Nella terza lezione discuteremo del difficile rapporto tra il contetto teologico di inerranza e la ricerca storica. Superando le visioni fondamentaliste e razionaliste proveremo a creare i presupposti per un dialogo tra fede e ragione, che pensa la verità biblica come una verità che salva.
3° lezione di introduzione all'Antico Testamento: Bibbia e storia
1. Scuola vicariale di Teologia
INTRODUZIONE
ALL’ ANTICO TESTAMENTO
III LEZIONE:
LA BIBBIA E LA STORIA
2. CONTENUTI DELLA III LEZIONE
a. Bibbia e storia: un rapporto complicato
b. Le letture riduttive della Bibbia
c. La Verità per la nostra salvezza
d. Minimo storico e massimo teologico
3. BIBBIA E STORIA
conosci le sacre Scritture fin dall’infanzia: queste
possono istruirti per la salvezza, che si ottiene
mediante la fede in Cristo Gesù.Tutta la
Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per
insegnare, convincere, correggere ed educare
nella giustizia (2 Tm 3, 15-16)
Se affermiamo che la Bibbia sia
ispirata da Dio, dobbiamo
considerarla anche esente da
errori, perché Dio non può
sbagliare (INERRANZA). Dal XVI
secolo questa idea è stata messa in
discussione in più occasioni…
4. La FILOLOGIA e la CRITICA
LETTERARIA hanno mostrato
nel testo contraddizioni e
doppioni (cfr. Gn 37, 25-28)
Il PROGRESSO SCIENTIFICO hanno
messo in luce la visione ingenua della
fisica (cfr. Gs 10,12-13)
Gli STUDI STORICI E
ARCHEOLOGICI ci hanno permesso di
accedere a documenti dei popoli vicini
che divergono dal racconto biblico
(assenza di Giuseppe e di Mosè)
5. LETTURE RIDUTTIVE
FONDAMENTALISTA
afferma che la Bibbia va
considerata vera alla lettera
e che bisogna rifiutare da
principio una lettura critica
dei testi. Questa visione
alimenta il fanatismo violento.
CONCORDISTA
accoglie solo i risultati
scientifici che confermano la
Bibbia, ma non tiene conto di
quelli discordanti. È una
manipolazione della realtà!
6. LETTURE RIDUTTIVE
RAZIONALISTA
Rifiutano che Dio possa
intervenire direttamente nella
storia umana. Per questo non
ammettono la possibilità di una
lettura di fede degli eventi.
DOPPIA VERITÀ
Ritengono che la Bibbia non si sbagli
sulle verità fede e morali, ma non su
quelle storiche. Questa posizione
rischia di creare separare la fede e
la storia in modo irreversibile.
7. Il contrasto tra Bibbia e storia deve tenere
unite la fede e la ragione, nel rispetto della loro
distinzione, ma anche della loro unita di fondo
(cfr. Tommaso d’Aquino)
La teologia e le scienze hanno
oggetti e metodi diversi ma
hanno una solo origine: Dio!
Non possono essere in
contraddizione tra loro. Se ciò
sembra avvenire, significa che la
scienza non tiene conto di tutti i
dati oppure la teologia interpreta in
modo errato la Scrittura.
8. tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi
asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito
Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i
libri della Scrittura insegnano con certezza,
fedelmente e senza errore la verità che Dio,
per la nostra salvezza, volle fosse consegnata
nelle sacre Scritture DV 11
Lo scopo dei testi biblici
non è farci lezioni di
storia o di fisica, ma di
aiutarci a giungere alla
salvezza che consiste
nella risposta di fede a
Dio che si rivela nel
Figlio (cfr. DV2-5)
9. Questa salvezza presuppone un
minimo storico che non può essere
negato (non posso essere cristiano
se nego l’esistenza storica di Gesù!)
Dobbiamo ricordarci che
l’autore biblico rilegge la
storia secondo la propria
cultura e mentalità
Vuole portare il lettore a
un’adesione di fede in Dio
che va oltre la mera cronaca
(massimo teologico)