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Metodi di discussione in classe per
favorire la partecipazione degli
studenti
Claudia Matini
info@claudiamatini.it
CORSO ONLINELA TECNICA DELLA SCUOLA
Due parole sulla docente online
www.claudiamatini.it
www.scintille.it
Programma
3
Perché usare metodi di discussione
Le competenze chiave europee
Elementi di motivazione all’apprendimento
Apprendimento attivo: perché funziona
Educare alla discussione
Logica dell’insegnamento delle abilità necessarie
Le abilità dell’insegnante
Alcune tecniche per fare pratica
Razzo a 4 stadi
Gettoni per parlare e tecniche di gestione della
comunicazione
Programma
4
Metodi di discussione
La discussione
Tipi, orientamenti
Le fasi
Le abilità dell’insegnante
I ruoli
Brainstorming classico e variazioni
Tecniche cooperative
Learning together informale: tecniche di lavoro per
la coppia
Condivisione tra saggi
La controversia
Il debate
Obiettivi dell’intervento
• Avviare la riflessione sulla discussione in classe
• Favorire la conoscenza dei presupposti teorici
• Promuovere la consapevolezza dei bisogni psicologici
degli allievi
• Illustrare alcune tecniche di discussione
• Sostenere lo sviluppo della competenza per gestire le
discussioni
Perché usare metodi di discussione
a scuola?
Imparare a parlare, a esprimersi, a dialogare non significa solo
sviluppare capacità di argomentazione, ma anche la capacità di
trovare idee, la flessibilità nel sostenere una posizione che non sia
quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza,
l’apertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri,
l’ironia e l’eloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo
piacevole.
…l’arte del dibattere sviluppa il pensiero critico e le competenze
comunicative; promuove l’autostima e la consapevolezza culturale;
abitua a saper strutturare un discorso e sostenere le proprie
argomentazioni, a ricercare e selezionare le fonti; ad essere
cittadini consapevoli ed informati.
(dal documento di base della rete WeDebate)
http://www.wedebate.org/il-progetto.html
8 competenze chiave europee
Raccomandazione 2018/C 189/01
1. competenza alfabetica funzionale,
2. competenza multilinguistica,
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Metodi di discussione
1.attivo
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3.collaborativo
4.intenzionale
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6.contestualizzato
7.riflessivo
Obiettivo: apprendimento significativo, cioè
David Jonassen, 1993
COME?
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• Esplorazione
• Scrittura
• Modellamento
• Comunicazione
• Progettazione
• Visualizzazione
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Operazioni che distinguono l’apprendimento
significativo
David Jonassen, 1993
DibattitoDiscussione d’aula Controversia
costruttiva
Circle time
Tecniche di cooperative learning:
Center piece
Mix pair discuss
Mix pair share…
Brainstorming
Dialettica e retorica in aula
https://www.youtube.com/watch?v=YXZamW4-Ysk
Brainstorming
Tecniche:
1. NOMINAL GROUP BRAINSTORMING
(3’17’’)
2. GROUP PASSING TECHNIQUE (4’)
3. QUESTION BRAINSTORMING
Circle time
• I partecipanti si dispongono in cerchio con un
conduttore che ha il ruolo di sollecitare e
coordinare il dibattito entro un termine
temporale prefissato.
• La successione degli interventi secondo l’ordine
del cerchio va rigorosamente rispettata.
• Il conduttore assume il ruolo di interlocutore
privilegiato nel porre domande o nel fornire
risposte.
https://www.tecnicadellascuola.it/circle-time-come-migliorare-la-comunicazione-in-classe
momento di parità, dove tutti riescono a vedersi in
faccia e ad esprimere le proprie opinioni e emozioni
liberamente
Circle time
Obiettivi:
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Cosa è il Cooperative Learning?
Cooperative Learning
è un insieme di tecniche di conduzione della
classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli
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Johnson , Johnson e Holubec, 1994
Dialettica e retorica in aula
DibattitoDiscussione d’aula Controversia
costruttiva
due elementi (singoli o gruppi) si
confrontano su posizioni incompatibili tra
loro e vengono valutati in base al grado di
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Dibattito
• Definire l’obiettivo del dibattito
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1.Domande incrociate
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piccoli gruppi arrivano alla
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Fasi della controversia
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coppia e tempo di preparare posizione
2. A turno ciascuna delle coppie presenta la propria
argomentazione. L'altra coppia ascolta, prende
appunti e chiede chiarimenti
3. Le coppie discutono per sostenere le rispettive
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4. Le coppie si scambiano le posizioni e
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5. Le coppie dibattono nuovamente. Quindi
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Educare alla discussione
Obiettivi delle tecniche di discussione
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nell’apprendimento
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vivere in democrazia, come ascolto
attivo e capacità linguistiche
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4. Stimolare il pensiero analitico e quello
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Il razzo a 4 stadi, un
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GETTONI PER PARLARE (S. Kagan)
Dove trovare altre strutture?
www.scintille.it
Concludiamo con alcune regole generali
prevede una interazione anche non-
gerarchica tra le persone per
conseguire un obiettivo di
apprendimento e si svolge con il
gruppo classe
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solving assieme
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comprensione
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Progettazione
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Strategie cognitive da stimolare per la ricerca delle prove
• Domande per chiarificare la risposta
• Domande per giustificare la risposta
• Domande per rifocalizzare attenzione su un
concetto chiave
• Suggerire indizi
• Promuovere interazioni tra studenti
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• Favorire integrazione con altri
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In itinere:
• Fatta da insegnante
• Osservazione di dinamiche e in rapporto agli
obiettivi
Finale su scala da 1 a 5
• Fatta da insegnante, leader dei gruppi e
partecipanti
• Risultati procedurali, cognitivi, affettivi,
comunicativi e morali
Come valutare la discussione
BIBLIOGRAFIA
Bezzi, C., Baldini, I. (2006). Il brainstorming. Pratica e teoria, Milano: Franco
Angeli.
Cohen E. (1999), Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività,
Trento, Erickson (Appendice A)
De Conti, M., Giangrande, M., Debate. Pratica, teoria e pedagogia, Pearson,
Milano 2017.
Gherardi, V. (2013). Metodologie e didattiche attive. Roma: Aracne Editrice.
Johnson D., Johnson R., Holubec E., Apprendimento cooperativo in classe.
Erickson Trento 1996
Kagan S., Apprendimento cooperativo. L’approccio strutturale. Edizioni
Lavoro Roma 2000
Matini, C. Cooperative learning: istruzioni per l’uso. Perugia – ELF, 2019
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Metodi di discussione per la didattica

  • 1. Metodi di discussione in classe per favorire la partecipazione degli studenti Claudia Matini info@claudiamatini.it CORSO ONLINELA TECNICA DELLA SCUOLA
  • 2. Due parole sulla docente online www.claudiamatini.it www.scintille.it
  • 3. Programma 3 Perché usare metodi di discussione Le competenze chiave europee Elementi di motivazione all’apprendimento Apprendimento attivo: perché funziona Educare alla discussione Logica dell’insegnamento delle abilità necessarie Le abilità dell’insegnante Alcune tecniche per fare pratica Razzo a 4 stadi Gettoni per parlare e tecniche di gestione della comunicazione
  • 4. Programma 4 Metodi di discussione La discussione Tipi, orientamenti Le fasi Le abilità dell’insegnante I ruoli Brainstorming classico e variazioni Tecniche cooperative Learning together informale: tecniche di lavoro per la coppia Condivisione tra saggi La controversia Il debate
  • 5. Obiettivi dell’intervento • Avviare la riflessione sulla discussione in classe • Favorire la conoscenza dei presupposti teorici • Promuovere la consapevolezza dei bisogni psicologici degli allievi • Illustrare alcune tecniche di discussione • Sostenere lo sviluppo della competenza per gestire le discussioni
  • 6. Perché usare metodi di discussione a scuola?
  • 7. Imparare a parlare, a esprimersi, a dialogare non significa solo sviluppare capacità di argomentazione, ma anche la capacità di trovare idee, la flessibilità nel sostenere una posizione che non sia quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza, l’apertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri, l’ironia e l’eloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo piacevole. …l’arte del dibattere sviluppa il pensiero critico e le competenze comunicative; promuove l’autostima e la consapevolezza culturale; abitua a saper strutturare un discorso e sostenere le proprie argomentazioni, a ricercare e selezionare le fonti; ad essere cittadini consapevoli ed informati. (dal documento di base della rete WeDebate) http://www.wedebate.org/il-progetto.html
  • 8. 8 competenze chiave europee Raccomandazione 2018/C 189/01 1. competenza alfabetica funzionale, 2. competenza multilinguistica, 3. competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria, 4. competenza digitale, 5. competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare, 6. competenza in materia di cittadinanza, 7. competenza imprenditoriale, 8. competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
  • 10. La teoria motivazionale di Berne (Analisi Transazionale) mette in luce come le persone abbiano tre diversi bisogni fondamentali, denominati «fami»: A QUALI BISOGNI FARE ATTENZIONE? fame di stimoli fame di riconoscimento (o di carezze) fame di struttura
  • 11. FAME DI STIMOLI: varietà di voci da ascoltare e contributi concettuali diversi favoriscono attenzione e curiosità FAME DI RICONOSCIMENTO: essere ascoltato e vedere usato il proprio contributo fa stare bene FAME DI STRUTTURA: rituali e procedure di condivisione del pensiero danno sicurezza A QUALI BISOGNI FARE ATTENZIONE?
  • 13. 1.ruolo attivo dell’individuo: La motivazione sorge quando l’individuo si pone degli obiettivi 2.Rapporto tra individuo, compito e risultato: rapporto prestazione – senso di competenza 3.Strumenti che l’individuo mette in atto per raggiungere i suoi obiettivi Teorie della motivazione scolastica ci dicono che l’apprendimento dipende da…
  • 14. Parlare in pubblico e intelligenza emotiva USO DELLA COMPETENZA PERSONALE (detta anche INTRAPERSONALE): 1.Autoconsapevolezza (Conoscenza delle proprie emozioni, desideri, paure) 2.Autoregolazione (Controllo e regolazione delle proprie emozioni) 3.Motivazione (Capacità di sapersi motivare) USO DELLA COMPETENZA SOCIALE (detta anche INTERPERSONALE): 1.Empatia (Riconoscimento delle emozioni, i desideri e i motivi altrui) 2.Abilità relazionali (Gestione delle relazioni sociali tra individui e nel gruppo) D. Goleman Lavorare con intelligenza emotiva” (2000),
  • 17. • Investigazione • Esplorazione • Scrittura • Modellamento • Comunicazione • Progettazione • Visualizzazione • valutazione Operazioni che distinguono l’apprendimento significativo David Jonassen, 1993
  • 18. DibattitoDiscussione d’aula Controversia costruttiva Circle time Tecniche di cooperative learning: Center piece Mix pair discuss Mix pair share… Brainstorming Dialettica e retorica in aula
  • 19. https://www.youtube.com/watch?v=YXZamW4-Ysk Brainstorming Tecniche: 1. NOMINAL GROUP BRAINSTORMING (3’17’’) 2. GROUP PASSING TECHNIQUE (4’) 3. QUESTION BRAINSTORMING
  • 20. Circle time • I partecipanti si dispongono in cerchio con un conduttore che ha il ruolo di sollecitare e coordinare il dibattito entro un termine temporale prefissato. • La successione degli interventi secondo l’ordine del cerchio va rigorosamente rispettata. • Il conduttore assume il ruolo di interlocutore privilegiato nel porre domande o nel fornire risposte. https://www.tecnicadellascuola.it/circle-time-come-migliorare-la-comunicazione-in-classe
  • 21. momento di parità, dove tutti riescono a vedersi in faccia e ad esprimere le proprie opinioni e emozioni liberamente Circle time Obiettivi: • facilitare la comunicazione tra pari • approfondire la conoscenza reciproca tra gli alunni • creare integrazione all’interno della classe • valorizzare le competenze dei singoli e del gruppo • prevenire e risolvere eventuali conflittualità all’interno della classe https://www.youreduaction.it/circle-time-metodologia-efficace-per-gestione-della-classe/
  • 22. Cosa è il Cooperative Learning? Cooperative Learning è un insieme di tecniche di conduzione della classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono valutazioni sulla base dei risultati conseguiti (Comoglio, 1996, 24)
  • 23. Centrotavola (Centerpiece): brainstorming in cooperative learning (S. Kagan) https://www.scintille.it/centrotavola-centerpiece/
  • 25. Discussione tra frutti (tecnica cooperativa) https://www.scintille.it/discussione-tra-frutti/
  • 26. Discussione focalizzata intermittente Discussione focalizzata iniziale Discussioni focalizzate intermittenti Discussione focalizzata di chiusura Johnson , Johnson e Holubec, 1994
  • 27. Dialettica e retorica in aula DibattitoDiscussione d’aula Controversia costruttiva
  • 28. due elementi (singoli o gruppi) si confrontano su posizioni incompatibili tra loro e vengono valutati in base al grado di efficacia nel lavoro Dibattito
  • 29. • Definire l’obiettivo del dibattito • Formare piccoli gruppi di lavoro (liberi o definiti da insegnante) • Assegnare il tema, anche non curricolare (stimolante, poco noto, controverso, divisivo) • Definire le regole e fornire i materiali (o verificare quanto portato dagli studenti) • Tempi • Fonti/materiali • Strumenti di lavoro (no tecnologie) • Valutazione autentica (rubriche) • Rispetto di tempi e mezzi • Creatività, completezza delle tesi presentate Come realizzarlo?
  • 30. Strutture dibattito 1.Domande incrociate 2.Domande del pubblico 3.A controargomentazioni https://www.youtube.com/watch?v=aCaLOQgtne8
  • 32. Controversia piccoli gruppi arrivano alla comprensione profonda di un contenuto attraverso un processo di studio che opera prima per antitesi e poi per sintesi https://www.scintille.it/la-controversia-di-johnson-e-johnson/
  • 33. Fasi della controversia 1. Assegnazione del compito da svolgere a ciascuna coppia e tempo di preparare posizione 2. A turno ciascuna delle coppie presenta la propria argomentazione. L'altra coppia ascolta, prende appunti e chiede chiarimenti 3. Le coppie discutono per sostenere le rispettive posizioni. 4. Le coppie si scambiano le posizioni e approfondiscono 5. Le coppie dibattono nuovamente. Quindi abbandonano la difesa delle posizioni e cercano una nuova posizione attraverso il consenso.
  • 35. Obiettivi delle tecniche di discussione 1. Rafforzare il livello di performance nell’apprendimento 2. Coltivare le abilità sociali necessarie per vivere in democrazia, come ascolto attivo e capacità linguistiche 3. Favorire lo sviluppo del pensiero etico 4. Stimolare il pensiero analitico e quello critico 5. Favorire la capacità di fare domande
  • 36. Il razzo a 4 stadi, un modo per insegnare le abilità sociali utili alla discussione Epstein, 1972 https://www.scintille.it/il-razzo-a-quattro-stadi/
  • 38. Dove trovare altre strutture? www.scintille.it
  • 39. Concludiamo con alcune regole generali
  • 40. prevede una interazione anche non- gerarchica tra le persone per conseguire un obiettivo di apprendimento e si svolge con il gruppo classe Discussione d’aula
  • 41. • Selezione argomento: • problematizzabile? • Ricco di argomentazioni? • Valutazione abilità studenti: hanno le risorse? • Tempo a disposizione? • Quali istruzioni dare? • Come stimolare riflessione e pensiero critico? All’inizio: • Sollecitare studio approfondito dell’argomento • Chiarificare termini e concetti chiave • Definire obiettivi della discussione Progettazione della discussione in classe
  • 42. • Tipo di interazione desiderata • Diretta dall’insegnante: stile domanda-risposta • Centrata sul gruppo: autonomi • Collaborativa: insegnante assieme agli studenti • Direzione • Informativa: riflettere assieme su un’attività comune • Selezione di problema: seguire il processo di problem solving assieme • Esplicativa: analisi e descrizione di situazioni per comprensione • Predittiva: formulazione e analisi di ipotesi • Regolativa : scelta di regole comuni Progettazione
  • 43. Realizzazione Presentazione del tema in modo motivante Guidare la discussione Strategie cognitive da stimolare per la ricerca delle prove • Domande per chiarificare la risposta • Domande per giustificare la risposta • Domande per rifocalizzare attenzione su un concetto chiave • Suggerire indizi • Promuovere interazioni tra studenti
  • 44. • Fare sommario con gli studenti • Favorire integrazione con altri argomenti • favorire applicazione ad altre situazioni Come chiudere la discussione
  • 45. In itinere: • Fatta da insegnante • Osservazione di dinamiche e in rapporto agli obiettivi Finale su scala da 1 a 5 • Fatta da insegnante, leader dei gruppi e partecipanti • Risultati procedurali, cognitivi, affettivi, comunicativi e morali Come valutare la discussione
  • 46. BIBLIOGRAFIA Bezzi, C., Baldini, I. (2006). Il brainstorming. Pratica e teoria, Milano: Franco Angeli. Cohen E. (1999), Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività, Trento, Erickson (Appendice A) De Conti, M., Giangrande, M., Debate. Pratica, teoria e pedagogia, Pearson, Milano 2017. Gherardi, V. (2013). Metodologie e didattiche attive. Roma: Aracne Editrice. Johnson D., Johnson R., Holubec E., Apprendimento cooperativo in classe. Erickson Trento 1996 Kagan S., Apprendimento cooperativo. L’approccio strutturale. Edizioni Lavoro Roma 2000 Matini, C. Cooperative learning: istruzioni per l’uso. Perugia – ELF, 2019
  • 47. I NOSTRI CORSI PER LE SCUOLE vai alla sezione del sito www.scintille.it CATALOGO
  • 49. Visita il mio sito www.claudiamatini.it