Stellen Sie sich ein Land vor, in dem auf jedes
Kind 222 000 Euro Staatsschulden kommen, seit
Jahren die Produktivität stagniert, das Bruttoinlandprodukt
(BIP) schrumpft und Arbeitslosigkeit,
Ungleichheit sowie Armut wachsen. Dort
betragen Steuerhinterziehung und Schattenwirtschaft
ein Fünftel des BIP. Jedes Jahr wandern
Zehntausende junge Uni-Absolventen aus. Es ist
keine stabile Regierung möglich (62 Regierungen
in 68 Jahren). Die meisten Bürger verachten die
Classe politique. Nein, es ist nicht Griechenland.
Es ist Italien, das grösste der fünf GIIPS-Länder
(Griechenland, Irland, Italien, Portugal und Spanien),
die als starke Risikofaktoren für den Euro
gelten. Was, wenn Italien das nächste Griechenland
wird?
Von den möglichen Heilmitteln für Italien wäre
ein einziges sofort und zum Nulltarif einsetzbar:
das Wahlalter für den Senat von 25 auf 18 Jahre
zu senken. Nur in Italien geniesst man die vollen
politischen Rechte erst im Alter von 25. Im Rest
der Welt liegt das Wahlalter zwischen 16 und 21
Jahren, in den meisten Ländern bei 18. (........)
Estimaciones en desarrollo de software: un juego en el que todos perdemosRomén Rodríguez-Gil
¿Por qué fallan las estimaciones en desarrollo de software?, ¿qué consecuencias negativas tienen?¿cuáles son las motivaciones detrás de estas estimaciones? ¿qué alternativas existen?
Teresa Clotilde Ojeda Sánchez: presenta el Manual elaborado por el Programa Aprende perteneciente a la Consejería de Fomento de la Junta de Castilla y León - España
En él enseña a los alumn@s de 6 a 8 años acerca del uso del internet, televisión y videojuegos, así como sus derechos.en el internet y el decálogo aprobado por la UNICEF.
Norsk Presseforbund har satt ned et eget lydloggutvalg som nå gjennomgår de ulike offentlige lydloggkildene og hvilke regler som gjelder for innsyn. Høsten 2011 ble Helse Nordmøre og Romsdal tvunget av Helsedepartementet til å gi fra seg en lydlogg til Brennpunkt i samband med programmet «Det tapte minuttene» Pressens krav om innsyn i lydlogger ble ytterligere aktualisert gjennom hendelsen 22.juli 2011. Norsk Presseforbund arbeider nå for å sikre norske journalister innsyn i flere lydloggkilder: AMK, Politi, Brann, Avinor, Jernbaneverket, Departementenes sentralbord , Telenors Kystradio og Statens Havarikommisjoner. Reglene er uklare, og innsynsspørsmål behandles svært ulikt fra etat til etat. Hva kan vi få innsyn i, og hvor møter vi stengte dører. Journalist Øyvind Johan Heggstad fra NRK forteller om erfaringene med innsyn i lydlogger, og om arbeidet Norsk Presseforbunds lydloggutvalg for å sikre norske journalister tilgang til disse opptakene.
When working on a project, everything becomes relevant. These are some precedents meant to inspire and inform for Design Future's current Urban Agriculture projects in the South Bronx.
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
- Vittime i bambini
- Contro l’innalzamento dei mari si possono costruire dighe. Ma per i cervelli dei nostri ragazzi non c’è diga che tenga.
- Mandate un insegnante di educazione sessuale in una classe di dodicenni. Vedrete quante cose gli insegneranno.
- Metti lo smartphone in modalità aereo. E vola con la fantasia.
- Sempre più connessi, sempre meno capaci di connettere.
- Vietare lo smartphone ai minori?
- Il digitale è un bolide senza freni e senza marcia indietro
- DDT: la Digitalizzazione Di Tutto
- Un uomo intelligente sa di essere stupido. Un robot intelligente è stupido senza saperlo.
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020morosini1952
Commento dei sei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019 - Da: Snaturati 2020
2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE”
VARIE ELEZIONI COMUNALI
Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze
dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8
marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli
Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup.
I Comuni decidono della vita quotidiana
di ognuno di noi. Possono avvelenarci
con un inceneritore o avviare la raccolta
differenziata. Fare parchi per i bambini
o porti per gli speculatori. Costruire
parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o
mantenerla sotto il loro controllo. Dai
Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a
fare politica con le liste civiche per Acqua,
Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.
1. Acqua pubblica
2. Impianti di depurazione obbligatori
per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, contributi/finanziamenti
comunali per impianti di depurazione
privati
3. Espansione del verde urbano
4. Concessioni di licenze edilizie solo per
demolizioni e ricostruzioni di edifici civili
o per cambi di destinazioni d’uso di
aree industriali dismesse
5. Piano di trasporti pubblici non inquinanti
e rete di piste ciclabili cittadine
6. Piano di mobilità per i disabili
7. Connettività gratuita per i residenti nel
Comune
8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
9. Rifiuti zero
10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come
il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti
comunali
11. Efficienza energetica
12. Favorire le produzioni locali
Estimaciones en desarrollo de software: un juego en el que todos perdemosRomén Rodríguez-Gil
¿Por qué fallan las estimaciones en desarrollo de software?, ¿qué consecuencias negativas tienen?¿cuáles son las motivaciones detrás de estas estimaciones? ¿qué alternativas existen?
Teresa Clotilde Ojeda Sánchez: presenta el Manual elaborado por el Programa Aprende perteneciente a la Consejería de Fomento de la Junta de Castilla y León - España
En él enseña a los alumn@s de 6 a 8 años acerca del uso del internet, televisión y videojuegos, así como sus derechos.en el internet y el decálogo aprobado por la UNICEF.
Norsk Presseforbund har satt ned et eget lydloggutvalg som nå gjennomgår de ulike offentlige lydloggkildene og hvilke regler som gjelder for innsyn. Høsten 2011 ble Helse Nordmøre og Romsdal tvunget av Helsedepartementet til å gi fra seg en lydlogg til Brennpunkt i samband med programmet «Det tapte minuttene» Pressens krav om innsyn i lydlogger ble ytterligere aktualisert gjennom hendelsen 22.juli 2011. Norsk Presseforbund arbeider nå for å sikre norske journalister innsyn i flere lydloggkilder: AMK, Politi, Brann, Avinor, Jernbaneverket, Departementenes sentralbord , Telenors Kystradio og Statens Havarikommisjoner. Reglene er uklare, og innsynsspørsmål behandles svært ulikt fra etat til etat. Hva kan vi få innsyn i, og hvor møter vi stengte dører. Journalist Øyvind Johan Heggstad fra NRK forteller om erfaringene med innsyn i lydlogger, og om arbeidet Norsk Presseforbunds lydloggutvalg for å sikre norske journalister tilgang til disse opptakene.
When working on a project, everything becomes relevant. These are some precedents meant to inspire and inform for Design Future's current Urban Agriculture projects in the South Bronx.
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
- Vittime i bambini
- Contro l’innalzamento dei mari si possono costruire dighe. Ma per i cervelli dei nostri ragazzi non c’è diga che tenga.
- Mandate un insegnante di educazione sessuale in una classe di dodicenni. Vedrete quante cose gli insegneranno.
- Metti lo smartphone in modalità aereo. E vola con la fantasia.
- Sempre più connessi, sempre meno capaci di connettere.
- Vietare lo smartphone ai minori?
- Il digitale è un bolide senza freni e senza marcia indietro
- DDT: la Digitalizzazione Di Tutto
- Un uomo intelligente sa di essere stupido. Un robot intelligente è stupido senza saperlo.
commento sei programmi elettorali m5s - snaturati 2020morosini1952
Commento dei sei programmi elettorali del Movimento 5 Stelle dal 2009 al 2019 - Da: Snaturati 2020
2009 – “CARTA DI FIRENZE COMUNI A CINQUE STELLE”
VARIE ELEZIONI COMUNALI
Il primo programma elettorale del Movimento fu la Carta di Firenze
dell’8 marzo 2009: 130 parole, una pagina. Essa fu adottata a Firenze l’8
marzo da un’assemblea di iscritti di diverse regioni al movimento degli
Amici di Beppe Grillo organizzati nei Meetup.
I Comuni decidono della vita quotidiana
di ognuno di noi. Possono avvelenarci
con un inceneritore o avviare la raccolta
differenziata. Fare parchi per i bambini
o porti per gli speculatori. Costruire
parcheggi o asili. Privatizzare l’acqua o
mantenerla sotto il loro controllo. Dai
Comuni a Cinque Stelle si deve ripartire a
fare politica con le liste civiche per Acqua,
Ambiente, Trasporti, Sviluppo e Energia.
1. Acqua pubblica
2. Impianti di depurazione obbligatori
per ogni abitazione non collegabile a un
impianto fognario, contributi/finanziamenti
comunali per impianti di depurazione
privati
3. Espansione del verde urbano
4. Concessioni di licenze edilizie solo per
demolizioni e ricostruzioni di edifici civili
o per cambi di destinazioni d’uso di
aree industriali dismesse
5. Piano di trasporti pubblici non inquinanti
e rete di piste ciclabili cittadine
6. Piano di mobilità per i disabili
7. Connettività gratuita per i residenti nel
Comune
8. Creazione di punti pubblici di telelavoro
9. Rifiuti zero
10. Sviluppo delle fonti rinnovabili come
il fotovoltaico e l’eolico con contributi/finanziamenti
comunali
11. Efficienza energetica
12. Favorire le produzioni locali
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
Prefazione di Michele Serra, Lorenzo Fioramonti e Federico Pizzarotti a: SNATURATI - La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri - Castelvecchi editore - 2020
--------------------------------------------
Michele Serra: Mi sono sempre chiesto come mai Morosini abbia goduto di un’attenzione
mediatica così distratta. È un po’ come se a nessuno fosse venuto
in mente di fare a Engels qualche domanda su Marx.
MICHELE SERRA
Questo libro ci ricorda come il Movimento nasca con una vocazione
social-ecologista che è la base del pensiero del Grillo “politico”.
On. LORENZO FIORAMONTI
Snaturati apre una nuova porta nel mondo del Movimento.
Una lettura fondamentale
FEDERICO PIZZAROTTI
Ai due padri noti del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio, bisogna aggiungerne un terzo: Marco Morosini, l’autore
del libro-testimonianza Snaturati1.
«il Fatto Quotidiano»
Come personalità che gli avrebbero aperto gli occhi Grillo nomina il
Premio Nobel americano Joseph Stiglitz, il sociologo tedesco Wolfgang
Sachs e lo scienziato italiano Marco Morosini, che lavora al Politecnico
di Zurigo2.
«Neue Zürcher Zeitung»
Futuro Terra Morosini Conferenze Lezioni Proiezionimorosini1952
Futuro Terra - Programma di proiezioni, conferenze, lezioni nei Marco Morosini- Patrocinatodal Ministewro dell'Ambiente, dal Provveditorato a gli studi, dalla Provincia e dal Comune di Milano
Verso sud - Proiezioni_conferenze_seminari_morosini_201007_111h26morosini1952
VERSO IL SUD - La spedizione del veliero Basile tra le montagne della Penisola Antartica - Proiezioni e conferenze di Marco Morosini - marcomorosini.eu
Cullen reducing energy demand EST 2011morosini1952
Reducing Energy Demand: What Are the Practical Limits?
Jonathan M. Cullen, Julian M. Allwood*, and Edward H. Borgstein
Cite this: Environ. Sci. Technol. 2011, 45, 4, 1711–1718
Publication Date:January 12, 2011
https://doi.org/10.1021/es102641n
Abstract
Concern over the global energy system, whether driven by climate change, national security, or fears of shortage, is being discussed widely and in every arena but with a bias toward energy supply options. While demand reduction is often mentioned in passing, it is rarely a priority for implementation, whether through policy or through the search for innovation. This paper aims to draw attention to the opportunity for major reduction in energy demand, by presenting an analysis of how much of current global energy demand could be avoided. Previous work led to a “map” of global energy use that traces the flow of energy from primary sources (fuels or renewable sources), through fuel refinery, electricity generation, and end-use conversion devices, to passive systems and the delivery of final energy services (transport, illumination, and sustenance). The key passive systems are presented here and analyzed through simple engineering models with scalar equations using data based on current global practice. Physically credible options for change to key design parameters are identified and used to predict the energy savings possible for each system. The result demonstrates that 73% of global energy use could be saved by practically achievable design changes to passive systems. This reduction could be increased by further efficiency improvements in conversion devices. A list of the solutions required to achieve these savings is provided.
The Photochemistry of the Future - 1912 - New Yorkmorosini1952
Giacomo Ciamician (1857-1922)
Nella memorabile conferenza “La fotochimica del futuro”, l’11 settembre 1912 a New York, egli si chiedeva “.. se non vi sia modo gareggiare con i processi fotochimici dei vegetali. In altre parole, se sia possibile fissare con opportune reazioni fotochimiche l’energia solare utilizzando acqua o anidride carbonica”. Oggi, infine, lo facciamo - seppure in modo sperimentale.
“Bisogna pensare all’avvenire - disse Ciamician nel 1912 - e sorge una domanda: l’energia solare fossile è la sola che possa essere usata nella vita e nella civiltà moderna? (…) La quantità di energia solare che arriva annualmente in un piccolo territorio tropicale che abbia una superficie grande come quella del Lazio equivale alla produzione annuale mondiale di carbon fossile. (…) L’enorme quantità di energia che la terra riceve dal sole va in gran parte dispersa. (…)
Le regioni desertiche, dove le condizioni del clima e del suolo vietano ogni cultura, sarà la fotochimica artificiale che le metterà in valore. Sull’arido suolo sorgeranno colonie industriali senza fuliggine e senza camini: selve di tubi di vetro e serre di ogni dimensione – camere si vetro – s’innalzeranno al sole ed in questi apparecchi trasparenti si compiranno quei processi fotochimici di cui fino allora le piante avevano il segreto ed il privilegio, ma che l’industria umana avrà saputo carpire: essa saprà farli ben altrimenti fruttare, perché la natura non ha fretta mentre l’umanità è frettolosa. (…).
E se giungerà in un lontano avvenire il momento in cui il carbone fossile sarà esaurito, non per questo la civiltà avrà fine: ché la vita e la civiltà dureranno finché splende il sole! E se alla civiltà del carbone, nera e nervosa dell’epoca nostra dovesse far seguito una civiltà più tranquilla basata sull’uso della energia solare non sarebbe male per il progresso e la felicità umana”.
A Metaindex of Development (MoD)
Marco Morosini, ETH Zurich
DRAFT - 2008
To be submitted to Social Indicators Research Abstract
A Metaindex of Development (MoD) for the 30 OECD countries was obtained through the country average rank in ten established international indices covering themes associated with development in industrialized countries: people and ecosystem wellbeing, human development, economic competitiveness, economic freedom, economic equality, information technology, environmental sustainability, gender gap, press freedom, corruption perception. The Metaindex answers the question: when development or relevant elements of it are measured, which OECD countries are more often in the top, in the middle or in the bottom ranks?
Iceland, Finland, Sweden, Denmark, Norway, Switzerland, Canada, Netherlands, Australia and Ireland are the top ten countries in the Metaindex ranking in 2006. These countries have a small population (10 millions in average) and seven of them are thinly populated. Compared with the next twenty countries, they have in average the lowest worldwide levels of corruption and the highest levels of press freedom, taxation, environmental stewardship and diffusion of information technology. Eight of the top ten countries rank in the top ten positions in the OECD ranking of satisfaction with life. G8 countries are in the middle of the Metaindex ranking, with Canada best placed (8) and Italy worst (25). The two best correlating rankings with the Metaindex ranking are those of the Corruption Perception Index (0.931), which appears to be the best proxy for development in the OECD countries, and of satisfaction with life (0.866).
Key words: development, metaindex, composite indicators, indices, OECD
IL DOMINIO MASCHILE - da: Snaturati, Marco Morosinimorosini1952
Il dominio maschile
Da: Marco Morosini
SNATURATI
Dalla social-ecologia al populismo
(auto)Biografia non autorizzata del Movimento 5 Stelle
-------------
L’evidenza del beneficio femminile (p. 29)
L’attuale corsa al collasso ecologico ed economico, è stata interamen- te guidata da uomini. Perché non cambiare guidatore? In un’intervista televisiva chiesero a Ruth Bader Ginsburg6, una dei nove attuali giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti assurta alla popolarità di una rock-star, quale numero di donne riteneva opportuno nella Corte. La sua risposta semiseria fu: «Nove». Alla risata dell’intervistatore, la giu- dice rispose: «Per tanti anni abbiamo avuto tutti i giudici dello stesso genere. E nessuno lo ha trovato strano».
Chi ha fatto tutti i bambini? Donne. Chi ha fatto tutte le guerre? Uo- mini. Chi ha in corpo solo 400 gameti7 (“uno vale uno”), da proteggere e spendere come tesori? La donna. Chi produce miliardi di gameti (“uno vale l’altro”) da spendere e spandere8? L’uomo. Chi sa per natura e cultura, prendersi cura? Donne. Chi per natura e per cultura sa meglio distruggere e uccidere? Uomini. Quali Paesi sono al vertice delle clas- sifiche mondiali di benessere, equità, rispetto, socialità, accoglienza, protezione della natura? I Paesi scandinavi, nei quali le donne hanno più responsabilità e potere che altrove. Chi preferisce votare forze po- litiche che si impegnano per la giustizia sociale e la protezione della na- tura? Più donne che uomini.......
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000 morosini1952
Late lessons from early warnings: the precautionary principle 1896–2000
1. Introduction ................................................... 11
1.1. Late lessons from early warnings: an approach to learning from history 11
1.2. Whatisthe‘precautionaryprinciple’? .......................... 13
1.3. An early use of the precautionary principle: London, 1854 . . . . . . . . . . 14
1.4. Forestalling disasters: integrating science and public policy . . . . . . . . . 15
1.5. References............................................... 16
2018 Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia - Milano 20.3.20...morosini1952
Una società a 2000 watt: più benessere con meno energia
20.5.2018 - Politecnico di Milano, Dipartimento energia, Master RIDEF 2.0 Reinventare l'energia - La riduzione dell'uso di energia primaria procapite da 5000-6000 watt (di potenza continua) a 2000 watt è la strategia ufficiale del governo svizzero dal 2002. E' un buon esempio da seguire nei paesi industrializzati. https://it.wikipedia.org/wiki/Società_a_2000_Watt
https://www.slideshare.net/morosini1952/2000-watt-morosinipadova2010
Germania sostenibile 1997_morosini_aggiornamenti_socialimorosini1952
GERMANIA SOSTENIBILE - Francesco Fischer (pseud. Marco Morosini)
Germania capace di futuro - Zukunftsfähiges Deutschland - non è solo un libro nè solo uno studio. E' un vero progetto culturale promosso da MISEREOR e dal BUND e concepito dall'Istituto di Wuppertal. Si deve anche a questo progetto se in Germania i temi della giustizia internazionale e della sostenibilità ambientale stanno riguadagnando spazio in un dibattito sociale sempre più dominato dalla questione della concorrenzialità del cosidetto Wirschaftsstandort Deutschland (Germania come "piazza economica").
L'UTOPIA DIGITALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE
Tra digitalismo politico e tecno-populismo: ambiguità e limiti del Movimento Cinque Stelle - Intervista a Marco Morosini - 1 settembre 2018
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? Presentazionemorosini1952
Presentazione:
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
IS TECHNOLOGY GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY?
INTRODUZIONE - Cristina Torsello, Nicole Denise Schiavon - Giugno 2018
Le nuove tecnologie sembrano essere la fine della politica. Utopia o realtà? I nuovi sistemi
mediatici, televisione commerciale e quindi Internet, avrebbero a poco a poco sostituito i
vecchi corpi intermedi politici mutando radicalmente il carattere della partecipazione
politica e contribuendo a ridefinirne le sue caratteristiche. La diffusione di internet ha
avuto e continuerà ad avere effetti dirompenti sulle forme della politica, non minori di
quelli avuti dall’invenzione della stampa all’inizio della modernità. Le democrazie europee,
sottoposte a sempre più nuove sfide, stanno attraversando mutamenti intensi in alcuni
ambiti fondamentali (crisi della rappresentanza, emersione dei populismi, leaderismi,
cattura oligarchica delle istituzioni, ecc…). L’uso dei media digitali evidenzia, infatti, gli
“effetti strutturali” della comunicazione politica (personalizzazione, spettacolarizzazione,
winnowing effects, ecc.) mentre non danno alcuna certezza che tutto ciò si tradurrà in un
incremento di intensità della voce e del potere di controllo dei cittadini e non, invece o
semplicemente, in una teatralizzazione spettatoriale della loro presenza, con il popolo che
da attore politico si fa audience. Ma è realmente così? La nostra ricerca ha avuto come
scopo principale quello di comprendere, attraverso il confronto con personalità illustri nel
mondo della e-democracy, le reali possibilità che il cittadino, in seguito all’evento di
internet abbia più potere e quali sono, in fin di conti, i vantaggi che le nuove tecnologie
forniscono alla democrazia.
RICERCHE
Le moderne tecnologie digitali e in particolare internet
DER SPIEGEL Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindungmorosini1952
DER SPIEGEL - Digitale Partei 5-Sterne-Bewegung teuflisch geniale Erfindung
Italien - »Eine teuflisch geniale Erfindung«
Marco Morosini, 65, langjähriger Ideen -
geber und Ghostwriter des Partei-Idols
Beppe Grillo, über den Weg der Fünf-
Sterne-Bewegung (M5S) in die Regierung
SPIEGEL: Herr Morosini, Sie zählten zu
den Geburtshelfern der Fünf-Sterne-
Bewegung. Sind Sie stolz darauf, dass sie
jetzt wohl Italien regieren wird?
Morosini: Ich habe Beppe Grillo, dem
Mitbegründer, geholfen, ein »Homo poli -
ticus« zu werden. Der späteren Partei
gegenüber war ich immer skeptisch.
Inzwischen ist sie eine Bedrohung für
die Demokratie und das zivilisierte
Miteinander in Italien wie in Europa.
SPIEGEL: Warum? Was steht Italien bevor?
Morosini: Sehr schlechte Zeiten, zumindest
mit einer Regierung aus M5S und
der Lega unter Matteo Salvini. Die Lega
hat alle kriminellen Machenschaften
Silvio Berlusconis mitgetragen. Sie habe
sogar »dieses Land zerstört« – wie der
M5S-Chef Luigi Di Maio oft betonte, allerdings
nur bis kurz vor den Wahlen.
SPIEGEL: Sind die »Grillini« als angeblich
erste digitale Partei der Welt leichter
manipulierbar?
Morosini: Die digitale Partei ist eine teuflisch
geniale Erfindung, die die totale Kontrolle
und Manipulation der eigenen
Abgeordneten und Aktivisten ermöglicht.
SPIEGEL: Sie sind ein Freund und
Weg begleiter Grillos. Wie viel Macht hat
er noch?
Morosini: In der Partei hat er nie Macht
gehabt. Aber er hat ihr die Stimme und
das Gesicht gegeben. Das Hirn der Partei
war und ist woanders.
SPIEGEL: Das Mailänder Unternehmen
Casaleggio gilt als strategische Schalt -
zentrale. Was trauen Sie einer Regierung
unter dem M5S-Vorsitzenden Luigi
Di Maio zu?
Morosini: Er brilliert in den TV-Talkshows,
ohne eine einzige Idee zu formulieren –
er macht das so gut, dass die eigentlichen
M5S-Macher zu Hause auf dem Sofa ihre
Fernbedienung, mit der sie ihn steuern,
beruhigt aus der Hand legen dürfen.
SPIEGEL: Welche Überlebensdauer
räumen Sie einer Regierung aus M5S und
Lega ein?
Morosini: Wahrscheinlich eine sehr
kurze – aber Italien ist immer für Über -
raschungen gut. WMA
Flat-tax Lega-M5S calcolata da economista Massimo Baldini morosini1952
La flat-tax Lega-M5S calcolata dall’economista Massimo Baldini - Roberto Petrini, Repubbica 12.5.18
I calcoli fatti all’istante da Massimo Baldini, economista dell’Università di Modena, tra i massimi esperti della materia, e che sono in uscita su lavoce. info, destano preoccupazione. La «quasi» flat tax, un compromesso tra le tre aliquote proposte dai grillini e l’aliquota unica brandita dalla Lega, ha due aliquote Irpef del 15 e del 20 per cento invece delle attuali cinque (dal 23 fino a 15 mila euro al 43 oltre i 75 mila euro) ed ha un carattere «familiare», cioè nel caso ci siano due partner questi pagheranno le tasse sulla somma dei due rispettivi redditi e non separatamente come avviene oggi.
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydneymorosini1952
On the way to a 2000 Watt society Zurich’s path to sustainable energy use
2016 Australian Summer Study on Energy Productivity Sydney 25 February, 2016 Martina Blum, Energy Expert, Energy Officer City of Zurich
2000 Watt society in Zurich 2016 Martina Blum presentation in Sydney
WAHLRECHT MIT 18 FÜR EIN STABILES ITALIEN – UND AUCH FÜR EUROPA EINE VERJÜNGUNG IST DRINGEND. Marco Morosini, BaZ, Basel, Switzerland, 30.7.2013
1. National Zeitung und Basler Nachrichten AG
Verleger. Filippo Leutenegger
Chefredaktor. Markus Somm (mso)
Stv. Chefredaktor. David Thommen (-en)
Chefredaktion. Eugen Sorg (eso),
Leiter Autorenteam –
Roland Harisberger (rh), Chef vom Dienst –
Stephan Sutter (sus), Blattmacher
Assistenz: Laila Abdel’Al
Politik. Thomas Lüthi (tl), Leitung – Thomas
Wehrli (thw), stv. Leitung – Claudia Blangetti (cbl) –
Dominique Burckhardt (db) – Martin Furrer (mfu) –
Viviane Joyce Laissue (vj) – Benedict Neff (ben) –
Markus Wüest (mw)
Bundeshaus.
Christian Mundt (muc)
Basel-Stadt. Raphael Suter (ras), Leitung –
Denise Dollinger (dd), stv. Leitung –
Lukas Bertschmann (lub) – Dominik Heitz (hei) –
Tina Hutzli (thi) – Denise Muchenberger (dm) –
Martin Regenass (mar) – Markus Vogt (mv)
Baselland. Daniel Ballmer (dab), Leitung –
Jonas Hoskyn (hys) , stv. Leitung –
Martin Brodbeck (-eck) – Peter de Marchi (pdm) –
Thomas Gubler (Gu) – Boris Gygax (bgy) –
Alessandra Paone (ale) – Dina Sambar (dis) –
Peter Walthard (wap)
Wirtschaft. Dieter Bachmann (dba), Leitung –
Patrick Griesser (pg) – Rahel Koerfgen (rak) –
Ruedi Mäder (rm) – Kurt Tschan (kt) –
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Andreas W. Schmid (aws), stv. Leitung –
Eva Breitenstein (eb) – Oliver Gut (olg) –
Tilman Pauls (tip) – Tobias von Rohr (tvr) –
Dominic Willimann (dw)
Kultur. Christoph Heim (hm), Leitung –
Sigfried Schibli (bli), stv. Leitung –
Muriel Gnehm (mgn) – Nick Joyce (nj) –
Hannes Nüsseler (nü) – Stephan Reuter (sr) –
Christine Richard (chr) – Jochen Schmid (js) –
Julian Schütt (jus) – Stefan Strittmatter (mat)
Inlandkorrespondenten. Seraina Gross (sgr),
Westschweiz – Gerhard Lob (lo), Tessin
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Rom – Rudolf Balmer (RB), Paris –
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Washington – Stefan Scholl (sch), Moskau –
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Z E I T U N G
| Dienstag, 30. Juli 2013 | Seite 9
Hick-up
Lebenslange Treue als Abwehr gegen Kindsfresser
Von Martin Hicklin
Es sieht so aus, dass die lebenslange Fortpflan-
zungsgemeinschaft, wie sie von den graziösen
Höckerschwänen und andern Vögeln so vorbild-
lich vorgelebt wird, unter Menschen noch immer
als Errungenschaft langer Entwicklung zu Höhe-
rem gilt. Wie sonst wäre zu erklären, dass sie so
oft Thema wird. Wenn berühmte Mitmenschen
solche Bindungen eingehen, ist die mediale Auf-
merksamkeit gross. Erst recht das kollektive Ent-
setzen, wenn der teuer beschworene Bund wieder
zu verkommen droht. Wie leidet da die sittenfeste
Öffentlichkeit mit. Begreiflich in einer Zeit, wo die
Haltbarkeit der vermeintlich lebenslangen Bin-
dungen laufend sinkt und man sich, wie in Däne-
mark, per Internet zeitsparend gleich wieder
scheiden lassen kann.
Die exklusive Lebenspartnerschaft oder Monoga-
mie beschäftigt seit Langem die Wissenschaft in
verschiedenen Aspekten. Etwa jenem, warum sie
sich überhaupt entwickelt hat. Die Frage ist da
immer, was der Nutzen für das Fortkommen der
Art sein könnte. Da gibt es verschiedene Vor-
schläge und erbitterten Streit darüber, welche
Vorteile es denn hat, seine Zeit und Energie nur
einem einzigen Partner und dem (in der Regel)
gemeinsam gezeugten Nachwuchs zu widmen,
statt zum Beispiel als Männchen möglichst viele
Weibchen zu schwängern oder umgekehrt die bes-
ten Männer zu Vätern der eigenen Kinder zu
machen und so Zahl und Fitness des Nachwuchses
zu optimieren.
Unter Säugern haben sich ja hie und da Strategien
entwickelt, wo der führende Mann unter Anstren-
gung aller seiner Kräfte seinen Harem Tag und
Nacht bewachen muss, damit ihm nicht ein zuge-
laufener Schleicher in die Suppe spuckt, oder wie
immer dem man sagen will. Weil das sehr anstren-
gend ist und Monogamie dagegen wie Ferien
erscheinen dürfte, wurde schon postuliert, dass
die lebenslange Fortpflanzungstreue sich dann
durchsetzt, wenn es dem Mann unmöglich wird,
seine weiblichen Partnerinnen alle unter Kon-
trolle zu halten. Vielweiberei ist eben ziemlich
anspruchsvoll, auch wenn das hin und wieder
ziemlich runtergespielt wird.
Nun ist der Mensch ja auch insofern ein Spezialfall
unter den Säugern, dass er sich den Luxus leistet,
mit einem besonders anspruchsvollen, noch
längst nicht fertig entwickelten und unverschämt
energiefressenden Organ geboren zu werden –
dem Gehirn. Das hat zwar seine bekannten Vor-
teile, führt aber dazu, dass der Mensch als hilflo-
ser Nesthocker startet, der lange aufgezogen wer-
den muss. Dafür reift ein Gehirn heran, das ihn
bald befähigt, Mandarin oder Baseldeutsch zu
sprechen. Solche Talente allein aufzuziehen, über-
steige die Kraft einer Mutter, darum müsse ein
Mann, der seinen Nachwuchs am Leben sehen
will, mithelfen oder zumindest Schutz bieten. Ein
weiterer Grund, warum die Monogamie vielleicht
zum Zug kam.
Oder gar als Ablösung brutalerer Sitten? Denn
solange ein Kind zur Brust genommen wird, ist die
Fruchtbarkeit sistiert. Für lange Stillperioden. Ein
fremdes ungeduldiges Männchen kann darum nur
dann rasch zum Zug kommen, wenn es die Jun-
gen des Vorgängers tötet. Genau darum, als
Abwehr gegen diese Kindstötungen, habe sich die
Monogamie entwickelt, postuliert eine Anthropo-
logengruppe um Christopher Opie, Susanne
Shultz und den eminenten Oxforder Primatenfor-
scher Robin I. M. Dunbar.
Gemeinsam und monogam konnte die kostbare
Nachkommenschaft besser geschützt werden,
betonen die Autoren online in den «Proceedings»
(Pnas). Die Vermeidung von Kindstötungen sei
unter allen anderem der deutlichste Treiber im
Modell, das Verhaltens- und Verwandschaftsver-
gleiche unter 230 Primatenarten durchzuspielen
erlaubt. Ob diese Deutung der Kritik der übrigen
Fachwelt standhält, wird sich zeigen. Widerrede
formt sich bereits. Selbst um Monogamie zu strei-
ten, kann sehr anstrengend sein.
Wahlrecht mit 18 für ein stabiles Italien – und auch für Europa
EineVerjüngungistdringend
Von Marco Morosini
Stellen Sie sich ein Land vor, in dem auf jedes
Kind 222 000 Euro Staatsschulden kommen, seit
Jahren die Produktivität stagniert, das Bruttoin-
landprodukt (BIP) schrumpft und Arbeitslosig-
keit, Ungleichheit sowie Armut wachsen. Dort
betragen Steuerhinterziehung und Schattenwirt-
schaft ein Fünftel des BIP. Jedes Jahr wandern
Zehntausende junge Uni-Absolventen aus. Es ist
keine stabile Regierung möglich (62 Regierungen
in 68 Jahren). Die meisten Bürger verachten die
Classe politique. Nein, es ist nicht Griechenland.
Es ist Italien, das grösste der fünf GIIPS-Länder
(Griechenland, Irland, Italien, Portugal und Spa-
nien), die als starke Risikofaktoren für den Euro
gelten. Was, wenn Italien das nächste Griechen-
land wird?
Von den möglichen Heilmitteln für Italien wäre
ein einziges sofort und zum Nulltarif einsetzbar:
das Wahlalter für den Senat von 25 auf 18 Jahre
zu senken. Nur in Italien geniesst man die vollen
politischen Rechte erst im Alter von 25. Im Rest
der Welt liegt das Wahlalter zwischen 16 und 21
Jahren, in den meisten Ländern bei 18.
Im Verhältnis zum sehr geringen Aufwand könn-
ten die Folgen dieser Massnahme überwältigend
sein. Die bedeutendste wäre eine höhere politi-
sche Stabilität und damit länger amtierende
Regierungen. Die erwartete Lebensdauer der jet-
zigen Links-Mitte-Rechts-Regierung wird in
Monaten gemessen. Ein Grund dafür ist, dass die
politischen Mehrheiten im Senat und in der Abge-
ordnetenkammer unterschiedlich sind. Dies wie-
derum liegt an den unterschiedlichen Wähler-
schaften der beiden Kammern: Von den 50,3 Mil-
lionen Wahlberechtigten für die Abgeordneten-
kammer (ab 18 Jahren) dürfen 4,3 Millionen (8
Prozent) unter 25-Jährige nicht für den Senat
wählen. Da ohne das Vertrauen des Senats keine
Regierung bestehen kann, ist Italien das einzige
Land, in dem die Regierung indirekt nur durch
den älteren Teil der Bevölkerung bestimmt wird.
Entsprechend ist das Medianalter der Senatwähler
50 Jahre. Das Medianalter der Gesamtbevölkerung
liegt bei 44 Jahren, damit hat Italien die dritt-
älteste Bevölkerung weltweit. Auch beim Anteil
der Bürger über 65 Jahre liegt es an dritter Stelle.
In Italien ist das Wahlrecht Ursache und Folge
mehrerer intergenerationeller Verzerrungen.
Diese wurden durch den Intergenerational Justice
Index (IJI) von Pieter Vanhuysse bestätigt. Der
Index aggregiert vier soziale, wirtschaftliche und
ökologische Indikatoren: öffentliche Verschul-
dung pro Kind, Jugendarmut, Verhältnis der
durchschnittlichen Sozialausgaben für Senioren
zu den durchschnittlichen Sozialausgaben für Per-
sonen unter 65, ökologischer Fussabdruck pro
Kopf (in Anspruch genommene biologisch pro-
duktive Fläche).
Italien ist im Gesamtindex auf dem drittletzten
Platz unter den 29 OECD-Ländern, ebenso auch
beim Gleichgewicht der Sozialausgaben: Diejeni-
gen für die Senioren sind siebenmal so gross wie
die für den Rest der Bevölkerung, während in den
fünf bestplatzierten Ländern das Verhältnis weni-
ger als drei zu eins ist. Italien hat die fünfthöchste
Armutsquote junger Menschen. Die öffentliche
Verschuldung pro Kind ist in Italien 222 000 Euro
(die zweitgrösste in der OECD), im IJI-Spitzenrei-
ter Estland nur 4600 Euro.
Während die Interessen der Senioren in Italien
von Rentnerparteien und Rentnergewerkschaften
vertreten werden, haben Jugendliche nichts Ver-
gleichbares. Entsprechend stellte der Soziologe
Marco Albertini fest, dass im Jahr 1977 das Alt-
sein ein überdurchschnittliches Armutsrisiko
bedeutete, wohingegen im Jahr 2004 dieses
Risiko für ältere Menschen niedriger und für die-
jenigen unter 40 höher als im Durchschnitt war.
Die Vermögen der älteren, wohlhabenden Italie-
ner haben sich in den Jahrzehnten raschen wirt-
schaftlichen Wachstums nach dem Zweiten Welt-
krieg angesammelt. Zudem ist ihr realer Wert ver-
mutlich höher als derjenige zukünftiger Vermö-
genswerte und Einkommen vieler junger Men-
schen, die heute im Kontext von Arbeitsplatzunsi-
cherheit, Unterbezahlung, Arbeitslosigkeit und
Stagnation des BIP leben. Ferner haben viele
Senioren ein Bildungsniveau, das nicht ihrer privi-
legierten Position entspricht. Italien ist eines der
Industrieländer mit der niedrigsten Rate von
Schulabgängern und Universitätsabsolventen. Bei
den älteren Italienern, bei denen in den jungen
Jahren nur wenige zu höherer Bildung Zugang
hatten, ist der Anteil noch tiefer.
In Italien ist überdies der Schwerpunkt der politi-
schen Macht stark in Richtung Älterer verschoben.
Die einflussreichsten Menschen in der italieni-
schen Politik und Wirtschaft könnten in vielen
Fällen die Eltern oder Grosseltern ihrer Kollegen
in anderen Ländern sein. So ist der jetzige Präsi-
dent der Republik, Giorgio Napolitano, 88 – der
ehemalige Premierminister Silvio Berlusconi fast
78 Jahre alt.
In einer Zeit, in der die Entscheidungsträger dazu
neigen, die negativen Folgen ihrer kurzfristig nut-
zenden maximierenden Entscheidungen – zum
Beispiel im Umwelt-, Finanz- und Technologie-
bereich – in die Zukunft zu schieben, wäre es drin-
gend nötig, den Jungen mehr politisches Gewicht
zu geben. Wolfgang Gründiger, der junge Sozio-
loge und Inspirator der Stiftung für die Rechte
zukünftiger Generationen, plädiert für das Wahl-
recht ab Geburt (bis zu einem bestimmten Alter
der Kinder von den Eltern ausgeübt), ein Modell,
das auch von anderen Organisationen in Europa
befürwortet wird. Andere sprechen sich für das
Wahlrecht mit 16 aus, wie es in Österreich, in eini-
gen deutschen Bundesländern und im Kanton
Glarus bereits gilt.
In Italien haben 68 Jahre politischer Gerontokra-
tie dazu beigetragen, eine entsprechende
gesellschaftliche Gerontokratie zu etablieren.
Die sozialen Kosten dieser Suprematie der
Senioren – langsame Generationserneuerung,
Verlust der Innovations- und Wettbewerbsfähig-
keit – sind ein schwerer Mühlstein am Hals der
italienischen Gesellschaft.
Gegen dieses Übel wäre die Senkung des Wahlal-
ters für den Senat von 25 auf 18 Jahre die ein-
fachste und effizienteste Massnahme. Die interge-
nerationelle Balance sowie die politische Stabilität
Italiens und auch Europas würden davon nur
profitieren.
Dr. Marco Morosini ist Senior Scientist an der ETH Zürich
Agenda
Abschied von
Trouvaillen
Von Daniel Vischer
Nichts hat mich diesen
Monat mehr betrübt
als das Gerücht, die
beiden Espressino-
Bars im Hauptbahnhof
Zürich verschwänden
nächstes Jahr. Aber-
tausende, die täglich
die zentrale Rolltreppe
hoch- oder runterfah-
ren, ahnen nicht ein-
mal, welche Trouvaille
unter ihnen haust. Seit
seiner Eröffnung ist
das «Espressino 1» meine Lieblingsbar in Zürich.
Die Bargäste sitzen um eine ovale Theke aus Holz,
die das Design der Bar ausmacht. Ergänzend
finden sich zum Zeitungs- und Bücherlesen
angenehme Sitzplätze an der Wand. Bei beiden
Ausgängen stehen gartenlaubenartige Tischchen,
die zwar nicht so recht reinpassen, aber gerade
deshalb zum Ambiente gehören.
Lange Zeit trank ich dort morgens meinen
ersten Kaffee und las in der NZZ mindestens den
glänzenden Fussballteil. Ganz in der Nähe war
damals mein Anwaltsbüro untergebracht. Auch
nachher blieb es mein Ort für Treffs und den
Apéro. Vielmals verbindet sich das mit dem Kauf
eines neuen Buchs in der schräg gegenüberliegen-
den, einzigartigen Buchhandlung Barth. In wel-
cher Bahnhofbuchhandlung sonst findet man
noch die wichtigsten Werke von Niklas Luhmann,
das neueste Buch über Jacques Lacan oder von
Botho Strauss?
Wo lässt es sich besser lesen als in einer Bar? Des-
halb gehören «Espressino» und Barth eigentlich
unsterblich zusammen. Das «Espressino» ist bei-
leibe keine In-Bar, sondern lebt von Stammgästen
morgens und abends, von leider immer weniger
Pendlern und Passanten, von Rentnern, skurrilen
Geschöpfen, die stundenlang dort verweilen.
Seit allem Anfang servieren dort am Morgen
Anisa und gegen Abend die beiden aus Sri Lanca
stammenden Kellner. Auch das eine Auszeich-
nung. Ein erster Einbruch kam mit dem Rauch-
verbot, denn lange war das «Espressino» geradezu
eine Insel für die Raucher im gesamten Bahnhof.
Persönlich bin ich zwar ein Anhänger des
Rauchverbots – für die meisten meiner engsten
Freunde ist dies indes mein grösster politischer
Fauxpas.
Den zweiten Besucherrückgang verursachte
die zeitweilige Zubetonierung eines Durchgangs,
die für das neue Riesenshopville nötig war.
Die Passanten blieben immer mehr fern. Dem
Ambiente schadete das freilich keineswegs. Das
«Espressino» gewann nämlich an Melancholie und
damit an Reiz.
Nun soll es schliessen, weil der neue unter-
irdische Megabahnhof und Megakaufraum neue
Passantenwege erzeugt, die zu weit entfernt vom
«Espressino» in den neuen Schlund führen. Folg-
lich steigert der neue Zukunftsraum des öffent-
lichen Verkehrs die Unrentabilität der erratischen
Bar. Warum dies für das zweite «Espressino» bei
den S-Bahn-Geleisen aufseiten des Landes-
museums gleichermassen gilt, leuchtet hingegen
nicht ein. Auch dieses «Espressino» hat unendlich
mehr zu bieten als alle stieren neuen Bahnhof-
kettenbars zusammen, für die der Stammgast ein
Feind ist. Sie führen zu einer hässlichen Normali-
sierung der Bahnhofskultur. Wenn ich nur an den
Basler Bahnhof denke, wo sich einst zwei der
schönsten Bahnhofbuffets der Schweiz befanden.
Heute wüsste ich im ganzen Bahnhof keinen Ort,
wo es sich für mehr als drei Minuten hinzugehen
lohnte. Dabei ist der Bahnhof die Visitenkarte
einer Stadt.
Nur in Italien geniesst man
die vollen politischen Rechte
erst im Alter von 25. Im
Rest der Welt liegt das Alter
zwischen 16 und 21 Jahre.