2. Non si può dimenticare ciò che è stato.
Non si può dimenticare, non si può
cancellare.
I volti, i visi, le espressioni rimangono,
rimarranno. I cuori e le anime in quei
volti.
Non si può dimenticare. Ma ricordare,
quello sì. Raccontare l'irraccontabile.
Ed è mio, tuo, nostro compito. Nostro
dovere.
Ricordare la più tragica pagina di
storia dell'umanità intera.
3. GEOGRAFIA:
GEOGRAFIA:
ITALIANO:
ITALIANO: Israele
Israele STORIA:
L’amico ritrovato
L’amico ritrovato STORIA:
Lo sterminio
Lo sterminio
degli Ebrei
degli Ebrei
INGLESE:
INGLESE:
The Holocaust
The Holocaust
TECNICA: La
TECNICA: La
SCIENZE:
SCIENZE: microirrigazione
microirrigazione
Gli esperimenti
Gli esperimenti
sugli Ebrei
sugli Ebrei FRANCESE:
FRANCESE:
Le journaul
Le journaul
d’Anne Frank
d’Anne Frank
MUSICA: ed. FISICA:
ed. FISICA:
MUSICA: ARTISTICA:
ARTISTICA:
Francesco Gal Fridman
Gal Fridman
Francesco L’espressionismo
L’espressionismo
Guccini
Guccini tedesco
tedesco
4. AUTORE: Fred Uhlman
EDITORE: Feltrinelli
PROTAGONISTI: Hans, Konradin
AMBIENTE: Stoccarda
TEMPO: 1932
Le Monde di Parigi: “Uno dei testi più densi e più puri sugli anni del
nazismo”.
The Financial Times di Londra: “ Un libro che assilla la memoria…Una
gemma!”
5. È la storia della grande amicizia che unisce
due adolescenti nella Germania del 1932,
quando intolleranza e culto della razza ariana
si stanno ormai diffondendo.
Hans, figlio di un medico ebreo, ama la
lettura, il teatro e vuole diventare poeta. Si
sente diverso dai compagni di scuola che
hanno altre ambizioni e con i quali non ha
nulla da condividere. Ma l’arrivo in classe di
Konradin, conte di Hoenfels, la cui eleganza e
raffinatezza non derivano dal titolo nobiliare,
suscita l’entusiasmo di Hans. La vita di
entrambi cambia: nasce un’amicizia pura e
disinteressata, forte e sincera, ma che viene
spezzata l’anno successivo dall’esilio forzato
di Hans.
6. Devo ammettere che l’idea di leggere questo libro non
mi entusiasmava, invece mi ha davvero appassionato.
Mi ha permesso di comprendere la vita durante il
nazismo e di vedere la storia anche attraverso i
sentimenti. La spiegazione del titolo si trova nell’ultimo
capoverso, quando gli viene recapitata una lettera della
sua vecchia scuola dove trova l’elenco dei suoi vecchi
compagni, e alla lettera H lesse: “Von Hohenfels
Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler-
giustiziato”. Così Hans ritrovò l’amico che aveva lasciato
tanto tempo prima. Questo è un libro stupendo, piccolo
nella dimensione, ma dalla grandezza di contenuti
indiscutibile. Racchiude il vero senso di uno dei valori più
importanti della vita: l’amicizia.
7. Con l’avvento del regime della svastica, nel gennaio 1933, si afferma la politica razziale
nazista, volta ad affermare il dominio della pura razza ariana a scapito dell’indegno popolo
ebraico, costretto a portare, come marchio d’infamia, una stella gialla sul petto.
Gli ebrei furono interdetti dagli uffici, dalle libere professioni, dalle scuole ariane, dalle
banche; espulsi ed allontanati dalle loro abitazioni, furono rinchiusi in appositi quartieri
recintati, i famigerati "ghetti", ove vivevano, praticamente, da reclusi, come appestati, ridotti
all’emarginazione, privati di tutti i loro averi( confiscati dall’apparato nazista) e sfruttati come
manodopera, dietro salari irrisori, nelle industrie del Reich.
Ma se, in questa fase iniziale, il nazismo operò "solamente" una politica di discriminazione
verso i cittadini di sangue non ariano, una tragica impennata, verso una vera e propria,
sistematica, azione di sterminio, si venne a determinare nel novembre 1938, nella
cosiddetta "notte dei cristalli", quando, per vendicare l’uccisione, a Parigi, di un diplomatico
tedesco, ad opera di un giovane ebreo, le SS e le SA scatenarono l’inferno: nella notte tra
l’8 e il 9 novembre, in una sola notte, furono incendiate le sinagoghe, distrutti i negozi ebrei,
arrestate e massacrate, in una drammatica spirale di violenza, centinaia di persone; era
ormai ben chiaro che Hitler intendesse andare fino in fondo, verso una politica, non solo di
persecuzione, come avvenuto nei primi anni, ma, dopo aver pensato e scartato una
deportazione di massa in Madagascar, di vero e proprio annientamento, in una "soluzione
finale" del problema ebraico, la cui organizzazione venne affidata al comandante della
polizia di sicurezza Heydrich.
8. Il 20 gennaio 1942, a Wannsee, presso Berlino, in una
riunione dei vertici del reich, la "soluzione finale" trovò
tragica e concreta pianificazione ed approvazione,
aprendo le porte al più grande orrore che la storia ricordi:
la morte di 6 milioni di persone nei campi di
concentramento nazisti.
Centinaia di migliaia di persone vennero deportate verso i
lager, in un viaggio senza ritorno; ammassate come bestie
nei cosiddetti treni della morte, costrette a viaggiare in
condizioni disumane, al loro arrivo venivano selezionate
dai responsabili del campo; i vecchi, le donne e i bambini
erano avviati direttamente alle camere a gas e sterminati
con il devastante topicida Zyklon B, gli abili al lavoro, dopo
essere stati rasati, costretti ad indossare un camice a
righe, tatuati con un numero di matricola, che soppiantò il
loro nome, ridotti a vere e proprie larve umane; costretti a
lavorare non meno di 12 ore al giorno, obbligati, la sera e
la mattina, a rimanere immobili per ore, pena pesanti
punizioni corporali, durante gli interminabili appelli, si
ritrovarono, ben presto, distrutti nel fisico e nel morale, a
morire di stenti, al termine di un percorso fatto di malattie,
fame e sevizie ad opera dei feroci e sadici reparti SS
incaricati di far rispettare e mantenere, la dura legge dei
lager.
Molti detenuti venivano poi utilizzati come cavie umane dai
medici nazisti e sottoposti ad esperimenti agghiaccianti;
infine i corpi dei cadaveri finivano nei forni crematori e
bruciati a migliaia al giorno, determinando la fuoriuscita,
dalle ciminiere dei campi, di orripilanti, oscure, lingue di
fuoco, che offuscavano il cielo sovrastante, con la loro
grigia cenere.
9. Solo la sconfitta nazista
pose fine all’incubo, ad un
genocidio, organizzato,
freddamente a tavolino, da
un’oscura ideologia simbolo
di morte e distruzione, che
sterminò, senza alcuna
pietà ben 6 milioni di
persone in nome della
svastica e del suo spietato
fuhrer, che già nel 1923,
durante la composizione
del "Mein Kampf" scrisse: "
Unwertes leben zu
vernichten, bedeuted kein
schuldigwerden", " Das
schwache muss
weggeraeumt werden",
"annientare una vita senza
valore non comporta alcuna
colpa, il debole deve
essere distrutto".
10. I bambini gemelli che
arrivavano ad
Auschwitz da tutta
Europa venivano
selezionati da
Mengele in persona
appena scesi dai
treni. Mengele si
aggirava lungo le fila
dei prigionieri
gridando "Zwillinge
heraus!" ("Fuori i
11. A differenza di tutti gli altri
prigionieri ai gemelli era
consentito di mantenere i
capelli lunghi per diversi
giorni dopo l'esame. Dopo
essere stati selezionati
sulla banchina dei treni
erano sottoposti ad una
doccia per poi essere
condotti nell'ambulatorio
medico. Per tre settimane
venivano sottoposti a duri
esami e successivamente i
due gemelli venivano uccisi
simultaneamente con
un'iniezione al cuore; i
cadaveri venivano
dissezionati e gli organi
interni inviati al professor
Verschuer all'Istituto di
ricerca biologico-razziale di
Berlino.
12. Questa orribile trafila rappresentava
la norma ma Mengele stava
conducendo sui gemelli studi suoi in
relazione a progetti condotti da
Verschuer e dai suoi collaboratori.
Uno di questi riguardava le anomalie
dell'apparato visivo. A Berlino se ne
occupava la dottoressa Karin
Magnussen. Mengele si interessava
particolarmente alla eterocromia,
uno scoloramento dell'iride
dell'occhio causato da atrofia del
pigmento. Questa patologia
presenta e comporta una
colorazione dell'iride chiara, blu
acqua ad un solo occhio. Mengele si
interessava ai casi di eterocromia
soprattutto nei gemelli.
Il suo obiettivo era trovare il modo di
influire sul colore degli occhi
trasformandoli da scuri ad azzurri.
Per far questo iniettava nell'iride
metilene blu. Il risultato erano atroci
sofferenze, cecità e nessun
cambiamento.
È interessante notare che questi
esperimenti non avevano alcuna
base scientifica.
Dopo l'eliminazione dei gemelli i loro
occhi venivano espiantati e inviati a
Berlino alla dottoressa Magnussen.
13. A Berlino Verschuer ed il
suo assistente, il
biochimico Gunther
Hillmann, si interessavano
allo studio delle proteine
del sangue e inseguivano il
sogno di riuscire a trovare
una differenza sostanziale
tra il sangue degli ebrei e
quello degli ariani. Per
questo Mengele si
impegnava nell'operare
prelievi di sangue da
inviare a Berlino. Spesso il
prelievo di sangue era
totale e terminava soltanto
con la morte del bambino.
15. Israele si trova nell'Asia sud-occidentale,
sulla costa orientale del Mar Mediterraneo.
Ha una superficie di 21.060 km². Israele
confina a nord con il Libano, a nord-est
con la Siria, a est con la Giordania, a sud-
ovest con l'Egitto e a ovest con il Mar
Mediterraneo. La punta più meridionale di
Israele raggiunge il Golfo di Aqaba,
un'insenatura del Mar Rosso. Ha un clima
subtropicale.
16. Israele è l’unico Stato
non islamico del Medio
Oriente, ha un territorio
dai confini contorti,
formato da:
• Una striscia costiera
pianeggiante;
• Un altopiano interno
arido;
• La valle alla destra del
Giordano con il Lago di
Tiberiade e la riva
occidentale del Mar
Morto;
• Un deserto a sud, il
Negev.
17. Il fiume principale di
Israele è il
Giordano, che
nasce dal Monte
Hermon, sul
confine libano-
siriano, raggiunge il
Lago di Tiberiade, a
209 m circa sotto il
livello del mare, e
sfocia nel Mar
Morto, a 397 m
circa sotto il livello
18. Nonostante le
scarse risorse
idriche, grazie
all'uso di
tecnologie
moderne
("microirrigazio
ne") riescono a
coltivare
arance,
pompelmi,
meloni,
pomodori e altri
ortaggi, fiori e
frutta.
19. Israele è considerato uno dei Paesi più avanzati del Medio Oriente
per quanto riguarda il progresso economico ed industriale. Malgrado
la limitatezza delle risorse naturali, lo sviluppo dei settori industriale
ed agricolo, protrattosi per decenni, ha reso Israele ampiamente
autosufficiente per la produzione alimentare, eccetto per le
granaglie e per le carni. Israele è un grande importatore di
idrocarburi, materie prime, equipaggiamenti militari. Per l'export, si
distingue per frutta, verdura, farmaceutici, software, chimici,
tecnologia militare, diamanti. È un leader mondiale per la
conservazione dell'acqua e per l'energia geotermica. Fin dagli anni
'70, Israele riceve aiuto economico dagli Stati Uniti d'America, in
particolare per sostenere l'aspetto del debito pubblico. Si prevede
che tali sovvenzionamenti cessino nel 2008.
è molto sviluppato il turismo religioso, grazie all'importanza di siti
archeologici esistenti.
20. La questione palestinese che
indica l’irrisolta controversia che
si aprì in Palestina all’indomani
della seconda guerra mondiale,
con la mancata costituzione dello
stato palestinese e la successiva
occupazione da parte dello stato
d’Israele (proclamato nel 1948)
dei territori a esso destinati
secondo il piano delle Nazioni
Unite del 1947.
Per molti anni celata nelle pieghe
del più generale conflitto arabo-
israeliano (e in quelle delle
complesse relazioni tra paesi
arabi), la “questione palestinese”
diventò un problema politico di
livello internazionale (e il
principale focolaio di tensioni nel
Medio Oriente) negli anni
Sessanta, quando tra i palestinesi
dei cosiddetti “territori occupati” e
quelli della diaspora si affermò
l’Organizzazione per la
liberazione della Palestina (OLP),
un movimento nazionalista che,
rivendicando il diritto a istituire un
proprio stato in Palestina, diede
avvio alla lotta armata contro
Israele.
21. Uno degli obiettivi più attuali
nella tecnica irrigua consiste
nel mantenere un contenuto
di umidità nel terreno tale da
favorire l'assorbimento
dell'acqua in modo
continuativo da parte delle
radici. L'apparato radicale non
deve così sopportare
situazioni di scarsità alternate
a eccessi idrici.
A questo fine si ispira la
microirrigazione, detta anche
a goccia o a infiltrazione
localizzata in pressione: si
tratta di un sistema per far sì
che l'acqua, somministrata a
piccoli volumi, bagni a
intervalli di tempo ravvicinati
soltanto la porzione di terreno
vicino alle radici.
L'irrigazione a goccia è
localizzata vicino alle piante.
22. Il risparmio del sistema a goccia è evidente: a piccoli volumi
corrispondono modeste portate e pressioni d'esercizio ridotte, il che
significa poca acqua e poca energia.
Con questo sistema il fabbisogno idrico della coltura, ovvero il
volume stagionale d'acqua richiesto per potersi sviluppare nelle
migliori condizioni, resta pienamente soddisfatto, ma senza sprechi.
La microirrigazione viene normalmente adottata per frutteti e vigneti
e colture ortive. Permette di sfruttare anche acque salmastre, che,
se a contatto diretto con le foglie delle piante, procurerebbero
bruciature.
Grazie ai volumi d'acqua richiesti piuttosto contenuti, questo
sistema consente di sfruttare anche semplici pozzi. Permette inoltre
d'irrigare in presenza di vento, caratteristica di non trascurabile
importanza in particolari condizioni climatiche.
23. Le tubazioni di piccolo calibro e gli erogatori utilizzati con
questo sistema possono facilmente intasarsi e
richiedono perciò apparati di filtraggio.
In base al tipo di terreno, se più argilloso o più sabbioso,
occorre studiare per la singola situazione la posizione ed
il numero più adatto di erogatori.
Anche la qualità dell'acqua può essere limitante per
l'adozione di questo sistema, specie se contiene delle
particelle solide sospese che oltrepassano i filtri o
sostanze disciolte corrosive nei confronti delle varie parti
dell'impianto.
Il metodo microirriguo esclude inoltre la possibilità di
distribuire antiparassitari sulla parte aerea delle colture o
di ricorrere all'irrigazione antigelo o climatizzante.
24. Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940) è un artista italiano, fra i più
importanti e noti cantautori. Il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'LP Folk beat
n. 1 (ma già nel 1960 aveva scritto L'antisociale); in una carriera ultraquarantennale
ha pubblicato oltre venti album di canzoni. È anche scrittore e sporadicamente
attore, autore di colonne sonore e di fumetti. Si occupa inoltre di lessicologia,
lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione, teatro ed è autore di
canzoni per altri interpreti.
Guccini viene ritenuto, insieme a Fabrizio De André, uno degli esponenti di spicco
della scuola dei cantautori italiani in quanto racchiude in sé stesso le principali
peculiarità presenti in questo movimento. I testi dei suoi brani vengono spesso
assimilati a componimenti poetici, denotando una familiarità con l'uso del verso tale
da costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta
contemporaneo. Oltre all'apprezzamento della critica, Guccini riscontra un vasto
seguito popolare, venendo considerato da alcuni il cantautore "simbolo", a cavallo di
tre generazioni.
Fino alla metà degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College,
scuola off-campus, a Bologna, dell'Università della Pennsylvania. Ha anche lavorato
come docente presso la sede bolognese della Johns Hopkins University
(Washington, DC, USA).
Guccini suona la chitarra acustica, e la maggior parte delle musiche da lui composte
ha come base questo strumento.
25. Son morto che ero bambino
son morto con altri cento
passato per il camino
ed ora sono nel vento.
Ad Auschwitz c'era la neve
e il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
e adesso sono nel vento.
Ad Auschwitz tante persone
ma un solo grande silenzio
è strano non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come può un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ma ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
di sangue la belva umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sarà
che l'uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento mai si poserà.
Ancora tuona il cannone
ancora non è contento
saremo sempre a milioni
in polvere qui nel vento.
26. Gli artisti dell’espressionismo tedesco vogliono
esprimere i sentimenti che possono nascere
dall’inquietudine e dall’angoscia di ciascuno, dal
trasporto religioso e dalla protesta contro una
società ingiusta.
La pittura espressionista è più passionale e
febbrile di quella fauve. Non soltanto altera la
forme e forza il colore, ma si serve anche del
gesto, rapido e concitato per esprimere con
maggiore intensità le emozioni e la
partecipazione dell’artista.
27. Ispiratore del gruppo tedesco
fu Edvard Munch (1863-
1944) un pittore norvegese
che aveva maturato la sua
esperienza artistica a Parigi.
Il pittore cercò di esprimere
in forma spesso simbolica
l'angoscia esistenziale nei
riguardi della vita. L'opera
più nota di Munch è Il Grido,
in cui è abbandonato ogni
richiamo alla pittura
tradizionale: niente disegno,
niente chiaroscuro, nessuna
ricerca descrittiva, ma solo la
rappresentazione di un
sentimento di angoscia. Il
personaggio ha il corpo
semplificato in modo
innaturale, le mani senate
contro la testa, il volto
scheletrico e la bocca
spalancata. Il colore è
violento, dato per mezzo di
segni e linee articolate e
ondeggianti. L'opera
costituisce quasi il simbolo
della solitudine dell'uomo e
delle angosce più profonde
dell'artista.
28. The Holocaust is the term generally used to describe the
killing of approximately 6 million European Jews during
World War II. Jews from all over Europe were takaen to
concentration camps where they were forced to work as
slaves or killed in gas chambers. Auschwitz was one of the
worst camps where 3 to 4 million people were murdered
from 19 to 1945. The word Shoah meaning “calamity” in
Hebrew, is the standard Hebrew term for the Holocaust.
27th January was chosen as the “International Day of
Commemoration in Memory of the victims of the
Holocaust” because it represents the day Auschwitz was
liberated in 1945.
29. L'histoire commence le 12 Juin
1942, le jour de l'anniversaire
d'Anne, à laquelle un journal est
donnè comme cadeau. Anne est
una fille de 13 ans, d'origine juive.
C'est une famille aissè: son père
est banquier. Cette famille est
obligèe à se transfèrer à
Amsterdam, pour èviter les
persècution allemandes (nazies).
Anne et sa famille s'installent dans
une maison secrète, avec la
famille Van Daan et le Docteur
Dussel. Ce n'est pas une vie très
heureuse, parce qu'ils doivent
vivre dans des locaux humides,
petits et très froids. C'est une
expèrience très dure, surtout pour:
Anne, sa soeur Margot et Peter, le
fils des Van Daan. Pendant les
deux annèes de sègrègation, anne
ècrit un journal personnel, où elle
raconte ses joies, ses douleurs,
ses espèrances.
30. Gal Fridman (Hadera, Israele, 16 settembre 1975)
è stato il primo campione olimpico israeliano nella
storia delle Olimpiadi estive. Lo è diventato
vincendo la medaglia d'oro nella classe Mistral
(windsurf) alle Olimpiadi di Atene 2004.
Fridman aveva già ottenuto una medaglia
olimpica (un bronzo) ad Atlanta 1996 nella stessa
specialità, e quell’anno fu premiato in patria con il
riconoscimento di Sportivo dell'anno. Nel 1998 fu
inserito nella Hall of Fame degli sportivi ebrei.
Dopo aver fallito la qualificazione per Sydney
2000, Fridman abbandonò le gare di windsurf per
due anni e si dedicò ad altri sport. Al rientro nel
2002 vinse il campionato del mondo.
L'atleta ha dedicato la vittoria olimpica di Atene
alla memoria dei connazionali uccisi nel
massacro di Monaco, alle Olimpiadi del 1972.
Fridman è stato avviato al windsurf dal padre,
grande appassionato del mare e dell'acqua, al
punto da chiamare i figli Gal (che significa onda),
Maayan (fonte) e Yuval (torrente).
La storica medaglia gli è però stata rubata il 7
giugno 2005, da ladri che hanno messo a segno
un furto nella casa dei suoi genitori, dove il trofeo
era conservato.
31.
32. SE QUESTO È UN UOMO
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no .
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando questa parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa, andando per via,
Coricandovi alzandovi,
Ripetetele ai vostri figli.
Primo Levi