2. IL MIO COMUNE
DIVORA DENARO
PUBBLICO SENZA
MOTIVO ?
LE CASSE DELLO
STATO ITALIANO
SOFFRONO PER
COLPA DEI COMUNI
?
I COMUNI
SPENDONO SOLO O
FANNO ANCHE
INVESTIMENTI PER
I CITTADINI ?
3. Amm.ne,
gestione e
controllo;
28,0%
Istruzione
Pubblica;
9,1%
Territorio e
Ambiente;
22,1%
Viabilità e
Trasporti;
14,8%
Settore
sociale;
13,2%
Polizia Locale,
Cultura, Sport e …
Fonte: elaborazioni IFEL su dati ISTAT (Regioni a statuto ordinario, Sicilia e Sardegna)
3
4. Totale Cumulato
2007-2014
Manovra 2015
DDL Stabilità
(milioni di euro)
Totale manovra 16.283 1.203
di cui Patto e nuova contabilità dal 2015 8.727 -285
di cui taglio trasferimenti erariali 7.556 1.488
"Costi della politica" 118
taglio D.L. 78/2010 2.500
taglio D.L. 201/2011 1.450
taglio D.L. 95/2012 2.500 100
taglio D.L. 66/2014 376 188
taglio da revisione IMU cat. D 171
taglio DDL. Stabilità 2015 1.200
taglio occulto ICI/IMU 441
Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF e Ministero dell'Interno
4
5. ANNI 2010-2014
TAGLIO ALLE
RISORSE
MANOVRA
STATALE DI PATTO
TOTALE DELLA
MANOVRA STATALE
Dati provinciali procapite
VALORE MASSIMO
Milano 170 55 226
VALORE MINIMO
Lodi 91 50 140
Monza e della Brianza 110 46 156
LOMBARDIA 123 59 182
Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF e Ministero dell'Interno
5
6. INVESTIMENTI FISSI LORDI DEI COMUNI ITALIANI 2008-2012
Milioni di euro
Variazione
cumulata
2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012
Valori assoluti 14.742 15.049 12.719 12.041 11.284 -3.458
Variazione % annua 2,1% -15,5% -5,3% -6,3% -23,5%
Fonte: elaborazioni IFEL su dati ISTAT
INVESTIMENTI FISSI LORDI DEI COMUNI LOMBARDI 2008-2012
Milioni di euro
Variazione
cumulata
2008 2009 2010 2011 2012 2008-2012
Valori assoluti 2.249 2.204 1.867 1.940 1.933 -317
Variazione % annua -2,0% -15,3% 3,9% -0,4% -14,1%
Fonte: elaborazioni IFEL su dati ISTAT
6
7. Entrate e Spese valide ai fini del
Patto di Stabilità Interno 2010 2012 VAR. %
Valori in milioni di euro
Entrate correnti (accertamenti) 7.287 8.332 14,3%
Spese correnti (impegni) 7.066 7.208 2,0%
Entrate in conto capitale (riscossioni) 1.320 896 -32,1%
Spese in conto capitale (pagamenti) 1.319 1.456 10,4%
Fonte: elaborazioni IFEL su dati MEF (452 Enti monitorati per ciascun anno considerato)
• l’utilizzo della leva fiscale consente un aumento delle entrate correnti pari al 14,3%;
• la spesa corrente si mantiene sui livelli storici, pur dovendo fronteggiare i vincoli del
Patto;
• lo sforzo fiscale richiesto ai cittadini viene impiegato anche per sostenere gli
investimenti, in un contesto di forte contrazione delle entrate in conto capitale
7
8.
9. E’ VERO CHE LA
SPESA DEI COMUNI
CON DIMINUISCE
MAI ?
MA I SERVIZI CHE
RICEVO SONO
COERENTI CON LE
TASSE CHE PAGO ?
COME VALUTO SE IL
MIO COMUNE
SPRECA LE RISORSE
?
10. 10
Fabbisogni standard
Il fabbisogno standard è il livello di
spesa ritenuto congruo e coerente per
ogni servizio erogato.
Tiene conto della tipologia di Comune,
del livello di domanda del servizio e dei
costi delle sue componenti.
Costi standard
Il costo standard è il valore assegnato alla
produzione di una singola unità di bene o
servizio.
La determinazione del costo standard
presuppone la misurabilità del bene o
servizio prodotto
11. SPESA
STORICA
11
COSTI STANDARD
MAGGIORE/MINORE
SFORZO FISCALE
EFFICIENZA/
SPRECHI
FABBISOGNI
STANDARD
12. COMUNE X (1000 ab)
Fabbisogno std = 100
Diversa struttura dei costi
(anzianità personale, valori immobiliari,
morfologia, infrastrutture, etc.)
Diversa struttura della domanda
(composizione demografica, fattori di
carico, dimensione territoriale, reddito,
etc.)
COMUNE Y (1000 ab)
Fabbisogno std = 150
COMUNE X (1000 ab)
Spesa storica = 120
Il criterio di riparto dei
trasferimenti su base
capitaria non tiene conto
delle differenti strutture di
costo e di domanda degli
enti
COMUNE Y (1000 ab)
Spesa storica = 120
Inefficienza? No.
Risorse sufficienti a coprire i fabbisogni.
Possibili servizi extra o più qualità
La valutazione
dell’efficacia in
termini di
quantità/qualità dei
servizi resi rispetto
alla spesa spetta ai
cittadini
Efficienza? No.
Risorse insufficienti a coprire i fabbisogni
Possibili servizi inferiori o meno qualità
12
13. La capacità fiscale standard rappresenta la quantità di risorse potenziali di cui il Comune
può disporre senza esercitare lo sforzo fiscale.
La conoscenza delle capacità fiscali, assieme ai fabbisogni standard, determina lo spazio
ordinario di autonomia del Comune e, di conseguenza, i flussi di perequazione.
13
Il calcolo delle capacità fiscali (gruppo di lavoro IFEL-MEF-SOSE) è stato effettuato tenendo
conto di:
- Gettiti standard da basi imponibili patrimoniali (IMU, TASI) e reddituali ( Addiz.
IRPEF, a meno che non sia abolita) calcolati ad aliquota di base
- Gettito da tributi minori e tariffe, stimato sulla base di indicatori di reddito e
ricchezza e di fattori di contesto
- Considerazione prudente dell’evasione sulla componente immobiliare, per
incentivare il recupero
Non viene considerato il gettito TARI, destinato a coprire l’intero costo del servizio
14. COMUNE X (1000 ab)
Fabbisogno std = 100
Spesa storica = 120
Capacità fiscale = 100
COMUNE Y (1000 ab)
Fabbisogno std = 150
Spesa storica = 120
Capacità fiscale = 150
MAGGIORE PRESSIONE FISCALE
Maggiori servizi/qualità o
inefficienze/sprechi?
Flussi perequativi = 0
(il Comune dispone di
risorse standard uguali
ai fabbisogni standard)
Sforzo fiscale =
20
Sforzo fiscale =
-30
MINORE PRESSIONE FISCALE
Minori servizi/qualità o efficienza?
Lo stabilisce il
cittadino…aiutato
anche da confronti
sulla base di
indicatori
14
15.
16. COSA DEVE FARE IL
MIO COMUNE PER
MIGLIORARE
L’EFFICIENZA ?
LE UNIONI DEI
COMUNI SERVONO
?
COME POSSO
ESSERE PIU’
INFORMATO SUL
LAVORO DEL MIO
COMUNE ?
17. STRUMENTI DI AUTODIAGNOSI
L’analisi dei fabbisogni standard consente di predisporre un set di indicatori di tipo gestionale,
utile anche a fini di efficientamento della spesa, per la convergenza verso i livelli dei
fabbisogni standard.
GLI INDICATORI
• Indicatori di fabbisogno di personale per singolo servizio o funzione comunale,
utilizzabili per rivedere gli assetti dell’organico comunale (rapporto dirigenti/impiegati,
rapporto addetti/servizio prodotto)
• Indicatori di scala di produzione, per valutare ipotesi di aggregazione con altri Comuni
(spesa standard per dimensione comunale, numero addetti per classi di fabbisogno
standard)
• Indicatori di prezzo medio di acquisto, per valutare i possibili margini di efficientamento
attraverso gare o centrali uniche d’acquisto (costo affitti al mq, costo energia per Kwh,
costo assicurazioni per auto, costo riscaldamento per superficie etc.)
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18. Gestione dei servizi in forma associata
• Costo servizio Anagrafe in Comune 1.000 abitanti = 42€ pro capite
• Costo servizio Anagrafe in Comune 12.000 abitanti = 18€ pro capite
Efficientamento degli approvvigionamenti – Centrale unica di acquisto
• Spesa media per informatica = 740€ per postazione
• Spesa standard per informatica = 650€ per postazione
Revisione dei contratti di fornitura
• Costo del riscaldamento medio Lombardia = 40€ per mq
• Costo del riscaldamento «standard» Lombardia = 30€ per mq
Ottimizzazione della gestione ordinaria
• Costo impianti di illuminazione tradizionali (consumo + manutenzioni) = 200€ a punto luce
• Costo impianto a led = 120/140€ a punto luce (-30/40%)
18
Hinweis der Redaktion
Nel periodo 2010-2014 i Comuni lombardi subiscono una stretta finanziaria di circa 1,8 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi in ragione dei tagli ai trasferimenti erariali e circa 580 milioni per effetto dell’aggravio di Patto
All’interno del territorio regionale, in termini procapite il sacrificio maggiore si registra nella provincia di Milano (226 euro), quello minore nella provincia di Lodi (140 euro), mentre per la provincia di Monza e della Brianza il valore si attesta sui 156 euro, a fronte di un valore regionale pari a 182 euro procapite
La valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale.
L'agenda digitale.
Le unioni e le associazioni di Comuni per condividere acquisti, servizi, strutture.
Le partnership pubblico – privato.
I fondi europei.