3. Crescita e sviluppo
Senza crescita non c’è sviluppo: si considera sviluppo
l’esperienza dei paesi “sviluppati”: non esiste altro sviluppo
possibile. (dottrina Truman)
Sviluppo economicista =
accumulazione di capitale + modernizzazione politico
istituzionale
= Progresso (produzione) + Benessere (consumo)
performance economica = crescita del PIL = sviluppo
4. Simon Kuznetz , “il benessere di una nazione può
difficilmente essere dedotto dalla misura del reddito
nazionale”.
Bob Kennedy: “il Pil misura tutto
tranne ciò che rende la vita degna
di essere vissuta”.
Amartya Sen: “ Si potrebbe essere agiati senza stare bene. Si
potrebbe stare bene senza essere in grado di condurre la vita che si
era desiderata. Si potrebbe avere la vita che si era desiderata senza
essere felici. Si potrebbe essere felici senza avere molta libertà. Si
potrebbe avere molta libertà senza avere molto”.
5. I limiti del Pil
• non riflette la distribuzione del reddito
• non riflette il potere d’acquisto del reddito
• non include parti importanti dell’attività economica (lavoro
domestico, settori informali)
• non contabilizza le “esternalità negative” (danni ambientali,
industria militare)
• somma le spese riparatorie o difensive (depurazione, incidenti
stradali, “paradosso” distruzione ricostruzione)
• Determina il valore dei servizi secondo il valore di mercato,
sottostimando il valore dei servizi pubblici
il Pil misura l’output non l’outcome
6. Gli approcci oltre il Pil
• Social indicators movement
• Basic needs
• Utilitarismo, welfare economics e felicità
• Allardt
• Sen
7. Social indicators movement
1969, Department of Health “Towards a social report”
“to look at several important aspects of the quality of American life, and
digest what is known about progress towards generally accepted social
goals”
Al fine di:
•Offrire maggiore visibilità ai temi sociali
•Migliorare la valutazione dei programmi pubblici
Stumenti:
Indicatori oggettivi delle condizioni di vita e della capacità di soddisfare I
bisogni e gli interessi.
Multidimensionalità per superare la difficoltà di
leggere il reddito in termini di utilità
9. Utilitarismo, welfare economics e felicità
• Utilitarismo (Bentham, Stuart Mill)
• Welfare economics (Marshall, Pigou):
→ il benessere è la somma delle preferenze individuali
“if men define situations as real,
they are real in their consequences” (Thomas 1928: 571-572)
Benessere come benessere soggettivo
Layard (2009) “the right single measure of progress must be the one that is
self-evidently good. The only such measure is the Happiness of the
population – and the equivalent absence of misery”.
10. Approccio oggetivo e soggettivo
per l’analisi della qualità della vita
Indicatori oggettivi Indicatori soggettivi
Having Livelli materiali di vita e Soddisfazione per le
(necessità materiali e condizioni ambientali condizioni di vita
impersonali)
Loving Misure oggettive di Soddisfazione per le
(necessità sociali) relazione con gli altri relazioni sociali
Being Inclusione esclusione Alienazione/crescita
(necessità di crescita sociale personale
personale)
Fonte: Allardt, 1993
11. Il concetto di sviluppo umano
•L’ approccio delle capacità è la base concettuale dell’approccio allo
sviluppo umano (Amartya Sen, Martha Nussbaum)
•Benessere, povertà e disuguaglianza devono essere valutati nello
spazio delle capacità opportunità reali che le persone hanno di
vivere la vita cui attribuiscono valore
•Le risorse economiche e i beni materiali vanno intesi come mezzi
per la realizzazione di funzionamenti reali conseguimenti delle
persone
welfare vs well-being
12. Il concetto di sviluppo umano
•Approccio centrato sulle persone :
- l’individuo è fine e strumento di sviluppo
- partecipazione e democraticità dei processi
•L’approccio delle capacità in (estrema) sintesi:
Capacità o Risultati o
Beni e risorse funzionamenti funzionamenti
potenziali conseguiti
Fattori Capacità di
sociali, scelta
economici
e culturali
13. Il concetto di sviluppo umano
I 4 pilastri dello sviluppo umano:
EQUITA’ PARTECIPAZIONE SOSTENIBILITA’ PRODUTTIVITA’
Le persone Le persone L’accesso alle Le persone
devono godere di devono poter opportunità deve devono poter
pari opportunità partecipare alle essere assicurato partecipare al
in campo politico, decisioni e ai anche per le processo di
economico, processi che generazioni crescita
sociale e culturale modellano la loro future economica
vita
14. The Framework of the Progress of Societies
Human system Ecosystem
Human Wellbeing Ecosystem services
Culture
Individual Social
Governance
Ecosystem
Wellbeing Wellbeing condition
Resources management
Economy
Fonte: Hall, J., Giovannini, E., Morrone, A., Ranuzzi, G. (2009).
15. Soluzioni per misurare il benessere
Correzioni del PIL
•Measure of Sustainable Welfare - MEW Nordhaus e Tobin, 1971
•Index of Sustainable Economic Well-being – ISEW Daly e Cobb, 1991
•Prodotto Interno di Qualità – PIQ Symbola, 2007
Indici sintetici
•Relative National Standards of Living Bennett, 1937
•Level of Living Index UNRISD, 1966
•Indice di Sviluppo Umano UNDP, 1991
•Indice di Qualità della Vita delle Provincie Sole 24 Ore, 1993
•Indice di Qualità Regionale dello Sviluppo - QUARS Sbilanciamoci!, 2006
•Happy Planet Index NEF, 2006
•Better Life Index OECD, 2011
Set di indicatori
•Report of the President's Research Committee on Social Trends USA, 1933
•Millennium Development Goals ONU, 2000
•Sustainable Development Indicators EC
•National Accounts of Wellbeing NEF, 2009
Benessere soggettivo
•Life satisfaction /Happiness Layard, 2000s
17. 2004 – Palermo – OECD World Forum on Key Indicators. Statistics,
Knowledge and Policy.
2006 – Dichiarazione di Istanbul + Global Project on measuring the progress
of societies.
2007 – WWF, Club of Rome, EP – Beyond GDP (Barroso: “è ormai tempo di
andare oltre il Pil”).
2008 - Commissione speciale sulla “misura delle prestazioni economiche e
del progresso sociale” (Sen-Stiglitz-Fitoussi).
2009 – European Commission – COM “Non solo Pil. Misurare il progresso in
un mondo in cambiamento”.
2011- OECD Better Life Initiative. “How’s Life”
2011 – Eurostat –Sponsorship Group on Measuring Progress, Well-being
and Sustainable Development.
18. Istanbul Declaration
Noi affermiamo il nostro impegno a misurare e promuovere il progresso delle società
in tutte le sue dimensioni, nonché a sostenere le iniziative nazionali finalizzate a tale
scopo.
Noi chiamiamo gli uffici di statistica, le organizzazioni private e pubbliche, gli esperti
accademici a lavorare insieme con i rappresentanti della società civile per produrre
informazioni di alta qualità e utilizzabili da tutti i cittadini per costruire una
valutazione condivisa del benessere sociale e della sua evoluzione nel tempo.
Per realizzare questi obiettivi abbiamo bisogno di:
incoraggiare ogni società a riflettere su cosa costituisca il “progresso” nel XXI
secolo;
condividere i migliori approcci alla misurazione del progresso;
aiutare la società a sviluppare una più ampia e condivisa comprensione della
sua evoluzione;
promuovere l’importanza di adeguati investimenti nei sistemi statistici.
19. Stiglitz-Sen Fitoussi
Gli indicatori della crisi
Se ci si rende conto di aver costruito la propria casa sulle sabbie mobili non
basta rafforzare il suolo. Bisogna spostarsi.
Le nostre economie, costruite sul mito del Pil, stanno crollando di fronte alle
crisi economica ed ambientale. Abbiamo bisogno di fondamenta più solide
sulle quali costruire una vita migliore”.
(FT, 18 settembre 2009)
Dalla produzione al benessere
(consumi, distribuzione, indebitamento, ricchezza e attività fuori mercato)
What we measure affect what we do
20. Stiglitz-Sen Fitoussi
Misurare la performance economica:
Reddito nazionale netto disponibile corretto
Net Adjusted Disposable Income
•Netto: considera gli ammortamenti (ICT)
•Nazionale: considera i redditi dall'estero
•Disponibile: dopo tasse e trasferimenti monetari
•Corretto: dopo i trasferimenti di servizi
21. Reddito disponibile netto
Reddito disponibile netto in rapporto al Pil
per Francia, USA, Irlanda (fonte: OECD, Annual National Accounts)
22. Servizi e attività fuori mercato
Reddito reale pro capite in Francia (USA=100), 2005
Inclusi i i
Inclusi
Inclusi lavoro
Inclusi lavoro
servizi
servizi
PIL p.c.
PIL p.c. domestico ee
domestico
pubblici
pubblici
tempo libero
tempo libero
23. Stiglitz Sen Fitoussi
Misurare il benessere:
benessere materiale (reddito, consumo e ricchezza);
salute;
istruzione;
attività personali e lavoro;
partecipazione politica e governance;
relazioni sociali;
ambiente;
insicurezza (economica e fisica).
24. “Non solo Pil”
La Comunicazione si propone cinque azioni fondamentali:
1.Completare il Pil con indicatori ambientali e sociali.
2.Informazioni sociali e ambientali quasi in tempo reale a
sostegno del processo decisionale.
3.Informazioni più precise su distribuzione e diseguaglianze.
4.Elaborare una tabella europea di valutazione dello sviluppo
sostenibile.
5.Estendere i conti nazionali alle questioni ambientali e sociali.
25. ESS Sponsorship group
• national accounts data on household income and consumption
• distribution of households income, consumption and wealth
• non-market domestic activities and leisure time
• developing EU-SILC as the core instrument for measuring the quality
of life, incl. through incorporating further topics and subjective
questions
• establish an expert group on quality of life
• reinforcing environmental and economic accounts on energy,
climate change and material consumption
• deriving so called "footprint indicators" from national accounts
• developing environmental accounts relating to goods and services,
environmental protection expenditure and natural assets
• developing landscape and biodiversity indicators
• improving data of water and waste
26. Conclusioni: Oltre il PIL
•Andare oltre il Pil rappresenta una delle grandi sfide politiche
dei nostri giorni.
•Molto probabilmente non arriveremo mai ad una sola misura
alternativa, ma una maggiore attenzione al benessere ed alla
sua sostenibilità potrà condurre ad una maggioer disponibilita`
di dati che permetteranno:
Ai policy makers di prendere le proprie decisioni più
consapevolmente
Ai media di informare meglio i cittadini
Ai cittadini di giudicare in maniera piu` efficace l'operato
della politica.
28. Il nodo della legitimità
L'informazione statistica per essere seguita dalla
politica ha bisogno di un certo grado di
legittimazione da parte dei cittadini
La scelta delle informazioni da monitorare
coincide con la selezione delle priorità politiche
“What we measure affects what we do”
Stiglitz report
29. Crisi della democrazia
Tuttavia, esiste una crisi della legittimità democratica
i cui sintomi sono:
• la credibilità declinante delle istituzioni
rappresentative dello Stato democratico;
• la crisi del sistema dei partiti;
• Ampliarsi della distanza tra cittadini ed èlite
politica;
• un’impressione diffusa di opacità.
[Norris 1999; Pharr and Putnam 2000]
30. Il paradigma deliberativo
• Una decisione legittima non rappresenta la volontà di tutti,
ma deriva dalla deliberazione di tutti [Manin 1987, pag. 352].
• Deliberazione pubblica: processo di scambio di informazioni e
opinioni da parte di un pubblico alle prese con una decisione
comune, rappresenta la dimensione discorsiva ineludibile
attraverso cui le preferenze collettive si formano e vengono
espresse [Bohman and Rehg 1997; Elster 1998].
• La deliberazione pubblica è in grado di generare norme
legittime e vincolanti se rivolta al perseguimento di un
accordo libero e ragionato tra eguali [Habermas 1985].
31. I rischi della deliberazione
• Teorema della giuria di Condorcet
• Polarizzazione / estremizzazione
• Non utilizzo di tutta l’informazione disponibile
(timidezza, pressione sociale)
Fonte: Cass Sustain «infotopia»
32. Condizioni della deliberazione pubblica
• L’uguaglianza dei partecipanti allo scambio deliberativo;
• L’inclusione nel processo deliberativo di tutti i coinvolti nell’applicazione
delle norme oggetto di deliberazione;
• La libera, pubblica e paritaria introduzione e articolazione degli interessi;
• Il perseguimento dell’intesa discorsiva;
• L’orientamento al bene comune.
La legittimità delle decisioni pubbliche non può essere esclusivamente
prodotta e assicurata dalle garanzie e dagli ordinamenti formali –
istituzionali, giuridici, costituzionali – dello Stato, ma deve necessariamente
fondarsi sul contributo della società civile.
[Habermas 2001b; Benhabib 1996; Bohman 1996].
33. La società civile
La società civile rappresenta una terza sfera rispetto a Stato e
mercato: a differenza del potere e del denaro, l’intesa
discorsiva è la sola a poter generare la solidarietà sociale.
Attori: gruppi informali (vicinato, auto-aiuto, consumo),
associazioni e comitati civici, organizzazioni non governative e
di volontariato, gruppi di interesse, cooperative sociali e
fondazioni, movimenti sociali, politici e culturali.
34. La dimensione politica
Società civile indispensabile per conferire una piena
legittimazione democratica alle decisioni delle
amministrazioni pubbliche
•[Beck 2000; Bobbio 2002; Passerin d’Entrevés 2002; Arena 2008].
Il contributo specifico delle associazioni alla definizione
delle prospettive dello sviluppo e del benessere è un
apporto propriamente politico, che intreccia la
dimensione partecipativa e quella cognitiva (il lavoro
dell’attivista e dell’esperto, la protesta e la proposta)
[Pianta 2001; Marcon 2004; 2005].
36. Benessere Equo e Sostenibile
Nel 2010 l’Istat ha lanciato un’iniziativa congiunta con il CNEL per la
misurazione in Italia del Benessere Equo e Sostenibile.
Benessere: analisi multidimensionale degli aspetti rilevanti della qualità
della vita dei cittadini.
Equo: attenzione alla distribuzione delle determinanti del benessere tra
soggetti sociali.
Sostenibile: garanzia dello stesso benessere anche per le generazioni
future.
37. BES: gli strumenti
L’iniziativa mira a produrre una serie di indicatori in grado di offrire una visione
condivisa di progresso per l'Italia. Essa prevede:
a)Comitato d’indirizzo che ha elaborato una definizione condivisa di progresso
attraverso 12 domini;
b)Commissione scientifica che seleziona gli indicatori per ogni dominio entro i
primi mesi deal 2012;
c)Consultazione pubblica
Indagine Multiscopo – l’importanza dei domini del benessere
Questionario on-line
Blog
Incontri regionali
A marzo 2013 è prevista la pubblicazione del
primo rapporto congiunto Istat-CNEL sulla misura del Benessere in Italia.
38. BES:
Indagine annuale su ciò che conta per il processso deliberativo
il benessere
(24mila famiglie)
Comitato 12 Domini
d’indirizzo
Questionario on-line
(2500 persone)
e Blog
Commissione
Discussione
scientifica
Incontri
regionali e
blog
132 Rapporto
Indicatori finale
39. La consultazione: l’indagine Multiscopo
Media % di 10
Essere in buona salute 9,7 79,9
Poter assicurare il futuro dei figli dal punto di vista economico e
sociale 9,3 66,1
Avere un lavoro dignitoso di cui essere soddisfatto 9,2 59,5
Un reddito adeguato 9,1 56,0
Buone relazioni con amici e parenti 9,1 53,2
Essere felici in amore 9,0 53,6
Sentirsi sicuri nei confronti della criminalità 9,0 56,3
Un buon livello di istruzione 8,9 48,8
Il presente e il futuro delle condizioni dell'ambiente 8,9 48,3
Vivere in una società in cui ci si possa fidare degli altri 8,9 48,8
Istituzioni pubbliche in grado di svolgere bene la loro funzione 8,8 46,6
Servizi di pubblica utilità accessibili e di buona qualità 8,7 43,9
Tempo libero adeguato e di buona qualità 8,5 37,4
Poter influire sulle decisioni dei poteri locali e nazionali 7,8 30,6
Partecipare alla vita della comunità locale 7,1 18,7
Fonte: Istat Punteggio da 0 a 10 attribuito alle dimensioni del benessere – Anno 2011
41. La consultazione: Il questionario e il blog
Importanza di misurare il benessere
Valutazione delle 12 dimensioni
Specificità italiane
Utilizzo finale dello strumento
Discussione più approfondita sugli aspetti rilevanti del problema.
Trasmissione di documenti utili al dibattito.
È possibile inviare un post a benessere@istat.it
42. La consultazione: Il questionario e il blog
I giudizi sono stati espressi in
modo omogeneo dagli intervistati
con pochissime differenze di
genere, generazione e territorio.
I cittadini pongono particolare
enfasi su:
•Patrimonio storico-artistico
•Qualità del cibo
•Qualità delle relazioni sociali
•Sistema di welfare universale
Ma anche su:
corruzione, burocrazia, privilegi,
disorganizzazione, individualismo, Il 68% degli intervistati ritiene che la misura del
degrado. benessere possa contribuire a migliorare le
politiche pubbliche
43.
44.
45. Reddito disponibile e ricchezza
1.Reddito medio disponibile aggiustato (pro-capite)
2.Indice di disuguaglianza del reddito disponibile
3.Indice di rischio di povertà relativa
4.Ricchezza netta media pro-capite
5.Indice di vulnerabilità finanziaria
Spesa per consumi e condizioni di vita materiali
6.Indice di povertà assoluta
7.Indice di grave deprivazione materiale
8.Indice di qualità dell’abitazione
9.Indice di valutazione soggettiva di difficoltà economica
10.Incidenza di individui che vivono in famiglie senza occupati
46.
47. Partecipazione e inclusione sociale
1. Tasso di occupazione 20-64 anni
2. Tasso di mancata partecipazione al lavoro
Qualità del lavoro
3. Percentuale di trasformazioni nel corso di un anno da lavori instabili a lavori stabili
4. Percentuale di occupati in lavori a termine da almeno 5 anni
5. Incidenza di lavoratori dipendenti con bassa paga
6. Incidenza di occupati sovra istruiti
7. Tasso di infortuni mortali e inabilità permanente
8. Incidenza occupati non regolari sul totale degli occupati
Continua…
48. Conciliazione dei tempi di vita
9. Rapporto tra tasso di occupazione delle donne 25-49 anni con figli in età prescolare
e delle donne senza figli
10.Indice di asimmetria del lavoro familiare
11.Quota di popolazione che svolge più di 60 ore settimanali di lavoro retribuito e/o
domestico
Vita d’impresa
12.Quota di lavoratori dipendenti coperti da contrattazione collettiva di secondo livello
13.Quota di dipendenti che lavorano in una impresa dove è presente la RSU
Percezione
14.Percezione di insicurezza dell’occupazione
15.Soddisfazione per il lavoro svolto
49. Società civile
1.Indice sintetico di partecipazione sociale
2.Fiducia generalizzata nella gran parte delle persone
Economia sociale
3.Organizzazioni non profit ogni 10.000 abitanti
4.Cooperative sociali ogni 10.000 abitanti
5.Attività di volontariato
6.Aiuti gratuiti dati
7.Finanziamento delle associazioni
Famiglia e relazioni sociali
8.Soddisfazione per le relazioni familiari
9.Soddisfazione per le relazioni amicali
10.Persone su cui contare
11.Attività ludiche dei bambini da tre a dieci anni svolte con i genitori
50.
51. Dimensione cognitiva
1.Persone che hanno espresso un punteggio di soddisfazione per la vita tra 8 e 10
2.Persone che si dichiara molto soddisfatta per il tempo libero
3.Persone che ritengono che la loro situazione personale migliorerà nei prossimi 5 anni
52.
53. Creazione di conoscenza
1.Intensità di ricerca: Spesa per R&S sul PIL
2.Propensione alla brevettazione
3.Incidenza dei lavoratori della conoscenza sull’occupazione
Applicazione e diffusione della conoscenza
4.Tasso di innovazione del sistema produttivo
5.Propensione all’innovazione di prodotto/servizio del sistema produttivo nazionale
6.Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza
7.Intensità d’uso di internet
54.
55.
56. L’equità nel Bes
Il primo rapporto sul benessere equo e sostenibile, che sarà pubblicato a
marzo, ha cercato di valutare le disuguaglianze per ogni dominio
attraverso:
1) l’analisi territoriale
2) l’analisi per genere e generazione (laddove possibile)
Sono stati prodotte anche analisi ad-hoc come l’analisi del contributo della
laurea alla mobilità sociale.
Solo per il dominio benessere esistono degli indicatori specifici di equità
nella distribuzione del reddito.
Le prospettive di ricerca nell'ambito del benessere, Adolfo Morrone - Roma, 14/02/2013
57. Questioni aperte sulla E di BES
1)L’equità può essere valutata solo declinando per una serie di
caratteristiche strutturali (ad esempio decili di reddito, sesso,
territorio, ecc.) gli indicatori di benessere?
2)Dominio per dominio quale dovrebbe essere il livello di
equità a cui si dovrebbe tendere?
3)Ha senso ed è possibile rispondere a domande del tipo:
complessivamente nel dominio dell’istruzione e della
formazione l’equità è aumentata o diminuita?
Le prospettive di ricerca nell'ambito del benessere, Adolfo Morrone - Roma, 14/02/2013
58. BES – Prossimi passi
Definizione di indici sintetici per ogni dominio
o sotto-dominio
Definizione di un set di indicatori per la
misurazione della sostenibilità:
Approccio del capitale
Fattori di rischio e vulnerabilità
59. La possibile applicazione pratica del Bes
• Le relazioni tecniche di accompagnamento potrebbero valutare l’impatto agli
interventi normativi di ampio respiro rispetto ai domini del Bes;
• il Rapporto sul Bes potrebbe essere presentato e dibattuto in Parlamento, nonché,
per gli aspetti settoriali, nelle competenti commissioni parlamentari;
• Si potrebbe sviluppare una suite di modelli statistici ed econometrici in grado di
integrare gli aspetti economici, sociali ed ambientali, così da sostenere le analisi volte
alla valutazione ex-ante delle politiche pubbliche;
• l’elaborazione della base informativa necessaria alla misura del Bes, anche a livello
territoriale spinto (regioni, province, aree metropolitane, ecc.) potrebbe essere
inserita tra i compiti obbligatori dell’Istat e del Sistema statistico nazionale
• Gli indicatori selezionati potrebbero essere oggetto di campagne informative
nell’ambito degli spazi dedicati all’informazione istituzionale.
60. Gli sviluppi nelle città
URBES.
Le 15 città metropolitane stanno discutendo della possibile declinazione a scala
locale del set di indicatori BES
50 indicatori già disponibili da fonti amministrative, altro saranno coperti da
stime di piccola areo o proxi
Attivazione di consultazioni nelle città
Agenda digitale – Il dl Crescita 2.0 prevede per le comunità intelligenti la
costruzione di un sistema di monitoraggio e valutazione dell’impatto delle
politiche su indicatori economici, sociali e ambientali
Si tratta di un campione web, quindi ovviamente distorto. Si tratta di individui prevalentemente nella fascia di età 25-64 anni (quasi il 90%), caratterizzati da un livello di istruzione più elevato rispetto alla media ( due terzi hanno la laurea o titolo superiore ), residenti per quasi la metà dei casi in una regione settentrionale (48%), per un terzo in una del Centro (32%) e per il 19% dei casi in una regione meridionale. Inoltre si tratta molto probabilmente di un gruppo di persone sbilanciato per sensibilità verso il tema del benessere.
Indice sintetico di accessibilità ad alcuni servizi (farmacie, pronto soccorso, ufficio Postale , polizia, carabinieri, uffici comunali, asilo nido, scuola materna, scuola elementare, scuola media inferiore, negozi di generi alimentari , mercati, supermercati).
SSF – Raccomandazione n.7: Gli indicatori di qualità della vita, per tutte le dimensioni considerate, dovrebbero valutare le diseguaglianze esistenti in maniera esauriente.
SSF – Raccomandazione n.7: Gli indicatori di qualità della vita, per tutte le dimensioni considerate, dovrebbero valutare le diseguaglianze esistenti in maniera esauriente.