9. Contenuti I contenuti che vengono erogati sono: Specifici e strettamente mirati al settore di appartenenza. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
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11. Le fondamenta E’ importante notare e ricordare che: “ La Formazione Professionale si basa sulle conoscenze acquisite nella scuola … … e le utilizza per “guardare” in direzione del mondo del lavoro.” La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
12. La formazione professionale Pertanto si può dire che “ La formazione professionale insegna a nuotare… … lo stile che l’utente dovrà poi adottare dipenderà dall’azienda in cui si troverà ad operare.” La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
13. Slogan F.P. Se ascolto dimentico… La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
14. Slogan F.P. se vedo ricordo… La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
15. Slogan F.P. se faccio capisco. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
16. Slogan F.P. La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
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29. I nostri docenti (TAP e PMI) Lucia Baretto – Formatrice Esperta in contabilità e normativa fiscale Enrica Montini – Formatrice Esperta sistemi informatici Adriana Todisco – Formatrice Esperta in contabilità e qualità La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Maria Rita Filosi – Consulente del lavoro Esperta amministrazione e gestione del personale Veronica Di Salvo – Formatrice Esperta in sicurezza sul lavoro Fabio D’anghela – Dottore Commercialista Esperto amministrazione contabile e bilancio Silvio Grosso – Formatore Esperto informatica gestionale Sr Teresa Murru – Formatrice Orientatrice, esperta counselling
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33. La struttura del PMI La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Il Corso avrà una durata di 1.000 ore che verranno sviluppate dal 16 novembre 2009 al 8 luglio 2010. Ore in presenza: 590 dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 15.00 Ore in formazione a distanza: 50 con orario a scelta dell’allievo in periodi prefissati Ore di stage in azienda: 360 8 ore giornaliere con orario concordato in azienda
34. La struttura del TAP La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione Il Corso avrà una durata di 800 ore che verranno sviluppate dal 16 novembre 2009 al 8 luglio 2010. Ore in presenza: 460 dal lunedì al venerdì con orario 9.00-14.00 e 9.00-13.00 Ore in formazione a distanza: 40 con orario a scelta dell’allievo in periodi prefissati Ore di stage in azienda: 300 7 ore giornaliere con orario concordato in azienda
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37. Gli applicativi usati nei due percorsi formativi La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione SOFTWARE GESTIONALI PER PROFESSIONISTI
38. Materiali didattici La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione
39. Le metodologie didattiche Le innovazioni La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione ADI.SP. Ambiente Didattico Innovativo per lo Sviluppo della Professionalità simulazione aziendale lavorare In gruppo tecnologie informatiche
40. Le metodologie didattiche La formazione a distanza La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione F.A.D. Formazione A Distanza E-learning
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43. La patente europea del computer La formazione professionale Il CIOFS FP Piemonte Il CFP AUXILIUM Il corso di formazione European Computer Driving Licence La Patente Europea del Computer: certifica la capacità di usare il personal computer per le applicazioni d'ufficio AICA Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico
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Hinweis der Redaktion
Ormai da 2 anni ed esattamente da giugno del 2003 il CIOFS FP Piemonte e l’UCIIM collaborano al fine di realizzare un progetto che ha l’obiettivo di diffondere nelle scuole secondarie piemontesi le buone pratiche sulle Formazione a distanza. Inizialmente ci sembrava un progetto molto ambizioso, fin troppo, successivamente lo abbiamo affrontato con piccoli passi, mantenendo fermi alcuni principi e alcune idee maturate sulla formazione a distanza, sempre rispettando le esigenze e le sollecitazioni dei colleghi interessati alle attività. Per capire meglio il progetto, le scelte che abbiamo intrapreso e le attività che abbiamo svolto, vi presentiamo il contesto in cui abitualmente svolgiamo la nostra attività e le peculiarità che caratterizzano l’esperienza del CIOFSFP Piemonte.
CIOFS FP PIEMONTE ovvero Centro Italiano Opere Femminili Salesiane. E’ una associazione senza scopo di lucro costituita nel 1967 che coordina le attività delle figlie di Maria ausiliatrice, meglio conosciute come suore salesiane.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
CIOFS FP PIEMONTE ovvero Centro Italiano Opere Femminili Salesiane. E’ una associazione senza scopo di lucro costituita nel 1967 che coordina le attività delle figlie di Maria ausiliatrice, meglio conosciute come suore salesiane.
Consideriamo importante partire dalla Mission del nostro ente, ovvero dalle linee che guidano l’ispirazione di ogni nostra attività. Il CIOFS FP Piemonte persegue finalità istituzionali di orientamento, di formazione, di aggiornamento professionale, di ricerca e di sperimentazione. Tutte queste attività vengono svolte considerando come punto di partenza la centralità della persona. L’ accoglienza, la cura e l’attenzione ai rapporti umani - tra docenti e discenti. Il tutto in piena sintonia con lo spirito salesiano.
Il CIOFS è un ente di formazione presente su tutto il territori italiano con sedi operative in ben 15 regioni. Il coordinamento nazionale ha sede in Roma. Tra le regioni, la regione piemonte, con il CIOFS FP Piemonte.
La sede regionale del CIOFS FP Piemonte si trova a Torino. Dalla sede regionale dipendono 11 centri di cui 3 a Torino ed altri 8 presenti in 5 provincie piemontesi.
Passi fondamentali per la storia e l’organizzazione del nostro ente sono stati l’acquisizione della certificazione di qualità nell’anno 2000 ed in particolare l’accreditamento presso la regione piemonte avvenuto nel 2002. Accreditamento relativo ai servizi formativi, ai servizi orientativi ed all’erogazione di percorsi in Formazione a Distanza.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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Prima di passare a raccontare l’esperienza della scuola on line ci sembra doveroso affrontare il tema del perché un Ente quale il CIOFS ha deciso di puntare sull’e-learning. La domanda: perché la FAD al CIOFS? è ricorsa più volte. Noi stessi ci siamo posti questa domanda, così come ci è stata posta dall’esterno. La domanda suonava più o meno così: “Come mai un ente quale il ciofs che ha tra le proprie peculiarità la centralità della persona dovrebbe investire in una metodologia che di per sé sembra assolutamente incorente con questo obiettivo? Basta pensare al nome FAD per capire che si tende ad allontanare, a tenere a distanza il discente dal docente.” La risposta in realtà è stata più semplice del previsto. Noi non abbiamo deciso di fare formazione a distanza MA DI UTILIZZARE GLI STRUMENTI TIPICI della Formazione a distanza per supportare le attività svolte in presenza. Le attività in presenza rimangono il fulcro di quanto svolgiamo, ed i nostri operatori hanno a disposizione degli strumenti di comunicazione, degli strumenti di cooperazione e una serie di modalità operative in più per poter raggiungere gli obiettivi formativi. Pertanto usare la FAD o ancor meglio usare i punti di forza dell’e-learning per supportare la didattica, supportare la comunicazione e supportare la cooperazione del gruppo classe. Quindi permettere ai nostri allievi di prendere piena coscienza dell’utilizzo collaborativo delle nuove tecnologie ed in particolar e avere a disposizione una serie di strumenti di comunicazione per scegliere con consapevolezza e facilità gli strumenti maggiormente coerenti con il proprio modo di essere. Permettere ai nostri allievi di comprendere e sperimentare la forza del gruppo virtuale e pertanto del gruppo reale come veicolo per il potenziamento del proprio processo di apprendimento. Permettere ai nostri allievi di avere piena coscienza di quali siano i punti di forza di un percorso di formazione a distanza in maniera da poter scegliere consapevolmente tra i diversi percorsi offerti dal mercato formativo. A conferma di quanto detto ci sembra interessante mostrare un esempio di uno dei 25 percorsi svolti in blended learning. Si tratta di un corso di 120 ore per lo sviluppo delle competenze di base relative alla patente europea del computer. Utenti adulti occupati e disoccupati. Fino a qualche anno fa erogavamo questo percorso completamente in presenza riuscendo a raggiungere l’obiettivo di permettere a quasi la totalità dei corsisti di conseguire la patente europea del PC. Da qualche anno utilizziamo la FAD come supporto a questo corso. Vengono sviluppate 85 ore in presenza e 25 a distanza. Ora gli obiettivi raggiunti diventano 2. Il conseguimento della patente europea del PC e il permettere agli allievi di far proprio e naturale l’uso degli strumenti informatici per comunicare ed apprendere. Per esempio questo corso, è terminato nel mese di maggio 2005. Quasi la totalità degli allievi ha continuato ad utilizzare i forum del corso per “tenersi in contatto” e condividere le proprie esperienze successive al corso. Quasi 300 messaggi.
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Comprese le motivazioni e gli obiettivi diventa importante capire a quale modello didattico ci siamo riferiti. Il modello di riferimento può essere riassunto in “ la FAD ed il cooperative learning” Pertanto in ciascun progetto svolto abbiamo considerati prioritario raggiungere due obiettivi che possono essere riassunti in: offrire occasioni di interazione e scambio attraverso lavori di gruppo cooperativi da svolgersi on line; promuovere il clima di collaborazione tipico della metodologia del cooperative learning. Per fare questo abbiamo adottato due modalità: abbiamo previsto di dedicare una parte consistente delle ore di ciascun intervento (tra il 40% ed il 50% delle ore a disposizione nel corso) per svolgere un project work on line ovvero un lavoro a progetto cooperativo da realizzarsi a distanza; abbiamo pensato la figura del tutor on line suddividendola in una serie di ruoli cooperativi (tipici della metodologia CL) al fine di permettere una esperienza di apprendimento collaborativo degli elementi caratterizzanti il ruolo del tutor on line. Questo ci ha permesso rendere estremamente pratico l’apprendimento del ruolo e delle caratteristiche di un tutor on line.
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