SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 31
Aree di crisi in Africa:
      Il caso del Darfur e
l’indipendenza del Sud Sudan


  Master in Peacekeeping and
       Security Studies

         Stefano Cera

              Roma,
         27 febbraio 2012
2
IL CONFLITTO NEL DARFUR
Origini storiche
    Perché si chiama Darfur

     Accordo di Doha (luglio 2011)
       à Provincia divisa in cinque
                       aree distinte
     Nord, Sud, Regione centrale, Regione
            occidentale, Regione orientale


    Le etnie arabe e africane


              Sistema britannico dei
                   “closed districts”
               Amministrazione indiretta
        Divisione del territorio per singoli
                              gruppi etnici
                                               Fonte: International Crisis Group
    7/mln di abitanti
                                               Mappa del Darfur
    Oltre 30 gruppi diversi, arabi ed
    africani, in grande maggioranza
    musulmani
IL CONFLITTO NEL DARFUR                                                          3

Origini storiche
      Seconda metà anni ’80


      Guerra tra Chad e Libia
      Truppe libiche usano il Darfur come
      retroguardia à si afferma l’arabismo




                                       Progressiva desertificazione
              Darfur primo esempio di conflitto per i cambiamenti climatici
                                                                  Ban Ki Moon
                             Conflitto causato dalla diminuzione delle piogge,
                                               legata al riscaldamento globale
IL CONFLITTO NEL DARFUR                                                           4

Origini storiche

                                            Seconda metà anni ’80


                                            Rottura degli equilibri tra
                                            comunità africane (agricole
                                            e stanziali) e arabe
                                            (pastorizia e nomadismo)


                                     Arab gathering à Alleanza Araba
                                                               (1987)
               Comune stile di vita delle popolazioni nomadi, comuni radici
          linguistiche e culturali (non è una differenza di colore della pelle)
          Ideologia “razzista” che esalta la “nazione araba” a scapito delle
           comunità africane à superiorità araba e legittimità a governare
            Collegamento con gli arabi del Nilo e dei paesi del Mediterraneo

               Costruzione artificiale, che diventa reale quando gli arabi si
                                               militarizzano sulla sua base
IL CONFLITTO NEL DARFUR                                                                   5

Origini storiche
      Scontri negli anni ’80 e
      ’90
      Cause della
      desertificazione
      Fino agli anni ’90 à eccessivo
      sfruttamento dei terreni
      Dopo il 2000 à si fa strada l’idea
      che sia legata ai cambiamenti del
      clima globale


        Siccità ha aggravato il conflitto, non l’ha causato
                   Il governo non é intervenuto per contrastare la siccità
                                   Né è intervenuto per fermare gli scontri
                                               Hari à Strategia del governo
                                     Andare nei villaggi arabi e “provocare attacchi“
                             per non essere attaccati per primi dalle comunità africane
IL CONFLITTO NEL DARFUR                                                     6

Origini storiche
                                          Reazione africana à
                                          Black Book (2000)

                                          Elemento inclusivo (l’Africa
                                          è il solo punto di riferimento)
                                          ed esclusivo (stessa lingua)
                                                           Mancanza di
                                                     rappresentatività


      Appello agli emarginati del paese
                Autori: giovani provenienti da etnie africane, laureati,
                                                            musulmani
      Molti confluiscono nel JEM
      Viene sfatato un tabù: per la prima volta si parla pubblicamente
                                        di argomenti ampiamente noti
LE FORZE IN CAMPO                                                     7


   Governo del Sudan
   National Congress Party

   Appoggia/utilizza i janjaweed


       Khartoum à Zaghawa vogliono un unico
     grande stato ed eliminare le altre etnie à
                    scatenare il conflitto tribale

   Obiettivo: accordi di portata limitata con i capi locali anziché
   accordi di ampia portata à “Divide et impera”


     Nel governo entra prima l’SPLM/A (Sud) e poi la fazione di
           Minawi (SLA/M), dopo il Darfur Peace Agreement
                (maggio 2006) à Espulso nel dicembre 2010
LE FORZE IN CAMPO                            8


   Janjaweed

    Gruppi organizzati, politicizzati e
    militarizzati


        Specificità etnica (le popolazioni
           arabe nomadi); appoggio del
         governo; forze di combattimento
                            para-militari


    Arabi del Chad, reparti di truppe
    regolari e dei servizi segreti
LE FORZE IN               Sudan Liberation Army (SLA)
                                                        9

CAMPO
Etnie:
Fur (Djebel Marra),
Zaghawa (Nord Darfur),
Masalit (Darfur occid.)
LE FORZE IN CAMPO                                   10



   Sudan Liberation Army (SLA)



                                  Le origini:
    guida del movimento à Abdel Wahid (Fur)




       componente militare à Minni Minawi
                                (Zaghawa)




  Crescita della componente militare

            Crescita delle divisioni interne
                             Politici vs militari
      Comandanti giovani vs comandanti anziani
LE FORZE IN CAMPO                                            11



Justice and Equality   Meno forte dal punto di vista militare,
                       ma piú coeso
Movement (JEM)
                          Piattaforma nazionale e non locale
                               (collegamenti con altre forze di
                                       opposizione del paese)
LE FORZE IN CAMPO                                                          12



  Justice and Equality
  Movement (JEM)

     Etnia Zaghawa à Khalil
                   Ibrahim




    Legato a Hassan al-Turabi (giá ideologo del governo islamico)
                                     Alcuni non condividono à Scissioni


  Dal 2008 si candida a diventare il principale movimento di
  opposizione:
  Allarga il conflitto al Kordofan
  Attacchi nel 2008 e 2009
  Dal Febbraio 2009: Trattative di Doha con il governo
LA MEDIAZIONE DELL’UA (FINO AL 2006)                                 13


     Sette round di colloqui
     (luglio 2004 – maggio
     2006)

     Non partecipano tutti i gruppi
     ribelli

        I movimenti di opposizione
       non hanno preparazione, né
     specifica esperienza negoziale

         Delegazioni numerose à la quantitá dei negoziatori non
                                           sostituisce la qualitá!
                  Non esiste una piattaforma negoziale comune
             Non vengono fornite istruzioni chiare ai negoziatori
            SLA/M e JEM presentano liste separate di negoziatori


     Spesso i colloqui non superano lo stadio iniziale
LA MEDIAZIONE DELL’UA (FINO AL 2006)                                              14



                                         Disaccordo sull’agenda
                                         Prima la questione umanitaria
                                         (governo) o quella politica
                                         (ribelli)?

                                          Disaccordo su chi debba
                                               svolgere il ruolo di
                                                       mediatore
                                         Chad (governo)? Eritrea (SLA/M)?
                                           Altri paesi ritenuti dai ribelli più
                                            neutrali (Senegal, Sudafrica)?

    Errori compiuti dai mediatori
    Non hanno agito in maniera imparziale, in quanto AU interessata a
    che fosse raggiunto un accordo
    Aver presentato ai ribelli condizioni “prendere o lasciare”
    Espellere le forze non firmatarie del Darfur Peace Agreement dalla
    Commissione per il “cessate il fuoco”
IL DARFUR PEACE AGREEMENT (MAGGIO 2006)                                      15


    Sottoscritto solo da Minawi
    (diventa la 4a carica del
    Sudan)

              Criticità dell’accordo
               Scarsa autonomia, scarsi
        riconoscimenti a livello locale e
       politico, risarcimenti molto bassi

    Atteggiamento “duro” del
    governo

                                                 Interferenze esterne
                  Chad, Libia, Eritrea, Repubblica Centro-africana, Uganda

    Dopo il Darfur Peace Agreement: nasce il National
    Redemption Front (NRF)
    Fazioni SLA/M non firmatarie, JEM e Sudan Federal Democratic
    Alliance (SFDA) – Diraige e Harir
    Il tentativo di unificazione fallisce ben presto
LA MISSIONE UNAMID                                                 16

   Risoluzione 1769 (Luglio
   2007) à missione
   congiunta ONU/UA di
   26.000 uomini (militari,
   forze di polizia e personale
   civile)

   Agosto 2009: vertici militari e
   civili UNAMID hanno detto che la
   guerra è finita à conflitto a “bassa
   intensità”
                             Missione di peacekeeping più importante

  Gravi lacune; mancanza di:
  Personale con competenze adeguate
  Forniture e di mezzi (es.18 velivoli da trasporto)
  Capacità logistiche
  Collaborazione di Khartoum

  Manca un approccio basato sulle comunità, in collaborazione con
                    i capi-tribù, tramite consultazioni permanenti
LA MISSIONE UNAMID                                                                    17


                                            Quale pace deve mantenere
                                            la missione?
                                            Il DPA, unico presente sul tavolo,
                                            non é stato accettato da quasi
                                            tutti ed ha fallito gli obiettivi


                                                        Rischio della missione
                                                      I militari possano diventare
                                                        obiettivo degli attacchi di
                                                    entrambe le parti, con scarsa
                                                               capacità di influire

   Khartoum ha chiesto un ridimensionamento
   Fino ad ora missione è composta da 22.500 uomini
   Dopo l’accordo del luglio 2011 gli scontri sono diminuiti
   GOS ha rifiutato:
   Coordinamento della missione con quella ONU in Abyei e nel Sud
   Ogni estensione delle attività dei peacekeeper
   Utilizzo degli elicotteri tattici
   Restrizione alle truppe
LA SITUAZIONE ATTUALE                                                 18


    Colloqui di Doha
    à UA/ONU
    (2008 à 2011)

    Diversi accordi per il
    cessate-il-fuoco à
    Tuttavia nessuno
    mai diventato
    operativo


      Khalil Ibrahim (JEM) non riconosce il dialogo tra governo
     e altri movimenti à E’ l’unico movimento rappresentativo
                                         degli interessi del Darfur
    Bashir rifiuta la proposta di istituire un vice-presidente
    per il Darfur (come fatto nel 2005 per il Sud)
LA SITUAZIONE ATTUALE                                                        19


    Libia/Stati Uniti

    Tripoli (Libia)
    Sudan’s Liberation Revolutionary Forces (SLRF)

                                                  Addis Abeba (USA)
     Ha riunito gruppi diversi ad opera di Scott Gration (inviato speciale
                di Washington) in ambito SLA (SLA-Unity, SLA-Juba, ecc.)

     Liberation Movement for Justice (LMJ) à riunificazione di
     diversi gruppi ad opera Libia e USA à partecipa ai colloqui di
     Doha



                                                Accordo di Doha (luglio
                                                                 2011)
                                                                   GOS e LMJ
                                               Bashir rifiuta ogni dialogo con
                                                              i non firmatari
LA SITUAZIONE ATTUALE                                             20




     Situazione dei
     non firmatari

     Minawi è uscito dal
     governo




      I movimenti di opposizione stanno unendo le forze
         Nuove alleanze tra Minawi e Wahid, tra SLA e JEM e tra
                                         questi e il SPLM Nord

     Uccisione di Ibrahim (23 dicembre 2011)
SITUAZIONE DEL NORD                                                         21


    Primavera araba non è
    arrivata a Khartoum


    Regime ancora forte, nonostante
    dimostrazioni e proteste


           Dopo indipendenza del Sud,
               introiti del petrolio sono
          diminuiti nettamente (-75%)

     Bastone e carota di Bashir
     Repressione
     Apertura alle opposizioni
     Dialogo con l’Umma Party (ex-primo ministro Sadiq al-Mahdi), Popular
     Congress Party (al-Thurabi)



             Wikileaks à fronda interna di Ali Osman Taha (vice-
             presidente) e Salah Gosh (direttore servizi segreti)
22
        SUD SUDAN




  Hillary Clinton
 (Ottobre 2010)
 “La situazione nel
Sud è una bomba a
    orologeria”
REFERENDUM GENNAIO 2011                                                        23


                                         Indipendenza del Sudan
                                         meridionale (proclamata
                                         nel luglio 2011)
                                         Oltre il 99% di voti favorevoli




                             Lo stato nasce tra mille difficoltà
       Debito pubblico elevato, infrastrutture inesistenti, dipendenza
                                               dagli investitori stranieri
          “Al ritmo con cui stiamo perdendo la terra, non sapremo più dive
                                                         seppellire i morti”

    Ripercussioni
    Paura per l’effetto-domino nell’Africa sub-sahariana per il primo
    stato sorto al di fuori dei confini coloniali
    E’ probabile che il paese dipenderà economicamente da alcuni
    vicini
    Etiopia, Uganda, Kenya
RELAZIONI CON IL NORD                                                              24


    Contrasti con il Sud à
    Questioni-chiave
    Demarcazione dei confini
    Nessuna soluzione per il Kordofan
    meridionale, Blue Nile e l’Abyei
    Divisione
    Proventi petrolio
    Acque del Nilo
    Accuse reciproche di sostenere i
    rispettivi movimenti di opposizione
                                                                          Abyei
        Situazione più importante, perché produce il 25% del petrolio
                            Giugno 2011: creazione di una zona-cuscinetto
                         Scontri tra Nuer (filoarabi) e Dinka (neri e cristiani)
                                Referendum rimandato a data da destinarsi

    Sud Kordofan
    Contestata elezione del candidato del governo come governatore
    Bashir ha rifiutato la proposta USA
     Dare il Sud Kordofan al GOS e la parte occidentale al candidato del SPLM
VENTI DI GUERRA (FEBBRAIO 2012)                                                  25

                                 Questioni legate al petrolio

                                 Violazione del patto di non
                                 aggressione
                                    Risposta all’azione legale di Juba
                                       Recuperare il petrolio di cui Bashir si è
                                         appropriato come risarcimento per il
                                           pagamento dei dazi doganali per il
                                              passaggio del greggio nel Nord
                                                    Valore di 900 milioni di dollari


    Questioni legate alla demarcazione territoriale

    Salva Kiir ha accusato il Sudan di cercare un incidente
    che scateni un nuovo conflitto
    Ban Ki-Moon ha invitato le parti a proseguire il negoziato
        “Nessuno dei due paesi può permettersi una ricaduta nella guerra”

    Tentativi diplomatici

    Mediazione della Cina, dell’Unione Africana e dell’Etiopia
COOPERAZIONE TRA NORD E SUD?                                          26


    Perché la cooperazione è
    possibile

    Mutua dipendenza dalle risorse
    petrolifere
    Il Sud ha maggiori risorse
    petrolifere, il Nord ha le
    infrastrutture per la lavorazione e
    gli oleodotti


                                             Interessi in comune
                  Grande arretratezza del Sud e recessione nel Nord

     Due milioni di cittadini del Sud vivono nel Nord, creando
     legami moto forti tra i due paesi

      Sei milioni di nomadi del Nord attraversano il confine in
                                     cerca di pascoli ed acqua

     Progetti nel Bacino del Nilo
PROGETTI NEL BACINO DEL NILO 1/2                                          27

     Situazione nel Bacino del Nilo

     Accordo del 1959 assegna al Sudan il 20%
     ca. della portata totale delle acque del
     fiume
                          Doppia politica del Sudan
       All’Egitto chiede di più, ma mantenimento dello
                               status-quo verso gli altri

     Cosa succederà con l’indipendenza del Sud
     Sudan?

     Maggiori legami tra il Sud Sudan e i paesi dell’Africa
     orientale

     Costruzione di oleodotti in Etiopia e Kenya
                                        Scambio tra oro nero e oro blu
     Costruzione di dighe per la produzione di energia idro-elettrica
     Il Sud Sudan fornirebbe petrolio, il Nord darebbe risorse agricole
PROGETTI NEL BACINO DEL NILO 2/2                       28

     Che succederà con l’Egitto?

     Accordi tra Sud Sudan ed Etiopia potrebbe
     intaccare l’architettura regionale dell’Egitto
       Il Cairo utilizza il 65% delle acque del Nilo
                                            (1959)
     L’Etiopia solo l’1%
           Accordi con l’Etiopia (alleato di USA ed
         Israele e rivale dell’Egitto) sarebbero un
           duro colpo per Egitto e Sudan del Nord
     Perplessità per la decisione ONU di di
     schierare soldati etiopi in Abyei
MAPPA DEL SUDAN       App.   29




                  Regioni
                  contese
Sitografia                                                                           30


    •  http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0d/
       Darfur_IDPs_1_camp.jpg/300px-Darfur_IDPs_1_camp.jpg
    •  http://www.stovesonline.co.uk/stove/img/darfur-camp.jpg
    •  http://2.bp.blogspot.com/_Paevr0IdpIs/Sct4iopymmI/AAAAAAAABiU/9HF-
       ieuB1uA/s400/Darfur8.jpg
    •  http://www.ushmm.org/maps/projects/darfur/images/burning.jpg
    •  http://www.spiegel.de/img/0,1020,640433,00.jpg
    •  http://english.al-akhbar.com/sites/default/files/imagecache/5cols/
       leading_images/Sudan_Khalil_Ibrahim_pic_1.jpg
    •  http://robcrilly.files.wordpress.com/2010/03/jemirish1.jpg
    •  http://img.allvoices.com/thumbs/image/609/480/58232975-sudanese-
       government.jpg
    •  http://bnaidarfur.org/wp-content/plugins/rss-poster/cache/5f45d_Mazjoud_el-
       Khalifa-163bd.jpg
    •  http://starfm.co.ke/wp-content/uploads/2011/08/unamid.jpg
    •  http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/00686/UN-
       peacekeeper-404b_686390c.jpg
    •  http://www.flickr.com/photos/unamid-photo/5977848998/in/photostream/
    •  http://www.operationbrokensilence.org/wp-content/uploads/2010/05/
       Darfur_1__492074a.jpg
    •  http://www.flickr.com/photos/unamid-photo/6531743321/in/photostream
    •  http://news.change.org/stories/daily-darfur-friday-news-round-up
    •  http://www.unmultimedia.org/radio/english/wp-content/uploads/2011/12/
       abdelrahim-mohamed-hussein-sudan-icc.jpg
Sitografia                                                                         31


    •  http://2.bp.blogspot.com/_bPyIylUzsbo/Snml7GEC66I/AAAAAAAADM8/
       JeHPBSWWDRM/s400/capt_photo_1249392160716-5-0.jpg
    •  http://4.bp.blogspot.com/_GGwHfSR5Tcs/Sn8XOx0vSiI/AAAAAAAABWM/
       AXfD6mu22WU/s400/topicimg.PNG
    •  http://www.sudanjem.com/_upload//2009/02/salah-gosh.jpg
    •  http://www.fondazionesanzeno.org/resources/img/uploads/sud-sudan.jpg
    •  http://www.galileonet.it/turbo/thumbs/4e1d688472b7ab26b200000e/detail-
       sud%20sudan.jpg
    •  http://www.gurtong.net/Portals/0/GlobalResources/EN/images/Editorial/Kiir
       %20and%20Bashir%20pS.jpg
    •  http://www.hrw.org/sites/default/files/media/images/photographs/
       2010_Sudan_BashirChad.jpg

Weitere ähnliche Inhalte

Mehr von Stefano Cera

Invito darfur febbraio 2013 copia
Invito darfur febbraio 2013   copiaInvito darfur febbraio 2013   copia
Invito darfur febbraio 2013 copia
Stefano Cera
 
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus in...
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus   in...Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus   in...
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus in...
Stefano Cera
 

Mehr von Stefano Cera (20)

Convegno AIF Lazio_Il rilancio delle professioni_2 febb 2015
Convegno AIF Lazio_Il rilancio delle professioni_2 febb 2015Convegno AIF Lazio_Il rilancio delle professioni_2 febb 2015
Convegno AIF Lazio_Il rilancio delle professioni_2 febb 2015
 
Progetto Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
Progetto Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016Progetto Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
Progetto Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
 
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_2015_2016
 
Aggiornamento formatori geocam_28_30 nov 2014
Aggiornamento formatori geocam_28_30 nov 2014Aggiornamento formatori geocam_28_30 nov 2014
Aggiornamento formatori geocam_28_30 nov 2014
 
Corso Aggiornamento Mediatori_SPF Mediazione_Roma_20141121
Corso Aggiornamento Mediatori_SPF Mediazione_Roma_20141121Corso Aggiornamento Mediatori_SPF Mediazione_Roma_20141121
Corso Aggiornamento Mediatori_SPF Mediazione_Roma_20141121
 
Locandina Formazione Futuro_Action Training
Locandina Formazione Futuro_Action TrainingLocandina Formazione Futuro_Action Training
Locandina Formazione Futuro_Action Training
 
Locandina master comunicazione e mediazione_SPF Mediazione
Locandina master comunicazione e mediazione_SPF MediazioneLocandina master comunicazione e mediazione_SPF Mediazione
Locandina master comunicazione e mediazione_SPF Mediazione
 
AIF Lazio_Seminario 9 aprile
AIF Lazio_Seminario 9 aprileAIF Lazio_Seminario 9 aprile
AIF Lazio_Seminario 9 aprile
 
AIF_Seminario 18 marzo 2014
AIF_Seminario 18 marzo 2014AIF_Seminario 18 marzo 2014
AIF_Seminario 18 marzo 2014
 
Cera_Comunicazione efficace_Formazione Futuro_ATN Trainers Academy
Cera_Comunicazione efficace_Formazione Futuro_ATN Trainers AcademyCera_Comunicazione efficace_Formazione Futuro_ATN Trainers Academy
Cera_Comunicazione efficace_Formazione Futuro_ATN Trainers Academy
 
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale 2014_2015
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale 2014_2015Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale 2014_2015
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale 2014_2015
 
Progetto master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
Progetto master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizioneProgetto master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
Progetto master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
 
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizioneLocandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
Locandina Master Mediazione interculturale e interreligiosa_4 edizione
 
Intervista Stefano Cera_The New Training
Intervista Stefano Cera_The New TrainingIntervista Stefano Cera_The New Training
Intervista Stefano Cera_The New Training
 
Become 21st-century-teacher
Become 21st-century-teacherBecome 21st-century-teacher
Become 21st-century-teacher
 
Invito darfur febbraio 2013 copia
Invito darfur febbraio 2013   copiaInvito darfur febbraio 2013   copia
Invito darfur febbraio 2013 copia
 
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus in...
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus   in...Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus   in...
Corso universitario comunicazione e mediazione interculturale fsc e asus in...
 
Progetto Master mediazione interculturale e interreligiosa
Progetto Master mediazione interculturale e interreligiosaProgetto Master mediazione interculturale e interreligiosa
Progetto Master mediazione interculturale e interreligiosa
 
Master mediazione interculturale e interreligiosa 2013
Master mediazione interculturale e interreligiosa 2013Master mediazione interculturale e interreligiosa 2013
Master mediazione interculturale e interreligiosa 2013
 
Cera_Presentazione Tavola rotonda: Una società senza vendetta? (3 novembre 20...
Cera_Presentazione Tavola rotonda: Una società senza vendetta? (3 novembre 20...Cera_Presentazione Tavola rotonda: Una società senza vendetta? (3 novembre 20...
Cera_Presentazione Tavola rotonda: Una società senza vendetta? (3 novembre 20...
 

Slideshare cera master pk_20120227_darfur_sud sudan

  • 1. Aree di crisi in Africa: Il caso del Darfur e l’indipendenza del Sud Sudan Master in Peacekeeping and Security Studies Stefano Cera Roma, 27 febbraio 2012
  • 2. 2 IL CONFLITTO NEL DARFUR Origini storiche Perché si chiama Darfur Accordo di Doha (luglio 2011) à Provincia divisa in cinque aree distinte Nord, Sud, Regione centrale, Regione occidentale, Regione orientale Le etnie arabe e africane Sistema britannico dei “closed districts” Amministrazione indiretta Divisione del territorio per singoli gruppi etnici Fonte: International Crisis Group 7/mln di abitanti Mappa del Darfur Oltre 30 gruppi diversi, arabi ed africani, in grande maggioranza musulmani
  • 3. IL CONFLITTO NEL DARFUR 3 Origini storiche Seconda metà anni ’80 Guerra tra Chad e Libia Truppe libiche usano il Darfur come retroguardia à si afferma l’arabismo Progressiva desertificazione Darfur primo esempio di conflitto per i cambiamenti climatici Ban Ki Moon Conflitto causato dalla diminuzione delle piogge, legata al riscaldamento globale
  • 4. IL CONFLITTO NEL DARFUR 4 Origini storiche Seconda metà anni ’80 Rottura degli equilibri tra comunità africane (agricole e stanziali) e arabe (pastorizia e nomadismo) Arab gathering à Alleanza Araba (1987) Comune stile di vita delle popolazioni nomadi, comuni radici linguistiche e culturali (non è una differenza di colore della pelle) Ideologia “razzista” che esalta la “nazione araba” a scapito delle comunità africane à superiorità araba e legittimità a governare Collegamento con gli arabi del Nilo e dei paesi del Mediterraneo Costruzione artificiale, che diventa reale quando gli arabi si militarizzano sulla sua base
  • 5. IL CONFLITTO NEL DARFUR 5 Origini storiche Scontri negli anni ’80 e ’90 Cause della desertificazione Fino agli anni ’90 à eccessivo sfruttamento dei terreni Dopo il 2000 à si fa strada l’idea che sia legata ai cambiamenti del clima globale Siccità ha aggravato il conflitto, non l’ha causato Il governo non é intervenuto per contrastare la siccità Né è intervenuto per fermare gli scontri Hari à Strategia del governo Andare nei villaggi arabi e “provocare attacchi“ per non essere attaccati per primi dalle comunità africane
  • 6. IL CONFLITTO NEL DARFUR 6 Origini storiche Reazione africana à Black Book (2000) Elemento inclusivo (l’Africa è il solo punto di riferimento) ed esclusivo (stessa lingua) Mancanza di rappresentatività Appello agli emarginati del paese Autori: giovani provenienti da etnie africane, laureati, musulmani Molti confluiscono nel JEM Viene sfatato un tabù: per la prima volta si parla pubblicamente di argomenti ampiamente noti
  • 7. LE FORZE IN CAMPO 7 Governo del Sudan National Congress Party Appoggia/utilizza i janjaweed Khartoum à Zaghawa vogliono un unico grande stato ed eliminare le altre etnie à scatenare il conflitto tribale Obiettivo: accordi di portata limitata con i capi locali anziché accordi di ampia portata à “Divide et impera” Nel governo entra prima l’SPLM/A (Sud) e poi la fazione di Minawi (SLA/M), dopo il Darfur Peace Agreement (maggio 2006) à Espulso nel dicembre 2010
  • 8. LE FORZE IN CAMPO 8 Janjaweed Gruppi organizzati, politicizzati e militarizzati Specificità etnica (le popolazioni arabe nomadi); appoggio del governo; forze di combattimento para-militari Arabi del Chad, reparti di truppe regolari e dei servizi segreti
  • 9. LE FORZE IN Sudan Liberation Army (SLA) 9 CAMPO Etnie: Fur (Djebel Marra), Zaghawa (Nord Darfur), Masalit (Darfur occid.)
  • 10. LE FORZE IN CAMPO 10 Sudan Liberation Army (SLA) Le origini: guida del movimento à Abdel Wahid (Fur) componente militare à Minni Minawi (Zaghawa) Crescita della componente militare Crescita delle divisioni interne Politici vs militari Comandanti giovani vs comandanti anziani
  • 11. LE FORZE IN CAMPO 11 Justice and Equality Meno forte dal punto di vista militare, ma piú coeso Movement (JEM) Piattaforma nazionale e non locale (collegamenti con altre forze di opposizione del paese)
  • 12. LE FORZE IN CAMPO 12 Justice and Equality Movement (JEM) Etnia Zaghawa à Khalil Ibrahim Legato a Hassan al-Turabi (giá ideologo del governo islamico) Alcuni non condividono à Scissioni Dal 2008 si candida a diventare il principale movimento di opposizione: Allarga il conflitto al Kordofan Attacchi nel 2008 e 2009 Dal Febbraio 2009: Trattative di Doha con il governo
  • 13. LA MEDIAZIONE DELL’UA (FINO AL 2006) 13 Sette round di colloqui (luglio 2004 – maggio 2006) Non partecipano tutti i gruppi ribelli I movimenti di opposizione non hanno preparazione, né specifica esperienza negoziale Delegazioni numerose à la quantitá dei negoziatori non sostituisce la qualitá! Non esiste una piattaforma negoziale comune Non vengono fornite istruzioni chiare ai negoziatori SLA/M e JEM presentano liste separate di negoziatori Spesso i colloqui non superano lo stadio iniziale
  • 14. LA MEDIAZIONE DELL’UA (FINO AL 2006) 14 Disaccordo sull’agenda Prima la questione umanitaria (governo) o quella politica (ribelli)? Disaccordo su chi debba svolgere il ruolo di mediatore Chad (governo)? Eritrea (SLA/M)? Altri paesi ritenuti dai ribelli più neutrali (Senegal, Sudafrica)? Errori compiuti dai mediatori Non hanno agito in maniera imparziale, in quanto AU interessata a che fosse raggiunto un accordo Aver presentato ai ribelli condizioni “prendere o lasciare” Espellere le forze non firmatarie del Darfur Peace Agreement dalla Commissione per il “cessate il fuoco”
  • 15. IL DARFUR PEACE AGREEMENT (MAGGIO 2006) 15 Sottoscritto solo da Minawi (diventa la 4a carica del Sudan) Criticità dell’accordo Scarsa autonomia, scarsi riconoscimenti a livello locale e politico, risarcimenti molto bassi Atteggiamento “duro” del governo Interferenze esterne Chad, Libia, Eritrea, Repubblica Centro-africana, Uganda Dopo il Darfur Peace Agreement: nasce il National Redemption Front (NRF) Fazioni SLA/M non firmatarie, JEM e Sudan Federal Democratic Alliance (SFDA) – Diraige e Harir Il tentativo di unificazione fallisce ben presto
  • 16. LA MISSIONE UNAMID 16 Risoluzione 1769 (Luglio 2007) à missione congiunta ONU/UA di 26.000 uomini (militari, forze di polizia e personale civile) Agosto 2009: vertici militari e civili UNAMID hanno detto che la guerra è finita à conflitto a “bassa intensità” Missione di peacekeeping più importante Gravi lacune; mancanza di: Personale con competenze adeguate Forniture e di mezzi (es.18 velivoli da trasporto) Capacità logistiche Collaborazione di Khartoum Manca un approccio basato sulle comunità, in collaborazione con i capi-tribù, tramite consultazioni permanenti
  • 17. LA MISSIONE UNAMID 17 Quale pace deve mantenere la missione? Il DPA, unico presente sul tavolo, non é stato accettato da quasi tutti ed ha fallito gli obiettivi Rischio della missione I militari possano diventare obiettivo degli attacchi di entrambe le parti, con scarsa capacità di influire Khartoum ha chiesto un ridimensionamento Fino ad ora missione è composta da 22.500 uomini Dopo l’accordo del luglio 2011 gli scontri sono diminuiti GOS ha rifiutato: Coordinamento della missione con quella ONU in Abyei e nel Sud Ogni estensione delle attività dei peacekeeper Utilizzo degli elicotteri tattici Restrizione alle truppe
  • 18. LA SITUAZIONE ATTUALE 18 Colloqui di Doha à UA/ONU (2008 à 2011) Diversi accordi per il cessate-il-fuoco à Tuttavia nessuno mai diventato operativo Khalil Ibrahim (JEM) non riconosce il dialogo tra governo e altri movimenti à E’ l’unico movimento rappresentativo degli interessi del Darfur Bashir rifiuta la proposta di istituire un vice-presidente per il Darfur (come fatto nel 2005 per il Sud)
  • 19. LA SITUAZIONE ATTUALE 19 Libia/Stati Uniti Tripoli (Libia) Sudan’s Liberation Revolutionary Forces (SLRF) Addis Abeba (USA) Ha riunito gruppi diversi ad opera di Scott Gration (inviato speciale di Washington) in ambito SLA (SLA-Unity, SLA-Juba, ecc.) Liberation Movement for Justice (LMJ) à riunificazione di diversi gruppi ad opera Libia e USA à partecipa ai colloqui di Doha Accordo di Doha (luglio 2011) GOS e LMJ Bashir rifiuta ogni dialogo con i non firmatari
  • 20. LA SITUAZIONE ATTUALE 20 Situazione dei non firmatari Minawi è uscito dal governo I movimenti di opposizione stanno unendo le forze Nuove alleanze tra Minawi e Wahid, tra SLA e JEM e tra questi e il SPLM Nord Uccisione di Ibrahim (23 dicembre 2011)
  • 21. SITUAZIONE DEL NORD 21 Primavera araba non è arrivata a Khartoum Regime ancora forte, nonostante dimostrazioni e proteste Dopo indipendenza del Sud, introiti del petrolio sono diminuiti nettamente (-75%) Bastone e carota di Bashir Repressione Apertura alle opposizioni Dialogo con l’Umma Party (ex-primo ministro Sadiq al-Mahdi), Popular Congress Party (al-Thurabi) Wikileaks à fronda interna di Ali Osman Taha (vice- presidente) e Salah Gosh (direttore servizi segreti)
  • 22. 22 SUD SUDAN Hillary Clinton (Ottobre 2010) “La situazione nel Sud è una bomba a orologeria”
  • 23. REFERENDUM GENNAIO 2011 23 Indipendenza del Sudan meridionale (proclamata nel luglio 2011) Oltre il 99% di voti favorevoli Lo stato nasce tra mille difficoltà Debito pubblico elevato, infrastrutture inesistenti, dipendenza dagli investitori stranieri “Al ritmo con cui stiamo perdendo la terra, non sapremo più dive seppellire i morti” Ripercussioni Paura per l’effetto-domino nell’Africa sub-sahariana per il primo stato sorto al di fuori dei confini coloniali E’ probabile che il paese dipenderà economicamente da alcuni vicini Etiopia, Uganda, Kenya
  • 24. RELAZIONI CON IL NORD 24 Contrasti con il Sud à Questioni-chiave Demarcazione dei confini Nessuna soluzione per il Kordofan meridionale, Blue Nile e l’Abyei Divisione Proventi petrolio Acque del Nilo Accuse reciproche di sostenere i rispettivi movimenti di opposizione Abyei Situazione più importante, perché produce il 25% del petrolio Giugno 2011: creazione di una zona-cuscinetto Scontri tra Nuer (filoarabi) e Dinka (neri e cristiani) Referendum rimandato a data da destinarsi Sud Kordofan Contestata elezione del candidato del governo come governatore Bashir ha rifiutato la proposta USA Dare il Sud Kordofan al GOS e la parte occidentale al candidato del SPLM
  • 25. VENTI DI GUERRA (FEBBRAIO 2012) 25 Questioni legate al petrolio Violazione del patto di non aggressione Risposta all’azione legale di Juba Recuperare il petrolio di cui Bashir si è appropriato come risarcimento per il pagamento dei dazi doganali per il passaggio del greggio nel Nord Valore di 900 milioni di dollari Questioni legate alla demarcazione territoriale Salva Kiir ha accusato il Sudan di cercare un incidente che scateni un nuovo conflitto Ban Ki-Moon ha invitato le parti a proseguire il negoziato “Nessuno dei due paesi può permettersi una ricaduta nella guerra” Tentativi diplomatici Mediazione della Cina, dell’Unione Africana e dell’Etiopia
  • 26. COOPERAZIONE TRA NORD E SUD? 26 Perché la cooperazione è possibile Mutua dipendenza dalle risorse petrolifere Il Sud ha maggiori risorse petrolifere, il Nord ha le infrastrutture per la lavorazione e gli oleodotti Interessi in comune Grande arretratezza del Sud e recessione nel Nord Due milioni di cittadini del Sud vivono nel Nord, creando legami moto forti tra i due paesi Sei milioni di nomadi del Nord attraversano il confine in cerca di pascoli ed acqua Progetti nel Bacino del Nilo
  • 27. PROGETTI NEL BACINO DEL NILO 1/2 27 Situazione nel Bacino del Nilo Accordo del 1959 assegna al Sudan il 20% ca. della portata totale delle acque del fiume Doppia politica del Sudan All’Egitto chiede di più, ma mantenimento dello status-quo verso gli altri Cosa succederà con l’indipendenza del Sud Sudan? Maggiori legami tra il Sud Sudan e i paesi dell’Africa orientale Costruzione di oleodotti in Etiopia e Kenya Scambio tra oro nero e oro blu Costruzione di dighe per la produzione di energia idro-elettrica Il Sud Sudan fornirebbe petrolio, il Nord darebbe risorse agricole
  • 28. PROGETTI NEL BACINO DEL NILO 2/2 28 Che succederà con l’Egitto? Accordi tra Sud Sudan ed Etiopia potrebbe intaccare l’architettura regionale dell’Egitto Il Cairo utilizza il 65% delle acque del Nilo (1959) L’Etiopia solo l’1% Accordi con l’Etiopia (alleato di USA ed Israele e rivale dell’Egitto) sarebbero un duro colpo per Egitto e Sudan del Nord Perplessità per la decisione ONU di di schierare soldati etiopi in Abyei
  • 29. MAPPA DEL SUDAN App. 29 Regioni contese
  • 30. Sitografia 30 •  http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0d/ Darfur_IDPs_1_camp.jpg/300px-Darfur_IDPs_1_camp.jpg •  http://www.stovesonline.co.uk/stove/img/darfur-camp.jpg •  http://2.bp.blogspot.com/_Paevr0IdpIs/Sct4iopymmI/AAAAAAAABiU/9HF- ieuB1uA/s400/Darfur8.jpg •  http://www.ushmm.org/maps/projects/darfur/images/burning.jpg •  http://www.spiegel.de/img/0,1020,640433,00.jpg •  http://english.al-akhbar.com/sites/default/files/imagecache/5cols/ leading_images/Sudan_Khalil_Ibrahim_pic_1.jpg •  http://robcrilly.files.wordpress.com/2010/03/jemirish1.jpg •  http://img.allvoices.com/thumbs/image/609/480/58232975-sudanese- government.jpg •  http://bnaidarfur.org/wp-content/plugins/rss-poster/cache/5f45d_Mazjoud_el- Khalifa-163bd.jpg •  http://starfm.co.ke/wp-content/uploads/2011/08/unamid.jpg •  http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/00686/UN- peacekeeper-404b_686390c.jpg •  http://www.flickr.com/photos/unamid-photo/5977848998/in/photostream/ •  http://www.operationbrokensilence.org/wp-content/uploads/2010/05/ Darfur_1__492074a.jpg •  http://www.flickr.com/photos/unamid-photo/6531743321/in/photostream •  http://news.change.org/stories/daily-darfur-friday-news-round-up •  http://www.unmultimedia.org/radio/english/wp-content/uploads/2011/12/ abdelrahim-mohamed-hussein-sudan-icc.jpg
  • 31. Sitografia 31 •  http://2.bp.blogspot.com/_bPyIylUzsbo/Snml7GEC66I/AAAAAAAADM8/ JeHPBSWWDRM/s400/capt_photo_1249392160716-5-0.jpg •  http://4.bp.blogspot.com/_GGwHfSR5Tcs/Sn8XOx0vSiI/AAAAAAAABWM/ AXfD6mu22WU/s400/topicimg.PNG •  http://www.sudanjem.com/_upload//2009/02/salah-gosh.jpg •  http://www.fondazionesanzeno.org/resources/img/uploads/sud-sudan.jpg •  http://www.galileonet.it/turbo/thumbs/4e1d688472b7ab26b200000e/detail- sud%20sudan.jpg •  http://www.gurtong.net/Portals/0/GlobalResources/EN/images/Editorial/Kiir %20and%20Bashir%20pS.jpg •  http://www.hrw.org/sites/default/files/media/images/photographs/ 2010_Sudan_BashirChad.jpg