lezione riassuntiva sui capolavori di Andrea del Sarto a Firenze per le classi di Accoglienza Turistica, Istituti professionali e Secondarie di I grado. Utilità didattica.
1. Andrea del Sarto
“IL PITTORE SENZA ERRORI”
Lezione a cura di Paola Corrias, Ist.
Alberghiero Saffi, Firenze
2. È un artista pieno di talento
Figlio e nipote di sarti (da cui il soprannome)
rappresenta il momento di passaggio dell’arte
classica fiorentina tra la fine del Quattrocento
e i primi del Cinquecento.
Abilissimo disegnatore, sperimentò tecniche e
composizioni.
A lui è dedicata questa lezione riassuntiva.
3. LA BASILICA – SANTUARIO DELLA
SS. ANNUNZIATA
Il Chiostrino dei Voti si può considerare un piccolo museo dell’arte
rinascimentale, nelle sue due fasi, classica e manierista
4. Il chiostro prende il nome dagli ex-
voto che i fedeli vi appendevano
A. del Sarto vi realizza
vari affreschi: la Natività
della Vergine
ambientata in un interno
di casa benestante
rinascimentale; le
donne sono abbigliate
secondo il gusto
dell’epoca
5. …E “L’arrivo dei Magi”,
affresco nel quale
possiamo scorgere
un autoritratto dello
stesso artista,
accanto a Jacopo del
Sansovino
6. Il Fondatore dell’Ordine
dei Servi
cui è dedicata la Piazza,
S. Filippo Benizzi
è celebrato da alcuni
affreschi, anch’essi per
mano di A. del Sarto
7. La Basilica della SS. Annunziata
è un santuario venerando, fondato dai frati dell’ordine dei
Servi di Maria e ampliato nel Rinascimento.
Nel 1509 Andrea del Sarto ne decora il Chiostrino e
dopo un viaggio a Roma dell’artista
il primo papa Medici, Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico,
fa in modo che Andrea del Sarto finisca la sua opera (1514)
con i capolavori prima mostrati
8. L’amico più caro, l’artista detto Franciabigio
Indignato che i frati spiassero il volto della Vergine prima che questo
fosse terminato lo martellò: ma è solo una leggenda!
9. Di fatto dobbiamo ricordare che il culto
di Maria a Firenze è particolarmente sentito:
fino al XVIII sec. l’anno cominciava
dall’Incarnazione
ossia il 25 marzo
e proprio il giorno 8 settembre
quello della Natività di Maria
a Firenze, e proprio in piazza SS. Annunziata
viene celebrata la grande festa
dopo il corteo della sera precedente
detto della Rificolona
10. IL PATRONO DI FIRENZE È TUTTAVIA SAN
GIOVANNI BATTISTA
CELEBRATO IL 24 GIUGNO CON CORTEI,
PARATE E MESSE
E CON LA FINALE DEL CALCIO STORICO
11. A San Giovanni Battista è dedicato il ciclo detto
“ dello scalzo”
Perché il portacroce, durante le processioni, andava a piedi nudi.
12. Il Chiostro dello Scalzo
Era il portico d’accesso della distrutta chiesa
della Compagnia dei Disciplinati di San Giovanni.
Qui A. del Sarto lavorò tra il 1509 e il 1526.
Il ciclo di 8 pannelli e 4 Virtù è considerato tra i
massimi capolavori del pittore ed è realizzato
a monocromo.
13. Nel periodo in cui Andrea era in
Francia i lavori furono eseguiti dal
Franciabigio
14. Appena in tempo! I lavori finirono nel
1526
DAL 1527 AL 1530 ROMA E FIRENZE FURONO DEVASTATE DALLA
FURIA DEI LANZICHENECCHI: DI PUÒ DARE QUI LA FINE DEL
RINASCIMENTO CLASSICO
E L’INIZIO DELLA SUA FASE DETTA “MANIERISMO”.
15. Entrambi i chiostri
Sono realizzati in una splendida architettura
rinascimentale, misurata e ariosa
nella quale la pittura serena di Andrea e
Franciabigio si inserisce come in una perfetta
cornice
pur mantenendo un’atmosfera di spiritualità
16. Come d’uso
La Madonna è celebrata
con scene della Sua vita
e di quella di Cristo
E San Giovanni Battista
con scene della vita del
cugino di Gesù
17. Nel 1517 realizza la “Madonna delle
Arpie” (oggi agli Uffizi)
Detta così per i rilievi del
singolare basamento in
marmo.
Notare il movimento delle
figure e l’equilibrio
precario del Bambino,
i colori vivi, le espressioni
stralunate
che anticipano il
Manierismo
18. RICORDIAMOCI CHE IL 1517 È UN ANNO
FONDAMENTALE PER
LA CRISTIANITÀ: ESATTAMENTE 500 ANNI FA,
LUTERO
AFFIGGE ALLE PORTE DELLA CATTEDRALE DI
WITTENBERG
LE SUE 95 TESI, CON CUI PRENDE AVVIO
LA RIFORMA PROTESTANTE
19. Tra fermenti all’interno della
Chiesa
e opposizione tra Impero e
Papato
che porta alle scorrerie dei
Lanzichenecchi, non frenate da
Carlo V,
si chiude il “rinascimento
sereno” e si apre il Manierismo
20. Andrea del Sarto realizza l’ultimo suo
capolavoro a Firenze (1520-1525)
21. Il Cenacolo di San Salvi
Come è noto, durante l’assedio di Firenze fu una
delle pochissime opere superstiti fuori dalle mura
Pare che i soldati imperiali furono così ammaliati
dalla sua sorprendente modernità da
risparmiarlo.
Nel 1434 il monastero divenne femminile e allora
venne introdotta una rigida clausura
che rese l'opera di fatto invisibile fino al XVIII sec.
Ecco perché è così ben conservato!
22. Nel 1530 muore nella sua casa, oggi
all’angolo tra via Giusti e via Capponi.
23. Rendiamo noto col nostro lavoro
appassionato questo grande pittore.
Grazie per l’attenzione!