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Oltre il Patto dei Sindaci:
opportunità nei finanziamenti europei 2014-2020
m a ke thing s ha p p e n
2
Le nuove linee di finanziamento europee sono finalizzate alla
realizzazione della Strategia Europa 2020 per una Crescita
Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva.
Nuova programmazione europea
m a ke thing s ha p p e n
3
Nuova programmazione europea
m a ke thing s ha p p e n
4
In questo ambito, diversi programmi nei prossimi anni saranno
indirizzati alla promozione di azioni in campo ambientale, con
riferimento alle problematiche collegate ai cambiamenti climatici,
ad esempio:

INTERREG

URBACT

LIFE+
Vi sono poi altri strumenti, trasversali, che possono essere utilizzati
per azioni in campo ambientale (Europe for Citizen, Erasmus+...)
oltre a finanziamenti indiretti (FESR), bandi locali (Fondazioni) e
altri strumenti (BEI, Fondo Kyoto…)
Nuova programmazione europea
m a ke thing s ha p p e n
5
Interreg Italia-Svizzera
m a ke thing s ha p p e n
IN VIA DI DEFINIZIONE
Asse 1. COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE
Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (PMI)
Asse 2. VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO
NATURALE E CULTURALE
Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso
efficiente delle risorse
Asse 3. MOBILITÀ INTEGRATA E SOSTENIBILE
Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare
le strozzature nelle principali infrastrutture di rete
6
Interreg Italia-Svizzera
m a ke thing s ha p p e n
Asse 4. SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ
Promuovere l'inclusione sociale e lottare contro
la povertà e ogni discriminazione
Asse 5. RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE
TRANSFRONTALIERA
Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità
pubbliche e delle Parti interessate e
un'amministrazione pubblica efficiente
PROBABILMENTE PARTIRA’ NELL’ESTATE 2015
7
Interreg Alpine Space
m a ke thing s ha p p e n
Modalità di presentazione: due step, nel primo step una pre proposal
sintetica, nel secondo (per chi verrà selezionato) il progetto completo
Timing:
• Apertura call: 25 febbraio 2015
• Deadline primo step: 60 giorni dal lancio della call (10 aprile 2015)
• Esito valutazione primo step: estate 2015
• Deadline presentazione progetti secondo step: autunno 2015
• Firma contratti fine 2015
Durata 36 mesi max
Partenariato:
Almeno tre partner di tre diversi stati partecipanti, ideale non più di 15 partner di diversa
“provenienza”: enti pubblici, università, imprese, società civile. Possono partecipare anche partner
che abbiamo sede fuori dall’area progettuale ma solo se la loro competenza ricade sull’area progetto
(es ministeri che hanno sede a Roma ma competenza anche sul territorio);
Costo dei progetti da 1 a 3 M€, ideale fra i 2 e i 3 M€, per i partner pubblici costi coperti al 100%, per
i privati in Italia 85%
I contributi saranno erogati esclusivamente in forma posticipata dopo la presentazione e
l’approvazione del rendiconto. Quindi bisogna anticipare tutti i costi
8
Interreg Alpine Space
m a ke thing s ha p p e n
1. SPAZIO ALPINO INNOVATIVO (OT 1)
2. SPAZIO ALPINO A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO
(OT 4)
Obiettivo 4e.1: Stabilire strumenti transnazionali integrati per le
politiche a sostegno delle basse emissioni di carbonio
Obiettivo 4e.2: Accrescere le opzioni per la mobilità e il trasporto a
basse emissioni di carbonio
3. SPAZIO ALPINO VIVIBILE (OT 6)
Obiettivo 6c.1: Valorizzare in modo sostenibile il patrimonio
culturale e naturale dello Spazio Alpino
Obiettivo 6d.1: Rafforzare la protezione, la conservazione e la
connettività ecologica degli ecosistemi dello Spazio Alpino
4. SPAZIO ALPINO BEN GOVERNATO (OT 11)
9
Interreg Central Europe
make things happen
Modalità di presentazione: due step, nel primo step una pre proposal
sintetica, nel secondo (per chi verrà selezionato) il progetto completo
Timing:
• Apertura call: 12 febbraio 2015
• Deadline primo step: 60 giorni dal lancio della call (13 aprile 2015)
• Esito valutazione primo step: estate 2015
• Deadline presentazione progetti secondo step: autunno 2015
• Firma contratti inizio 2016
Durata ideale 30 – 36 mesi (max 48)
Partenariato:
Almeno tre partner di tre diversi Stati partecipanti, ideale non più di 8/10 partner di diversa
“provenienza”: enti pubblici, università, imprese, società civile. Possono partecipare anche partner che
abbiamo sede fuori dall’area progettuale ma solo se la loro competenza ricade sull’area progetto (es
ministeri che hanno sede a Roma ma competenza anche sul territorio);
Costo dei progetti da 1 a 5 M€, ideale fra i 2 e i 3 M€, per i partner pubblici costi coperti al 100%, per i
privati in Italia 80%
I contributi saranno erogati esclusivamente in forma posticipata dopo la presentazione e l’approvazione
del rendiconto. Quindi bisogna anticipare tutti i costi
10
Interreg Central Europe
make things happen
PRIORITA’ 1: COOPERARE NELL’INNOVAZIONE PER
RENDERE PIÙ COMPETITIVA L’AREA CENTRAL EUROPE
PRIORITA’ 3: COOPERARE NELLE RISORSE NATURALI E
CULTURALI PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE NELL’AREA
CENTRAL EUROPE
Obiettivo 3.1: migliorare le capacità di gestione integrata
dell’ambiente per la protezione e l’uso sostenibile del patrimonio
e delle risorse naturali.
Obiettivo 3.2: migliorare le capacità per l’uso sostenibile del
patrimonio e delle risorse culturali.
Obiettivo 3.3: migliorare la gestione ambientale delle aree
urbane funzionali al fine di renderle luoghi più vivibili.
PRIORITA’ 4: COOPERARE NEI TRASPORTI PER UNA MIGLIORE CONNETTIVITA’
NELL’AREA CENTRAL EUROPE
11
Obiettivo specifico 2.1: sviluppare e implementare soluzioni
per accrescere l’efficienza energetica e l’uso delle energie
rinnovabili nelle infrastrutture pubbliche.
• sviluppo e sperimentazione di strategie e soluzioni per
migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture
pubbliche, inclusi gli edifici, e accrescere l’uso di energie
rinnovabili;
• sviluppo e sperimentazione di approcci gestionali innovativi
e l’applicazione di tecnologie innovative di risparmio
energetico per aumentare la performance energetica delle
infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici;
Interreg Central Europe
make things happen
• armonizzare i concetti, gli standard e i sistemi di certificazione energetica, per migliorare le
performance delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici;
• rafforzare la capacità del settore pubblico di sviluppare e implementare servizi energetici e
schemi di finanziamento innovativi (es. PPP, contratti di performance energetica..).
PRIORITA’ 2: COOPERARE NELLE STRATEGIE FINALIZZATE A
RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO NELL’AREA CENTRAL
EUROPE
12
Obiettivo 2.2: migliorare le strategie e le politiche di pianificazione
energetica su base territoriale, a sostegno della mitigazione
degli effetti dei cambiamenti climatici.
• sviluppare e implementare strategie e piani territoriali integrati
per incrementare l’uso di energie rinnovabili endogene e
migliorare la performance energetica regionale;
• progettare e sperimentare strumenti per lo sfruttamento di
energie rinnovabili endogene;
• sviluppare e implementare strategie territoriali per migliorare la
gestione dell’energia sia nel settore pubblico che privato
(soprattutto nelle PMI);
Interreg Central Europe
make things happen
• sviluppare strategie e politiche di riduzione del consumo energetico agendo sulla
domanda;
• sviluppare e sperimentare soluzioni per migliorare l’interconnessione e il
coordinamento le reti energetiche.
PRIORITA’ 2: COOPERARE NELLE STRATEGIE FINALIZZATE A
RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO NELL’AREA CENTRAL
EUROPE
13
Interreg Med
m a ke thing s ha p p e n
Modalità di presentazione: bandi step unico
Timing:
• Apertura call: maggio-giugno 2015
Durata:
moduli da 12/18 mesi
Presentato il 22 settembre, approvazione entro metà 2015
14
Interreg Med
m a ke thing s ha p p e n
Asse 1. PROMUOVERE LE CAPACITÀ D’INNOVAZIONE
DELLE REGIONI MED PER UNA CRESCITA
INTELLIGENTE E SOSTENIBILE
Asse 3. PROTEGGERE E PROMUOVERE LE
RISORSE NATURALI E CULTURALI DEL
MEDITERRANEO
Obiettivo 3.1 Favorire le politiche di sviluppo
sostenibile per una più efficiente
valorizzazione delle risorse naturali e
culturali nelle aree costiere
Obiettivo 3.2 Mantenere la biodiversità e gli
ecosistemi tramite il rafforzamento della
gestione e delle reti tra le aree protette
Asse 4. RAFFORZARE LA GOVERNANCE MEDITERRANEA
15
Interreg Med
m a ke thing s ha p p e n
Asse 2. FAVORIRE LE STRATEGIE A BASSE EMISSIONE
DI CARBONIO E L’EFFICACIA ENERGETICA NEI
TERRITORI MED: CITTÀ, ISOLE E TERRITORI REMOTI
Obiettivi 2.1 Migliorare la capacità di
gestione energetica degli edifici pubblici a
livello transnazionale
Obiettivi 2.2 Incrementare la quota di energie
rinnovabili da fonti locali nelle strategie e nei
piani
Obiettivi 2.3 Aumentare la capacità di usare i
sistemi di trasporto low-carbon e le
connessioni multimodali tra essi
16
OBIETTIVI:

Capacità di attuazione delle politiche (capacity policy delivery):
migliorare la capacità di gestione delle politiche e pratiche
urbane sostenibili delle città, secondo modalità integrate e partecipate;

Elaborazione delle politiche (policy design): migliorare l’elaborazione
delle strategie sostenibili e dei piani d'azione nelle città;

Implementazione delle politiche (policy implementation): migliorare
l’implementazione delle strategie urbane sostenibili e piani di azione
delle città;

Costruzione e condivisione della conoscenza (building and sharing
knowledge): assicurare che operatori e decision makers a tutti i livelli,
incrementino il loro accesso alla conoscenza e condividano il know-how
in tutti gli aspetti dello sviluppo urbano sostenibile al fine di migliorare le
politiche urbane di sviluppo.
Urbact III
m a ke thing s ha p p e n
17
URBACT III si focalizzerà soprattutto su un numero di città
europee simili, con progetti che si rivolgono ad un ampio range di
tematiche urbane da bilanciare agli obiettivi della strategia Europa
2020.
Il programma infatti presenta i seguenti obiettivi tematici:
1. rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico ed
innovazione;
2. supporto ad un’economia a basse emissioni di carbonio;
3. protezione dell’ambiente e promozione dell’efficienza energetica;
4. promozione all’impiego e supporto alla mobilità;
5. promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà.
Urbact III
m a ke thing s ha p p e n
18
Un progetto URABCT comporta:

coinvolgimento da 6 a 12 città (o altri partner);

tavoli di lavoro, discussioni, condivisi per 2 o 3 anni;

city focus su specifiche tematiche collegate allo sviluppo urbano
sostenibile;

partnership locali che sviluppano Local Action Plan concreti;

predisposizione di strumenti di partnership e di raccomandazioni
per le altre città europee.
Urbact III
m a ke thing s ha p p e n
19
TIPOLOGIE DI PROGETTI
Network tematici
Composizione: 8-12 partner provenienti da almeno 3 differenti Stati
membri; 1 città come lead partner; un massimo di 3 partner che non
sono città;
Durata: 3 anni (fase di sviluppo: 6 mesi; fase di implementazione: 30
mesi);
Budget: tra 300.000 e 710.000€ €
Working group
Composizione: 6-8 partner provenienti da almeno 3 differenti Stati
membri; una pubblica autorità come lead partner; almeno 2 partner
devono essere città;
Durata: 2 anni (fase di sviluppo: 4 mesi; fase di implementazione: 20
mesi);
Budget: tra 150.000 e 300.000€ €
Urbact III
m a ke thing s ha p p e n
20
Horizon 2020
m a ke thing s ha p p e n
Al momento si segnala la SubCallH2020-EE MarketUptake, con
topic“Enhancing the capacity of public authorities to plan and implement
sustainable energy policies and measures”
Stante il ruolo chiave delle pubbliche amministrazioni nella riduzione dei
consumi e nello sfruttamento delle fonti rinnovabili, saranno finanziati quei
progetti volti a sostenere le pubbliche amministrazioni nella redazione di piani
e politiche di efficienza energetica.
I progetti dovranno migliorare le capacità degli stati membri nel raggiungimento degli
obiettivi della Direttiva Europea, nell’attuazione dei piani di programmazione di
mobilità sostenibile, smart city, implementare la capacità di networking e sinergie tra
enti e cittadini, per meglio diffondere la cultura del risparmio e dell’efficienza
energetica.
Le call, una per il 2014 e l’altra per il 2015, hanno come scopo anche il fornire
agli enti pubblici le migliori e più recenti tecnologie per l’informazione e la
comunicazione, come i Green Data Center.
21
Il nuovo programma LIFE intende promuovere lo
sviluppo, l'attuazione e l'integrazione della politica e
legislazione ambientale e climatica dell'Unione Europea
in altre politiche e pratiche degli Stati Membri
Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso 2
sottoprogrammi:
- Ambiente
- Azioni per il clima
LIFE
m a ke thing s ha p p e n
22
Dotazione finanziaria LIFE
m a ke thing s ha p p e n
23
Il sottoprogramma prevede tre settori di azione
prioritari:

Ambiente ed uso efficiente delle risorse;

Natura e biodiversità;

Governance e informazione in materia
ambientale.
Almeno il 50% delle risorse di bilancio destinate ai progetti
finanziati a titolo di sovvenzioni per azioni nell’ambito del
sottoprogramma Ambiente è riservato a progetti a sostegno della
conservazione della natura e della biodiversità.
Sottoprogramma LIFE “Ambiente”
m a ke thing s ha p p e n
24
Il sottoprogramma prevede tre settori di azione
prioritari:

Mitigazione dei cambiamenti climatici;

Adattamento ai cambiamenti climatici;

Governance e informazione in materia di clima.
Sottoprogramma LIFE “Azioni per il clima”
m a ke thing s ha p p e n
25
Gli obiettivi specifici del sottoprogramma sono:

Contribuire all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e
della legislazione dell’Unione in materia di mitigazione,
compresa l’integrazione tra i diversi settori

Migliorare la base di conoscenze e mettere in pratica tali
conoscenze

Facilitare lo sviluppo e l’attuazione di strategie integrate e di
piani d’azione

Contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie,
sistemi, metodi e strumenti di mitigazione innovativi, idonei a
essere replicati, trasferiti o integrati.
Sottoprogramma LIFE “Azione per il
clima”
m a ke thing s ha p p e n
26

Progetti tradizionali: progetti di buone pratiche, innovativi e
dimostrativi, progetti d’informazione, sensibilizzazione e
divulgazione (simile a LIFE+)

Progetti integrati: finalizzati all’attuazione su vasta scala
territoriale delle politiche ambientale e climatica dell’UE nei
settori natura, acqua, rifiuti e aria, attraverso una mobilitazione
coordinata di altri finanziamenti dell’Unione, nazionali e privati.

Progetti preparatori: i progetti che rispondono alle esigenze
specifiche connesse all’attuazione e allo sviluppo delle
politiche e della legislazione dell’Unione in materia ambientale
o climatica.

Progetti di capacity building: supporto finanziario per attività
necessarie a mettere gli Stati membri in condizione di
Tipologia di progetti
m a ke thing s ha p p e n
27

Progetti tradizionali Natura e Biodiversità: cofinanziamento al
60%, al 75% per i progetti aventi come oggetto habitat e
specie di interesse prioritario

Progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti
preparatori: cofinanziamento al 60%

Progetti di capacity building: cofinanziamento al 100%
Tutti gli altri progetti, cioè progetti tradizionali nell’ambito del
sottoprogramma Azione per il clima e progetti tradizionali nel settore
prioritario Ambiente e uso efficiente delle risorse e governance e
informazione ambientale nell’ambito del sottoprogramma Ambiente:

Cofinanziamento al 60% nel corso del primo programma di lavoro
pluriennale (2014-2017)

Cofinanziamento al 55% nel corso del secondo programma di lavoro
pluriennale (2018-2020)
Finanziamenti
m a ke thing s ha p p e n
28
In questa prima fase saranno finanziati le seguenti tipologie di
progetti:
Sottoprogramma Azioni per il clima:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: best practice, progetti
pilota e progetti dimostrativi;
- Adattamento ai cambiamenti climatici: best practice, progetti
pilota e progetti dimostrativi;
- Governance e informazione in materia di clima: progetti di
informazione e disseminazione.
Progetti tradizionali
m a ke thing s ha p p e n
29
http://www.interreg4c.eu/
http://www.alpine-space.eu/
http://www.central2020.eu/
http://www.programmemed.eu/
http://urbact.eu/en/about-urbact/urbact-2014-2020/
http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm
Link
m a ke thing s ha p p e n
30
I fondi europei a finalità strutturale trovano attuazione attraverso
programmi regionali:
• POR FESR 2014-2012 (Fondo Europeo Sviluppo Regionale – ricerca
e sviluppo, competitività PMI, transizione economia a basse emissioni)
• POR FSE 2014-2012 (Fondo Sociale Europeo – occupazione,
formazione)
• PSR FEASR 2014-2012 (Fondo Sviluppo Rurale)
La Politica di coesione 2014-2020 mira a promuovere strategie
integrate per intensificare lo sviluppo urbano sostenibile, con l’intento
di rafforzare la resilienza delle città e di garantire le adeguate sinergie
tra gli investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e
d’investimento europei.
Fondi strutturali europei
m a ke thing s ha p p e n
31
Sono in corso di approvazione i diversi programmi regionali
2014-2020 che contengono diverse linee d’azione a
supporto delle strategie integrate per far fronte alle sfide
economiche, ambientali, climatiche, sociali e demografiche
delle zone urbane.
I primi bandi arriveranno presumibilmente verso l’estate
2015.
Fondi strutturali europei
m a ke thing s ha p p e n
32
La Commissione Ue e la Banca europea per gli investimenti
(Bei) hanno lanciato due nuovi strumenti per il finanziamento di
progetti nei settori del clima, dell'ambiente e dell'efficienza
energetica nel periodo 2014-2017.

"Natural Capital Financing Facility", sosterrà progetti ambientali
e per l'adattamento ai cambiamenti climatici.

"Private Finance for Energy Efficiency", incoraggia le banche
locali ad aumentare i prestiti ai progetti per l'efficienza.
Finanziamenti BEI
m a ke thing s ha p p e n
33
Il programma finanzia il 75% dei costi finanziari, per progetti tra
5-15 M€
I progetti possono riguardare:

Infrastrutture verdi (tetti verdi, muri verdi, sistemi di raccolta e
riuso acque…)

Progetti di compensazione

Attività di promozione della bio diversità e di adattamento
(gestione sostenibile foreste, agricoltura, acquacoltura, turismo
sostenibile)
I destinatari dei progetti debbono essere soggetti che
propongono azioni pionieristiche (come business model o come
Finanziamenti BEI
Natural Capital Financing Facility
m a ke thing s ha p p e n
34
Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 sono previste azioni
specifiche
(IV.4c.1.1) Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di
consumi di energia primaria negli edifici e strutture
pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o
complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di
telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e
ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e
delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix
tecnologici
POR FESR Piemonte
m a ke thing s ha p p e n
35
Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 sono previste azioni
specifiche
(IV.4c.1.2) Installazione di sistemi di produzione di energia
da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo associati a
interventi di efficientamento energetico dando priorità
all’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza
Il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sarà orientato
esclusivamente all’autoconsumo.
I principali destinatari (comparti d’intervento) di tale azione sono rappresentati dagli
utenti del settore sanitario-ospedaliero, dall’edilizia scolastica, dagli edifici del
patrimonio delle Amministrazioni pubbliche e dal settore dell’illuminazione pubblica.
POR FESR Piemonte
m a ke thing s ha p p e n
36
Il DL, convertito in L.116/2014, prevede tra le altre cose,
l’accesso al Fondo rotativo Kyoto per l’efficientamento di
edifici scolastici attraverso il finanziamento a tasso
agevolato dello 0,25%.
DL Competitività
m a ke thing s ha p p e n
http://www.ance.it/docs/docDownload.aspx?id=20457
37
Ci sono poi strumenti finanziari, anche misto Pubblico-
Privato per raggiungere gli obiettivi
FTT, PPP, ESCO… quante sigle!
m a ke thing s ha p p e n
http://www.fire-italia.it/rds/2013-12_Linee_Guida_agli_EPC_definitivo.pdf
http://goo.gl/Bje6q9
gli strumenti NON mancano…
m a ke thing s ha p p e n
39
m a ke thing s ha p p e n
http://porto.polito.it/2515901/
40
m a ke thing s ha p p e n
quindi
m a ke thing s ha p p e n
42
Esistono diverse opportunità per riuscire a portare avanti e
concretizzare gli impegni presi con il PAES, ma bisogna:

“Puntare in alto”, avere progetti ambiziosi e non banali;

Avere le idee chiare, un progetto (europeo) deve essere
coerente e ben strutturato;

Muoversi per tempo, costruire una “banca delle idee” ed
essere pronti quando escono i diversi bandi o per strutturare
l’operazione con i privati

Fare squadra: costruire il partenariato giusto richiede tempo
in sintesi
m a ke thing s ha p p e n
43
Contatti
m a ke thing s ha p p e n
Ing. Marco Cigolotti
via Custodi 5, Novara
via Ronchetti 11/a, Oleggio Castello
mc@studiocigolotti.it
tel. 0321.1696458

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Dopo il PAES: opportunità per mettere in pratica il Piano d'Azione

  • 1. Oltre il Patto dei Sindaci: opportunità nei finanziamenti europei 2014-2020 m a ke thing s ha p p e n
  • 2. 2 Le nuove linee di finanziamento europee sono finalizzate alla realizzazione della Strategia Europa 2020 per una Crescita Intelligente, Sostenibile ed Inclusiva. Nuova programmazione europea m a ke thing s ha p p e n
  • 3. 3 Nuova programmazione europea m a ke thing s ha p p e n
  • 4. 4 In questo ambito, diversi programmi nei prossimi anni saranno indirizzati alla promozione di azioni in campo ambientale, con riferimento alle problematiche collegate ai cambiamenti climatici, ad esempio:  INTERREG  URBACT  LIFE+ Vi sono poi altri strumenti, trasversali, che possono essere utilizzati per azioni in campo ambientale (Europe for Citizen, Erasmus+...) oltre a finanziamenti indiretti (FESR), bandi locali (Fondazioni) e altri strumenti (BEI, Fondo Kyoto…) Nuova programmazione europea m a ke thing s ha p p e n
  • 5. 5 Interreg Italia-Svizzera m a ke thing s ha p p e n IN VIA DI DEFINIZIONE Asse 1. COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (PMI) Asse 2. VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE Preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse Asse 3. MOBILITÀ INTEGRATA E SOSTENIBILE Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete
  • 6. 6 Interreg Italia-Svizzera m a ke thing s ha p p e n Asse 4. SERVIZI PER L’INTEGRAZIONE DELLE COMUNITÀ Promuovere l'inclusione sociale e lottare contro la povertà e ogni discriminazione Asse 5. RAFFORZAMENTO DELLA GOVERNANCE TRANSFRONTALIERA Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle Parti interessate e un'amministrazione pubblica efficiente PROBABILMENTE PARTIRA’ NELL’ESTATE 2015
  • 7. 7 Interreg Alpine Space m a ke thing s ha p p e n Modalità di presentazione: due step, nel primo step una pre proposal sintetica, nel secondo (per chi verrà selezionato) il progetto completo Timing: • Apertura call: 25 febbraio 2015 • Deadline primo step: 60 giorni dal lancio della call (10 aprile 2015) • Esito valutazione primo step: estate 2015 • Deadline presentazione progetti secondo step: autunno 2015 • Firma contratti fine 2015 Durata 36 mesi max Partenariato: Almeno tre partner di tre diversi stati partecipanti, ideale non più di 15 partner di diversa “provenienza”: enti pubblici, università, imprese, società civile. Possono partecipare anche partner che abbiamo sede fuori dall’area progettuale ma solo se la loro competenza ricade sull’area progetto (es ministeri che hanno sede a Roma ma competenza anche sul territorio); Costo dei progetti da 1 a 3 M€, ideale fra i 2 e i 3 M€, per i partner pubblici costi coperti al 100%, per i privati in Italia 85% I contributi saranno erogati esclusivamente in forma posticipata dopo la presentazione e l’approvazione del rendiconto. Quindi bisogna anticipare tutti i costi
  • 8. 8 Interreg Alpine Space m a ke thing s ha p p e n 1. SPAZIO ALPINO INNOVATIVO (OT 1) 2. SPAZIO ALPINO A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO (OT 4) Obiettivo 4e.1: Stabilire strumenti transnazionali integrati per le politiche a sostegno delle basse emissioni di carbonio Obiettivo 4e.2: Accrescere le opzioni per la mobilità e il trasporto a basse emissioni di carbonio 3. SPAZIO ALPINO VIVIBILE (OT 6) Obiettivo 6c.1: Valorizzare in modo sostenibile il patrimonio culturale e naturale dello Spazio Alpino Obiettivo 6d.1: Rafforzare la protezione, la conservazione e la connettività ecologica degli ecosistemi dello Spazio Alpino 4. SPAZIO ALPINO BEN GOVERNATO (OT 11)
  • 9. 9 Interreg Central Europe make things happen Modalità di presentazione: due step, nel primo step una pre proposal sintetica, nel secondo (per chi verrà selezionato) il progetto completo Timing: • Apertura call: 12 febbraio 2015 • Deadline primo step: 60 giorni dal lancio della call (13 aprile 2015) • Esito valutazione primo step: estate 2015 • Deadline presentazione progetti secondo step: autunno 2015 • Firma contratti inizio 2016 Durata ideale 30 – 36 mesi (max 48) Partenariato: Almeno tre partner di tre diversi Stati partecipanti, ideale non più di 8/10 partner di diversa “provenienza”: enti pubblici, università, imprese, società civile. Possono partecipare anche partner che abbiamo sede fuori dall’area progettuale ma solo se la loro competenza ricade sull’area progetto (es ministeri che hanno sede a Roma ma competenza anche sul territorio); Costo dei progetti da 1 a 5 M€, ideale fra i 2 e i 3 M€, per i partner pubblici costi coperti al 100%, per i privati in Italia 80% I contributi saranno erogati esclusivamente in forma posticipata dopo la presentazione e l’approvazione del rendiconto. Quindi bisogna anticipare tutti i costi
  • 10. 10 Interreg Central Europe make things happen PRIORITA’ 1: COOPERARE NELL’INNOVAZIONE PER RENDERE PIÙ COMPETITIVA L’AREA CENTRAL EUROPE PRIORITA’ 3: COOPERARE NELLE RISORSE NATURALI E CULTURALI PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE NELL’AREA CENTRAL EUROPE Obiettivo 3.1: migliorare le capacità di gestione integrata dell’ambiente per la protezione e l’uso sostenibile del patrimonio e delle risorse naturali. Obiettivo 3.2: migliorare le capacità per l’uso sostenibile del patrimonio e delle risorse culturali. Obiettivo 3.3: migliorare la gestione ambientale delle aree urbane funzionali al fine di renderle luoghi più vivibili. PRIORITA’ 4: COOPERARE NEI TRASPORTI PER UNA MIGLIORE CONNETTIVITA’ NELL’AREA CENTRAL EUROPE
  • 11. 11 Obiettivo specifico 2.1: sviluppare e implementare soluzioni per accrescere l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili nelle infrastrutture pubbliche. • sviluppo e sperimentazione di strategie e soluzioni per migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici, e accrescere l’uso di energie rinnovabili; • sviluppo e sperimentazione di approcci gestionali innovativi e l’applicazione di tecnologie innovative di risparmio energetico per aumentare la performance energetica delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici; Interreg Central Europe make things happen • armonizzare i concetti, gli standard e i sistemi di certificazione energetica, per migliorare le performance delle infrastrutture pubbliche, inclusi gli edifici; • rafforzare la capacità del settore pubblico di sviluppare e implementare servizi energetici e schemi di finanziamento innovativi (es. PPP, contratti di performance energetica..). PRIORITA’ 2: COOPERARE NELLE STRATEGIE FINALIZZATE A RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO NELL’AREA CENTRAL EUROPE
  • 12. 12 Obiettivo 2.2: migliorare le strategie e le politiche di pianificazione energetica su base territoriale, a sostegno della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. • sviluppare e implementare strategie e piani territoriali integrati per incrementare l’uso di energie rinnovabili endogene e migliorare la performance energetica regionale; • progettare e sperimentare strumenti per lo sfruttamento di energie rinnovabili endogene; • sviluppare e implementare strategie territoriali per migliorare la gestione dell’energia sia nel settore pubblico che privato (soprattutto nelle PMI); Interreg Central Europe make things happen • sviluppare strategie e politiche di riduzione del consumo energetico agendo sulla domanda; • sviluppare e sperimentare soluzioni per migliorare l’interconnessione e il coordinamento le reti energetiche. PRIORITA’ 2: COOPERARE NELLE STRATEGIE FINALIZZATE A RIDURRE LE EMISSIONI DI CARBONIO NELL’AREA CENTRAL EUROPE
  • 13. 13 Interreg Med m a ke thing s ha p p e n Modalità di presentazione: bandi step unico Timing: • Apertura call: maggio-giugno 2015 Durata: moduli da 12/18 mesi Presentato il 22 settembre, approvazione entro metà 2015
  • 14. 14 Interreg Med m a ke thing s ha p p e n Asse 1. PROMUOVERE LE CAPACITÀ D’INNOVAZIONE DELLE REGIONI MED PER UNA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE Asse 3. PROTEGGERE E PROMUOVERE LE RISORSE NATURALI E CULTURALI DEL MEDITERRANEO Obiettivo 3.1 Favorire le politiche di sviluppo sostenibile per una più efficiente valorizzazione delle risorse naturali e culturali nelle aree costiere Obiettivo 3.2 Mantenere la biodiversità e gli ecosistemi tramite il rafforzamento della gestione e delle reti tra le aree protette Asse 4. RAFFORZARE LA GOVERNANCE MEDITERRANEA
  • 15. 15 Interreg Med m a ke thing s ha p p e n Asse 2. FAVORIRE LE STRATEGIE A BASSE EMISSIONE DI CARBONIO E L’EFFICACIA ENERGETICA NEI TERRITORI MED: CITTÀ, ISOLE E TERRITORI REMOTI Obiettivi 2.1 Migliorare la capacità di gestione energetica degli edifici pubblici a livello transnazionale Obiettivi 2.2 Incrementare la quota di energie rinnovabili da fonti locali nelle strategie e nei piani Obiettivi 2.3 Aumentare la capacità di usare i sistemi di trasporto low-carbon e le connessioni multimodali tra essi
  • 16. 16 OBIETTIVI:  Capacità di attuazione delle politiche (capacity policy delivery): migliorare la capacità di gestione delle politiche e pratiche urbane sostenibili delle città, secondo modalità integrate e partecipate;  Elaborazione delle politiche (policy design): migliorare l’elaborazione delle strategie sostenibili e dei piani d'azione nelle città;  Implementazione delle politiche (policy implementation): migliorare l’implementazione delle strategie urbane sostenibili e piani di azione delle città;  Costruzione e condivisione della conoscenza (building and sharing knowledge): assicurare che operatori e decision makers a tutti i livelli, incrementino il loro accesso alla conoscenza e condividano il know-how in tutti gli aspetti dello sviluppo urbano sostenibile al fine di migliorare le politiche urbane di sviluppo. Urbact III m a ke thing s ha p p e n
  • 17. 17 URBACT III si focalizzerà soprattutto su un numero di città europee simili, con progetti che si rivolgono ad un ampio range di tematiche urbane da bilanciare agli obiettivi della strategia Europa 2020. Il programma infatti presenta i seguenti obiettivi tematici: 1. rafforzamento della ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione; 2. supporto ad un’economia a basse emissioni di carbonio; 3. protezione dell’ambiente e promozione dell’efficienza energetica; 4. promozione all’impiego e supporto alla mobilità; 5. promozione dell’inclusione sociale e lotta alla povertà. Urbact III m a ke thing s ha p p e n
  • 18. 18 Un progetto URABCT comporta:  coinvolgimento da 6 a 12 città (o altri partner);  tavoli di lavoro, discussioni, condivisi per 2 o 3 anni;  city focus su specifiche tematiche collegate allo sviluppo urbano sostenibile;  partnership locali che sviluppano Local Action Plan concreti;  predisposizione di strumenti di partnership e di raccomandazioni per le altre città europee. Urbact III m a ke thing s ha p p e n
  • 19. 19 TIPOLOGIE DI PROGETTI Network tematici Composizione: 8-12 partner provenienti da almeno 3 differenti Stati membri; 1 città come lead partner; un massimo di 3 partner che non sono città; Durata: 3 anni (fase di sviluppo: 6 mesi; fase di implementazione: 30 mesi); Budget: tra 300.000 e 710.000€ € Working group Composizione: 6-8 partner provenienti da almeno 3 differenti Stati membri; una pubblica autorità come lead partner; almeno 2 partner devono essere città; Durata: 2 anni (fase di sviluppo: 4 mesi; fase di implementazione: 20 mesi); Budget: tra 150.000 e 300.000€ € Urbact III m a ke thing s ha p p e n
  • 20. 20 Horizon 2020 m a ke thing s ha p p e n Al momento si segnala la SubCallH2020-EE MarketUptake, con topic“Enhancing the capacity of public authorities to plan and implement sustainable energy policies and measures” Stante il ruolo chiave delle pubbliche amministrazioni nella riduzione dei consumi e nello sfruttamento delle fonti rinnovabili, saranno finanziati quei progetti volti a sostenere le pubbliche amministrazioni nella redazione di piani e politiche di efficienza energetica. I progetti dovranno migliorare le capacità degli stati membri nel raggiungimento degli obiettivi della Direttiva Europea, nell’attuazione dei piani di programmazione di mobilità sostenibile, smart city, implementare la capacità di networking e sinergie tra enti e cittadini, per meglio diffondere la cultura del risparmio e dell’efficienza energetica. Le call, una per il 2014 e l’altra per il 2015, hanno come scopo anche il fornire agli enti pubblici le migliori e più recenti tecnologie per l’informazione e la comunicazione, come i Green Data Center.
  • 21. 21 Il nuovo programma LIFE intende promuovere lo sviluppo, l'attuazione e l'integrazione della politica e legislazione ambientale e climatica dell'Unione Europea in altre politiche e pratiche degli Stati Membri Tali obiettivi saranno raggiunti attraverso 2 sottoprogrammi: - Ambiente - Azioni per il clima LIFE m a ke thing s ha p p e n
  • 22. 22 Dotazione finanziaria LIFE m a ke thing s ha p p e n
  • 23. 23 Il sottoprogramma prevede tre settori di azione prioritari:  Ambiente ed uso efficiente delle risorse;  Natura e biodiversità;  Governance e informazione in materia ambientale. Almeno il 50% delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati a titolo di sovvenzioni per azioni nell’ambito del sottoprogramma Ambiente è riservato a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità. Sottoprogramma LIFE “Ambiente” m a ke thing s ha p p e n
  • 24. 24 Il sottoprogramma prevede tre settori di azione prioritari:  Mitigazione dei cambiamenti climatici;  Adattamento ai cambiamenti climatici;  Governance e informazione in materia di clima. Sottoprogramma LIFE “Azioni per il clima” m a ke thing s ha p p e n
  • 25. 25 Gli obiettivi specifici del sottoprogramma sono:  Contribuire all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia di mitigazione, compresa l’integrazione tra i diversi settori  Migliorare la base di conoscenze e mettere in pratica tali conoscenze  Facilitare lo sviluppo e l’attuazione di strategie integrate e di piani d’azione  Contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati. Sottoprogramma LIFE “Azione per il clima” m a ke thing s ha p p e n
  • 26. 26  Progetti tradizionali: progetti di buone pratiche, innovativi e dimostrativi, progetti d’informazione, sensibilizzazione e divulgazione (simile a LIFE+)  Progetti integrati: finalizzati all’attuazione su vasta scala territoriale delle politiche ambientale e climatica dell’UE nei settori natura, acqua, rifiuti e aria, attraverso una mobilitazione coordinata di altri finanziamenti dell’Unione, nazionali e privati.  Progetti preparatori: i progetti che rispondono alle esigenze specifiche connesse all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia ambientale o climatica.  Progetti di capacity building: supporto finanziario per attività necessarie a mettere gli Stati membri in condizione di Tipologia di progetti m a ke thing s ha p p e n
  • 27. 27  Progetti tradizionali Natura e Biodiversità: cofinanziamento al 60%, al 75% per i progetti aventi come oggetto habitat e specie di interesse prioritario  Progetti integrati, progetti di assistenza tecnica e progetti preparatori: cofinanziamento al 60%  Progetti di capacity building: cofinanziamento al 100% Tutti gli altri progetti, cioè progetti tradizionali nell’ambito del sottoprogramma Azione per il clima e progetti tradizionali nel settore prioritario Ambiente e uso efficiente delle risorse e governance e informazione ambientale nell’ambito del sottoprogramma Ambiente:  Cofinanziamento al 60% nel corso del primo programma di lavoro pluriennale (2014-2017)  Cofinanziamento al 55% nel corso del secondo programma di lavoro pluriennale (2018-2020) Finanziamenti m a ke thing s ha p p e n
  • 28. 28 In questa prima fase saranno finanziati le seguenti tipologie di progetti: Sottoprogramma Azioni per il clima: - Mitigazione dei cambiamenti climatici: best practice, progetti pilota e progetti dimostrativi; - Adattamento ai cambiamenti climatici: best practice, progetti pilota e progetti dimostrativi; - Governance e informazione in materia di clima: progetti di informazione e disseminazione. Progetti tradizionali m a ke thing s ha p p e n
  • 30. 30 I fondi europei a finalità strutturale trovano attuazione attraverso programmi regionali: • POR FESR 2014-2012 (Fondo Europeo Sviluppo Regionale – ricerca e sviluppo, competitività PMI, transizione economia a basse emissioni) • POR FSE 2014-2012 (Fondo Sociale Europeo – occupazione, formazione) • PSR FEASR 2014-2012 (Fondo Sviluppo Rurale) La Politica di coesione 2014-2020 mira a promuovere strategie integrate per intensificare lo sviluppo urbano sostenibile, con l’intento di rafforzare la resilienza delle città e di garantire le adeguate sinergie tra gli investimenti effettuati attraverso i Fondi strutturali e d’investimento europei. Fondi strutturali europei m a ke thing s ha p p e n
  • 31. 31 Sono in corso di approvazione i diversi programmi regionali 2014-2020 che contengono diverse linee d’azione a supporto delle strategie integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, climatiche, sociali e demografiche delle zone urbane. I primi bandi arriveranno presumibilmente verso l’estate 2015. Fondi strutturali europei m a ke thing s ha p p e n
  • 32. 32 La Commissione Ue e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno lanciato due nuovi strumenti per il finanziamento di progetti nei settori del clima, dell'ambiente e dell'efficienza energetica nel periodo 2014-2017.  "Natural Capital Financing Facility", sosterrà progetti ambientali e per l'adattamento ai cambiamenti climatici.  "Private Finance for Energy Efficiency", incoraggia le banche locali ad aumentare i prestiti ai progetti per l'efficienza. Finanziamenti BEI m a ke thing s ha p p e n
  • 33. 33 Il programma finanzia il 75% dei costi finanziari, per progetti tra 5-15 M€ I progetti possono riguardare:  Infrastrutture verdi (tetti verdi, muri verdi, sistemi di raccolta e riuso acque…)  Progetti di compensazione  Attività di promozione della bio diversità e di adattamento (gestione sostenibile foreste, agricoltura, acquacoltura, turismo sostenibile) I destinatari dei progetti debbono essere soggetti che propongono azioni pionieristiche (come business model o come Finanziamenti BEI Natural Capital Financing Facility m a ke thing s ha p p e n
  • 34. 34 Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 sono previste azioni specifiche (IV.4c.1.1) Promozione dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche: interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi di edifici, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart buildings) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l’utilizzo di mix tecnologici POR FESR Piemonte m a ke thing s ha p p e n
  • 35. 35 Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 sono previste azioni specifiche (IV.4c.1.2) Installazione di sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile da destinare all’autoconsumo associati a interventi di efficientamento energetico dando priorità all’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza Il sostegno alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sarà orientato esclusivamente all’autoconsumo. I principali destinatari (comparti d’intervento) di tale azione sono rappresentati dagli utenti del settore sanitario-ospedaliero, dall’edilizia scolastica, dagli edifici del patrimonio delle Amministrazioni pubbliche e dal settore dell’illuminazione pubblica. POR FESR Piemonte m a ke thing s ha p p e n
  • 36. 36 Il DL, convertito in L.116/2014, prevede tra le altre cose, l’accesso al Fondo rotativo Kyoto per l’efficientamento di edifici scolastici attraverso il finanziamento a tasso agevolato dello 0,25%. DL Competitività m a ke thing s ha p p e n http://www.ance.it/docs/docDownload.aspx?id=20457
  • 37. 37 Ci sono poi strumenti finanziari, anche misto Pubblico- Privato per raggiungere gli obiettivi FTT, PPP, ESCO… quante sigle! m a ke thing s ha p p e n http://www.fire-italia.it/rds/2013-12_Linee_Guida_agli_EPC_definitivo.pdf http://goo.gl/Bje6q9
  • 38. gli strumenti NON mancano… m a ke thing s ha p p e n
  • 39. 39 m a ke thing s ha p p e n http://porto.polito.it/2515901/
  • 40. 40 m a ke thing s ha p p e n
  • 41. quindi m a ke thing s ha p p e n
  • 42. 42 Esistono diverse opportunità per riuscire a portare avanti e concretizzare gli impegni presi con il PAES, ma bisogna:  “Puntare in alto”, avere progetti ambiziosi e non banali;  Avere le idee chiare, un progetto (europeo) deve essere coerente e ben strutturato;  Muoversi per tempo, costruire una “banca delle idee” ed essere pronti quando escono i diversi bandi o per strutturare l’operazione con i privati  Fare squadra: costruire il partenariato giusto richiede tempo in sintesi m a ke thing s ha p p e n
  • 43. 43 Contatti m a ke thing s ha p p e n Ing. Marco Cigolotti via Custodi 5, Novara via Ronchetti 11/a, Oleggio Castello mc@studiocigolotti.it tel. 0321.1696458