Le slide presentate dalla Prof.ssa Martha Friel, docente in economia e gestione aziendale all’Università IULM di Milano e appassionata ricercatrice in musica, teatro, arte ed eventi culturali correlati a viaggi e vacanze, presentate al panel in BTM 2023.
ENIT*BUSINESS: Presentazione dei risultati della prima fase
Turismo a impatto clima e il Climate-Sensitive Management - Martha Friel
1. TURISMO A IMPATTO CLIMA E IL
CLIMATE-SENSITIVE MANAGEMENT
Qualche riflessioni su cultura e turismo culturale
Martha Friel
Università IULM
2. Quando si parla di cambiamento climatico il settore
culturale è coinvolto su almeno tre livelli:
1. l’impatto del cambiamento climatico sul patrimonio
culturale
2. il ruolo che le arti, la cultura e il patrimonio possono
avere nel guidare l'azione per il clima
3. lo sviluppo di pratiche di produzione artistica di
comunicazione culturale climate sensitive
3. o Sempre più studi di settore evidenziano
le perdite e i danni al patrimonio
culturale associati a eventi a rapida
insorgenza (es. incendi) e a quelli a
insorgenza progressiva e graduale
o Tali eventi non mettono a rischio
solamente il patrimonio tangibile, per il
quale le minacce in un certo senso
sono più visibili ma anche quello
immateriale.
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4. o molti dei beni a rischio sono attrattori
turistici
o la loro scomparsa cambia le rotte del
turismo culturale
o le mutate condizioni di fruibilità
pongono nuove sfide in termini di
CONSERVAZIONE
STRATEGIE DI VALORIZZAZIONE
GESTIONE DEI FLUSSI
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5. o Il mondo della cultura ha un grande potenziale
per guidare l’azione per il clima e lo sviluppo
sostenibile (in alcuni paesi su questo c’è oggi
piena consapevolezza)
o Mostre, esposizioni, attività di ricerca possono
promuovere consapevolezza sugli effetti dei
cambiamenti climatici
o E la cultura è in grado di costruire e tenere
coese le comunità, quindi anche nell’azione
collettiva sul cambiamento climatico.
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6. o Sistema culturale come luogo di innovazione
per lo sviluppo di pratiche di produzione e
comunicazione artistica climate sensitive.
o Dall’uso di materiali innovativi al riuso degli
allestimenti, dall’organizzazione di eventi a
basso consumo energetico all’utilizzo
consapevole delle strategie di digitalizzazione.
o Oggi è prevista l’adozione di criteri ambientali
minimi per gli eventi culturali finanziati,
promossi o organizzati da enti pubblici.
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7. o Nella consapevolezza dei limiti imposti dal
fatto di essere spesso «eventi»
o Tenendo conto che molte produzioni e
manifestazioni culturali sono di grande
interesse turistico e quindi il loro impatto
ambientale va ben oltre la produzione stessa
ma riguarda lo spostamento delle persone e i
loro consumi.
o E che molti fronti restano aperti, per
esempio includendo nel ragionamento le
industrie creative.
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8. Che cosa limita l’adizione di pratiche organizzative
e gestionali più efficaci:
o mancanza di strumenti di valutazione di impatto condivisi dal settore e
conseguente difficoltà nel definire modalità di intervento mirate.
o mancanza di un mandato legale del mondo della cultura a occuparsi di
questi temi.
o formazione e competenze specifiche per gestire il cambiamento
(necessità di dialogo con il mondo dell’istruzione e della formazione).
9. Ci sono delle opportunità per il turismo culturale?
o creare una consapevolezza diversa sul patrimonio culturale (anche
supportati dalle competenze e dal know-how di ambiti quali
l’heritage science)
o modificare/ripensare la stagionalità dei flussi
o innovare le modalità di informazione, accoglienza e visita
o innovare nelle pratiche di gestione
o creare progetti intersettoriali tra diversi settori culturali e creativi