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in collaborazione con la
RETE DELLE RETI e l’ INDIRE
LE COMPETENZE DI SISTEMA:
STRUMENTO DI QUALITA’
PER IL MIGLIORAMENTO
Palermo, 30/5/17
Competenze in rete:
risorse ed esperienze
condivise
per la crescita qualitativa della
scuola
Annalisa Frigenti
Presidente rete LISACA
LA RETE
NATA NEL 2015
COMPRENDE 50 SCUOLE DI
OGNI ORDINE E GRADO DELLA
PROVINCIA DI SALERNO
Nel 2016/17 è stato fissato un tetto alle
adesioni e si è deciso di strutturare la
rete nel seguente modo:
PRESIDENTE
VICEPRESIDENTE
 COMITATO DI GESTIONE
GRUPPI DI LAVORO DI DIRIGENTI
GRUPPI DI LAVORO DI DOCENTI
E’ sorta l’esigenza di individuare principi
comuni caratterizzanti l’operato delle
scuole della rete:
1.Benessere, clima e coinvolgimento degli
stakeholders sono fondamentali per accrescere la
motivazione, in un’ottica di miglioramento della
«produttività»
2.La qualità è un obiettivo da perseguire attraverso il
miglioramento dei processi
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è necessaria per il miglioramento continuo.
Monitoraggio e riesame dei
singoli processi sono, dunque,
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A.S. 2016//17: un anno
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I Convegno Nazionale della Rete
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Convegno
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II Meeting matematica e realtà in Campania
Il sistema di valutazione nella scuola delle competenze - 27
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RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
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QUALITÀ
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E’ la misura dello scostamento tra
servizio atteso e servizio ricevuto
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cittadini/clienti
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PER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORREPER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORRE
MIGLIORARE I PROCESSIMIGLIORARE I PROCESSI
 PER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORREPER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORRE
MIGLIORARE LMIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE’ORGANIZZAZIONE
LE BUONE PRATICHE SPERIMENTATE DALLE SINGOLE SCUOLE
VENGONO CONDIVISE IN RETE NELL’ANNO SUCCESSIVO AI
FINI DEL MIGLIORAMENTO COSTANTE
DELL’ORGANIZZAZIONE.
UN’ESPERIENZA
NELL’ANNO IN CORSO NELLA SCUOLA SAN TOMMASO D’AQUINO
DI SALERNO, SI È RAVVISATA L’ESIGENZA DI LAVORARE
FINALMENTE SULLE COMPETENZE, COINVOLGENDO
GRADUALMENTE L’INTERO CORPO DOCENTE MA ANCHE GLI
ESPERTI ESTERNI. PER TALE MOTIVO È STATO
SPERIMENTATO IL PERCORSO
PARTENDO DAI “PERCORSI DI
MIGLIORAMENTO” (STRESA 2016), LA SFIDA
È STATA QUELLA DI «PERCORRERE LA
STRADA» DISEGNANDO “MAPPE”,
“ITINERARI” E “TRAGITTI” PER IL
MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE
DEGLI ALUNNI
PUNTO DI PARTENZA: IL PDM…
MA NON SOLO
Deve prevedere interventi che si collocano su
due livelli:
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cosiddette Buone Pratiche)
le pratiche gestionali ed organizzative
(per intervenire in maniera efficace sulla
complessità dell’intero sistema scuola, al fine
di creare valide occasioni di rinnovamento e
miglioramento)
MODALITÀ
Coinvolgimento dell’intera comunità scolastica
con l’obiettivo comune della valorizzazione delle
professionalità, del miglioramento degli apprendimenti e
delle competenze degli allievi – ovvero QUALITÀ
FASI
I: formazione di un gruppo di docenti e di figure di
coordinamento (anche degli esperti esterni)
II: progettazione e sperimentazione di format dedicati in
particolare ai corsi extracurricolari al fine di far
convergere tutte le attività della scuola nello sviluppo
delle competenze individuate nel PDM e nel PTOF
III: valutazione del progetto ai fini del miglioramento.
I FASE:
FORMAZIONE di un gruppo di docenti
(e di figure di coordinamento effetto
)cascata
Leva potente per LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ
organizzativa e professionale attraverso la partecipazione attiva di
tutti i soggetti, non considerati “destinatari passivi”, ma
protagonisti attivi del MIGLIORAMENTO
Prima fase = FORMAZIONE DI DOCENTI (ANCHE
SUL CAMPO) che potessero fungere da traino per gli
altri nell’ottica dell’acquisire competenze per
TRASMETTERE competenze
Dunque la DIDATTICA PER
COMPETENZE - quelle competenze
ormai definite del XXI secolo - ha
costituito il FULCRO di tutta una serie di
iniziative formative, volte alla
sperimentazione, all’innovazione, al
miglioramento, che hanno segnato il
cammino dell’anno in corso.
ALCUNE INIZIATIVE DI
FORMAZIONE
Per un efficace utilizzo delle risorse interne è
emersa l’esigenza di procedere alla
mappatura delle competenze e della
formazione dei docenti. Allo scopo è stato
predisposto un apposito questionario dalla
FS.
monitoraggio delle
competenze e della
formazione dei docenti
… dal questionario
…. Alla
tabulazione Tutti i dati rilevati
sono in via di tabulazione, al fine
di conoscere le reali competenze
dei docenti in organico.
…per il miglioramento
II FASE:
SPERIMENTAZIONE ED ELABORAZIONE DI
FORMAT COMUNI AL FINE DI UNIFORMARE IL
LINGUAGGIO E LE CONSEGUENTI AZIONI
un percorso su Unità di Apprendimento
per competenze e compiti di realtà, in
progetti extracurriculari
un percorso sul curricolo verticale
nell’ambito della rete Lisaca
un percorso, con l’esterno, sul curricolo
integrato con la scuola secondaria di
Percorso n° 1
Un primo inizio di sperimentazione è avvenuto all’interno del
P.O.R. “Scuola Viva”
Durante un incontro di monitoraggio dei percorsi, è nata
l’idea di lavorare
- su una progettazione extracurricolare per competenze
coerente col curricolo d’istituto
- su modalità di progettazione e valutazione comuni anche
per i percorsi extracurricolari
A tal fine, sono stati elaborati appositi strumenti
utili anche a fornire un lessico UNIVOCO
SCHEDA di progettazione iniziale
FORMAT (interattivo, con apertura pagine
navigazione per il materiale di riferimento, anche
per maggiori raccordi con gli esperti, spesso
provenienti da altri ordini di scuola) con una
prima bozza di UDA per competenze
 LINEE GUIDA per la stesura della Relazione
Finale.
Format UDA
Progettazione
Indicatori
Tempi
Organizzazio
ne
Valutazione
Linee
guida
per la
stesura
relazion
e finale
Miglioramento….
Attraverso questi strumenti l’offerta extracurricolare
è stata ulteriormente ancorata al curricolo di istituto
TUTTE le attività sono state organizzate tenendo
conto delle COMPETENZE indicate nel PDM e nel
PTOF
PERCORSO n° 2
E’ stata attivata la sperimentazione di
una UDA per competenze in una
classe prima, nell’ambito del progetto
di ricerca-azione sul curricolo verticale
per competenze realizzato all’interno
della rete LI. SA. CA.
Un percorso caratterizzato da diverse fasi :
-formazione dei docenti delle scuole della rete sulla
progettazione per competenze, finalizzata alla
elaborazione di un curricolo verticale (dall’infanzia al
secondo anno della secondaria di II grado)
-elaborazione di format di lavoro e di griglie di valutazione
comuni
-creazione di gruppi di lavoro tra docenti delle diverse
scuole per la condivisione del materiale e l’elaborazione
delle UDA
-controllo del materiale elaborato dai gruppi da parte dei
tutor interni e successivamente da parte di quelli esterni
-scelta di alcune UDA e sperimentazione in classi
campione
-riflessione sull’UDA realizzata da parte del team docente
ai fini del miglioramento della stessa
Percorso n° 3
Progettazione e sperimentazione di un Curricolo
Integrato con la scuola secondaria di primo grado
alla quale si iscrivono gli alunni di un plesso
scolastico (Curricolo integrato Scuola primaria San
Tommaso- Scuola secondaria Tasso)
Un momento di sperimentazione molto forte ed intenso
che sarà di grande aiuto per la costruzione di
percorsi futuri integrati.
Sono stati sperimentati percorsi su tematiche
comuni lavorando su Compiti di realtà in
continuità tra i vari ordini, in una sorta di staffetta
che ha visto PROTAGONISTI gli stessi
ALUNNI che hanno lavorato in «intergruppo-
integrato» secondo:
 la logica della Flipped classroom
il cooperative learning
il peer to peer
il peer tutoring
III FASE:
Valutazione dei percorsi ai fini del miglioramento.
Questa terza fase farà da sintesi del lavoro svolto.
Sono in fase di raccolta dati interni ed esterni
relativi ai percorsi svolti
Raccolti i dati si procederà ad apposito confronto
con quelli delle scuole in rete al fine di attivare
percorsi di miglioramento.
I dati comparati verranno anche inseriti nel bilancio
sociale
Sintesi del
percorso
PLAN: «partenza» – la formazione
Do: «inizia il viaggio» - dalla teoria alla
pratica, percorsi di sperimentazione
CHECK: «il viaggio continua»
-
valutazione/monitoraggio/miglioramento
ACT: «la meta», - il viaggio stesso,
alla ricerca del miglioramento continuo.
il viaggio non finisce mai!
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Annalisa Frigenti, Competenze in rete

  • 1. in collaborazione con la RETE DELLE RETI e l’ INDIRE LE COMPETENZE DI SISTEMA: STRUMENTO DI QUALITA’ PER IL MIGLIORAMENTO Palermo, 30/5/17
  • 2. Competenze in rete: risorse ed esperienze condivise per la crescita qualitativa della scuola Annalisa Frigenti Presidente rete LISACA
  • 3. LA RETE NATA NEL 2015 COMPRENDE 50 SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DELLA PROVINCIA DI SALERNO
  • 4. Nel 2016/17 è stato fissato un tetto alle adesioni e si è deciso di strutturare la rete nel seguente modo: PRESIDENTE VICEPRESIDENTE  COMITATO DI GESTIONE GRUPPI DI LAVORO DI DIRIGENTI GRUPPI DI LAVORO DI DOCENTI
  • 5. E’ sorta l’esigenza di individuare principi comuni caratterizzanti l’operato delle scuole della rete: 1.Benessere, clima e coinvolgimento degli stakeholders sono fondamentali per accrescere la motivazione, in un’ottica di miglioramento della «produttività» 2.La qualità è un obiettivo da perseguire attraverso il miglioramento dei processi 3.La valutazione dei singoli processi messi in campo è necessaria per il miglioramento continuo.
  • 6. Monitoraggio e riesame dei singoli processi sono, dunque, fondamentali per le scuole della rete.
  • 7. A.S. 2016//17: un anno lungo e intenso CORSI DI FORMAZIONE : Auditor Marchio Saperi Elementi di statistica Stress Lavoro Correlato Comunicazione (per dirigenti) Curriculo Verticale per Competenze Matematica & Realtà
  • 8. RICERCA AZIONE sul curricolo verticale per competenze EVENTI I Salone dell’orientamento in collaborazione con il Comune e tutte le scuole di Salerno I Convegno Nazionale della Rete “Valut(aiut)..iamoci per migliorare” - ottobre 2016 Convegno «Un ponte tra ricerca e scuola - il contributo della scienza alla didattica e al benessere a scuola», tenuto dalla dottoressa Lucangeli dell’Università di Padova, che si è soffermata sul cortocircuito emozionale, spronando i docenti ad utilizzare metodologie che mirino prioritariamente al benessere degli allievi - aprile 2017 II Meeting matematica e realtà in Campania Il sistema di valutazione nella scuola delle competenze - 27 maggio 2017
  • 9. E ANCORA… ELABORAZIONE DEL VADEMECUM PER LA QUALITA’ DELL’INCLUSIONE A CURA DELLE SEGUENTI SCUOLE:  IV C. D. “Matteo Mari” Salerno, II D. D. di Vietri sul Mare, I. C. “Giovanni Paolo II - Anna Frank” San Marzano sul Sarno, IC “Barra” Salerno, CTI “IC Giovanni Paolo II” Salerno, IC di Fisciano, IC di Castel san Giorgio
  • 10. REVISIONE DEI CRITERI DI VALUTAZIONE DEL MERITO, COORDINATA DAI DIRIGENTI DELLE SEGUENTI SCUOLE: Liceo Tasso Salerno DD IV circolo di Cava, Scuola secondaria di 1 °Solimena – De Lorenzo, Nocera Inf. ELABORAZIONE DI STRUMENTI DI LAVORO COMUNI, A CURA DEI GRUPPI DI LAVORO APPOSITAMENTE COSTITUITI FORMAZIONE DI SOTTORETI PER LA PARTECIPAZIONE A PROGETTI PON
  • 11. CONVENZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA per il percorso Matematica & Realtà destinato a docenti e alunni ACCADEMIA MAGNA GRECIA per la diffusione del teatro nelle scuole TV LOCALI per la pubblicizzazione delle attività a costi agevolati
  • 12. Filo conduttore di tutte le attività VALUTAZIONE PER IL MIGLIORAMENTO INNOVAZIONE METODOLOGICA, DIDATTICA E PROCEDURALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI, IN RELAZIONE ALL’OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE IN RETE QUALITÀ
  • 13. QUALITÀ E’ la misura dello scostamento tra servizio atteso e servizio ricevuto (percepito) tra quello progettato e quello erogato E’ la capacità di soddisfare esigenze implicite ed esplicite dei cittadini/clienti E’ miglioramento continuo
  • 15. PER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORREPER MIGLIORARE I RISULTATI OCCORRE MIGLIORARE I PROCESSIMIGLIORARE I PROCESSI  PER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORREPER MIGLIORARE I PROCESSI OCCORRE MIGLIORARE LMIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE’ORGANIZZAZIONE
  • 16. LE BUONE PRATICHE SPERIMENTATE DALLE SINGOLE SCUOLE VENGONO CONDIVISE IN RETE NELL’ANNO SUCCESSIVO AI FINI DEL MIGLIORAMENTO COSTANTE DELL’ORGANIZZAZIONE. UN’ESPERIENZA NELL’ANNO IN CORSO NELLA SCUOLA SAN TOMMASO D’AQUINO DI SALERNO, SI È RAVVISATA L’ESIGENZA DI LAVORARE FINALMENTE SULLE COMPETENZE, COINVOLGENDO GRADUALMENTE L’INTERO CORPO DOCENTE MA ANCHE GLI ESPERTI ESTERNI. PER TALE MOTIVO È STATO SPERIMENTATO IL PERCORSO
  • 17. PARTENDO DAI “PERCORSI DI MIGLIORAMENTO” (STRESA 2016), LA SFIDA È STATA QUELLA DI «PERCORRERE LA STRADA» DISEGNANDO “MAPPE”, “ITINERARI” E “TRAGITTI” PER IL MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
  • 18. PUNTO DI PARTENZA: IL PDM… MA NON SOLO Deve prevedere interventi che si collocano su due livelli: le pratiche educative e didattiche (le cosiddette Buone Pratiche) le pratiche gestionali ed organizzative (per intervenire in maniera efficace sulla complessità dell’intero sistema scuola, al fine di creare valide occasioni di rinnovamento e miglioramento)
  • 19. MODALITÀ Coinvolgimento dell’intera comunità scolastica con l’obiettivo comune della valorizzazione delle professionalità, del miglioramento degli apprendimenti e delle competenze degli allievi – ovvero QUALITÀ
  • 20. FASI I: formazione di un gruppo di docenti e di figure di coordinamento (anche degli esperti esterni) II: progettazione e sperimentazione di format dedicati in particolare ai corsi extracurricolari al fine di far convergere tutte le attività della scuola nello sviluppo delle competenze individuate nel PDM e nel PTOF III: valutazione del progetto ai fini del miglioramento.
  • 21. I FASE: FORMAZIONE di un gruppo di docenti (e di figure di coordinamento effetto )cascata Leva potente per LA PROMOZIONE DELLA QUALITÀ organizzativa e professionale attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti, non considerati “destinatari passivi”, ma protagonisti attivi del MIGLIORAMENTO Prima fase = FORMAZIONE DI DOCENTI (ANCHE SUL CAMPO) che potessero fungere da traino per gli altri nell’ottica dell’acquisire competenze per TRASMETTERE competenze
  • 22. Dunque la DIDATTICA PER COMPETENZE - quelle competenze ormai definite del XXI secolo - ha costituito il FULCRO di tutta una serie di iniziative formative, volte alla sperimentazione, all’innovazione, al miglioramento, che hanno segnato il cammino dell’anno in corso.
  • 24. Per un efficace utilizzo delle risorse interne è emersa l’esigenza di procedere alla mappatura delle competenze e della formazione dei docenti. Allo scopo è stato predisposto un apposito questionario dalla FS.
  • 25. monitoraggio delle competenze e della formazione dei docenti
  • 26. … dal questionario …. Alla tabulazione Tutti i dati rilevati sono in via di tabulazione, al fine di conoscere le reali competenze dei docenti in organico. …per il miglioramento
  • 27. II FASE: SPERIMENTAZIONE ED ELABORAZIONE DI FORMAT COMUNI AL FINE DI UNIFORMARE IL LINGUAGGIO E LE CONSEGUENTI AZIONI un percorso su Unità di Apprendimento per competenze e compiti di realtà, in progetti extracurriculari un percorso sul curricolo verticale nell’ambito della rete Lisaca un percorso, con l’esterno, sul curricolo integrato con la scuola secondaria di
  • 28. Percorso n° 1 Un primo inizio di sperimentazione è avvenuto all’interno del P.O.R. “Scuola Viva” Durante un incontro di monitoraggio dei percorsi, è nata l’idea di lavorare - su una progettazione extracurricolare per competenze coerente col curricolo d’istituto - su modalità di progettazione e valutazione comuni anche per i percorsi extracurricolari
  • 29. A tal fine, sono stati elaborati appositi strumenti utili anche a fornire un lessico UNIVOCO SCHEDA di progettazione iniziale FORMAT (interattivo, con apertura pagine navigazione per il materiale di riferimento, anche per maggiori raccordi con gli esperti, spesso provenienti da altri ordini di scuola) con una prima bozza di UDA per competenze  LINEE GUIDA per la stesura della Relazione Finale.
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  • 39. Miglioramento…. Attraverso questi strumenti l’offerta extracurricolare è stata ulteriormente ancorata al curricolo di istituto TUTTE le attività sono state organizzate tenendo conto delle COMPETENZE indicate nel PDM e nel PTOF
  • 40. PERCORSO n° 2 E’ stata attivata la sperimentazione di una UDA per competenze in una classe prima, nell’ambito del progetto di ricerca-azione sul curricolo verticale per competenze realizzato all’interno della rete LI. SA. CA.
  • 41. Un percorso caratterizzato da diverse fasi : -formazione dei docenti delle scuole della rete sulla progettazione per competenze, finalizzata alla elaborazione di un curricolo verticale (dall’infanzia al secondo anno della secondaria di II grado) -elaborazione di format di lavoro e di griglie di valutazione comuni -creazione di gruppi di lavoro tra docenti delle diverse scuole per la condivisione del materiale e l’elaborazione delle UDA -controllo del materiale elaborato dai gruppi da parte dei tutor interni e successivamente da parte di quelli esterni -scelta di alcune UDA e sperimentazione in classi campione -riflessione sull’UDA realizzata da parte del team docente ai fini del miglioramento della stessa
  • 42. Percorso n° 3 Progettazione e sperimentazione di un Curricolo Integrato con la scuola secondaria di primo grado alla quale si iscrivono gli alunni di un plesso scolastico (Curricolo integrato Scuola primaria San Tommaso- Scuola secondaria Tasso) Un momento di sperimentazione molto forte ed intenso che sarà di grande aiuto per la costruzione di percorsi futuri integrati.
  • 43. Sono stati sperimentati percorsi su tematiche comuni lavorando su Compiti di realtà in continuità tra i vari ordini, in una sorta di staffetta che ha visto PROTAGONISTI gli stessi ALUNNI che hanno lavorato in «intergruppo- integrato» secondo:  la logica della Flipped classroom il cooperative learning il peer to peer il peer tutoring
  • 44. III FASE: Valutazione dei percorsi ai fini del miglioramento. Questa terza fase farà da sintesi del lavoro svolto. Sono in fase di raccolta dati interni ed esterni relativi ai percorsi svolti Raccolti i dati si procederà ad apposito confronto con quelli delle scuole in rete al fine di attivare percorsi di miglioramento. I dati comparati verranno anche inseriti nel bilancio sociale
  • 45. Sintesi del percorso PLAN: «partenza» – la formazione Do: «inizia il viaggio» - dalla teoria alla pratica, percorsi di sperimentazione CHECK: «il viaggio continua» - valutazione/monitoraggio/miglioramento ACT: «la meta», - il viaggio stesso, alla ricerca del miglioramento continuo. il viaggio non finisce mai!