Le slide sono un estratto del corso online sui metodi di discussione, mirati a favorire la partecipazione attiva degli studenti e favorire un apprendimento signiticativo.
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Progetto SLOOP2desc. Corso di formazione online "Progettare e sviluppare corsi in rete e risorse didattiche basati sullo standard EUCIP"
Modulo 4: La didattica per competenze e i quadri di riferimento europei
Unità: Competenze chiave
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
Nella società mediatica del “villaggio globale”, tutti noi siamo continuamente esposti a messaggi comunicativi con finalità persuasive. E' stato calcolato che in media siamo esposti a circa duemila messaggi pubblicitari al giorno.
Cosa fa sì che un messaggio possa modificare i nostri atteggiamenti, cioè avere o meno un effetto persuasivo?
Cosa rende efficace una campagna pubblicitaria?
Quali sono i “trucchi” vecchi e nuovi che servono per manipolarci e come funzionano?
Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.
La comunicazione nella formazione sta evolvendosi verso nuove modalità di interazione. Dalla riflessività, alla partecipazione attiva, alla costruzione biunivoca di percorsi di formazione e capitalizzazione di significati.
Cooperative learning: istruzioni per l'usoClaudia Matini
Presentazione del volume di Claudia Matini, "Cooperative learning: istruzioni per l'uso", edito nel 2019. Nelle slide un approfondimento della teoria sull'apprendimento cooperativo, degli autori principali di questo approccio educativo. Vengono proposte alcune tecniche di cooperative learning.
Didattica attiva e sviluppo della creatività in Higher Education: una relazio...
Metodi di discussione per la didattica
1. Metodi di discussione in classe per
favorire la partecipazione degli
studenti
Claudia Matini
info@claudiamatini.it
CORSO ONLINELA TECNICA DELLA SCUOLA
2. Due parole sulla docente online
www.claudiamatini.it
www.scintille.it
3. Programma
3
Perché usare metodi di discussione
Le competenze chiave europee
Elementi di motivazione all’apprendimento
Apprendimento attivo: perché funziona
Educare alla discussione
Logica dell’insegnamento delle abilità necessarie
Le abilità dell’insegnante
Alcune tecniche per fare pratica
Razzo a 4 stadi
Gettoni per parlare e tecniche di gestione della
comunicazione
4. Programma
4
Metodi di discussione
La discussione
Tipi, orientamenti
Le fasi
Le abilità dell’insegnante
I ruoli
Brainstorming classico e variazioni
Tecniche cooperative
Learning together informale: tecniche di lavoro per
la coppia
Condivisione tra saggi
La controversia
Il debate
5. Obiettivi dell’intervento
• Avviare la riflessione sulla discussione in classe
• Favorire la conoscenza dei presupposti teorici
• Promuovere la consapevolezza dei bisogni psicologici
degli allievi
• Illustrare alcune tecniche di discussione
• Sostenere lo sviluppo della competenza per gestire le
discussioni
7. Imparare a parlare, a esprimersi, a dialogare non significa solo
sviluppare capacità di argomentazione, ma anche la capacità di
trovare idee, la flessibilità nel sostenere una posizione che non sia
quella propria quando si svolge un ruolo di rappresentanza,
l’apertura mentale che permette di accettare la posizione degli altri,
l’ironia e l’eloquenza che contribuiscono a rendere il dialogo
piacevole.
…l’arte del dibattere sviluppa il pensiero critico e le competenze
comunicative; promuove l’autostima e la consapevolezza culturale;
abitua a saper strutturare un discorso e sostenere le proprie
argomentazioni, a ricercare e selezionare le fonti; ad essere
cittadini consapevoli ed informati.
(dal documento di base della rete WeDebate)
http://www.wedebate.org/il-progetto.html
8. 8 competenze chiave europee
Raccomandazione 2018/C 189/01
1. competenza alfabetica funzionale,
2. competenza multilinguistica,
3. competenza matematica e competenza in scienze,
tecnologie e ingegneria,
4. competenza digitale,
5. competenza personale, sociale e capacità di
imparare a imparare,
6. competenza in materia di cittadinanza,
7. competenza imprenditoriale,
8. competenza in materia di consapevolezza ed
espressione culturali.
10. La teoria motivazionale di Berne (Analisi
Transazionale) mette in luce come le persone
abbiano tre diversi bisogni fondamentali,
denominati «fami»:
A QUALI BISOGNI FARE ATTENZIONE?
fame di stimoli
fame di riconoscimento (o di
carezze)
fame di struttura
11. FAME DI STIMOLI:
varietà di voci da ascoltare e contributi
concettuali diversi favoriscono attenzione e
curiosità
FAME DI RICONOSCIMENTO:
essere ascoltato e vedere usato il
proprio contributo fa stare bene
FAME DI STRUTTURA:
rituali e procedure di condivisione
del pensiero danno sicurezza
A QUALI BISOGNI FARE ATTENZIONE?
13. 1.ruolo attivo dell’individuo: La motivazione
sorge quando l’individuo si pone degli
obiettivi
2.Rapporto tra individuo, compito e
risultato: rapporto prestazione – senso di
competenza
3.Strumenti che l’individuo mette in atto
per raggiungere i suoi obiettivi
Teorie della motivazione scolastica ci dicono
che l’apprendimento dipende da…
14. Parlare in pubblico e intelligenza emotiva
USO DELLA COMPETENZA PERSONALE (detta anche
INTRAPERSONALE):
1.Autoconsapevolezza (Conoscenza delle proprie emozioni, desideri,
paure)
2.Autoregolazione (Controllo e regolazione delle proprie emozioni)
3.Motivazione (Capacità di sapersi motivare)
USO DELLA COMPETENZA SOCIALE (detta anche INTERPERSONALE):
1.Empatia (Riconoscimento delle emozioni, i desideri e i motivi
altrui)
2.Abilità relazionali (Gestione delle relazioni sociali tra individui e nel
gruppo)
D. Goleman Lavorare con intelligenza emotiva” (2000),
20. Circle time
• I partecipanti si dispongono in cerchio con un
conduttore che ha il ruolo di sollecitare e
coordinare il dibattito entro un termine
temporale prefissato.
• La successione degli interventi secondo l’ordine
del cerchio va rigorosamente rispettata.
• Il conduttore assume il ruolo di interlocutore
privilegiato nel porre domande o nel fornire
risposte.
https://www.tecnicadellascuola.it/circle-time-come-migliorare-la-comunicazione-in-classe
21. momento di parità, dove tutti riescono a vedersi in
faccia e ad esprimere le proprie opinioni e emozioni
liberamente
Circle time
Obiettivi:
• facilitare la comunicazione tra pari
• approfondire la conoscenza reciproca tra gli alunni
• creare integrazione all’interno della classe
• valorizzare le competenze dei singoli e del gruppo
• prevenire e risolvere eventuali conflittualità
all’interno della classe
https://www.youreduaction.it/circle-time-metodologia-efficace-per-gestione-della-classe/
22. Cosa è il Cooperative Learning?
Cooperative Learning
è un insieme di tecniche di conduzione della
classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli
gruppi per attività di apprendimento e ricevono
valutazioni sulla base dei risultati conseguiti
(Comoglio, 1996, 24)
28. due elementi (singoli o gruppi) si
confrontano su posizioni incompatibili tra
loro e vengono valutati in base al grado di
efficacia nel lavoro
Dibattito
29. • Definire l’obiettivo del dibattito
• Formare piccoli gruppi di lavoro (liberi o definiti da
insegnante)
• Assegnare il tema, anche non curricolare (stimolante, poco
noto, controverso, divisivo)
• Definire le regole e fornire i materiali (o verificare quanto
portato dagli studenti)
• Tempi
• Fonti/materiali
• Strumenti di lavoro (no tecnologie)
• Valutazione autentica (rubriche)
• Rispetto di tempi e mezzi
• Creatività, completezza delle tesi presentate
Come realizzarlo?
32. Controversia
piccoli gruppi arrivano alla
comprensione profonda di un
contenuto attraverso un processo di
studio che opera prima per antitesi e
poi per sintesi
https://www.scintille.it/la-controversia-di-johnson-e-johnson/
33. Fasi della controversia
1. Assegnazione del compito da svolgere a ciascuna
coppia e tempo di preparare posizione
2. A turno ciascuna delle coppie presenta la propria
argomentazione. L'altra coppia ascolta, prende
appunti e chiede chiarimenti
3. Le coppie discutono per sostenere le rispettive
posizioni.
4. Le coppie si scambiano le posizioni e
approfondiscono
5. Le coppie dibattono nuovamente. Quindi
abbandonano la difesa delle posizioni e cercano
una nuova posizione attraverso il consenso.
35. Obiettivi delle tecniche di discussione
1. Rafforzare il livello di performance
nell’apprendimento
2. Coltivare le abilità sociali necessarie per
vivere in democrazia, come ascolto
attivo e capacità linguistiche
3. Favorire lo sviluppo del pensiero etico
4. Stimolare il pensiero analitico e quello
critico
5. Favorire la capacità di fare domande
36. Il razzo a 4 stadi, un
modo per insegnare le
abilità sociali utili alla
discussione
Epstein, 1972
https://www.scintille.it/il-razzo-a-quattro-stadi/
40. prevede una interazione anche non-
gerarchica tra le persone per
conseguire un obiettivo di
apprendimento e si svolge con il
gruppo classe
Discussione d’aula
41. • Selezione argomento:
• problematizzabile?
• Ricco di argomentazioni?
• Valutazione abilità studenti: hanno le risorse?
• Tempo a disposizione?
• Quali istruzioni dare?
• Come stimolare riflessione e pensiero critico?
All’inizio:
• Sollecitare studio approfondito dell’argomento
• Chiarificare termini e concetti chiave
• Definire obiettivi della discussione
Progettazione della discussione in classe
42. • Tipo di interazione desiderata
• Diretta dall’insegnante: stile domanda-risposta
• Centrata sul gruppo: autonomi
• Collaborativa: insegnante assieme agli studenti
• Direzione
• Informativa: riflettere assieme su un’attività comune
• Selezione di problema: seguire il processo di problem
solving assieme
• Esplicativa: analisi e descrizione di situazioni per
comprensione
• Predittiva: formulazione e analisi di ipotesi
• Regolativa : scelta di regole comuni
Progettazione
43. Realizzazione
Presentazione del tema in modo motivante
Guidare la discussione
Strategie cognitive da stimolare per la ricerca delle prove
• Domande per chiarificare la risposta
• Domande per giustificare la risposta
• Domande per rifocalizzare attenzione su un
concetto chiave
• Suggerire indizi
• Promuovere interazioni tra studenti
44. • Fare sommario con gli studenti
• Favorire integrazione con altri
argomenti
• favorire applicazione ad altre situazioni
Come chiudere la discussione
45. In itinere:
• Fatta da insegnante
• Osservazione di dinamiche e in rapporto agli
obiettivi
Finale su scala da 1 a 5
• Fatta da insegnante, leader dei gruppi e
partecipanti
• Risultati procedurali, cognitivi, affettivi,
comunicativi e morali
Come valutare la discussione
46. BIBLIOGRAFIA
Bezzi, C., Baldini, I. (2006). Il brainstorming. Pratica e teoria, Milano: Franco
Angeli.
Cohen E. (1999), Organizzare i gruppi cooperativi. Ruoli, funzioni, attività,
Trento, Erickson (Appendice A)
De Conti, M., Giangrande, M., Debate. Pratica, teoria e pedagogia, Pearson,
Milano 2017.
Gherardi, V. (2013). Metodologie e didattiche attive. Roma: Aracne Editrice.
Johnson D., Johnson R., Holubec E., Apprendimento cooperativo in classe.
Erickson Trento 1996
Kagan S., Apprendimento cooperativo. L’approccio strutturale. Edizioni
Lavoro Roma 2000
Matini, C. Cooperative learning: istruzioni per l’uso. Perugia – ELF, 2019
47. I NOSTRI CORSI PER LE SCUOLE
vai alla sezione del sito www.scintille.it
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