Seminario - Innovazione e R&S delle imprese in Campania
Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”
viale Ellittico 31 Sala Liccardo
Caserta, 5 maggio 2017
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
C. Donati, Vincoli finanziari alla Crescita delle Imprese Innovative
1. Vincoli Finanziari alla Crescita
delle Imprese Innovative
Dott.ssa Cristiana Donati
Dipartimento di Scienze Politiche
Università della Campania Luigi Vanvitelli
Caserta – 5 Maggio 2017
2. PMI, crescita e vincoli finanziari
• LE PMI sono state identificate come principale driver di crescita e innovazione di un
sistema produttivo (OECD 2015, Science, Technology and Industry Scoreboard)
• Le evidenze empiriche mostrano come le PMI incontrino molte difficoltà nell’accedere
alle fonti esterne di finanziamento. (Butters and Lintner 1945, Oliveira Fortunato 2006,
La Rocca and Cariola 2011 and Molinari 2013)
• Questa difficoltà si è acuita in Italia in seguito al processo di centralizzazione del
sistema bancario che ha obbligato ancora di più le piccole imprese a finanziare la
crescita quasi esclusivamente tramite le risorse interne (Alessandrini, Presbitero e
Zazzaro 2009).
3. Indicatore di facilità di accesso al credito
(1-7: 1 impossibile; 7 molto facile)
4,41
3,76
2,88
4
5,05
4,26
2,98
3,57
0
1
2
3
4
5
6
Germany France Italy Spain
2007 2014 2016
Fonte: World Bank (http://tcdata360.worldbank.org/indicators/inv.acc.loan)
4. Quota dei prestiti alle PMI sul totale
(total businness loans)
2010 2011 2012 2013 2014
Francia 20.5 20.8 21.2 21.1 21.2
Irlanda 63.9 67.8 67.5 66.9 67.3
Italia 19 18.3 18.4 18.7 18.9
Spagna 24 24.8 23.1 25.5 29
Regno Unito 21.4 21.1 21.5 22.1 22.5
Stati Uniti 29 26.5 23.7 22.5 21.2
Mediana (Paesi OCSE) 38.4 36.8 38.8 40.9 44.2
Fonte: OECD 2016, Financing SMEs and Entrepreneurs.
5. Spread tassi d’interesse tra PMI e grandi imprese
2010 2011 2012 2013 2014 2015
France 0.91 0.89 0.71 0.7 0.78 0.59
Italy 1.5 1.7 1.8 2 1.8 1.78
Spain 1.21 1.59 2.3 2.1 1.87 1.04
Sweden 0.95 1.16 1.04 0.65 0.56 0.4
United Kingdom 1.39 1.27 1.31 1.4 0.97 1.22
United States 1.63 1.64 1.77 1.62 1.36 1.39
Median Value 1.24 1.33 1.5 1.4 1.6 1.4
Fonte: OECD 2016, Financing SMEs and Entrepreneurs.
6. Distribuzione della imprese per classi dimensionali
(FSD)e vincoli finanziari in un sistema dualistico
• Nella letteratura empirica diversi contributi hanno evidenziato che l’asimmetria della
distribuzione per classi dimensionali delle imprese riflette la presenza di vincoli
finanziari alla crescita, ed è più marcata nei sistemi produttivi dove l’accesso alla
finanza esterna è più difficoltoso
• In assenza di vincoli finanziari alla crescita la FSD si presenta approssimativamente
come una distribuzione lognormale. (Cooley e Quadrini 2001, Cabral e Mata 2003,
Angelini e Generali 2008).
• In Italia la FSD relativa alla distribuzione per classi delle imprese localizzate nel
Mezzogiorno presenta una più marcata asimmetria a destra dovuta alla maggiore
incidenza dei vincoli finanziari alla crescita (Donati e Sarno 2016).
7. Vincoli finanziari e industrie dei servizi ICT e KIBS
(Knowledge Intensive Business Services)
• Complessivamente l’Industria dei Servizi realizza circa il 70% del PIL dei Paesi OCSE
• Questo processo di terziarizzazione delle economie si è accompagnato ad un
maggior utilizzo delle nuove tecnologie nelle industrie dei servizi
• Evangelista and Savona (2002): KIBS svolgono un ruolo cruciale nel determinare un
effetto positivo dell’innovazione sulla crescita occupazionale (l’incremento della
disoccupazione low skilled è più che compensato dall’incremento dell’occupazione
high skilled)
• Meliciani et al. (2014): KIBS incrementano la capacità innovative e le possibilità di
crescita delle industrie manifatturiere che utilizzano questa tipologia di servizi.
8. Gran parte degli studi sui vincoli finanziari alla crescita delle imprese si
sono concentrati sulle imprese manifatturiere.
Scarsi sono i lavori empirici sull’industria dei servizi; tali lavori non
analizzano l’eterogeneità dell’impatto dei vincoli finanziari alla crescita
dell’impresa all’interno dei singoli settori (che si differenziano, per
esempio, notevolmente per capacità innovativa) e i risultati riguardo il
ruolo della struttura finanziaria non sono conclusivi
[Maçãs Nunes and Serrasqueiro (2007) analizzano un panel di PMI e grandi imprese
spagnole trovando un effetto negativo del debito sulla crescita. Oliveira and
Fortunato (2008) analizzano un panel di PMI portoghesi riscontrando che la
struttura finanziaria (cash flow variable and leverage), non esercita alcun impatto
sulla crescita delle imprese].
9. Eterogeneità settoriale e incidenza dei vincoli
finanziari nei Servizi
• Donati 2017 verifica se esiste un legame specifico tra l’impatto dei
vincoli finanziari e l’intensità tecnologica dell’industria cui l’impresa
appartiene
• L’analisi viene effettuata su imprese appartenenti a industrie che
differiscono per intensità tecnologica e capacità innovativa
10. Crescita dell’impresa e vincoli finanziari
𝑔𝑟𝑜𝑤𝑡ℎ𝑖,𝑡 = 𝛼𝑖 + 𝛿𝑡 + 𝛽𝑖 −1 𝑙 𝑜 𝑔 𝑆𝑖,𝑡−1
+ 𝜌𝑔𝑟𝑜𝑤𝑡ℎ𝑖,𝑡−1 + 𝛾𝐶𝐹𝑖,𝑡−1 + 𝜉𝐷𝐹𝑖,𝑡−1 + 𝜗𝐷𝑎𝑟𝑒𝑎𝑔 + 𝜑 𝐷𝑒𝑥𝑝 + 𝜏𝑖,𝑡
with 𝜏𝑖,𝑡 = 𝜌 1 − 𝛽 log 𝑆𝑖,𝑡−2 + 𝜀𝑖,𝑡.
Under 𝐻0 : 𝛽 = 1 implying that 𝜏𝑖𝑡 = 𝜀𝑖,𝑡
Variabile dipendente: differenza logaritmica dell’occupazione al tempo t
e al tempo t-1 per l’impresa i
Variabili esplicative:
- Dimensione al tempo t-1 (S)
- Dipendente ritardata
- Cash flow (CF) al tempo t-1
- Debiti finanziari (DF) al tempo t-1
- Dummies geografiche (macro-aerea)
- Dummy exp =1 se l’impresa è esportatrice
11. Dipendenza dalle risorse interne e dall’indebitamento
in un sistema banco-centrico
• HP (1) la crescita delle piccole imprese è maggiormente vincolata alla disponibilità di
risorse interne e questa dipendenza risulta più marcata per le imprese appartenenti a
industrie con una maggiore capacità innovativa (ICT e KIBS);
• HP (2) tale dipendenza dalle risorse interne non è sistematica per le medie imprese (51-
250 addetti)
• HP (3) Nei servizi più innovativi o science-based (ICT e KIBS) ci aspettiamo che prevalga
una relazione negativa tra la crescita e l’indebitamento bancario supportando l’ipotesi
che le imprese con maggiori opportunità di crescita siano percepite come più rischiose
e siano maggiormente vincolate dall’esterno (Myers 1977, Becchetti and Trovato 2002,
La Rocca and Cariola 2011)
[HP alternativa: relazione positiva tra crescita e l’indebitamento bancario nel caso in cui non prevalgono i
problemi di asimmetria informativa e le imprese con buone opportunità di crescita riescono ad ottenere il
credito di cui necessitano per effettuare tutti gli investimenti programmati (Meyer 1998, Cooley and
Quadrini 2001, Guariglia 2008)]
12. ISIC REV IV
(codici)
Divisioni e Gruppi Intensità tecnologica
59-61 Servizi dell’Informazione (telecomunicazioni) Alta intensità (ICT)
62 Servizi di programmazione, consulenza e attività
correlate (ICT)
Alta intensità (ICT)
63 Servizi delle Informazioni Alta intensità (ICT)
72-74 Ricerca Scientifica, Ricerche di mercato, Altre
attività professionali, scientifiche e tecniche
KIBS (servizi ad alto contenuto di
conoscenza)
77-79 Attività di noleggio e leasing, Attività di ricerca e
selezione del personale, Agenzie di Viaggio
Media intensità teconologica
(imprese utilizzatrici di ICT)
80-82 Servizi vigilanza e investigazione, Servizi per edifici
e paesaggi, attività di supporto alle imprese
Media intensità teconologica
(imprese utilizzatrici di ICT)
**Sono incluse nell’analisi anche le imprese appartenenti alle industrie tradizionali : Commercio all’ingrosso e al
dettaglio (incluso autoveicoli) 45 ; Commercio all’ingrosso 46; Commercio al dettaglio 47.
Settori e gruppi di settori analizzati
13. Dati e metodo di stima
• Il campione analizzato contiene dati forniti dal Laboratorio ADELE dell’ISTAT e
contiene complessivamente informazioni relative a 76,464 imprese attive osservate
nel periodo 2001-2008
• Il campione analizzato è un campione rappresentativo dell’universo delle PMI
italiane
• Il modello è stimato utilizzando lo stimatore SyStem-GMM che consente di
controllare per la presenza di eterogeneità non osservata, di simultaneità e di errori
di misura.
14. Principali risultati
• La crescita al tempo t-1 ha un impatto positivo e quasi sempre significativo sulla
crescita corrente; la dimensione iniziale ha un effetto negativo sulla crescita
• La sensibilità del tasso di crescita dell’impresa al cash flow è quasi sempre
positiva e significativa e assume valori relativamente più elevati nelle industrie 62
(ICT) e nei KIBS (72, 73, 74)
• L’impatto della variabile DF è significativo e negativo in due industrie 62 (ICT) e t-
KIBS (72 e 74)
17. Conclusioni
• La dipendenza dalla finanza interna appare relativamente più marcata per le piccole imprese
dei KIBS
• In particolare le piccole imprese dei più importanti servizi science-based ICT (62) e i
technology-KIBS (72-73) scontano una particolare incidenza dei vincoli finanziari siano essi
interni o esterni
• Per le imprese non appartenenti ai settori science based non si riscontra alcun effetto dell’
indebitamento sulla crescita
Solo l’ampliamento del mercato di riferimento consente alla piccole imprese dei KIBS di
finanziare la propria crescita, incentrata sull’attività innovativa che è di per sé incerta negli esiti e
rischiosa. In mancanza di una rimozione sostanziale dei vincoli di accesso al credito che subiscono
queste imprese la loro attività innovativa e le possibilità di crescita appaiono fortemente
condizionate alle fasi espansive/depressive del ciclo economico e alle dinamiche settoriali.
19. In Campania nell’aprile 2016 è stato istituito il
KIBSLab
• Centro Sperimentale Sviluppo delle Competenze nell’area del
Customer Relationship Management e dei servizi avanzati KIBSLab,
finanziato dalla Regione Campania a valere sul POR FSE 2007-2013 e
sul Piano di Azione e Coesione.
• Il KIBSLab favorirà la conoscenza, la formazione, lo sviluppo delle
competenze, ma pure la sperimentazione di servizi e soluzioni - ad
alta intensità di conoscenza e trasferimento tecnologico - per la
creazione e la crescita imprenditoriale.