A. d'Errico, SC a DU Servizio Sovranazionale di Epidemiologia ASL TO3 - Regione Piemonte, "Impatto sulla salute dell’esposizione a rischi occupazionali. Potenzialità di analisi"
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A. d'Errico, SC a DU Servizio Sovranazionale di Epidemiologia ASL TO3 - Regione Piemonte, "Impatto sulla salute dell’esposizione a rischi occupazionali. Potenzialità di analisi"
1. Impatto sulla salute dell’esposizione a rischi occupazionali
Potenzialità di analisi nelle indagini Multiscopo sulla Salute ISTAT
Angelo d’Errico
SC a DU Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL TO3 - Regione Piemonte
Seminario: «Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?»
Roma. Istat, 18 novembre 2019
2. Background - I
• Scarsa disponibilità di informazioni sulle caratteristiche dell’occupazione nelle Indagini ISTAT Multiscopo Sulla Salute
2000, 2005, 2013, che costituiscono il baseline dello Studio Longitudinale Italiano (SLI), o in altri studi longitudinali in Italia
• Disponibile solo una domanda sull’attività fisica sul lavoro:
La sua attività lavorativa è prevalentemente caratterizzata da attività fisica?
Scarsa, la maggior parte del tempo è trascorsa stando seduti …………..…….1
Modesta, la maggior parte del tempo è trascorsa stando in piedi ……………..….….2
Pesante, fino al punto di sudare per circa la metà delle ore di lavoro …………..…………..3
• Sono inoltre disponibili la professione e il settore economico dichiarato dai partecipanti nelle indagini, di cui quella
attuale, per i soggetti occupati, e l’ultima professione svolta, per i soggetti non più occupati che avevano lavorato nel
passato.
• Per Salute 2000 le professioni sono state codificate sulla base della classificazione delle professioni ISTAT 1991 (CP 1991 a
4-digit), per Salute 2005 della classificazione CP 2001 (4-digit) e per Salute 2013 della classificazione CP 2011 (5-digit).
• La disponibilità di codici sulla professione può permettere di:
• Valutare differenze nella mortalità complessiva, e nell’incidenza e nella mortalità per specifiche patologie (es.
malattie cardiovascolari, tumori) tra gruppi di professioni
• Studiare l’impatto sulla salute dell’esposizione a rischi occupazionali nei soggetti in studio, attribuita per mezzo di
matrici occupazione-esposizione (job-exposure matrix: JEM)
3. • Le JEM sono matrici contenenti punteggi di esposizione a fattori di rischio occupazionali, derivati da giudizi di
esperti, misurazioni, indagini a questionario, assegnati a ciascuna professione
• Tra i principali rischi occupazionali, negli ultimi anni sono diventati preponderanti i fattori ergonomici e psicosociali,
dopo l’introduzione di cambiamenti tecnologici e normativi che hanno ridotto l’esposizione a fattori chimici e fisici
sul lavoro
• In Italia è stata recentemente realizzata, in collaborazione con ISTAT (dott.ssa Francesca Gallo) una JEM
sull’esposizione media per professione a 21 fattori ergonomici sul lavoro,
• La JEM è basata sull’Indagine nazionale ISTAT-INAPP (ex-ISFOL) sulle professioni del 2013: 20 soggetti per ciascuna
delle 800 professioni della classificazione italiana (CP2011 a 5-digit) sono stati intervistati, per mezzo del modello
USA O*NET, su centinaia di caratteristiche della loro attività lavorativa, in termini di abilità, conoscenze, attività,
contesto di lavoro, ecc.
• Le JEM USA sull’esposizione a fattori ergonomici basate sul modello O*NET hanno dimostrato in diversi studi
moderata/buona concordanza sia con l’esposizione osservata che con quella autoriferita (Gardner et al. 2010) e
una buona validità predittiva sull’incidenza di sindrome del tunnel carpale (Dale et al. 2018)
• La JEM italiana ha dimostrato una buona capacità discriminativa tra professioni (Kruskal-Wallis test: p<0.0001 per
tutte le esposizioni ergonomiche)
• Un recente studio comparativo tra il livello di esposizione a fattori ergonomici attribuito per mezzo della JEM
italiana e una corrispondente JEM USA ha mostrato una buona concordanza tra i due set di dati, soprattutto in
termini di ranghi interni (d’Errico A, Gallo F, Dale AM, Young M, Evanoff B, PREMUS Conference, 2019)
Background - II
5. Fattori ergonomici considerati nella costruzione della JEM Italiana
Fattori ergonomici Dominio Scale di punteggio
Agilità manuale abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Agilità delle dita abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Forza statica abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Forza dinamica abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Forza del tronco abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Velocità polso-dita abilità importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Guidare veicoli o machine operatrici attività importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Interagire con computer attività importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Svolgere attività fisica sul lavoro attività importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Maneggiare e spostare oggetti attività importanza (range 1-5) livello (range 1-7)
Camminare e correre contesto frequenza (range 1-5)
Stare in piedi contesto frequenza (range 1-5)
Movimenti ripetitivi contesto frequenza (range 1-5)
Usare le mani contesto frequenza (range 1-5)
Posture scomode o dolorose contesto frequenza (range 1-5)
Inginocchiarsi, accovacciarsi, abbassarsi, strisciare contesto frequenza (range 1-5)
Piegare o ruotare il tronco contesto frequenza (range 1-5)
Esposizione a vibrazioni a corpo intero contesto frequenza (range 1-5)
Importanza di ripetere la stessa attività contesto importanza (range 1-5)
Lavorare all’aperto esposto al clima contesto frequenza (range 1-5)
Lavorare all’aperto sotto tettoia contesto frequenza (range 1-5)
d’Errico et al., 2019
6. Concordanza tra punteggi O*NET USA e italiani: Spearman r e Coefficienti di Correlazione Intraclasse per
occupazioni SOC a 6-digit con una corrispondenza 1-to-1 con quelle CP 2011
Exposure Spearman r ICC (95% CI)
Residual ICC (95% CI)
adjusted for country
Agilità manuale 0.80 0.75 (0.69-0.80) 0.78 (0.73-0.82)
Agilità delle dita 0.73 0.44 (0.34-0.54) 0.67 (0.60-0.73)
Forza statica 0.84 0.71 (0.70-0.72) 0.79 (0.74-0.83)
Forza dinamica 0.79 0.70 (0.69-0.71) 0.77 (0.72-0.82)
Forza del tronco 0.79 0.33 (0.24-0.45) 0.74 (0.68-0.79)
Velocità polso-dita 0.61 0.60 (0.52-0.67) 0.60 (0.52-0.68)
Guidare veicoli o machine operatrici 0.73 0.56 (0.47-0.64) 0.82 (0.77-0.85)
Interagire con computer 0.81 0.78 (0.72-0.82) 0.80 (0.76-0.84)
Svolgere attività fisica sul lavoro 0.78 0.18 (0.09-0.33) 0.72 (0.66-0.77)
Maneggiare e spostare oggetti 0.80 0.37 (0.27-0.48) 0.79 (0.74-0.83)
Camminare e correre 0.71 0.67 (0.59-0.73) 0.68 (0.61-0.74)
Stare in piedi 0.83 0.83 (0.79-0.86) 0.83 (0.79-0.86)
Movimenti ripetitivi 0.65 0.36 (0.26-0.47) 0.64 (0.57-0.71)
Usare le mani 0.82 0.78 (0.73-0.82) 0.81 (0.77-0.85)
Posture scomode o dolorose 0.68 0.30 (0.21-0.42) 0.62 (0.54-0.69)
Inginocchiarsi, accovacciarsi, abbassarsi 0.79 0.69 (0.62-0.75) 0.78 (0.72-0.82)
Piegare o ruotare il tronco 0.79 0.54 (0.45-0.62) 0.72 (0.66-0.77)
Esposizione a vibrazioni a corpo intero 0.69 0.83 (0.79-0.87) 0.84 (0.80-0.87)
Importanza di ripetere la stessa attività 0.17 0 0.17 (0.08-0.32)
Lavorare all’aperto esposto al clima 0.80 0.82 (0.78-0.86) 0.83 (0.80-0.87)
Lavorare all’aperto sotto tettoia 0.65 0.63 (0.55-0.70) 0.65 (0.58-0.72)
Level of agreement: red = poor, green = moderate, blue = goodd’Errico et al., 2019
7. Studi epidemiologici basati sull’esposizione a fattori psicosociali sul lavoro attribuita mediante la JEM
O*NET negli USA - Domande utilizzate per la costruzione delle diverse dimensioni
Esposizione a fattori
psicosociali
O*NET descrizione O*NET etichetta
Psychological demand
d’Errico et al. 2007
Cifuentes et al., 2007
Fuishiro et al., 2013
Andel et al. 2015
The ability to concentrate on a task over a period of time without being distracted Selective attention
The ability to shift back and forth between two or more activities or sources of
information (such as speech, sounds, touch, or other sources).
Time sharing
Workers on this job are busy all the time. Activity
Decision latitude
d’Errico et al. 2007
Cifuentes et al., 2007
Fuishiro et al., 2013
Andel et al. 2015
Workers on this job do their work alone. Independence
Workers on this job have something different to do every day. Variety
Workers on this job make decisions on their own. Creativity
Workers on this job plan their work with little supervision. Responsibility
Workers on this job make decisions on their own. Autonomy
Workers on this job make use of their individual abilities. Ability utilization
Coworkes’ support
d’Errico et al. 2007
Cifuentes et al., 2007
Workers on this job have co-workers who are easy to get along with. Co-workers
Supervisor’s support
d’Errico et al. 2007
Cifuentes et al., 2007
Workers on this job have supervisors who back up their workers with management.
Supervision, Human
Relations
Workers on this job have supervisors who train their workers well. Supervision, Technical
Rewards
d’Errico et al. 2007
Cifuentes et al., 2007
Workers on this job are paid well in comparison with other workers. Compensation
Workers on this job have steady employment. Security
Workers on this job have opportunities for advancement. Advancement
Workers on this job receive recognition for the work they do. Recognition
Workers on this job are looked up to by others in their company and their community. Social Status
Time pressure
Dembe et al. 2014b
How often does this job require the worker to meet strict deadlines? Time Pressure
Emotional demand
Lee et al. 2016
How often are there conflict situations the employee has to face in this job?
Frequency of Conflict
Situations
How frequently does the worker have to deal with unpleasant, angry, or discourteous
individuals as part of the job requirements?
Deal With Unpleasant or
Angry People
How frequently does this job require the worker to deal with physical aggression of
violent individuals?
Deal With Physically
Aggressive People
8. Possibili obiettivi di studio - I
Su Indagine Multiscopo 2013 (trasversale):
• Stima dell’esposizione ai diversi fattori ergonomici e psicosociali nella popolazione occupata italiana, per area geografica,
settore produttivo, genere, età
• Impatto dell’esposizione a fattori ergonomici e psicosociali occupazionali su salute percepita, presenza di limitazioni
funzionali, malattie cardiovascolari, assenze per malattia, presenteismo, età al pensionamento
• Esposizione a fattori ergonomici e prevalenza di artrosi/artrite
• Esposizione a fattori psicosociali e prevalenza di ansia e depressione
• Effetto di mediazione dell’esposizione a fattori ergonomici e psicosociali sulle differenze per classe sociale in diversi esiti di
salute
Per questi studi verrebbero selezionati i principali fattori di rischio ergonomici, anche costruendo un indice ergonomico
complessivo, e le dimensioni psicosociali dei più importanti modelli di stress (demand-control-support, effort-reward)
I codici sulla professione contenuti nell’indagine 2013 sono gli stessi presenti nella JEM, quindi il linkage tra i due set di dati
non dovrebbe essere problematico
Si evidenzia che l’attribuzione dell’esposizione tramite JEM elimina il bias di informazione dovuto a possibile sovrastima
dell’esposizione da parte di soggetti con problemi di salute in studi trasversali → no misclassificazione differenziale
dell’esposizione
9. Possibili obiettivi di studio - II
Su Studio Longitudinale Italiano (longitudinale):
• Esposizione a fattori ergonomici e psicosociali occupazionali e incidenza di coronaropatia ischemica e ictus (da ricoveri
ospedalieri e mortalità)
• Esposizione a fattori ergonomici e psicosociali occupazionali e mortalità per tutte le cause
• Esposizione a fattori psicosociali e incidenza di depressione (da ricoveri ospedalieri)
• Mediazione dell’esposizione a fattori ergonomici e psicosociali sulle differenze per classe sociale nella mortalità e
nell’incidenza di malattie cardiovascolari e di depressione
• Modificazione di effetto della relazione tra esposizione a carichi di lavoro domestico (presenza di figli e anziani fragili in
famiglia) e incidenza di malattie cardiovascolari nelle donne italiane occupate
I codici sulla professione contenuti nelle indagini sulla salute 2000 e 2005 sono diversi da quelli presenti nella JEM (CP 1991
per Salute 2000 e CP 2001 per Salute 2005, quindi sarà necessario applicare programmi di transcodifica tra queste
classificazioni e quella CP 2011 (su cui è codificata la JEM) per effettuare il linkage, utilizzando probabilmente codici sulla
professione con un dettaglio inferiore (3- o 4-digit)
10. Limiti
• In queste indagini l’attribuzione del codice della professione è stata effettuata attraverso lettura ottica della stringa sulla
professione dichiarata dai partecipanti e da un sistema di codifica automatica, con la conseguenza che circa il 30% dei
codici è mancante o codificato con un dettaglio inferiore ai 4 digit.
• Nell’indagine Salute 2005 il risultato di questa attribuzione era stato il seguente tra 85.678 soggetti occupati al momento
dell’indagine o in passato:
• I codici sulla professione attribuiti dalla codifica automatica nell’indagine Salute 2005 sono stati sottoposti ad un processo
di revisione da parte di due medici del lavoro, che ha permesso l’attribuzione di un codice al 97% dei 10.836 soggetti con
codifica mancante e la correzione per 14.431 records (28,9% dei record con 3 o più individui con la stessa ricorrenze della
stringa sulla professione).
• Si ritiene che la revisione dei codici sulla professione attribuiti dovrebbe essere effettuata anche sull’indagini sulla salute
del 2000 per migliorarne la qualità
Codice professione attribuito Soggetti occupati al momento
dell’indagine (%)
Soggetti occupati in passato (%)
Mancante 14.2 15.4
1-digit 6.7 4.7
2-digit 4.4 2.9
3-digit 7.2 8.4
4-digit 67.6 68.6
11. Conclusioni
• L’applicazione di una JEM sull’esposizione a fattori di rischio ergonomici e psicosociali alle indagini multiscopo sulla
salute 2000, 2005 e 2013, e allo Studio Longitudinale Italiano permetterebbe di valutare il loro impatto sulla salute
in grandi campioni della popolazione italiana
• Dalle analisi preliminari effettuate e sulla base dei risultati degli studi USA che hanno utilizzato la JEM O*NET, la
riproducibilità delle informazioni sull’esposizione a fattori ergonomici pare buona, come pure la capacità
discriminativa tra professioni
• Anche la JEM O*NET sui fattori psicosociali (basata sugli stessi dati a nostra disposizione in Italia) ha dimostrato in
studi USA una buona concordanza con gli stessi fattori rilevati per mezzo di questionario (es. Cifuentes et al. 2007) e
una buona validità predittiva su esiti di salute (d’Errico et al., 2007)
• I vincoli posti all’utilizzo della JEM nelle diverse indagini Istat, dovuti a incompletezze ed errori nella codifica della
professione, come pure la necessità di tradurre codici professionali da un sistema di classificazione all’altro,
rappresentano sicuramente dei limiti importanti, che dovranno essere accuratamente considerati nella conduzione
degli studi proposti e nell’interpretazione dei loro risultati