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VARESE|25 MAGGIO 2018
LV RIUNIONE SCIENTIFICA SIEDS
COESIONE SOCIALE,
WELFARE E
SVILUPPO EQUO E SOSTENIBILE
Giorgio Alleva | Presidente dell’Istituto nazionale di statistica
LA SITUAZIONE DEL PAESE
BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE - BES
Italia
2016 2017
Lombardia
2016 2017
REDDITO MEDIO DISPONIBILE AGGIUSTATO PRO CAPITE 21.836 22.226
INDICE DI DISUGUAGLIANZA DEL REDDITO DISPONIBILE (dati stimati) 6,3 6,4
INDICE DI POVERTÀ ASSOLUTA (dato provvisorio per il 2017) 7,9 8,3
SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE ALLA NASCITA (dato provvisorio per il 2017) 58,8 58,5 60,5
ECCESSO DI PESO 44,8 44,8 41,7 42,1
USCITA PRECOCE DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE 13,8 14,0 12,7 12,0
TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO 21,6 20,5 12,3 11,0
RAPPORTO TRA TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE 25-49 ANNI CON FIGLI IN ETÀ
PRESCOLARE E DELLE DONNE SENZA FIGLI
76,0 75,5 78,7 79,0
INDICE DI CRIMINALITÀ PREDATORIA (dato provvisorio per il 2017) 26,0 24,1
INDICE DI EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA CIVILE 460 445 250 254
EMISSIONI DI CO2 E ALTRI GAS CLIMA ALTERANTI (dati stimati) 7,4 7,6
INDICE DI ABUSIVISMO EDILIZIO 19,6 19,4
DINAMICA DEMOGRAFICA
Anni 2007-2017 (stima). Valori in migliaia
POPOLAZIONE RESIDENTE
IMMIGRAZIONI, EMIGRAZIONI E SALDO MIGRATORIO CON L’ESTERO
DAL 2007 AL 2017
Popolazione residente
60,5 milioni / 10,0in Lombardia
Popolazione straniera
(incidenza 8,4% / 11,3% in Lombardia)
5,6 milioni / 1,1 in Lombardia
527.123
494.394
421.859
447.744
385.793
350.772
307.454
277.631
280.078
300.823
337.000
0
100
200
300
400
500
600
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
Immigrazioni Emigrazioni
SALDO MIGRATORIO
Iscrizioni dall’estero
527mila  337mila
Emigrazioni per l’estero
51mila  153mila
DAL 2007 AL 2017
13% degli iscritti
sono cittadini italiani
in rientro nel Paese
DECLINO DEMOGRAFICO
NASCITE E NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA PER CITTADINANZA DELLA MADRE
Anni 2003-2017. Valori assoluti (scala sinistra) e numeri medi (scala destra)
La dinamica migratoria
positiva non compensa il
saldo naturale negativo.
400,000
420,000
440,000
460,000
480,000
500,000
520,000
540,000
560,000
580,000
600,000
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
0.00
0.50
1.00
1.50
2.00
2.50
3.00
3.50
Numero medio di figli
per donna (straniere)
Numero medio di figli
per donna (italiane)
NASCITE
DINAMICARICONDUCIBILEALLARIDUZIONE
DELNUMERO DI DONNE IN ETÀ FECONDA
LAPOPOLAZIONE DIMINUISCE
PER ILTERZO ANNO CONSECUTIVO
LE NASCITE SONO IN CALO DA9ANNI
TASSO DI FECONDITÀ
1,28 figli per donna italiana
in Lombardia
2,13 figli per donna straniera
in Lombardia
INVECCHIAMENTO
TITOLO
PERIODO. UDM
UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA
Si accentua l’invecchiamento della
popolazione
Si riduce il divario fra uomini e
donne in termini di sopravvivenza
168,7 anziani
ogni 100 giovani:
secondo Paese più vecchio
dopo il Giappone
(162 in Lombardia)
PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2018 (STIMA) E AL 1 GENNAIO 2038 (PREVISIONE)
Anni 2008 e 2038. Valori percentuali
1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100+
2018
Maschi Femmine
1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100+
2038
Maschi Femmine
REGIONE LOMBARDIA
81,2 la speranza di vita in anni
per i maschi (80,6 in Italia)
85,5 la speranza di vita in anni
per le femmine (84,9 in Italia)
parenti
amici e vicini
legami associativi
LE RETI DELLE PERSONE
scuola e lavoro
PROFILI RELAZIONALI DELLE PERSONE
3 milioni di persone
dichiarano di non avere
nessuna rete esterna
alla famiglia
numero medio
di parenti stretti
su cui contare
5,4
1,9
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER PROFILO RELAZIONALE
Anno 2016. Valori percentuali
6 MILIONI DI PERSONE DI 14ANNI E PIÙ
POSSONO CONTARE SU RETI DIVERSE (11,2%)
IL 20% DICHIARA DI AVERE UNASOLA
RETE SU CUI FARE AFFIDAMENTO
numero medio
di altri parenti
su cui contare
SENZA RETI
ESTERNE
SOLO
AMICI
SOLO
SOSTEGNO
AMICI
E SOSTEGNO
AMICI, SOSTEGNO
E ASSOCIAZIONI
NON INDICATO
8,8
10,4
5,8
4,7
11,2
59,2
PROFILI RELAZIONALI DELLE PERSONE NEI TERRITORI
Nei territori del Centro-
nord è più alta la quota di
quanti partecipano
all’intera gamma di reti e
relazioni
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER PROFILO RELAZIONALE E RAGGRUPPAMENTO SOCIO-DEMOGRAFICO DI SISTEMI LOCALI
Anno 2016. Valori percentuali
LE RELAZIONI SOCIALI NON HANNO UNA
VALENZAESCLUSIVAMENTEAFFETTIVA
VARIABILITÀ FRAI TERRITORI
5.9
5.4
5.6
8.0
5.5
5.9
5.2
5.8
9.8
8.9
8.8
13.1
14.3
12.4
10.9
10.4
9.2
9.0
9.5
8.7
8.0
6.4
8.6
8.8
58.5
57.2
57.9
58.9
61.7
61.5
63.0
59.2
11.9
14.7
13.5
6.5
6.3
9.1
7.8
11.2
Le città del Centro-nord
La città diffusa
Il cuore verde
I centri urbani meridionali
I territori del disagio
Il Mezzogiorno interno
L'altro Sud
Italia
Senza reti esterne Solo amici Solo sostegno Amici e sostegno Amici, sostegno e associazioni Non indicato
La quota di persone senza
reti esterne alla famiglia è
massima nei centri urbani
meridionali (8,0%),
minima nei territori
dell’altro Sud (5,2%)
RELAZIONI E SODDISFAZIONE PER LA VITA
53% soddisfatto
della quantità di tempo
che trascorre con gli amici
37% non ha abbastanza tempo
da passare con gli amici
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ MOLTO SODDISFATTE PER ALCUNI ASPETTI DELLA PROPRIA VITA,
FIDUCIA VERSO GLI ALTRI E PRESENZA DI RETE DI SOSTEGNO
Anno 2016. Per 100 persone con le stesse caratteristiche
Chi vive da solo
e non ha una rete di sostegno
indica con minor frequenza
punteggi alti di soddisfazione
per la vita
SODDISFAZIONE PER LAVITA
31.4
26.9
13.1
11.4
13.3
43.2
34.7
26.0
15.3
21.2
Molto soddisfatti per la vita nel complesso
Molto soddisfatti per le relazioni familiari
Molto soddisfatti per le relazioni con gli amici
Molto soddisfatti per il tempo libero
Hanno fiducia negli altri
Le persone che si
impegnano in associazioni
si mostrano più ottimiste
verso il futuro
Ha rete di sostegno
Non ha rete di sostegno
AIUTI RICEVUTI E SOSTEGNO
FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ALMENO UN AIUTO GRATUITO DA PERSONE NON COABITANTI
PER PRESENZA IN FAMIGLIA DI PERSONE CON LIMITAZIONI
Anno 2016. Per 100 famiglie con le stesse caratteristiche
31.7 24.6 14.5 16.1
Limitazioni gravi Qualche limitazione Nessuna limitazione Totale
44,7% DEGLI INDIVIDUI HAALMENO
UNAPERSONASU CUI CONTARE PER BISOGNO
URGENTE DI DENARO
16,1% DELLE FAMIGLIE HABENEFICIATO
DIALMENO UNAIUTO GRATUITO
La pluralità di reti
è un valore in termini
di sostegno e benessere
individuale
1 persona su 3
ha dato almeno un aiuto gratuito
nelle 4 settimane precedenti
l’intervista
LE RETI DI SOSTEGNO
l’ampiezza della rete dipende da caratteristiche personali, socio-economiche e territoriali
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
TERRITORIO
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ALTRI
TERRITORI
ETÀ
25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
TERRITORIO
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ALTRI
TERRITORI
ETÀ
25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
TERRITORIO
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ALTRI
TERRITORI
ETÀ
25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
LAUREA DIPLOMA 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
TERRITORIO
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ALTRI
TERRITORI
ETÀ
25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI
OCCUPATO
TERRITORIO
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ALTRI
TERRITORI
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONE
18-24 ANNI 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
ETÀ
18-24 ANNI 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
LAUREA DIPLOMA
LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI
TITOLO DI STUDIO
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
TITOLO
DI STUDIO ETÀ
CONDIZIONE
OCCUPAZIONALE
49MILIONI
DI PERSONE
di 18 anni e più
ALMENO
DIPLOMA DI SCUOLA
SUPERIORE
FINO ALLA
LICENZA MEDIA
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
INATTIVO,
IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
TERRITORIO
ALTRI
TERRITORI
CITTÀ DEL
MEZZOGIORNO
ETÀ
18-24 ANNI 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
18-24 ANNI 25-64 ANNI,
65 E PIÙ
LAUREA DIPLOMA
LE RETI E IL LAVORO
svolgono una funzione importante
nelle strategie di ricerca dell’occupazione
20.4
21.1
18.1
17.8
20.1
19.4
53.5
49.9
48.5
47.0
52.2
50.3
26.1
29.0
33.3
35.2
27.7
30.3
Cerca
primo lavoro
Ex-inattivi
con esperienza
Ex-occupati
Breve
Lunga
Tipologia
disoccupati
Durata
disoccupazioneTotaleSTRATEGIE DI RICERCA
Quasi il 90% delle persone cerca
lavoro attraverso reti informali
La ricerca avviene combinando
più canali nell’80% dei casi
Ricorso alle reti informali
più frequente tra le
persone con titolo di
studio basso, età elevata e
residenti al Sud
Anno 2017. Valori percentuali
PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER STRATEGIA DI RICERCA E CARATTERISTICHE DELLA DISOCCUPAZIONE
30,3%
attiva tre canali di ricerca
Doppio canale Triplo canaleMonocanale
gli ex-occupati attivano
una rete relazionale
più ampia
RETI E RICERCA DI LAVORO
STRATEGIE DI RICERCA: ESITI
TITOLO
PERIODO. UDM
ESITI DELLE AZIONI DI RICERCA
dei non occupati nel 2016
ha trovato nel 2017 un
lavoro atipico non
specializzato
46,3%
Oltre la metà dei disoccupati ha
trovato lavoro attraverso canali
formali
Esiste una relazione tra tipo di
ricerca e tipo di collocazione
Strategie di ricerca più
complesse e formali
favoriscono un lavoro più
qualificato
TIPOLOGIA DELL'OCCUPAZIONE NEL 2017 PER STRATEGIA DI RICERCA DI LAVORO NEL 2016
Anno 2017. Valori percentuali
45.7 46.3 48.5
40.4
46.3
47.9
30.3
19.8
16.9
26.2
4.5
16.4
22.6
31.7
19.6
1.9
7.0 9.2 11.1 7.9
Solo informali Entrambi con meno
formali
Entrambi con
più formali
Solo formali Totale
Atipico non
specializzato
Non atipico non
specializzato
Atipico
specializzato
Non atipico
specializzato
CANALI DI ACCESSO: GRUPPI DISCIPLINARI
LAUREATI NEL 2011 DELLA CLASSE DI ETÀ 20-34ANNI, OCCUPATI DOPO IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA, PER
CANALI DI ACCESSO E GRUPPO DISCIPLINARE
Anno 2015. Valori percentuali
MENO “REDDITIZIO” ILLAVORO OTTENUTO
TRAMITE ILCANALE INFORMALE
MENO COERENTE CON ILPERCORSO
FORMATIVO
PERALCUNI GRUPPI DISCIPLINARI IMPORTANTE
LASEGNALAZIONE DELLE UNIVERSITÀ
Politiche attive
del lavoro efficaci anche
per contrastare povertà
ed esclusione sociale
trova lavoro
tramite canali
informali
32,8%
24,3%
trova lavoro inviando
il curriculum
o attraverso
inserzioni
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Giuridico
Agrario
Educazione fisica
Architettura
Geo-biologico
Medico
Insegnamento
Psicologico
Ingegneria
Linguistico
Economico-statistico
Letterario
Politico-sociale
Scientifico
Chimico-farmaceutico
Totale
Inserzioni
o Invio
curriculum
Informale Dopo stage
o tirocinio
Avvio attività
autonoma
Segnalazione
Università
Concorso pubblico Centro
per
l'impiego
ESITI OCCUPAZIONALI DEI LAUREATI
TITOLO
PERIODO. UDM
ACCESSO E QUALITÀ DEL LAVORO
Livelli di appagamento e di
education match più elevati se il
canale di accesso è il concorso
pubblico
La segnalazione dell’Università è
associata al lavoro ottimale
CANALI DI ACCESSO AL LAVORO DEI LAUREATI PER QUALITÀ DELL'OCCUPAZIONE
Anno 2015. Numeri indice (MPI corretto)
70
85
100
115
130
Informale Centro per
l'impiego
Inserzioni
o invio
curriculum
Avvio
attività
autonoma
Dopo stage
o tirocinio
Concorso
pubblico
Segnalazione
Università
Lavoro appagante Lavoro ottimale Education match
All’ultimo posto della
graduatoria dell’efficacia di
ottenere un lavoro ottimale e
pienamente soddisfacente il
canale informale
Rafforzamento dei servizi
per l’impiego è cruciale
LE RETI DI IMPRESE
una fitta rete di relazioni: da quelle verticali a quelle complesse
I LEGAMI PRODUTTIVI NEL TERRITORIO
LEGAMI DI COMANDO E CONTROLLO: SISTEMI LOCALI
PER INTENSITÀ DELLA PRESENZA DI IMPRESE ESTERNE
CENTRI DECISIONALI PIÙ CONCENTRATI
NEI SISTEMI LOCALI DEL NORD-EST
DUE SENTIERI A ELEVATA
PRODUTTIVITÀ
più frammentato
da Milano verso il Veneto
e il confine orientale
più compatto
da Milano verso l’Emilia
NEL MEZZOGIORNO SISTEMI LOCALI
A BASSA INTERDIPENDENZA
MAGGIORI INTERCONNESSIONI NELLE
CITTÀ DI MEDIA E GRANDE DIMENSIONE
La contiguità spaziale e i
legami di comando e
controllo favoriscono la
trasmissione di know-how e
conoscenza
I PATTERN GEOGRAFICI DELLA PRODUTTIVITÀ DEL
LAVORO – TOTALE INDUSTRIA E SERVIZI
ALTA CONCENTRAZIONE DEI SISTEMI A
PRESENZA ESOGENA ATTORNO AI GRANDI
CENTRI DECISIONALI DI MILANO E
ROMA.
LA COLLABORAZIONE FRA LE IMPRESE
rapporti
di collaborazione
stabili rispetto
al 2015
+1,6%
+9,0%
DIFFUSIONE DELLE RETI D’IMPRESE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA
Anni 2013, 2015, 2017. Valori percentuali
0
10
20
30
40
50
60
2013 2015 2017
52,4% DELLE IMPRESE DICHIARA
RAPPORTI STABILI CONALTRE IMPRESE
ILDIVARIO FRANORD-EST E MEZZOGIORNO
È RELATIVAMENTE CONTENUTO
rapporti
di collaborazione
stabili rispetto
al 2013
Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno
30% DELLE IMPRESE IN RETI COMPLESSE
(SERVIZI COMUNI, INNOVAZIONE…)
Le reti e la condivisione
sono una risorsa
che fa la differenza
anche per gli autonomi
RETI COMPLESSE E PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO
TITOLO
PERIODO. UDMDIFFUSIONE E PERFORMANCE DELLE RETI COMPLESSE (*) PER ESTENSIONE GEOGRAFICA
Anni 2013-2017, percentuali di imprese e valore aggiunto per addetto in migliaia di euro 30% DELLE IMPRESE IN RETI COMPLESSE
(SERVIZI COMUNI, INNOVAZIONE…)
UNAQUOTAIN SENSIBILEAUMENTO NELTEMPO
La partecipazione delle
imprese a reti complesse,
soprattutto se estese
geograficamente, è
associata con livelli di
produttività più elevati
Controllando per il settore
d’attività, le dimensioni, la
localizzazione, a ogni «livello»
(estensione, complessità) di rete
aggiuntivo corrisponde un aumento
di circa il 5% nel valore aggiunto
per addetto
Fonte: elaborazione su dati MET
(*) reti non limitate alle relazioni d’affari (es. attività e servizi congiunti quali ricerca, logistica,
commercializzazione di prodotti)
52,4% DELLE IMPRESE DICHIARA
RAPPORTI STABILI CONALTRE IMPRESE
LE RETI METROPOLITANE
creano relazioni, servizi e informazioni
e connettono realtà diverse che abitano le città
LE RETI DELLE CITTÀ: MILANO
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
metro linea M5
metro linea M3
metro linea M2
metro linea M1
Non significativo (a)
Fino a 96,1
96,2 - 98,1
98,2 - 99,8
99,9 - 102,3
102,4 - 104,9
105,0 e oltre
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
metro linea M5
metro linea M3
metro linea M2
metro linea M1
Non significativo (a)
Fino a 2100
2101 - 2471
2472 - 2897
2898 - 3791
3792 - 5375
5376 e oltre
INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE
Anno 2011
VALORI IMMOBILIARI
Anno 2016
LE RETI DELLE CITTÀ: ROMA
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
rete metro A
rete metro B
rete metro C
Non significativo (a)
Fino a 96,1
96,2 - 98,1
98,2 - 99,8
99,9 - 102,3
102,4 - 104,9
105,0 e oltre
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
Non significativo (a)
Fino a 2472
2473 - 2820
2821 - 3308
3309 - 3934
3935 - 4897
4898 e oltre
rete metro A
rete metro B
rete metro C
INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE
Anno 2011
VALORI IMMOBILIARI
Anno 2016
LE RETI DELLE CITTÀ: NAPOLI
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
Non significativo (a)
Fino a 96,1
96,2 - 98,1
98,2 - 99,8
99,9 - 102,3
102,4 - 104,9
105,0 e oltre
rete linea 1
rete linea 2
rete linea 3
Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user
community
Non significativo (a)
Fino a 1453
1454 - 1733
1734 - 2098
2099 - 2597
2598 - 2960
2961 e oltre
rete linea 1
rete linea 2
rete linea 3
INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE
Anno 2011
VALORI IMMOBILIARI
Anno 2016
LE RETI NELLA RICERCA
il sistema delle
università mette
in relazione
gruppi
di istituzioni,
di studiosi
e comunità
studentesche
a livello
nazionale
e internazionale
IL SISTEMA DELLE UNIVERSITÀ COME RETE DELLE RETI
Anni 2014-2020. Indicatori di centralità Bonacich Power normalizzati.
Austria
Belgio
Germania
Danimarca
Grecia
Spagna
Altri paesi Ue
Europa non UeExtra Ue
Finlandia
Francia
Italia
Paesi Bassi
Svezia
Regno Unito
GRADO DI CENTRALITÀ DEI PRINCIPALI GRUPPI DI PARTECIPANTI A PROGETTI DI RICERCA HORIZON 2020
1.881  IMPRESE
372  ENTI DI RICERCA
245  ENTI NON PROFIT
161  ENTI PUBBLICI
98  UNIVERSITÀ
Università
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Enti di ricerca
HORIZON 2020 | ITALIA
ITALIA
ruolo pivot di università
britanniche e tedesche
centralità delle università italiane
superiore
a Francia e Spagna
Fonte: Banca dati Horizon 2020
LA RETE INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ
TITOLO
PERIODO. UDM LA RETE DELLE UNIVERSITA
Province italiane con una sede
universitaria (63)
Nel 2017, l'Italia ha collaborato a
progetti di ricerca di grande
rilevanza(103)
In Italia, il sistema
universitario è fortemente
internazionalizzato nelle
attività di ricerca
ACCORDI DI COLLABORAZIONE INTERUNIVERSITARIA INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE
Anno 2018 (accordi attivi fino al mese di aprile)
Tra le 32 università con un più
elevato numero di accordi di
collaborazione, l’Università
statale di Milano e La Sapienza
di Roma hanno un ruolo centrale
questa rete
LE RETI MUSEALI
la metà dei musei fa parte
di reti o sistemi museali
quasi 5 mila le istituzioni
aperte al pubblico
che valorizzano
il patrimonio del Paese
64,1%
sono pubbliche
63% fanno parte
di itinerari turistici
UNA MAPPATURA DELL’INNOVAZIONE NEL SISTEMA DELLE IMPRESE
TITOLO
PERIODO. UDM
IMPRESE PER CATEGORIA DI INNOVATORI
IL 57,8% NELLAMANIFATTURA (+7 P.P.)
UNAQUOTAIN SENSIBILEAUMENTO NELTEMPO
Il grado di complessità
dell’innovazione raggiunto
permette di distinguere
cinque categorie di
innovatori, classificabili in
ordine decrescente di
intensità innovativa
La propensione innovativa è in
ripresa fra le unità di dimensione
piccola (+7,4 p.p.) e media (+3,4
p.p.), mentre è in lieve calo fra le
grandi imprese (-1,5 p.p.) per
effetto di una caduta nel comparto
dei servizi (dal 77 al 72,3%).
Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey.
NEL2014-16 IL48,7% DELLE IMPRESE (10+) HA
SVOLTOATTIVITÀ FINALIZZATE ALL’INNOVAZIONE
14.8
11.9
9.0
10.6
2.4
51.3
Innovatori forti
Innovatori di prodotto
Innovatori di processo
Innovatori soft
Potenziali innovatori
Non innovatori
Anni 2014-2016, percentuale sul totale delle imprese 10+
UNA MAPPATURA DELLA TRANSIZIONE DIGITALE
TITOLO
PERIODO. UDM
SINTESI DEI PROFILI DI DIGITALIZZAZIONE E CAPITALE UMANO E FISICO DELLE IMPRESE CON ALMENO 10 ADDETTI
Profilo VA (%) Addetti (%)
DIGITALI
COMPIUTE
24,1 13,3
SENSIBILI 17,5 11,7
SENSIBILI
VINCOLATE
20,1 25,1
DIGITALI
INCOMPIUTE
7,7 10,2
INDIFFERENTI 30,6 39,7
Totale 100,0 100,0
IL RITARDO NELLA DIGITALIZZAZIONE
TITOLO
PERIODO. UDM
L’USO DI STRUMENTI E-BUSINESS NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI
Anno 2017, percentuali di imprese con 10 e più addetti MAANCORASCARSALAVELOCITÀ DIACCESSOA
INTERNET (SOLO IL7% DELLE IMPRESE CON
OLTRE 100 MB/S)
Decisive le tecnologie a
supporto del trattamento
e condivisione dei dati di
business.
Percentuali simili a Francia e
Germania nell’ERP.
USO DELWEB IN CRESCITA(72% VS. 77%
MEDIAUE28)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Spagna Francia Germania Italia UE28
ERP CRM SCM
Percentuali inferiori alla Germania
nel CRM.
Imprese italiane in forte ritardo nel
SCM.
QUALI EFFETTI SU PRODUTTIVITÀ E OCCUPAZIONE ?
TITOLO
PERIODO. UDM In tutti i macro-settori, la produttività aumenta all’aumentare
della “sensibilità” nei confronti del ruolo svolto dalla
trasformazione digitale nella competitività d’impresa.
 In tutte le classi di addetti, fra le digitalizzate, una impresa su
due ha aumentato i posti di lavoro di circa il 3,5% nel biennio
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 Attenzione agli effetti qualitativi (sugli skills):
o Nel 2016-2017 chi aveva una maggiore propensione alla digitalizzazione
ha modificato la forza lavoro a vantaggio delle figure più qualificate.
o Tuttavia, la prevalenza di imprese a bassa propensione alla digitalizzazione
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  • 1. VARESE|25 MAGGIO 2018 LV RIUNIONE SCIENTIFICA SIEDS COESIONE SOCIALE, WELFARE E SVILUPPO EQUO E SOSTENIBILE Giorgio Alleva | Presidente dell’Istituto nazionale di statistica
  • 3. BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE - BES Italia 2016 2017 Lombardia 2016 2017 REDDITO MEDIO DISPONIBILE AGGIUSTATO PRO CAPITE 21.836 22.226 INDICE DI DISUGUAGLIANZA DEL REDDITO DISPONIBILE (dati stimati) 6,3 6,4 INDICE DI POVERTÀ ASSOLUTA (dato provvisorio per il 2017) 7,9 8,3 SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE ALLA NASCITA (dato provvisorio per il 2017) 58,8 58,5 60,5 ECCESSO DI PESO 44,8 44,8 41,7 42,1 USCITA PRECOCE DAL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE 13,8 14,0 12,7 12,0 TASSO DI MANCATA PARTECIPAZIONE AL LAVORO 21,6 20,5 12,3 11,0 RAPPORTO TRA TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE DONNE 25-49 ANNI CON FIGLI IN ETÀ PRESCOLARE E DELLE DONNE SENZA FIGLI 76,0 75,5 78,7 79,0 INDICE DI CRIMINALITÀ PREDATORIA (dato provvisorio per il 2017) 26,0 24,1 INDICE DI EFFICIENZA DELLA GIUSTIZIA CIVILE 460 445 250 254 EMISSIONI DI CO2 E ALTRI GAS CLIMA ALTERANTI (dati stimati) 7,4 7,6 INDICE DI ABUSIVISMO EDILIZIO 19,6 19,4
  • 4. DINAMICA DEMOGRAFICA Anni 2007-2017 (stima). Valori in migliaia POPOLAZIONE RESIDENTE IMMIGRAZIONI, EMIGRAZIONI E SALDO MIGRATORIO CON L’ESTERO DAL 2007 AL 2017 Popolazione residente 60,5 milioni / 10,0in Lombardia Popolazione straniera (incidenza 8,4% / 11,3% in Lombardia) 5,6 milioni / 1,1 in Lombardia 527.123 494.394 421.859 447.744 385.793 350.772 307.454 277.631 280.078 300.823 337.000 0 100 200 300 400 500 600 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Immigrazioni Emigrazioni SALDO MIGRATORIO Iscrizioni dall’estero 527mila  337mila Emigrazioni per l’estero 51mila  153mila DAL 2007 AL 2017 13% degli iscritti sono cittadini italiani in rientro nel Paese
  • 5. DECLINO DEMOGRAFICO NASCITE E NUMERO MEDIO DI FIGLI PER DONNA PER CITTADINANZA DELLA MADRE Anni 2003-2017. Valori assoluti (scala sinistra) e numeri medi (scala destra) La dinamica migratoria positiva non compensa il saldo naturale negativo. 400,000 420,000 440,000 460,000 480,000 500,000 520,000 540,000 560,000 580,000 600,000 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 3.00 3.50 Numero medio di figli per donna (straniere) Numero medio di figli per donna (italiane) NASCITE DINAMICARICONDUCIBILEALLARIDUZIONE DELNUMERO DI DONNE IN ETÀ FECONDA LAPOPOLAZIONE DIMINUISCE PER ILTERZO ANNO CONSECUTIVO LE NASCITE SONO IN CALO DA9ANNI TASSO DI FECONDITÀ 1,28 figli per donna italiana in Lombardia 2,13 figli per donna straniera in Lombardia
  • 6. INVECCHIAMENTO TITOLO PERIODO. UDM UNA POPOLAZIONE CHE INVECCHIA Si accentua l’invecchiamento della popolazione Si riduce il divario fra uomini e donne in termini di sopravvivenza 168,7 anziani ogni 100 giovani: secondo Paese più vecchio dopo il Giappone (162 in Lombardia) PIRAMIDI DELLE ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1 GENNAIO 2018 (STIMA) E AL 1 GENNAIO 2038 (PREVISIONE) Anni 2008 e 2038. Valori percentuali 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100+ 2018 Maschi Femmine 1.0 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100+ 2038 Maschi Femmine REGIONE LOMBARDIA 81,2 la speranza di vita in anni per i maschi (80,6 in Italia) 85,5 la speranza di vita in anni per le femmine (84,9 in Italia)
  • 7. parenti amici e vicini legami associativi LE RETI DELLE PERSONE scuola e lavoro
  • 8. PROFILI RELAZIONALI DELLE PERSONE 3 milioni di persone dichiarano di non avere nessuna rete esterna alla famiglia numero medio di parenti stretti su cui contare 5,4 1,9 PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER PROFILO RELAZIONALE Anno 2016. Valori percentuali 6 MILIONI DI PERSONE DI 14ANNI E PIÙ POSSONO CONTARE SU RETI DIVERSE (11,2%) IL 20% DICHIARA DI AVERE UNASOLA RETE SU CUI FARE AFFIDAMENTO numero medio di altri parenti su cui contare SENZA RETI ESTERNE SOLO AMICI SOLO SOSTEGNO AMICI E SOSTEGNO AMICI, SOSTEGNO E ASSOCIAZIONI NON INDICATO 8,8 10,4 5,8 4,7 11,2 59,2
  • 9. PROFILI RELAZIONALI DELLE PERSONE NEI TERRITORI Nei territori del Centro- nord è più alta la quota di quanti partecipano all’intera gamma di reti e relazioni PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER PROFILO RELAZIONALE E RAGGRUPPAMENTO SOCIO-DEMOGRAFICO DI SISTEMI LOCALI Anno 2016. Valori percentuali LE RELAZIONI SOCIALI NON HANNO UNA VALENZAESCLUSIVAMENTEAFFETTIVA VARIABILITÀ FRAI TERRITORI 5.9 5.4 5.6 8.0 5.5 5.9 5.2 5.8 9.8 8.9 8.8 13.1 14.3 12.4 10.9 10.4 9.2 9.0 9.5 8.7 8.0 6.4 8.6 8.8 58.5 57.2 57.9 58.9 61.7 61.5 63.0 59.2 11.9 14.7 13.5 6.5 6.3 9.1 7.8 11.2 Le città del Centro-nord La città diffusa Il cuore verde I centri urbani meridionali I territori del disagio Il Mezzogiorno interno L'altro Sud Italia Senza reti esterne Solo amici Solo sostegno Amici e sostegno Amici, sostegno e associazioni Non indicato La quota di persone senza reti esterne alla famiglia è massima nei centri urbani meridionali (8,0%), minima nei territori dell’altro Sud (5,2%)
  • 10. RELAZIONI E SODDISFAZIONE PER LA VITA 53% soddisfatto della quantità di tempo che trascorre con gli amici 37% non ha abbastanza tempo da passare con gli amici PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ MOLTO SODDISFATTE PER ALCUNI ASPETTI DELLA PROPRIA VITA, FIDUCIA VERSO GLI ALTRI E PRESENZA DI RETE DI SOSTEGNO Anno 2016. Per 100 persone con le stesse caratteristiche Chi vive da solo e non ha una rete di sostegno indica con minor frequenza punteggi alti di soddisfazione per la vita SODDISFAZIONE PER LAVITA 31.4 26.9 13.1 11.4 13.3 43.2 34.7 26.0 15.3 21.2 Molto soddisfatti per la vita nel complesso Molto soddisfatti per le relazioni familiari Molto soddisfatti per le relazioni con gli amici Molto soddisfatti per il tempo libero Hanno fiducia negli altri Le persone che si impegnano in associazioni si mostrano più ottimiste verso il futuro Ha rete di sostegno Non ha rete di sostegno
  • 11. AIUTI RICEVUTI E SOSTEGNO FAMIGLIE CHE HANNO RICEVUTO ALMENO UN AIUTO GRATUITO DA PERSONE NON COABITANTI PER PRESENZA IN FAMIGLIA DI PERSONE CON LIMITAZIONI Anno 2016. Per 100 famiglie con le stesse caratteristiche 31.7 24.6 14.5 16.1 Limitazioni gravi Qualche limitazione Nessuna limitazione Totale 44,7% DEGLI INDIVIDUI HAALMENO UNAPERSONASU CUI CONTARE PER BISOGNO URGENTE DI DENARO 16,1% DELLE FAMIGLIE HABENEFICIATO DIALMENO UNAIUTO GRATUITO La pluralità di reti è un valore in termini di sostegno e benessere individuale 1 persona su 3 ha dato almeno un aiuto gratuito nelle 4 settimane precedenti l’intervista
  • 12. LE RETI DI SOSTEGNO l’ampiezza della rete dipende da caratteristiche personali, socio-economiche e territoriali
  • 13. CONDIZIONE OCCUPAZIONALE TITOLO DI STUDIO ETÀ CONDIZIONE OCCUPAZIONALE ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI TERRITORIO CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ALTRI TERRITORI ETÀ 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più
  • 14. CONDIZIONE OCCUPAZIONALE TITOLO DI STUDIO ETÀ CONDIZIONE OCCUPAZIONALE INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI TERRITORIO CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ALTRI TERRITORI ETÀ 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA
  • 15. TITOLO DI STUDIO ETÀ DIPLOMA LAUREA 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI TERRITORIO CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ALTRI TERRITORI ETÀ 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO CONDIZIONE OCCUPAZIONALE CONDIZIONE OCCUPAZIONALE 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO
  • 16. LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO CONDIZIONE OCCUPAZIONALE TITOLO DI STUDIO ETÀ CONDIZIONE OCCUPAZIONALE 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO LAUREA DIPLOMA 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI TERRITORIO CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ALTRI TERRITORI ETÀ 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI
  • 17. OCCUPATO TERRITORIO CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ALTRI TERRITORI LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO CONDIZIONE OCCUPAZIONALE TITOLO DI STUDIO ETÀ CONDIZIONE OCCUPAZIONALE 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONE 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ ETÀ 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ LAUREA DIPLOMA
  • 18. LE RETI DI SOSTEGNO: OTTO PROFILI TITOLO DI STUDIO CONDIZIONE OCCUPAZIONALE TITOLO DI STUDIO ETÀ CONDIZIONE OCCUPAZIONALE 49MILIONI DI PERSONE di 18 anni e più ALMENO DIPLOMA DI SCUOLA SUPERIORE FINO ALLA LICENZA MEDIA INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO INATTIVO, IN CERCA DI OCCUPAZIONEOCCUPATO TERRITORIO ALTRI TERRITORI CITTÀ DEL MEZZOGIORNO ETÀ 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ 18-24 ANNI 25-64 ANNI, 65 E PIÙ LAUREA DIPLOMA
  • 19. LE RETI E IL LAVORO svolgono una funzione importante nelle strategie di ricerca dell’occupazione
  • 20. 20.4 21.1 18.1 17.8 20.1 19.4 53.5 49.9 48.5 47.0 52.2 50.3 26.1 29.0 33.3 35.2 27.7 30.3 Cerca primo lavoro Ex-inattivi con esperienza Ex-occupati Breve Lunga Tipologia disoccupati Durata disoccupazioneTotaleSTRATEGIE DI RICERCA Quasi il 90% delle persone cerca lavoro attraverso reti informali La ricerca avviene combinando più canali nell’80% dei casi Ricorso alle reti informali più frequente tra le persone con titolo di studio basso, età elevata e residenti al Sud Anno 2017. Valori percentuali PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE PER STRATEGIA DI RICERCA E CARATTERISTICHE DELLA DISOCCUPAZIONE 30,3% attiva tre canali di ricerca Doppio canale Triplo canaleMonocanale gli ex-occupati attivano una rete relazionale più ampia RETI E RICERCA DI LAVORO
  • 21. STRATEGIE DI RICERCA: ESITI TITOLO PERIODO. UDM ESITI DELLE AZIONI DI RICERCA dei non occupati nel 2016 ha trovato nel 2017 un lavoro atipico non specializzato 46,3% Oltre la metà dei disoccupati ha trovato lavoro attraverso canali formali Esiste una relazione tra tipo di ricerca e tipo di collocazione Strategie di ricerca più complesse e formali favoriscono un lavoro più qualificato TIPOLOGIA DELL'OCCUPAZIONE NEL 2017 PER STRATEGIA DI RICERCA DI LAVORO NEL 2016 Anno 2017. Valori percentuali 45.7 46.3 48.5 40.4 46.3 47.9 30.3 19.8 16.9 26.2 4.5 16.4 22.6 31.7 19.6 1.9 7.0 9.2 11.1 7.9 Solo informali Entrambi con meno formali Entrambi con più formali Solo formali Totale Atipico non specializzato Non atipico non specializzato Atipico specializzato Non atipico specializzato
  • 22. CANALI DI ACCESSO: GRUPPI DISCIPLINARI LAUREATI NEL 2011 DELLA CLASSE DI ETÀ 20-34ANNI, OCCUPATI DOPO IL CONSEGUIMENTO DELLA LAUREA, PER CANALI DI ACCESSO E GRUPPO DISCIPLINARE Anno 2015. Valori percentuali MENO “REDDITIZIO” ILLAVORO OTTENUTO TRAMITE ILCANALE INFORMALE MENO COERENTE CON ILPERCORSO FORMATIVO PERALCUNI GRUPPI DISCIPLINARI IMPORTANTE LASEGNALAZIONE DELLE UNIVERSITÀ Politiche attive del lavoro efficaci anche per contrastare povertà ed esclusione sociale trova lavoro tramite canali informali 32,8% 24,3% trova lavoro inviando il curriculum o attraverso inserzioni 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Giuridico Agrario Educazione fisica Architettura Geo-biologico Medico Insegnamento Psicologico Ingegneria Linguistico Economico-statistico Letterario Politico-sociale Scientifico Chimico-farmaceutico Totale Inserzioni o Invio curriculum Informale Dopo stage o tirocinio Avvio attività autonoma Segnalazione Università Concorso pubblico Centro per l'impiego
  • 23. ESITI OCCUPAZIONALI DEI LAUREATI TITOLO PERIODO. UDM ACCESSO E QUALITÀ DEL LAVORO Livelli di appagamento e di education match più elevati se il canale di accesso è il concorso pubblico La segnalazione dell’Università è associata al lavoro ottimale CANALI DI ACCESSO AL LAVORO DEI LAUREATI PER QUALITÀ DELL'OCCUPAZIONE Anno 2015. Numeri indice (MPI corretto) 70 85 100 115 130 Informale Centro per l'impiego Inserzioni o invio curriculum Avvio attività autonoma Dopo stage o tirocinio Concorso pubblico Segnalazione Università Lavoro appagante Lavoro ottimale Education match All’ultimo posto della graduatoria dell’efficacia di ottenere un lavoro ottimale e pienamente soddisfacente il canale informale Rafforzamento dei servizi per l’impiego è cruciale
  • 24. LE RETI DI IMPRESE una fitta rete di relazioni: da quelle verticali a quelle complesse
  • 25. I LEGAMI PRODUTTIVI NEL TERRITORIO LEGAMI DI COMANDO E CONTROLLO: SISTEMI LOCALI PER INTENSITÀ DELLA PRESENZA DI IMPRESE ESTERNE CENTRI DECISIONALI PIÙ CONCENTRATI NEI SISTEMI LOCALI DEL NORD-EST DUE SENTIERI A ELEVATA PRODUTTIVITÀ più frammentato da Milano verso il Veneto e il confine orientale più compatto da Milano verso l’Emilia NEL MEZZOGIORNO SISTEMI LOCALI A BASSA INTERDIPENDENZA MAGGIORI INTERCONNESSIONI NELLE CITTÀ DI MEDIA E GRANDE DIMENSIONE La contiguità spaziale e i legami di comando e controllo favoriscono la trasmissione di know-how e conoscenza I PATTERN GEOGRAFICI DELLA PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO – TOTALE INDUSTRIA E SERVIZI ALTA CONCENTRAZIONE DEI SISTEMI A PRESENZA ESOGENA ATTORNO AI GRANDI CENTRI DECISIONALI DI MILANO E ROMA.
  • 26. LA COLLABORAZIONE FRA LE IMPRESE rapporti di collaborazione stabili rispetto al 2015 +1,6% +9,0% DIFFUSIONE DELLE RETI D’IMPRESE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Anni 2013, 2015, 2017. Valori percentuali 0 10 20 30 40 50 60 2013 2015 2017 52,4% DELLE IMPRESE DICHIARA RAPPORTI STABILI CONALTRE IMPRESE ILDIVARIO FRANORD-EST E MEZZOGIORNO È RELATIVAMENTE CONTENUTO rapporti di collaborazione stabili rispetto al 2013 Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno 30% DELLE IMPRESE IN RETI COMPLESSE (SERVIZI COMUNI, INNOVAZIONE…) Le reti e la condivisione sono una risorsa che fa la differenza anche per gli autonomi
  • 27. RETI COMPLESSE E PRODUTTIVITÀ DEL LAVORO TITOLO PERIODO. UDMDIFFUSIONE E PERFORMANCE DELLE RETI COMPLESSE (*) PER ESTENSIONE GEOGRAFICA Anni 2013-2017, percentuali di imprese e valore aggiunto per addetto in migliaia di euro 30% DELLE IMPRESE IN RETI COMPLESSE (SERVIZI COMUNI, INNOVAZIONE…) UNAQUOTAIN SENSIBILEAUMENTO NELTEMPO La partecipazione delle imprese a reti complesse, soprattutto se estese geograficamente, è associata con livelli di produttività più elevati Controllando per il settore d’attività, le dimensioni, la localizzazione, a ogni «livello» (estensione, complessità) di rete aggiuntivo corrisponde un aumento di circa il 5% nel valore aggiunto per addetto Fonte: elaborazione su dati MET (*) reti non limitate alle relazioni d’affari (es. attività e servizi congiunti quali ricerca, logistica, commercializzazione di prodotti) 52,4% DELLE IMPRESE DICHIARA RAPPORTI STABILI CONALTRE IMPRESE
  • 28. LE RETI METROPOLITANE creano relazioni, servizi e informazioni e connettono realtà diverse che abitano le città
  • 29. LE RETI DELLE CITTÀ: MILANO Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community metro linea M5 metro linea M3 metro linea M2 metro linea M1 Non significativo (a) Fino a 96,1 96,2 - 98,1 98,2 - 99,8 99,9 - 102,3 102,4 - 104,9 105,0 e oltre Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community metro linea M5 metro linea M3 metro linea M2 metro linea M1 Non significativo (a) Fino a 2100 2101 - 2471 2472 - 2897 2898 - 3791 3792 - 5375 5376 e oltre INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE Anno 2011 VALORI IMMOBILIARI Anno 2016
  • 30. LE RETI DELLE CITTÀ: ROMA Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community rete metro A rete metro B rete metro C Non significativo (a) Fino a 96,1 96,2 - 98,1 98,2 - 99,8 99,9 - 102,3 102,4 - 104,9 105,0 e oltre Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community Non significativo (a) Fino a 2472 2473 - 2820 2821 - 3308 3309 - 3934 3935 - 4897 4898 e oltre rete metro A rete metro B rete metro C INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE Anno 2011 VALORI IMMOBILIARI Anno 2016
  • 31. LE RETI DELLE CITTÀ: NAPOLI Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community Non significativo (a) Fino a 96,1 96,2 - 98,1 98,2 - 99,8 99,9 - 102,3 102,4 - 104,9 105,0 e oltre rete linea 1 rete linea 2 rete linea 3 Esri, HERE, DeLorme, MapmyIndia, © OpenStreetMap contributors, and the GIS user community Non significativo (a) Fino a 1453 1454 - 1733 1734 - 2098 2099 - 2597 2598 - 2960 2961 e oltre rete linea 1 rete linea 2 rete linea 3 INDICATORE DI VULNERABILITÀ SOCIALE E MATERIALE Anno 2011 VALORI IMMOBILIARI Anno 2016
  • 32. LE RETI NELLA RICERCA il sistema delle università mette in relazione gruppi di istituzioni, di studiosi e comunità studentesche a livello nazionale e internazionale
  • 33. IL SISTEMA DELLE UNIVERSITÀ COME RETE DELLE RETI Anni 2014-2020. Indicatori di centralità Bonacich Power normalizzati. Austria Belgio Germania Danimarca Grecia Spagna Altri paesi Ue Europa non UeExtra Ue Finlandia Francia Italia Paesi Bassi Svezia Regno Unito GRADO DI CENTRALITÀ DEI PRINCIPALI GRUPPI DI PARTECIPANTI A PROGETTI DI RICERCA HORIZON 2020 1.881  IMPRESE 372  ENTI DI RICERCA 245  ENTI NON PROFIT 161  ENTI PUBBLICI 98  UNIVERSITÀ Università Non profit Imprese Enti pubblici Enti di ricerca HORIZON 2020 | ITALIA ITALIA ruolo pivot di università britanniche e tedesche centralità delle università italiane superiore a Francia e Spagna Fonte: Banca dati Horizon 2020
  • 34. LA RETE INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ TITOLO PERIODO. UDM LA RETE DELLE UNIVERSITA Province italiane con una sede universitaria (63) Nel 2017, l'Italia ha collaborato a progetti di ricerca di grande rilevanza(103) In Italia, il sistema universitario è fortemente internazionalizzato nelle attività di ricerca ACCORDI DI COLLABORAZIONE INTERUNIVERSITARIA INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE Anno 2018 (accordi attivi fino al mese di aprile) Tra le 32 università con un più elevato numero di accordi di collaborazione, l’Università statale di Milano e La Sapienza di Roma hanno un ruolo centrale questa rete
  • 35. LE RETI MUSEALI la metà dei musei fa parte di reti o sistemi museali quasi 5 mila le istituzioni aperte al pubblico che valorizzano il patrimonio del Paese 64,1% sono pubbliche 63% fanno parte di itinerari turistici
  • 36.
  • 37. UNA MAPPATURA DELL’INNOVAZIONE NEL SISTEMA DELLE IMPRESE TITOLO PERIODO. UDM IMPRESE PER CATEGORIA DI INNOVATORI IL 57,8% NELLAMANIFATTURA (+7 P.P.) UNAQUOTAIN SENSIBILEAUMENTO NELTEMPO Il grado di complessità dell’innovazione raggiunto permette di distinguere cinque categorie di innovatori, classificabili in ordine decrescente di intensità innovativa La propensione innovativa è in ripresa fra le unità di dimensione piccola (+7,4 p.p.) e media (+3,4 p.p.), mentre è in lieve calo fra le grandi imprese (-1,5 p.p.) per effetto di una caduta nel comparto dei servizi (dal 77 al 72,3%). Fonte: Eurostat, Community Innovation Survey. NEL2014-16 IL48,7% DELLE IMPRESE (10+) HA SVOLTOATTIVITÀ FINALIZZATE ALL’INNOVAZIONE 14.8 11.9 9.0 10.6 2.4 51.3 Innovatori forti Innovatori di prodotto Innovatori di processo Innovatori soft Potenziali innovatori Non innovatori Anni 2014-2016, percentuale sul totale delle imprese 10+
  • 38. UNA MAPPATURA DELLA TRANSIZIONE DIGITALE TITOLO PERIODO. UDM SINTESI DEI PROFILI DI DIGITALIZZAZIONE E CAPITALE UMANO E FISICO DELLE IMPRESE CON ALMENO 10 ADDETTI Profilo VA (%) Addetti (%) DIGITALI COMPIUTE 24,1 13,3 SENSIBILI 17,5 11,7 SENSIBILI VINCOLATE 20,1 25,1 DIGITALI INCOMPIUTE 7,7 10,2 INDIFFERENTI 30,6 39,7 Totale 100,0 100,0
  • 39. IL RITARDO NELLA DIGITALIZZAZIONE TITOLO PERIODO. UDM L’USO DI STRUMENTI E-BUSINESS NEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI Anno 2017, percentuali di imprese con 10 e più addetti MAANCORASCARSALAVELOCITÀ DIACCESSOA INTERNET (SOLO IL7% DELLE IMPRESE CON OLTRE 100 MB/S) Decisive le tecnologie a supporto del trattamento e condivisione dei dati di business. Percentuali simili a Francia e Germania nell’ERP. USO DELWEB IN CRESCITA(72% VS. 77% MEDIAUE28) 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 Spagna Francia Germania Italia UE28 ERP CRM SCM Percentuali inferiori alla Germania nel CRM. Imprese italiane in forte ritardo nel SCM.
  • 40. QUALI EFFETTI SU PRODUTTIVITÀ E OCCUPAZIONE ? TITOLO PERIODO. UDM In tutti i macro-settori, la produttività aumenta all’aumentare della “sensibilità” nei confronti del ruolo svolto dalla trasformazione digitale nella competitività d’impresa.  In tutte le classi di addetti, fra le digitalizzate, una impresa su due ha aumentato i posti di lavoro di circa il 3,5% nel biennio 2016-17 (totale sistema: +0,6%).  Attenzione agli effetti qualitativi (sugli skills): o Nel 2016-2017 chi aveva una maggiore propensione alla digitalizzazione ha modificato la forza lavoro a vantaggio delle figure più qualificate. o Tuttavia, la prevalenza di imprese a bassa propensione alla digitalizzazione ha determinato, per il sistema economico nel suo complesso, una ricomposizione degli skills verso qualifiche professionali inferiori.