1. I PARCHI CULTURALI E DELLA
MEMORIA LETTERARIA COME
PRODOTTO TURISTICO
Stefano Landi
Sala Consiliare di Sambiase, 13 luglio 2011
S L&A turismo e territorio
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2. I parchi letterari: un prodotto connotato da un
elevato valore identitario
I “Parchi Letterari” simboleggiano un aspetto dell’identità
territoriale, quello della narrazione che essa ispira e che ne
viene fatta, e materializzano l’intreccio tra realtà e racconto,
tra concretezza ed evocazione, tra prestazione ed emozione.
La creazione e l’attività dei “Parchi Letterari”, in termini di
mercato, consente infatti di concretizzare in fattori di
attrazione ( pull factors ) quelli che sono già potenziali
fattori di spinta ( pus h factors ) presso i consumatori, e che
sono rappresentati dalla loro conoscenza letteraria, e dalla
curiosità ed attrazione per i luoghi dell’ispirazione e della
“locat ion” delle opere.
3. I parchi letterari: un prodotto connotato da un
elevato valore identitario
I “Parchi Letterari”, che nascono già molto forti quanto a
“valori”, sono quindi se possibile ancora più forti quanto a
“marca”: tramite l’esperienza letteraria del pubblico, infatti, si
ritrovano dotati di un patrimonio di notorietà (awareness) e
di positiva attitudine (good wil) la cui costruzione
l
“artificiale”, qualora possibile, costerebbe investimenti di tutto
rilievo, e comporterebbe tempi non brevi.
4. Il parco letterario come prodotto turistico culturale
Il Parco Letterario è uno spazio mentale prima ancora che
fisico con conseguenti implicazioni in termini di capacità
evocativa e impatto comunicativo.
Il Parco Letterario rappresenta per i “tecnici” del turismo un
prodotto (o meglio una gamma di prodotti), perché il
desiderio di cultura (in senso lato, come pluralismo di
espressione) può costituire la motivazione principale di
viaggio o comunque può “arricchire” il viaggio intrapreso per
altri motivi.
5. Il parco letterario come contenitore di prodotti
Il Parco Letterario è molto di più di un singolo prodotto
turistico, è il “luogo” adatto a fare da “palcoscenico” e da
“vetrina” ad una serie di eventi e di prodotti (anche legati ad
altre motivazioni di viaggio, altri turismi) integrabili e
rafforzabili con il prodotto culturale.
6. Il parco letterario come valore
E’ una Marca in grado di evocare valori positivi, in quanto ha
il potere di generare un transfert semantico trasmettendo gli
attributi della cultura a ciò che del marchio si fregia; solo
per citarne alcuni: qualità delle proposte, rilevanza sociale,
emozioni condivise, …
Questo potere “catartico” rappresenta un plus spendibile sul
mercato (può essere sfruttato nelle campagne di immagine
aziendale) .
7. La domanda attuale e potenziale: il turismo
culturale
Il patrimonio artistico e culturale da sempre
rappresenta una delle principali motivazioni di
viaggio, in particolare è il motivo principale di scelta del
nostro Paese per i turisti provenienti dall’estero.
La presenza di attrattori rari quando non unici può
rappresentare un motivo di vacanza, a fronte di una capacità
organizzativa che renda la visita una esperienza memorabile, per
nicchie di mercato molto specializzate.
8. Il passaggio dalla cultura alle culture
All’interno del grande contenitore “cultura” è possibile individuare
tante motivazioni per “diverse” vacanze. Infatti la nostra epoca
(definita anche come Post-Moderno) è dominata dal passaggio
dalla “cultura” intesa come unità monolitica del sapere alle
“culture” espressione di valori diversi e compresenti.
Inoltre anche la domanda di turismo culturale “tradizionale” non
è omogenea, ma varia a seconda dell’intensità della motivazione
“cultura”.
“
9. I tanti target del turista culturale
Turisti culturali “ altamente motivati” , il cui motivo
principale del viaggio è vedere un monumento, un museo,
partecipare ad un evento culturale
Turisti “ in parte motivati” dalla cultura , per cui visitare
una città d’arte è anche l’occasione per fare una gita, rivedere
amici e parenti, fare shopping
Turisti per i quali la cultura è una “ motivazione
aggiuntiva” non è l’obiettivo del viaggio, ma una opportunità
in più
Turisti “ culturali casuali” , per i quali la visita non è
pianificata ma accidentale.
10. La domanda attuale e potenziale: alla scoperta dei
centri minori
La domanda turistica oltre che estremamente differenziata, è
anche alla ricerca di aspetti tipici e unici. Il turismo si dimostra
abbastanza maturo per apprezzare non solo le grandi città ma
anche le medie e le piccole.
Una tendenza che si va consolidando negli anni è quindi il
progressivo orientamento della domanda nazionale
verso le destinazioni “ minori” .
Il movimento verso città d’arte e luoghi d’arte minori è stimolato
anche da alcuni andamenti generali del mercato turistico:
viaggi più frequenti e più brevi
viaggi in località anche di prossimità
11. La domanda attuale e potenziale: gli eventi
Il “consumo culturale” è influenzato dalla comunicazione e dai
media: la cultura più “mediatizzata” è anche quella più venduta.
E gli eventi, tra i prodotti culturali sono quelli che
presentano maggiori criteri di notiziabilità: sono
eccezionali ( Vs ordinario) , unici o rari, implicano
sponsor eccellenti, coinvolgono grossi numeri…
Gli eventi rappresentano quindi una potente cassa di risonanza.