2. Niklas Luhmann (1927-1998) un sistema è un complesso di componenti omogenee connesse le une alle altre e distinto dall’esterno, cioè dal suo ambiente Un sistema è caratterizzato dalla capacità di produrre e riprodurre esso stesso gli elementi che lo costituiscono , attraverso operazioni generate da altre operazioni dello stesso tipo. Tutti i sistemi possono produrre sempre e solo un unico tipo di operazione . In base al l’operazione prodotta si identifica il tipo di sistema . SISTEMI ORGANICI (O BIOLOGICI) l’operazione specifica di questo sistema è la riproduzione cellulare - VITA . Le cellule sono prodotte e riprodotte sulla base di altre cellule dello stesso tipo. Quando cessa questa operazione, cessa il sistema. SISTEMI PSICHICI (O COSCIENZE) , riproducono se stessi per mezzo dei pensieri - COSCIENZA ; La COSCIENZA è da intendersi come FORMA DI ATTENZIONE, distinzione tra la SENSAZIONE, che è propria dei sistemi organici (vista, udito,…) e PERCEZIONE che caratterizza invece i sistemi psichici. la percezione è un fatto di coscienza (io so di vedere – percezione/l’occhio vede e basta – sensazione)
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4. La comunicazione è la trasmissione di informazioni tra un emittente e un ricevente attraverso un determinato canale. (teoria MATEMATICA della comunicazione) Per i teorici dei sistemi sociali non è corretto parlare di trasmissione poiché niente viene ceduto, di fatto non si può parlare propriamente nemmeno di un emittente da un lato e di un ricevente dall’ altro lato . La comunicazione è: un’ attività cognitiva in quanto è collegata al pensiero e all’intenzionalità - tramite la comunicazione esprimiamo i nostri pensieri ed opinioni. un’ attività relazionale in quanto prevede l’interazione con gli altri ed il contatto sociale. un’ attività partecipativa in quanto implica la condivisione con gli altri di segni, significati e l’accordo sulle regole che determinano la struttura sintattica.
5. la Comunicazione nasce dalla partecipazione di almeno due sistemi psichici ed è la sintesi di tre componenti : EMISSIONE o ATTO COMUNICATIVO (qualcuno vuol dirmi qualcosa…) La comunicazione deve poter essere attribuita a qualcuno: non posso rispondere a una domanda se non individuo chi l’ha posta, non posso obiettare se non so chi ha espresso un certo giudizio e così via. l’atto comunicativo è diverso dal comportamento, implica la volontà di comunicare qualcosa INFORMAZIONE – contenuto della comunicazione (veicolata da un atto comunicativo o azione) Si comunica sempre qualcosa, anche quando si comunica che non si vuole comunicare. L’informazione ha senso non solo in quanto ha in se stessa un determinato significato, ma anche perché non è altre informazioni. Si può comunicare su tutto, ma non contemporaneamente. COMPRENSIONE (comprendo che il mio interlocutore vuol dirmi qualcosa…) la comprensione è il momento in cui distinguo l’atto del comunicare dall’informazione. Se non comprendo che qualcuno ha cercato di comunicarmi qualcosa, non è data comunicazione e quindi non esiste alcuna realtà sociale .
6. COMPRENSIONE IN SENSO STRETTO (qualcuno <alter> comunica – io <ego> comprendo) INCOMPRENSIONE o FRAINTENDIMENTO (alter comunica – ego capisce la volontà di comunicare di alter ma ne altera il significato NON COMPRENSIONE (alter comunica – ego capisce la volontà di comunicare di alter ma non il significato) la comunicazione dipende dal riconoscere in qualcuno (alter) la volontà di comunicarmi qualcosa (ego) indipendentemente che questo evolva in: L’ informazione “oggi piove” non è di per se comunicazione. La comunicazione è realizzata solo se viene compresa. Se sono comprese l’informazione (“oggi piove”) e la volontà dell’interlocutore (che lo dice per es. per invitarmi a prendere l’ombrello). Se non c’è questa comprensione, non si può osservare comunicazione : Qualcuno fa un cenno con la mano ed io continuo a camminare indifferente perché non ho compreso che il cenno era un saluto.
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8. atto comunicativo/informazione Alter comunicante Ego comprendente Accettazione della comunicazione intenzionalità comunicativa comprensione della volontà comunicativa di alter Alter comunicante intenzionalità comunicativa Ego comprendente comprensione della volontà comunicativa di alter
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12. Che cosa – ciò che si dice (verbale) influisce per il 5-10% Come - ciò che si fa (paraverbale non verbale) influisce per il 90-95%
13. L’abilità di comunicare in modo efficace aumenta la competenza interpersonale, intesa come capacità di produrre e capire messaggi e comprendere, ad esempio, la conoscenza che in certi contesti e con alcuni ascoltatori un argomento è appropriato e un altro no. È importante comprende anche la conoscenza delle regole del comportamento non verbale , come ad esempio se sono appropriate azioni come: volume della voce, tonalità, vicinanza fisica, postura, ecc