Qualità nutrizionale dei prodotti senza glutine. L'importanza delle materie prime
1. QUALITA’ NUTRIZIONALE DEI PRODOTTI SENZA GLUTINE L’IMPORTANZA DELLE MATERIE PRIME CELIACHIA E DIABETE: COME GESTIRE IL PAZIENTE Dottoressa Letizia SATURNI Dottore in Ricerca e Specialista in Scienze dell’Alimentazione Tutor Master Internazionale di Dietetica e Nutrizione Foodblogger – http://notonlyglutenfree.org Bologna 11 marzo 2011 Hotel NH- Bologna De La Gare - Piazza XX Settembre, 2
2. Dieta Complicanze a lungo-termine retinopatia, nefropatia, neuropatia, malattie cardio-vascolari, dell’invecchiamento, obesità, neoplasie Remissione dei sintomi Scomparsa delle alterazioni sierologiche ed istologiche Buon controllo della glicemia Strumento di prevenzione Cura
3. Il 70% degli alimenti che consumiamo sono prodotti dell’industria alimentare. Fonte: Indagine Censis-Coldiretti Primo Rapporto, 2010 Abitudini e consumi alimentari della popolazione italiana
5. Fonte: Unipi Eurostat 122 Kg pro-capite di cereali complessivi 28 Kg pro-capite di pasta vs 89 Kg 14 milioni di famiglie consumano regolarmente cereali per la prima colazione soprattutto integrali 24 Kg pro-capite di zucchero vs 32,7 Kg 25,5 Kg pro-capite di dolci vs 58,5 Kg
6. I prodotti dietoterapici senza glutine sono digeriti ed assorbiti velocemente. Le ACCUSE Alterazione nel metabolismo del glucosio
7. SCOPO dell’intervento è quello di analizzare le materie prime e le tecnologie oggi utilizzate dall’industria alimentare, per trovare soluzioni che riescano a migliorare il controllo della concentrazione di glucosio post-prandiale assorbimento clearance /scomparsa del glucosio nel circolo ematico
12. Sulla base della loro dimensione, i carboidrati complessi sono digeriti lentamente e causano solo un basso rialzo della glicemia mentre gli zuccheri semplici sono digeriti ed assorbiti velocemente causando un veloce rialzo della glicemia post-prandiale. Molti alimenti trasformati hanno un IG alto! Indice glicemico È una misura della variazione di glucosio nel sangue dopo il consumo di cibi ricchi di carboidrati Carico glicemico Tiene conto della quantità di carboidrati .
13. Elevato rapporto amilosio/amilopectina (alta [amilosio] e più lungo è il tempo di digestione) Interazioni con grassi e proteine (prevengono la gelatinizzazione) Cristallinità (durante la cottura l’amido è amorfo e pronto alla digestione) Integrità dei granuli (processi di trasformazione: macinazione, raffinazione, shearing, hight-pressure extrusion cooking, puffing techonolgy) Rivestimento dei granuli di amido (tipico dei legumi ) Matrice botanica (amido di patata o altri tuberi più resistente all’ -amilasi pancreatica) Acidi organici (acido malico, citrico o tartarico… una piccola parte della digestione dell’amido avviene anche nello stomaco da parte degli acidi idroclorici) Presenza e viscosità della fibra (rallenta la digestione nello stomaco e la transizione del contenuto nel duodeno – la diffusione dei saccaridi nel duodeno – l’idrolisi dei polisaccaridi – l’assorbimento dei monosaccaridi nei microvilli) Inibitori di enzimi (acido fitico, lecitine e polifenoli sono inibitori dell’amilasi ) Cottura (retrogradazione ) AMIDO Fattori che riducono la digeribilità
14. Brand JC et al., J Clin Nutr 1985 Effetto dei processi di trasformazione
15. AMIDO Amido di mais (maizena) Amido di riso Amido di patate Amido di Manioca (tapioca) Sago (Amido di palma) NATURALI tuberi semi
16. AMIDO Effetto sulla glicemia 85 18 sago 70 30 mais 75 25 frumento 80 20 patata 81 19 riso 83 17 tapioca >99 <1 mais waxy Amilopectina % Amilosio % Amido E’ possibile rallentare la digestione dell’amido di riso aggiungendo non-starch polysaccharides (glucomannani, xantan gum e agar) Sasaki et al., Food Chemistry 2011
18. (g/100g) FIBRA ALIMENTARE (….) Dietary fiber is the edible parts of plants American Association of Cereal Chemists O'Keefe JH et al., J Am Coll Cardiol 2008 5.0-18.0 4.0-12.0 Legumi Frutta secca
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21. . Riccardi G et al. Am J Clin Nutr 2008;87:269S-274S FIBRA ALIMENTARE
22. Riccardi G et al., Am J Clin Nutr, 2008 (g/100g) FIBRA ALIMENTARE Variabili metaboliche in soggetti con diabete tipo 1 dopo 24 settimane di dieta 48.4 ± 16.6 43.7 ± 12.3 Insulin dose (U/D) 0.8 ± 0.7 1.7 ± 1.2 Hypoglycemic events (n pz/mo) 11.2 ± 2.9 14.7 ± 4.1 Mean daily plasma glucose (mmol/L) 8.6 ± 0.9 9.1 ± 1.4 HbA 1c LGI-HF HGI-LF
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24. AMIDI come addensanti Amidi modificati (chimicamente – fisicamente o enzimaticamente) 1400 Destrine 1404 Amido ossidato 1410 Fosfato di amido 1412Fosfato di diamido 1413 Fosfato di diamido fosfato 1414 Fosfato di amido acetilato 1420 Amido acetilato 1422 Adipato di diamido acetilato 1422 Amido idrossipropilato 1442 Fosfato di diamido idrossipropilato 1450 Ottenilsuccinato di amido Amidi o farine idrolizzate enzimaticamente Prodotto più digeribile che ha un buon sapore dolce senza l’aggiunta di zuccheri. Amilasi, glucoamilasi e pullulanasi
26. EDULCORANTI di massa + Fino 40% Parziale 1.8 0.75 Maltilolo E965 + Trascurabile Trascurabile 1.6 0.40 Lactilolo E966 + 25% No 2.4 0.90 Xilitolo E967 + 50% No 2.6 0.70 Sorbitolo E420 + 25% No 2.8 0.50 Mannitolo E421 Fermentazione Assorbimento Digestione Kcal/g Potere edulcorante Polialcoli
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29. Ruolo dei GRASSI e PROTEINE Il ruolo dei grassi (composizione in acidi grassi, grado di insaturazione, geometria) e delle proteine (peptidi ed aminoacidi) sull’omeostasi del glucosio e sulla insulinemia post-prandiale non trova ancora la comunità scientifica unanime. Shimotovodome A et al., Endocrinology 2009
30. Ovaskainene ML et al., J Nutr 2008; Prabhakar PK et al., Current Diabetes Reviews, 2008; Hanhineva K. et al., Int J Mol Sci 2010 Ruolo dei PHYTONUTRIENTI Alcaloidi, glicosidi, glicolipidi, peptidoglicani, aminoacidi, saponine.. POLIFENOLI composti fenolici ( antocianidine , catechine, flavononi, flavonoli, flavoni, isoflavoni, acidi fenolici , tannini) Helth conditions 1g/die Metabolismo del glucosio e dei lipidi
31. Potenziali effetti dei polifenoli sull’omeostasi del glucosio Hanhineva K. et al., Int J Mol Sci 2010 Inibizione della digestione ed assorbimento Stimolando la secrezione di insulina dalle -cell Stimolando l’uptake del glucosio nei tessuti periferici Modulando il rilascio di glucosio dal fegato
32. (mg/100g or 100ml) Dykes L. et al. Cereal Foods World, vol. 52, 2007; Kahkonen MP et al. J. Agric. Food Chem. 1999; El-Sayed M. Abdel-Aal et al. J. Agric. Food Chem., 2006 Hanhineva K. et al., Int J Mol Sci 2010 ANTOCIANINE (sono in grado di inibire l’ -amilasi e la -glicosidasi) 70-900 30-150 100-400 20-35 0.09 0.56 0.97 0.23 Rosa Rosso Fucsia Blu 2.23 Riso Nero Mais Amount (mg/100g) Sample
33. (mg/100g or 100ml) ACIDI FENOLICI (sono in grado di influenzare l’assorbimento tissutale del glucosio) Dykes L. et al. Cereal Foods World, vol. 52, 2007; Kahkonene MP et al., J Agric Food Chem 1999 Hanhineva K. et al., Int J Mol Sci 2010 0.2-3.0 3.0-5.0 4.0-8.0 6.0-9.0 5.0-10 1.48 Miglio (perle) 0.38-0.74 Sorgo 0.20-0.38 Riso 0.47 Avena 0.60 Mais 0.61 Miglio Amount (mg/100g) Sample
34. Broadhurst CL et al., J Agric Food Chem 2000 Insulin-like bioactivity Cannella Erbe aromatiche e delle spezie Pepe – Cannella – Alloro – Chiodi di garofano – Noce moscata – Origano – Te nero o verde Riduzione della glicemia a digiuno Riduzione della concentrazione dei trigliceridi Riduzione della concentrazione di HDL-col
35. Hlebowicz J et al., Am J Clin Nutr 2007 Un esempio pratico! 300g di pudding di riso + 6g di cannella con cannella senza cannella