1. 3
1 5
4
2
8
7
Attività fisica adattata per la promozione della
salute e la prevenzione delle malattie croniche
multifattoriali: la Carta di Erice
****
Università di Napoli Parthenope,
,
, Stefano Capolongo17, Guglielmina Fantuzzi18, Gabriella Aggazzotti18, Claudio
Maria Alessandra Brandimarte9
** SItI, Regione Emilia Romagna, Bologna, Italy
,
,
Nardo Francesco39, Serena Fabri1
Pierluigi Vagali7 ,
SItI Emilia Romagna,
Di
Daniela Rossi26, Silvia Lagorio7 ,
Lorenzo Marensi6
,
Giovanni Ferreri 29, Antonio Cacciapuoti29, Federica Valeriani1
Università degli studi di Catania, Italia
Leonardo Sanclemente29, Sara Scanavini18, Mario Donato Sirtori37, Francesco Soncini22, Gilda Immacolata
9 ASL
,
Gustavo Savino28, Valeria Di Onofrio4 ,
*** Sapienza University, Rome, Italy
406
Rosario Mete23, Gaetano Privitera24,
,
Gianfredi41, Sebastiano Gigante29, Alfredina Gigliotti14, Claudia Iacona14, Ludovico Innocenzi21, Vincenzo Laurita9
Emilia Guberti8
Ministero della Salute,
,
Caterina Mammina10, Garden Tabacchi10, Alberto Izzotti11, Sandro Cin
Maria Luisa Pasquarella27, Albino Isabella1
,
,
§ Collaboratori alla discussione e preparazione della Carta di Erice:
Va
lentina Altana11, Stefania Antonioni32, Concetta Anzalone33, Gerardo Astorino34, Annunziata Azzollini35, Patrizia Belfiore4 ,
SItI
Roberta Ricchiuti1
Giorgio Brandi16, Enrico Di Rosa9
Marisa Raffo9 ,
,
Mauro Goletti9
Maratea42, Luca Meletti41, Silvia Memmini24, Maria Anna Messana29, Cristina Morelli37, Maria Rosaria Nappi9 ,
6 Scheda GSMS-SItI,
Elena Alonzo13, Antonio Gradilone14, Erica Leoni14, Pasqualina Buono15,
Ferdinando Tripi28, Romano Franceschetti9
Elena Famiglietti18, Angela Gandolfi30, Cristina Genovese19, Antonio Genovesi40, Vincenza
,
,
Fabio Besozzi Valentini36, Nicola Luigi Bragazzi11, Antonella Calaciura37,Diego Casano29, Antonio Ciulla29, Osvaldo Ernandez
Vincenzo Romano Spica1,46, Pierluigi Macini2,46, Daniela Galeone3
Massimo Matarese31, Maurizio Ripani1 ,
Stelitano1
Grillo19, Paola Borella18, Lamberto Manzoli20, Leila Fabiani21, Fabrizio Faggiano22 ,
Vergine attiva,
,
Daniele Nuc
ci41, Pierluigi Orlandi9
quetti12, Barbara Pellizzari12, Patrizia Beltrami6
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica,
Fabio
Attilio Parisi1
* Foro Italico University, Rome, Italy
Antonella La Commare29, Francesca Gallè4
Anna Antonia Valenzano44, Arsenio Veicsteinas45, Gaetano Maria Fara43,47, Giuseppe Giammanco25,47.
Cono29, Roberta Contrisciani21, Bruno Cosenza19,Francesco D’Aloisio21, De Francesco Antonino38,Antonella De Marchis9
,
, Giorgio Liguori4 ,
Università di Roma “Foro Italico”,
,
Carlo Signorelli5 ,
Maria Anna Coniglio25, Claudia Frangella1 ,
Giunta SItI,
Maria Angela Rita Palamara19, Anna Patti43, Ylenia Persi28, Benedetta Polisano29, Davide Roccaro17,
,
Franco Tortorella30, Michele Gabriele29, Vincenzo Monreale29, Maurizio Abrignani29,
Anna Ig 2015; 27: 406-414 doi:10.7416/ai.2015.2028 V.
Romano-Spica et al.
Parole chiave: Attività fisica adattata, promozione della salute, prevenzione
Parole chiave: Attività fisica adattata, promozione della salute, prevenzione
Ettore Majorana Foundation and
“Attività fisica adattata nello sport, nel benessere e nel fitness:
Erice, 20-24 aprile 2015
Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
47° Corso su:
e Medicina Preventiva “G D'Alessandro”
Giuseppe Giammanco **** and the attendees§ of the
GSMS – Gruppo di lavoro sulle scienze motorie per la salute,
organizzato dalla Scuola Internazionale di Epidemiologia
Centro di cultura scientifica
Vincenzo Romano-Spica*, Pierluigi Macini**, Gaetano Maria Fara***,
Nuove sfide per la prevenzione e la promozione della salute”
Machine Translated by Google
2. (Italiano) Istituto Nazionale di Statistica
Centrale nucleare:
UISP:
ASL:
GP:
Società Italiana di Igiene
CONI:
GSMS-SItI: Gruppo di lavoro sulle scienze motorie per la salute della SItI
Unione Italiana Sport per Tutti
Attività fisica adattata
MD:
Confederazione delle Associazioni Distrettuali Regionali
Agenzia Italiana di Assicurazione per i Sinistri sul Lavoro
SItI:
DP:
Dottore in medicina
ULSS:
Medico di Medicina Generale
AUSL:
Servizio Sanitario Nazionale (italiano).
CARTA:
SSN:
INAIL:
HD:
Azienda Sanitaria Locale
Autorità socio-sanitaria locale
Comitato Olimpico Italiano
STATO:
Azienda ASL
Distretto Sanitario
CHE COSA:
Dipartimento di prevenzione
(Italiano) Piano Nazionale di Prevenzione
Abbreviazioni
Astratto
Dopo un'intensa discussione i partecipanti hanno individuato i punti principali legati alla rilevanza dell'attività fisica per la
Sanità Pubblica, rivendicando il ruolo cardine del Dipartimento di Prevenzione nel coordinamento e nella gestione delle
azioni preventive. I partecipanti hanno sottolineato l'importanza dei medici specializzati in Igiene, Medicina Preventiva e
Sanità Pubblica. È stato sottolineato il contributo di altri operatori come i medici specializzati in Medicina dello Sport. Inoltre,
i titolari della nuova laurea in Scienze motorie e dello sport sono stati considerati contributori fondamentali per lo svolgimento
dell'attività fisica e la loro presenza è stata vista come una promettente opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione. La
prevenzione primaria basata su attività fisiche ricreative dovrebbe diventare facilmente accessibile per la popolazione,
evitando ostacoli come passaggi di certificazione o complesse burocrazie. Il Medico dello Sport è riconosciuto come il
principale referente per la valutazione fisica preliminare e il monitoraggio clinico nelle azioni di prevenzione secondaria e
terziaria basate sull'attività fisica adattata. Lo sviluppo della ricerca nel campo è essenziale così come l'implementazione
dell'istruzione superiore sulla gestione dell'attività fisica nelle scuole di sanità pubblica.
Attività fisica adattata per la promozione della salute
La Carta di Erice è stata approvata all'unanimità a conclusione del 47° Corso Residenziale “L'attività fisica adattata nello
sport, nel benessere e nel fitness: nuove sfide per la prevenzione e la promozione della salute”, svoltosi dal 20 al 24 aprile
2015 ad Erice, in Italia, presso l'Ettore Majorana” Fondazione e Centro di Cultura Scientifica, e promossa dalla Scuola
Internazionale di Epidemiologia e Medicina Preventiva “G. D'Ales sandro” e il Gruppo di Studio Scienze Motorie per la
Salute della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica.
30ASL Lecco, 31ASL Napoli 3 Sud, 32ASL Torino, 33ASP Palermo, 34AUSL Bologna, 35ASL Bari, 36ASL Valle Camonica-Sebino,
Roma E, 10Università di Palermo, 11Università di Genova, 12ULSS 7 Treviso, 13ASP 3 Catania, 14ASP Cosenza, 14Università di
Bologna, 15SISMES, 16Università di Urbino, 17Politecnico di Milano, 18Università di Modena e Reggio Emilia, 19Università di
Messina, 20Università di Chieti, 21Università dell’Aquila, 22Università Piemonte Orientale, 23CARD, 24Università di Pisa,
43Sapienza Università di Roma, 44Università di Foggia, 45Università di Milano, 46Director of the 47th Course of the School
“G D'Alessandro”, 47 Direttore della Scuola “G D'Alessandro”
407
25Università di Catania, 26UISP, 27Centro Sperimentale Educazione Sanitaria di Perugia, 28AUSL Modena, 29ASP Trapani,
37ASL Milano 2, 38ASL Roma C, 39Università Cattolica del Sacro Cuore, 40ASL Sassari, 41Università Perugia, 42UISP Sicilia,
Machine Translated by Google
3. A conclusione del 47° Corso “L'attività fisica
adattata nello sport, nel benessere e nel fitness:
nuove sfide per la prevenzione e la promozione
della salute”, svoltosi ad Erice dal 20 al 24
aprile 2015, studenti e docenti hanno
unanimemente sottolineato l'importanza
strategica di uno sviluppo sistematico dei
programmi che integrerebbe l'attività fisica negli
interventi di sanità pubblica, e ha approvato la
seguente Carta.
- Educazione e ricerca: il ruolo preventivo
dell'attività fisica è costitutivo
Questo compito propulsivo di coordinamento
del PS affonda le sue radici nella forte tradizione
e grande cultura delle Scuole di Igiene e Sanità
Pubblica italiane, ma anche nella quotidianità
multidisciplinare e multiprofessionale degli
operatori della prevenzione, nel tempo attuata
e confermata nella PNP recente.
In tale ambito, si segnala come il recente
Piano Nazionale di Prevenzione (NPP)
2014-2018 affidi ai Dipartimenti di Prevenzione
(DP) delle ASL (ASL) “non solo il ruolo di
indirizzo nella propria erogazione dei servizi,
ma anche il ruolo di governance per altri
interventi non direttamente promossi o realizzati,
costruendo e realizzando reti integrate di
collegamento tra stakeholder (istituzionali e
non), che collegherebbero - attraverso interazioni
reciproche - il territorio locale con il governo
regionale e nazionale”.
L'attività fisica è uno strumento prioritario
nella prevenzione delle malattie multifattoriali,
come indicato da: (i) l'attuale scenario
epidemiologico, (ii) i progressi nelle tecnologie
adattate per l'attività fisica e (iii) l'evidenza
scientifica. Oggi l'attività fisica adattata (APA)
rappresenta una “Biotecnologia per la salute”.
Le potenzialità benefiche del movimento -
inteso come “super-farmaco” o meglio come
“super-profilassi” - possono efficacemente
applicarsi a tutte le fasi di prevenzione ad
altissimo impatto nel contrastare la sedentarietà
e promuovere la salute sociale, a livello globale.
In questa prospettiva, le azioni preventive
basate sull'APA devono considerare le
differenze di età e livello di rischio della
popolazione. Questa “profilassi del movimento”
può comprendere anche lo sport: non per avere
successo nelle competizioni, ma per guadagnare salute all'interno di programmi di prevenzione.
Incoraggiare un'iniziativa consapevole e
propositiva da parte di PS e Distretti Sanitari
(HD) incentrata sulla progettazione,
pianificazione, esecuzione, monitoraggio,
controllo e verifica di interventi basati
sull'integrazione dell'esercizio fisico nelle azioni
di prevenzione e promozione della salute:
questo obiettivo deve essere raggiunto
armonizzando l'uso delle risorse e delle
competenze disponibili sul territorio, valorizzando
il ruolo delle diverse competenze, abilità e
specificità. I risultati attesi a breve termine
comprendono l'ottimizzazione e la diffusione
delle azioni preventive; nel medio-lungo periodo,
la promozione della salute nella popolazione.
Diversi fattori, tra cui: le potenzialità
dell'esercizio fisico per la prevenzione, il carico
di morbilità e mortalità attribuibile agli stili di
vita sedentari, l'insieme altamente
multidisciplinare di abilità e competenze
disponibili, la necessità di fondere progetti
spontanei e frammentari in interventi sistematici
a livello nazionale e il novità stessa del tema,
imporre alla Sanità Pubblica uno sforzo
rigoroso per sviluppare strategie ottimizzate
e tradurle in azioni armonizzate.
introduzione
La Carta
Obiettivi
I punti chiave
408 Romano-Spica et al.
Machine Translated by Google
4. 409
parte del patrimonio culturale e professionale
della DP e della HD. È necessario e urgente
considerare il tema dell'attività fisica nella
formazione dell'operatore di sanità pubblica, sia
attraverso un adeguato aggiornamento e
formazione continua, sia attraverso l'inserimento
di tali tematiche all'interno dei corsi di laurea,
scuole di medicina e scuole di specializzazione in
ambito sanitario della sanità pubblica. Università
e centri di ricerca devono essere il principale
riferimento e supporto per i progetti di PS e HD,
sia a livello regionale che nazionale. Si prevede
e si sostiene un'intensa e sinergica collaborazione
tra ASL e Università per lo sviluppo di progetti
integrati, a livello locale, nazionale o internazionale,
sia per la ricerca di base che applicata.
Per quanto riguarda le azioni preventive orientate
alla sicurezza ambientale e sul lavoro, ulteriori
riferimenti possono essere i regolamenti comunali
locali, le norme predisposte dal Comitato Olimpico
Italiano (CONI), l'Agenzia Italiana di Assicurazione
per gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) e altre istituzioni
locali, nazionali o europee. In questo contesto, la
componente Sanità Pubblica ha il dovere di
contribuire attivamente, partecipare, fornire
consulenza ed essere coinvolta nella definizione,
miglioramento, attuazione e applicazione delle
norme igieniche con un ruolo di primo piano. La
prevenzione rivolta all'individuo richiede una
valutazione medica preliminare per prescrivere
l'esercizio fisico per la prevenzione secondaria o
terziaria. Pertanto, ad hoc
Le strutture per lo sport e le attività fisiche devono
essere sicure e soddisfare l'igiene di base
Sicurezza: qualsiasi azione preventiva
basata sull'attività fisica deve avvenire in sicurezza.
requisiti nonché tutti quelli già previsti per la
prevenzione sul lavoro.
La qualità parte dalla strutturazione rigorosa del
piano di prevenzione, e comprende l'opportuno
monitoraggio di: indicatori relativi alla sicurezza
nell'ambiente in cui si svolgono le attività fisiche;
indicatori relativi alla qualificazione del personale
che richiedono il
In effetti, i laureandi e i laureati in Scienze del
Movimento Umano e dello Sport rappresentano
un'opportunità innovativa, una risorsa promettente
e preziosa per la Sanità Pubblica.
- Qualità: qualsiasi intervento di attività
fisica per la promozione della salute e la
prevenzione delle malattie deve puntare alla massima qual
Approccio multidisciplinare e integrato: le
azioni preventive basate sull'esercizio fisico
devono essere coordinate dagli specialisti in
Igiene e Medicina Preventiva e attuate di
concerto con altri esperti, tra cui Medici dello
Sport, Medici di Medicina Generale, Pediatri,
Nutrizionisti, Operatori Sanitari, Fisioterapisti,
Dietisti , Tecnici della Prevenzione e del Lavoro,
nonché altri specialisti con l'obbligo e forte
coinvolgimento di laureandi e post-laurea in
Scienze del Movimento Umano e dello Sport, che
devono occupare un proprio ambito per lo
svolgimento autonomo di compiti, partecipando
attivamente a progetti coordinati, supervisionati e
promossa dal PS locale, nonché da altri Igienisti
negli ospedali o nelle strutture ASL.
sono necessarie procedure per una prescrizione
personalizzata, comprensiva di tipo, intensità e
quantità di esercizio fisico, adattata alle esigenze
di ogni singolo soggetto. Un medico qualificato
potrebbe assolvere a questi compiti ma, sebbene
diversi specialisti oltre a MMG e Pediatri possano
essere potenziali attori, il medico specialista in
Medicina dello Sport e altri esperti specificatamente
formati sono i riferimenti prioritari a cui è affidato
questo tipo di valutazione clinica. Al fine di favorire
la diffusione di azioni preventive primarie per
contrastare la sedentarietà, l'adesione ad attività
fisiche a carattere ricreativo dovrebbe invece
essere mantenuta il più possibile libera e semplice,
evitando ogni certificazione non necessaria, e
rispettando una ragionevole analisi costi-benefici.
Attività fisica adattata per la promozione della salute
Machine Translated by Google
5. Conclusioni
promozione. Il PS agisce all'interno di una
rete integrata con una struttura interdisciplinare
e un approccio basato sulla popolazione.
Coinvolge le conoscenze e le competenze
degli operatori della Sanità Pubblica, inclusi i
medici specializzati in Igiene e Sanità
Pubblica, Medicina del Lavoro, Medicina
Veterinaria, Operatori Sanitari e Sociali,
Tecnici della Prevenzione, reclutando e
coordinando tutto il necessario supporto
aggiuntivo da altre competenze professionali
e competenze del SSN . Il PS ricerca sinergie
e alleanze con enti e istituzioni locali, agenzie
di istruzione e comunicazione, organizzazioni
non governative e imprese private. In questo
ampio contesto, i laureati in Scienze del
Movimento Umano e dello Sport rappresentano
un'opportunità e una risorsa per la prevenzione.
- Metodo: Il DP e l'HD devono operare
nel rispetto dei principi e dei metodi
dell'epidemiologia e della medicina
preventiva, adottando rigorosamente un
approccio scientifico e collaborando
attivamente con gruppi di riferimento quali
GSMS-SItI, Società Scientifiche, CONI
Olimpico, Agenzie di Promozione Sportiva ,
centri di ricerca e accademici, alimentando
un partenariato di competenze reciprocamente
complementari, fondato sull'interazione
territorio-università. Sarà sempre necessario
considerare e differenziare attentamente le
fasce di età e le caratteristiche socio-culturali
nelle popolazioni target; l'attività fisica nella
scuola deve essere imposta come mezzo di
promozione della salute, richiedendo la
presenza di insegnanti curriculari di
Educazione Fisica nei piani di Educazione
alla Salute che comportino l'esercizio fisico.
Dovranno essere presi in considerazione
nuovi modelli, differenziando i programmi
sanitari che coinvolgono le competizioni
sportive da quelli che offrono attività fisiche
per la prevenzione primaria, secondaria,
terziaria (vedi Appendici). In accordo con
l'esperienza precedente, un riferimento online
“MuoverSÌ” (www.societaitalianaigiene.org/
muoversi) e altre piattaforme internet
promuoveranno reti operative e diffonderanno nuove realizzazioni e modelli applicativi.
Gli studi sistematici sulla popolazione e le
campagne di prevenzione sono molto graditi
per la promozione dell'attività fisica come
strumento riconosciuto di assoluta priorità di
salute pubblica. Questo approccio alla
prevenzione primaria dovrebbe essere
incoraggiato e semplificato in termini di
accessibilità ed economicità, evitando
procedure amministrative complesse,
scartoffie inutili o “certificazioni mediche”, ostacoli non g
Lo specialista in Igiene e Medicina
Preventiva si pone come riferimento
fondamentale per la promozione e
l'organizzazione di interventi di sanità pubblica
che integrino l'attività fisica come mezzo di
prevenzione e promozione della salute.
presenza di laureati in Scienze del Movimento
Umano e dello Sport, laurea triennale o
quinquennale, a seconda della tipologia di
intervento. L'identificazione, la valutazione e
l'attuazione delle problematiche di qualità
rientrano tra i compiti di organizzazione-
gestione che gli Operatori di Sanità Pubblica
svolgono e sono di competenza dei medici
specializzati in Igiene e Sanità Pubblica.
La PS è l'espressione locale e operativa
del SSN e svolge un ruolo centrale nella
gestione della prevenzione e della salute
Combattere la sedentarietà, promuovere
e prescrivere l'attività fisica è semplicemente
la “buona medicina” e la “buona assistenza
sanitaria” di oggi; al contrario, non impegnarsi
in tali sforzi da parte di operatori e servizi è
“cattiva medicina” e “malpratica medica”. In
questo momento, in cui il SSN è impegnato
nella ricerca di nuove strategie per coniugare
efficacia e sostenibilità economica, la
promozione dell'attività fisica appare per essa
un valido investimento e una nuova
interessante opportunità.
410 Romano-Spica et al.
Machine Translated by Google
6. Commenti finali
Di conseguenza, è opportuno rivedere le
presenti procedure, evitando valutazioni sanitarie
obbligatorie, e proponendo che non sia richiesta
alcuna certificazione medica per accedere
all'attività fisica ricreativa nei programmi di
prevenzione primaria per la popolazione generale.
Attualmente, con il SSN alla ricerca attiva di
nuove strategie caratterizzate
La PS è senza dubbio il perno attorno a cui
ruotano tutti i programmi di promozione della
salute e il coordinamento di tutta la popolazione
Vengono promosse e stabilite alleanze con
l'amministrazione locale, le agenzie di
comunicazione e formazione, il “Terzo Settore” e
gli imprenditori locali. Con la presente Carta si
precisa che, nel contesto descritto, ulteriore
spazio deve essere riservato ad altre figure
professionali, quali Medici dello Sport e Laureati
in Scienze Motorie Umane e Sportive, necessarie
per organizzare, gestire e valutare in modo
adeguato ed efficace nuove iniziative sul campo.
L'attività fisica dovrebbe essere ampiamente
offerta alla popolazione, con l'obiettivo finale di
aumentare la salute ed evitare diverse malattie
croniche, comprese quelle più diffuse come la
sindrome metabolica, le malattie cardiovascolari
e i tumori.
Ulteriori competenze sono fornite da altri
professionisti, inclusi psicologi, ingegneri, architetti,
informatici, tutti appartenenti al DP.
I medici specializzati in Igiene e Medicina
Preventiva sono i naturali leader e promotori di
tutte le iniziative incentrate sulla popolazione, ma
non dovrebbero esserne gli esclusivi protagonisti.
Per contrastare la sedentarietà e favorire un'attività
fisica adattata, hanno alleati naturali in primis i
Medici dello Sport, ma anche i MMG, i Pediatri e i
laureati in Scienze Motorie Umane e Sportive, le
cui competenze specifiche sono la pianificazione,
l'organizzazione, la gestione e la valutazione
dell'esercizio fisico . Fare tutto questo insieme è
“buona medicina”, o meglio, “buona salute
pubblica”; al contrario, trascurarla sarebbe “cattiva
medicina”, o meglio, “un'occasione persa per la
salute pubblica”.
Le esperienze locali sovrapposte e frammentate
dovrebbero passare da una fase propositiva e
progettuale a una fase incentrata sulla valutazione
rigorosa dei metodi e dei risultati. Questo
approccio richiede un rafforzamento dell'interazione
sinergica tra Servizi territoriali e Università, nel
rispetto reciproco delle competenze e nel
riconoscimento reciproco delle complementarietà.
Inoltre, occorre promuovere la ricerca in questo
campo dell'attività fisica ai fini della salute pubblica,
con quello spirito di accoglienza costruttiva e di
interazione multidisciplinare che il 47° corso di
Erice ha proposto, sperimentato, provato e
applicato con successo. Pertanto, esistono
condizioni fattibili e promettenti per implementare
reti per proporre e sviluppare interventi innovativi
nelle scuole, nei luoghi di lavoro, negli ambienti
sanitari oa livello di comunità, nonché per lo
sviluppo di modelli efficaci per l'epidemiologia, la
medicina preventiva e la salute pubblica.
Un'opportunità e una sfida per l'Igiene e la Sanità
Pubblica e per la Medicina dello Sport, per gli
Operatori Sanitari e soprattutto per i Laureati in
Scienze del Movimento Umano e dello Sport, che
rappresentano una risorsa nuova e vitale per la
prevenzione e la promozione della salute.
dovrebbero essere costruite iniziative
interdisciplinari centrate. Implica conoscenze
consolidate e capacità specifiche degli Operatori
di Sanità Pubblica, inclusi gli specialisti in Igiene
e Medicina Preventiva, in Sanità del Lavoro, in
Medicina Veterinaria, Infermieri e Tecnici di Sanità
Pubblica.
per proteggere la salute quando l'attività fisica è
offerta in una prospettiva di salute pubblica,
piuttosto che per competizione.
Attività fisica adattata per la promozione della salute 411
Machine Translated by Google
7. Riassunto
Durante il Corso sono state descritte molte
iniziative locali spontanee di buona qualità,
che hanno fatto sì che l'attività fisica fosse
ben accolta dalla popolazione. Ora è giunto il
momento di passare da tentativi locali
spontanei a sforzi organizzati a livello
nazionale per portare un'attività fisica adattata
a tutti i gruppi di popolazione attraverso
progetti sistematici incentrati sulla PS, con un
rigoroso follow-up e valutazione dei risultati.
A tal fine è necessaria una forte sinergia tra il
PS e le Università, con un incremento della
ricerca universitaria sull'attività fisica come
strumento di salute pubblica.
Per realizzare ciò, sarà necessaria
un'indagine sistematica per identificare le
diverse esigenze di attività fisica di tutti i
settori della popolazione; e, inoltre, la
promozione dell'attività fisica deve essere
considerata una priorità per le iniziative di prevenzione primaria.
per efficacia e fattibilità economica, promuovere
un'attività fisica adeguata è un investimento
di buona qualità per il Dipartimento di
Prevenzione.
Sosteniamo con forza l'idea che sia giunto
il momento di costruire una rete di
cooperazione, applicata a diversi ambienti
come la scuola, la famiglia, l'ambiente di
lavoro, gli anziani istituzionalizzati e l'intera
comunità, al fine di sviluppare nuovi strumenti
epidemiologici e preventivi per la pratica della
promozione della salute, della medicina
preventiva e della sanità pubblica.
La stretta collaborazione con la PS, che
adotta una ricetta di mutua comprensione e
complementarietà tra il mondo accademico e
il territorio, è stata largamente applicata
durante il 47° Corso di Erice, e ha mostrato in
questa occasione tutte le sue potenzialità.
L'attività fisica ricreativa è fondamentale per
contrastare gli stili di vita sedentari e dovrebbe
essere facilmente accessibile, a prezzo
contenuto; inoltre, le certificazioni mediche
dovrebbero essere ridotte al minimo, perché
una pratica non agonistica dell'attività fisica
non merita controlli medici troppo severi.
Si tratta di un'occasione unica per portare
l'attività fisica e le attività sportive non
agonistiche nel mondo della Sanità Pubblica,
offrendo ulteriori opportunità di sinergia con i
Medici dello Sport e con i laureati in Movimento
Umano e Scienze dello Sport e, soprattutto,
contribuendo in modo significativo alla salute
della popolazione.
412
Sviluppare la ricerca sul campo è essenziale così come
l’aggiornamento dei percorsi formativi nelle scuole di
specializzazione in igiene.
Majorana” e promosso dalla Scuola Internazionale di
Epidemiologia e Medicina Preventiva “G. D’Alessandro”
e dal Gruppo di Studio di Scienze Motorie per la Salute
della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e
Sanità Pubblica.
La Carta Erice è il documento conclusivo approvato
all’unanimità al termine del XLVII Corso Residenziale
Dopo un intenso dibattito i partecipanti hanno ri
assunto i punti principali relativi al nuovo significato
strategico che l’attività fisica ha assunto per la Sanità
Pubblica, rivendicando il ruolo centrale del Dipartimento
di Prevenzione nel coordinamento e gestione di
interventi di prevenzione che integrino l’attività motoria.
In parti colare è stato messo in risalto il ruolo
fondamentale del medico specialista in Igiene e Medicina
Preventiva in questo contesto. Anche il contributo di
altri specialisti ed operatori sanitari è stato evidenziato,
sottolineando l’importanza prioritaria del Medico dello
Sport. Quanto ai nuovi laureati in Scienze Motorie, essi
rappresentano competenze essenziali per un corretto
svolgimento dell’attività fisica ed una promettente
opportunità per collaborazioni e sinergie nel Dipartimento
di Prevenzio ne. Ai fini della prevenzione primaria,
l’attività motoria ludico-ricreativa dovrebbe diventare
facilmente acces sibile per la popolazione, evitando
ostacoli certificativi e burocratici non indispensabili. Il
medico dello sport è il riferimento principale per la
valutazione clinica pre liminare e per la prescrizione
dell’esercizio fisico adat tato in interventi di prevenzione secondaria
Nuove sfide per la prevenzione e per la promozione
della salute”, tenutosi il 20-24 Aprile 2015 a Erice (TP)
presso la Fondazione e Centro di Cultura Scientifica “Ettore
“Attività Fisica Adattata in Sport, Wellness e Fitness:
Attività fisica adattata per la promozione della
salute e la prevenzione delle malattie croniche
multifatto riali: la Carta di Erice
Romano-Spica et al.
Machine Translated by Google
8. 413
Appendice 1 – Integrazione dell'attività fisica adattata negli
interventi preventivi: definizione e classificazione
Appendice 5 – Il decalogo della Carta di Erice
Appendice 4 – Glossario
Appendice 2 – Il problema dei codici Istat: considerazioni e
proposte
Riferimenti
(tutti i siti web sono stati consultati il 20 aprile 2015)
Appendice 3 – Il problema della prescrizione degli esercizi
fisici: considerazioni e proposte
Note: Il documento originale (in italiano) contiene 5 appendici:
Chi fosse interessato ad ottenere gli allegati è pregato di
inviare una mail a <igiene@uniroma4.it>
Disponibile su:
wcm/@sop/@smd/documents/scaricabile/
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La promozione della salute
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Giornata Mondiale del
nei luoghi di lavoro. GU Serie Generale n. 101 del
30/04/2008 (Suppl Ord n. 108).
pubblicazioni_605_allegato.pdf
Ministero della Salute. Sport e attività fisica. Available
www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.
raccomandazioni/it/
27/11/2001 (Suppl Ord n. 252).
www.emro.who.int/health-education/hed-events/
Esercizio e attività fisica per gli anziani.
65 della legge 131/2003. Available on:
Attività fisica adattata per la promozione della salute
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Carta di Ottawa per
la promozione della salute. Ginevra, 1986. Disponibile su:
www.globalpa.org.uk/pdf/torontocharter-italian
20maggio2010.pdf
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Una vita
fisicamente attiva attraverso il trasporto quotidiano, 2002.
Piattaforma nazionale su alimentazione, attività fisica e
tabagismo: istituita con DM 26.42007.
www.heart.org/idc/groups/heart-public/@
E75662.pdf?ua=1
www.who.int/dietphysicalactivity/factsheet_
Florindo AA, Brownson RC, Mielke GI, et al.
ucm_319589.pdf
www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1379_
Rendere facili le scelte salutari. Available on:
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