Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Ticonzero news 123
1. Ticonzero news
I commenti posi-
tivi dei clienti
consentono di
dimostrare i suc-
cessi raggiunti e
di porre in risalto
Sommario
Scienza&Società
• Mario Agostinelli, Un Piano energetico ambien-
tale senza Green News Deal
• Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa-
tico
• Luigi Campanella, La Madonna di Rubens /
Pneumatici riciclati / Il nome di Cartagine / Lo
zampino del microbiota / I biberon più antichi
• Paolo Manzelli, Quantum Habitat for Quan-
tum Green Architecture
• PierLuigi Albini, Considerazioni attorno al Neo-
socialismo
EconomiaPoliticaSocietà
• Fabrizio Ciocca, Africani d'Italia
Luigi Agostini, La Grande Privatizzazione: bi-
lancio e prospettive. Ilva, Eni, Kuka
Recensioni e critica
• Giovanna Corchia, Sasha e il paese scomparso
Segnalazioni
• Roberto Vacca, L’invenzione del tempo
• Grammenos Mastrojeini e Antonello Pasini,
Effetto serra effetto guerra
• TTecnologico,
Immagini: Parco dell’Abatino
Foto di Arianna De Marco
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
n. I n. 123 gennaio 2021
M. Agostinelli Energenze
L. Agostini Note critiche
P. L. Albini Labirinti di lettura
P.L. Albini Recensioni di saggi
Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà
Autori Vari Frodi&Favole
Autori Vari Articoli di Scienza&Società
Autori Vari R/C recensioni e critica
A. Bailetti A proposito di film
G. Camarda Cronache di politica economica
L. Campanella Comunicare scienza
A. Castronuovo Meccanica della fantasia
O. Cilona Democrazia&Impresa
G. Corchia Cultura&Società
A. M. Curci Il cielo indiviso
E. D’Alessio Altrove e Dintorni
A. De Marco Bioculture
G. Grütter Disegno e Immagine
G. Iannarone Educazione alla legalità
M. Maggi Tecnorischio&Ambiente
P. Manzelli Scienza e Arte
L. Michelini Civitas
R. Nobili Filosofia scientifica
S. Ombuen Urbania
P. Pallottino Figure
F. Rufo Biopolitiche
R. Vacca Fuori dal coro
E. Ventura Divagazioni
F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero
n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario
Scienza&Società
• Antonio De Marco, Cos’è un Centro di recupero
e Santuario per animali in difficoltà
• Mario Agostinelli, il nucleare è per sempre
• Luigi Campanella, Impegni sul cambiamento cli-
matico / Alberi / Archeologia spaziale / Aziende
cinesi e Università estere / Cactus / Campioni
alimentari / Clima e nutrizione / Il disaster ma-
nager
• Roberto Vacca, Marketing potenziato con CRM
Customer Relationship Management, Gestione
rapporti con i clienti)
EPS – EconomiaPoliticaSocietà
• Corrado Bonifazi, Il Decreto flussi e la gestione
dell’immigrazione per lavoro
Recensioni e critica
• Danilo Breschi, Esiste in filosofia lo stile italia-
no?
Quinta pagina: le segnalazioni
• Giorgio Manzi, L'ultimo Neanderthal racconta
• Enrico Alleva, La mente animale
• Ansa S&T: Primo tweet inviato solo col pensiero
2. Bioculture di Antonio De Marco
80. Cos’è un Centro di recupero e Santuario per ani-
mali in difficoltà
Capita che in un centro di recupero per animali sel-
vatici, a notte fonda, il telefono squilli e una voce dal
tono quanto meno imbarazzato, scusandosi per l’ora
tarda, passi subito a segnalare il fatto: “l’animale
giace al bordo della strada, ancora respira, non si
muove, anzi no…, ora prova a rialzarsi, ripiomba
giù, cosa si può fare? non si può lasciarlo morire co-
sì! potete venire voi a recuperalo? subito? tra un’ora
arrivate.., vi aspettiamo qui, così lo controlliamo!”
Più spesso, di giorno, una macchina al cancello se-
gnala l’arrivo di un nuovo ospite: è alloggiato nel
portabagagli, steso su un panno, alcune volte dentro
uno scatolone o in una gabbietta raffazzonata, talora
è legato per le zampe, in balia di una condizione di
panico, di smarrimento, in altri casi di un’irrefrena-
bile voglia di ribellione oppure di un’antitetica, ras-
segnata, attesa.
Il Centro è un crocevia di bisogni, di aspettati-
ve eterogeneamente espresse, di linguaggi intrecciati
che, pur mantenendo una marcata impenetrabilità,
affidano alle gestualità forse l’unico strumento di un
possibile brandello di comunicazione tra individui di
specie differenti. In situazioni governate spesso dalla
contingenza, i protagonisti della vita selvatica trova-
no al loro arrivo al Centro, e nei momenti che li pre-
cedono, repentinamente annullate tutte quelle distan-
ze di sicurezza che sono soliti frapporre nei confronti
degli uomini, guidati da una diffidenza che una seco-
lare storia ben giustifica e i processi selettivi naturali
hanno da tempo codificato nel loro patrimonio gene-
tico.
L’incontro ravvicinato avviene tuttavia, nello
specifico, con interlocutori umani, sospinti da
un’empatia […] [continua]
Energenze di Mario Agostinelli
39. Il nucleare è per sempre
Cingolani Ministro durerà magari solo giorni: più
sfortunatamente per noi anche per mesi, ma il
nucleare, purtroppo, è per sempre, basta dire la
verità. Purtroppo, l’educazione scolastica e l’in-
formazione scientifica abitualmente non si re-
sponsabilizzano per illustrare l’incompatibilità tra
il vivente e impieghi troppo densi di energia, co-
me nel caso dei fossili e del nucleare.
Per rappresentare, in modo seppure grezzo
e con qualche approssimazione, l’ordine di gran-
dezza con cui le tecnologie energetiche possono
interferire con la riproduzione della vita, basti
dire che, per ottenere pari energia, la fusione di
un grammo tra isotopi di idrogeno equivarrebbe
alla fissione di 8-10 grammi di uranio, ovvero a
portare a combustione 5.000 tonnellate di carbo-
ne o bruciare in centrale 6.300 metri cubi di gas,
o, ancora, con processi ben più controllabili e non
distruttivi, a far cadere da un dislivello di 1.000
metri 1/3 di tutta l’acqua del lago d’Iseo. Un si-
mile confronto rappresenta in modo
“drammatico” l’impatto assai differente di fonti
di energia che si sono formate in processi lonta-
nissimi nel tempo e che vengono ricuperate all’i-
stante con tecniche estreme (fusione, fissione,
combustione), che sprigionano effetti con ordini
di grandezza di parecchio multipli rispetto alle
forze naturali con cui conviviamo sul Pianeta
(acqua vento, luce e calore del sole). Quanto più
densa è la fonte energetica, tanto più lungo e du-
raturo sarà il suo tempo di smaltimento in atmo-
sfera, negli oceani e nei suoli, fino ad effetti di-
struttivi in caso di incidente o di eccessivi accu-
muli.
Ragionando di energia non in astratto, ma
del suo rapporto con l’ambiente, […] [continua ]
3. Comunicare scienza di Luigi Campanella
86. Impegni sul cambiamento climatico / Alberi /
Archeologia spaziale / Aziende cinesi e Università
estere / Cactus / Campioni alimentari / Clima e nu-
trizione / Il disaster manager
L'ultimo rapporto dell'Agenzia Internazionale dell'e-
nergia (IEA) chiarisce che rispettare gli impegni sul
cambiamento climatico presenti nel comunicato fina-
le del G20 di Roma significa investire 4000 miliardi
di dollari in energia a basso tasso di carbonio per i
prossimi otto anni. Si tratta di programmare e realiz-
zare una riallocazione di investimenti da attività più
inquinanti ad altre che lo sono di meno. Questa rial-
locazione non è facile perché le scale dei valori eco-
nomici e ecologici sono normalizzabili con grande
difficoltà. Di recente, ad esempio, è stato dato un va-
lore economico alla CO2 prodotta ed all'inquinamen-
to delle grandi città. In mancanza di queste correla-
zioni il rischio è quello di investire nei settori che
meno mettono in pericolo l'ambiente scoprendo inve-
ce quelli più pericolosi. Dai dati di Sustainalytics
emerge che il settore più nemico dell'ambiente è
quello dell'Aerospazio, seguito da olio e gas, siderur-
gico, produzione alimentare, distribuzione acqua e
luce, farmaceutica, chimica, semiconduttori, soft-
ware. Per calibrare gli interventi stante le difficoltà di
scala fra valori economici ed ecologici, l'unica possi-
bilità ragionevole è quella di affidarsi a strumenti di
misurazione che già ci sono come fa la Banca Cen-
trale Europea con i rating delle agenzie. (Moody's,
S&P) . [continua]
Fuori dal coro di Roberto Vacca
48. Marketing potenziato con CRM (Customer
Relationship Management, Gestione rapporti
con i clienti)
Mezzo secolo fa dirigevo un’azienda che produ-
ceva sistemi elettronici di controllo. Notizie e
cronache sui clienti acquisiti e prospettivi e sui
loro funzionari erano conservate nei faldoni di
archivi cartacei, oltre che nelle nostre menti e
nelle note dei venditori e dei manutentori.
Oggi le aziende (e i loro stessi clienti) con-
seguono efficacia e rendimenti molto più alti nel-
le attività di marketing e di acquisizione clienti
sfruttando sistemi integrati e interattivi di basi
dati (commerciali, finanziari, tecnologici, narra-
tivi) organizzati in procedure analitiche digitali
semiautomatiche e automatiche per monitorare i
successivi passi della loro attività. Questi sono
classificati formalmente dal prospetto iniziale
(lead), alla opportunità concreta, al contatto e
alla configurazione dell’affare (deal) da negozia-
re. Così le aziende gestiscono i rapporti con tutti
i clienti, valutano l’efficacia del loro marketing
che fanno crescere (riducendo i tempi e le spese
operative) con l’aiuto di sistemi computerizzati.
Lo hardware e il software necessari sono forniti
da numerose aziende specializzate fra cui: Sa-
lesforce, Microsoft, IBM, AMAZON, SAP, Ora-
cle, Gartner e molte altre.
A queste metodologie, tecnologie e proce-
dure di e-commerce si allude con il temine CRM
= Customer Relationship Management
[Gestione dei Rapporti con i Clienti]. I software
CRM, sviluppati negli ultimi tre decenni, sfrut-
tano numerose e massicce basi dati e ottimizza-
no (sia nei contenuti, sia nelle sequenze tempo-
rali – inviando agli operatori […] [continua]
86.1 Cambiamento climatico
4. R/C. Recensioni e critica di Autori Vari
37. Esiste in filosofia lo stile italiano?, di Danilo Breschi
Quattro paradigmi interpretativi Quodlibet, Macerata 2021, pp. 216, € 20,00. Tutto nasce dalla messa in
relazione della filosofia con la storia. Se la prima si cala nella seconda e cerca di “pensarla”, sorge ineludi-
bile la domanda: la filosofia è figlia della storia, ne è comunque determinata o quantomeno condizionata?
Oltre il tempo, a condizionarla vi sarebbe anche lo spazio, ossia la geografia? Per rispondere a tali interro-
gativi Corrado Claverini offre al lettore la possibilità di compiere un articolato percorso di riflessione at-
traverso una serie di pensatori italiani, i quali hanno osato affermare la specificità nazionale della nostra
filosofia, il suo essere non solo peculiare, ben distinta da altre tradizioni, ma addirittura il presentarsi qua-
le precorritrice se non genitrice. L’Italia come culla della filosofia moderna. Così pensavano Bertrando
Spaventa e Giovanni Gentile. A ciascuno dei due filosofi Claverini dedica un capitolo. Altrettanti sono
riservati ad Eugenio Garin, allievo gentiliano che ha continuato innovando l’interpretazione storiografica
del maestro, e a Roberto Esposito, che in tempi più recenti ha riproposto la tesi di una peculiarità della
filosofia italiana, l’esistenza di un tratto distintivo che connoterebbe una tradizione nostrana del pensare i
temi della storia e della politica, denominata Italian Thought o Italian Theory.
La questione sollevata all’inizio non parrebbe così facilmente risolvibile, stante la pretesa universalità
della filosofia. Eppure, Hegel, che sul rapporto tra filosofia e storia ha costruito: […] [continua]
EPS. EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari
174. Il Decreto flussi e la gestione dell’immigrazione per lavoro, di Corrado Bonifazi
Il nuovo decreto flussi
Lo scorso 21 dicembre il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il decreto che definisce i flussi
di ingresso in Italia dei lavoratori non comunitari per l’anno 2021. Il provvedimento prevede 69.700 in-
gressi, di cui 27.700 per lavoro subordinato non stagionale e lavoro autonomo e 42 mila per occupazioni
stagionali nel settore agricolo e in quello turistico-alberghiero. La quota relativa ai non stagionali è attri-
buita all’autotrasporto merci per conto terzi, all’edilizia e al turismo. Dal 2016 la quota di ingressi è stata
sempre pari a 30.850 unità, di cui tra le 17 e le 18 mila per lavori stagionali e tra le 12 e le 13 mila per le
occupazioni di maggiore durata. Rispetto quindi agli ultimi cinque decreti l’incremento di quest’anno è
notevole, visto che la quota totale risulta più che raddoppiata. Anche se è inferiore a quelle 70-80 mila uni-
tà che alcune indiscrezioni della vigilia avevano fatto trapelare, lasciando anche intendere la possibilità di
una emanazione in tempi brevi di due decreti, uno per il 2021 l’altro per il 2022, con un totale complessivo
di ingressi tra le 140 e le 160 mila unità . Ipotesi che, per altro, non è stata per il momento formalmente
esclusa3 .
Questa differenza di cifre è il risultato dell’ampio ventaglio di posizioni sulla gestione dell’immigra-
zione presente all’interno dell’attuale compagine governativa. Lo stesso Presidente […] [continua]
5. Segnalazioni
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Editor e publisher: PierLuigi Albini
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