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Dov'è la macchina da stampa della BCE?
di John Mauldin | 12 novembre 2011 - Anno 2 - Numero 44

In questo numero:
Dove posso trovare 3 trilioni di Euro?
Quando la leva torna a tormentarvi
Il dilemma Tedesco
Quindi cosa possiamo fare per risolvere i problemi dell'Eurozona?
Dov'è la macchina da stampa della BCE?
DC, Cleveland e New York

L'Europa rimane al centro dei mercati, ed è giusto così. Ma il quadro non è così chiaro
come si vorrebbe. Diversi analisti tendono a dire che se solo questo problema potesse
essere risolto, allora tutto questo avrebbe fine. Purtroppo, non è solo un problema ma
sono tre che devono essere risolti, e nessuno di loro è semplice. Nella lettera inviata oggi
cerco di offrire una prima visione di base sui problemi che l'Europa deve affrontare. La mia
sfida, con me stesso, è di farlo in un breve pezzo piuttosto che in un libro, anche se
risulterebbe più facile. Così, nella ricerca della brevità, e quindi non sarà così approfondita
come al solito, penso che ci potrebbe essere di aiuto fare un passo indietro per guardare
ad un quadro più ampio, prima di concentrarsi sui dettagli.

Dove posso trovare 3 trilioni di Euro?

In primo luogo, per la cronaca, la questione Europea non è una crisi di fiducia, come
Merkel e Sarkozy, e company, continuano a dirci. E' strutturale. E fino a quando le
questioni strutturali non saranno affrontate, i problemi non saranno risolti.

Il primo problema che l'Europa deve affrontare è la seguente dolente questione: c'è
semplicemente troppo debito sovrano in Grecia, Irlanda, Spagna, Italia, Portogallo e
Belgio. Che non è una novità. La cosa che deve ancora essere ancora assorbita dai
mercati è che il costo dei salvataggi, presente e potenziale, è probabile che sia nel range
dei € 3 trilioni, facendo una media delle stime che ho visto (il Boston Consulting Group
suggerisce € 6 trilioni). 3 trilioni di € non è una differenza da poco. Anzi, è un numero che
è di inconcepibile portata.

Per la Grecia ci è stato detto che possono cancellare il 50% del loro debito detenuto da
privati, ma non quello dovuto al FMI, BCE, o ad altri enti pubblici. Questo significa
qualcosa di più simile ad un taglio del 20-30% sul debito totale. Sean Egan suggerisce che
alla fine la Grecia cancellerà una cifra più vicina al 90%. Che è un numero che non può
essere contemplato nell'educato circolo Europeo, in quanto è sufficiente a causare una
grave crisi bancaria

E tutto questo prima di raggiungere il resto dei problemi. Il Portogallo avrà bisogno di
almeno un 40% (probabilmente di più!). Gli irlandesi stanno camminando verso la crisi del
debito bancario e del sistema bancario. Mentre sulla carta la Spagna sembra che possa
sopravvivere, in realtà ha notevoli problemi nel settore bancario. Se si muovono per
garantire la solvibilità delle loro banche, i debiti diverranno ingestibili, per non parlare del
loro debito che cresce ogni mese e del deficit piuttosto grande che corre, anche se
sembrano disposti a cercare di ridurlo. Il disavanzo pubblico Spagnolo è probabile che
ammonti ad almeno il 7% l'anno prossimo, ben al di sopra dell'obiettivo del 6%. Le "semi-
autonome regioni" sono nei guai, ed i loro cittadini sono sfruttati a causa dell'eccessiva
esuberanza immobiliare. La disoccupazione in Spagna è al 21%, e per i giovani è
superiore al 40%.

Il governo Spagnolo ha adottato l'idea piuttosto romanzesca che se non riesce a pagare i
suoi conti, il suo deficit non risulterà poi così grande e quindi possono avvicinarsi ai loro
obiettivi. I rendimenti sul debito Spagnolo sono circa del 1% inferiore a quelli sul debito
italiano, ma dategli tempo.

E poi c'è l'Italia. L'Italia è semplicemente troppo grande da salvare. Sì, sembra che
Berlusconi se ne vada, ma non è il vero problema. Il problema è il rendimento a 10 anni
dei titoli è al 7%, quando il debito è al 120% del PIL. L'Italia probabilmente a breve andrà
in recessione, e renderà il problema peggiore. Un calo del Pil mentre il deficit aumenta
significa che il debito/PIL aumenterà ancora più rapidamente. Ciò significa che i costi dei
tassi d'interesse aumenteranno anch'essi ancora più velocemente della (mancanza di)
crescita dell'economia. Il deficit è al 4,6%. Al contrario, della Germania che è al 4,3%. Ma
la differenza è il debito. Il mercato si rende conto che se il debito cresce del 5% l'anno,
non passeranno pochi anni prima che l'Italia si trovi al 150%. Non vi è alcuna soluzione
senza default quando si è a quel livello, e i mercati stanno dicendo, "Abbiamo già visto
questo film e il finale non ci piace. Pensiamo di andarcene all'intervallo.

L'UNICA ragione per cui i rendimenti italiani sono scesi al di sotto del 7% è che la Banca
Centrale Europea ha comprato il debito Italiano "in grande quantità." Qualsiasi ritiro da
parte della BCE nell'acquistare il debito Italiano farebbe si che i rendimenti Italiani
vengano sparati sulla luna. L'Italia avrà bisogno di raccogliere qualcosa come 350 €
quest'anno, tra il nuovo debito e il rifinanziamento di quello in scadenza. I tassi più elevati
metteranno ancora più pressione sul disavanzo.

Il debito, sia che si tratti di un individuo, una famiglia, una città o un paese, ha sempre un
limite. Il debito non può crescere oltre la capacità di rimborso. Questa è la lezione chiara
che ci trasmette l'epico lavoro di Rogoff e Reinhardt, This Time is different. Quando questo
limite viene raggiunto, il debito deve essere ristrutturato in qualche modo, sia attraverso
condizioni migliori o con una sorta di default.

L'Europa mediterranea semplicemente ha preso in prestito più di quanto poteva pagare,
visto i flussi di cassa dei vari paesi. E ora siamo al Endgame. Come possiamo affrontare il
debito?

La soluzione migliore è quella di capire come far crescere la vostra economia più
velocemente della crescita del debito. Nel corso del tempo, il servizio del debito diventa
una piccola parte dell'economia. Ma l'Europa meridionale non sembra avere questa
opzione. Certamente non la Grecia, il Portogallo o la Spagna, e questa settimana abbiamo
appreso che la produzione Italiana era sotto il 4,8%. In Europa, anche la Germania, sta
scivolando in recessione.

La Germania è nella posizione di voler tagliare i deficit dei paesi con problemi attraverso
qualcosa che si chiama austerità. E vivere secondo le proprie possibilità, un'idea nuova. E'
un grande cambiamento. Ma quando si è un paese in recessione e si devono fare dei tagli,
questo rende solo la recessione ancora peggiore. Chiedete alla Grecia di tagliare il suo
deficit del 4% l'anno per i prossimi 4 anni, per portare il suo bilancio in pareggio,
significherà che l'economia della Grecia si contrarrà di almeno il 10%, se non di più. Le
entrate fiscali, non più su basi solide si restringeranno, rendendo il deficit peggiore. Come
si fa a chiedere alle persone di entrare volontariamente in una depressione per un tempo
piuttosto lungo in modo da salvare le banche, anche se i debiti sono stati liberamente
assunti dal governo e il denaro speso per la popolazione, anche se ci sarà un taglio del
50%?

Sì, se la Grecia lascia l'Euro significa che ci sarà anche una depressione. Nessuno gli
presterà del denaro per almeno tre anni. Le loro banche saranno insolventi, i loro fondi
pensione distrutti. La loro capacità di acquistare i materiali necessari (come petrolio,
medicinali, ecc.) sarà limitata alla quantità di beni che possono produrre e vendere. I
dipendenti del governo saranno costretti a lasciare i loro posti di lavoro, poiché non ci
saranno soldi per pagarli. I pensionati otterranno una frazione di quello che gli è stato
promesso. Tornare alla dracma sarà doloroso. Proprio come stare nell'Euro sarà doloroso.
La Grecia non ha buone scelte.

Ci sono quelli che suggeriscono che l'Europa sta dimostrando il fallimento del welfare
socialista. E c'è qualche ragione per dirlo. Ma non credo che il welfare socialista sia la
causa della crisi del debito. Uno può avere uno stato sociale senza debito, se si è disposti
a mantenere un budget ragionevole. Pensate ai paesi scandinavi.

E si possono avere anche dei paesi che anche senza un eccessivo benessere sociale
possono entrare in problemi di debito. Ci sono molti esempi nella storia. Accumulare
grandi quantità di debito è un problema nazionale che ha molto a che fare con il carattere,
come qualsiasi altra cosa. Questo è vero per le famiglie o per i paesi. E' voler spendere
per beni e servizi oggi e pagare per loro in futuro.

Il Debito ha le sue regole. Usato correttamente, può essere di grande beneficio per le
società e le famiglie. Le persone possono acquistare case e strumenti che possono essere
utilizzati per la produzione di beni, costruire strade e altre infrastrutture, ecc. Ma al debito
non può essere permesso di diventare il padrone del bilancio o la fonte di spesa corrente,
ancora una volta sia per le famiglie che per i paesi. E la Grecia e gli altri paesi hanno
usato il debito per finanziare la spesa corrente e ora si sono imbattuti contro l'incapacità di
prendere ancora prestito a livelli sostenibili.

La risposta più facile è quella di tagliare le spese. Ma quando si tagliano le spese, anche
questa andrà ad influenzare il PIL. E' qualcosa che può essere fatto, ma non senza
conseguenze. L'Irlanda, un piccolo paese di 4,2 milioni di persone, ha appena pagato
quasi € 1 miliardo per assumersi i debiti delle sue banche che sono fallite. Tutto questo è
estremamente impopolare in Irlanda, e non passerà molto tempo prima che il governo
Irlandese dica semplicemente no. Se quello attuale non lo fa, allora ci sarà uno nuovo che
lo farà. A meno che gli Irlandesi rinegozino il proprio debito, lo dovranno pagare per
decenni. Il debito che era debito privato e dovuto alle banche Europee (che hanno
prestato alle banche irlandesi) è ora debito pubblico.

Possiamo andare in ciascun paese e considerare la sua situazione particolare, quasi
sempre la risposta sarà che il debito deve essere affrontato in qualche modo, direttamente
o indirettamente. (Anche se i leader dell'Eurozona dicono che un taglio del 50% è
"volontario." Sì, giusto. I Leader Europei hanno una diversa comprensione del volontariato
che ho imparato a scuola.)

Ma questo è il problema. La Commissione Europea sta cercando di capire come trovare 1
trilione di euro da utilizzare per salvare l'Europa meridionale e l'Irlanda. Fino ad ora non è
stato possibile, e il mercato riconosce questo fatto ed anche che i bisogni sono in realtà
molto più ampi. I leader Europei non sanno (almeno pubblicamente) come trovare 3 trilioni
di Euro. Ma anche si riuscisse a "trovare" un altro paio di trilioni, il debito dovrà essere
ristrutturato o ci sarà il default. Una volta che si va su questa strada, come hanno fatto con
la Grecia, è solo una questione di tempo prima di avere a che fare con la stessa cosa per
il Portogallo e l'Irlanda, e poi con la Spagna e l'Italia che seguono a poca distanza?


 Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di
                      John Mauldin per il mercato Europeo.

    Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il
                                   mercato Italiano.

                         Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it


Quando la leva torna a tormentarvi

I legislatori Europei hanno permesso alle loro banche di sfruttare fino a 450 a 1 il loro
capitale, sulla teoria che le nazioni sovrane in un illuminata Europa non risultino
inadempienti, e quindi le riserve non devono essere conservate per "investirle" in debito
pubblico. E con tali norme, le banche hanno preso in prestito e hanno investito
massicciamente in debito pubblico. E' stata una macchina impressionante per il profitto
libero dal rischio. Fino a quando la Grecia è diventata un problema. Ora è un incubo.
Anche se solo si è investito il 4% del patrimonio della banca in debito greco, e se questo è
più del tuo capitale allora sei in bancarotta.

Le banche Irlandesi erano stolte e hanno investito nel settore immobiliare irlandese che
era in bolla. E sono andate in bancarotta. Le banche spagnole hanno ancora più
pesantemente sfruttato il settore immobiliare, ma devono ancora contabilizzare il loro
debito. Esse desumono che perderanno circa il 15%, invece del 50% che il mondo reale
sta suggerendo. E si può farla franca per un certo tempo se si possiedono le agenzie che
giudicano le agenzie immobiliari, come le banche spagnole. Ma la maggior parte del resto
delle banche europee stanno per andare in bancarotta nel vecchio stile: con l'acquisto di
debito pubblico. In qualche modo vogliono essere viste, come leva razionale che sostiene
il debito pubblico.

Come ho detto alla folla Irlandese la scorsa settimana, non preoccupatevi per il vostro
debito bancario; tutto ciò che dovete fare è aspettare un po'. Quando le banche Francesi e
Italiane (e la maggior parte delle altre banche in Europa) saranno pubblicamente insolventi
e dovranno andare dai loro rispettivi Paesi e alla BCE, l'importo relativamente ridotto (a
confronto) del debito bancario irlandese non sarà nemmeno notato quando farete default.
Ho cercato di fare un po' di umorismo, ma c'è un nucleo di verità in questa osservazione.

La Francia non può permettersi di salvare le sue banche. Come abbiamo visto questa
settimana, rischiano di perdere il loro rating AAA, come un falso (prematuro?) comunicato
stampa di S&P ha suggerito. (Qualcuno è nei guai per quello! Scherzi a parte, pensi che
S&P non sia pronta per questo? C'è ragione di credere, ho sentito dire, che questo è stato
un tentativo di sondare il mercato per un suo uso successivo. Staremo a vedere.) La
Francia vorrà cha la zona euro sia salvata e anche le loro banche, e questo significa BCE.
Se la Francia ottiene un tale accordo, l'Irlanda sarà sicuramente in lista e ne otterrà uno
anche lei.

Il dilemma Tedesco

E questo ci porta al terzo problema, che ha due parti: (1) gli squilibri commerciali di massa
in Europa, dove la Germania e pochi altri esportano e il resto d'Europa che acquista. E (2)
il fatto che il costo del lavoro in Germania è molto più economico su base relativa rispetto
alla Grecia o al costo del lavoro in Portogallo (o a quella che rappresenta la maggior parte
del resto della zona euro). I lavoratori tedeschi hanno visto una bassa crescita del loro
reddito, mentre il costo del lavoro del Sud Europa è salito di oltre il 30%.

Non voglio entrare nei dettagli (ho scritto su questo anche in passato), ma c'è una regola
di base in economia. È possibile ridurre il debito privato e si può ridurre il debito pubblico
ed è possibile operare sul deficit commerciale. Ma si può fare solo due delle tre cose allo
stesso tempo. Il totale dei tre deve essere bilanciato.

La Grecia gestisce un enorme deficit commerciale. Essi stanno cercando di ridurre il loro
debito pubblico, e il debito privato (che è stato preso in prestito da parte delle imprese e
dei consumatori) che è stato forzatamente ridotto in quanto le banche sono in piena
ritirata.

La Grecia deve quindi subire una forte riduzione del suo costo del lavoro se vuole ridurre il
suo disavanzo pubblico. Provate a convincere i sindacati su questo. (A proposito, i
sindacati irlandesi pubblici hanno subito una forte riduzione, così come i pensionati. C'è un
diverso clima politico e paese.) La Germania vuole apparentemente che il resto d'Europa
si comporti come i tedeschi, con l'eccezione che vogliono anche loro continuare a
comprare prodotti tedeschi e far correre il deficit commerciale, mentre la Germania esporta
il suo modello verso la prosperità.

Nei "vecchi tempi" di circa un decennio fa, un paese europeo poteva semplicemente
svalutare la sua moneta e aggiustava il valore relativo del costo del lavoro in quel modo.
Ma con una moneta unica non esiste un meccanismo di regolazione diverso da quello di
ridurre la retribuzione o avere un ampio livello di disoccupazione, il che si traduce
comunque in salari più bassi.

In sostanza, la parte meridionale dell'Europa è in una strana specie di "gold standard", con
l'euro che è lo standard fisso. E gli adeguamenti sono dolorosi. Non ci sono risposte facili
se si rimane con l'Euro. E il lasciarlo è un incubo.

Cosi come si risolve il problema della zona Euro?

Diamo subito un'occhiata ad alcune opzioni su come risolvere questo problema.

1. I Tedeschi (e gli Olandesi e i Finlandesi, et al.) possono semplicemente prendere il loro
surplus di esportazioni e le tasse e il risparmio e pagare per il deficit della zona del sud
Europa fino a quando questi paesi possono essere portati sotto controllo. Oppure possono
salvare tutte le banche. Non solo la propria ma in tutta Europa, come un cliente che senza
un sistema bancario non può acquistare i vostri prodotti. E questa sembra essere una
politica destinata al fallimento.

2. I paesi con problemi possono effettuare i riequilibri estremamente dolorosi, tagliare i loro
deficit, ed entrare in una depressione di lungo periodo. Ed anche questa sembra essere
una politica destinata al fallimento.

3. La zona Euro potrebbe dimenticare una sufficiente quantità di debito per far si che i vari
paesi possano ritornare verso una condizione nella quale riprendere a funzionare,
nazionalizzando le banche che detengono il debito, il che porterebbe velocemente
l'Europa verso profonda recessione. Questo è possibile se i leader dell'Eurozona sono in
grado di vendere questa cosa, ma la vendita è molto dura.

4. Alcuni paesi (2? 3? 4?) possono lasciare la zona Euro. Se ciò non avviene in modo
ordinato, il caos si ricadrà in tutto il mondo.

Tutti i percorsi sopra citati (o una combinazione di essi) significano una crisi bancaria e
caos e recessioni di lunga durata. Questi non sono percorsi piacevoli. Ma tutte le opzioni
precedenti presuppongono che la BCE rimanga fedele al suo nucleo della Bundesbank. Il
che ci porta alla prossima "soluzione".

Dove è la macchina di stampa della BCE?

E' difficile capirlo per noi qui negli Stati Uniti, ma l'impegno dei leader europei per avere un
Europa unita è incredibilmente forte. Faranno quello che pensano che sia giusto dover
fare (e/o possono vendere agli elettori) per mantenere l'Unione Europea.

Un modo per pensare a questo, gli Stati Uniti hanno combattuto la loro guerra più
sanguinosa sulla questione del rimanere o meno uniti. Credo che bisogna richiamarsi a
quell'impegno. Anche se io non sto suggerendo che l'Europa si appresta ad iniziare una
guerra civile, penso solo che sia utile ricordare che gli impegni per un ideale possono
guidare le persone in situazioni che altri hanno delle difficoltà nel comprenderle.

Riassumiamo. C'è troppo debito in molti paesi del sud Europa, e mentre non ne abbiamo
ancora parlato, ma la Francia non è molto lontana dal vedere la propria crisi, se non torna
velocemente in equilibrio. E se perdono il loro rating di AAA, allora ogni soluzione con
l'EFSF sarà rappresentata solo da pessima carta.

Le banche e il sistema bancario sono effettivamente insolventi. Ci sono degli squilibri
commerciali di così ampie dimensioni che rendono quasi impossibile il fatto che i paesi
della zona euro, che sono più deboli, possano crescere per poter uscire dai loro problemi.

Il percorso con minor difficoltà, e uso questo termine cautamente, è che la BCE trovi la
sua macchina di stampa. Forse possono prenderne in prestito una da Bernanke. Sì, so
che ora stanno comprando debito sovrano, ma lo stanno solo "sterilizzando", nel senso
che vendono carta in Euro per compensare gli effetti della base monetaria (è un eccessiva
semplificazione, lo so).

Ma i soldi per risolvere la crisi non ci sono. L'unico modo per la BCE di trovare una
soluzione e quella di stampare moneta e stamparne in quantità significativa, in modo
sufficiente da abbassare il valore dell'Euro e di rendere le esportazioni più economiche
(che darebbero al sud Europa la possibilità di crescere e di uscire dai suoi problemi). Che
è ovviamente un qualcosa alla quale i tedeschi con veemenza si oppongono, in quanto va
contro il loro codice di DNA.

Ma la scelta è stampare o lasciare che l'euro si deteriori. Non vedo un altra soluzione
realistica, a parte la massiccia austerità, che sarà infelicemente accettata da tutti gli
europei, insieme con la nazionalizzazione delle loro banche, ecc. come ho sopra descritto.
Penso che ci sia ancora meno volontà nel sopportare tutto questo.

Si tratta di una scelta difficile, lo so. Se voi aveste una pistola puntata alla testa e qualcuno
vi chiedesse: "Cosa pensi che faranno?" Avreste detto: "Penso che la BCE stamperà." Ma
non senza un sacco di rancore e di solenni promesse e magari con una riscrittura del
trattato al fine di ottenere che la Germania possa accettarlo.

La scelta è tra un Euro con un valore molto più basso o uno che non è molto diverso da
quello attuale, però con un certo numero dei paesi che hanno lasciato. Non ci sono scelte
buone o facili.

Come chiusura del concetto, un Euro inferiore significa minori esportazioni per gli Stati
Uniti e i mercati emergenti (l'Europa è il principale cliente della Cina!) verso l'Europa e più
concorrenza da parte degli europei in quello che il resto del mondo vende gli uni agli altri.
Sarà l'inizio di questioni commerciali molto serie e quando questo sarà anche accoppiato
con il crollo dello yen giapponese, intorno al 2013, questo porterà a delle guerre valutarie
e a del protezionismo. Questo sarà un decennio che saremo fortemente lieti di lasciare nel
2020.

DC, Cleveland e New York

Parto Domenica per un paio di giorni per andare a DC a parlare ad un convegno nazionale
di UBS Wealth Management. Spero di vedere il mio amico Art Cashin lì, così come
finalmente incontrerò Ken Rogoff. Il prossimo weekend mi prenderò un giorno di viaggio a
Cleveland e a Cleveland Clinic per alcuni controlli medici. Mike Roizen proverà a capire
che cosa può fare per funzionare il corpo di questo 62enne ancora per qualche decennio.
E' sempre molto duro! Poi la festa del Ringraziamento, la mia vacanza preferita, seguita
da un viaggio molto veloce a New York con Tiffani per alcuni business, media e degli
amici.

Mi sono molto divertito ad Atlanta questa settimana. Hedge Funds Care ha raccolto oltre
$100.000 dollari per aiutare i bambini vittime di abusi, una causa molto importante. Lunedì
scorso ero con mia figlia Melissa per la sua festa di compleanno per i suoi 31 anni. Ero
seduto di fronte a lei, e alcuni dei suoi amici mi hanno chiesto dove stavo andando
prossimamente. "Atlanta", ho detto.

"Che cosa stai andando a fare?"

"Sto andando a parlare ad una raccolta di fondi di Hedge Funds Care", è stata la mia
breve risposta. Erano sbalorditi. "Ci sono delle raccolte fondi negli hedge fund? Ma c'è
qualcosa di sbagliato!

"Non ho potuto resistere. Sono andato da lui. "Assolutamente. Non molte persone sanno o
se ne preoccupano, ma un sacco di fondi hedge sono falliti durante la crisi del 2008. I
manager hanno perso il lavoro e ogni cosa. Pensa ai loro bambini! Hanno dovuto lasciare
le loro scuole private, rinunciare alle loro auto e alle vacanze, e hanno perso le loro carte
di credito. E' stata dura per loro. Qualcuno deve aiutarli, e abbiamo bisogno di
prendercene cura noi. "Sono completamente risucchiato da loro. E' stato divertente finché
Melissa è scoppiata a ridere perché li ho presi in giro per essere stati dei creduloni.

In qualche modo i viaggi negli Stati Uniti non sembrano poi così male più. Poche ore su un
aereo, lettura e scrittura. Sono i lunghi viaggi internazionali che usurano il corpo, almeno
penso.

Tra l'altro, state attenti alla speciale lettera della prossima settimana. Sto lavorando ad una
offerta speciale fatta da alcuni tra i migliori consulenti di marketing aziendale che io abbia
mai visto (che hanno venduto decine di migliaia di dollari come seminari, documenti, libri,
ecc.), e ho organizzato per i miei lettori di farlo in modo totalmente gratuito. E' il mio
piccolo modo di aiutarvi. Ed ora sono pronto per premere il pulsante di invio e per
rilassarmi per la restante parte della notte. Abbiate una grande settimana!

Il vostro analista che continua a divertirsi,




John Mauldin
John@FrontLineThoughts.com

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  • 1. SCENARI FINANZIARI JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital Dov'è la macchina da stampa della BCE? di John Mauldin | 12 novembre 2011 - Anno 2 - Numero 44 In questo numero: Dove posso trovare 3 trilioni di Euro? Quando la leva torna a tormentarvi Il dilemma Tedesco Quindi cosa possiamo fare per risolvere i problemi dell'Eurozona? Dov'è la macchina da stampa della BCE? DC, Cleveland e New York L'Europa rimane al centro dei mercati, ed è giusto così. Ma il quadro non è così chiaro come si vorrebbe. Diversi analisti tendono a dire che se solo questo problema potesse essere risolto, allora tutto questo avrebbe fine. Purtroppo, non è solo un problema ma sono tre che devono essere risolti, e nessuno di loro è semplice. Nella lettera inviata oggi cerco di offrire una prima visione di base sui problemi che l'Europa deve affrontare. La mia sfida, con me stesso, è di farlo in un breve pezzo piuttosto che in un libro, anche se risulterebbe più facile. Così, nella ricerca della brevità, e quindi non sarà così approfondita come al solito, penso che ci potrebbe essere di aiuto fare un passo indietro per guardare ad un quadro più ampio, prima di concentrarsi sui dettagli. Dove posso trovare 3 trilioni di Euro? In primo luogo, per la cronaca, la questione Europea non è una crisi di fiducia, come Merkel e Sarkozy, e company, continuano a dirci. E' strutturale. E fino a quando le questioni strutturali non saranno affrontate, i problemi non saranno risolti. Il primo problema che l'Europa deve affrontare è la seguente dolente questione: c'è semplicemente troppo debito sovrano in Grecia, Irlanda, Spagna, Italia, Portogallo e Belgio. Che non è una novità. La cosa che deve ancora essere ancora assorbita dai mercati è che il costo dei salvataggi, presente e potenziale, è probabile che sia nel range dei € 3 trilioni, facendo una media delle stime che ho visto (il Boston Consulting Group suggerisce € 6 trilioni). 3 trilioni di € non è una differenza da poco. Anzi, è un numero che è di inconcepibile portata. Per la Grecia ci è stato detto che possono cancellare il 50% del loro debito detenuto da privati, ma non quello dovuto al FMI, BCE, o ad altri enti pubblici. Questo significa qualcosa di più simile ad un taglio del 20-30% sul debito totale. Sean Egan suggerisce che alla fine la Grecia cancellerà una cifra più vicina al 90%. Che è un numero che non può essere contemplato nell'educato circolo Europeo, in quanto è sufficiente a causare una grave crisi bancaria E tutto questo prima di raggiungere il resto dei problemi. Il Portogallo avrà bisogno di almeno un 40% (probabilmente di più!). Gli irlandesi stanno camminando verso la crisi del debito bancario e del sistema bancario. Mentre sulla carta la Spagna sembra che possa sopravvivere, in realtà ha notevoli problemi nel settore bancario. Se si muovono per garantire la solvibilità delle loro banche, i debiti diverranno ingestibili, per non parlare del loro debito che cresce ogni mese e del deficit piuttosto grande che corre, anche se
  • 2. sembrano disposti a cercare di ridurlo. Il disavanzo pubblico Spagnolo è probabile che ammonti ad almeno il 7% l'anno prossimo, ben al di sopra dell'obiettivo del 6%. Le "semi- autonome regioni" sono nei guai, ed i loro cittadini sono sfruttati a causa dell'eccessiva esuberanza immobiliare. La disoccupazione in Spagna è al 21%, e per i giovani è superiore al 40%. Il governo Spagnolo ha adottato l'idea piuttosto romanzesca che se non riesce a pagare i suoi conti, il suo deficit non risulterà poi così grande e quindi possono avvicinarsi ai loro obiettivi. I rendimenti sul debito Spagnolo sono circa del 1% inferiore a quelli sul debito italiano, ma dategli tempo. E poi c'è l'Italia. L'Italia è semplicemente troppo grande da salvare. Sì, sembra che Berlusconi se ne vada, ma non è il vero problema. Il problema è il rendimento a 10 anni dei titoli è al 7%, quando il debito è al 120% del PIL. L'Italia probabilmente a breve andrà in recessione, e renderà il problema peggiore. Un calo del Pil mentre il deficit aumenta significa che il debito/PIL aumenterà ancora più rapidamente. Ciò significa che i costi dei tassi d'interesse aumenteranno anch'essi ancora più velocemente della (mancanza di) crescita dell'economia. Il deficit è al 4,6%. Al contrario, della Germania che è al 4,3%. Ma la differenza è il debito. Il mercato si rende conto che se il debito cresce del 5% l'anno, non passeranno pochi anni prima che l'Italia si trovi al 150%. Non vi è alcuna soluzione senza default quando si è a quel livello, e i mercati stanno dicendo, "Abbiamo già visto questo film e il finale non ci piace. Pensiamo di andarcene all'intervallo. L'UNICA ragione per cui i rendimenti italiani sono scesi al di sotto del 7% è che la Banca Centrale Europea ha comprato il debito Italiano "in grande quantità." Qualsiasi ritiro da parte della BCE nell'acquistare il debito Italiano farebbe si che i rendimenti Italiani vengano sparati sulla luna. L'Italia avrà bisogno di raccogliere qualcosa come 350 € quest'anno, tra il nuovo debito e il rifinanziamento di quello in scadenza. I tassi più elevati metteranno ancora più pressione sul disavanzo. Il debito, sia che si tratti di un individuo, una famiglia, una città o un paese, ha sempre un limite. Il debito non può crescere oltre la capacità di rimborso. Questa è la lezione chiara che ci trasmette l'epico lavoro di Rogoff e Reinhardt, This Time is different. Quando questo limite viene raggiunto, il debito deve essere ristrutturato in qualche modo, sia attraverso condizioni migliori o con una sorta di default. L'Europa mediterranea semplicemente ha preso in prestito più di quanto poteva pagare, visto i flussi di cassa dei vari paesi. E ora siamo al Endgame. Come possiamo affrontare il debito? La soluzione migliore è quella di capire come far crescere la vostra economia più velocemente della crescita del debito. Nel corso del tempo, il servizio del debito diventa una piccola parte dell'economia. Ma l'Europa meridionale non sembra avere questa opzione. Certamente non la Grecia, il Portogallo o la Spagna, e questa settimana abbiamo appreso che la produzione Italiana era sotto il 4,8%. In Europa, anche la Germania, sta scivolando in recessione. La Germania è nella posizione di voler tagliare i deficit dei paesi con problemi attraverso qualcosa che si chiama austerità. E vivere secondo le proprie possibilità, un'idea nuova. E' un grande cambiamento. Ma quando si è un paese in recessione e si devono fare dei tagli, questo rende solo la recessione ancora peggiore. Chiedete alla Grecia di tagliare il suo
  • 3. deficit del 4% l'anno per i prossimi 4 anni, per portare il suo bilancio in pareggio, significherà che l'economia della Grecia si contrarrà di almeno il 10%, se non di più. Le entrate fiscali, non più su basi solide si restringeranno, rendendo il deficit peggiore. Come si fa a chiedere alle persone di entrare volontariamente in una depressione per un tempo piuttosto lungo in modo da salvare le banche, anche se i debiti sono stati liberamente assunti dal governo e il denaro speso per la popolazione, anche se ci sarà un taglio del 50%? Sì, se la Grecia lascia l'Euro significa che ci sarà anche una depressione. Nessuno gli presterà del denaro per almeno tre anni. Le loro banche saranno insolventi, i loro fondi pensione distrutti. La loro capacità di acquistare i materiali necessari (come petrolio, medicinali, ecc.) sarà limitata alla quantità di beni che possono produrre e vendere. I dipendenti del governo saranno costretti a lasciare i loro posti di lavoro, poiché non ci saranno soldi per pagarli. I pensionati otterranno una frazione di quello che gli è stato promesso. Tornare alla dracma sarà doloroso. Proprio come stare nell'Euro sarà doloroso. La Grecia non ha buone scelte. Ci sono quelli che suggeriscono che l'Europa sta dimostrando il fallimento del welfare socialista. E c'è qualche ragione per dirlo. Ma non credo che il welfare socialista sia la causa della crisi del debito. Uno può avere uno stato sociale senza debito, se si è disposti a mantenere un budget ragionevole. Pensate ai paesi scandinavi. E si possono avere anche dei paesi che anche senza un eccessivo benessere sociale possono entrare in problemi di debito. Ci sono molti esempi nella storia. Accumulare grandi quantità di debito è un problema nazionale che ha molto a che fare con il carattere, come qualsiasi altra cosa. Questo è vero per le famiglie o per i paesi. E' voler spendere per beni e servizi oggi e pagare per loro in futuro. Il Debito ha le sue regole. Usato correttamente, può essere di grande beneficio per le società e le famiglie. Le persone possono acquistare case e strumenti che possono essere utilizzati per la produzione di beni, costruire strade e altre infrastrutture, ecc. Ma al debito non può essere permesso di diventare il padrone del bilancio o la fonte di spesa corrente, ancora una volta sia per le famiglie che per i paesi. E la Grecia e gli altri paesi hanno usato il debito per finanziare la spesa corrente e ora si sono imbattuti contro l'incapacità di prendere ancora prestito a livelli sostenibili. La risposta più facile è quella di tagliare le spese. Ma quando si tagliano le spese, anche questa andrà ad influenzare il PIL. E' qualcosa che può essere fatto, ma non senza conseguenze. L'Irlanda, un piccolo paese di 4,2 milioni di persone, ha appena pagato quasi € 1 miliardo per assumersi i debiti delle sue banche che sono fallite. Tutto questo è estremamente impopolare in Irlanda, e non passerà molto tempo prima che il governo Irlandese dica semplicemente no. Se quello attuale non lo fa, allora ci sarà uno nuovo che lo farà. A meno che gli Irlandesi rinegozino il proprio debito, lo dovranno pagare per decenni. Il debito che era debito privato e dovuto alle banche Europee (che hanno prestato alle banche irlandesi) è ora debito pubblico. Possiamo andare in ciascun paese e considerare la sua situazione particolare, quasi sempre la risposta sarà che il debito deve essere affrontato in qualche modo, direttamente o indirettamente. (Anche se i leader dell'Eurozona dicono che un taglio del 50% è "volontario." Sì, giusto. I Leader Europei hanno una diversa comprensione del volontariato
  • 4. che ho imparato a scuola.) Ma questo è il problema. La Commissione Europea sta cercando di capire come trovare 1 trilione di euro da utilizzare per salvare l'Europa meridionale e l'Irlanda. Fino ad ora non è stato possibile, e il mercato riconosce questo fatto ed anche che i bisogni sono in realtà molto più ampi. I leader Europei non sanno (almeno pubblicamente) come trovare 3 trilioni di Euro. Ma anche si riuscisse a "trovare" un altro paio di trilioni, il debito dovrà essere ristrutturato o ci sarà il default. Una volta che si va su questa strada, come hanno fatto con la Grecia, è solo una questione di tempo prima di avere a che fare con la stessa cosa per il Portogallo e l'Irlanda, e poi con la Spagna e l'Italia che seguono a poca distanza? Absolute Return Partners di Niels C. Jensen - www.arpllp.com - è la società partner di John Mauldin per il mercato Europeo. Horo Capital - www.horocapital.it - è il partner di Absolute Return Partners per il mercato Italiano. Tel. 02 89096674 - rcarraro@horocapital.it Quando la leva torna a tormentarvi I legislatori Europei hanno permesso alle loro banche di sfruttare fino a 450 a 1 il loro capitale, sulla teoria che le nazioni sovrane in un illuminata Europa non risultino inadempienti, e quindi le riserve non devono essere conservate per "investirle" in debito pubblico. E con tali norme, le banche hanno preso in prestito e hanno investito massicciamente in debito pubblico. E' stata una macchina impressionante per il profitto libero dal rischio. Fino a quando la Grecia è diventata un problema. Ora è un incubo. Anche se solo si è investito il 4% del patrimonio della banca in debito greco, e se questo è più del tuo capitale allora sei in bancarotta. Le banche Irlandesi erano stolte e hanno investito nel settore immobiliare irlandese che era in bolla. E sono andate in bancarotta. Le banche spagnole hanno ancora più pesantemente sfruttato il settore immobiliare, ma devono ancora contabilizzare il loro debito. Esse desumono che perderanno circa il 15%, invece del 50% che il mondo reale sta suggerendo. E si può farla franca per un certo tempo se si possiedono le agenzie che giudicano le agenzie immobiliari, come le banche spagnole. Ma la maggior parte del resto delle banche europee stanno per andare in bancarotta nel vecchio stile: con l'acquisto di debito pubblico. In qualche modo vogliono essere viste, come leva razionale che sostiene il debito pubblico. Come ho detto alla folla Irlandese la scorsa settimana, non preoccupatevi per il vostro debito bancario; tutto ciò che dovete fare è aspettare un po'. Quando le banche Francesi e Italiane (e la maggior parte delle altre banche in Europa) saranno pubblicamente insolventi e dovranno andare dai loro rispettivi Paesi e alla BCE, l'importo relativamente ridotto (a confronto) del debito bancario irlandese non sarà nemmeno notato quando farete default. Ho cercato di fare un po' di umorismo, ma c'è un nucleo di verità in questa osservazione. La Francia non può permettersi di salvare le sue banche. Come abbiamo visto questa settimana, rischiano di perdere il loro rating AAA, come un falso (prematuro?) comunicato
  • 5. stampa di S&P ha suggerito. (Qualcuno è nei guai per quello! Scherzi a parte, pensi che S&P non sia pronta per questo? C'è ragione di credere, ho sentito dire, che questo è stato un tentativo di sondare il mercato per un suo uso successivo. Staremo a vedere.) La Francia vorrà cha la zona euro sia salvata e anche le loro banche, e questo significa BCE. Se la Francia ottiene un tale accordo, l'Irlanda sarà sicuramente in lista e ne otterrà uno anche lei. Il dilemma Tedesco E questo ci porta al terzo problema, che ha due parti: (1) gli squilibri commerciali di massa in Europa, dove la Germania e pochi altri esportano e il resto d'Europa che acquista. E (2) il fatto che il costo del lavoro in Germania è molto più economico su base relativa rispetto alla Grecia o al costo del lavoro in Portogallo (o a quella che rappresenta la maggior parte del resto della zona euro). I lavoratori tedeschi hanno visto una bassa crescita del loro reddito, mentre il costo del lavoro del Sud Europa è salito di oltre il 30%. Non voglio entrare nei dettagli (ho scritto su questo anche in passato), ma c'è una regola di base in economia. È possibile ridurre il debito privato e si può ridurre il debito pubblico ed è possibile operare sul deficit commerciale. Ma si può fare solo due delle tre cose allo stesso tempo. Il totale dei tre deve essere bilanciato. La Grecia gestisce un enorme deficit commerciale. Essi stanno cercando di ridurre il loro debito pubblico, e il debito privato (che è stato preso in prestito da parte delle imprese e dei consumatori) che è stato forzatamente ridotto in quanto le banche sono in piena ritirata. La Grecia deve quindi subire una forte riduzione del suo costo del lavoro se vuole ridurre il suo disavanzo pubblico. Provate a convincere i sindacati su questo. (A proposito, i sindacati irlandesi pubblici hanno subito una forte riduzione, così come i pensionati. C'è un diverso clima politico e paese.) La Germania vuole apparentemente che il resto d'Europa si comporti come i tedeschi, con l'eccezione che vogliono anche loro continuare a comprare prodotti tedeschi e far correre il deficit commerciale, mentre la Germania esporta il suo modello verso la prosperità. Nei "vecchi tempi" di circa un decennio fa, un paese europeo poteva semplicemente svalutare la sua moneta e aggiustava il valore relativo del costo del lavoro in quel modo. Ma con una moneta unica non esiste un meccanismo di regolazione diverso da quello di ridurre la retribuzione o avere un ampio livello di disoccupazione, il che si traduce comunque in salari più bassi. In sostanza, la parte meridionale dell'Europa è in una strana specie di "gold standard", con l'euro che è lo standard fisso. E gli adeguamenti sono dolorosi. Non ci sono risposte facili se si rimane con l'Euro. E il lasciarlo è un incubo. Cosi come si risolve il problema della zona Euro? Diamo subito un'occhiata ad alcune opzioni su come risolvere questo problema. 1. I Tedeschi (e gli Olandesi e i Finlandesi, et al.) possono semplicemente prendere il loro surplus di esportazioni e le tasse e il risparmio e pagare per il deficit della zona del sud Europa fino a quando questi paesi possono essere portati sotto controllo. Oppure possono
  • 6. salvare tutte le banche. Non solo la propria ma in tutta Europa, come un cliente che senza un sistema bancario non può acquistare i vostri prodotti. E questa sembra essere una politica destinata al fallimento. 2. I paesi con problemi possono effettuare i riequilibri estremamente dolorosi, tagliare i loro deficit, ed entrare in una depressione di lungo periodo. Ed anche questa sembra essere una politica destinata al fallimento. 3. La zona Euro potrebbe dimenticare una sufficiente quantità di debito per far si che i vari paesi possano ritornare verso una condizione nella quale riprendere a funzionare, nazionalizzando le banche che detengono il debito, il che porterebbe velocemente l'Europa verso profonda recessione. Questo è possibile se i leader dell'Eurozona sono in grado di vendere questa cosa, ma la vendita è molto dura. 4. Alcuni paesi (2? 3? 4?) possono lasciare la zona Euro. Se ciò non avviene in modo ordinato, il caos si ricadrà in tutto il mondo. Tutti i percorsi sopra citati (o una combinazione di essi) significano una crisi bancaria e caos e recessioni di lunga durata. Questi non sono percorsi piacevoli. Ma tutte le opzioni precedenti presuppongono che la BCE rimanga fedele al suo nucleo della Bundesbank. Il che ci porta alla prossima "soluzione". Dove è la macchina di stampa della BCE? E' difficile capirlo per noi qui negli Stati Uniti, ma l'impegno dei leader europei per avere un Europa unita è incredibilmente forte. Faranno quello che pensano che sia giusto dover fare (e/o possono vendere agli elettori) per mantenere l'Unione Europea. Un modo per pensare a questo, gli Stati Uniti hanno combattuto la loro guerra più sanguinosa sulla questione del rimanere o meno uniti. Credo che bisogna richiamarsi a quell'impegno. Anche se io non sto suggerendo che l'Europa si appresta ad iniziare una guerra civile, penso solo che sia utile ricordare che gli impegni per un ideale possono guidare le persone in situazioni che altri hanno delle difficoltà nel comprenderle. Riassumiamo. C'è troppo debito in molti paesi del sud Europa, e mentre non ne abbiamo ancora parlato, ma la Francia non è molto lontana dal vedere la propria crisi, se non torna velocemente in equilibrio. E se perdono il loro rating di AAA, allora ogni soluzione con l'EFSF sarà rappresentata solo da pessima carta. Le banche e il sistema bancario sono effettivamente insolventi. Ci sono degli squilibri commerciali di così ampie dimensioni che rendono quasi impossibile il fatto che i paesi della zona euro, che sono più deboli, possano crescere per poter uscire dai loro problemi. Il percorso con minor difficoltà, e uso questo termine cautamente, è che la BCE trovi la sua macchina di stampa. Forse possono prenderne in prestito una da Bernanke. Sì, so che ora stanno comprando debito sovrano, ma lo stanno solo "sterilizzando", nel senso che vendono carta in Euro per compensare gli effetti della base monetaria (è un eccessiva semplificazione, lo so). Ma i soldi per risolvere la crisi non ci sono. L'unico modo per la BCE di trovare una soluzione e quella di stampare moneta e stamparne in quantità significativa, in modo
  • 7. sufficiente da abbassare il valore dell'Euro e di rendere le esportazioni più economiche (che darebbero al sud Europa la possibilità di crescere e di uscire dai suoi problemi). Che è ovviamente un qualcosa alla quale i tedeschi con veemenza si oppongono, in quanto va contro il loro codice di DNA. Ma la scelta è stampare o lasciare che l'euro si deteriori. Non vedo un altra soluzione realistica, a parte la massiccia austerità, che sarà infelicemente accettata da tutti gli europei, insieme con la nazionalizzazione delle loro banche, ecc. come ho sopra descritto. Penso che ci sia ancora meno volontà nel sopportare tutto questo. Si tratta di una scelta difficile, lo so. Se voi aveste una pistola puntata alla testa e qualcuno vi chiedesse: "Cosa pensi che faranno?" Avreste detto: "Penso che la BCE stamperà." Ma non senza un sacco di rancore e di solenni promesse e magari con una riscrittura del trattato al fine di ottenere che la Germania possa accettarlo. La scelta è tra un Euro con un valore molto più basso o uno che non è molto diverso da quello attuale, però con un certo numero dei paesi che hanno lasciato. Non ci sono scelte buone o facili. Come chiusura del concetto, un Euro inferiore significa minori esportazioni per gli Stati Uniti e i mercati emergenti (l'Europa è il principale cliente della Cina!) verso l'Europa e più concorrenza da parte degli europei in quello che il resto del mondo vende gli uni agli altri. Sarà l'inizio di questioni commerciali molto serie e quando questo sarà anche accoppiato con il crollo dello yen giapponese, intorno al 2013, questo porterà a delle guerre valutarie e a del protezionismo. Questo sarà un decennio che saremo fortemente lieti di lasciare nel 2020. DC, Cleveland e New York Parto Domenica per un paio di giorni per andare a DC a parlare ad un convegno nazionale di UBS Wealth Management. Spero di vedere il mio amico Art Cashin lì, così come finalmente incontrerò Ken Rogoff. Il prossimo weekend mi prenderò un giorno di viaggio a Cleveland e a Cleveland Clinic per alcuni controlli medici. Mike Roizen proverà a capire che cosa può fare per funzionare il corpo di questo 62enne ancora per qualche decennio. E' sempre molto duro! Poi la festa del Ringraziamento, la mia vacanza preferita, seguita da un viaggio molto veloce a New York con Tiffani per alcuni business, media e degli amici. Mi sono molto divertito ad Atlanta questa settimana. Hedge Funds Care ha raccolto oltre $100.000 dollari per aiutare i bambini vittime di abusi, una causa molto importante. Lunedì scorso ero con mia figlia Melissa per la sua festa di compleanno per i suoi 31 anni. Ero seduto di fronte a lei, e alcuni dei suoi amici mi hanno chiesto dove stavo andando prossimamente. "Atlanta", ho detto. "Che cosa stai andando a fare?" "Sto andando a parlare ad una raccolta di fondi di Hedge Funds Care", è stata la mia breve risposta. Erano sbalorditi. "Ci sono delle raccolte fondi negli hedge fund? Ma c'è qualcosa di sbagliato! "Non ho potuto resistere. Sono andato da lui. "Assolutamente. Non molte persone sanno o
  • 8. se ne preoccupano, ma un sacco di fondi hedge sono falliti durante la crisi del 2008. I manager hanno perso il lavoro e ogni cosa. Pensa ai loro bambini! Hanno dovuto lasciare le loro scuole private, rinunciare alle loro auto e alle vacanze, e hanno perso le loro carte di credito. E' stata dura per loro. Qualcuno deve aiutarli, e abbiamo bisogno di prendercene cura noi. "Sono completamente risucchiato da loro. E' stato divertente finché Melissa è scoppiata a ridere perché li ho presi in giro per essere stati dei creduloni. In qualche modo i viaggi negli Stati Uniti non sembrano poi così male più. Poche ore su un aereo, lettura e scrittura. Sono i lunghi viaggi internazionali che usurano il corpo, almeno penso. Tra l'altro, state attenti alla speciale lettera della prossima settimana. Sto lavorando ad una offerta speciale fatta da alcuni tra i migliori consulenti di marketing aziendale che io abbia mai visto (che hanno venduto decine di migliaia di dollari come seminari, documenti, libri, ecc.), e ho organizzato per i miei lettori di farlo in modo totalmente gratuito. E' il mio piccolo modo di aiutarvi. Ed ora sono pronto per premere il pulsante di invio e per rilassarmi per la restante parte della notte. Abbiate una grande settimana! Il vostro analista che continua a divertirsi, John Mauldin John@FrontLineThoughts.com Copyright 2011 John Mauldin. All Rights Reserved Copyright 2011 Horo Capital. Tutti i Diritti Riservati Disclaimer: La presente pubblicazione è distribuita da Horo Capital srl. Pur ponendo la massima cura nella traduzione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, Horo Capital srl non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza Horo Capital srl declina ogni responsabilità per errori od omissioni. Horo Capital srl si riserva il diritto, senza assumersene l'obbligo, di migliorare, modificare o correggere eventuali errori ed omissioni in qualsiasi momento e senza obbligo di avviso. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni. Le informazioni fornite non costituiscono un'offerta o una raccomandazione per effettuare o liquidare un investimento o porre in essere qualsiasi altra transazione. Esse non possono essere considerate come fondamento di una decisione d'investimento o di altro tipo. Qualsiasi decisione d'investimento deve essere basata su una consulenza pertinente, specifica e professionale. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma d'investimento né raccomandazioni personalizzate ai sensi del Testo Unico della Finanza trattandosi unicamente di informazione standardizzata rivolta al pubblico indistinto. Né Horo Capital
  • 9. srl né John Mauldin potranno essere ritenuti responsabili, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. Ogni decisione di investimento e disinvestimento è pertanto di esclusiva competenza del Cliente che può decidere di darvi o meno esecuzione con qualsivoglia intermediario autorizzato; qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal Cliente in base alle informazioni pubblicate è, infatti, da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio. Il Contenuto presente nella pubblicazione può essere riprodotto unicamente nella sua interezza ed esclusivamente citando il nome di Horo Capital srl e di John Mauldin, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. Si intende per Contenuto tutte le analisi, grafici, immagini, articoli i quali sono tutti protetti da copyright. Horo Capital srl ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. Horo Capital srl può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione Horo Capital srl, sarà tenuta, ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione. Ogni violazione del copyright in qualsiasi modo si esprima ai danni di Horo Capital srl e John Mauldin, sarà perseguita legalmente. Per iscriversi alla newsletter GRATUITA settimanale SCENARI FINANZIARI cliccare qui: www.scenarifinanziari.it/Registrazione.aspx Per modificare il proprio indirizzo email di invio della newsletter, effettuare il login su www.scenarifinanziari.it e andare sulla pagina di registrazione. Per cancellare l'iscrizione alla newsletter scrivere una mail a:info@scenarifinanziari.it Thoughts from the Frontline 3204 Beverly Drive Dallas, Texas 75205 Horo Capital Independent Financial Advisory Firm Via Silvio Pellico, 12 20121 Milano Tel. 02 89096674