1. Corso di ricerca bibliografica
30 settembre 2008
Dott. Baldassare FRONTE
Dipartimento di Produzioni Animali
Università di Pisa
Tel. 0502216884
Email: bfronte@vet.unipi.it
2. PROGRAMMA
a.Generalità sulla ricerca bibliografica
b.Struttura di una Banca dati (o database)
c.Operatori booleani per OvidSP
d.Caratteri di troncamento e Wild card
e.Da Webspirs… a OvidSP (cenni)
f. ISI Web of Science
g.Impact Factor
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3. GENERALITA'
Perché effettuare una ricerca bibliografica?
• Insorgenza del bisogno informativo
Cosa cercare per soddisfare questo
bisogno?
Individuazione dell’oggetto “ricercato”
Dove cercare l’”oggetto” ricercato
Individuazione della risorsa più appropriata
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4. GENERALITA'
“Non si usa il microscopio per cercare
... le chiavi di casa”
Esistono diversi strumenti informativi
• Enciclopedie
• Repertori
• Dizionari
• Libri a scaffale
• Altri
Quindi, se cercate informazioni generali,
è del tutto inutile cercare tra gli
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articoli scientifici 4
5. GENERALITA'
In caso contrario, il database a cui fare riferimento
può essere diverso a secondo dell’ambito
scientifico
I database di riferimento per la ricerca bibliografica
in campo veterinario e zootecnico sono:
CAB-ABSTRACT AGRICOLA
VET JOURNAL PUB MED
AGRIS CURRENT CONTENT
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7. GENERALITA'
Se invece il carattere della ricerca riguarda
anche aspetti più prettamente biologici,
genetici, zoologici e/o di altro genere, sarà
necessario consultare altri database
Inoltre, è importante sapere che esistono
anche database a carattere multidisciplinare
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11. GENERALITA'
Gli strumenti della ricerca bibliografica:
• Data base
• Interfaccia
• Fonte bibliografica (enciclopedia, libro,
rivista, ecc.)
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12. BANCA DATI
A testo pieno
Numerico/fattuali
Bibliografici (CAB Abstracts e C.C.)
Definizione:
Archivio contenente i documenti
ricercati (db a testo pieno) e/o “notizie”
a questi riferiti (db bibliografici)
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13. BANCA DATI
Struttura di un database
•Record: descrizione di un documento
bibliografico secondo una “struttura”
standard e spesso diversa da db a db
•Campi: insieme di voci contenenti
specifiche informazioni e costituenti un
record
– A testo libero (usa un linguaggio comune)
– A testo controllato (usa un linguaggio
“codificato”)
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14. BANCA DATI
Un esempio: i campi di CAB Abstract
AB Abstract IS ISSN
AD Indirizzo dell’autore LA Lingua del testo
AN Accession number LS Lingua del summary
AU Autore/i OD Descrittori dell’organismo (txt controllato)
AV Disponibilità OT Titolo originale
BT Termini generali (txt controllato) PB Editore
CA Autore istituzionale PT Tipo di pubblicazione
CC Codici di classificazione PY Anno di pubblicazione
CD Titoli CABICODE RN CAS Registry Number
CI Citazione della fonte secondaria SO Fonte
DE Descrittori (txt controllato) SU Intestazione di soggetto
GE Nomi geografici (txt controllato) TI Titolo
ID Identificatori UD Update Code
IB ISBN
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15. BANCA DATI
AB Abstract: riassunto del contenuto del documento (sempre in
inglese)
AD Indirizzo dell’autore: Nome e l’indirizzo dell’organizzazione
all’interno della quale è stato svolto il lavoro (Nome
dell’organizzazione, città e stato)
AU Autore/i: nome/i dell’autore/i del documento (Michael P. Smith =
SMITH-MP)
AV Disponibilità (solo visualizzazione): contiene numeri d’ordine
preceduti dal prefisso DA, che di solito sono quelli di Dissertation
Abstracts International (DB di tesi di laurea e di dottorato di università
USA ed EU)
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16. BANCA DATI
BT Termini generali (txt controllato): campo in cui inserire i
“descrittori”
DE Descrittori (txt controllato): contiene i termini usati per definire il
soggetto e gli argomenti trattati nel documento (nomi geografici nel
campo GE, nomi di organismo nel campo OD)
SU (Subject heading): permette di eseguire una ricerca simultanea
nei campi DE, OD e GE
ID Identificatori: termini di indicizzazione non contenuti nel
Thesaurus. Vengono attribuiti al record quando opportuno per
migliorarne il recupero. Non sono associati ai termini BT
IB ISBN: International Standard Book Number
IS ISSN: International Standard Serial Number
PT Tipo di pubblicazione: descrizione del tipo di pubblicazione
OD Descrittori dell'organismo: elenco di termini che definiscono
l'organismo ricercato
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17. BANCA DATI
PT Tipo di pubblicazione: descrizione del tipo di
pubblicazione
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18. BANCA DATI
Linguaggio codificato di un database:
• Descrittori: parole e/o espressioni
utilizzate per definire un argomento secondo
specifici criteri del db.
• Thesaurus: vocabolario contenente i
descrittori ammessi da un determinato db per
la ricerca di documenti bibliografici mediante i
campi a testo controllato
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19. BANCA DATI
I descrittori sono organizzati in rete in
funzione delle relazioni linguistiche e/o
concettuali, intercorrenti tra loro
Questa organizzazione permette di
migliorare i risultati delle ricerche, grazie
all’adozione di una definizione
standardizzata dell’oggetto della ricerca ed
“espressa” mediante un linguaggio
specificatamente riconosciuto dal db
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24. OPERATORI BOOLEANI
Sono specifiche parole che la piattaforma (OvidSP nel nostro
caso) interpreta come comando quando inserito in
combinazione con una “query” o voci (set di risultati) diverse di
una “search history” nel campo “search” della pagina
principale della ricerca
per record che contengono termini di vostro interesse OR
tra set di risultati della search history OR - NOT - FREQ –
AND – ADJn
In questo modo OvidSP effettua una ricerca nei campi di
default di ciascuna Banca dati selezionata. I camp sono diversi
Banca dati a Banca dati
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25. OPERATORI BOOLEANI
L’OR può essere
usato in modo da
rendere sia articoli
che riguardano il
cortisolo che
articoli che
riguardano
l’hidrocortisone (o
entrambi insieme)
In pratica l‘OR è letto dall'interfaccia come uno specifico comando
La ricerca tramite l’OR può essere limitata ad un singolo campo (esempio:
(cortisol OR hydrocortisone).ti. tutti I record contententi cortisol,
hydrocortisone o entrambi, ma solo relativamente al campo “titolo”
L‘OR può essere usato per effettuare una ricerca contemporanea su 1 o più
set di risulatati diversi. Ad esempio effettuando la ricerca sui set di risultati 3,
6, 7 della “serch history”, come se fossero uno soltanto.
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26. OPERATORI BOOLEANI
L’AND rende solo I record che
contengono tutti I termini oggetto
della ricerca (insieme nello stesso
record)
I record che ne contengono solo 1 (o
comunque tutti meno 1) sono esclusi
Se l’operatore and si usa in uno
specifico campo, ovviamente la
ricerca renderà tutti I record che
contengono tutti i termini ricercati,
ma solo del campo specificato
Con l’operatore AND si può combinare la ricerca di 2 o più diversi data set
della search history in uno soltanto
Nel nuovo dataset risultante saranno inclusi solo quei record che sono in
comune ai tre dataset di partenza
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27. OPERATORI BOOLEANI
Il NOT rende i record che
contengono il primo termine
della ricerca ma non il secondo
Nell’esempio, sono resi gli
articoli che riguardano il “cane”
ma non il “gatto”
L’operatore NOT può essere utile anche quando il termine ricercato,
contrariametne al nostro interesse, si può trovare combinato con altro
termine (es. Parto e parto distocico parto NOT distocico)
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28. OPERATORI BOOLEANI
L’operatore NOT può essere
usato per conbinare 2 diversi
data set. In questo caso, dal
primo dataset saranno esclusi
tutti i record contenenti il
termine di ricerca utilizzato nel
secondo caso (es.: gatto nel
dataset 1, dog nel dataset 2
gatto NOT dog)
In questo caso è spesso utile utilizzare le parentesi per
evitare probabili erronee interpretazioni da parte
dell’interfaccia (parto not parto distocico).ti e non parto not
parto distocico.ti
Infatti, in mancanza dell’uso delle parentesi, l’interfaccia
potrebbe cercare autonomamente nei campi di default del
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database e non in quelli da voi desiderati 28
29. OPERATORI BOOLEANI
ADJn: è un operatore “posizionale”. Rende record in cui i
termini ricercati sono contenuti, in qualsiasi ordine, entro
uno specifico numero di parole adiacenti
Es.: ADJ e ADJ1: trova due termini perfettamente adiacenti
ADJ2: trova due termini separate da 1 parola (o anche
nessuna)
ADJ3: trova due termini separate da 2 (o meno) parola
ADJ4: trova due termini separate da 3 (o meno) parola
L’operatore ADJn non conta le “stop words” quindi, se il
caso, accertarsi se il database su cui si cerca ne prevede
l’uso
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30. OPERATORI BOOLEANI
FREQ: permette di ricercare i record che contengono il
termine ricercato con almeno una frequenza minima e da
noi specificata
In generale, infatti, tante più volte ricorre il termine ricercato,
tanto maggiore è la “rilevanza” dell’articolo
L’operatore è particolarmente utile quando si ricerca in
campi full text parole o frasi comuni (non codificati)
Sintassi
È necessario specificare il campo in cui si vuole valutare la
frequenza
Es.: <termine>.xy./freq=n <Dicentrarchus>.ab./freq=2
Non può essere utilizzato in campi multipli
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31. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
Caratteri di troncamento e “wild cards”
permettono di utilizzare radicali di parole per
trovare variazioni del termine stesso*
* In OvidSP, la funzione “database mapping” deve essere disattivata
per ottenere risultati attendili
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32. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
$ oppure : Unlimeted truncation
- caratteri di troncamento illimitato
(esempio: disease$ disease, diseases e
diseased)
I caratteri di troncamento vanno utilizzati con
cautela in quanto possono portare al
“recupero” di termini non correlati con
l’oggetto della ricerca (esempio: rat$
rats ma anche rate, rationalize, ratify, ecc.)
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33. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
$n oppure :n – Limited truncation
- caratteri di troncamento limitato dove n
sta per il numero di lettere successive al
radicale (esempio: dog$1 dogs ma non
dogma)
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34. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
# - wild card
- Il comando “cancelletto” permette di recuperare
forme speciali di plurale (esempio: wom#n
woman e women)
- È possibile usare più wild card in una stessa
parola
- Se # è usato come ultima lettera, recupera solo
la versione al plurale della parola cercata
(esempio: dog# dogs ma non dog)
- # non può essere usato come seconda lettera
(esempio: d#g ERROR)
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35. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
? – optional wild card
- Il “punto interrogativo” può essere utilizzato
all’interno o alla fine di una termine di ricerca per
sostituire uno o nessun carattere
- È utile nella ricerca delle forme “Inglesi” o
“Americane” delle parole (esempio: colo?r
color e colour)
- È possibile usare più wild card in una stessa
parola
- ? non può essere usato come seconda lettera
(esempio: f?etal ERROR)
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36. TRONCAMENTO E “WILD CARD”
Caratteri speciali:
“” per ricerca frasi esatte
Es.: “malattie parassitarie”
“displasia dell’anca”
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37. DA WEBSPIRS A OVIDSP
Funzione ricerca:
Una ricerca può essere eseguita:
• Scrivendo direttamente la linea di
comando (funzione search)
• Utilizzando la funzione Advanced
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38. DA WebSPIRS A OvidSP
Webspirs start page
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39. OvidSP start page DA WebSPIRS A OvidSP
• La funzione search permette la
costruzione diretta e libera della
stringa di ricerca
• Volendo, si può cominciare da qui!!!
• Ma se si conoscono bene i descrittori
e l’uso degli operatori booleani e dei
caratteri speciali (wild card), questo
può anche essere il punto di arrivo;
es.: (dogs.od) and (neoplasm.de)
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41. DA WebSPIRS A OvidSP
Brevemente
Mentre su WebSPIRS si usava l’operatore “IN” per
effettuare una ricerca in un determinato campo…
Con OvidSP si utilizza il “.” (punto)
Es. “Dicentrarchus in ab” WebSPIRS
“Dicentrarchus.ab OvidSP
Molte altri “operatori” sono importanti e a volte necessari
per effettuare la ricerca
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50. ISI Web of Knowledge
Journal Impact Factor
È il numero medio di volte che articoli
della rivista pubblicati negli ultimi 2 anni
sono stati citati nel JCR
È calcolato dividendo il numero di
citazioni nel JCR per il numero totale di
articoli pubblicati nei 2 anni precedenti.
Esempio:
Un IF di 1 significa che, mediamente, un articolo pubblicato
dalla rivista negli ultimi 2 anni, è stato citato 1 volta
Un IF di 2,5 significa che, mediamente, un articolo pubblicato
dalla rivista negli ultimi 2 anni, è stato citato 2,5 volte
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51. Aggregate Impact Factor
ISI Web of Knowledge
È calcolato tenendo conto del numero di
citazioni dell'articolo in questione su tutti i
giornali del settore e del numero di
articoli pubblicati nelle stesse riviste
Esempio:
Un AIF di 1 significa che, mediamente, un articolo pubblicato
in una rivista di un determinato settore negli ultimi 2 anni, è
stato citato 1 volta
L'Impact Factor Medio è la media degli
IF di tutte le riviste dello specifico settore
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52. ISI Web of Knowledge
• L'IF mitiga l'importanza del valore assoluto
Impact Factor
della frequenza delle citazioni
• Esso tende a ridurre il vantaggio delle riviste
più grandi sulle piccole in quanto le grandi
riviste pubblicano una massa maggiore di
articoli citabili
• Esso tende anche a ridurre il vantaggio delle
riviste con uscite più frequenti su quelle a più
lunga periodicità e dei più vecchi sui più nuovi
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53. ISI Web of Knowledge
Il grafico del Trend dell'Impact Factor mostra
Impact Factor
l'andamento dell'IF negli ultimi 5 anni
Il grafico è visibile cliccando su “Impact Factor
Trend” in cima alla “home page” del giornale
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54. Per saperne di più
consultate l’“help” delle
singole piattaforme
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