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Il modello della Silicon Valley
          a Palermo
        Francesco Passantino
      fpassantino@gmail.com
    http://about.me/fpassantino
Perché fare startup
Intervista a Giuseppe D’Antonio, Startupper:
  – Perché avete voglia di imparare tanto e subito
  – Perché credete che per avere successo bisogna
    rischiare
  – Perché volete creare una cultura di lavoro diversa
  – Perché avete una passione per l’idea
  – Perché volete essere gli autori del vostro destino
    (e ve ne prenderete la responsabilità!)
Le 4 cose che non si possono sbagliare
Da un articolo della Harvard Business Review:
  1.   La squadra dei fondatori
  2.   I valori di riferimento
  3.   La sede geografica della startup
  4.   L’identità degli investitori e le condizioni a cui
       investono
Alcune aziende nella Silicon Valley
Lo storico articolo di Paul Graham




       http://www.paulgraham.com/siliconvalley.html
Cosa serve




I nerd                Le persone con i soldi
Dove si trovano queste persone
• I nerd vanno dove gli altri nerd sono
   – Grandi università, Importanti master, Grandi aziende,
     Importanti eventi
• I grandi professori vanno dove ci sono grandi colleghi
• I nerd e gli investitori (che generalmente erano nerd,
  con esperienza e contatti) preferiscono vivere nelle
  città che hanno personalità (ad esempio alta densità e
  abitazioni diverse tra loro), con un centro attivo
• Un posto creativo non si costruisce, cresce
• Le startup sono persone, non palazzi
Aneddoto
• Le aziende chiave della Silicon Valley discendono tutte dalla Shockley
  Semiconductor.
• Nel 1957, otto persone si licenziarono per fondare la Fairchild
  Semiconductor.
• Tra questi Gordon Moore e Robert Noyce, che fondaroni Intel
• Eugene Kleiner, che fondò VC Kleiner Perkins che 42 anni dopo avrebbe
  finanziato Google. Il responsabile del deal fù John Doerr, che era
  venuto nella Silicon Valley nel 1974 per lavorare per Intel.
• Tutte le aziende della Valley hanno connessioni con Shockley.
• La lezione è le startup fondano le startup, Chi lavora in una startup
  fonda la sua startup. Le persone che diventano ricche con le startup
  ne fondano altre.
Il modello della foresta pluviale
Dal campo alla foresta pluviale

• Il modello che abbiamo sempre seguito è quello del
  campo agricolo, coltivato razionalmente con l’obiettivo
  di massimizzare l’output finale.
• È un modello che funziona per la produzione di massa
  di piante che già conosciamo, ma che fallisce
  clamorosamente quando si tratta di crearne di nuove.
• In questo caso il metodo corretto è la Rainforest, la
  “foresta pluviale” che nonostante la sua struttura
  disordinata e confusionaria – anzi, proprio grazie ad
  essa – è l’ambiente ottimale per la nascita e la
  diffusione di nuove specie.
Gli assiomi
• Il potenziale innovativo del mercato è frenato dall’esistenza di
  alti costi di transazione, le cosiddette «barriere sociali»
  (lingua, cultura, gruppi sociali, mancanza di fiducia) che
  impediscono gli scambi (più proficui) tra individui
  profondamente diversi dal punto di vista socio-culturale
• L’efficacia del modello Rainforest è invece dovuto all’esistenza
  di soggetti capaci di connettere operatori economici distanti
  tra loro e di creare un network inclusivo.
• Protagonista indiscusso della scena è il keystone, la figura
  personale o collettiva che, grazie alla sua autorevolezza ed al
  suo carisma, funge da intermediario nella gestione
  dell’ecosistema Rainforest, permettendo di abbassare i costi di
  transazione e di attenuare i contrasti sociali.
I Tools
1. Learning by doing: Il processo di apprendimento non può mai essere
   esclusivamente teorico, per imparare occorrono ripetute e costanti interazioni col
   mondo reale.
2. Enhance diversity: Per incentivare il verificarsi di fenomeni di serendipity (scoperta
   casuale di nuovi elementi) bisogna aumentare le occasioni di confronto tra
   persone diverse.
3. Celebrate role models and peer interaction: L’apprendimento per imitazione,
   contrariamente a quanto si crede e a quanto si è deciso a livello normativo,
   promuove l’innovazione.
4. Build tribes of trust: I keystone danno l’esempio ai membri della comunità
   attraverso la diffusione dei valori alla base del modello.
5. Create social feedback loops: È importante instaurare un processo di social
   feedback strutturale, che permetta di segnalare alla comunità i comportamenti
   positivi o negativi.
6. Make social contracts explicit: La forma scritta del contratto sociale implicito nella
   costruzione della Rainforest rende l’ecosistema più stabile e ne garantisce la durata
   nel tempo, perché le sue regole di funzionamento sono note a tutti.
Il disco di Petri dell’innovazione
Misurare l’efficienza
• Il Rainforest model è un ecosistema che può essere
  paragonato ad un complesso di arterie all’interno delle
  quali circola il fluido dell’innovazione. Il “flow-form
  model” analizza la velocità con cui questo fluido circola
  nel sistema, vale a dire, la capacità delle persone di
  comunicare rapidamente ed in maniera efficace.
  Condizione fondamentale per il successo della
  Rainforest e la moltiplicazione dell’output innovativo è
  un flusso informativo rapido, onnipresente e
  facilmente comprensibile: perché l’innovazione non
  può diffondersi senza la comunicazione.
•Who are the entrepreneurs?
                                                            •Who are the service providers?
•Who has the reputation, resources and                      •Who are the inventors?                                                                     •What is the regulatory environment for
commitment to lead new initiatives?                         •Who are the capital providers?                                                             innovation?
•Who will champion new initiatives within                   •Who are the support organizations?                                                         •What legal/bureaucratic barriers stand in
their own organizations?                                    •What is the role of government?                                                            the way of entrepreneurship?
•How can leaders and champions be more                      •Who are the other key participants in the innovation ecosystems?                           •What widespread social norms surround
inclusive?                                                                                                                                              the innovation ecosystem?




                                                  •What are people already doing to stimulate          •Where, when and how do stakeholders
•What resources are available to aspiring         innovation/entrepreneurship?
                                                                                                                                                          •Who are the local entrepreneurs that have
                                                                                                       interact?                                          built successful companies?
entrepreneurs (knowledge, mentorship,             •How are these people collaborating with             •How do ideas, talent and capital come
cloud hosting, etc.)?                             each other?
                                                                                                                                                          •Who are the local entrepreneurs that
                                                                                                       together?
•What sources of capital are there in the         •What activities drive participation in the          •What are the lines of communication
                                                                                                                                                          haven’t yet been successful and what can
marketplace?                                                                                                                                              we learn from their failures?
                                                  community?                                           between partners?
•How does this capital flow and interact with     •What events create ‘buzz’ and generate                                                                 •What regions have similar attributes and
growing businesses?
                                                                                                       •How do members of the community                   resources?
                                                  interest?                                            collaborate with each other?
•What is the volume and quality of talent in                                                                                                              •What organizations have shared
the labor pool?
                                                                                                       •How does the community engage external            visions/values?
                                                                                                       or global partners?                                •Are there other regions with successful
•What are the main sources of innovative                                                               •How does the community encourage recruit
ideas/discoveries/inventions?                                                                                                                             innovation ecosystems that we could learn
                                                                                                       new constituents?
•What resources are available to service and                                                           •How do young people get involved?
                                                                                                                                                          from or emulate?
support organizations that interact with
entrepreneurs (workforce training, etc.)?
                                                                                                       •What forums exist that allow the breakdown
                                                                                                       of social and professional hierarchies?




                                                                                                             •Where do people come from?
                                                                                                             •What are their value systems?
 •What is the density and quality of service providers (law, IP, consulting, real estate, etc.)?             •What are their motivations (money, reputation, lifestyle, self expression, etc.)?
 •What boundary spanning organizations exist?                                                                •What are the ‘amenities of place’?
 •What is the local level of serial entrepreneurship?                                                        •How do we create and maintain a sense of urgency?
 •What is the density and quality of physical infrastructure (airports, internet connections, etc.)?         •What kind of innovative social networks exist already?
 •What are the core sectors of the local economy?                                                            •How do people deal with uncertainty, risk or randomness?
 •What are the strongest regional comparative advantages?                                                    •How is failure perceived?
                                                                                                             •Do people build for perfection or iteration?
Il caso StartupChile
• Il governo cileno offre un visto e 40.000$ a fondo perduto a
  giovani imprenditori senza vincoli di spesa e garantisce loro
  contatti, un supporto costante e la possibilità di fare quello
  per cui in altre circostanze ci vorrebbero anni di lavoro: il
  tutto senza chiedere nulla in cambio.
• Il vero valore aggiunto è la possibilità di conoscere
  tantissimi giovani da tutto il mondo e di entrare in contatto
  con alcuni grandi businessman internazionali di successo,
  che fungono da mentor per i vari progetti. Il loro compito è
  quello di fornire supporto, esperienza e mettere a
  disposizione dei giovani imprenditori le proprie
  conoscenze.
• L’obbiettivo è attrarre nel paese giovani di talento, con idee
  e know-how e contagiare anche gli abitanti del luogo.
Il caso StartupCT
• Associazioni e Istituzioni           • Eventi
   –   Confindustria Giovani Catania      – 13/6 Sicilia “Boot” Camp
   –   Indigeni Digitali                    @ Youthub - Student
                                            Incubator
   –   Youthub Student Incubator
                                          – 16/6 Girl Geek Dinner Sicilia
   –   Girl Geek Dinner                     #2 #GoGreen           @ The
                                            Hub
                                          – 19/6 StartupMeetup – Mind
                                            The Bridge
                                          – Il talento delle Idee –
                                            Unicredit
                                          – 25/6 Working Capital
                                            Accellerator
                                          – 29/6 Mind The Bridge Tour
                                            2012 Catania
Cosa faccio?
• Attività di ricerca, consulenza e formazione per enti e imprese
  nell’area «Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione»
• Docente nei Master post-laurea dal 1990
• Project Manager, Head Hunter, Talent Scout
• Conduttore del programma radio «Like, tecnologie in azione», su
  Radio Action 101, ogni venerdì alle 19
• Organizzatore del Palermo Google Technology User Group
• Organizzatore dei LivingLabCamp Palermo
• Organizzatore del primo GIS Day a Palermo
• Coach presso la Catania Startup Weekend
• Mentor presso Sementor
• …
Il Palermo GTUG
• Fondato nel gennaio del 2010
• 18 eventi, 74 partecipanti in media
• Usando gli spazi di: Mondadori Multicenter,
  Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III, …
• 225 membri sul gruppo linkedin
• Ultimi temi affrontati: Smart Cities, Didattica,
  Ecommerce, Social Networks, Local Marketing
• Palermo Elevator Pitch: 3 investitori, 13 startup
• Prossimo evento, a luglio sulla Google I/O 2012,
  successivo 21 settembre sul webmarketing
Il Progetto Sementor
• Realizzato in collaborazione con neu-nòi
• 2 cicli di seminari
  – Trova la tua idea, per sviluppare le doti di creatività ed
    innovazione
  – Sviluppa la tua idea: preparare l’executive summary, il
    business model ed il pitch da presentare agli
    investitori
• Evento finale lunedì 18 giugno alle 17 presso le
  Terrazze di Mondello con 6 investori e 15 startup
Cosa ho imparato
• La città ha tanti contenitori e pochi contenuti
• Pochi gruppi, pochi eventi, poche startup
• Altissima, e non soddisfatta, richiesta di
  informazione tecnologica e di formazione
  innovativa
• I nerd non si conoscono tra di loro, gli eventi sono
  delle grandi occasioni di networking
• E’ molto semplice attrarre gli investitori
• Per fare le cose le istituzioni non servono, basta
  organizzarsi
Cosa serve per continuare
• La costituzione di un polo di innovazione e creatività,
  composto da sole associazioni autonome per lo startup
  digitale
   – Attività di coinvolgimento per cittadini, liberi professionisti
     ed imprese
   – Attività di orientamento per studenti e scuole
• Nessun contributo pubblico di tipo economico
   – Uffici stampa che distribuiscano le news
   – Nuovi spazi più grandi ed attrezzati per la realizzazione di
     infopoint, incubatori e di eventi (hackatons, business plan
     competition, convegni, incontri per investitori, conferenze,
     workshop, seminari, corsi, business trip…)
Le regole del gioco Win-Win
• Governance indipendente, coraggiosa di applicare iniziative
  innovative nell’approccio e nel metodo, capace con coesione
  interna e visione internazionale, motivata al raggiungimento
  dell’unico obiettivo: la creazione di valore, di posti di lavoro, di
  ricaduta e crescita del territorio
• Rilanciare la città economicamente, urbanisticamente e
  socialmente: la nascita di incubatori o co-working in zone
  periferiche
• Comunione di visione e capacità di dialogo tra i diversi attori
• Ognuno faccia il mestiere che sa fare meglio , il successo delle
  iniziative sia deciso dai risultati
• Opportunità per la città lavorando con rapidità, agilità,
  efficacia, collaborazione, sinergia
Francesco Passantino
fpassantino@gmail.com

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Il modello della Silicon Valley a Palermo

  • 1. Il modello della Silicon Valley a Palermo Francesco Passantino fpassantino@gmail.com http://about.me/fpassantino
  • 2. Perché fare startup Intervista a Giuseppe D’Antonio, Startupper: – Perché avete voglia di imparare tanto e subito – Perché credete che per avere successo bisogna rischiare – Perché volete creare una cultura di lavoro diversa – Perché avete una passione per l’idea – Perché volete essere gli autori del vostro destino (e ve ne prenderete la responsabilità!)
  • 3. Le 4 cose che non si possono sbagliare Da un articolo della Harvard Business Review: 1. La squadra dei fondatori 2. I valori di riferimento 3. La sede geografica della startup 4. L’identità degli investitori e le condizioni a cui investono
  • 4. Alcune aziende nella Silicon Valley
  • 5. Lo storico articolo di Paul Graham http://www.paulgraham.com/siliconvalley.html
  • 6. Cosa serve I nerd Le persone con i soldi
  • 7. Dove si trovano queste persone • I nerd vanno dove gli altri nerd sono – Grandi università, Importanti master, Grandi aziende, Importanti eventi • I grandi professori vanno dove ci sono grandi colleghi • I nerd e gli investitori (che generalmente erano nerd, con esperienza e contatti) preferiscono vivere nelle città che hanno personalità (ad esempio alta densità e abitazioni diverse tra loro), con un centro attivo • Un posto creativo non si costruisce, cresce • Le startup sono persone, non palazzi
  • 8. Aneddoto • Le aziende chiave della Silicon Valley discendono tutte dalla Shockley Semiconductor. • Nel 1957, otto persone si licenziarono per fondare la Fairchild Semiconductor. • Tra questi Gordon Moore e Robert Noyce, che fondaroni Intel • Eugene Kleiner, che fondò VC Kleiner Perkins che 42 anni dopo avrebbe finanziato Google. Il responsabile del deal fù John Doerr, che era venuto nella Silicon Valley nel 1974 per lavorare per Intel. • Tutte le aziende della Valley hanno connessioni con Shockley. • La lezione è le startup fondano le startup, Chi lavora in una startup fonda la sua startup. Le persone che diventano ricche con le startup ne fondano altre.
  • 9. Il modello della foresta pluviale
  • 10. Dal campo alla foresta pluviale • Il modello che abbiamo sempre seguito è quello del campo agricolo, coltivato razionalmente con l’obiettivo di massimizzare l’output finale. • È un modello che funziona per la produzione di massa di piante che già conosciamo, ma che fallisce clamorosamente quando si tratta di crearne di nuove. • In questo caso il metodo corretto è la Rainforest, la “foresta pluviale” che nonostante la sua struttura disordinata e confusionaria – anzi, proprio grazie ad essa – è l’ambiente ottimale per la nascita e la diffusione di nuove specie.
  • 11. Gli assiomi • Il potenziale innovativo del mercato è frenato dall’esistenza di alti costi di transazione, le cosiddette «barriere sociali» (lingua, cultura, gruppi sociali, mancanza di fiducia) che impediscono gli scambi (più proficui) tra individui profondamente diversi dal punto di vista socio-culturale • L’efficacia del modello Rainforest è invece dovuto all’esistenza di soggetti capaci di connettere operatori economici distanti tra loro e di creare un network inclusivo. • Protagonista indiscusso della scena è il keystone, la figura personale o collettiva che, grazie alla sua autorevolezza ed al suo carisma, funge da intermediario nella gestione dell’ecosistema Rainforest, permettendo di abbassare i costi di transazione e di attenuare i contrasti sociali.
  • 12. I Tools 1. Learning by doing: Il processo di apprendimento non può mai essere esclusivamente teorico, per imparare occorrono ripetute e costanti interazioni col mondo reale. 2. Enhance diversity: Per incentivare il verificarsi di fenomeni di serendipity (scoperta casuale di nuovi elementi) bisogna aumentare le occasioni di confronto tra persone diverse. 3. Celebrate role models and peer interaction: L’apprendimento per imitazione, contrariamente a quanto si crede e a quanto si è deciso a livello normativo, promuove l’innovazione. 4. Build tribes of trust: I keystone danno l’esempio ai membri della comunità attraverso la diffusione dei valori alla base del modello. 5. Create social feedback loops: È importante instaurare un processo di social feedback strutturale, che permetta di segnalare alla comunità i comportamenti positivi o negativi. 6. Make social contracts explicit: La forma scritta del contratto sociale implicito nella costruzione della Rainforest rende l’ecosistema più stabile e ne garantisce la durata nel tempo, perché le sue regole di funzionamento sono note a tutti.
  • 13. Il disco di Petri dell’innovazione
  • 14. Misurare l’efficienza • Il Rainforest model è un ecosistema che può essere paragonato ad un complesso di arterie all’interno delle quali circola il fluido dell’innovazione. Il “flow-form model” analizza la velocità con cui questo fluido circola nel sistema, vale a dire, la capacità delle persone di comunicare rapidamente ed in maniera efficace. Condizione fondamentale per il successo della Rainforest e la moltiplicazione dell’output innovativo è un flusso informativo rapido, onnipresente e facilmente comprensibile: perché l’innovazione non può diffondersi senza la comunicazione.
  • 15. •Who are the entrepreneurs? •Who are the service providers? •Who has the reputation, resources and •Who are the inventors? •What is the regulatory environment for commitment to lead new initiatives? •Who are the capital providers? innovation? •Who will champion new initiatives within •Who are the support organizations? •What legal/bureaucratic barriers stand in their own organizations? •What is the role of government? the way of entrepreneurship? •How can leaders and champions be more •Who are the other key participants in the innovation ecosystems? •What widespread social norms surround inclusive? the innovation ecosystem? •What are people already doing to stimulate •Where, when and how do stakeholders •What resources are available to aspiring innovation/entrepreneurship? •Who are the local entrepreneurs that have interact? built successful companies? entrepreneurs (knowledge, mentorship, •How are these people collaborating with •How do ideas, talent and capital come cloud hosting, etc.)? each other? •Who are the local entrepreneurs that together? •What sources of capital are there in the •What activities drive participation in the •What are the lines of communication haven’t yet been successful and what can marketplace? we learn from their failures? community? between partners? •How does this capital flow and interact with •What events create ‘buzz’ and generate •What regions have similar attributes and growing businesses? •How do members of the community resources? interest? collaborate with each other? •What is the volume and quality of talent in •What organizations have shared the labor pool? •How does the community engage external visions/values? or global partners? •Are there other regions with successful •What are the main sources of innovative •How does the community encourage recruit ideas/discoveries/inventions? innovation ecosystems that we could learn new constituents? •What resources are available to service and •How do young people get involved? from or emulate? support organizations that interact with entrepreneurs (workforce training, etc.)? •What forums exist that allow the breakdown of social and professional hierarchies? •Where do people come from? •What are their value systems? •What is the density and quality of service providers (law, IP, consulting, real estate, etc.)? •What are their motivations (money, reputation, lifestyle, self expression, etc.)? •What boundary spanning organizations exist? •What are the ‘amenities of place’? •What is the local level of serial entrepreneurship? •How do we create and maintain a sense of urgency? •What is the density and quality of physical infrastructure (airports, internet connections, etc.)? •What kind of innovative social networks exist already? •What are the core sectors of the local economy? •How do people deal with uncertainty, risk or randomness? •What are the strongest regional comparative advantages? •How is failure perceived? •Do people build for perfection or iteration?
  • 16. Il caso StartupChile • Il governo cileno offre un visto e 40.000$ a fondo perduto a giovani imprenditori senza vincoli di spesa e garantisce loro contatti, un supporto costante e la possibilità di fare quello per cui in altre circostanze ci vorrebbero anni di lavoro: il tutto senza chiedere nulla in cambio. • Il vero valore aggiunto è la possibilità di conoscere tantissimi giovani da tutto il mondo e di entrare in contatto con alcuni grandi businessman internazionali di successo, che fungono da mentor per i vari progetti. Il loro compito è quello di fornire supporto, esperienza e mettere a disposizione dei giovani imprenditori le proprie conoscenze. • L’obbiettivo è attrarre nel paese giovani di talento, con idee e know-how e contagiare anche gli abitanti del luogo.
  • 17. Il caso StartupCT • Associazioni e Istituzioni • Eventi – Confindustria Giovani Catania – 13/6 Sicilia “Boot” Camp – Indigeni Digitali @ Youthub - Student Incubator – Youthub Student Incubator – 16/6 Girl Geek Dinner Sicilia – Girl Geek Dinner #2 #GoGreen @ The Hub – 19/6 StartupMeetup – Mind The Bridge – Il talento delle Idee – Unicredit – 25/6 Working Capital Accellerator – 29/6 Mind The Bridge Tour 2012 Catania
  • 18. Cosa faccio? • Attività di ricerca, consulenza e formazione per enti e imprese nell’area «Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione» • Docente nei Master post-laurea dal 1990 • Project Manager, Head Hunter, Talent Scout • Conduttore del programma radio «Like, tecnologie in azione», su Radio Action 101, ogni venerdì alle 19 • Organizzatore del Palermo Google Technology User Group • Organizzatore dei LivingLabCamp Palermo • Organizzatore del primo GIS Day a Palermo • Coach presso la Catania Startup Weekend • Mentor presso Sementor • …
  • 19. Il Palermo GTUG • Fondato nel gennaio del 2010 • 18 eventi, 74 partecipanti in media • Usando gli spazi di: Mondadori Multicenter, Istituto Tecnico Vittorio Emanuele III, … • 225 membri sul gruppo linkedin • Ultimi temi affrontati: Smart Cities, Didattica, Ecommerce, Social Networks, Local Marketing • Palermo Elevator Pitch: 3 investitori, 13 startup • Prossimo evento, a luglio sulla Google I/O 2012, successivo 21 settembre sul webmarketing
  • 20. Il Progetto Sementor • Realizzato in collaborazione con neu-nòi • 2 cicli di seminari – Trova la tua idea, per sviluppare le doti di creatività ed innovazione – Sviluppa la tua idea: preparare l’executive summary, il business model ed il pitch da presentare agli investitori • Evento finale lunedì 18 giugno alle 17 presso le Terrazze di Mondello con 6 investori e 15 startup
  • 21. Cosa ho imparato • La città ha tanti contenitori e pochi contenuti • Pochi gruppi, pochi eventi, poche startup • Altissima, e non soddisfatta, richiesta di informazione tecnologica e di formazione innovativa • I nerd non si conoscono tra di loro, gli eventi sono delle grandi occasioni di networking • E’ molto semplice attrarre gli investitori • Per fare le cose le istituzioni non servono, basta organizzarsi
  • 22. Cosa serve per continuare • La costituzione di un polo di innovazione e creatività, composto da sole associazioni autonome per lo startup digitale – Attività di coinvolgimento per cittadini, liberi professionisti ed imprese – Attività di orientamento per studenti e scuole • Nessun contributo pubblico di tipo economico – Uffici stampa che distribuiscano le news – Nuovi spazi più grandi ed attrezzati per la realizzazione di infopoint, incubatori e di eventi (hackatons, business plan competition, convegni, incontri per investitori, conferenze, workshop, seminari, corsi, business trip…)
  • 23. Le regole del gioco Win-Win • Governance indipendente, coraggiosa di applicare iniziative innovative nell’approccio e nel metodo, capace con coesione interna e visione internazionale, motivata al raggiungimento dell’unico obiettivo: la creazione di valore, di posti di lavoro, di ricaduta e crescita del territorio • Rilanciare la città economicamente, urbanisticamente e socialmente: la nascita di incubatori o co-working in zone periferiche • Comunione di visione e capacità di dialogo tra i diversi attori • Ognuno faccia il mestiere che sa fare meglio , il successo delle iniziative sia deciso dai risultati • Opportunità per la città lavorando con rapidità, agilità, efficacia, collaborazione, sinergia