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LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
OVERLAPPING TERAPEUTICO TRA
MEDICINA TRADIZIONALE E
MEDICINA NON CONVENZIONALE
– UN COMPROMESSO POSSIBILE, UN PARADIGMA SOSTENIBILE
L. Milani
25
INTRODUZIONE
Negli ultimi 30 anni la mortalità da avvelenamento farmaco-
logico negli U.S. è aumentata del 300%.
– Nel decennio 1999-2009 sono decedute per farmacopatia
304.087 persone (Rosseu et Al., 2013), impressionante nu-
mero 6 volte superiore a quello dei soldati americani morti
durante l’intervento militare U.S. in Indocina in un equiva-
lente arco di tempo (1965-1975).
Il riferimento “forte” consapevolizza ancor più drammatica-
mente circa la diffusione grave e progressiva dell’epidemia
da farmacopatia a livello mondiale.
I decessi per farmacopa-
tia sono dovuti – tra gli al-
tri – ad ipersensibilità in-
dividuale età-dipendente,
come nel caso degli indi-
vidui anziani/vecchi.
– Nell’invecchiamento si
verifica la diminuzione di
≈ il 20% della concentra-
zione plasmatica di albu-
mina; questa è considera-
ta un fattore di rischio in-
LECTURE
dipendente di mortalità degli anziani. L’albumina serica rap-
presenta un predittore di mortalità a lungo termine negli in-
dividui non istituzionalizzati e di mortalità a breve termine
in quelli istituzionalizzati (Sahyoun et Al., 1996).
Ciò determina un aumento della quota libera di farmaci che
si legano all’albumina e conseguente innalzamento del vo-
lume di distribuzione.
– I salicilati, la digossina, l’indometacina, il dicumarolo, la
furosemide, le penicilline, tra i maggiori, tutti ad elevato le-
game proteico, possono presentare un incremento dei loro
effetti nell’ultra 65enne.
I dosaggi/die considerati
“normali” risultano, per
alcuni farmaci, eccessivi
negli anziani/vecchi e
possono rappresentare un
fattore di tossicità impor-
tante e di mortalità.
Una dose normale è – di
fatto – una overdose nel-
l’anziano/vecchio.
– In letteratura medico-
scientifica le segnalazioni
26
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
idonea, ottimizzando – così – gli effetti positivi e minimiz-
zando gli effetti collaterali negativi, nella concezione umana
ed umanizzante della Medicina centrata sulla Persona (Ro-
berti di Sarsina et Al., 2012 a; 2012 b).
LA MEDICINA INTEGRATA
L’Institute of Medicine (IOM) statunitense, nel 2005, ha defi-
nito la medicina alternativa-complementare come l’approc-
cio non dominante alla medicina in una data cultura e in dato
periodo storico.
Tale definizione è stata adottata anche dalla Cochrane Col-
laboration e da altri Enti governativi americani.
– Nonostante l’acronimo CAM (Complementary and Alterna-
tive Medicine) sia diventato lo standard (Ernst, 2002; Cassileth
and Deng, 2004), esso – tuttavia – è ambiguo ed elusivo.
Alcuni ricercatori preferiscono enfatizzare i differenti approcci
delle diverse pratiche mediche (Rees and Weil, 2001), anche
perché ciò che in un Paese è considerato CAM, in un altro è
ritenuto medicina convenzionale (tradizionale in quel Paese).
– In una realtà sempre più caratterizzata dalla interdiscipli-
narietà, dalla valorizzazione delle diversità e degli approcci
multicontestuali, dall’elogio della sostenibilità e dalla pro-
mozione dei processi poco/no impattanti sull’uomo, sull’am-
biente e sulla natura, il solo approccio “dominante” e l’atteg-
giamento solistico della medicina tradizionale occidentale
appaiono sempre meno adeguati ai tempi correnti ed alle ne-
cessità contingenti dei malati.
– Ritengo che allo stato attuale gli aggettivi “alternativa”,
“complementare”, “non convenzionale” – che riflettevano
strettamente i momenti socio-storici in cui vennero coniati,
diffusi ed utilizzati – siano da sostituire con il termine “me-
dicina integrata” o “medicina
integrativa” anche perché – di
fatto – il medico, nella prassi
quotidiana, frequentemente
integra ed arricchisce la tera-
pia impostata prevalentemen-
te sui farmaci di sintesi (pon-
derali in senso farmacologico)
con medicinali low dose o
very low dose dinamizzati, o
altri di origine biologica.
̈ Il Principio omeopatico del
Simile è anche assunto in Far-
macologia tradizionale che lo
utilizza spesso interpretando-
singole e le meta-analisi circa gli abusi e gli eccessi terapeu-
tici riguardano tutte le malattie.
– Ad esempio, la recentissima pubblicazione su Headache
(Loder et Al., 2013) elenca una serie di abusi/eccessi terapeu-
tici nel controllo della cefalea (eccessi di oppioidi, farmaci
contenenti butalbital, caffeina, ormoni), oltre che di altri trat-
tamenti e di esami strumentali “inutili” per il raggiungimento
diagnostico (neuroimaging, TAC, etc.) per la patologia in og-
getto.
ETÀ → DIMINUZIONE DEL LEGAME PROTEICO → AU-
MENTO DEGLI EFFETTI FARMACOLOGICI → TOSSICI-
TÀ/MAGGIOR TOSSICITÀ.
̈ Negli ultimi anni un numero importante di professionisti
della salute in tutto il mondo industrializzato ha avvertito la
necessità di acquisire informazioni teoriche e formazioni pra-
tiche per più adeguatamente fornire indicazioni terapeutiche
di qualità su quali trattamenti primari, medicinali di accom-
pagnamento e stili di vita siano efficaci ed opportuni per il
ben-essere dei loro pazienti e poter ridurre i dosaggi ed i tem-
pi di esposizione ai farmaci tradizionali, così ottenendo una
virtuosa riduzione del rischio di effetti collaterali negativi, an-
che importanti.
Ciò garantisce – tra gli altri – miglior controllo dell’iter tera-
peutico, maggior serenità nella prestazione professionale, mi-
nor rischio di malpractice e relative conseguenze.
Sempre più medici e pazienti si stanno responsabilizzando
circa il fatto che la salute sia molto più della mera assenza di
malattia, che l’acquisizione di un buono stato di salute non
necessariamente consegue la sola soppressione di un quadro
morboso e che l’iperspecializzazione in campo medico può
inevitabilmente far perdere di vista la globalità di una con-
sapevole strategia terapeutica (Snyderman and Weil, 2002).
– Ovviamente, come in
Relman (1988), già editor
de The New England Jour-
nal of Medicine, non esi-
stono due o più “tipi” di
medicina, due o più mo-
dalità di pensare la e di
agire nella medicina.
Solo la professionalità e la
sensibilità del singolo me-
dico che padroneggi più
modalità di intervento sul-
lo stesso quadro morboso
esibito dal singolo pazien-
te consente l’opzione tera-
peutica migliore e/o più
27
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
ne gli effetti come eventi avversi, indesiderati, paradossi.
Inoltre, molte sostanze utilizzate in Medicina tradizionale
possono provocare gli stessi sintomi che dovrebbero curare
(Piterà, 2013).
– Di converso, il Principio allopatico del Contrario è anche
affermato in Farmacologia low dose che lo utilizza ampia-
mente nelle diluizioni molto basse/basse.
Scaturisce – così – spontaneamente – il concetto di overlap-
ping terapeutico tra farmaci chimici in dosaggi farmacologici
e farmaci biologici low dose dinamizzati.
OVERLAPPING TERAPEUTICO
Il termine inglese overlapping si traduce come “modalità di
sovrapposizione, convergenza, intersezione, copertura par-
ziale”.
– L’overlapping terapeutico che – nelle finalità di questo ela-
borato – indica l’uso combinato di farmaci chimici/sintetici
con medicinali low dose omeopatizzati e nutraceutici è pos-
sibile per tutte le classi farmacologiche, ma soprattutto per la
terapia antibiotica*, antiflogistica, ansiolitica e mucolitica,
tutte ampiamente diffuse.
– Vengono qui considerate – a titolo esemplificativo – que-
ste 4 categorie farmacologiche, fornendo al contempo le
modalità di un efficace overlapping terapeutico con i me-
dicinali naturali/biologici low dose e con i nutraceutici di
regolazione.
CHEMIO-ANTIBIOTICI
La antibioticotossicità è uno dei problemi più impellenti e
preoccupanti della tossicologia jatrogena (TAB. 1).
– L’eccessivo uso ed abuso immotivato di antibiotici in chi-
rurgia, medicina interna, geriatria e – soprattutto – in pediatria
è dovuto – tra gli altri – alla difficoltà/impossibilità di formu-
lare in tempi brevi una precisa diagnosi etiologica microbio-
logica dell’infezione in atto, alla consuetudine, e/o ad un at-
teggiamento precauzionale di difesa.
“L’Italia è considerato il paese in Europa con un consumo di
antibiotici eccessivo in età pediatrica” afferma il Dr. Giusep-
pe Di Mauro durante i lavori del XXV Congresso Nazionale
della SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale,
di cui è Presidente – Bari, 12-14 Settembre 2013.
Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica,
soprattutto a livello ambulatoriale: l’89% delle prescrizioni
antibiotiche in età pediatrica viene realizzato dal pediatra
(61%) e dal medico di famiglia (28%) e di queste, un terzo
interessano bambini di età < 6 anni (42% nei bambini < 1 an-
no; 66% in quelli di 1 anno; 65% 2-5 anni; 41% 6-11 anni;
33% 12-13 anni)**.
NdA:
* Con il termine antibiotico si definiscono sostanze prodotte da batteri o funghi in grado di inibire la crescita di altri microrganismi. Poiché attualmente molte molecole
vengono prodotte per via sintetica o semisintetica, è preferibile utilizzare il termine chemio-antibiotico.
** Ossevatorio ARNO (2011). Dati relativi a 31 ASL.
PENICILLINE
MACROLIDI
CEFALOSPORINE
FLUOROCHINOLONI
EFFETTI COLLATERALI
CHEMIO-ANTIBIOTICI
– FAMIGLIE
– NAUSEA, GASTRALGIA, VOMITO, DIARREA
– REAZIONI ALLERGICHE IMMEDIATE/RITARDATE
– FEBBRE, ERUZIONI CUTANEE, SHOCK ANAFILATTICO
– NAUSEA, VOMITO, DIARREA
– REAZIONI ALLERGICHE CUTANEE, ANGIOEDEMA,
ANAFILASSI (RARI) (AZITROMICINA)
– GASTRITE (ERITROMICINA per os), FLEBITE
(ERITROMICINA i.m.)
– NAUSEA, DIARREA, CRAMPI GASTRICI
– REAZIONI ALLERGICHE (RARE)
– NAUSEA, VOMITO, DIARREA,CRAMPI ADDOMINALI
– CEFALEA, VERTIGINI, CONFUSIONE MENTALE (RARI)
– FOTOTOSSICITÀ (SPARFLOXACINA, LOMEFLOXACINA)
TAB. 1
Sinopsi degli effetti
collaterali di alcune Famiglie
di chemio-antibiotici.
28
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
teriche e fungine per cui è irrinunciabile, perchè insostitui-
bile.
Vi è – piuttosto – da considerare un impiego “giudizioso” del-
la terapia antibiotica, come nel titolo della Consensus Con-
ference, svoltasi nell’ambito del XXV Congresso Nazionale
SIPPS (vedi prima).
L’overlapping terapeutico ottimale con i chemio-antibiotici è
svolto da Galium-Heel®
.
– Galium-Heel®
(in entrambe le formulazioni gocce e fiale so-
no presenti le medesime diluizioni) è costituito da 14 unitari
di origine vegetale, 5 chimico-minerale, 1 animale, 1 nosode.
Quando si è nella necessità “vera” di prescrivere una terapia
antibiotica, è assolutamente necessario considerare 3 possi-
bili eventualità:
1) effetti indesiderati (TAB. 1);
2) antibiotico-resistenza acquisita (comparsa di ceppi che,
nell’ambito di una specie microbica originariamente sensi-
bile ad un chemioterapico, hanno perso la sensibilità verso
concentrazioni del farmaco terapeuticamente raggiungibili
in vivo);
3) alterazioni del microbiota umano***.
̈ La terapia antibiotica ha sancito definitivamente la sua as-
soluta priorità ed indispensabilità nelle malattie infettive bat-
SINCRONIZZAZIONE
GEL-SOL
DELLA MATRICE
FLUIDIFICAZIONE
DELLA MATRICE
MICROFLOGOSI
SUBCLINICA
– EFFETTO SIMILE
ATTENUATO
AZIONE
ANTI-INFIAMMATORIA
AZIONE
ANTI-DEGENERATIVA
PYROGENIUM D6
ECHINACEA D5
APIS D12
GALIUM* D3
SEDUM D3
SEMPERVIVUM D4
AC. NITRICUM D6
ARGENTUM MET. D8
AURUM MET. D10
CALTHA D3
THUJA D3
HEDERA D4
– GALIUM-HEEL®
–
BETULA D2
THUJA D3
URTICA D3
CLEMATIS D4
ONONIS D4
SAPONARIA D4
URTICA D3
SEDUM D3
THUJA D3
CALTHA D3
JUNIPERUS D4
SAPONARIA D4
CLEMATIS D4
POLMONE
RENE
FLUIDIFICAZIONE TOSSINICA
NELLA MATRICE
AZIONE EMUNTORIALE
DELLA MATRICE
AZIONEEMUNTORIALE
D’ORGANO
AZIONEONE
LE
A
*Con il termine GALIUM
si indicano Galium aparine L.
e Galium album MILLER,
entrambi inclusi in D3 e stesse
ana nella formulazione
omotossicologica Galium-Heel®
.
ECH
JUNIPERUS D4
SAPONARIARIA D4D4D4
CLEMATISIS D4D4D4D4D4D4D4D4D4D4
TAB. 2
Il pentagono di Galium-Heel®
.
– Questa rappresentazione
grafica consente di
visualizzare e di accorpare gli
unitari costituenti
Galium-Heel®
in 5 Nuclei
farmacologici distinti per la
miglior comprensione delle
singole attività biologiche
(effetto simile-attenuato /
effetto contrario) che ogni
Nucleo esprime e del
farmaco low dose in toto.
– Grazie all’“esplosione” di
Galium-Heel®
, termini come
sinergia, complementarietà e
completezza acquisiscono il
loro vero valore terapeutico.
Si noti come alcuni unitari
come Urtica D3, Thuja D3,
Caltha D3 e Saponaria D4
svolgano azione multitarget,
agendo sia sulla microflogosi
subclinica sia sulle funzioni
emuntoriali del Polmone e
del Rene.
– Le diluizioni dei singoli componenti
Galium-Heel®
sono le stesse nella
formulazione gocce e fiale.
Milani L., 2014
NdA:
*** Il termine microbiota umano è più corretto di quello microbiota intestinale per descrivere fedelmente la natura simbiontica del microbiota.
29
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
Galium-Heel®
è il medicinale composto low dose più efficace
per il drenaggio di accompagnamento alle terapie antibiotiche.
– Dall’analisi dell’attività biologica locale e sistemica dei 21
componenti Galium-Heel®
(Milani, 2004) si evince che 7 (Ur-
tica D3, Sedum D3, Thuja D3, Caltha D3, Juniperus D4, Sa-
ponaria D4, Clematis D4) sono irritanti/rubefacenti/revulsivi
cutanei/mucosi, il che implica l’induzione di microflogosi
subclinica (effetto simile-attenuato).
La microflogosi subclinica promossa dalle basse diluizioni
D3, D4 di detti componenti mima senza evidenziare macro-
scopicamente gli eventi che promuovono la flogosi e – così
– la diluizione/dispersione/eliminazione delle tossine a livello
della matrice extracellulare (fluor), il che razionalizza egre-
giamente il ruolo drenante profondo di Galium-Heel®
[neu-
tralizzazione anche delle proteine non-sense (peptidi selvaggi
di Felix), reliquati antigenici dell’azione batteriolitica e bat-
terostatica dei diversi antibiotici].
Galium-Heel®
sviluppa – inoltre – azione antinfiammatoria
(Echinacea D5, Apis D12) ed attivazione degli emuntori pri-
mari:
– Polmone = Caltha D3, Thuja D3, Hedera D4;
– Rene = Betula D2,Thuja D3, Urtica D3, Clematis D4, Ono-
nis D4, Saponaria D4 (TAB. 2).
In due celebri sperimentazioni, Apis mellifica omeopatizzata
FANS – EFFETTI COLLATERALI
– DISPEPSIA
– NAUSEA
– VOMITO
– SANGUINAMENTO GASTRICO
– EROSIONE DELLA MUCOSA GASTRICA PERFORAZIONE DELLO STOMACO
– DANNO EPATICO (PARACETAMOLO)
– ASMA, ALLERGIA (SALICILATI)
– SINDROME DI REYE (ASA IN BAMBINI <13 ANNI DI ETÀ)
– ORTICARIA, FOTOSENSIBILITÀ
A – PRIMARI
B – SECONDARI
1) IRRITAZIONE DELLA MUCOSA GASTRICA
(INDIVIDUI SENSIBILI CON COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONALITÀ RENALE)
– NEFROPATIA DA ANALGESICI [NEFRITE CRONICA, NECROSI DELLE PAPILLE RENALI]
2) EFFETTO SUL CIRCOLO RENALE
3) INIBIZIONE DELLA FUNZIONALITÀ PIASTRINICA
4) AUMENTO DELL’INCIDENZA DI EVENTI TROMBOTICI (FANS ANTI-COX 2)
(inibizione della sintesi di PGI 2)
TAB. 3
Effetti collaterali primari e
secondari da uso/abuso
di FANS.
ha evidenziato inibizione della degranulazione dei basofili
umani (Poitevin et Al., 1986; 1988), e – così – inibizione della
liberazione di istamina.
– Un discorso a parte merita il nosode isopatico Pyrogenium
(D6 in Galium-Heel®
), unitario dalle molteplici virtù, conte-
nente pirogeni esogeni low dose omeopatizzati per la terapia
delle infezioni batteriche acute e croniche, soprattutto sup-
purative. Pyrogenium riattiva la funzione connettivale, rego-
larizza le caratteristiche organolettiche della matrice (Gel-
Sol) e stimola il catabolismo delle tossine di impregnazione.
Pyrogenium 7 CH ha evidenziato importante azione preven-
tiva nelle infezioni post-operatorie (128 casi) (Valero, 1981).
Galium-Heel®
, grazie all’inclusione nella formulazione di
Galium aparine D3, Galium album D3, Sedum acre D3,
Sempervirum tectorum D4, Ac. nitricum D6, Argentum me-
tallicum e Aurum metallicum, rispettivamente D8 e D10,
promuove anche importante azione anti-degenerativa, spo-
stando a Sn la Fase in cui la malattia infettiva è collocabile
(vedi Tavola dell’evoluzione patologica o delle Sei Fasi o del-
l’Omotossicologia), favorendo – così – la Fase di Secrezio-
ne/Escrezione.
– Si indica che nessuno degli unitari costituenti Galium-Heel®
è incluso in Lymphomyosot®
, così ben definendo e posizio-
nando i 2 “grandi drenanti dell’Omotossicologia” come 2
30
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
SINDROME
ANSIOSO-DEPRESSIVA
ASTENIA
NEUROPSICHICA
VAGOTONIA
IGNATIA D4
KALIUM
BROMATUM D4
ZINCUM
VALERIANICUM D4
INSONNIA
AGITAZIONE PSICOMOTORIA
SONN
SEPIA D4
PSORINUM D12
– IGNATIA-HEEL®
–
VALE
PSORINUM D1212
AC.
PHOSPHORICUM D4
TAB. 4
L’esagono di Ignatia-Heel®
.
I 6 unitari componenti
Ignatia-Heel®
svolgono azione
sulla Sindrome
ansioso-depressiva e sulla
sintomatologia satellite
correlata.
– Si noti come, tranne Psorinum (D12),
gli altri 5 unitari sono espressi in bassa
diluizione (D4).
Milani L., 2014
unità terapeutiche molto distinte e non interscambiabili.
– Galium-Heel®
è il drenante mesenchimale del Sistema di
Flusso e non trova in medicina tradizionale occidentale al-
cuna controparte.
• Durante tutto il corso della terapia antibiotica e per 15 gg
dopo la sua sospensione: Galium-Heel®
gocce, 10 x 3/die
(preferibilmente h 9-15-21).
Per inciso si segnalano i brillanti risultati ottenuti con Galium-
Heel®
nel miglioramento della qualità di vita in bambini
asmatici (Supino and Rainone, 2008).
In overlapping alla terapia antibiotica, oltre all’uso di Galium-
Heel®
gocce, è indicata la terapia probiotica con Proflora™.
Proflora™ contiene 6 diversi ceppi probiotici + frutto-oligo-
saccaridi a catena corta (FOSsc) microincapsulati.
– La tecnologia della microincapsulazione consiste nel rive-
stimento delle cellule batteriche probiotiche con una matrice
alimentare di acidi grassi vegetali, il che permette – differen-
temente dai batteri probiotici non incapsulati – di passare in-
disturbate attraverso l’ambiente acido dello stomaco e gua-
dagnare il tratto intestinale immodificate (Del Piano et Al.,
2010).
• Durante e per 21 gg dopo la sospensione della terapia an-
tibiotica: Proflora™ 1 bustina/die a stomaco vuoto.
Da quanto esposto, l’associazione di uno o più chemio-
antibiotici + un efficace drenante profondo della matrice
extracellulare (Galium-Heel®
) + l’uso di probiotici “intel-
ligenti” (Proflora™) consente di affrontare – in perfetto
overlapping terapeutico – le infezioni batteriche e di ri-
solverle, senza lasciare reliquati, accorciando i tempi di
convalescenza per una rapida ripresa ante quo.
31
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
FARMACI ANTIFLOGISTICI NON STEROIDEI-FANS
I FANS, molto utilizzati soprattutto per il controllo dell’in-
fiammazione nelle malattie acute osteo-artro-miofasciali e
nelle riacutizzazioni delle forme croniche, sono generalmen-
te efficaci/molto efficaci soprattutto in acuto/iperacuto, ma
gravati da effetti collaterali imponenti, soprattutto nella pre-
scrizione a lungo termine e nell’automedicazione (TAB. 3).
I FANS presentano un’elevata capacità di legare le proteine
plasmatiche per cui, ad alti dosaggi e negli individui predi-
sposti/sensibili, possono produrre lesioni gastriche soprattutto
per inibizione delle Prostaglandine.
– L’inibizione non selettiva delle COX riduce la biosintesi dei
mediatori dell’infiammazione, ma anche dei trombossani e
delle prostacicline coinvolti in importanti funzioni fisiologiche.
Gli inibitori selettivi della COX 2 (cicloossigenasi 2 = prosta-
glandina-endoperossidosintasi 2) innescano un potenziale
stato protrombotico, che può rivelarsi fatale in pazienti pre-
disposti ad ischemia ed infarto del miocardio (vedi in Milani,
2005).
Qualora il medico si trovi nella reale necessità di prescrivere
i FANS (molte, efficaci e sicure – tuttavia – le diverse opzioni
offerte dai medicinali low dose e dai Collagen MDs), l’over-
lapping terapeutico ideale è rappresentato dall’integratore ali-
mentare Colostro Noni.
– Colostro Noni, relativamente alla sua associazione con i
FANS:
1) preserva l’integrità istologica delle mucose degli organi ca-
vi dell’Apparato digerente [indicazioni: gastroenteriti erosi-
vo-ulcerose, IBDs (Inflammatory Bowel Diseases), IBSs (Irri-
table Bowel Syndromes)];
2) stimola il GALT (Gut Associated Lymphoyd Tissue);
3) favorisce l’eubiosi intestinale.
Colostro Noni stimola il turnover cellulare nel modello in vitro
ed è attivo nell’incrementare l’espressione genica della IL-8.
– Entrambi gli aspetti sono fondamentali per l’instaurazione
dei meccanismi di riparazione dei danni dell’epitelio intesti-
nale (Cardani et Al., 2014).
Per inciso si segnala il ruolo svolto da Colostro Noni nella te-
rapia d’accompagnamento dell’asma bronchiale, come mol-
to brillantemente evidenziato da Kaladze and Babak (2013).
Il Noni (nome degli idiomi delle Isole Australi di Morinda ci-
trifolia L., 1753), sintetizza, tra gli altri, i principi attivi pro-xe-
ronina e xeronina che producono aumento della permeabilità
delle membrane cellulari, soprattutto delle cellule del colon
→ miglior assorbimento (Heinicke, 1997; Nelson, 2006).
ANSIOLITICI
Sono soprattutto 2 le classi di ansiolitici cui è possibile affian-
care con successo un trattamento low dose dinamizzato:
1) BENZODIAZEPINE
2) ANTIDEPRESSIVI.
Le diverse Benzodiazepine (BZD) hanno emivita molto varia-
bile: da 2 a 7 h, come nel caso del Triazolam, fino a > 48 h
(Diazepam, Delorazepam) passando per le BZD con emivita
< 24 h (Lorazepam) e tra 24 e 48 h (Bromazepam).
Le BZD ad azione breve ed intermedia sono più efficaci in
caso di insonnia; le BZD ad azione prolungata sono racco-
mandate nei casi di ansia (Dikeos et Al., 2008).
Il meccanismo d’azione comune è il potenziamento dell’ef-
fetto del GABA – ac. gamma-amino-butirrico – neurotrasmet-
titore inibitorio – producendo sedazione centrale ed effetto
ipnotico.
Pur diffusissime a livello clinico e per automedicazione, le
BZD presentano importanti effetti collaterali, dei quali è mol-
to ricca probante letteratura medico-scientifica, non qui ri-
portata per brevità.
– Tra gli effetti collaterali indesiderati delle BZD, i più fre-
quenti:
1) Aumento dei tempi di reazione
2) Sonnolenza (aumento della frequenza di incidenti sul la-
voro e di incidenti di guida di automezzi)
3) Dipendenza fisica e psichica
4) Effetti teratogeni sul feto (vietato l’uso in gravidanza);
ma anche:
5) Effetti paradosso (impulsività, irritabilità, aggressività)
6) Effetti cognitivi (amnesia, soprattutto visuo-spaziale)
7) Tolleranza, dipendenza
8) Overdose.
Negli anziani i benefici da assunzione delle BZD sono mini-
mi ed i rischi massimi (Bain, 2006;Tariq and Pulisetty, 2008).
Il medicinale low dose composto Ignatia-Heel®
è indicato nel
sollievo temporaneo dei sintomi da stress, tra cui agitazione,
insonnia, tensione nervosa e stress dovuti a sindrome preme-
struale e a menopausa (1 cps sublinguale x 3/die), oltre che
negli stati di agitazione infantile.
In un personale studio – a cui rimando – effettuato su 12 Ma-
terie Mediche Omeopatiche, ho estrapolato le 3 Golden Key-
Notes dell’effetto psico-mentale di Ignatia:
ansia/depressione; ipersensibilità/suscettibilità; carattere al-
ternante/ciclotimia (Milani, 2009).
Ignatia-Heel®
è un medicinale low dose a spiccata azione anti
ansia/depressione (Ignatia D4, Psorinum D12) e sintomato-
logia correlata come insonnia ed agitazione psico-motoria
(Zincum val. D4, Kalium brom. D4) ed astenia neuro-psichi-
ca (Sepia D4, Ac. phosphoricum D4) (TAB. 4).
Ignatia D4, inoltre, risolve la tensione muscolare e la contrat-
32
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
tura [inversione ormetica dell’effetto contratturante della
stricnina (Ignatia = Strychnos Ignatii BERG.)], caratteristiche
delle condizioni ansioso/depressive e dei sintomi a genesi or-
to-simpatica correlati (somatizzazioni).
In uno studio su 248 pz van Den Meerschaut and Sünder
(2012) dimostrano che Ignatia-Heel®
(136 pz) non è inferiore
al Lorazepam (es. Tavor) nei disturbi nervosi minori (cefalea,
palpitazioni cardiache, affaticamento mentale, disturbi del
sonno, irrequietezza, mancanza di concentrazione, etc.) e
che la tollerabilità, per tutta la durata del trial, è eccellente in
un numero di pazienti significativamente superiore rispetto a
quello trattato con Lorazepam, senza l’occorrenza di alcun
effetto collaterale.
Wasilewski (2004) ha sottolineato la cruciale presenza di
Ignatia in alcuni farmaci omotossicologici per il controllo
sintomatologico delle patologie della sfera psichica e psico-
somatica nell’anziano (es. Selenium comp. N fiale – Ignatia
D8; Barijodeel®
cps – Ignatia D6; Ypsiloheel®
cps – Ignatia
D4).
– Caratteristico rimedio nervino centrale e periferico (Milani,
2009), Ignatia è il medicinale low dose principe della perso-
nalità emotiva/apprensiva in cui si alternano ansia e depres-
sione (instabilità dell’umore e psichica).
In Ignatia-Heel®
, Ignatia D4 modula anche l’ipereccitabilità
delle fibre nervose sensitive ed è attivo sulle somatizzazioni,
effetto – questo – rinforzato dalla presenza di Kalium broma-
tum D4 e di Zincum valerianicum D4, oltre che di Sepia D4
(sindrome vagotonica).
La presenza in Ignatia-Heel®
di Ac. phosphoricum D4 garan-
tisce il sostegno del metabolismo neuronale negli stati di
esaurimento psico-nervoso.
MUCOLITICI
Il meccanismo d’azione dei mucolitici e dei mucoregolatori
è determinato soprattutto dalla presenza di N-acetil-L-ci-
steina.
Questa depolimerizza i complessi mucoproteici che produ-
cono viscosità/iperviscosità dell’escreato. L’effetto terapeutico
dei mucolitici consiste nella modificazione quali-quantitativa
delle secrezioni rino-tracheo-bronchiali, nella stimolazione
delle ghiandole mucosecernenti, nell’azione sulla motilità ci-
liare, nell’azione tensioattiva e detergente bronchiale.
– Altri mucolitici contengono ambroxolo, bromexina, car-
bocisteina, domiodolo, erdosteina, guaimesal, letosteina e
sobrerolo.
I mucolitici non si dovrebbero prescrivere ai bambini di età
< 2 anni di età, come chiaramente indicato dalla Società Ita-
FLUIDIFICAZIONE
DEL
SECRETO BRONCHIALE
ESPETTORAZIONE
SPASMOLISI
LARINGO-BRONCHIALE
– OMEOTOX®
–
PLANTAGO D1
ALTHAEA D1
THYMUS D1
CETRARIA D4
TARTARUS S. D8
CETRARIA D4
RTARUS S. D8
THYMUS D1
DROSERA D1
STICTA D4
BRYONIA D6
TARTARUS S. D8
COCCUS C. D6
ECHINACEA D1
CETRARIA D4
BRYONIA D6
DROSERA D1
THYMUS D1
CUPRUM AC. D8
TOSSE PRODUTTIVA
TOSSE SECCA
AZIONE ANTIFLOGISTICA
VIE AEREE SUPERIORI
E
MEDIE
TAB. 5
Il quadrato di Omeotox®
.
Gli 11 unitari componenti
Omeotox®
, di cui 7 in
diluizione molto bassa
(5 in D1) e bassa (2 in D4),
tutti ad effetto simile alle
rispettive T.M., operano in
sinergia e complementarietà
sul sintomo tosse (azione
primaria), sulla mucolisi ed
espettorazione (azioni
secondarie), oltre che
sull’infiammazione delle Vie
aeree superiori e medie.
Milani L., 2014
33
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
liana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) in linea con la
direttiva dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Euphorbium comp. s spray nasale è un’efficace alternativa o
overlapping terapeutico ai mucolitici di sintesi, attivo sulla
componente catarrale, infiammatoria, infettiva e ristrutturante
la mucosa nasale grazie a Euphorbium D4: azione antiflogi-
stica, in particolare sul fluor; Pulsatilla D2: azione antiflogi-
stica, efficace sulle secrezioni dense, rafforzata dalla presen-
za di Luffa operculata D2, di Mercurius bijodatus D8, di Ar-
gentum nitricum D10 e di Hepar sulfuris D10.
– La compresenza di Mucosa nasalis suis D8 a specifico ef-
fetto trofico e di Sinusitis nosode D13 ad azione frenante l’e-
voluzione della rinite in sinusite fanno di Euphorbium comp.
s uno dei grandi policresti dell’Omotossicologia.
Sperimentalmente Euphorbium comp. s ha evidenziato:
– Modulazione della sintesi di citosina nei leucociti umani
(Schmolz and Metelmann, 1998)
– Marcata azione antivirale (Metelmann and Glatthar-Saal-
müller, 2000; Glatthar-Saalmüller and Fallier-Becker, 2001),
soprattutto sui virus delle alte vie respiratorie (Glatthar-Saal-
müller et Al., 2002).
– Stimolazione del Sistema immunitario (Schmolz and Wei-
ser, 2002).
Ulteriore azione di fluidificazione dei secreti bronchiali è ga-
rantita da Thymus vulgaris D1 e Althaea officinalis D1, pre-
senti in Omeotox®
(TAB. 5).
– In Omeotox®
sono anche inclusiTartarus stibiatus D8 e Coc-
cus cacti D6 efficaci sulla tosse produttiva; Drosera rotundi-
folia D1, Sticta pulmonaria D4 eThymus vulgaris D1 (già pri-
ma menzionato) attivi sulla tosse secca, oltre ad altri unitari
efficaci sull’espettorazione, ad azione emolliente e sedativa.
In Omeotox®
la triade Echinacea D1 – Thymus D1 – Cetraria
D4 è influente anche sulla componente settica.
CONCLUSIONI
In Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel fino
dalla sua prima edizione tedesca, nell’Indice Farmacologico,
la descrizione dei preparati omotossicologici è arricchita da
osservazioni cliniche che prevedono, in ordine di presenta-
zione nella formulazione, le indicazioni prevalenti dei sin-
goli unitari costituenti (Key notes estese).
Dette indicazioni razionalizzano l’inclusione di ogni singolo
unitario in ogni formulazione complessa.
Tuttavia solo l’accorpamento degli unitari in Nuclei terapeu-
tici distinti e l’approntamento dell’”esploso” di ogni medi-
cinale low dose complesso (vedi esempi in Milani, 2013 ed
in questo elaborato) consente di valorizzare appieno le virtù
terapeutiche, verificate nella prassi quotidiana da decine di
migliaia di medici in più decenni, di ogni singolo medicinale
omotossicologico, che è – così – un’unità terapeutica spe-
cifica e definita, facilmente fruibile a prescindere (ma non
sempre prescindibile) dal corpus teorico indicato dal Dr.
Reckeweg e suoi Collaboratori.
Tale facilità e prontezza d’uso non necessitano di reperto-
rizzazione, inquadramento costituzionale e/o biotipologico,
classificazione gerarchica dei sintomi, cosiddette prima e se-
conda prescrizione e necessità di dover scegliere il grado di
diluizione di ogni singolo unitario.
L’abbondanza e la qualità di sperimentazione di base e cli-
nica sulle low dose medicines vs placebo o vs farmaco con-
venzionale corrispondente di riferimento, la pubblicazione
dei risultati sperimentali anche su ≈ 40 riviste internazionali
indicizzate non omeopatiche (in AutoriVari, 2012), perfetta-
mente inseribili nella Evidence Based Medicine, e l’analisi
delle Sistematic Reviews (Linde et Al.,1997; Mathie et Al.,
2013) sono ulteriore garanzia di efficacia e di sicurezza.
I medicinali omotossicologici multitarget controllano la
sintomatologia primaria, quella satellite ma anche – per al-
cuni – il trofismo ed il metabolismo dell’organo/Tessuto
malato, attività – queste ultime – difficilmente presenti nei
farmaci chimici di sintesi monotarget, che sono gravati – spes-
so – quando efficaci/molto efficaci – da effetti collaterali, an-
che imponenti, tanto da determinarne – a volte – la sostitu-
zione o la sospensione.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato le tanto
attese nuove Linee Guida sulle Medicine Tradizionali e Non
Convenzionali (WHO Traditional Medicine Strategy 2014-
2023) (www.who.int) che aiuterà i politici ed i leader sanitari
a sviluppare soluzioni che contribuiscano ad una visione al-
largata del concetto di salute e per aumentare l’autonomia del
paziente.
– Le nuove Linee Guida si prefiggono due obiettivi:
1) sostenere gli Stati membri a sfruttare il contributo delle Me-
dicine Tradizionali (MT) e Non Convenzionali (MNC) per la
salute, il benessere e la Medicina centrata sulla Persona;
2) promuovere l‘uso sicuro ed efficace delle MT e MNC at-
traverso la regolarizzazione dei medicinali e delle competen-
ze professionali (fonte: FNOMCeO, 2013).
̈ L’overlapping terapeutico – utile e razionale compromesso
tra MedicinaTradizionale e Omeopatia/Omotossicologia/Me-
dicina Fisiologica e Nutraceutica di Regolazione – è e sarà
un must per il medico del Terzo Millennio, per il medico at-
tento non solo alla salute, ma anche al ben-essere ed alla
qualità di vita del proprio paziente, che – a propria volta –
sempre più richiede un trattamento efficace, sicuro ed umano.
34
LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014
L’overlapping terapeutico tra Medicina Tradizionale ed
Omeopatia/Omotossicologia/Medicina Fisiologica e Nutra-
ceutica di Regolazione esprime bene questi valori attraverso
un compromesso possibile grazie ad un paradigma sosteni-
bile. í
Bibliografia
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Le prove scientifiche. VI ed. riveduta ed aggiornata. Guna Ed., 2012.
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35. Valero E. – Studio sull’azione preventiva di Pyrogenium 7CH sulle infezioni
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di Medicina. Tesi di Laurea; 1981.
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nei disturbi nervosi minori. La Med. Biol., 2012/3; 3-12.
37. Wasilewski B.W. – Terapia omotossicologica delle patologie psicologiche e
psicosomatiche dell’anziano. La Med. Biol., 2004/4; 33-39.
Sono stati – inoltre – consultati:
– SIPPS – Pediatria preventiva & sociale – Consensus Conference – Impiego
giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età pe-
diatrica. Suppl. al n°3 - Anno VIII; 2013.
– Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel – 21° ed., Heel, 2013.
– AA.VV. – Terapie d’avanguardia. Compendium. Nuova Ipsa Editore; 2013.
Le voci bibliografiche 1, 16, 17, 18, 19, 31, 33, 36 e 37 sono consultabili su
www.medibio.it → La Medicina Biologica
L’autore ringrazia gli editor dei siti internet da cui sono state tratte le im-
magini:
p. 25 = http://www.exibart.com/foto/34077.jpg
p. 26 = http://s3.amazonaws.com/indospectrum/golden-gate-park/cd018_drum_
bridge7.jpg
p. 28 (inserto centrale Tab. 2) = http://imageshack.us/photo/my-images/34/
girandola.jpg/
p. 30 (inserto centrale Tab. 4) = http://www.draxe.com/wp-content/uploads/2012/
11/Woman-with-Depression.jpg
p. 32 (inserto centrale Tab. 5) = http://2.bp.blogspot.com/-MM4_1J7ki0E/
TcKiWGUYv7I/AAAAAAAAAEg/V_JQrpWo_0Q/s1600/Child+Cough.jpg
Le Tabb. 2, 4 e 5 sono dell’Autore.
L’immagine di p. 25 è tratta dall’opera del pop artist
Maestro Concetto Pozzati, esposta in Bologna - Galleria de’Foscherari, 2004.
Riferimento bibliografico
MILANI L. – Overlapping terapeutico tra Medicina Tradi-
zionale e Medicina Non Convenzionale.
– Un compromesso possibile, un paradigma sostenibile.
La Med. Biol., 2014/1; 25-34.
autore
Prof. Leonello Milani
– Direttore Scientifico de La Medicina Biologica e di
Physiological Regulating Medicine
– Vice presidente A.I.O.T.
Via Palmanova, 71
I – 20132 Milano

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Trattamento omotossicologico del calazio
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Overlapping milani mb_2014

  • 1. LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 OVERLAPPING TERAPEUTICO TRA MEDICINA TRADIZIONALE E MEDICINA NON CONVENZIONALE – UN COMPROMESSO POSSIBILE, UN PARADIGMA SOSTENIBILE L. Milani 25 INTRODUZIONE Negli ultimi 30 anni la mortalità da avvelenamento farmaco- logico negli U.S. è aumentata del 300%. – Nel decennio 1999-2009 sono decedute per farmacopatia 304.087 persone (Rosseu et Al., 2013), impressionante nu- mero 6 volte superiore a quello dei soldati americani morti durante l’intervento militare U.S. in Indocina in un equiva- lente arco di tempo (1965-1975). Il riferimento “forte” consapevolizza ancor più drammatica- mente circa la diffusione grave e progressiva dell’epidemia da farmacopatia a livello mondiale. I decessi per farmacopa- tia sono dovuti – tra gli al- tri – ad ipersensibilità in- dividuale età-dipendente, come nel caso degli indi- vidui anziani/vecchi. – Nell’invecchiamento si verifica la diminuzione di ≈ il 20% della concentra- zione plasmatica di albu- mina; questa è considera- ta un fattore di rischio in- LECTURE dipendente di mortalità degli anziani. L’albumina serica rap- presenta un predittore di mortalità a lungo termine negli in- dividui non istituzionalizzati e di mortalità a breve termine in quelli istituzionalizzati (Sahyoun et Al., 1996). Ciò determina un aumento della quota libera di farmaci che si legano all’albumina e conseguente innalzamento del vo- lume di distribuzione. – I salicilati, la digossina, l’indometacina, il dicumarolo, la furosemide, le penicilline, tra i maggiori, tutti ad elevato le- game proteico, possono presentare un incremento dei loro effetti nell’ultra 65enne. I dosaggi/die considerati “normali” risultano, per alcuni farmaci, eccessivi negli anziani/vecchi e possono rappresentare un fattore di tossicità impor- tante e di mortalità. Una dose normale è – di fatto – una overdose nel- l’anziano/vecchio. – In letteratura medico- scientifica le segnalazioni
  • 2. 26 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 idonea, ottimizzando – così – gli effetti positivi e minimiz- zando gli effetti collaterali negativi, nella concezione umana ed umanizzante della Medicina centrata sulla Persona (Ro- berti di Sarsina et Al., 2012 a; 2012 b). LA MEDICINA INTEGRATA L’Institute of Medicine (IOM) statunitense, nel 2005, ha defi- nito la medicina alternativa-complementare come l’approc- cio non dominante alla medicina in una data cultura e in dato periodo storico. Tale definizione è stata adottata anche dalla Cochrane Col- laboration e da altri Enti governativi americani. – Nonostante l’acronimo CAM (Complementary and Alterna- tive Medicine) sia diventato lo standard (Ernst, 2002; Cassileth and Deng, 2004), esso – tuttavia – è ambiguo ed elusivo. Alcuni ricercatori preferiscono enfatizzare i differenti approcci delle diverse pratiche mediche (Rees and Weil, 2001), anche perché ciò che in un Paese è considerato CAM, in un altro è ritenuto medicina convenzionale (tradizionale in quel Paese). – In una realtà sempre più caratterizzata dalla interdiscipli- narietà, dalla valorizzazione delle diversità e degli approcci multicontestuali, dall’elogio della sostenibilità e dalla pro- mozione dei processi poco/no impattanti sull’uomo, sull’am- biente e sulla natura, il solo approccio “dominante” e l’atteg- giamento solistico della medicina tradizionale occidentale appaiono sempre meno adeguati ai tempi correnti ed alle ne- cessità contingenti dei malati. – Ritengo che allo stato attuale gli aggettivi “alternativa”, “complementare”, “non convenzionale” – che riflettevano strettamente i momenti socio-storici in cui vennero coniati, diffusi ed utilizzati – siano da sostituire con il termine “me- dicina integrata” o “medicina integrativa” anche perché – di fatto – il medico, nella prassi quotidiana, frequentemente integra ed arricchisce la tera- pia impostata prevalentemen- te sui farmaci di sintesi (pon- derali in senso farmacologico) con medicinali low dose o very low dose dinamizzati, o altri di origine biologica. ̈ Il Principio omeopatico del Simile è anche assunto in Far- macologia tradizionale che lo utilizza spesso interpretando- singole e le meta-analisi circa gli abusi e gli eccessi terapeu- tici riguardano tutte le malattie. – Ad esempio, la recentissima pubblicazione su Headache (Loder et Al., 2013) elenca una serie di abusi/eccessi terapeu- tici nel controllo della cefalea (eccessi di oppioidi, farmaci contenenti butalbital, caffeina, ormoni), oltre che di altri trat- tamenti e di esami strumentali “inutili” per il raggiungimento diagnostico (neuroimaging, TAC, etc.) per la patologia in og- getto. ETÀ → DIMINUZIONE DEL LEGAME PROTEICO → AU- MENTO DEGLI EFFETTI FARMACOLOGICI → TOSSICI- TÀ/MAGGIOR TOSSICITÀ. ̈ Negli ultimi anni un numero importante di professionisti della salute in tutto il mondo industrializzato ha avvertito la necessità di acquisire informazioni teoriche e formazioni pra- tiche per più adeguatamente fornire indicazioni terapeutiche di qualità su quali trattamenti primari, medicinali di accom- pagnamento e stili di vita siano efficaci ed opportuni per il ben-essere dei loro pazienti e poter ridurre i dosaggi ed i tem- pi di esposizione ai farmaci tradizionali, così ottenendo una virtuosa riduzione del rischio di effetti collaterali negativi, an- che importanti. Ciò garantisce – tra gli altri – miglior controllo dell’iter tera- peutico, maggior serenità nella prestazione professionale, mi- nor rischio di malpractice e relative conseguenze. Sempre più medici e pazienti si stanno responsabilizzando circa il fatto che la salute sia molto più della mera assenza di malattia, che l’acquisizione di un buono stato di salute non necessariamente consegue la sola soppressione di un quadro morboso e che l’iperspecializzazione in campo medico può inevitabilmente far perdere di vista la globalità di una con- sapevole strategia terapeutica (Snyderman and Weil, 2002). – Ovviamente, come in Relman (1988), già editor de The New England Jour- nal of Medicine, non esi- stono due o più “tipi” di medicina, due o più mo- dalità di pensare la e di agire nella medicina. Solo la professionalità e la sensibilità del singolo me- dico che padroneggi più modalità di intervento sul- lo stesso quadro morboso esibito dal singolo pazien- te consente l’opzione tera- peutica migliore e/o più
  • 3. 27 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 ne gli effetti come eventi avversi, indesiderati, paradossi. Inoltre, molte sostanze utilizzate in Medicina tradizionale possono provocare gli stessi sintomi che dovrebbero curare (Piterà, 2013). – Di converso, il Principio allopatico del Contrario è anche affermato in Farmacologia low dose che lo utilizza ampia- mente nelle diluizioni molto basse/basse. Scaturisce – così – spontaneamente – il concetto di overlap- ping terapeutico tra farmaci chimici in dosaggi farmacologici e farmaci biologici low dose dinamizzati. OVERLAPPING TERAPEUTICO Il termine inglese overlapping si traduce come “modalità di sovrapposizione, convergenza, intersezione, copertura par- ziale”. – L’overlapping terapeutico che – nelle finalità di questo ela- borato – indica l’uso combinato di farmaci chimici/sintetici con medicinali low dose omeopatizzati e nutraceutici è pos- sibile per tutte le classi farmacologiche, ma soprattutto per la terapia antibiotica*, antiflogistica, ansiolitica e mucolitica, tutte ampiamente diffuse. – Vengono qui considerate – a titolo esemplificativo – que- ste 4 categorie farmacologiche, fornendo al contempo le modalità di un efficace overlapping terapeutico con i me- dicinali naturali/biologici low dose e con i nutraceutici di regolazione. CHEMIO-ANTIBIOTICI La antibioticotossicità è uno dei problemi più impellenti e preoccupanti della tossicologia jatrogena (TAB. 1). – L’eccessivo uso ed abuso immotivato di antibiotici in chi- rurgia, medicina interna, geriatria e – soprattutto – in pediatria è dovuto – tra gli altri – alla difficoltà/impossibilità di formu- lare in tempi brevi una precisa diagnosi etiologica microbio- logica dell’infezione in atto, alla consuetudine, e/o ad un at- teggiamento precauzionale di difesa. “L’Italia è considerato il paese in Europa con un consumo di antibiotici eccessivo in età pediatrica” afferma il Dr. Giusep- pe Di Mauro durante i lavori del XXV Congresso Nazionale della SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, di cui è Presidente – Bari, 12-14 Settembre 2013. Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica, soprattutto a livello ambulatoriale: l’89% delle prescrizioni antibiotiche in età pediatrica viene realizzato dal pediatra (61%) e dal medico di famiglia (28%) e di queste, un terzo interessano bambini di età < 6 anni (42% nei bambini < 1 an- no; 66% in quelli di 1 anno; 65% 2-5 anni; 41% 6-11 anni; 33% 12-13 anni)**. NdA: * Con il termine antibiotico si definiscono sostanze prodotte da batteri o funghi in grado di inibire la crescita di altri microrganismi. Poiché attualmente molte molecole vengono prodotte per via sintetica o semisintetica, è preferibile utilizzare il termine chemio-antibiotico. ** Ossevatorio ARNO (2011). Dati relativi a 31 ASL. PENICILLINE MACROLIDI CEFALOSPORINE FLUOROCHINOLONI EFFETTI COLLATERALI CHEMIO-ANTIBIOTICI – FAMIGLIE – NAUSEA, GASTRALGIA, VOMITO, DIARREA – REAZIONI ALLERGICHE IMMEDIATE/RITARDATE – FEBBRE, ERUZIONI CUTANEE, SHOCK ANAFILATTICO – NAUSEA, VOMITO, DIARREA – REAZIONI ALLERGICHE CUTANEE, ANGIOEDEMA, ANAFILASSI (RARI) (AZITROMICINA) – GASTRITE (ERITROMICINA per os), FLEBITE (ERITROMICINA i.m.) – NAUSEA, DIARREA, CRAMPI GASTRICI – REAZIONI ALLERGICHE (RARE) – NAUSEA, VOMITO, DIARREA,CRAMPI ADDOMINALI – CEFALEA, VERTIGINI, CONFUSIONE MENTALE (RARI) – FOTOTOSSICITÀ (SPARFLOXACINA, LOMEFLOXACINA) TAB. 1 Sinopsi degli effetti collaterali di alcune Famiglie di chemio-antibiotici.
  • 4. 28 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 teriche e fungine per cui è irrinunciabile, perchè insostitui- bile. Vi è – piuttosto – da considerare un impiego “giudizioso” del- la terapia antibiotica, come nel titolo della Consensus Con- ference, svoltasi nell’ambito del XXV Congresso Nazionale SIPPS (vedi prima). L’overlapping terapeutico ottimale con i chemio-antibiotici è svolto da Galium-Heel® . – Galium-Heel® (in entrambe le formulazioni gocce e fiale so- no presenti le medesime diluizioni) è costituito da 14 unitari di origine vegetale, 5 chimico-minerale, 1 animale, 1 nosode. Quando si è nella necessità “vera” di prescrivere una terapia antibiotica, è assolutamente necessario considerare 3 possi- bili eventualità: 1) effetti indesiderati (TAB. 1); 2) antibiotico-resistenza acquisita (comparsa di ceppi che, nell’ambito di una specie microbica originariamente sensi- bile ad un chemioterapico, hanno perso la sensibilità verso concentrazioni del farmaco terapeuticamente raggiungibili in vivo); 3) alterazioni del microbiota umano***. ̈ La terapia antibiotica ha sancito definitivamente la sua as- soluta priorità ed indispensabilità nelle malattie infettive bat- SINCRONIZZAZIONE GEL-SOL DELLA MATRICE FLUIDIFICAZIONE DELLA MATRICE MICROFLOGOSI SUBCLINICA – EFFETTO SIMILE ATTENUATO AZIONE ANTI-INFIAMMATORIA AZIONE ANTI-DEGENERATIVA PYROGENIUM D6 ECHINACEA D5 APIS D12 GALIUM* D3 SEDUM D3 SEMPERVIVUM D4 AC. NITRICUM D6 ARGENTUM MET. D8 AURUM MET. D10 CALTHA D3 THUJA D3 HEDERA D4 – GALIUM-HEEL® – BETULA D2 THUJA D3 URTICA D3 CLEMATIS D4 ONONIS D4 SAPONARIA D4 URTICA D3 SEDUM D3 THUJA D3 CALTHA D3 JUNIPERUS D4 SAPONARIA D4 CLEMATIS D4 POLMONE RENE FLUIDIFICAZIONE TOSSINICA NELLA MATRICE AZIONE EMUNTORIALE DELLA MATRICE AZIONEEMUNTORIALE D’ORGANO AZIONEONE LE A *Con il termine GALIUM si indicano Galium aparine L. e Galium album MILLER, entrambi inclusi in D3 e stesse ana nella formulazione omotossicologica Galium-Heel® . ECH JUNIPERUS D4 SAPONARIARIA D4D4D4 CLEMATISIS D4D4D4D4D4D4D4D4D4D4 TAB. 2 Il pentagono di Galium-Heel® . – Questa rappresentazione grafica consente di visualizzare e di accorpare gli unitari costituenti Galium-Heel® in 5 Nuclei farmacologici distinti per la miglior comprensione delle singole attività biologiche (effetto simile-attenuato / effetto contrario) che ogni Nucleo esprime e del farmaco low dose in toto. – Grazie all’“esplosione” di Galium-Heel® , termini come sinergia, complementarietà e completezza acquisiscono il loro vero valore terapeutico. Si noti come alcuni unitari come Urtica D3, Thuja D3, Caltha D3 e Saponaria D4 svolgano azione multitarget, agendo sia sulla microflogosi subclinica sia sulle funzioni emuntoriali del Polmone e del Rene. – Le diluizioni dei singoli componenti Galium-Heel® sono le stesse nella formulazione gocce e fiale. Milani L., 2014 NdA: *** Il termine microbiota umano è più corretto di quello microbiota intestinale per descrivere fedelmente la natura simbiontica del microbiota.
  • 5. 29 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 Galium-Heel® è il medicinale composto low dose più efficace per il drenaggio di accompagnamento alle terapie antibiotiche. – Dall’analisi dell’attività biologica locale e sistemica dei 21 componenti Galium-Heel® (Milani, 2004) si evince che 7 (Ur- tica D3, Sedum D3, Thuja D3, Caltha D3, Juniperus D4, Sa- ponaria D4, Clematis D4) sono irritanti/rubefacenti/revulsivi cutanei/mucosi, il che implica l’induzione di microflogosi subclinica (effetto simile-attenuato). La microflogosi subclinica promossa dalle basse diluizioni D3, D4 di detti componenti mima senza evidenziare macro- scopicamente gli eventi che promuovono la flogosi e – così – la diluizione/dispersione/eliminazione delle tossine a livello della matrice extracellulare (fluor), il che razionalizza egre- giamente il ruolo drenante profondo di Galium-Heel® [neu- tralizzazione anche delle proteine non-sense (peptidi selvaggi di Felix), reliquati antigenici dell’azione batteriolitica e bat- terostatica dei diversi antibiotici]. Galium-Heel® sviluppa – inoltre – azione antinfiammatoria (Echinacea D5, Apis D12) ed attivazione degli emuntori pri- mari: – Polmone = Caltha D3, Thuja D3, Hedera D4; – Rene = Betula D2,Thuja D3, Urtica D3, Clematis D4, Ono- nis D4, Saponaria D4 (TAB. 2). In due celebri sperimentazioni, Apis mellifica omeopatizzata FANS – EFFETTI COLLATERALI – DISPEPSIA – NAUSEA – VOMITO – SANGUINAMENTO GASTRICO – EROSIONE DELLA MUCOSA GASTRICA PERFORAZIONE DELLO STOMACO – DANNO EPATICO (PARACETAMOLO) – ASMA, ALLERGIA (SALICILATI) – SINDROME DI REYE (ASA IN BAMBINI <13 ANNI DI ETÀ) – ORTICARIA, FOTOSENSIBILITÀ A – PRIMARI B – SECONDARI 1) IRRITAZIONE DELLA MUCOSA GASTRICA (INDIVIDUI SENSIBILI CON COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONALITÀ RENALE) – NEFROPATIA DA ANALGESICI [NEFRITE CRONICA, NECROSI DELLE PAPILLE RENALI] 2) EFFETTO SUL CIRCOLO RENALE 3) INIBIZIONE DELLA FUNZIONALITÀ PIASTRINICA 4) AUMENTO DELL’INCIDENZA DI EVENTI TROMBOTICI (FANS ANTI-COX 2) (inibizione della sintesi di PGI 2) TAB. 3 Effetti collaterali primari e secondari da uso/abuso di FANS. ha evidenziato inibizione della degranulazione dei basofili umani (Poitevin et Al., 1986; 1988), e – così – inibizione della liberazione di istamina. – Un discorso a parte merita il nosode isopatico Pyrogenium (D6 in Galium-Heel® ), unitario dalle molteplici virtù, conte- nente pirogeni esogeni low dose omeopatizzati per la terapia delle infezioni batteriche acute e croniche, soprattutto sup- purative. Pyrogenium riattiva la funzione connettivale, rego- larizza le caratteristiche organolettiche della matrice (Gel- Sol) e stimola il catabolismo delle tossine di impregnazione. Pyrogenium 7 CH ha evidenziato importante azione preven- tiva nelle infezioni post-operatorie (128 casi) (Valero, 1981). Galium-Heel® , grazie all’inclusione nella formulazione di Galium aparine D3, Galium album D3, Sedum acre D3, Sempervirum tectorum D4, Ac. nitricum D6, Argentum me- tallicum e Aurum metallicum, rispettivamente D8 e D10, promuove anche importante azione anti-degenerativa, spo- stando a Sn la Fase in cui la malattia infettiva è collocabile (vedi Tavola dell’evoluzione patologica o delle Sei Fasi o del- l’Omotossicologia), favorendo – così – la Fase di Secrezio- ne/Escrezione. – Si indica che nessuno degli unitari costituenti Galium-Heel® è incluso in Lymphomyosot® , così ben definendo e posizio- nando i 2 “grandi drenanti dell’Omotossicologia” come 2
  • 6. 30 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 SINDROME ANSIOSO-DEPRESSIVA ASTENIA NEUROPSICHICA VAGOTONIA IGNATIA D4 KALIUM BROMATUM D4 ZINCUM VALERIANICUM D4 INSONNIA AGITAZIONE PSICOMOTORIA SONN SEPIA D4 PSORINUM D12 – IGNATIA-HEEL® – VALE PSORINUM D1212 AC. PHOSPHORICUM D4 TAB. 4 L’esagono di Ignatia-Heel® . I 6 unitari componenti Ignatia-Heel® svolgono azione sulla Sindrome ansioso-depressiva e sulla sintomatologia satellite correlata. – Si noti come, tranne Psorinum (D12), gli altri 5 unitari sono espressi in bassa diluizione (D4). Milani L., 2014 unità terapeutiche molto distinte e non interscambiabili. – Galium-Heel® è il drenante mesenchimale del Sistema di Flusso e non trova in medicina tradizionale occidentale al- cuna controparte. • Durante tutto il corso della terapia antibiotica e per 15 gg dopo la sua sospensione: Galium-Heel® gocce, 10 x 3/die (preferibilmente h 9-15-21). Per inciso si segnalano i brillanti risultati ottenuti con Galium- Heel® nel miglioramento della qualità di vita in bambini asmatici (Supino and Rainone, 2008). In overlapping alla terapia antibiotica, oltre all’uso di Galium- Heel® gocce, è indicata la terapia probiotica con Proflora™. Proflora™ contiene 6 diversi ceppi probiotici + frutto-oligo- saccaridi a catena corta (FOSsc) microincapsulati. – La tecnologia della microincapsulazione consiste nel rive- stimento delle cellule batteriche probiotiche con una matrice alimentare di acidi grassi vegetali, il che permette – differen- temente dai batteri probiotici non incapsulati – di passare in- disturbate attraverso l’ambiente acido dello stomaco e gua- dagnare il tratto intestinale immodificate (Del Piano et Al., 2010). • Durante e per 21 gg dopo la sospensione della terapia an- tibiotica: Proflora™ 1 bustina/die a stomaco vuoto. Da quanto esposto, l’associazione di uno o più chemio- antibiotici + un efficace drenante profondo della matrice extracellulare (Galium-Heel® ) + l’uso di probiotici “intel- ligenti” (Proflora™) consente di affrontare – in perfetto overlapping terapeutico – le infezioni batteriche e di ri- solverle, senza lasciare reliquati, accorciando i tempi di convalescenza per una rapida ripresa ante quo.
  • 7. 31 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 FARMACI ANTIFLOGISTICI NON STEROIDEI-FANS I FANS, molto utilizzati soprattutto per il controllo dell’in- fiammazione nelle malattie acute osteo-artro-miofasciali e nelle riacutizzazioni delle forme croniche, sono generalmen- te efficaci/molto efficaci soprattutto in acuto/iperacuto, ma gravati da effetti collaterali imponenti, soprattutto nella pre- scrizione a lungo termine e nell’automedicazione (TAB. 3). I FANS presentano un’elevata capacità di legare le proteine plasmatiche per cui, ad alti dosaggi e negli individui predi- sposti/sensibili, possono produrre lesioni gastriche soprattutto per inibizione delle Prostaglandine. – L’inibizione non selettiva delle COX riduce la biosintesi dei mediatori dell’infiammazione, ma anche dei trombossani e delle prostacicline coinvolti in importanti funzioni fisiologiche. Gli inibitori selettivi della COX 2 (cicloossigenasi 2 = prosta- glandina-endoperossidosintasi 2) innescano un potenziale stato protrombotico, che può rivelarsi fatale in pazienti pre- disposti ad ischemia ed infarto del miocardio (vedi in Milani, 2005). Qualora il medico si trovi nella reale necessità di prescrivere i FANS (molte, efficaci e sicure – tuttavia – le diverse opzioni offerte dai medicinali low dose e dai Collagen MDs), l’over- lapping terapeutico ideale è rappresentato dall’integratore ali- mentare Colostro Noni. – Colostro Noni, relativamente alla sua associazione con i FANS: 1) preserva l’integrità istologica delle mucose degli organi ca- vi dell’Apparato digerente [indicazioni: gastroenteriti erosi- vo-ulcerose, IBDs (Inflammatory Bowel Diseases), IBSs (Irri- table Bowel Syndromes)]; 2) stimola il GALT (Gut Associated Lymphoyd Tissue); 3) favorisce l’eubiosi intestinale. Colostro Noni stimola il turnover cellulare nel modello in vitro ed è attivo nell’incrementare l’espressione genica della IL-8. – Entrambi gli aspetti sono fondamentali per l’instaurazione dei meccanismi di riparazione dei danni dell’epitelio intesti- nale (Cardani et Al., 2014). Per inciso si segnala il ruolo svolto da Colostro Noni nella te- rapia d’accompagnamento dell’asma bronchiale, come mol- to brillantemente evidenziato da Kaladze and Babak (2013). Il Noni (nome degli idiomi delle Isole Australi di Morinda ci- trifolia L., 1753), sintetizza, tra gli altri, i principi attivi pro-xe- ronina e xeronina che producono aumento della permeabilità delle membrane cellulari, soprattutto delle cellule del colon → miglior assorbimento (Heinicke, 1997; Nelson, 2006). ANSIOLITICI Sono soprattutto 2 le classi di ansiolitici cui è possibile affian- care con successo un trattamento low dose dinamizzato: 1) BENZODIAZEPINE 2) ANTIDEPRESSIVI. Le diverse Benzodiazepine (BZD) hanno emivita molto varia- bile: da 2 a 7 h, come nel caso del Triazolam, fino a > 48 h (Diazepam, Delorazepam) passando per le BZD con emivita < 24 h (Lorazepam) e tra 24 e 48 h (Bromazepam). Le BZD ad azione breve ed intermedia sono più efficaci in caso di insonnia; le BZD ad azione prolungata sono racco- mandate nei casi di ansia (Dikeos et Al., 2008). Il meccanismo d’azione comune è il potenziamento dell’ef- fetto del GABA – ac. gamma-amino-butirrico – neurotrasmet- titore inibitorio – producendo sedazione centrale ed effetto ipnotico. Pur diffusissime a livello clinico e per automedicazione, le BZD presentano importanti effetti collaterali, dei quali è mol- to ricca probante letteratura medico-scientifica, non qui ri- portata per brevità. – Tra gli effetti collaterali indesiderati delle BZD, i più fre- quenti: 1) Aumento dei tempi di reazione 2) Sonnolenza (aumento della frequenza di incidenti sul la- voro e di incidenti di guida di automezzi) 3) Dipendenza fisica e psichica 4) Effetti teratogeni sul feto (vietato l’uso in gravidanza); ma anche: 5) Effetti paradosso (impulsività, irritabilità, aggressività) 6) Effetti cognitivi (amnesia, soprattutto visuo-spaziale) 7) Tolleranza, dipendenza 8) Overdose. Negli anziani i benefici da assunzione delle BZD sono mini- mi ed i rischi massimi (Bain, 2006;Tariq and Pulisetty, 2008). Il medicinale low dose composto Ignatia-Heel® è indicato nel sollievo temporaneo dei sintomi da stress, tra cui agitazione, insonnia, tensione nervosa e stress dovuti a sindrome preme- struale e a menopausa (1 cps sublinguale x 3/die), oltre che negli stati di agitazione infantile. In un personale studio – a cui rimando – effettuato su 12 Ma- terie Mediche Omeopatiche, ho estrapolato le 3 Golden Key- Notes dell’effetto psico-mentale di Ignatia: ansia/depressione; ipersensibilità/suscettibilità; carattere al- ternante/ciclotimia (Milani, 2009). Ignatia-Heel® è un medicinale low dose a spiccata azione anti ansia/depressione (Ignatia D4, Psorinum D12) e sintomato- logia correlata come insonnia ed agitazione psico-motoria (Zincum val. D4, Kalium brom. D4) ed astenia neuro-psichi- ca (Sepia D4, Ac. phosphoricum D4) (TAB. 4). Ignatia D4, inoltre, risolve la tensione muscolare e la contrat-
  • 8. 32 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 tura [inversione ormetica dell’effetto contratturante della stricnina (Ignatia = Strychnos Ignatii BERG.)], caratteristiche delle condizioni ansioso/depressive e dei sintomi a genesi or- to-simpatica correlati (somatizzazioni). In uno studio su 248 pz van Den Meerschaut and Sünder (2012) dimostrano che Ignatia-Heel® (136 pz) non è inferiore al Lorazepam (es. Tavor) nei disturbi nervosi minori (cefalea, palpitazioni cardiache, affaticamento mentale, disturbi del sonno, irrequietezza, mancanza di concentrazione, etc.) e che la tollerabilità, per tutta la durata del trial, è eccellente in un numero di pazienti significativamente superiore rispetto a quello trattato con Lorazepam, senza l’occorrenza di alcun effetto collaterale. Wasilewski (2004) ha sottolineato la cruciale presenza di Ignatia in alcuni farmaci omotossicologici per il controllo sintomatologico delle patologie della sfera psichica e psico- somatica nell’anziano (es. Selenium comp. N fiale – Ignatia D8; Barijodeel® cps – Ignatia D6; Ypsiloheel® cps – Ignatia D4). – Caratteristico rimedio nervino centrale e periferico (Milani, 2009), Ignatia è il medicinale low dose principe della perso- nalità emotiva/apprensiva in cui si alternano ansia e depres- sione (instabilità dell’umore e psichica). In Ignatia-Heel® , Ignatia D4 modula anche l’ipereccitabilità delle fibre nervose sensitive ed è attivo sulle somatizzazioni, effetto – questo – rinforzato dalla presenza di Kalium broma- tum D4 e di Zincum valerianicum D4, oltre che di Sepia D4 (sindrome vagotonica). La presenza in Ignatia-Heel® di Ac. phosphoricum D4 garan- tisce il sostegno del metabolismo neuronale negli stati di esaurimento psico-nervoso. MUCOLITICI Il meccanismo d’azione dei mucolitici e dei mucoregolatori è determinato soprattutto dalla presenza di N-acetil-L-ci- steina. Questa depolimerizza i complessi mucoproteici che produ- cono viscosità/iperviscosità dell’escreato. L’effetto terapeutico dei mucolitici consiste nella modificazione quali-quantitativa delle secrezioni rino-tracheo-bronchiali, nella stimolazione delle ghiandole mucosecernenti, nell’azione sulla motilità ci- liare, nell’azione tensioattiva e detergente bronchiale. – Altri mucolitici contengono ambroxolo, bromexina, car- bocisteina, domiodolo, erdosteina, guaimesal, letosteina e sobrerolo. I mucolitici non si dovrebbero prescrivere ai bambini di età < 2 anni di età, come chiaramente indicato dalla Società Ita- FLUIDIFICAZIONE DEL SECRETO BRONCHIALE ESPETTORAZIONE SPASMOLISI LARINGO-BRONCHIALE – OMEOTOX® – PLANTAGO D1 ALTHAEA D1 THYMUS D1 CETRARIA D4 TARTARUS S. D8 CETRARIA D4 RTARUS S. D8 THYMUS D1 DROSERA D1 STICTA D4 BRYONIA D6 TARTARUS S. D8 COCCUS C. D6 ECHINACEA D1 CETRARIA D4 BRYONIA D6 DROSERA D1 THYMUS D1 CUPRUM AC. D8 TOSSE PRODUTTIVA TOSSE SECCA AZIONE ANTIFLOGISTICA VIE AEREE SUPERIORI E MEDIE TAB. 5 Il quadrato di Omeotox® . Gli 11 unitari componenti Omeotox® , di cui 7 in diluizione molto bassa (5 in D1) e bassa (2 in D4), tutti ad effetto simile alle rispettive T.M., operano in sinergia e complementarietà sul sintomo tosse (azione primaria), sulla mucolisi ed espettorazione (azioni secondarie), oltre che sull’infiammazione delle Vie aeree superiori e medie. Milani L., 2014
  • 9. 33 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 liana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) in linea con la direttiva dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Euphorbium comp. s spray nasale è un’efficace alternativa o overlapping terapeutico ai mucolitici di sintesi, attivo sulla componente catarrale, infiammatoria, infettiva e ristrutturante la mucosa nasale grazie a Euphorbium D4: azione antiflogi- stica, in particolare sul fluor; Pulsatilla D2: azione antiflogi- stica, efficace sulle secrezioni dense, rafforzata dalla presen- za di Luffa operculata D2, di Mercurius bijodatus D8, di Ar- gentum nitricum D10 e di Hepar sulfuris D10. – La compresenza di Mucosa nasalis suis D8 a specifico ef- fetto trofico e di Sinusitis nosode D13 ad azione frenante l’e- voluzione della rinite in sinusite fanno di Euphorbium comp. s uno dei grandi policresti dell’Omotossicologia. Sperimentalmente Euphorbium comp. s ha evidenziato: – Modulazione della sintesi di citosina nei leucociti umani (Schmolz and Metelmann, 1998) – Marcata azione antivirale (Metelmann and Glatthar-Saal- müller, 2000; Glatthar-Saalmüller and Fallier-Becker, 2001), soprattutto sui virus delle alte vie respiratorie (Glatthar-Saal- müller et Al., 2002). – Stimolazione del Sistema immunitario (Schmolz and Wei- ser, 2002). Ulteriore azione di fluidificazione dei secreti bronchiali è ga- rantita da Thymus vulgaris D1 e Althaea officinalis D1, pre- senti in Omeotox® (TAB. 5). – In Omeotox® sono anche inclusiTartarus stibiatus D8 e Coc- cus cacti D6 efficaci sulla tosse produttiva; Drosera rotundi- folia D1, Sticta pulmonaria D4 eThymus vulgaris D1 (già pri- ma menzionato) attivi sulla tosse secca, oltre ad altri unitari efficaci sull’espettorazione, ad azione emolliente e sedativa. In Omeotox® la triade Echinacea D1 – Thymus D1 – Cetraria D4 è influente anche sulla componente settica. CONCLUSIONI In Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel fino dalla sua prima edizione tedesca, nell’Indice Farmacologico, la descrizione dei preparati omotossicologici è arricchita da osservazioni cliniche che prevedono, in ordine di presenta- zione nella formulazione, le indicazioni prevalenti dei sin- goli unitari costituenti (Key notes estese). Dette indicazioni razionalizzano l’inclusione di ogni singolo unitario in ogni formulazione complessa. Tuttavia solo l’accorpamento degli unitari in Nuclei terapeu- tici distinti e l’approntamento dell’”esploso” di ogni medi- cinale low dose complesso (vedi esempi in Milani, 2013 ed in questo elaborato) consente di valorizzare appieno le virtù terapeutiche, verificate nella prassi quotidiana da decine di migliaia di medici in più decenni, di ogni singolo medicinale omotossicologico, che è – così – un’unità terapeutica spe- cifica e definita, facilmente fruibile a prescindere (ma non sempre prescindibile) dal corpus teorico indicato dal Dr. Reckeweg e suoi Collaboratori. Tale facilità e prontezza d’uso non necessitano di reperto- rizzazione, inquadramento costituzionale e/o biotipologico, classificazione gerarchica dei sintomi, cosiddette prima e se- conda prescrizione e necessità di dover scegliere il grado di diluizione di ogni singolo unitario. L’abbondanza e la qualità di sperimentazione di base e cli- nica sulle low dose medicines vs placebo o vs farmaco con- venzionale corrispondente di riferimento, la pubblicazione dei risultati sperimentali anche su ≈ 40 riviste internazionali indicizzate non omeopatiche (in AutoriVari, 2012), perfetta- mente inseribili nella Evidence Based Medicine, e l’analisi delle Sistematic Reviews (Linde et Al.,1997; Mathie et Al., 2013) sono ulteriore garanzia di efficacia e di sicurezza. I medicinali omotossicologici multitarget controllano la sintomatologia primaria, quella satellite ma anche – per al- cuni – il trofismo ed il metabolismo dell’organo/Tessuto malato, attività – queste ultime – difficilmente presenti nei farmaci chimici di sintesi monotarget, che sono gravati – spes- so – quando efficaci/molto efficaci – da effetti collaterali, an- che imponenti, tanto da determinarne – a volte – la sostitu- zione o la sospensione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha emanato le tanto attese nuove Linee Guida sulle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali (WHO Traditional Medicine Strategy 2014- 2023) (www.who.int) che aiuterà i politici ed i leader sanitari a sviluppare soluzioni che contribuiscano ad una visione al- largata del concetto di salute e per aumentare l’autonomia del paziente. – Le nuove Linee Guida si prefiggono due obiettivi: 1) sostenere gli Stati membri a sfruttare il contributo delle Me- dicine Tradizionali (MT) e Non Convenzionali (MNC) per la salute, il benessere e la Medicina centrata sulla Persona; 2) promuovere l‘uso sicuro ed efficace delle MT e MNC at- traverso la regolarizzazione dei medicinali e delle competen- ze professionali (fonte: FNOMCeO, 2013). ̈ L’overlapping terapeutico – utile e razionale compromesso tra MedicinaTradizionale e Omeopatia/Omotossicologia/Me- dicina Fisiologica e Nutraceutica di Regolazione – è e sarà un must per il medico del Terzo Millennio, per il medico at- tento non solo alla salute, ma anche al ben-essere ed alla qualità di vita del proprio paziente, che – a propria volta – sempre più richiede un trattamento efficace, sicuro ed umano.
  • 10. 34 LA MEDICINA BIOLOGICA GENNAIO - MARZO 2014 L’overlapping terapeutico tra Medicina Tradizionale ed Omeopatia/Omotossicologia/Medicina Fisiologica e Nutra- ceutica di Regolazione esprime bene questi valori attraverso un compromesso possibile grazie ad un paradigma sosteni- bile. í Bibliografia 1. Autori Vari – International Advisory Committee. Omeopatia-Omotossicologia. Le prove scientifiche. VI ed. riveduta ed aggiornata. Guna Ed., 2012. 2. Bain K.T. – Management of chronic insomnia in elderly persons. Am J Geriatr Pharmacoter 4(2): 168-192; 2006. 3. Cardani D. et Al. – Colostro Noni administration effects on epithelial cells turn-over, inflammatory events and intestinal junctional systems manage- ment. In corso di pubblicazione; 2014. 4. Cassileth B.R., Deng G. – Complementary and alternative therapies for can- cer. The Oncologist, 9 (1):80-89; 2004. 5. Del Piano M. et Al. – Evaluation of the intestinal colonization by microencap- sulated probiotic bacteria in comparison with the same uncoated strains. J Clin Gastroenterol. Vol 44, Supp. 1. September 2010. 6. Dikeos D.G. et Al. – Benzodiazepines: effects on sleep. In Pandi-Perumal S.R. et Al. – Sleep disorders: diagnosis and therapeutics. Informa Health- care. Pp 220-2; 2008. 7. Ernst E. – Interview with Edgar Ernst, editor of the Desktop Guide to Com- plementary and Alternative Medicine. Elservier Science, 2002. 8. Glatthar-Saalmüller B. et Al. – Euphorbium comp. s.: inibizione dei virus delle alte vie respiratorie (titolo tradotto). Biologische Medizin, 2002, 4: 194-5. 9. Glatthar-Saalmüller B., Fallier-Becker P. – FKKN, 2001, 4: 207-212. 10. Heinicke R.M. – The pharmacolocally active ingredients of Noni. Ed. Natu- re’s Field; 1997. 11. Linde K. et Al. – Are the clinical effects of homeopathy placebo effects? A meta-analysis of placebo-controlled trials. 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Schmolz M., Metelmann H. – Modulazione della sintesi di citosina nei leu- cociti umani da parte dei singoli componenti di Euphorbium comp. s (titolo tradotto). Biologische Medizin, 1998, 4: 155-158. 31. Schmolz M., Weiser M. – Azione di Euphorbium comp. s. sul Sistema im- munitario umano. La Med. Biol., 2002/2; 47-50. 32. Snyderman R., Weil T. – Integrative medicine: bringing medicine back to its roots. Duke University Medical Center. Durham, NC 27710; 2002. 33. Supino C., Rainone M. – Miglioramento della qualità della vita (QDV) in bam- bini asmatici con Galium-Heel® . Studio clinico osservazionale. La Med. Biol., 2008/2; 5-10. 34. Tariq S.H., Pulisetty S. – Pharmacotherapy for insomnia. Clin Geriatr Med 24(1): 93-105; 2008. 35. Valero E. – Studio sull’azione preventiva di Pyrogenium 7CH sulle infezioni post-operatorie (128 casi) (titolo tradotto). Università di Grenoble, Facoltà di Medicina. Tesi di Laurea; 1981. 36. van Den Meerschaut L., Sünder A. – Ignatia-Heel® . Alternativa al Lorazepam nei disturbi nervosi minori. La Med. Biol., 2012/3; 3-12. 37. Wasilewski B.W. – Terapia omotossicologica delle patologie psicologiche e psicosomatiche dell’anziano. La Med. Biol., 2004/4; 33-39. Sono stati – inoltre – consultati: – SIPPS – Pediatria preventiva & sociale – Consensus Conference – Impiego giudizioso della terapia antibiotica nelle infezioni delle vie aeree in età pe- diatrica. Suppl. al n°3 - Anno VIII; 2013. – Ordinatio Antihomotoxica et Materia Medica -Heel – 21° ed., Heel, 2013. – AA.VV. – Terapie d’avanguardia. Compendium. Nuova Ipsa Editore; 2013. Le voci bibliografiche 1, 16, 17, 18, 19, 31, 33, 36 e 37 sono consultabili su www.medibio.it → La Medicina Biologica L’autore ringrazia gli editor dei siti internet da cui sono state tratte le im- magini: p. 25 = http://www.exibart.com/foto/34077.jpg p. 26 = http://s3.amazonaws.com/indospectrum/golden-gate-park/cd018_drum_ bridge7.jpg p. 28 (inserto centrale Tab. 2) = http://imageshack.us/photo/my-images/34/ girandola.jpg/ p. 30 (inserto centrale Tab. 4) = http://www.draxe.com/wp-content/uploads/2012/ 11/Woman-with-Depression.jpg p. 32 (inserto centrale Tab. 5) = http://2.bp.blogspot.com/-MM4_1J7ki0E/ TcKiWGUYv7I/AAAAAAAAAEg/V_JQrpWo_0Q/s1600/Child+Cough.jpg Le Tabb. 2, 4 e 5 sono dell’Autore. L’immagine di p. 25 è tratta dall’opera del pop artist Maestro Concetto Pozzati, esposta in Bologna - Galleria de’Foscherari, 2004. Riferimento bibliografico MILANI L. – Overlapping terapeutico tra Medicina Tradi- zionale e Medicina Non Convenzionale. – Un compromesso possibile, un paradigma sostenibile. La Med. Biol., 2014/1; 25-34. autore Prof. Leonello Milani – Direttore Scientifico de La Medicina Biologica e di Physiological Regulating Medicine – Vice presidente A.I.O.T. Via Palmanova, 71 I – 20132 Milano