L’Occidente sembra giocare una partita di calcio in un campionato mondiale di rugby. La trasformazione va gestita ingaggiando la mischia e comprendendone le regole..
1. *Ex diplomatico delle Nazioni Unite, ha vissuto e lavorato in 135 paesi del mondo.
Docente di politiche dello sviluppo e affari umanitari, è presidente del consiglio
scientifico dell’istituto Giuseppe Toniolo di diritto internazionale della pace.
http://www.sandrocalvani.it
Prof. Sandro Calvani *
DIECI IMPEGNI UMANISTI
2. La scala travolgente del cambiamento dirompente
Il tasso di cambiamento che stiamo
attraversando in questo momento
è paragonabile a quello che accade
in tempo di guerra...
eppure pensiamo di essere in pace.
Il ritmo globale del cambiamento
sta superando la capacità di gestione
delle istituzioni nazionali e internazionali.
Chris Donnelly,
Director, Institute of Statecraft
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3. Uguale importanza a diritti e responsabilità
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La globalizzazione dell'economia mondiale
è accompagnata da problemi globali
che richiedono soluzioni globali
sulla base di idee, valori e norme
rispettate da tutte le culture e le società.
Il riconoscimento dei diritti uguali
e inalienabili di tutte le persone richiede
un fondamento di libertà, giustizia e pace,
ma ciò richiede anche che sia data
uguale importanza a diritti e responsabilità.
4. 4
我聽到了,我忘記了
我看到了,我記得
我明白,我明白
我活著,我改變
Ascolto e dimentico.
Vedo e ricordo.
Faccio e capisco.
Vivo e cambio.
Creatore della golden rule:
Fai agli altri ciò che vorresti che facessero a te
Kong Qiu Fuzi (551 – 479 aC)
La ricerca su questioni relative
alle implicazioni eque
e ambientali della creazione
e distribuzione della ricchezza
in relazione alla giustizia
sociale internazionale,
ai diritti umani
e ai sistemi viventi.
2500 anni dopo la regola umanista di Confucio
5. Effetto farfalla: tutto è connesso
La recente pandemia Covid
-dalla quale non siamo ancora usciti-
ha dimostrato che l’effetto farfalla,
descritto nel 1969 da Edward Lorenz,
è in realtà molto più imponente.
A fermare il mondo intero è bastato
un virus che pesa un femtogrammo,
cioè un dodicesimo di un milionesimo
di miliardesimo di una farfalla.
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6. Dopo la dichiarazione universale dei diritti umani,
la dichiarazione universale delle responsabilità umane
Nel 1948, tutti erano d’accordo
sui diritti di tutti,
ma pochi erano d’accordo
sui doveri che li accompagnano.
Per questo nel 1997 fu proposta
una dichiarazione universale
delle responsabilità umane.
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7. Una gran voglia di impegni umanisti comuni
che possano essere condivisi da ogni cultura
Un mondo sovraffollato
da 8 miliardi di persone
soffre una disuguaglianza crescente,
soprattutto sui diritti umani fondamentali,
che ha anche causato il disordine mondiale
e una grave crisi epocale dei sistemi politici,
ambientali, economici, sociali ed etici.
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8. Il confronto più vivace sulle regole comuni
è in Asia, dove vive il 60% dell’umanità
L’Asia è l’unico continente dove le grandi religioni
convivono tutte insieme, con grandi numeri.
Dalla loro continua interazione culturale
sono nati valori comuni di impegno umano,
detti “impegni umanisti”, oggi condivisi anche
da tante altre persone estranee alle fedi religiose.
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9. 10 piste di trasformazione molto promettenti
1. Parità di diritti e doveri
2. Onestà intellettuale
e pensiero critico
3. Sviluppo dell’etica umanistica
4. Pace e giustizia
5. Servizio e partecipazione
6. Crescita dell’empatia
7. Ricerca dell’umiltà
8. Ambientalismo
9. Consapevolezza
e responsabilità globale
10. Cura e custodia
di ogni sistema vivente
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L’Occidente sembra giocare una partita
di calcio in un campionato mondiale di rugby.
La trasformazione va gestita ingaggiando
la mischia e comprendendone le regole.
10. Tutti gli esseri umani
nascono liberi e uguali
in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione
e coscienza e devono agire
gli uni verso gli altri
in spirito di fratellanza
Art. 1. Dichiarazione Universale dei diritti umani, Dicembre 1948.
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11. Tutti gli esseri umani
nascono liberi e uguali
in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione
e coscienza e devono agire
gli uni verso gli altri
in spirito di fratellanza
Art. 1. Dichiarazione Universale dei diritti umani, Dicembre 1948.
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12. Dare un senso a tutte le informazioni
a disposizione e ragionare sulla strada
migliore verso buoni giudizi e soluzioni
efficaci ai problemi che affrontiamo,
evitando rigorosamente insidie
come razionalizzazione, conformità
e stereotipi.
Parlare e agire in modo veritiero.
Nessuno dovrebbe dire il falso.
Diritto alla privacy e alla riservatezza.
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Capacità diffusa di onestà intellettuale
e di pensiero critico.
13. Sviluppo etico e umanistico
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Nessuno è perfetto
o ha tutte le risposte.
Equità, cooperazione e
condivisione.
No a qualsiasi forma di
comportamento disumano.
Responsabilità di lottare
per la dignità e l'autostima
di tutti gli altri.
14. Nuovi cammini di pace e giustizia sociale,
accogliendo tutte le differenze
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15. Nuovi cammini di pace e giustizia sociale,
accogliendo tutte le differenze
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Risposta costante all’ingiustizia,
e risoluzione dei conflitti;
Giustizia restaurativa
verso una prosperità globale inclusiva;
Nessuno sta al di sopra della legge
e tutti sono soggetti a standard etici;
Controversie risolte senza violenza;
Funzione pubblica pacifica e non
violenta.
16. Apertura al servizio e alla partecipazione
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Il servizio sviluppa nuove abilità,
esperienze, soddisfazione personale
crescita personale.
Impegnarci nel servizio a beneficio
di altri migliora l’intera società.
Superare la povertà, la malnutrizione,
l'ignoranza e la disuguaglianza.
Assicurare dignità, libertà, sicurezza
e giustizia a tutte le persone umane.
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Forte crescita
dell’empatia
Uscire dalla propria prospettiva
per considerare i pensieri, i sentimenti o le circostanze di qualcun altro;
L’empatia è il primo passo verso un comportamento etico;
Tutte le proprietà e le ricchezze devono essere usate responsabilmente
secondo giustizia e per il progresso del genere umano;
Il potere economico e politico non deve essere trattato
come uno strumento di dominio,
ma al servizio della giustizia economica e dell'ordine sociale.
18. Ricerca di umiltà personale,
professionale e collettiva
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Mostrare modestia su risultati,
talenti, doni o importanza di sé.
Riconoscere che siamo fallibili
e limitati in ciò che sappiamo
e che possiamo fare.
19. Ambientalismo
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Il nostro pianeta Terra ha risorse
limitate. Alcuni limiti planetari
sono stati superati
Siamo tutti responsabili dell’impatto
che l’attività umana ha
sul nostro pianeta condiviso.
Non bastano solo i leader
per riconoscere i nostri errori
collettivi e individuali;
per riparare i danni passati
e per creare ecosistemi ricchi,
diversi e resilienti,
serve la collaborazione quotidiana
di due miliardi di famiglie del mondo.
20. Consapevolezza
e responsabilità
globale
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Richiede e amplia la nostra conoscenza delle culture
e delle prospettive che sono al di fuori della nostra esperienza locale.
Il miglior modo per onorare l’esperienza locale è infatti aprirla al
globale e alla responsabilità di non nuocere ad altri, anche se lontani.
È un’applicazione ampliata
del principio di Ippocrate.
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Cura e custodia di ogni sistema vivente
Il benessere e la felicità collettiva
delle nostre comunità
e società civili dipende dal
benessere di ogni singola persona.
Alleviare la sofferenza
e le difficoltà degli altri
con un’azione compassionevole
-senza frontiere o limitazioni-
dà risultati generativi di maggiore speranza per tutti.
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Il tutto rigenerativo è più importante delle parti:
ci vuole olismo nell’analisi, pluralismo e dialogo nella
partecipazione e orientamento all’azione trasformativa
Olismo politico,
ambientale,
economico, sociale,
etico
Pluralismo,
pensiero critico
diversità di
prospettive
Orientamento
all’azione, grinta
nella trasformazione
Una democrazia
deve essere una fraternità:
altrimenti è un’impostura.
Antoine de St. Exupéry
23. *Ex diplomatico delle Nazioni Unite, ha vissuto e lavorato in 135 paesi del mondo.
Docente di politiche dello sviluppo e affari umanitari, è presidente del consiglio
scientifico dell’istituto Giuseppe Toniolo di diritto internazionale della pace.
http://www.sandrocalvani.it
Prof. Sandro Calvani *
DIECI IMPEGNI UMANISTI