1. in collaborazione con la
RETE DELLE RETI e l’ INDIRE
LE COMPETENZE DI SISTEMA:
STRUMENTO DI QUALITA’
PER IL MIGLIORAMENTO
Palermo, 30/5/17
2. Competenze in rete:
risorse ed esperienze
condivise
per la crescita qualitativa della
scuola
Annalisa Frigenti
Presidente rete LISACA
3. LA RETE
NATA NEL 2015
COMPRENDE 50 SCUOLE DI
OGNI ORDINE E GRADO DELLA
PROVINCIA DI SALERNO
4. Nel 2016/17 è stato fissato un tetto alle
adesioni e si è deciso di strutturare la
rete nel seguente modo:
PRESIDENTE
VICEPRESIDENTE
COMITATO DI GESTIONE
GRUPPI DI LAVORO DI DIRIGENTI
GRUPPI DI LAVORO DI DOCENTI
5. E’ sorta l’esigenza di individuare principi
comuni caratterizzanti l’operato delle
scuole della rete:
1.Benessere, clima e coinvolgimento degli
stakeholders sono fondamentali per accrescere la
motivazione, in un’ottica di miglioramento della
«produttività»
2.La qualità è un obiettivo da perseguire attraverso il
miglioramento dei processi
3.La valutazione dei singoli processi messi in campo
è necessaria per il miglioramento continuo.
6. Monitoraggio e riesame dei
singoli processi sono, dunque,
fondamentali per le scuole
della rete.
7. A.S. 2016//17: un anno
lungo e intenso
CORSI DI FORMAZIONE :
Auditor Marchio Saperi
Elementi di statistica
Stress Lavoro Correlato
Comunicazione (per dirigenti)
Curriculo Verticale per Competenze
Matematica & Realtà
8. RICERCA AZIONE
sul curricolo verticale per competenze
EVENTI
I Salone dell’orientamento
in collaborazione con il Comune e tutte le scuole di Salerno
I Convegno Nazionale della Rete
“Valut(aiut)..iamoci per migliorare” - ottobre 2016
Convegno
«Un ponte tra ricerca e scuola - il contributo della
scienza alla didattica e al benessere a scuola»,
tenuto dalla dottoressa Lucangeli dell’Università di Padova,
che si è soffermata sul cortocircuito emozionale, spronando
i docenti ad utilizzare metodologie che mirino
prioritariamente al benessere degli allievi - aprile 2017
II Meeting matematica e realtà in Campania
Il sistema di valutazione nella scuola delle competenze - 27
maggio 2017
9. E ANCORA…
ELABORAZIONE DEL VADEMECUM PER LA
QUALITA’ DELL’INCLUSIONE A CURA DELLE
SEGUENTI SCUOLE:
IV C. D. “Matteo Mari” Salerno,
II D. D. di Vietri sul Mare,
I. C. “Giovanni Paolo II - Anna Frank” San Marzano
sul Sarno,
IC “Barra” Salerno,
CTI “IC Giovanni Paolo II” Salerno,
IC di Fisciano,
IC di Castel san Giorgio
10. REVISIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE
DEL MERITO, COORDINATA DAI DIRIGENTI
DELLE SEGUENTI SCUOLE:
Liceo Tasso Salerno
DD IV circolo di Cava,
Scuola secondaria di 1 °Solimena – De Lorenzo, Nocera
Inf.
ELABORAZIONE DI STRUMENTI DI LAVORO
COMUNI, A CURA DEI GRUPPI DI LAVORO
APPOSITAMENTE COSTITUITI
FORMAZIONE DI SOTTORETI PER LA
PARTECIPAZIONE A PROGETTI PON
11. CONVENZIONI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI
PERUGIA per il percorso Matematica & Realtà
destinato a docenti e alunni
ACCADEMIA MAGNA GRECIA per la
diffusione del teatro nelle scuole
TV LOCALI per la pubblicizzazione delle
attività a costi agevolati
12. Filo conduttore di tutte le
attività
VALUTAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO
INNOVAZIONE METODOLOGICA,
DIDATTICA E PROCEDURALE PER IL
RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
FORMATIVI PRIORITARI, IN RELAZIONE
ALL’OFFERTA FORMATIVA DELLE
SCUOLE IN RETE
QUALITÀ
13. QUALITÀ
E’ la misura dello scostamento tra
servizio atteso e servizio ricevuto
(percepito) tra quello progettato e
quello erogato
E’ la capacità di soddisfare esigenze
implicite ed esplicite dei
cittadini/clienti
E’ miglioramento continuo
15. PER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORREPER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORRE
MIGLIORARE I PROCESSIMIGLIORARE I PROCESSI
PER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORREPER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORRE
MIGLIORARE LMIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE’ORGANIZZAZIONE
16. LE BUONE PRATICHE SPERIMENTATE DALLE SINGOLE SCUOLE
VENGONO CONDIVISE IN RETE NELL’ANNO SUCCESSIVO AI
FINI DEL MIGLIORAMENTO COSTANTE
DELL’ORGANIZZAZIONE.
UN’ESPERIENZA
NELL’ANNO IN CORSO NELLA SCUOLA SAN TOMMASO D’AQUINO
DI SALERNO, SI È RAVVISATA L’ESIGENZA DI LAVORARE
FINALMENTE SULLE COMPETENZE, COINVOLGENDO
GRADUALMENTE L’INTERO CORPO DOCENTE MA ANCHE GLI
ESPERTI ESTERNI. PER TALE MOTIVO È STATO
SPERIMENTATO IL PERCORSO
17. PARTENDO DAI “PERCORSI DI
MIGLIORAMENTO” (STRESA 2016), LA SFIDA
È STATA QUELLA DI «PERCORRERE LA
STRADA» DISEGNANDO “MAPPE”,
“ITINERARI” E “TRAGITTI” PER IL
MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE
DEGLI ALUNNI
18. PUNTO DI PARTENZA: IL PDM…
MA NON SOLO
Deve prevedere interventi che si collocano su
due livelli:
le pratiche educative e didattiche (le
cosiddette Buone Pratiche)
le pratiche gestionali ed organizzative
(per intervenire in maniera efficace sulla
complessità dell’intero sistema scuola, al fine
di creare valide occasioni di rinnovamento e
miglioramento)
19. MODALITÀ
Coinvolgimento dell’intera comunità scolastica
con l’obiettivo comune della valorizzazione delle
professionalità, del miglioramento degli apprendimenti e
delle competenze degli allievi – ovvero QUALITÀ
20. FASI
I: formazione di un gruppo di docenti e di figure di
coordinamento (anche degli esperti esterni)
II: progettazione e sperimentazione di format dedicati in
particolare ai corsi extracurricolari al fine di far
convergere tutte le attività della scuola nello sviluppo
delle competenze individuate nel PDM e nel PTOF
III: valutazione del progetto ai fini del miglioramento.
21. I FASE:
FORMAZIONE di un gruppo di docenti
(e di figure di coordinamento effetto
)cascata
Leva potente per LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ
organizzativa e professionale attraverso la partecipazione attiva di
tutti i soggetti, non considerati “destinatari passivi”, ma
protagonisti attivi del MIGLIORAMENTO
Prima fase = FORMAZIONE DI DOCENTI (ANCHE
SUL CAMPO) che potessero fungere da traino per gli
altri nell’ottica dell’acquisire competenze per
TRASMETTERE competenze
22. Dunque la DIDATTICA PER
COMPETENZE - quelle competenze
ormai definite del XXI secolo - ha
costituito il FULCRO di tutta una serie di
iniziative formative, volte alla
sperimentazione, all’innovazione, al
miglioramento, che hanno segnato il
cammino dell’anno in corso.
24. Per un efficace utilizzo delle risorse interne è
emersa l’esigenza di procedere alla
mappatura delle competenze e della
formazione dei docenti. Allo scopo è stato
predisposto un apposito questionario dalla
FS.
26. … dal questionario
…. Alla
tabulazione Tutti i dati rilevati
sono in via di tabulazione, al fine
di conoscere le reali competenze
dei docenti in organico.
…per il miglioramento
27. II FASE:
SPERIMENTAZIONE ED ELABORAZIONE DI
FORMAT COMUNI AL FINE DI UNIFORMARE IL
LINGUAGGIO E LE CONSEGUENTI AZIONI
un percorso su Unità di Apprendimento
per competenze e compiti di realtà, in
progetti extracurriculari
un percorso sul curricolo verticale
nell’ambito della rete Lisaca
un percorso, con l’esterno, sul curricolo
integrato con la scuola secondaria di
28. Percorso n° 1
Un primo inizio di sperimentazione è avvenuto all’interno del
P.O.R. “Scuola Viva”
Durante un incontro di monitoraggio dei percorsi, è nata
l’idea di lavorare
- su una progettazione extracurricolare per competenze
coerente col curricolo d’istituto
- su modalità di progettazione e valutazione comuni anche
per i percorsi extracurricolari
29. A tal fine, sono stati elaborati appositi strumenti
utili anche a fornire un lessico UNIVOCO
SCHEDA di progettazione iniziale
FORMAT (interattivo, con apertura pagine
navigazione per il materiale di riferimento, anche
per maggiori raccordi con gli esperti, spesso
provenienti da altri ordini di scuola) con una
prima bozza di UDA per competenze
LINEE GUIDA per la stesura della Relazione
Finale.
39. Miglioramento….
Attraverso questi strumenti l’offerta extracurricolare
è stata ulteriormente ancorata al curricolo di istituto
TUTTE le attività sono state organizzate tenendo
conto delle COMPETENZE indicate nel PDM e nel
PTOF
40. PERCORSO n° 2
E’ stata attivata la sperimentazione di
una UDA per competenze in una
classe prima, nell’ambito del progetto
di ricerca-azione sul curricolo verticale
per competenze realizzato all’interno
della rete LI. SA. CA.
41. Un percorso caratterizzato da diverse fasi :
-formazione dei docenti delle scuole della rete sulla
progettazione per competenze, finalizzata alla
elaborazione di un curricolo verticale (dall’infanzia al
secondo anno della secondaria di II grado)
-elaborazione di format di lavoro e di griglie di valutazione
comuni
-creazione di gruppi di lavoro tra docenti delle diverse
scuole per la condivisione del materiale e l’elaborazione
delle UDA
-controllo del materiale elaborato dai gruppi da parte dei
tutor interni e successivamente da parte di quelli esterni
-scelta di alcune UDA e sperimentazione in classi
campione
-riflessione sull’UDA realizzata da parte del team docente
ai fini del miglioramento della stessa
42. Percorso n° 3
Progettazione e sperimentazione di un Curricolo
Integrato con la scuola secondaria di primo grado
alla quale si iscrivono gli alunni di un plesso
scolastico (Curricolo integrato Scuola primaria San
Tommaso- Scuola secondaria Tasso)
Un momento di sperimentazione molto forte ed intenso
che sarà di grande aiuto per la costruzione di
percorsi futuri integrati.
43. Sono stati sperimentati percorsi su tematiche
comuni lavorando su Compiti di realtà in
continuità tra i vari ordini, in una sorta di staffetta
che ha visto PROTAGONISTI gli stessi
ALUNNI che hanno lavorato in «intergruppo-
integrato» secondo:
la logica della Flipped classroom
il cooperative learning
il peer to peer
il peer tutoring
44. III FASE:
Valutazione dei percorsi ai fini del miglioramento.
Questa terza fase farà da sintesi del lavoro svolto.
Sono in fase di raccolta dati interni ed esterni
relativi ai percorsi svolti
Raccolti i dati si procederà ad apposito confronto
con quelli delle scuole in rete al fine di attivare
percorsi di miglioramento.
I dati comparati verranno anche inseriti nel bilancio
sociale
45. Sintesi del
percorso
PLAN: «partenza» – la formazione
Do: «inizia il viaggio» - dalla teoria alla
pratica, percorsi di sperimentazione
CHECK: «il viaggio continua»
-
valutazione/monitoraggio/miglioramento
ACT: «la meta», - il viaggio stesso,
alla ricerca del miglioramento continuo.
il viaggio non finisce mai!