervista al Guardian, Kingo sottolinea che i diritti umani sono “inseparabili” dalla gestione del disastro climatico: “Tutti i dirigenti devono diventare attivisti sociali. Così si creano mercati stabili per le aziende di tutto il mondo. I giovani tengono a questa causa e non vogliono lavorare per aziende che non hanno una solida strategia di responsabilità”. Anche Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra, sostiene che la crisi generata dal coronavirus ha sottolineato quanto sia urgente affrontare il problema del riscaldamento globale, “una crisi che coinvolgerà il mondo intero e dalla quale nessuno può autoisolarsi”. Cfr. https://www.huffingtonpost.it/entry/la-pandemia-e-solo-unesercitazione-antincendio- per-gli-sviluppi-della-crisi-climatica_it_5ee8b309c5b6c34ac30d7c38 Lise Kingo Direttore esecutivo del Global Compact delle Nazioni Unite, 6 giugno 2020.
  • 6. Assumption 2 «Sicurezza al primo posto» © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 6 Il futuro dei viaggi* La nostra voglia di viaggiare sia a livello locale, sia internazionale, non è di certo diminuita. Guardando al futuro, ci aspettiamo l’introduzione di nuove misure riguardanti la salute e la sicurezza per aumentare la protezione nei confronti del Coronavirus. Proprio il settore dei viaggi viene visto come uno dei primi che può stabilire nuovi standard per quella che viene chiamata “la nuova normalità”. Precauzioni prima di tutto​ Il 79% dei viaggiatori afferma che sarebbero ben disposti a prendere maggiori precauzioni contro il Coronavirus durante i viaggi. Nella fase di organizzazione, il 59% dei viaggiatori eviterà di scegliere certe mete per stare lontano dalla folla e il 70% si aspetterà che le attrazioni turistiche abbiano adottato regole di distanziamento fisico. Quando si tratta di scegliere un alloggio, il 70% delle persone prenota solo se sono informate su quali misure per la salute e l’igiene vengono adottate sul posto. Il 75% di queste, poi, dice che preferirà le strutture che mettono a disposizione prodotti igienizzanti e per la sanificazione.​ Pronti a viaggiare on the road Oltre alle preferenze sulla destinazione, sono cambiate anche quelle sui mezzi di trasporto. Quasi la metà dei viaggiatori (il 46%) preferisce evitare i mezzi pubblici (come treni o aerei) per non dover condividere gli spazi con un numero elevato di persone. Per questo, sceglieranno di partire con la propria auto o di noleggiarne una per raggiungere e muoversi nella destinazione stabilita. Il 2021, quindi, potrebbe essere l’anno dei viaggi on the road. Sicurezza al primo posto Quando si tratta della nuova normalità, ovvero le misure su salute e sicurezza messe in atto per contrastare il Coronavirus, i viaggiatori sembrano disposti ad adattarsi a queste regole. Due terzi (il 67%) si dice disposto a visitare destinazioni dove andranno effettuati dei check- up medici all’arrivo. E il 62% indosserà una mascherina in pubblico, qualora fosse richiesto. La quarantena invece continua a non essere molto popolare, come dimostra il 27% dei viaggiatori che accetterebbe questo tipo di misura per poter raggiungere una meta specifica. Cfr. https://www.booking.com/articles/safety-cleans-up.it.html?label=gen173bo- 1FEghhcnRpY2xlcyiCAkIZY2F0ZWdvcnlfZnV0dXJlLW9mLXRyYXZlbEgzWANocYgBAZgBFLgBB8gBDNgBAegBAfgBEYgCAaICEG5ld3MuYm9va 2luZy5jb22oAgO4AtKHgv8FwAIB0gIkYzdjZjJmMDctNzZhMi00YjEyLThmYzUtZjdkNTU4MmRkNTUx2AIG4AIB. Glenn Fogel CEO di Booking Holdings *Ricerca commissionata da Booking.com e svolta su un campione di partecipanti adulti con almeno un viaggio di lavoro o svago completato nei 12 mesi precedenti e almeno uno in programma nei 12 mesi successivi (se/quando verranno rimosse le restrizioni agli spostamenti). In totale hanno partecipato 20.934 persone in 28 Paesi (…). I partecipanti hanno risposto a un sondaggio online nel mese di luglio 2020.
  • 7. Assumption 3 «Incertezza totale fino al 2023» © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 7 Previsioni di ripresa? – Elaborare delle previsioni di ripresa è molto complesso, gli scenari proposti, infatti, seppur fondati su precise valutazioni, richiedono un continuo, a volte anche quotidiano, aggiornamento. L’eventualità di una ripresa della malattia, così come avvenuto in paesi extraeuropei come Stati Uniti, Australia e Corea del Sud o la reintroduzione di misure restrittive o di quarantena da parte dei Governi Nazionali, come accaduto in Spagna, nel caso del nuovo focolaio registratosi a Barcellona, potrebbero in qualsiasi momento stravolgere gli scenari e le previsioni fino a quel momento elaborate e rallentare la ripresa dei viaggi, così come dei voli a lungo raggio, che hanno rappresentano per l’Italia, nel 2019, il 29% degli arrivi internazionali totali. Le caratteristiche del turismo nostrano, come ad esempio la maggior incidenza dei turisti stranieri rispetto a quelli residenti, che ormai da tre anni superano il 50% delle presenze totali presso le nostre strutture ricettive, se da un lato rendono l’Italia uno dei paesi più vulnerabili, dall’altro non facilitano di certo le previsioni di ripresa del nostro settore turistico. Secondo gli scenari elaborati dalla stessa Agenzia Nazionale del Turismo, soltanto nel 2022 il numero di turisti domestici dovrebbe tornare ai livelli registrati nel 2019, mentre per il turismo internazionale si prospetta una ripresa ancor più lenta, con i flussi turistici che potrebbero superare i volumi dello scorso anno soltanto dopo l’inizio del 2023. Con riferimento ai risultati del 2019 infatti, al termine del biennio 2020-2021, per cui ci si attende un segno pesantemente negativo rispetto ai trend pre-crisi, soltanto nel 2022, secondo lo scenario base, il numero di turisti residenti in viaggio nel nostro paese dovrebbe segnalare un aumento del 5% rispetto al 2019 mentre il volume di turisti internazionali in vacanza in Italia, nel miglior scenario possibile, dovrebbero tornare a segnalare un segno positivo soltanto nel 2023, con un 7% in più rispetto al livello precedente alla crisi sanitaria. Cfr. https://www.geopolitica.info/covid-19-e-turismo-impatto-e-scenari-nel-contesto-italiano/ Covid-19 e turismo: impatto e scenari nel contesto italiano, 6 agosto 2020.
  • 8. Assumption 4 «Il digitale scolla aspetti finora inscindibili» © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 8 Nell’infosfera l’uomo perde centralità, è vero, ma ciò non significa che perda in umanità. Uomini, smartphone, software, satelliti, robot, smartwatch, sono tutti agenti informazionali legati in un’unica rete in cui le relazioni vengono prima delle cose. (…) Quando pensiamo alla società immaginiamo tanti atomi simili a mattoncini Lego collegati tra loro all’interno di uno spazio, che sia un quartiere, una città, una nazione. Ecco queste sono metafore che non reggono più, perché non sono i mattoncini a mettersi in relazione ma sono le relazioni a fare i mattoncini. Immagini una rotonda, è una cosa che si trova lì dove le strade si incontrano. Viene prima o dopo le strade? Viene dopo, noi non possiamo immaginare di disegnare una mappa dove mettiamo prima le rotonde e poi le strade che vi si congiungono. Questo vuol dire che le rotonde non esistono? No, vuol dire solo che acquistano senso e realtà come punto di arrivo di una rete. Ed è così anche per gli individui nell’infosfera, la realtà individuale rimane ma viene logicamente dopo le relazioni che la presuppongono. In una società complessa devo cambiare la circolazione delle strade per far funzionare meglio la rotonda. Un esempio? Pensiamo all’Europa. Quello che conta nel progetto politico europeo è lo spazio relazionale radicato nella condivisione di valori da parte dei nodi della rete e non lo spazio “cosale”, fisico e puramente geografico dei confini europei, ed è questa la ragione per cui un domani si dovrebbero poter espellere dall’Unione paesi geograficamente e fisicamente tali ma non europei dal punto di vista relazionale. Il digitale “scolla” due aspetti che fino a pochi anni fa sembrano inscindibili, normatività e territorialità, rende periferica la dimensione puramente oggettiva e cosale rappresentata dal territorio, mentre mette al centro lo spazio relazionale che unisce, come tanti nodi, tutti i cittadini che condividono gli stessi valori. Si tratta di approfondire la possibilità che non siano le cose, ma le relazioni a poter svolgere un ruolo fondativo nel pensiero politico del ventunesimo secolo.. Cfr. https://www.scienzainrete.it/articolo/umanesimo-dellaltro-bit-intervista-luciano-floridi/cristian- fuschetto/2020-08-09 Luciano Floridi, filosofo italiano, professore ordinario di filosofia ed etica dell'informazione presso l'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford, direttore del Digital Ethic, 9 agosto 2020.
  • 9. Assumption 5 «Gli habitat naturali violati ci hanno portato sulla soglia di casa interi serbatoi animali di malattia» © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 9 Qualcuno, un giorno, ebbe l’intuizione di soprannominarlo “Bad News Mike" perché spesso – ricorda ora l’epidemiologo americano Michael T. Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP) all'Università del Minnesota, e appena nominato membro del COVID-19 Advisory Board dal nuovo presidente Joe Biden - i funzionari della pubblica amministrazione e i leader d’impresa non avevano nessuna voglia di sentirsi dire quello che invece avevo da dirgli”. … “Un’altra pandemia ci sarà, e poi un’altra ancora, e dopo quella un’altra, e via di questo passo”, scrive nella prefazione all’edizione italiana del suo libro appena pubblicato (Il peggior nemico. Come vincere la battaglia contro malattie infettive ed epidemie), scritto a quattro mani con Mark Olshaker. A un certo punto, continua Bad News Mike, esploderà una pandemia di portata addirittura superiore e diverse volte più grave della Covid-19. Molto probabilmente si tratterà di un nuovo virus influenzale con lo stesso potenziale devastante dell’epidemia di spagnola del 1918-1919, che uccise tra i 50 e i 100 milioni di persone, ma stavolta accadrà su un pianeta dove nel frattempo la popolazione è triplicata ed è caratterizzato ormai da intensi traffici aerei, dalle megalopoli- polveriera del Terzo Mondo, dagli habitat naturali violati che ci hanno portato sulla soglia di casa interi serbatoi animali di malattia, dalla convivenza stretta tra milioni di esseri umani e animali ospite, e infine da una catena distributiva globale just-in- time, che va dai prodotti elettronici ai ricambi meccanici ai medicinali salvavita senza i quali gli ospedali più avanzati smettono di funzionare”. Cfr. https://www.repubblica.it/salute/2020/11/25/news/covid_michael_t_osterholm_dobbiamo_prep ararci_alla_prossima_pandemia_-275722957/?ref=RHTP-BH-I274746038-P1-S7- T1&fbclid=IwAR0MZAtKPqNldzbPudnezEljqETutFaQYi_zON5DgkOWoEX79A0xhsHIerQ Michael T. Osterholm, direttore del Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP) all'Università del Minnesota, membro del COVID-19 Advisory Board, 27 novembre 2020.
  • 10. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 10 7 concetti-chiave di evoluzione del linguaggio turistico
  • 11. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 11 1. Sostenibilità Definizione di SOSTENIBILITA’ dell’ONU del 1972: «la sostenibilità è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri» Con il rapporto Brundtland del 1987 si sposta l’attenzione dalla sostenibilità ambientale allo sviluppo sostenibile e poi si evolve in un significato più globale: rapporto sinergico e sistemico delle dimensioni ambientali, economiche e sociali. Dal 2015 sono attivi gli UN Sustainable Development Goals, Call to action per raggiungere la fine della povertà, la protezione del pianeta e il miglioramento della vita di ogni individuo in ogni Paese. Sono importanti perché definiscono standard universali suddivisi per aree tematiche e quindi più facili da controllare. L’obiettivo è l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ma a tutt’oggi oggi (2020) non siamo in pari con la tabella di marcia. Il TURISMO può contribuire agli UN Sustainable Development Goals creando un vantaggio per sé e un beneficio più generale? Può essere/diventare una missione strutturale del fare destinazione?
  • 12. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 12 2. Antifragilità NASSIM NICHOLAS TALEB, filosofo, saggista, matematico e accademico libanese naturalizzato statunitense, esperto di matematica finanziaria e teoria della probabilità, nel suo libro “Antifragile: prosperare nel disordine” (il Saggiatore, 2013) sostiene che «a partire dal secondo dopoguerra abbiamo costruito sistemi sempre più complessi, e per questo sempre più dipendenti dalle previsioni. Ma oggi molte previsioni restano inaffidabili: siamo riusciti ad arrivare sulla luna, ma non siamo in grado di dire quali saranno le quotazioni di borsa domattina. Per questo dobbiamo costruire sistemi che si reggano senza bisogno di previsioni, in cui imprevisti ed errori si trasformino in vantaggi, e per cui si possa immaginare una esposizione positiva agli accidenti e alla casualità. Sistemi resilienti, insomma, anzi, qualcosa di più: sistemi antifragili.» Il TURISMO può progettare e/o favorire antifragilità? Come possono diventare antifragili imprese e destinazioni, e sviluppare antifragilità manager e amministratori? Come possono sviluppare conoscenza e trasferire cultura di antifragilità docenti e decisori della grande filiera dell’education turistica*? *Si intende l’insieme di istruzione di base, istruzione superiore, istruzione universitaria, scuole di master e dottorati.
  • 13. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 13 3. Safety SICUREZZA NEL SENSO DI TUTELA DELL’INCOLUMITA’ E DI LIBERTA’ DA RISCHI PER LA PERSONA Se le «parole sono importanti» safety con quel significato così articolato apre un orizzonte inedito per il mondo delle vacanze che da almeno un paio di decenni agisce invece tra i due estremi del leisure e della sicurezza. Leisure come analogia oggettiva del tempo libero della vacanza, sicurezza come retro-pensiero militarizzato impostosi dalla tragedia dalla Twin Towers alle stragi terroristiche in Tunisia, Francia e in Germania. Le persone da oggetto – del marketing o delle difese armate - devono diventare invece nuove protagoniste della vita, del lavoro e della giusta ricerca della felicità che viaggi e vacanze possono alimentare anche solo per parti infinitesimali. Dalla pandemia in poi, e avendo in mente le 5 assumption di questo lavoro (cfr. pagg. 4-9), la nuova dimensione di soggettività turistica della safety è abilitata per l’intera articolazione del mondo delle vacanze, fino al punto da poter favorire la rimodulazione di prodotti debilitati dalla crisi come l’offerta di turismo culturale. In che modo il TURISMO progetta, offre, documenta e pratica safety, cioè tutela dell’incolumità e libertà da rischi per la persona? Oltre alle strutture ricettive già impegnate in questa direzione, cosa devono e possono fare di utile e inedito i sistemi, cioè i responsabili di destinazioni, attrattori, eventi, aggregazioni e filiere turistiche? Anche la IATA e le compagnie aeree si stanno muovendo in questa direzione con la proposta del ‘passaporto sanitario’.
  • 14. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 14 4. Salubrità IL «DIRITTO» ALLA VACANZA E’ IL «DIRITTO» A STAR BENE DAL PUNTO DI VISTA FISICO E PSICOLOGICO, LA VACANZA DEVE ESSERE RIGENERATRICE DI MENTE E CORPO OPPURE NON E’ PIACERE. Ha perso senso l’equazione novecentesca vacanza = edonismo del piacere, infatti non c’è piacere se non percepisco recupero di energia, fiducia, conoscenza e speranza, se non acquisisco momenti, condizioni, luoghi, relazioni o esperienze per star bene o addirittura per stare meglio. Tutto ciò è salubrità, senza salubrità non ci può essere godimento di bellezza, c’è più stress. Ci appare inoltre evidente la stretta relazione originaria tra i concetti-chiave finora esaminati di sostenibilità, antifragilità, safety e salubrità divenuti, dopo lo shock di questi mesi, intimamente credibili e attuabili se, e solo se, coniugati assieme. TURISMO & SALUBRITA’ è il titolo di questo lavoro ed è l’invito alla discussione e al progetto che intendiamo favorire e sostenere. Tu cosa ne pensi? Come puoi progettare SALUBRITA’ per innovare il tuo marketing e rigenerare rapporti e relazioni con i tuoi clienti? E inoltre, Il mix sostenibilità, antifragilità, safety e salubrità potrebbe essere il fattore disruptive del marketing mix per esempio delle Città d’arte?
  • 15. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 15 5. Digital Design Thinking CULTURA DIGITALE E CULTURA DEL PROGETTO HANNO UNA MISSIONE COMUNE: AVER CURA DELLE PERSONE, METTERSI AL SERVIZIO DELLE PERSONE, GENERARE VALORE PER LE PERSONE. Dai valori e dalle esperienze di sostenibilità, antifragilità, safety e salubrità gli anticorpi rispetto a quella distorsione, e dalle competenze digital design thinking prende vita il percorso disruptive del turismo italiano nel terzo decennio del XXI secolo e il necessario processo di risposta verso la nuova domanda di viaggio e vacanza. Per il TURISMO cultura digitale è un must da più di un decennio, non lo sono ancora cultura del progetto e soprattutto le due cose assieme. E’ questa la direzione da intraprendere. Tu che ne pensi? Di cosa hai bisogno per tornare a crescere? Con chi ti trovi meglio a fare digital design thinking? “Siamo ormai catapultati in una dimensione lavorativa in cui riunioni digitali e collaborazione a distanza stanno diventando la nuova normalità - dice Claudio Dell’Era, Direttore dell’Osservatorio Design Thinking for Business -. Non c’è giorno in cui non saltiamo da uno strumento di conference call a un altro. In questo ginepraio digitale la dimensione umana è lasciata a margine: il Design Thinking ci mostra invece come questo aspetto sia fondamentale. Non basta portare in digitale quello che si faceva nel mondo fisico perché, così facendo, la dimensione umana dei prodotti e dei servizi è completamente stravolta”.
  • 16. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 16 6. Incertezza INCERTEZZA ATTESA E INCERTEZZA INATTESA. PER LA PRIMA DISPONIAMO DELLE CONOSCENZE PER FAR FRONTE, PER LA SECONDA SOLO IN PARTE E IN MODO INSUFFICIENTE. MA VA PUR SEMPRE AFFRONTATA. «Gli esseri umani sono rassicurati da quello che possono controllare e prevedere. Ma aprirsi a mondi nuovi e sconosciuti può avere effetti benefici e profondamente terapeutici. (…) I pregiudizi nascosti possono alterare le nostre percezioni e i nostri comportamenti adattando il mondo alla nostra visione distorta. (…) L’ambiente con cui interagisce il nostro cervello impegnato a minimizzare il fattore sorpresa non è un contesto di regolarità condivise e stabili che possono essere usate come un parametro neutrale di controllo per mantenere in linea tutti i nostri modelli predittivi. Al contrario, l’ambiente è riplasmato come una risorsa flessibile da cui estrarre e creare solo le regolarità che prevediamo. L’effetto perverso è che più l’ambiente è flessibile più permette la creazione di bolle protettive e piccole nicchie, favorendo il radicamento di modelli rigidi.»* Il TURISMO vivrà di incertezze attese e inattese, ma possiamo lavorare su noi stessi e tra noi stessi per modificare modelli predittivi distorti. La cooperazione tra operatori da necessaria diventa indispensabile. Sei disposto ad aprirti a mondi nuovi e sconosciuti? Sei disposto ad accrescere la tua capacità di cooperazione strategica? *Cfr . «Il bello dell’incertezza», di AEON, UK, L’Internazionale n. 1386 27 non/3 dic 2020. AEON è un gruppo di filosofi e ricercatori cognitivi delle Università del Sassex e di Edimburgo.
  • 17. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 17 7. Volatilità VOLATILITA’ E’ IL TEMPO CHE VIVIAMO, E’ TUTTO CIO’ CHE NON E’ ATTESO E NEANCHE INATTESO. DOBBIAMO DEMOLIRE I MODELLI. «Una comoda classificazione distingue tra incertezza attesa, incertezza inattesa e volatilità. L’incertezza attesa è quella rilevante per l’esito di un determinato compito e che è stata già prevista da un modello mentale (generativo) esistente, un insieme di conoscenze strutturate che ci consentono di elaborare previsioni locali in modo sfumato a seconda del contesto e del compito del momento. Invece l’incertezza inattesa nasce quando un cambiamento ambientale ci fa diventare incerti sul nostro modello generativo. La volatilità è un po’ diversa: descrive una situazione in cui è la frequenza stessa dei cambiamenti nelle circostanze ambientali a mutare con rapidità. La volatilità è il tipo d’incertezza potenzialmente più ansiogeno: è l’incertezza relativa allo spazio dell’incertezza stessa.»* Il TURISMO vive di flussi ma non ha imparato a fare i conti con la volatilità dei flussi, è fermo a certezze antiche che non ci sono più. Tu quale modello di turismo hai in mente? Sei pronto a demolirlo per superare l’ansia della volatilità? *Cfr . «Il bello dell’incertezza», di AEON, UK, L’Internazionale n. 1386 27 non/3 dic 2020. AEON è un gruppo di filosofi e ricercatori cognitivi delle Università del Sassex e di Edimburgo.
  • 18. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 18 Scopi e metodologia d’indagine
  • 19. Disegno strategico della ricerca © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 19 PROXY Il fondamentale driver turistico italiano, la bellezza, non è più sufficiente da solo a motivare una scelta di vacanza perché è una sorta di ‘re nudo alla meta’, rigido, e impossibilitato a mettersi in sintonia e in relazione con nuove sensibilità e nuove esigenze indotte da pandemia e crisi climatica. SCOPI • Scoprire e immaginare quali fattori di anti- fragilità integrare con il driver bellezza • Capire se ci sia corrispondenza nei dati con l’aspettativa di un marketing mix turistico disruptive fatto di contenuti di offerta e servizio diversi quali ad esempio ‘sostenibilità’ e ‘salubrità’, finora solo sfiorati dalle varie policy. MOTIVAZIONI La meta-ricerca T&S TURISMO & SALUBRITA’ si identifica e si confronta con il bisogno di imprese, destinazioni e lavoratori del turismo di accorciare il tunnel della crisi e sviluppare nuova accoglienza. L’idea di favorire e alimentare una discussione di progetto fuori dagli schemi sui nodi e le opportunità dell’economia turistica può far emergere una visione di nuovo turismo capace anche di rendere superabili punti di debolezza più o meno recenti e contribuire ad essere riconosciuto come un asset del Paese.
  • 20. Metodologia di lavoro © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 20 • Definizione del campo di indagine a partire da o Le 5 assumption di ricerca o I 7 concetti-chiavi di evoluzione del linguaggio turistico o proxy, scopi e motivazioni di ricerca • Individuazione e implementazione delle keyword di ricerca • Analisi dei principali documenti di importanti istituzioni internazionali e della letteratura per definire il quadro di riferimento • Individuazione di casi in Italia e in Europa pertinenti e significativi nel campo d’indagine [sostenibilità/turismo & salubrità/digitale] a livello di o Destinazioni europee o Città metropolitane o Città d’arte di medie dimensioni o Mete turistiche con elementi oggettivi di criticità o Musei/contenitori culturali • Creazione di un dataset unitario per stoccaggio, aggiornamento ed elaborazione delle informazioni • Analisi e classificazione dei dati ed elaborazione dei rank dei casi in Italia e in Europa pertinenti e significativi nel campo di indagine [sostenibilità/turismo & salubrità/digitale] • Identificazione e motivazione dei fattori di antifragilità e del nuovo paradigma di marketing mix turistico disruptive • Simulazione di un sistema di intervento focalizzato sul nuovo paradigma di marketing mix • Proposta di tracce di discussione • Una prima discussione.
  • 21. Campo d’indagine © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 21 Sostenibilità Digitale Turismo & Salubrità Turismo & Salubrità, in correlazione stretta con Sostenibilità e Digitale, è il campo di indagine della meta-ricerca perché include potenzialmente le 5 assumption di ricerca e i 7 concetti-chiave di evoluzione del linguaggio turistico e corrisponde agli scopi di indagine. Da tempo cultura e pratiche di sostenibilità e digitale sono diventate asset anche misurabili delle policy turistiche. L’impatto della pandemia, e la crescente consapevolezza che siamo in una crisi strutturale del modello di sviluppo fondato sull’economia fossile e che questa sia la causa diretta dell’emergenza climatica e indiretta della stessa pandemia, ha accresciuto e accelerato sensibilità e domanda di turismo e salubrità. Siamo perciò andati alla ricerca di casi pertinenti e significativi in questo campo di indagine per trovare ispirazione sui fattori di antifragilità e per il nuovo paradigma del marketing mix turistico disruptive, in risposta al bisogno di imprese, destinazioni e lavoratori del turismo di accorciare il tunnel della crisi da virus e sviluppare nuova accoglienza.
  • 22. Keyword di ricerca © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 22 UN Sustainable Development Goals, UN sdgs, green deal europeo, european green deal, unwto, unwto restart tourism, rapporto tra inquinamento e salute, rapporto tra inquinamento e turismo, turismo sostenibile, concetto di salubrità, next generation eu, piano di ripresa e resilienza, Renewable energy Mannehim, Smart mobility Mannheim, Mobility eco Mannheim, Emission free Mannheim, Nurnberg, City of Nuremberg Sustainability Report, Nurnberg sustainability tourism, Nurnberg sustainability, Nurnberg renewable, Citizen participation Nurnberg, Nurnberg smart city, Göttingen, Göttingen tourism, Göttingen sustainable, Göttingen sustainable tourism, Strasburgo sustainable tourism, Energia sostenibile Strasburgo, Strasburgo sustainable energy, Strasburgo sustainable citizen, P&G Amiens plant, Amiens tourism, Amiens renewable energy, Amiens heating network, Wien sustainability, Wien smart city, Salisburgo, Salisburgo 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  • 23. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 23 Quadro di riferimento Città metropolitane Città d’arte Mete turistiche con criticità Buone pratiche europee Musei e attrattori, buone pratiche tra covid-19 e digitale Flash di dati e informazioni sulle trasformazioni del turismo 2020 Risultati
  • 24. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 24 Risultati - Quadro di riferimento Elementi analizzati • Ruolo della sostenibilita’ • U.N. SUSTAINABLE DEVELPMENT GOALS (sdgs) e TURISMO • I sei punti del segretario generale dell’ONU • UNWTO Global Guidelines to Restart Tourism • New Green Deal europeo • Piano di ripresa per l’EU • Il Next Generation EU • Strutture del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza • Letteratura o Spillover, David Quammen, 2014 o Relazione circa l’effetto dell’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione di virus nella popolazione, SIMA 2020 o «Five reasons to think twice about the UN’s Sustainable Development Goals», Jason Hickel, London School of Economics, 2015 o Inquinamento e covid: due vaghi indizi non fanno una prova”, Stefano Caserino, Cinzia Perrino, Francesco Forastiere, Guido Poli, Elisa Vincenzi e Luca Carra, 2020 o Coronavirus in Lombardia, cosa c’entra lo smog?”, Luca Ferrero, Universita’ Milano Bicocca, 2020 o L’inquinamento atmosferico può essere considerato un co-fattore di estremamente elevati livelli di letalità del Sars-Cov-2 nel nord Italia?, Conticini e. Et al., 2020 o Il coronavirus minaccia maggiormente le città più inquinate, European Public Health Alliance 2020 o Assessment sull’impatto della pandemia da Covid-19 sul turismo internazionale, UNWTO 2020 • 10 modificazioni della domanda e innovazioni dell’offerta, Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo e Business Travel, Politecnico di Milano, gennaio 2021 • Vision +21, 5 Trend Travel & Hospitality, TTG 2021 by IEG, febbraio 2021 Dettaglio informazioni
  • 25. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 25 Risultati - Quadro di riferimento RUOLO DELLA SOSTENIBILITA’ Ragionare in ottica di turismo salubre è necessario per generare un vantaggio competitivo per le destinazioni. Per essere funzionale al massimo delle sue potenzialità deve essere applicato all’interno di un paradigma più complesso che comprenda diversi fattori, tra cui la sostenibilità. Perché la sostenibilità? Il mondo sta cambiando, e con esso le persone. La diminuzione delle risorse disponibili, le catastrofi ambientali, la diminuzione di biodiversità, l’innalzamento dei mari, le diffusioni di virus stanno portando alla luce un problema che per molti anni è stato ignorato: il cambiamento climatico dovuto da uno stile di vita non sostenibile. Lo Studio Giaccardi & Associati ha scritto un articolo che analizza come negli ultimi anni le persone si stiano interessando alla sostenibilità (cfr.. http://www.giaccardiassociati.it/2020/10/26/il-rapporto-sostenibilita-persone-a-chi-conviene/) A livello globale prende forza una spinta dal basso nelle scelte di tutti i giorni, sempre più persone preferiscono usufruire di prodotti/servizi sostenibili e spingono le aziende ad adeguarsi. D’altro canto, abbiamo studiato come anche le principali istituzioni internazionali stanno concentrando i propri sforzi sull’implementazione di misure finalizzate alla sostenibilità, in particolare riportiamo 4 direttive di rilevanza mondiale: 1) I sustainable develompent GOALS 2) I 6 punti del segretario generale dell’ ONU 3) Il Green Deal europeo 4) UNWTO Global Guidelines to Restart Tourism
  • 26. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 26 Risultati - Quadro di riferimento Cosa sono L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, fornisce un modello condiviso per la pace e la prosperità delle persone e del pianeta, ora e in futuro. Al centro ci sono i 17 Sustainable Development Goals, che sono una call-to-action urgente per tutti i Paesi sviluppati e in via di sviluppo in una partnership globale. I SDGs riconoscono che porre fine alla povertà e ad altre privazioni deve andare di pari passo con strategie che migliorano la salute e l'istruzione, riducono le disuguaglianze e stimolano la crescita economica, il tutto affrontando il cambiamento climatico e lavorando per preservare i nostri oceani e foreste. Da sdgs.un.org Il ruolo del Turismo Il turismo ha il potenziale per contribuire, direttamente o indirettamente, a tutti gli obiettivi. In particolare, è stato incluso come sotto-obiettivo negli Obiettivi n°8, 12 e 14 rispettivamente sulla crescita economica inclusiva e sostenibile, sul consumo e sulla produzione sostenibili (SCP) e sull'uso sostenibile degli oceani e delle risorse marine. Il turismo sostenibile è saldamente posizionato nell'Agenda 2030. La realizzazione di questo programma, tuttavia, richiede un quadro di attuazione chiaro, finanziamenti adeguati e investimenti in tecnologia, infrastrutture e risorse umane. Inoltre, sulla base della nostra esperienza nell’economia dei viaggi e delle vacanze, possiamo affermare che il turismo può offrire un contributo importante anche sugli obiettivi n° 3, 7, 9, 11 e 13 Da unwto.org U.N. SUSTAINABLE DEVELPMENT GOALS (SDGs) E TURISMO
  • 27. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 27 Risultati - Quadro di riferimento Nei riquadri in rosso gli SDGs per i quali il turismo svolge una funzione fondamentale, essendo economia di territorio. Nelle slide successive, l’analisi di questi obiettivi
  • 28. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 28 Risultati - Quadro di riferimento ANALISI OBIETTIVI SDGs 3-7-8-9 (fonte UNWTO – Tourism For SDGS http://tourism4sdgs.org/) Il turismo è un fattore leva per la crescita e lo sviluppo economico di un territorio. Gli introiti derivati dal turismo vengono tendenzialmente reinvestiti nel turismo stesso o nel potenziamento di servizi del territorio ospitante. Dal 2020 potrebbe risultare importante reinvestire il denaro in assistenza sanitaria per turisti, operatori e cittadini in modo da creare un territorio più salubre e preparato ad accogliere persone. Il turismo è un economia che richiede un input energetico sostanziale, basti pensare che il trasporto contabilizza il 75% dell’inquinamento globale. Il passaggio al turismo sostenibile può accelerare il passaggio alle energie rinnovabili e aumentare la sua quota nel mix energetico globale. Di conseguenza, promuovendo investimenti solidi e a lungo termine in fonti energetiche sostenibili, il turismo può aiutare a ridurre le emissioni di gas serra, mitigare i cambiamenti climatici e contribuire a soluzioni energetiche innovative nelle aree urbane, regionali e remote. L’offerta sta muovendo i primi passi verso un turismo più ecologico. Il turismo è una delle forze trainanti della crescita economica globale e attualmente fornisce 1 lavoro su 11 in tutto il mondo. Dando accesso a opportunità di lavoro dignitoso nel settore del turismo, la società e in particolare i giovani e le donne possono beneficiare di maggiori competenze e sviluppo professionale. Il contributo del settore alla creazione di posti di lavoro è riconosciuto nel sotto-obiettivo 8.9 "Entro il 2030, ideare e attuare politiche per promuovere il turismo sostenibile che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali" Lo sviluppo del turismo si basa su buone infrastrutture pubbliche e fornite da privati ​​e un ambiente innovativo. Il settore può anche incentivare i governi nazionali a migliorare le loro infrastrutture e ad ammodernare le loro industrie, rendendole più sostenibili, efficienti e pulite, come mezzo per attirare turisti e altre fonti di investimenti stranieri. Ciò dovrebbe anche facilitare un'ulteriore industrializzazione sostenibile, necessaria per la crescita economica, lo sviluppo e l'innovazione. Nel 2020 e nel bel mezzo di una pandemia globale, questo aspetto non è solo un valore aggiunto bensì una determinante nell’ottica del vantaggio competitivo.
  • 29. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 29 Risultati - Quadro di riferimento ANALISI OBIETTIVI SDGs 11-12-13-14 (fonte UNWTO – Tourism For SDGS http://tourism4sdgs.org/) Una città che non è buona per i suoi cittadini non è buona per i turisti. Il turismo sostenibile ha il potenziale per far avanzare le infrastrutture urbane e l'accessibilità universale, promuovere la rigenerazione delle aree in degrado e preservare il patrimonio culturale e naturale. Investire in una città verde permette di lasciare alle generazioni future delle condizioni migliori di quelle attuali dando inizio ad un circolo virtuoso che darà benefici a tutte le persone che vivono la città. Un settore turistico che adotta pratiche di consumo e produzione sostenibili può svolgere un ruolo significativo nell'accelerare il passaggio globale verso la sostenibilità. A tal fine è imperativo "Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile che crea posti di lavoro, promuove la cultura e i prodotti locali". Il turismo contribuisce ed è influenzato dal cambiamento climatico. Spesso le destinazioni turistiche sono inermi di fronte a shock naturali (come alluvioni, tornado etc.). È quindi nell'interesse del settore svolgere un ruolo guida nella risposta globale al cambiamento climatico. Riducendo il consumo di energia e passando a fonti di energia rinnovabile, soprattutto nel settore dei trasporti e degli alloggi, il turismo può aiutare ad affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo. Il turismo costiero e marittimo, i segmenti più importanti del turismo, in particolare per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo, fanno affidamento su ecosistemi marini sani. Lo sviluppo del turismo deve far parte della gestione integrata delle zone costiere al fine di aiutare a conservare e preservare i fragili ecosistemi marini e fungere da veicolo per promuovere un'economia blu, in linea con il sotto-obiettivo 14.7: "entro il 2030 aumentare i benefici economici per i paesi meno sviluppati dall'uso sostenibile delle risorse marine, anche attraverso la gestione sostenibile della pesca, dell'acquacoltura e del turismo ”.
  • 30. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 30 Risultati - Quadro di riferimento «FIVE REASONS TO THINK TWICE ABOUT THE UN’S SUSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS», JASON HICKEL, LONDON SCHOOL OF ECONOMICS, 2015 (2) 4. I grandi motori della povertà non vengono affrontati I SDGs offrono poche soluzioni a molti dei più grandi fattori noti della povertà globale. Non dicono nulla sul regime commerciale ingiusto dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) , o sui numerosi accordi bilaterali di commercio e investimento che liberalizzano i mercati globali a spese dei poveri. In effetti, invece di affrontare questo problema cruciale, l'obiettivo 17.10 richiede una maggiore liberalizzazione del commercio e più potere per WTO. 5. L’errata misurazione della povertà Da nessuna parte la natura compromessa degli SDGs è più evidente che nella loro proposta di sradicare la povertà estrema, che misurano a soli $ 1,25 / giorno. È giunto il momento di sradicare la povertà, ma un numero crescente di studiosi sottolinea che 1,25 dollari in realtà non sono sufficienti per la sussistenza umana. Numerosi studi recenti suggeriscono che se le persone vogliono raggiungere la normale aspettativa di vita e soddisfare i loro bisogni di base come delineato nella Dichiarazione universale dei diritti umani, hanno bisogno di più vicino a $ 5 al giorno. Sarebbe necessario modificare le regole dell'economia globale per renderla più equa per la maggioranza del mondo. Gli SDG ci deludono su questo punto. Si offrono di armeggiare con il sistema economico globale in un tentativo ben intenzionato di far sembrare tutto un po‘ meno violento. Da https://blogs.lse.ac.uk/africaatlse/2015/09/23/five-reasons-to-think-twice-about-the-uns-sustainable-development-goals/ Opinione critica
  • 31. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 31 Risultati - Quadro di riferimento I SEI PUNTI DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU Il 22 aprile 2020, in occasione della Giornata mondiale della Terra, Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU ha individuato sei punti fondamentali per la ripartenza post Covid-19. «Dobbiamo lavorare insieme per salvare vite umane, alleviare la sofferenza e ridurre le devastanti conseguenze economiche e sociali. L'impatto del coronavirus è sia immediato che terribile. Ma c'è un'altra, profonda emergenza: la crisi ambientale in atto nel pianeta. Le perturbazioni climatiche si stanno avvicinando a un punto di non ritorno. Propongo quindi sei azioni legate al clima per dare forma alla ripresa e al lavoro a venire. 1. Le enormi quantità di denaro da spendere per il recupero dal coronavirus devono offrire nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di business attraverso una transizione pulita e verde. 2. Dove il denaro dei contribuenti viene utilizzato per salvare le imprese, deve essere legato alla crescita di posti di lavoro verdi e alla crescita sostenibile. 3. La potenza di fuoco fiscale deve guidare il passaggio dall'economia grigia a quella verde, consentendo alle società e alle persone di essere più resilienti. 4. I fondi pubblici dovrebbero essere utilizzati per investire nel futuro, non nel passato, e confluire in settori e progetti sostenibili che aiutino l'ambiente e il clima. I sussidi per i combustibili fossili devono finire e chi inquina deve iniziare a pagare per il suo inquinamento. 5. I rischi e le opportunità per il clima devono essere integrati nel sistema finanziario e in tutti gli aspetti dell’elaborazione di politiche pubbliche e di infrastrutture. 6. Bisogna lavorare tutti insieme come comunità internazionale. Questi sei principi costituiscono un’importante guida per recuperare meglio insieme. I gas a effetto serra, proprio come i virus, non rispettano i confini nazionali.» https://www.un.org/en/observances/earth-day/message
  • 32. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 32 Risultati - Quadro di riferimento UNWTO GLOBAL GUIDELINES TO RESTART TOURISM Il 28 maggio 2020, poco prima della riapertura delle frontiere in molti Stati europei, l’Organizzazione Mondiale del Turismo ha pubblicato le linee guida per far ripartire il turismo 1. Dare liquidità e proteggere i posti di lavoro 2. Recuperare confidenza attraverso safety & security 3. Collaborazione pubblico-privata 4. Aprire le frontiere con responsabilità 5. Coordinare e armonizzare protocolli e procedure 6. Aggiungere valore al lavoro tramite le nuove tecnologie 7. Innovazione e sostenibilità come nuova normalità Tutti e 7 i punti ci paiono coerenti con la visione del turismo salubre.
  • 33. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 33 Risultati - Quadro di riferimento NEW GREEN DEAL EUROPEO (SCHEMA)
  • 34. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 34 Risultati - Quadro di riferimento NEW GREEN DEAL EUROPEO (AZIONI) Ambizione in materia di clima • Obiettivo neutralità climatica entro il 2050. La neutralità climatica rappresenta il punto in cui le emissioni di gas ad effetto non superano la capacità della terra di assorbire tali emissioni. Energia pulita, economica e sicura • Valutazione dei piani nazionali per l’energia e il clima Strategia industriale per un’economia pulita e circolare • Piano d’azione per l’economia circolare con particolare attenzione ai prodotti sostenibili Mobilità sostenibile e intelligente • Strategia per una mobilità sostenibile e intelligente • Iniziative per migliorare la gestione e aumentare la capacità delle ferrovie e delle vie navigabili interne Una politica agricola comune più verde – Strategia «dal produttore al consumatore» • Misure, anche a livello legislativo, per ridurre significativamente l'uso di pesticidi chimici e i rischi connessi, nonché l'uso di fertilizzanti e antibiotici Salvaguardia e tutela della biodiversità • Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 • Misure per affrontare le principali cause della perdita di biodiversità • Misure a sostegno di catene del valore che non contribuiscono alla deforestazione Verso l'obiettivo "inquinamento zero" per un ambiente privo di sostanze tossiche • Piano d'azione per l'inquinamento zero di aria, acqua e suolo Integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell'UE • Proposta di un meccanismo per una transizione giusta, che comprende un fondo per una transizione giusta e un piano di investimenti per un'Europa sostenibile • Allineamento di tutte le nuove iniziative della Commissione agli obiettivi del Green Deal e promozione dell'innovazione • Integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nel semestre europeo UE come leader mondiale • L'UE continuerà a guidare i negoziati internazionali in materia di clima e biodiversità Lavorare insieme: un patto europeo per il clima
  • 35. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 35 Risultati - Quadro di riferimento PIANO DI RIPRESA PER EU Cos’è il Piano di Ripresa per EU Il bilancio a lungo termine dell'EU, unito all'iniziativa NextGenerationEU, uno strumento temporaneo pensato per stimolare la ripresa, costituirà il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall‘EU. È il più ingente pacchetto di misure di stimolo mai finanziato. Per ricostruire l'Europa dopo la pandemia di COVID-19 verrà stanziato un totale di 1.800 miliardi di euro. L'obiettivo è un'Europa più ecologica, digitale e resiliente. Elementi principali del nuovo accordo Oltre il 50% dell’importo sosterrà la modernizzazione tramite • La Ricerca e innovazione portate avanti con il programma Orizzonte Europa • Le Transizioni climatiche e digitali eque attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale • La preparazione, la ripresa e la resilienza, attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, RescEU e un nuovo programma per la salute, EU4Health. Il pacchetto finanzierà anche • Politiche tradizionali, come la politica di coesione e la politica agricola comune, per garantire la stabilità e la modernizzazione • La lotta ai cambiamenti climatici, a cui verrà riservato il 30% dei fondi europei, la più alta percentuale di sempre per il bilancio dell'UE • La protezione della biodiversità e la parità di genere Fonte https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it
  • 36. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 36 Risultati - Quadro di riferimento IL NEXT GENERATION EU Cos’è il NextGenerationEU NextGenerationEU è uno strumento di ripresa temporaneo da 750 miliardi di euro che consentirà alla Commissione di ottenere fondi sul mercato dei capitali. Tale strumento contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus, per creare un'Europa post COVID-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future. I 750 miliardi di euro si dividono in 390 miliardi di sovvenzioni (cioè risorse a fondo perduto) e 360 miliardi di prestiti (che gli Stati dovranno rimborsare). Fondi e risorse di scopo 312,5 miliardi è diretto al “Dispositivo per la ripresa e la resilienza”, con il proposito diretto di rilanciare l'economia alle prese con la pandemia. 47,5 miliardi per REACT-EU (fondo per la coesione) 5 miliardi per Orizzonte Europa 5,6 per InvestEU (ambiente e salute) 7,5 miliardi per lo sviluppo rurale 10 miliardi per il Fondo per una transizione giusta 1,9 miliardi per RescEU (sicurezza e protezione civile) Fonte https://www.am.pictet/it/blog/articoli/guida-alla-finanza/next-generation-eu-cosa-prevede-e-perche-rende-l-europa-piu- solida
  • 37. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 37 Risultati - Quadro di riferimento IL NEXT GENERATION EU IN ITALIA: IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA L'Italia può contare su 209 miliardi, suddivisi tra 81,4 miliardi di sussidi e 127,4 miliardi in prestiti. Il governo italiano sta mettendo a punto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): il programma di investimenti da presentare alla Commissione Europea nell’ambito del NextGenerationEU Le 4 sfide 1. Migliorare la resilienza e la capacità di ripresa dell’Italia 2. Ridurre l’impatto sociale ed economico della crisi pandemica 3. Sostenere la transizione verde e digitale 4. Innalzare il potenziale di crescita dell’economia e la creazione dell’occupazione Le 6 missioni 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica 3. Salute 4. Infrastrutture per la mobilità 5. Istruzione, formazione, ricerca e cultura 6. Equità sociale, di genere e territoriale Fonte http://www.politicheeuropee.gov.it/it/comunicazione/approfondimenti/pnrr-approfondimento/
  • 38. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 38 Risultati - Quadro di riferimento STRUTTURE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
  • 39. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 39 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “SPILLOVER”, DAVID QUAMMEN, 2014 «Abbiamo aumentato il nostro numero fino a sette miliardi e più, arriveremo a nove miliardi prima che si intraveda un appiattimento della curva di crescita. Viviamo in città superaffollate. Abbiamo violato, e continuiamo a farlo, le ultime grandi foreste e altri ecosistemi intatti del pianeta, distruggendo l’ambiente e le comunità che vi abitavano. A colpi di sega e ascia, ci siamo fatti strada in Congo, in Amazzonia, nel Borneo, in Madagascar, in Nuova Guinea e nell’Australia nordorientale. Facciamo terra bruciata, in modo letterale e metaforico. Uccidiamo e mangiamo gli animali di questi ambienti. Ci installiamo al posto loro, fondiamo villaggi, campi di lavoro, città, industrie estrattive, metropoli. Esportiamo i nostri animali domestici, che rimpiazzano gli erbivori nativi. Facciamo moltiplicare il bestiame allo stesso ritmo con cui ci siamo moltiplicati noi, allevandolo in modo intensivo in luoghi dove confiniamo migliaia di bovini, suini, polli, anatre, pecore e capre - e anche centinaia di ratti del bambù e zibetti. In tali condizioni è facile che gli animali domestici e semidomestici siano esposti a patogeni provenienti dall’esterno (come accade quando i pipistrelli si posano sopra le porcilaie) e si contagino tra di loro. In tali condizioni i patogeni hanno molte opportunità di evolvere e assumere nuove forme capaci di infettare gli esseri umani tanto quanto le mucche o le anatre. Molti di questi animali li bombardiamo con dosi profilattiche di antibiotici e di altri farmaci, non per curarli ma per farli aumentare di peso e tenerli in salute il minimo indispensabile per arrivare vivi al momento del macello, tanto da generare profitti. In questo modo favoriamo l’evoluzione di ceppi batterici resistenti. Importiamo ed esportiamo animali domestici vivi, per lunghe distanze e a grande velocità. Lo stesso avviene per certi animali selvatici usati in laboratorio, come i primati, o tenuti come esotici compagni. Commerciamo in pelli, contrabbandiamo carne e piante, che in certi casi portano dentro invisibili passeggeri patogeni. Viaggiamo in continuazione, spostandoci da un continente all’altro ancora più in fretta di quanto faccia il bestiame. Dormiamo in alberghi dove magari qualcuno prima di noi ha starnutito e vomitato. Mangiamo in ristoranti dove magari il cuoco ha macellato un porcospino prima di pulire i nostri frutti di mare. Visitiamo templi pieni di scimmie in Asia, mercati in India, paesini pittoreschi in Sudamerica, siti archeologici polverosi in Nuovo Messico, fattorie nei Paesi Bassi, grotte piene di pipistrelli in Africa orientale, ippodromi in Australia - e ovunque respiriamo la stessa aria, diamo da mangiare agli animali, tocchiamo tutto, diamo la mano ai simpatici abitanti del luogo. Poi risaliamo su un bell’aeroplano e torniamo a casa. Siamo punti da zanzare e zecche. Cambiamo il clima del globo con le nostre emissioni di anidride carbonica e spostiamo le latitudini a cui le suddette zanzare e zecche vivono. Siamo tentazioni irresistibili per i microbi più intraprendenti, perché i nostri corpi sono tanti e sono ovunque. Tutto ciò che ho appena scritto si può rubricare sotto la voce « ecologia e biologia evolutiva delle zoonosi ». Le circostanze ambientali forniscono opportunità per gli spillover. L’evoluzione le coglie, esplora le potenzialità e dà gli strumenti per tramutare gli spillover in pandemie.»
  • 40. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 40 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “RELAZIONE CIRCA L’EFFETTO DELL’INQUINAMENTO DA PARTICOLATO ATMOSFERICO E LA DIFFUSIONE DI VIRUS NELLA POPOLAZIONE”, SIMA, 2020 «È noto che il particolato atmosferico funziona da carrier, ovvero da vettore di trasporto, per molti contaminanti chimici e biologici, inclusi i virus. I virus si “attaccano” (con un processo di coagulazione) al particolato atmosferico, costituito da particelle solide e/o liquide in grado di rimanere in atmosfera anche per ore, giorni o settimane, e che possono diffondere ed essere trasportate anche per lunghe distanze. Il particolato atmosferico, oltre ad essere un carrier, costituisce un substrato che può permettere al virus di rimanere nell’aria in condizioni vitali per un certo tempo, nell’ordine di ore o giorni.» «Si evidenzia come la specificità della velocità di incremento dei casi di contagio che ha interessato in particolare alcune zone del Nord Italia potrebbe essere legata alle condizioni di inquinamento da particolato atmosferico che ha esercitato un’azione di carrier e di boost. Come già riportato in casi precedenti di elevata diffusione di infezione virale in relazione ad elevati livelli di contaminazione da particolato atmosferico, si suggerisce di tenere conto di questo contributo sollecitando misure restrittive di contenimento dell’inquinamento.» Fonte https://www.simaonlus.it/wpsima/wp-content/uploads/2020/03/COVID19_Position-Paper_Relazione-circa-l%E2%80%99effetto- dell%E2%80%99inquinamento-da-particolato-atmosferico-e-la-diffusione-di-virus-nella-popolazione.pdf
  • 41. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 41 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “INQUINAMENTO E COVID: DUE VAGHI INDIZI NON FANNO UNA PROVA”, STEFANO CASERINO, CINZIA PERRINO, FRANCESCO FORASTIERE, GUIDO POLI, ELISA VINCENZI e LUCA CARRA, 2020 «L’ipotesi che il particolato atmosferico possa agire come substrato carrier per il trasporto del virus aumentando così il ritmo del contagio è stata contestata da 70 esperti della Società italiana di Aerosol (IAS), che in una nota hanno espresso molte perplessità e ricordato come la correlazione fra condizioni di scarsa circolazione atmosferica, formazione di aerosol secondario, accumulo di PM in prossimità del suolo e diffusione del virus non deve essere scambiata per un rapporto di causa-effetto. Di simile opinione il Position paper della Rete Italiana Ambiente e Salute che raccoglie istituzioni del Servizio Sanitario Nazionale e del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale. In conclusione: il position paper non conteneva alcuna prova, ma avanzava una teoria supportandola con elaborazioni molto discutibili. (…) gli autori hanno scritto genericamente “Si evidenzia come la specificità della velocità di incremento dei casi di contagio che ha interessato in particolare alcune zone del Nord Italia potrebbe essere legata alle condizioni di inquinamento da particolato atmosferico che ha esercitato un’azione di carrier e di boost”. L’uso del termine “potrebbe” è molto, troppo generico. Ci sono tante, troppe cose che potrebbero essere. Il lavoro degli scienziati, in particolare durante un’epidemia, dovrebbe essere quello di distinguere con accuratezza le ipotesi speculative, non ancora dimostrate, dai fatti: altrimenti si finisce per contribuire alla confusione della comunicazione, inevitabilmente esistente in materie complesse. (…) Di motivi per ridurre le emissioni di particolato, o di gas climalteranti, ce ne sono già fin troppi; a prescindere dall’epidemia di COVID-19 dobbiamo ridurre l’inquinamento dell’aria e contrastare drasticamente il riscaldamento globale. Non occorrono teorie - non ancora dimostrate - che mostrino altri possibili pericoli legati al particolato, e che rischiano di contribuire solo alla confusione nella comunicazione di materie complesse, in un momento in cui sarebbe più utile che gli scienziati parlassero in modo chiaro, responsabile ed efficace. Una raccomandazione utile in questa epidemia è piuttosto quella di stare all’aria aperta, perché non fa male, e se si sta in ambienti chiusi occorre far circolare l’aria aprendo le finestre.» Da https://www.scienzainrete.it/articolo/inquinamento-e-covid-due-vaghi-indizi-non-fanno-prova/stefano-caserini-cinzia-perrino Opinione critica
  • 42. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 42 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “CORONAVIRUS IN LOMBARDIA, COSA C’ENTRA LO SMOG?”, LUCA FERRERO, UNIVERSITA’ DI MILANO BICOCCA, 2020 «È noto, e riportato nella letteratura scientifica, come l’esposizione a particolato atmosferico produca effetti cronici e acuti a carico della salute della popolazione. Quindi per prima cosa è necessario sottolineare che una pessima qualità dell’aria non rappresenta un buon punto di partenza nell’affrontare un’epidemia che produce un effetto deleterio a carico dell’apparato respiratorio. Alla luce di quanto detto, sarà importante studiare a posteriori, con tutti i dati disponibili, l’incidenza che ha avuto il particolato atmosferico nell’aggravare alcune situazioni. Tuttavia, quanto riportato sopra è riferito al quadro clinico del singolo individuo. Non al contagio. Ad ora infatti non è stato dimostrato alcun effetto di maggiore suscettibilità al contagio al COVID-19 dovuto all’esposizione al particolato atmosferico (…) È assolutamente plausibile come già accaduto in passato e riportato in letteratura scientifica, che il particolato atmosferico possa fungere da vettore “carrier" per virus e batteri (che per definizione, fanno parte del particolato atmosferico e sono indicati come Bio-Aerosol) in particolare in ambienti indoor. Attualmente non è stata ancora dimostrata e quantificata la concentrazione di COVID-19 in campioni di particolato atmosferico e, in assenza di dati pubblicati su riviste scientifiche, la presenza di COVID-19 in campioni di particolato atmosferico può essere considerata plausibile solo sulla base delle conoscenze pregresse. (…) Possiamo dire che siamo prima di tutto in presenza di un caso di co-varianza, ovverosia di una variazione concomitante di due variabili. Tuttavia, la covarianza fra l'accumulo di PM10 in prossimità del suolo e la diffusione del virus non deve essere scambiata per un rapporto di causa-effetto.» Da https://www.scienzainrete.it/articolo/inquinamento-e-covid-due-vaghi-indizi-non-fanno-prova/stefano-caserini-cinzia-perrino Opinione critica
  • 43. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 43 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN CO- FATTORE DI ESTREMAMENTE ELEVATI LIVELLI DI LETALITA’ DEL SARS-COV-2 NEL NORD ITALIA?”, CONTICINI E. et al., 2020 «È risaputo che l'inquinamento danneggia la prima linea di difesa delle vie aeree superiori (…) quindi un soggetto che vive in una zona con alti livelli di inquinanti è maggiormente incline a sviluppare condizioni respiratorie croniche e adatte a qualsiasi agente infettivo. (…) Tra gli anziani che vivono in una tale regione e affette da altre comorbidità, le difese delle ciglia e delle vie aeree superiori potrebbero essere state indebolite sia dall'età che dall'esposizione cronica all'inquinamento atmosferico, che, a sua volta, potrebbe facilitare l'invasione del virus consentendo al virus di raggiungere le vie aeree inferiori. (…) Infine, sono urgenti studi sperimentali ed epidemiologici per valutare il ruolo dell'inquinamento atmosferico in alcune popolazioni: la valutazione dei livelli bronchiali e sierologici delle citochine infiammatorie rappresentano la pietra angolare per un approfondimento e una maggior comprensione dei meccanismi che portano a una prognosi peggiore.» Fonte https://sci-hub.st/https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0269749120320601
  • 44. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 44 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “IL CORONAVIRUS MINACCIA MAGGIORMENTE LE CITTA’ PIU’ INQUINATE”, EUROPEAN PUBLIC HEALTH ALLIANCE, 2020 «L'inquinamento atmosferico può causare ipertensione, diabete e malattie respiratorie, condizioni che i medici stanno iniziando a collegare a tassi di mortalità più elevati per Covid-19. (…) La Dott.ssa Sara De Matteis, membro dell’European Respiratory Society (ERS) ha dichiarato La qualità dell'aria urbana è migliorata nell'ultimo mezzo secolo, ma la benzina e soprattutto i fumi dei veicoli diesel rimangono un grave problema. problema. Anche i più recenti motori diesel emettono pericolosi livelli di inquinamento. I pazienti con malattie polmonari e cardiache croniche causate o peggiorate dall'esposizione a lungo termine all'inquinamento atmosferico sono meno in grado di combattere le infezioni polmonari e hanno maggiori probabilità di morire. Questo è probabilmente anche il caso del Covid-19. Abbassando i livelli di inquinamento atmosferico possiamo aiutare i più vulnerabili nella loro lotta contro questa e qualsiasi possibile futura pandemia. Il segretario generale ad interim dell’European Public Health Alliance (EPHA) ha dichiarato che I governi avrebbero dovuto affrontare l'inquinamento atmosferico cronico molto tempo fa, ma hanno dato la priorità all'economia rispetto alla salute attenendosi all'industria automobilistica. Una volta che questa crisi sarà finita, i responsabili politici dovrebbero accelerare le misure per allontanare i veicoli sporchi dalle nostre strade. La scienza ci dice che epidemie come il Covid-19 si verificheranno con sempre maggiore frequenza. Quindi pulire le strade è un investimento fondamentale per un futuro più sano.» Fonte https://epha.org/coronavirus-threat-greater-for-polluted-cities/ Livelli di PM10 in Italia prima e durante il lockdown di marzo 2020
  • 45. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 45 Risultati - Quadro di riferimento LETTERATURA: “ASSESSMENT SULL’IMPATTO DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SUL TURISMO INTERNAZIONALE”, UNWTO, 2020 • Gli arrivi internazionali nel periodo gennaio-ottobre 2020 sono calati del 72% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso • Il calo nei primi dieci mesi dell'anno rappresenta 900 milioni di arrivi di turisti internazionali in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 e si traduce in una perdita di 935 miliardi di dollari in entrate da esportazione dal turismo internazionale, più di 10 volte la perdita del 2009 sotto l'impatto della crisi economica globale. • Gli scenari estesi di UNWTO per il 2021-2024 indicano una ripresa del turismo internazionale entro la seconda metà del 2021 . Tuttavia, un ritorno ai livelli del 2019 in termini di arrivi internazionali potrebbe richiedere dai 2½ ai 4 anni . Fonte https://www.unwto.org/impact-assessment-of-the- covid-19-outbreak-on-international- tourism#:~:text=International%20tourism%20expected%20t o%20decline,of%20the%20COVID%2D19%20pandemic.&tex t=Based%20on%20current%20trends%2C%20UNWTO,for% 20the%20whole%20of%202020
  • 46. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 46 Risultati - Quadro di riferimento «IL TRAVEL NEL 2021, COSA CI ASPETTA? 10 MUTAZIONI DELLA DOMANDA E INNOVAZIONE DELL’OFFERTA», OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEL TURISMO E OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL, POLITECNICO DI MILANO, gennaio 2021 (a)
  • 47. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 47 Risultati - Quadro di riferimento «IL TRAVEL NEL 2021, COSA CI ASPETTA? 10 MUTAZIONI DELLA DOMANDA E INNOVAZIONE DELL’OFFERTA», OSSERVATORIO INNOVAZIONE DIGITALE NEL TURISMO E OSSERVATORIO BUSINESS TRAVEL, POLITECNICO DI MILANO, gennaio 2021 (b) 1. Neverending tourism – possibilità di estendere l’esperienza turistica, sia fisica sia digitale, nello spazio (non solo in destinazione) e nel tempo (non solo durante, ma anche prima e dopo l’esperienza di viaggio). Una nuova offerta turistica fatta di contenuti online o di prodotti del territorio può essere realizzata e distribuita tramite canali digitali per anticipare nel pre-viaggio e continuare nel post-viaggio la relazione con il cliente e generare ulteriori fonti di ricavo. 2. Destagionalizzazione e holiday working – la tendenza al neverending tourism comporta una dilatazione dell’esperienza turistica che punta a essere continuativa e a non esaurirsi con i tradizionali periodi di ferie. La possibilità di lavorare in remoto può dare benefici agli attori del turismo e alle destinazioni. 3. Escursionismo e territori vicini – l’obbligo di prossimità vissuto nel 2020 ha generato un lascito in termini di riscoperta delle destinazioni vicine. Nel 2020 a trainare sono state soprattutto le attività all’aria aperta. 4. Sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale – l’emergenza sanitaria sta accelerando l’emergere di alcuni driver di scelta come la sostenibilità nelle sue diverse sfaccettature. I viaggiatori prenderanno decisioni più consapevoli in futuro: oltre un turista su due premierà i brand che adotteranno politiche di responsabilità sociale. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 stanno quindi improntando i programmi di azione di un numero crescente di organizzazioni pubbliche e private. 5. Journey sempre più digitale e contactless – la necessità di distanziamento sociale ha accelerato il già avviato processo di digitalizzazione del viaggio. 6. Investimenti sui canali diretti – molti operatori stanno cercando di migliorare la loro capacità di gestione dei canali diretti anche alla luce della maggiore attenzione al canale diretto da parte dei clienti finali. 7. Sistemi previsionali real time – lo shock della domanda prodotto dalla pandemia ha evidenziato la limitazione nell’affidarsi esclusivamente ai dati storici. Un ambito di innovazione e investimento riguarda l’integrazione dei sistemi con software e fonti dati che permettano di cogliere in tempo reale esigenze e comportamenti della domanda. 8. Crescente richiesta di flessibilità e sicurezza – flessibilità e sicurezza sono diventati i principali driver di scelta dei fornitori per i viaggi d’affari da parte delle aziende. 9. Consulenza e digitale leve per l’intermediazione tradizionale – il rapporto personale e la capacità di fornire assistenza e rassicurazione sono gli elementi distintivi dell’intermediazioni tradizionale, ma la pandemia ha aiutato a comprendere come questo non debba passare necessariamente dal contatto fisico: anzi, la possibilità di offrire servizi al cliente tramite il canale più appropriato per ciascun momento diventa la vera fonte di vantaggio competitivo. 10. Aggregazione in gruppi e associazioni di categoria – in tutti i settori del travel la pandemia ha favorito la propensione alla concentrazione e la nascita di nuovo associazionismo.
  • 48. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 48 Risultati - Quadro di riferimento “VISION +21, CINQUE TREND TRAVEL & HOSPITALITY», TTG 2021 by IEG ITALIAN EXHIBITION GROUP, febbraio 2021 (a) 5. New currency Questo Deep Trend inizia a mostrare i primi segnali di una nuova economia e di una nuova socialità, inglobando ecosostenibilità, tracciabilità, balance e comunità private. Per il turismo si aprono nuove opportunità per valorizzare i territori, coinvolgere le economie locali e fidelizzare il cliente. 4. Hyper warranty Non si tratta delle abituali etichette che certificano le caratteristiche della struttura o il gradimento degli ospiti, ma di una vera e propria tracciabilità che consente al cliente di verificare tutti gli aspetti della propria vacanza, determinandone la qualità e la sicurezza. 3. Bubble community La dimensione comunitaria ma selettiva diventerà centrale nei prossimi anni al punto da influenzare lo sviluppo di prodotti e servizi obbligando le aziende a ridisegnare la mappa dei target. Si apre una nuova epoca per i viaggi di gruppo: soluzioni di ospitalità, esperienze, itinerari e transfer dedicati a mini gruppi precostituiti che condividono interessi e stili di vita, all’insegna della sicurezza. 2. Scientific well being Le persone cercheranno occasioni di vacanza e di viaggio (anche di lunga durata) per rigenerarsi e soprattutto per ri-programmare le proprie abitudini, acquisire uno stile di vita sano da mantenere poi nella quotidianità. La vacanza smette di essere un momento extra ordinario per diventare regola di buona salute, un prodotto tutto da costruire. 1. Equa societas Questo Deep Trend si riferisce al desiderio emergente di un nuovo equilibrio sia verso il pianeta sia come equità sociale. Una co- responsabilità condivisa, un patto, ma anche un co-activism che privilegia la cooperazione alla competizione, creando nuove e inedite alleanze. In questo contesto le aziende del turismo dovranno tenere conto che i viaggiatori di domani cercheranno il modo di bilanciare l’impatto negativo dei propri viaggi e saranno sempre più attenti alle scelte etiche dei brand.
  • 49. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 49 Risultati - Quadro di riferimento “VISIONE +21, I CINQUE TREND TRAVEL & HOSPITALITY», TTG 2021 by IEG ITALIAN EXHIBITION GROUP, febbraio 2021 (b)
  • 50. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 50 Risultati - Buone pratiche europee Casi esaminati News Digitale 7 : Amsterdam (NL), Berlino (D), Mannheim (D), Oslo (N), Parigi (F), San Sebastian (E), Vienna (A). • Turismo percepito come economia strategica • Sostenibilità al centro della visione • Produzione energia da fonti non fossili • Trasporto pubblico elettrico da energia non fossile • Riduzione o eliminazione traffico privato dai centri urbani • Strutture sanitarie integrate e comunicate nei portali di destinazione • Ampio uso di tecniche partecipative • Evidenza del nuovo fattore socialità come esigenza e/o come scopo Media delle fonti open big data alta (2,2), quella maggiore rispetto a tutti i casi considerati • Amsterdam: abitanti n. 1.149.000, fonti OBD n. 4 • Berlino: abitanti n. 3.769.000, fonti OBD n. 3 • Mannheim: abitanti n. 309.370, fonti OBD n. 2 • Oslo: abitanti n. 681.067, fonti OBD n. 2 • Parigi: abitanti n. 2.148.000, fonti OBD n. 3 • San Sebastian: abitanti n. 186.665, fonti OBD n. 1 • Vienna: abitanti n. 1.897.000, fonti OBD n. 1 Media abitanti: n. 1.488.000 Media fonti OBD: n. 2,2 Abitanti/OBD: 1 fonte OBD ogni 676 mila abitanti Dettaglio informazioni
  • 51. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 51 Risultati - Buone pratiche europee AMSTERDAM - PAESI BASSI
  • 52. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 52 Risultati - Buone pratiche europee AMSTERDAM - PAESI BASSI Indicatori Amsterdam Abitanti 1.149.000 Visione Vogliamo essere una città in cui l'energia viene utilizzata con parsimonia, in cui generiamo energia solo in modo sostenibile e in cui riutilizziamo materie prime e risorse all'infinito. Partner Pubblica amministrazione Imprese Organizzazioni sociali Università Cittadini Azioni • Riduzione delle emissioni di CO2 del 55% nel 2030 e del 95% nel 2050 e smettere di usare gas naturale prima del 2030 • Avere solo trasporti a impatto zero entro i prossimi 10 anni. Già adesso tutte le auto, autobus e barche all'interno del perimetro cittadino sono elettriche • Parcheggi Park and Ride. Parcheggi scambiatori alla periferia della città vicino alle autostrade e dispongono di ottimi collegamenti con i mezzi pubblici. Il trasporto pubblico ti porta direttamente nel centro di Amsterdam in pochissimo tempo. • Installare pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici pubblici • Diventare una città circolare che riutilizzi tutto quello che resta dai consumi Safety 13 ospedali Socialità Amsterdam Smart City (www.amsterdamsmartcity.com) - Portale dedicato alla partecipazione attiva incentrato su quattro temi chiave: energia, città digitale, città circolare e mobilità. I partner di questa iniziativa sono governi, istituti di conoscenza, aziende e fondazioni. Nella homepage del sito agli utenti viene comunicato: «Unisciti al nostro collettivo aperto, aumenta il tuo impatto e inizia a costruire la città di domani». Open Data City Open Data portal - https://data.amsterdam.nl/ Amsterdam municipality - https://www.amsterdam.nl/ Smart city project - https://amsterdamsmartcity.com/ Cultural Amsterdam - https://www.iamsterdam.com/it
  • 53. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 53 Risultati - Buone pratiche europee BERLINO - GERMANIA
  • 54. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 54 Risultati - Buone pratiche europee BERLINO - GERMANIA Indicatori Berlino Abitanti 3.769.000 Visione In un futuro non troppo lontano, più persone vivranno nelle grandi città e nei centri urbani che fuori. Questa tendenza pone nuove sfide che coinvolgono l'uso intelligente dello spazio, garantendo la fornitura di servizi e beni alla popolazione e uno sviluppo urbano sostenibile. Partner Pubblica amministrazione Imprese Organizzazioni sociali Università Cittadini Azioni • Sustainable and City-Compatible Berlin Tourism Plan 2018+, all’interno del quale il turismo viene riconosciuto come un’attività trasversale. Questa prospettiva comporta che le politiche del turismo non vengano viste solo come promozione commerciale ma come parte integrante dello sviluppo urbano • Energy Transiction Act - la città diventerà neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e ridurrà le emissioni di anidride carbonica di almeno l'85% rispetto al 1990. • Berlino offre servizi di mobilità che sono sia sostenibili sia accessibili. Il trasporto pubblico è caratterizzato da treni sotterranei (U-Bahn), treni urbani (S-Bahn), tram e autobus gestiti dalla BVG (società di trasporti di Berlino). • Gli autobus a diesel sono stati sostituiti da autobus elettrici Safety 23 ospedali Socialità Il Sustainable and City-Compatible Berlin Tourism Plan 2018+ include una sezione chiamata «Shaping city compatibility together» a sottolineare l'importanza del ruolo dei cittadini nel disegnare la città a misura di turista. Open Data City Open Data portal - https://daten.berlin.de/ Berlin municipality - https://www.berlin.de/ Smart city project - https://www.berlin-partner.de/en/the-berlin-location/smart-city-berlin/
  • 55. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 55 Risultati - Buone pratiche europee MANNHEIM - GERMANIA
  • 56. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 56 Risultati - Buone pratiche europee MANNHEIM - GERMANIA Indicatori Mannheim Abitanti 309.370 Visione Mannheim è consapevole della sua responsabilità globale. In qualità di forte comunità cittadina, vorremmo dare un contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità globale con la nostra conoscenza ed esperienza. Partner Pubblica amministrazione Organizzazioni sociali Imprese e raggruppamenti di imprese Cittadini Azioni • Smart City Mannheim - progetto di ricerca nell'ambito del programma "E-Energy" finanziato dal governo tedesco. Gli obiettivi chiave del progetto sono dimostrare come le energie rinnovabili possano essere integrate in modo ottimale nella rete e come la città possa funzionare come un deposito di energia. • Environmental Zone Mannheim – area della città limitata all’accesso di machine con l’Environmental Badge. Per ottenere il Badge bisogna dimostrare di possedere auto a basso impatto ambientale. Safety 2 ospedali pubblici Socialità Regole sulla partecipazione civica in vigore da marzo 2019 a seguito di una decisione del consiglio locale per sostenere e migliorare la partecipazione dei cittadini. A tal fine, definisce sia gli obiettivi sia gli standard di qualità e regola le responsabilità e le opportunità per la partecipazione dei cittadini ai progetti municipali. Open Data Mannheim Open Data - https://mannheim.opendatasoft.com/page/home/ Mannheim municipality - https://www.mannheim.de/de
  • 57. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 57 Risultati - Buone pratiche europee OSLO - NORVEGIA
  • 58. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 58 Risultati - Buone pratiche europee OSLO - NORVEGIA Indicatori Oslo Abitanti 681.067 Visione Oslo sarà una comunità urbana sostenibile in cui tutti hanno diritto ad aria pulita, acqua pulita e accesso ad attraenti aree ricreative all'aperto. Partner Pubblica amministrazione Università Organizzazioni sociali Imprese Cittadini Azioni • Aeroporto più "green" del mondo con sistema di stoccaggio della neve invernale per rinfrescare la struttura in estate; la forma della struttura è stata pensata per riscaldarla ed illuminarla sfruttando al massimo il sole; il 91% dei rifiuti sono stoccati e quindi riciclabili, solo il 9% è indifferenziato. • Piano “the car free livability”: riduzione massima del trasporto privato nel centro città. Già oggi i trasporti pubblici sono più utilizzati del trasporto privato. • Nel 2017, il 56% del trasporto pubblico era alimentato con carburanti non fossili, ogni anno questo valore aumenta, è previsto il 100% di carburanti non fossili per il 2020 e il raggiungimento delle 0 emissioni per il 2028 Safety 6 ospedali pubblici Socialità Coinvolgimento dei cittadini nell'implementazione di attività volte alla sostenibilità della città Open Data Oslo City Bike - https://oslobysykkel.no/en/open-data Nordic Smart City Network - http://statistikkbanken.oslo.kommune.no/webview/
  • 59. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 59 Risultati - Buone pratiche europee PARIGI - FRANCIA
  • 60. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 60 Risultati - Buone pratiche europee PARIGI - FRANCIA Indicatori Parigi Abitanti 2.148.000 Visione Parigi si impegna a innovare con persone, imprese e associazioni per costruire un ambiente sostenibile, inclusivo e una città resiliente. Partner Pubblica amministrazione Organizzazioni sociali Università Imprese Cittadini Azioni • Tourism strategies 2022 Simulatore per vedere le emissioni da gas a effetto serra (GHG) dai pasti consumati nei ristoranti e contribuisce alla creazione di menu a basso impatto ambientale • Carbon Action Plan: piano attualmente in fase di implementazione che fissa l'obiettivo di neutralità del carbonio per il 2050. Il nuovo piano venne adottato alla fine del 2017. Parigi mira a raggiungere: -25% di emissioni di gas a effetto serra entro il 2020 rispetto al 2004; -25% di consumo di energia entro il 2020 rispetto al 2004, +25% di energie rinnovabili nel mix di approvvigionamento entro il 2020. • Entro il 2030, sarà messo in atto un piano d'azione operativo per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 50%, ridurre i consumi del 35% e raggiungere una quota del 45% di energia rinnovabile in città. Infine, l'obiettivo per il 2050 è quello di costruire una città a emissioni zero, al 100% dipendente dalle energie rinnovabili. Safety 10 ospedali pubblici Socialità Strutturare l'offerta di turismo partecipativo e collaborativo per permettere di scoprire Parigi con l'aiuto dei suoi abitanti. Sostenere le iniziative di scoperta del vicinato di residenti e comunità locali, tra cui passeggiate urbane, fuori dai sentieri battuti e nei quartieri meno turistici e scambi tra residenti e turisti, grazie alle chat della community o alle hotline telefoniche Open Data Paris Open Data - https://opendata.paris.fr/pages/home/ Paris municipality - https://www.paris.fr/ Stato della qualità dell'aria - https://www.paris.fr/pages/etat-des-lieux-de-la-qualite-de-l-air-a-paris-7101
  • 61. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 61 Risultati - Buone pratiche europee SAN SEBASTIAN - SPAGNA
  • 62. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 62 Risultati - Buone pratiche europee SAN SEBASTIAN - SPAGNA Indicatori San Sebastian Abitanti 186.665 Visione San Sebastian vuole diventare una città impegnata nel consumo responsabile, promuovere e migliorare la gestione dei rifiuti, garantire un ambiente sano, fare progressi nel migliorare il ciclo dell'acqua, ridurre le emissioni di gas serra privilegiando la mobilità sostenibile, rafforzare l'azione locale, proteggere e conservare la biodiversità Partner Pubblica amministrazione Organizzazioni sociali Imprese Cittadini Azioni • San Sebastian pone le persone al centro del modello di sviluppo turistico della città e si impegna in un turismo sostenibile, equilibrato, autentico e di qualità. • Smart plan 2016-2020 Monitoraggio di come i cittadini utilizzano il riscaldamento e del consumo di energia per ridurre le bollette energetiche domestiche per i cittadini e salvaguardare l'ambiente della città. L'illuminazione stradale intelligente illumina il nucleo urbano e l'energia da biomassa riscalda le proprietà di nuova costruzione in città. Queste innovazioni fanno uso di energia rinnovabile al 90% e comporteranno una riduzione dell'85% delle emissioni di CO2. • Lavoro di ristrutturazione e coibentazione di oltre 18.000 mq di case e attività commerciali nel centro storico della città • Investimenti per incentivare l’utilizzo di auto e autobus elettrici e posizionare stazioni di ricarica. Safety 3 ospedali pubblici Socialità Lavoro sulla consapevolezza dei cittadini dell'importanza di ridurre emissioni Processo partecipativo di coinvolgimento dei cittadini per definire gli obiettivi per una San Sebastian sostenibile Open Data Donostia Open Data - https://www.donostia.eus/datosabiertos/
  • 63. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 63 Risultati - Buone pratiche europee VIENNA - AUSTRIA
  • 64. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 64 Risultati - Buone pratiche europee VIENNA - AUSTRIA Indicatori Vienna Abitanti 1.897.000 Visione Vienna vuole essere completamente sostenibile: dalla cura del corpo secondo criteri ecologici alla moda equo- solidale ai negozi di alimenti naturali. A proposito, Vienna vanta anche il primato come maggiore coltivatore biologico dell'Austria; la città gestisce infatti più di 860 ettari di superficie agricola biologica distribuita fra tre poderi municipali Partner Pubblica amministrazione Organizzazioni sociali Imprese Cittadini Azioni • Smart City Wien Rafforzamento della mobilità senza CO2 (a piedi e in bicicletta), mantenimento di un'elevata percentuale di trasporto pubblico e riduzione del traffico individuale motorizzato (MIT) in città al 20% entro il 2025, al 15% entro il 2030 e inferiore al 15% entro il 2050. • Entro il 2030, il traffico commerciale che proviene e termina all'interno dei confini municipali deve essere in gran parte privo di emissioni di CO2. • Entro il 2050, tutto il traffico individuale motorizzato all'interno dei confini municipali dovrà fare a meno delle convenzionali tecnologie di propulsione Safety 5 ospedali pubblici Socialità Smarter Together - sezione dedicata alla partecipazione attiva dei cittadini e degli stakeholder locali, che si chiama SIMmobil. La partnership comprende tutti gli attori, dal governo ai cittadini, agli attori commerciali e alle ONG, in cui ognuno ha una responsabilità specifica nel raggiungimento degli obiettivi comuni Open Data Wien Open Data - https://digitales.wien.gv.at/site/open-data/
  • 65. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 65 Risultati - Buone pratiche europee SITOGRAFIA https://www.iamsterdam.com/en/see-and-do https://www.conscioushotels.com/ https://amsterdamsmartcity.com/themes/mobility https://www.visitberlin.de/it https://about.visitberlin.de/en/berlin-tourism-plan-2018 https://2019.energydialogue.berlin/ https://www.geneve.ch/fr/autorites-administration/administration- municipale/departement-finances-environnement-logement/services- municipaux/service-agenda-ville-durable https://mycovenant.eumayors.eu/docs/seap/1460_1341403810.pdf https://www.genevaenvironmentnetwork.org/ https://www.facebook.com/GeneveVilleDurable/ https://www.geneve.ch/en/themes/developpement-durable/what https://www.visit-mannheim.de/en https://www.visit-mannheim.de/en/green-places https://www.environmentalbadge.com/environmental-zone-mannheim/ https://www.mannheim.de/en/shaping-the-city https://www.mannheim.de/sites/default/files/2019- 10/MAOB_1847_001_Report_englisch_04_WEB_A.pdf https://en.parisinfo.com/discovering-paris/sustainable-tourism-in-paris/eco- responsible-accommodation https://pro.parisinfo.com/actualites/actualite-touristique/Dossiers/schema- touristique-paris-2022 https://api-site-cdn.paris.fr/images/101081 https://parisactionclimat.paris.fr/en/about https://www.sansebastianturismoa.eus/en/come/practical-information https://www.ibtmworld.com/en/Exhibitors/6616713/DONOSTIA-SAN-SEBASTIAN- TURISMOA/Products/1650647/SUSTAINABLE-TOURISM http://www.fomentosansebastian.eus/en/donostia-smart/proyectos-de-ciudad-donostia- smart/1816-plan-smart https://eu.smartcitiescouncil.com/article/san-sebastian-spain-smart-city-making-most- past-present http://www.fomentosansebastian.eus/en/donostia-smart/proyectos-de-ciudad-donostia- smart/1816-plan-smart https://www.wien.info/it https://smartcity.wien.gv.at/site/files/2014/10/140924_KF_SCW_gesamt_ENG.pdf https://www.wien.info/en/sightseeing/green-vienna/vienna-power-plants https://www.smarter-together.eu/projects/simmobil https://www.visitoslo.com/it/la-tua-oslo/la-oslo-verde/
  • 66. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 66 Risultati - Città metropolitane Casi esaminati News Digitale 14 : Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino, Venezia • Turismo non appare come economia strategica, salvo che in 4 casi su 14 (Catania, Genova, Venezia e Firenze) • Sostenibilità non è al centro della visione, in 3 casi nessuna visione dichiarata • La ricerca di mobilità sostenibile è il fatto principale ma con piani PUMS allo stato iniziale, salvo i casi di Milano, Firenze e Bologna • Nessuna policy dichiarata su energia da fonti non fossili, trasporto pubblico da energia non fossile, riduzione o eliminazione del traffico privato dai centri urbani • Ampia dotazione di strutture sanitarie ma non integrate e comunicate nei portali di destinazione • Tutte le città metropolitane adottano pratiche partecipative ma la metà (7 su 14) non ha sviluppato progetti o pratiche di socialità Media delle di fonti open big data buona (1,3) però con un rapporto abitanti/OBD inferiore di circa il 50% rispetto alle pratiche europee esaminate in precedenza • Bari: abitanti n. 1.249.246, fonti OBD n. 1 • Bologna: abitanti n. 1.017.806, fonti OBD n. 2 • Cagliari: abitanti n. 430.974, fonti OBD n. 1 • Catania: abitanti n. 1.104.974, fonti OBD n. 1 • Firenze: abitanti n. 1.004.298, fonti OBD n. 1 • Genova: abitanti n. 835.829, fonti OBD n. 1 • Messina: abitanti n. 620.721, fonti OBD n. 0 • Milano: abitanti n. 3.279.944, fonti OBD n. 3 • Napoli: abitanti n. 3.082.905,fonti OBD n. 1 • Palermo: abitanti n.1.243.328, fonti OBD n. 1 • Reggio Calabria: abitanti n. 541.278, fonti OBD n. 1 • Roma: abitanti n. 4.333.274, fonti OBD n.3 • Torino: abitanti n. 2.252.379,fonti OBD n. 1 • Venezia: abitanti n. 852.663, fonti OBD n. 1 Media abitanti: n. 1.560.000 Media fonti OBD: n. 1,3 Abitanti/OBD: 1 fonte OBD ogni 1,2 milioni di abitanti Dettaglio informazioni
  • 67. © Studio Giaccardi & Associati – Consulenti di Direzione 67 Risultati - Città metropolitane CITTA’ METROPOLITANA DI BARI