SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 30
1
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
2
S.o.S. La RedazioneS.o.S. La Redazione
Eva Voltarel e Ylenia Niceforo (1A)
Whe raga! Siamo proprio noi, gli S.o.S.
Straordinari Originali Studenti, i giornalisti
della redazione di SN@CK NEWS.	
  Le ragazze sono
le magnifiche sei, mentre i ragazzi sono i magnifici
cinque e insieme formiamo i fantastici undici. Visto
a cosa serve la matematica!? Ma per non far torto
ai proff. di italiano, in rima ci presentiamo!	
  
LE MAGNIFICHE 6 - La rompiscatole Pozzobon
Beatrice è un'adorabile sognatrice; la sua amica
Mattiuzzo Tabita di sondaggi è una gran patita; la
silenziosa Bettamin Alice ha lo sguardo da ispirata
scrittrice; Niceforo Ylenia è solare e le piace
fantasticare; Voltarel Eva, la creativa, è sempre
molto esplosiva; Atzeni Giada, per ben finire, non
fa la diva ma è una super sportiva.	
  
I MAGNIFICI 5 - Quel simpaticone di Pillon
Simone è un secchione furbacchione; Mattia
Bianchin è un gran compagnone e fa cin-cin; quel
chiacchierone di Matteo Quinto, scrive barzellette e
non si dà mai per vinto; Cristopher Villanova, zitto
zitto, sulla tastiera batte convinto; e con i suoi
disegni Barzi Mattia ci fa volare con la fantasia.
Che scelta difficile!Che scelta difficile!
di Simone Pillon (1A) e Mattia Bianchin (1B)
Quest’anno noi del
laboratorio di Giornalismo
abbiamo dovuto
affrontare una dura
scelta: che titolo dare al
nostro giornalino?
Fin dall’inizio del laboratorio, avevamo cominciato
a proporne alcuni ma, dopo l’idea di coinvolgere
tutta la scuola in questa ricerca, la scelta è
diventata più facile. Dopo un’attenta riflessione,
ascoltando il parere di compagni e amici, abbiamo
scelto: SN@CK NEWS # mordi la notizia, perché
richiama il fatto che è un giornalino di facile
lettura, veloce come uno snack e da leggere nei
momenti di pausa come la ricreazione.
Ecco a voi gli altri titoli proposti:
Mega mini forte! - School news - Mini maxi
Il registratore sotto il banco - Le news dei ragazzi
I pettegolezzi della scuola - Don Milani times
Notizie nello zaino - La venticinquesima ora
Voci di corridoio - Noi e voi protagonisti
Fuori classe - Articoli spaziali - Fuori orbita
L’Imprevisto - La seconda ricreazione - Raga news
I love Don Milani - Tutti fuori - Tempera notizie
Volanotizie - L’astuccio chiacchierone - Fiol news
La mosca nell’astuccio - La penna magica
Un panino di notizie - La scatola dei gessi
Ragazzi tra le nuvole - Come un libro aperto
La scuola sull’albero - Nevicano news – 366° giorno
Bianchetto rosso - Voci dal salone - Whe! ragazzi!
Vortice di notizie - Guardandoci dentro
Ragazzi alla riscossa - Appiccica notizie
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
3
Cinquant’anni e…Cinquant’anni e…
non linon li dimostradimostra
di Edoardo Mazzonetto e Diego Pozzobon (1A)
Noi studenti del laboratorio di storia del professor
Alberto Carniel stiamo preparando la mostra per il
50° anniversario della nostra scuola, fondata nel
1962. Cerchiamo e organizziamo documenti storici
che ricordino tutti i 50 fantastici anni di questa
scuola media. Il laboratorio consiste nel creare
cartelloni, grafici, tabelle e nel raccogliere
materiale storico della scuola, il quale verrà
esposto alla fine della scuola. Nei cartelloni
vengono inserite poi le foto con le didascalie.
Ogni giovedì a gruppi di tre persone creiamo
nuovi cartelloni e, spulciando fra le tantissime foto
che abbiamo, scegliamo quelle che evidenziano al
meglio i laboratori fatti negli anni, a partire dal
laboratorio fotografico fino ad arrivare a quello di
robotica.
Siamo inoltre andati a rovistare negli archivi della
scuola per scoprire nei vari anni come sono
cambiate le classi, sia nella composizione che nei
numeri. Durante queste esplorazioni, ogni tanto
giochiamo di nascosto ad appenderci delle lunghe
strisce di carta come coda e questo, anche se
dura poco, ci diverte molto. Puntiamo ad
aumentare il materiale in nostro possesso anche
con testimonianze, vecchio materiale scolastico e
pagelle degli anni passati. Ci auguriamo di
vedervi tutti alla presentazione della mostra e che
anche voi ne rimaniate entusiasti come questa
stupenda avventura ha incuriosito ed
entusiasmato noi.
Pagella d’epoca
LO SAPEVATE CHE…
 Il minor numero di classi nella
nostra scuola è stato di sole 2
nel 1962-63;
 il maggior numero di classi è
stato invece di 16 nel 1984-85;
 il nostro record di Presidi
fino ad oggi è di 14.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
4
Union Dream, stareUnion Dream, stare
insieme con fantasiainsieme con fantasia
di Eva Voltarel e Ylenia Niceforo, dal blog (1A)
Prima o poi, ognuno di noi nella propria vita dovrà
imparare a collaborare per creare un mondo
migliore, perché siamo noi ragazzi a decidere
come sarà il futuro.
Per questo, noi della classe 1^A abbiamo
imparato le fondamentali regole per poter formare
una cooperativa nella nostra scuola, grazie al
Progetto Itaca con l'educatrice Cecilia Zuppini.
Ma cos’è una cooperativa? È una libera
associazione di cittadini, i quali si propongono di
esercitare solidalmente determinate attività
economiche senza fini di lucro.
Noi ragazzi, per capirlo meglio, a scuola abbiamo
fatto giochi e riflessioni, che abbiamo raccolto in
un blog di classe con le nostre foto e commenti.
Nel primo incontro, abbiamo conosciuto Cecilia e
abbiamo fatto un gioco molto coinvolgente; lo
scopo del gioco era cercare di collaborare senza
usare le parole e... ci siamo riusciti!
Giochi cooperativi nella classe 1^A
Nel secondo incontro abbiamo giocato al
“Cooperquiz”, un modo divertente per ripassare
insieme i principi su cui si fonda una cooperativa.
Nel terzo e nel quarto incontro abbiamo disegnato e
ritagliato delle mani di carta per fare il nostro patto
e abbiamo scelto l'oggetto sociale della nostra
cooperativa, cioè le attività che vogliamo realizzare
per creare collaborazione tra noi studenti,
insegnanti e genitori. Come prima cosa stiamo
creando un Giornalino dei Ragazzi.
Nel quinto abbiamo analizzato lo statuto ed esposto
a voce i vari articoli.
I soci fondatori al Meeting delle coop. scolastiche
Nel frattempo abbiamo anche partecipato anche al
Meeting provinciale delle cooperative scolastiche,
che ci ha fatto scoprire le attività delle altre scuole
medie e superiori. Insieme a noi c'erano i compagni
del Laboratorio di Giornalismo, la prof.ssa Reginato
e la prof.ssa Elena Strada con i rappresentanti dei
Laboratori di Teatro, Video-editing e Tessitura.
Infine, abbiamo avuto un incontro con un
dipendente del Centro Marca Banca che finanzia
questo progetto per le scuole. Il signor Bozzolan ci
ha spiegato come si concretizzano i valori del
credito cooperativo anche attraverso la beneficenza
e l'aiuto ad associazioni sportive, scuole, parrocchie
e associazioni.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
5
L’unione fa la forza!L’unione fa la forza!
di Eva Voltarel e Ylenia Niceforo (1A)
Così, incontro dopo incontro, abbiamo imparato
sempre più cose e adesso siamo a un passo dal
fondare una nostra cooperativa. Infatti, abbiamo
già eletto le nostre varie cariche sociali
(presidente, vicepresidente, consiglieri) e proprio
lo stesso giorno in cui il parlamento italiano stava
eleggendo il nostro presidente della Repubblica.
Dopo di che è arrivato il momento di scegliere il
nome: abbiamo cercato un titolo che esprimesse
questi concetti: Fantasia, Creatività, Allegria,
Amicizia, Unione, Aiuto, Andare d'accordo,
Collaborare, Tante individualità, Tante idee,
Tante attività.
E quale nome migliore di:
UNION DREAM per
esprimerle?! Dall'inglese:
sognando di essere uniti.
E come logo abbiamo
scelto un arcobaleno di
stelle.
Il prossimo 25 maggio festeggeremo la
fondazione della nostra cooperativa e speriamo
che tutti voi studenti vogliate diventare soci e
partecipare da protagonisti alla vita della nostra
bellissima scuola.
Mitica classe 1^A, fondatrice di UNION DREAM
I commentiI commenti
dal blog della classe 1^A
Ecco alcuni commenti dei nostri compagni
sull'esperienza, postati sul nostro blog di classe.
Simone: questa attività mi ha fatto riflettere su
quanto sia importante collaborare e mi è servito
per riconoscere che chiunque può avere un
proprio ruolo nella scuola.
Ylenia: i vari giochi ci hanno dimostrato che se
vogliamo ottenere qualcosa possiamo riuscirci.
Diego: E' un ottimo sistema quello di essere divisi
in gruppi ed ad ogni gruppo venga assegnato un
argomento diverso dello statuto dell'ACS, così lo
impariamo meglio e possiamo farlo imparare agli
altri. E penso che alcune regole credo che
possano essere adoperate nella vita quotidiana.
Federica: quando mi è stata proposta l'idea di
fondare con tutti voi questa associazione ero
felice e sapevo che sarebbe stata un successo,
perché forte è il nostro spirito di squadra.
Lara: come socio fondatore di questa cooperativa
sono entusiasta di aver eseguito un lungo
percorso per poi arrivare ad avere una nostra
cooperativa. Io darò il meglio di me e cercherò di
aiutare in qualsiasi modo sia necessario.
Diventa anche tu socio di
UNION DREAM:
potrai partecipare alle
assemblee studentesche
e dire la tua!
Quota associativa: 1 euro
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
6
Cari adulti vi scrivoCari adulti vi scrivo
di Denise Cracco (2D)
Carissimi adulti, professori e genitori,
vi voglio parlare della difficoltà che abbiamo noi
ragazzi a svolgere tutte le nostre attività come la
scuola, lo sport e il catechismo, oltretutto con la
pretesa che dobbiamo svolgerle al meglio. In
poche parole: siamo troppo impegnati. E il poco
tempo che ci rimane, pretendete pure che
leggiamo libri.
La domenica è l’unico giorno libero che abbiamo,
ma perché lo sia veramente dobbiamo fare gli
straordinari durante la settimana per prenderci
avanti con i compiti.
Dovete capire che abbiamo bisogno di più tempo
libero per rilassarci e guardare la televisione.
Lo so che tutto questo impegno è giusto e serve
per il nostro futuro ma, se qualche volta
prendiamo un sei invece dell’otto, almeno provate
a capire che non finisce il mondo.
Cordiali saluti da Denise
Stress da studioStress da studio
di Lisa Zuliani (2D)
Cari amici, oggi ormai, per tutti noi, lo studio è
diventato uno stress quotidiano soprattutto
quando bisogna studiare per prepararsi ad una
verifica e per questo penso che tutti cerchino un
modo per combatterlo o almeno diminuirlo.
Dunque, io vi propongo un sistema che, come
funziona per me, spero funzioni anche per voi: la
musica!
Ascoltarla prima di cominciare a studiare o
mentre studiate (ma solo di sottofondo), vi può
rilassare, tranquillizzare, rendendovi lo studio
piacevole ed interessante proprio come dovrebbe
essere. La musica però vi deve piacere, ma non
deve essere né di quelle forti, né di quelle che vi
facciano addormentare.
Buono studio a tutti voi.
I 10 comandamentiI 10 comandamenti
dello studentedello studente
di Marta Piccoli (1C), Mattia Gava (1A),
Margherita Mattiuzzo (1D)
Dal laboratorio di Metodo di Studio, 10 regole
per sopravvivere alla scuola ed essere felici.
1° - Non avrai altra scuola al di fuori della Don Milani!
2° - Non rubare i compiti agli altri, ne hai già troppi!!!
3° - Non dire cavolate durante le interrogazioni
altrimenti ti prendi un ‘bel’ 4!
4° - Fare i compiti è legge altrimenti ti beccherai una
crocetta!
5° - Devi impegnarti al massimo altrimenti potrai
essere bocciato!
6° - Organizzati bene con i tempi, per non ritrovarti a
studiare fino alle 23.30!
7° - Fatti piacere le materie che non ti piacciono, così
l’ora in cui le avrai passerà velocemente.
8° - Prendi bei voti solo per te e per nessun’altra
persona, la via è tua e il tuo futuro sarà decisamente
migliore!
9° -Impegnati: la scuola è il tuo lavoro!!!
10°- PRIMA IL DOVERE POI IL PIACERE.
… E BUONO STUDIO ^o^
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
7
La sete gluLa sete glu--gluglu
di Ilyas Elmansouri e Abdoul Aziz Nombre (2B)
Questa canzone è stata scritta e inventata da
Abdoul Aziz e da Marco Pozzobon durante un’ora
di supplenza con la prof. Reginato, perché Abdoul
si era dimenticato di andare in bagno. Volete
sapere com'è andata?
Era una bella giornata di sole e Abdoul, correndo
e giocando nell’intervallo, si era dimenticato di
andare a bere e, tornato in classe, ha avuto molta
sete. Allora ha chiesto alla prof. Reginato di
andare in bagno e la professoressa, seguendo le
regole della scuola, gli disse di no. Abdoul
insisteva tanto ma la prof. non lo lasciava uscire
così, per fargli passare la sete, lo mise a scrivere
una canzone con Marco Pozzobon ai testi e
Matteo Breda alle percussioni.
La canzone è stata divertente e Abdoul non è
morto di sete!
Glu, Glu, Glu,
L’acqua va giù
Abdoul non beve più
più, più, più.
Glu, Glu, Glu,
Acqua non berrò
Io te lo chiedo
E tu mi dici di no
No, no, no!
Suona la campana
E io ti dico di sì
Sì, sì, sì!!
Glu, Glu, Glu
Le sete non c’è più
Oh yeah!
Lo stress da studio secondo Christian Savian (1A)
Top10 delle cavolateTop10 delle cavolate
da cura di Giorgio Casella (1D)
Noi ragazzi della 1^D con la prof.ssa Diotallevi
scriviamo le cavolate che diciamo durante le
interrogazioni di storia e geografia. Queste sono
le cose buffe che riusciamo ad inventare.
Fatevi una bella risata!
1: nei comuni medievali il potere era del popolo
ciccione invece i poveri facevano parte del popolo
minuto
2 : nei 3 stati di aggregazione dell’ acqua esiste l’acqua
in forma potabile
3: durante il periodo di calo demografico bisognava
essere molto veloci per prendere le noci nella foresta
4: si costruiscono strade mentre cambia il territorio
romano
5: la croce che veniva data nella cerimonia di
investitura era simbolo della chiesa
6: in Europa c’è un grande porto, quello di Sidney
7: la Spagna e l’Africa sono divise dallo stretto di
Messina
8: i libri venivano scritti dagli scrittori per difendersi dai
nemici
9: fra il XI e il XV ci sono 4 anni
10: Salisburgo è un elemento del sale
11: la pianura padana e’ di origine allungata,
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
8
12: nelle case dei più ricchi c’era un piccolo fosso come
bagno
13: la longitudine si misura in km, i paralleli sono strisce
14: una lingua germanica è il romanesco
15: Roma è una città con le saline
16: nei paesi arabi esiste la religione islamista
17: la terra esegue due movimenti quello orale e quello
circolare
18: la terra impiega 24 ore a fare il giro intorno al sole
19: le crociate finirono nel 2700
20: Costantinopoli fu assassinata due volte
Scuola sì, scuola noScuola sì, scuola no
di Veronica Moratto (2B)
Studenti di tutto il mondo, maschi e femmine,
grandi e piccoli, asini e secchioni... ascoltatemi!
Sicuramente almeno una persona nella vostra vita
vi avrà detto che la scuola è importantissima, che
è fondamentale e interessante, ma io sono pronta
a scommettere che la maggior parte di voi abbia
negato tutto e non abbia creduto nemmeno ad
una parola. Beh, è così che la pensate?
Ecco cosa farò: sono pronta a farvi cambiare idea
con delle semplici informazioni, che è bene che
voi non dimentichiate fino alla fine dei vostri
giorni, sui vantaggi di andare a scuola.
Punto uno: gli amici. Contate tutti gli amici che
avete. Quasi tutti li avete conosciuti a scuola. È
grazie alla scuola se si trovano gli amici e questa
è già una cosa importante, quindi non dovete
detestarla.
Punto due: se ti impegni a studiare sai molte
cose, se sai molte cose gli altri ti credono un
genio. Pensateci: non è fantastico essere
considerati un genio?
Punto tre: finita la scuola, cosa farò? Se uno
studente ha usato il cervello ed è andato bene a
scuola non avrà problemi a trovare qualcuno che
lo assuma per lavorare. Ma mettiti nei panni
dell'imprenditore che cerca operai: assumerà il
ragazzo che non è mai stato bocciato o quello con
la media del quattro?
Punto quattro: stare a casa non è meno noioso
che stare a scuola. Anzi: trovate il tempo di ridere
e di scherzare anche mentre fate lezione, invece a
casa o mangiate o guardate la televisione.
Punto cinque: i genitori. Andare a scuola è una
salvezza per voi. Provate a immaginare quanti
mestieri di casa vi obbligherebbero a fare. Se
andate a scuola, invece, avete la scusa di fare i
compiti ed è molto meglio che pulire il pavimento
o lavare i piatti, credetemi!
Punto sei: riguarda ancora i genitori. Se prendete
un bel voto in una verifica o un'interrogazione vi
faranno i complimenti e vi premieranno
certamente, motivo in più per studiare.
Punto sette: i voti. Andare a scuola significa
appezzare sia un 4 che un 10, perché così sai se
hai studiato abbastanza.
Punto otto: palestra. Puoi giocare ai giochi che
preferisci come calcio, basket, pallavolo e palla
guerra.
Non vi ho ancora convinto
Pazienza. Questi vantaggi li avranno solo i ragazzi
che mi hanno ascoltata mentre gli altri, che si
arrangino!
Sono comunque felice di aver potuto dirvi gli otto
principali vantaggi dello studio... e spero davvero
che vi siano utili!!
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
9
Il Rap dello studenteIl Rap dello studente
di Christian Bonolo (1D), Beatrice Ulliana (1C),
Giorgia Severin (1B))
Il metodo dello studente è assai intelligente
Per concentrarti, il tavolo devi prepararti,
tutte le cose che ti possono disturbare
devi levare e poi metterti a lavorare.
Concentrati mentalmente e non fare
mille cose contemporaneamente!
PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-)
Se le verifiche vuoi superare
Prendi il libro e mettiti a studiare.
Se vuoi un consiglio primi di iniziare
Pianifica le cose che hai da fare.
Per capire le consegne leggi attentamente
E lentamente!
PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-)
Se per il giorno dopo non hai compiti da fare
Prenditi avanti con lo studiare.
Quando hai finito, ti puoi riposare
e finalmente andare a giocare.
Finiti i compiti vai presto a riposare
Ma prima ricordati di ripassare!
PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-)
I rapper Marco Pavan (1B) e Christian Savian (1A)
Lo stupidario della 3dLo stupidario della 3d
Fin dalla prima media, noi ragazzi del 1999 e ora alunni
della 3^D, la nostra prof.ssa Silvia Diotallevi abbiamo
iniziato a fare una raccolta delle più simpatiche battute
che possono scappare dalle nostre bocche durante la
lezione con!
Alla fine dell’anno vengono votate le trenta migliori, così
da poter stilare una classifica che noi chiamiamo “top
trenta” (o “stupidario” o “thirty jockes”) in cui vengono
raccolte tutte le frasi più simpatiche, frutto delle nostre
ore sui banchi di scuola. Eccole qua:
1) Durante il laboratorio storico "Le interviste
impossibili":
Alunno: ”Durante la rivoluzione francese non si
lavavano perché senno si aprivano i fori sulla pelle”
2) Durante grammatica:
Alunno: ”Al mare è complemento di scopo al
3) Durante l’interrogazione di storia sulla rivoluzione
industriale:
Alunno: ”Le persone salivano sul treno vestite di…
bianco!!”
4) Durante l’ interrogazione di storia, la prof chiede chi
era Cavour:
Alunno: ”Era... un uomo!"
5) Durante l’interrogazione di geografia sulle regioni, la
prof. chiede come si chiama il viaggio che Maometto
fece da La Mecca a Medina:
Alunno: “Scappamento!”
6) Durante l’ interrogazione di storia, la prof chiede chi
era Cavour:
Alunno: “Il re francese…”
7) Durante l’interrogazione di storia, la prof. chiede
"Giolitti ha fatto molte riforme e… dove ci troviamo?”
Alunno: “Siamo in Libia!”
8) Durante l’interrogazione di storia:
Alunno: ”Le baionette era parente della pistola”
9) Durante geografia, la prof. chiede "Quando ti fai
interrogare? Hai studiato?”
Alunno: “Eh... prof., forse studio”.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
10
10) Durante interrogazione di geografia:
Alunno: “Le città sono formate da... case abitate da...
uomini!"
11) Durante interrogazione geografia:
Alunno: “Le città del Nord sono più fredde di quelle del
Sud.”
12) Durante interrogazione di geografia:
Alunno: “Al centro della città si trovano i palazzi e le
discariche.”
13) Durante interrogazione geografia: “Parlami delle
lingue.”
Alunno: “Posso aggiungere anche le religioni?!”
14) Durante interrogazione geografia:
Alunno: “Il latino era la lingua più parlata del secolo
scorso.”
15) Durante interrogazione geografia, la prof. chiede
che problemi comporta l'assenza di biodiversità:
Alunno: “Posso abbassare le tapparelle?”
16) Durante interrogazione geografia, la prof chiede:
“Parlami delle coltivazioni: dove si coltiva dove si coltiva
il grano, per esempio?”
Alunno: “Beh... nei campi."
17) Durante lezione grammatica:
Alunno: “Sì senza accento è un verbo.”
18) Durante geografia la prof. dice: “In Cina hanno solo
un figlio maschio, ma non ci saranno più femmine.”
Alunno: "Allora divorziano e fanno una femmina!"
19) Durante storia:
Alunno: “Durante la marcia a Roma Mussolini andò dal
Papa e venne proclamato dal re senatore.”
20) Durante storia:
Alunno: “La guerra contro la Polonia, durante la
seconda guerra mondiale si fa con… le armi.”
21) Durante grammatica:
Alunno: “Il predicato nominale è formato da… cupola.”
22) Durante geografia, la prof. chiede quante sono le
città del mondo che superano 10 milioni di abitanti:
Alunno: “Nel mondo ci sono 16 città.”
23) Durante geografia, la prof. chiede qual è il libro
sacro degli ebrei. Alunno: “Scho.”
24) Durante geografia:
Alunno: “Un uomo in Germania chiamato Vichì!”.
25) Durante letteratura, la prof. chiede
se “pria" è una parola che useremmo
ai nostri tempi:
Alunno: “Sì.” La prof. chiede: "E come?
Con che significato?"
Alunno: "Come... vai via!"
26) Durante geografia:
Alunno: "Parlo delle due Còree"
27) durante geografia la prof. chiede
"Oggi ti fai interrogare?" Alunno:
"Come? No oggi, ieri, no, domani!"
28) Durante geografia:
Alunno: "Il Giappone duratne la seconda guerra
mondialae ha attaccato il porto di Pirla Harbour"
29) Durante storia: “Durante la prima guerra mondiale
ci sono state tante persone decadute”
30) Durante storia, parlando delle emigrazioni e del
Veneto:
Alunno: "Ma se nel Veneto bonificavano, anche nel
Quattrocento c'era qualcuno che era andato lì a
bonificare con le idrovore..."
Prof.: "Ma erano gli Unni! E poi a Venezia!"
… e questo è lo spazio dove anche voi potrete
scrivere le vostre migliori cavolate scolastiche!
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
11
IL RAP DEI PROFFIL RAP DEI PROFF
di Anna Cattarin, Angelica Di Noi, Gioia Nardi (2A)
Ecco a voi il freddoloso Petrelli
re dei cammelli
con la sciarpa lunga come un serpente ad anelli.
Subito arriva Longato tutto indaffarato
che offre un frullato
alla letterata Reginato.
Mentre l'elegante Salvadori Graziella
mangia con stile pomodori con la nutella.
C'è anche la sorridente Amadio,
a lei nessuno vuol dire addio.
L'allegra Salvadori Carla
perfino l'alfabeto arabo parla.
La tessitrice Cantarini
stupendamente canta come gli uccellini.
È sempre dinamica la Strada
che veste Prada.
La slanciata Diotallevi
invece ha i jeans della Levi.
C'è pure la materna Pipolo
che ha un bambino piccolo.
E Magaraggia con la sua barbetta
ti insegna una formuletta.
La matematica Bruno
sa contare fino a millecentouno.
E non può mancare la riccia Coassin
che sémena el rosmarìn.
Carniel è il vice tranquillo
che però controlla ogni sbadiglio.
Poi c'è la scientifica Tuon
che fa giochi matematici col pompon.
Il divertente Martignon Francesco
che è sempre molto fresco.
La sportiva Mara Ceffis
che butta fuori i brutti ceffi.
La rossa Lovisa Elisabetta,
che in tedesco ti detta una frasetta.
Intanto la British Cangialosi
prepara pan cakes golosi
E li offre alla dolce Pavan
che balla il can can
Con la nostra amata Zoppi
che non ama gli scoppi.
Ma ecco Tomasi la bionda
che con la porche fa una baraonda.
Così la simpatica Bruzzolo
scappa in fretta sul cucuzzolo.
Nel frattempo la severa Crosato
ci consola con un bel gelato.
Allora la mistica Brait
si beve una Sprite
Con la mora Bottacin,
e insieme fanno cin cin.
Intanto la Fratter Cinzìa
prende il caffè in pasticceria.
E l'artistico Clodomiro Colonna
va a cena con la sua donna,
Che non è la creativa Capelli
appassionata di collane e anelli.
Infine del preside nulla diciamo
altrimenti l'anno ripetiamo!!!
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
12
La doppia intervistaLa doppia intervista
di Gioliya Yu e Oumayma Rhris (2B)
Tutti le mattine quando arriviamo a scuola troviamo le
classi ordinate, i pavimenti puliti e un sorriso ad
accoglierci: come si farebbe senza di loro?
Sì, stiamo parlando proprio dei collaboratori scolastici, i
nostri cari bidelli, quelli che vi mettono un cerotto
quando cadete in cortile e che vi provano la febbre...
quando avete una verifica!
Due inviate speciali li hanno intervistati per noi.
Gioliya – Da quanti anni lavorate in questa scuola?
Marisa – Da sette anni.
Salvatore – Da cinque anni.
Oumayma – Vi piace lavorare qui alla scuola Don
Milani?
M. – Si, non è noioso per niente.
S. – Si, è il lavoro che ho scelto.
Gioliya – Da piccoli cosa volevate fare?
M. – Il geometra e la maestra.
S. – Da piccolo non avevo un sogno particolare, ma mi
sarebbe piaciuto continuare l’impresa edile di mio
padre. Eravamo otto fratelli in famiglia e ho
incominciato subito a lavorare portando il caffè negli
uffici. All’inizio l’ho fatto per necessità. Poi mi è piaciuto
perché io faccio con passione qualunque tipo di lavoro.
Oumayma – Cosa vi piace di più del vostro lavoro?
M. – Stare con i ragazzi, stare in contatto con loro.
S. – Stare a contatto con tutti dal piccolo al grande
(preside, insegnanti, impiegati, ragazzi, genitori…).
Gioliya – Che cosa vi piace di meno del vostro lavoro?
M. – Ripetere ogni giorno continuamente le stesse
pulizie ma non vedere mai ordine e pulizia, perché tutto
è già di nuovo sporco.
S. – Fare le pulizie, anche se è necessario, è la parte
meno interessante del mio lavoro.
Oumayma – Vi piace fare supplenza nelle nostre classi?
M. – Alcune classi mi ascoltano e altre meno, non è
facile.
S. – Sì, se i ragazzi fanno i bravi.
Gioliya – Cosa ne pensate di noi studenti delle medie?
M. – Presi singolarmente siete fantastici ma quando
siete insieme, come gruppo, riuscite a far vedere solo le
brutte qualità, perché non vi sapete controllare.
S. – Siete fatti così: nel bene e nel male, siete bravi ma
birbanti.
Oumayma – Che consigli dareste a noi ragazzi per
migliorare le nostre abitudini?
M. – Vi consiglierei di imparare la regola delle 10 P:
“Prima Pensa Poi Parla Perché Parole Poco
Pensate Portano Problemi” e di avere rispetto del
lavoro che gli altri fanno per voi e delle cose che qui a
scuola vi vengono messe a disposizione.
S. – Il consiglio che darei a voi ragazzi è di studiare e di
non fare giochi pericolosi perché potreste farvi male.
M. – Oltre al consiglio, avrei anche un desiderio: mi
piacerebbe che ognuno di noi si impegnasse per
lasciare un buon ricordo di se stesso.
Oumayma e Gioliya - Ringraziamo voi e anche gli altri
collaboratori della nostra scuola: Antonella, Agata, Rosa
e Vincenzo. E ci daremo da fare per realizzare il
desiderio che ha espresso Marisa.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
13
Ricetta di priRicetta di primaveramavera
di Eva Voltarel, Ylenia Niceforo (1A) Matteo Quinto (1B)
La primavera è una stagione piena di colori, di vita e di
emozioni fantastiche, dove ci si innamora, dove il
sorriso splende sempre nei volti, dove alle persone
viene voglia di stare all'aperto e non più chiusi in casa.
Volete imparare a preparare con le vostre mani questa
meravigliosa stagione?
INGREDIENTI:
- divertimento a piacere
- giochi: 3 kg
- tanto tempo libero: 4.000.000.000 kg
- voglia di stare all'aperto: 300.000 kg
- sole 100.000.000 raggi
- 2 uova
- colori 150.000 litri
- fiori 89.600 kg
- animali 700 t
- erba qualche centinaio di km
- amici tutti quelli che hai
- zucchero 23 g
- amore tanto
- gioia 66.660.000 kg
- ciliegie e ciliegie quante ne riesci a mangiare
- caramelle variopinte 90 hg
- cioccolato (se ti piace) tanto tanto
- e, perché no, anche un bel pizzico di fantasia!
PREPARAZIONE:
Mischiare il tutto casualmente e allegramente, poi
aggiungere 2 uova e infornare a 180° per 90 minuti,
lasciar raffreddare qualche minuto per assicurarsi che il
risultato sia ottimo.
BUONA STAGIONE!
A scuola di naturaA scuola di natura
L’amore e il rispetto per la natura non si imparano
sui libri di scuola, ma a diretto contatto con la
terra, è per questo che la prof.ssa Maria Grazia
Coassin programma ogni anno il Laboratorio
dell’orto e quest’anno in modo davvero
particolare: secondo il metodo dell’orto sinergico.
Prof.ssa Coassin - L’orto sinergico è un modo di
fare l’orto nel rispetto della naturale sinergia che
si crea fra le piante e il terreno che le accoglie,
dove tutti gli elementi organici e inorganici si
aiutano a vicenda secondo natura. E’ un
macroesperimento che speriamo di poter
osservare nella sua evoluzione nei prossimi anni.
E cosa ne pensano gli studenti di questo
laboratorio? Diamo la… zappa agli “ortolani”!
LUCA - Direi che è un laboratorio stupendo dove
impari molte cose nuove. Io lo rifarei anche io
prossimo anno perché mi piace coltivare l’orto.
DANIELE - Questo laboratorio è molto bello
perché io non avevo mai lavorato prima in un orto
e mi è piaciuto fare questa nuova esperienza. A
me piacerebbe rifare questo laboratorio perché è
molto bello.
MARCO - Mi piace fare l’orto perché vedo le piante
che crescono e perché mi piace la natura. A tutti
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
14
voi direi “vai a provare questo laboratorio, perché
scoprirai cose nuove e piacevoli sulla natura”.
NICOLA – E’ bellissimo coltivare e bisogna cogliere
l’occasione di fare questo laboratorio perché si
impara come e dove bisogna piantare le varie
piante e come si fa. Io lo rifarei perché mi piace
lavorare all’aria aperta.
studenti al lavoro tra serre e compostiera
Il mondo che vorreiIl mondo che vorrei
di Alessandro Bettin (2D)
Se ci fosse un nuovo mondo, io vorrei un mondo
dove tutti fossero agricoltori. Un mondo più pulito
con più foreste e meno deforestazioni.
La mia passione è l’agricoltura e mi hanno
interessato fin da bambino anche le grandi
praterie americane abitate dai cowboy. Infatti
vorrei che ci fosse un videogioco dove si può
interpretare la parte di un personaggio in
particolare: Tex Willer, il protagonista del fumetto
TEX, e metterei nel gioco anche suo figlio Kit
Willer e i suoi amici Kit Carson e il compagno
Tiger Jack della tribù Navajo.
Vorrei anche che la scuola non esistesse e che il
nostro cervello fosse già sviluppato quanto basta
per fare i calcoli che servono per svolgere una
giornata normale.
Agricoltori virtualiAgricoltori virtuali
di Marco Zuliani (2D)
Già dalle elementari, con i miei tre migliori amici
al mondo, mi appassionai al mondo
dell'agricoltura, perché i nostri nonni erano degli
agricoltori e a noi piaceva aiutarli.
Crescendo però mi venne anche la passione per i
camion e per i treni. Decisi così di vendere i miei
vecchi giochi della playstation per acquistarne di
nuovi da usare con il computer. Con il ricavato mi
comprai dei nuovi giochi riguardanti le mie
passioni.
I giochi riguardanti l'agricoltura si chiamano
Farming Simulator 2011 e 2013, poiché ogni
edizione è biennale, e simulano molto bene la vita
di un agricoltore.
Nel gioco si guidano le macchine agricole come
trattori e mietitrebbia. Si possono anche allevare
mucche e dare loro la giusta alimentazione. Ed
esistono molte altre cose che si possono imparare,
come fare le balle di fieno. Nella versione 2011 ci
sono però delle scenografie o dei contenuti che
nella realtà non esistono, ad esempio, nella realtà
per seminare bisogna prima arare, invece nel
gioco non serve perché il terreno è già pronto.
Oppure, quando si sarchia, la terra nel gioco
diventa grigia.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
15
Farming Simulator 2013 invece è più ricco
rispetto al 2011 ,infatti gli inventori sono entrati
nei minimi dettagli, aggiungendo l'impianto di
biogas e due nuovi animali: la gallina e la pecora.
È molto bello perché le galline producono uova
che si possono vendere, mentre le pecore
producono lana e latte. Hanno aggiunto anche
nuovi attrezzi come il carro a cinque assi e le
serre per lattuga, pomodori e fiori.
Il gioco sul giardinaggio si chiama Garden
Simulator, è simile a quello dell'agricoltore, ma in
questo caso c'è un giardiniere che deve svolgere
dei lavori per mantenere il suo giardino perfetto.
Il gioco ti permette di creare un tuo giardino
coltivando fiori, alberi da frutto e piante di
verdure, con una grafica sbalorditiva. E bisogna
stare attenti anche ai predatori notturni e alle
lumache, che potrebbero rovinare il lavoro!
La nostra TerraLa nostra Terra
di Marco Scala (3D)
Carissimo Pianeta Terra,
credo che nessuno negli ultimi tempi ti abbia voluto
inviare una lettera. Nessuno oramai pensa a te; tutti
sono impegnati con il lavoro, le scuole, tutti
perennemente con il proprio cellulare in mano.
Nessuno pensa a te…
Eppure, noi camminiamo, viviamo, ci innamoriamo su di
te. Sei tu che ogni giorno ci porti sulle spalle e ci fai
trascorrere una vita felice, sei tu che ci doni le tue
acque e il tuo cibo, sei tu che ci fai dormire e che ci
svegli. Noi tutti, tuoi ospiti, dovremmo ringraziarti del
tuo lavoro che continua da milioni di anni, senza mai
fermarsi.
Invece non facciamo altro che bucherellare il tuo
accogliente dorso e inquinare la tua aria e, per chi non
l’avesse capito, è quella che respiriamo pure noi. Tutti
continuano a fare la loro vita senza neanche pensare a
te. Molti credono che sei un ammasso di roccia che
vaga nello spazio.
Io invece non penso che tu sei qui per caso e vaghi a
zonzo per l’universo. Ma penso che chiunque ti abbia
creato, Dio o chissà chIcchessia, ti ha posizionato alla
giusta distanza dal sole non per caso, ma perché su di
te si potesse sviluppare una forma di vita intelligente,
capace di pensare da sé, capace di amare, capace di
fare figli che a loro volta ne faranno altri; in modo da
ricoprirti di tanti esseri umani, molto piccoli di statura
rispetto a te, ma allo stesso tempo tutti molto grandi,
capaci di amarti e capirti, capaci di prendersi cura di te
senza rovinarti; senza sfruttarti e senza portati alla
distruzione.
Purtroppo però non è così; anzi lo è stato all’Inizio della
civiltà umana, ma appena l’uomo ha intuito che era
capace di pensare, di fare molte cose, allora ha capito
che poteva diventare il tuo padrone, dimenticandosi di
essere tuo ospite. Perché in questo mondo grigio e
spento, nessuno si accorge che lentamente ti stai
spegnendo. Perché loro, piccoli insignificanti esseri
umani con tanti soldi, credono che con le nuove
applicazioni dell' i-phone o condividendo le foto con la
scritta “SALVIAMO LA TERRA” su facebook, riusciranno
a salvarti, invece di spendere qualche soldo per salvarti
dalla distruzione.
Invece, cara Terra, io penso che non ti stai spegnendo,
ma che noi umani ti stiamo accompagnando alla
distruzione. Comunque, per quel poco che può
significare, io ti voglio bene, perché mi hai permesso di
vivere e di pensare.
GRAZIE. Marco
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
16
Aspettando l’estateAspettando l’estate
di Marco Marchin (3D)
La bella stagione sia per noi ragazzi che per adulti
è il periodo dell’anno dove cresce la speranza
della libertà, che è questa: stare fuori insieme agli
amici fino a tardi, andare al mare o in piscina,
trovare nuovi amori. Questa speranza si dissolve
quando si sentono queste frasi espresse dai
genitori:
“Vieni a casa che è tardi”- “Basta giocare e vai a
fare i compiti!”- “Alle 7.00 a casa!”-“No, non vai
via!”- “Guarda che ti tengo d’occhio!”
Con questi famosi detti i ragazzi smettono di
sognare e pare di essere in carcere perché
bisogna obbedire 24 ore su 24.
Per gli adulti la libertà è quasi uguale a quella dei
ragazzi, ma loro hanno un freno che li ferma
quando esagerano. Però anche i loro piani vanno
in fumo quando ci va di mezzo il lavoro.
Io d’ estate vorrei avere tutto il tempo del mondo
per fare quello che voglio senza avere
contrattempi. E grazie alle mie recenti
osservazioni ho scoperto che gli adulti sono più
nervosi alla mattina, quindi ho scoperto un modo
per avere tempo extra anche prima di aver
iniziato a pranzare. Ecco il segreto: bisogna
iniziare con la sveglia poco prima che i genitori si
alzino e, appena vi chiederanno qualcosa, dovrete
accontentarli subito, così prima finiranno le
faccende domestiche prima inizierà il
divertimento.
Ad esempio io e il mio amico Jacopo quest’estate
vorremmo andare in colonia, ma dovremmo
promettere di fare quello che ci chiedono e fare
un po’ più di compiti. Noi vorremmo anche
continuare a girare la nostra “specie di telefilm”
che vorremmo poi caricare sui nostri canali di
youtube, ma tutto ciò lo faremo solo se gli
obbiettivi giornalieri saranno conclusi.
Nella vita ci sono molte interferenze che
ostacolano il nostro cammino verso la libertà e
saranno sempre con noi per bloccarci.
Fifa e PES a confrontoFifa e PES a confronto
di Daniele Falanga (2D)
Fifa e Pes: non si sono mai visti due videogiochi di
calcio così competitivi. Per questo, dopo aver
sentito le opinioni di varie persone e aver fatto
ricerche in merito, ho deciso di fare questo
dettagliato confronto.
LA GRAFICA
FIFA - Si sa che Fifa non ha la migliore grafica al
mondo, ma è migliorata molto rispetto all’anno
scorso. Le facce dei personaggi sono più varie,
infatti ci sono giocatori come Klose, Cristiano
Ronaldo e Cavani che sembrano reali, mentre altri
come Maggio o Quagliarella che sono ancora del
tutto irriconoscibili.
PES - Pes gode di una delle migliori grafiche al
mondo grazie all’innovativo software della
“Konami” che è unico nel suo genere. La
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
17
presentazione dei giocatori a inizio partita è molto
realistica e la faccia dei giocatori famosi è molto
realistica. L’unica pecca e che i giocatori delle
squadre meno conosciute sono fatti malissimo.
IL REALISMO
FIFA - Fifa gode di un realismo fuori dal comune
grazie ai metodi scientifici che sono stati usati.
Hanno convocato i più forti giocatori del mondo
alla sede centrale (che si trova a Vancouver) e,
attaccando ad ogni giocatore dei sensori, gli
hanno fatto fare tiri, passaggi, parate e anche una
partitella. Riprendendoli con speciali telecamere
hanno poi riprodotto il loro movimento sul
computer e lo hanno inserito nel video-gioco.
Grazie a questa novità i movimenti dei giocatori
sono quasi perfetti, il che rende Fifa un ottimo
simulatore.
PES - Pes non è un buon simulatore, infatti i
contatti sono poco realistici e i giocatori riescono a
fare “stop” impossibili nella realtà. L’unico
miglioramento è che ora il movimento dei
giocatori senza palla è molto più simile alla realtà.
LE MODALITA' DI GIOCO
FIFA - Con Fifa si può sperimentare il gioco on-
line in varie modalità: ad esempio, con “Ultimate
team” si può creare la propria squadra e
confrontarsi con giocatori di tutto il mondo. Poi ci
sono le “Amichevoli on-line” dove puoi giocare con
tuoi amici o conoscenti. Con la “Fifa interactive
word cup” giocano i migliori al mondo e, infine, ci
sono le “Stagioni pro club” che si giocano a
squadre. Ci sono anche le modalità non on-line
come la “Carriera giocatore” o “allenatore”, le
“Amichevoli”, i “Tornei”, le “Stagioni”, la “Modalità
professionista giocatore” o “portiere” e tante altre
ancora.
PES - Con Pes non si può giocare on-line ma ci
sono molte modalità di gioco come “Campionato
master”, “Tornei”, “Stagioni”, “Carriera”... ma la
cosa più importante è che si può disputare la
“Champions League”. Pes ha l’esclusiva su questo
torneo ed è proprio il motivo che lo rendere
speciale e competitivo.
IL VERDETTO FINALE
Dopo questo confronto, posso dire che non c’è un
vincitore ma che i giochi si adattano a persone
diverse: a chi vuole un vero simulatore o desidera
provare il gioco on-line consiglio Fifa, mentre a chi
vuole giocare la “Champions League” raccomando
Pes.
Crysis 3Crysis 3
di Jacopo Massimino (2D)
Siete stanchi dei soliti videogiochi? Prenotate il
nuovo “Crysis 3” ambientato nella grandissima
New York, in cui dovrete sopravvivere facendovi
strada tra molti soldati e carri armati.
Un'esperienza indimenticabile grazie alla
ultimissima grafica prodotta dalla Grymetek e alle
tantissime difficoltà di gioco, adatte per i meno
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
18
abili e i più esperti. Il protagonista si chiama
Prophet ed è un soldato che si vuole vendicare
nei confronti dei “ Cell “, che sono una squadra di
soldati e alieni provenienti da un pianeta
sconosciuto. Nel gioco sono presenti molte armi,
tra cui pistole mitra e armi aliene.
Ma perché i ragazzi amano tanto i videogiochi?
Abbiamo raccolto l’opinione di alcuni studenti
super-extra-mega-stra-appassionati!
Domanda: “Quante ore passi davanti ai
videogiochi?”
Alì (2A): “D’estate anche quattro o più, se non mi
chiamano a fare altro.”
Domanda: “Perché ti piacciono i giochi di armi?”.
Steven (2C): “Perché conosco tanti tipi di armi di
ogni genere e mi sento un esperto. E poi
sparando e colpendo i nemici mi sfogo di tutta la
rabbia che ho.”
Domanda : “Perché i videogames sono il tuo gioco
preferito rispetto agli altri?”.
Tommaso (2C): “Perché supero tanti livelli e
divento sempre più bravo, così ho una grande
soddisfazione e mi sento felice.”
Squadra emergenteSquadra emergente
di Marianna Vendrame (2D)
L’hockey è uno sport non molto conosciuto in
Italia, ma è fantastico e divertente. Questo sport
è praticato soprattutto in America, lì si gioca sul
ghiaccio. Invece qui a Treviso si gioca su pista con
i pattini a rotelle. Le squadre sono miste, cioè
maschi e femmine giocano assieme.
Noi ci alleniamo a Santa Maria del Rovere in vie
delle Acquette.
La nostra squadra si chiama RHINOS TREVISO
(perché siamo forti come rinoceronti) e l’anno
scorso siamo arrivati secondi in Italia. Siamo tutti
amici e uniti, ridiamo e scherziamo tutti assieme e
non escludiamo nessuno.
Stiamo cercando altri giocatori, quindi vi
aspettiamo!!!
Accendete i motoriAccendete i motori
di Alì Afifi (2A)
Io vado matto per i motori e mi piace Jeremy
Clarkson, che è il conduttore di TOP GEAR, una
trasmissione televisiva che tratta di automobili.
Jeremy ha circa cinquant’anni ed è una persona
molto saggia nelle decisioni e persino nella scelta
delle auto. Non so perché abbia scelto un’auto da
400 mila euro (è una Toyota gt86 di 200 cavalli).
Jeremy deve provare le auto su un circuito:
pensate a quante auto abbia provato di tutti i
modelli come la Ferrari, Lamborghini e anche la
BUGATTI! Voi pensate che il suo lavoro sia
divertente, come pensano gli altri spettatori,
invece no; lo dice all'inizio della rivista di TOP
GEAR di gennaio 2013. Ecco cosa dice: "A volte, il
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
19
mio lavoro è talmente stressante che vorrei
piangere. Mi capita di non trovare sufficiente
spazio in cortile per tutte le auto che devo
guidare." Vorrei avere io questi problemi ;-)
Adesso vi presento una formidabile auto tra quelle
che lui ha provato:
FERRARI 458 ITALIA
Se mettete piede sulla Ferrari non scenderete più
da quel bolide, perché questa auto ha molta
andrenalina da sprecare. È un’auto molto forte e
con i suoi 325 km/h fa impazzire chi lo guida.
Rossa fiammante fa abbellire il modello.
Le caratteristiche: PREZZO:198.642 $ -
CAVALLI:570 cv - CAMBIO:s/7 - TRAZIONE:p - 0-
100:3"4 - km/h:325 - kg:1380
Quante medaglie!Quante medaglie!
di Simone Pillon (1A)
Quest’anno nel secondo quadrimestre molti di noi
possono fare un secondo rientro tutto dedicato
allo sport, con la nostra prof. Ceffis di Educazione
Fisica. Da febbraio ci siamo allenati nella varie
specialità e abbiamo fatto le selezioni d’Istituto,
finché venerdì 12 Aprile un gruppo di noi ragazzi
di prima, seconda e terza media, che ci eravamo
qualificati nelle varie discipline, abbiamo
partecipato ai giochi studenteschi provinciali di
atletica a Mogliano.
Saliti in corriera e in mezz’ora abbiamo raggiunto
lo stadio comunale di Mogliano. Qui, dopo esserci
cambiati, ci siamo sistemati in tribuna e abbiamo
aspettato il nostro turno.
Le prime a gareggiare sono state le categorie
ragazzi e ragazze di salto in alto, vortex e peso
e…. whao, è stato un vero successo!
* Andrea Rossetto cl.3A ha conquistato un bronzo
in salto in alto.
* Matteo Spigariol cl.1A un argento in salto in
alto.
* Martina Zago cl.1C un oro in salto in alto.
* Roberta Blonda cl.1A un bronzo in vortex.
A questo punto si è passati alle gare di salto in
lungo, corsa ad ostacoli e infine ci sono state le
gare di velocità in cui… provate a indovinare!
* Simone Pillon cl.1A ha conquistato un argento.
* Veronica Favaro cl.1B un argento.
* Chiara Trevisiol cl.3A un bronzo.
Dopo la velocità hanno gareggiato gli atleti di
resistenza e dopo vari sforzi:
* Sebastiano Del Sie cl.3A ha conquistato un
bronzo.
Per concludere ci sono state le staffette.
Alla fine di questa giornata, con la nostra prof.
Ceffis soddisfatta e felice, siamo tornati a scuola
dove, dopo una foto ricordo, siamo entrati in
classe e i nostri compagni ci hanno festeggiati.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
20
Una ginnasta tra noiUna ginnasta tra noi
di Adalgisa Scarcia (2A)
Lei è Viola, la mia compagna di classe, ma anche
una futura campionessa mondiale di ginnastica
artistica. Viola Trinca ha tredici anni e pratica
ginnastica artistica da quando aveva sette anni.
Adalgisa: Buongiorno Viola. Prima di tutto, volevo
ringraziarti per questa intervista. Vuoi presentarti
ai nostri lettori?
Viola: Sì, grazie mille. Allora io sono Viola Trinca,
sono una ragazza di tredici anni e pratico
ginnastica artistica da sette anni.
Io: Da quanto tempo! Com’è iniziata la tua
passione?
Viola: La mia passione è iniziata quando, da
piccola, guardavo le campionesse di ginnastica
artistica come il mio idolo Vanessa Ferrari.
Io: Dove ti alleni?
Viola: Ho iniziato in una piccola palestra per un
anno, poi mi sono trasferita al Circolo Noi di Pero,
e ora mi alleno al Gymnasium di Villorba.
Io: A quanti anni ha conquistato la tua prima
medaglia?
Viola: La mia prima medaglia, come società, l’ho
ricevuta quando avevo 6 anni, mentre quella
individuale a 10 anni.
Io: E la tua prima coppa?
Viola: Le mia prima coppa di società quando
avevo 7 anni, mentre quella individuale a 10/11
anni.
Io: Fino ad ora qual è stata la tua gara più
importante?
Viola: La mia gara più importante è stata la
nazionale dell’anno scorso a Pesaro, dove
abbiamo fatto una gara di squadra e ci siamo
confrontate con le più brave atlete d’Italia. Ci
siamo conquistate il ventesimo posto su 60
squadre.
Io: Quale sarà la tua prossima gara importante?
Viola: La mia prossima gara più importante sarà la
Coppa Italia che si svolgerà dal 27 al 29 giugno a
Pesaro.
Io: Sarà una gara individuale o a squadra?
Viola: Questa gara sarà a squadre mentre quella
che si svolgerà tra il 22 e il 24 giugno dove?, è
poco importante ma sarà individuale.
Io: A queste due gare ti senti preparata?
Viola: Abbastanza!
Io: Perché?
Viola: Sugli attrezzi sono molto brava ma, siccome
ci devono cambiare il collettivo nel quale cui mi
trovo molto bene, spero di fare bene lo stesso.
Io: Scusa, ma cos’è il collettivo?
Viola: Il collettivo, è una coreografia composta da
4 o 6 persone che eseguono delle prese
acrobatiche artistiche, con una base musicale solo
strumentale.
Io: Un’ultima domanda, quante medaglie e coppe
hai ricevuto?
Viola: Ho ricevuto minimo una ventina di medaglie
e ben cinque coppe importanti.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
21
Io: Qual è la tua medaglia o coppa per te più
significativa?
Viola: La mia medaglia più significativa è quella
che ho conquistato arrivando seconda all’assoluto
e quindi sono vice-campionessa regionale.
Io: Ti ringrazio per la pazienza e la disponibilità
che hai avuto e ti auguro di raggiungere grandi
risultati nelle prossime gare!
Viola: Grazie mille, vi farò sapere!
Tanti laboratori…Tanti laboratori…
tante curiositàtante curiosità
di Giada Atzeni (1C)
Noi ragazzi della prima media “Don Milani” al
giovedì abbiamo nove laboratori a cui partecipano
12 studenti di tutte le quattro sezioni.
Nella nostra scuola ci sono molti laboratori
letterari e scientifici, quelli letterari sono: giochi
linguistici con la prof. Amadio, letteratura animata
con la prof. Salvadori, il giornalino dei ragazzi con
la prof. Reginato, sketch-up (video-scenette) con
il professor Longato e grammatica con la
professoressa Pipolo.
Quelli sciantifici sono: recupero di matematica con
il prof. Magaraggia, esperimenti di scienze con il
prof. Carniel, giochi logici-matematici con la prof.
Tuon e il ”Mago dei numeri” con la prof. Cossin.
Il primo quadrimestre ho partecipato a un
laboratorio dove facevamo delle letture animate e
mi è piaciuto molto imitare con la voce le diverse
emozioni, ad esempio piangere, essere arrabbiati
o contenti.
In questo secondo quadrimestre faccio parte del
laboratorio del giornalino, ma un giorno ho
partecipato al laboratorio di scienze, perché la mia
professoressa era assente. I ragazzi stavano
facendo un esperimento con lo scopo di vedere in
quanto tempo e a che temperatura l’acqua bolliva:
prima senza sale, poi con due cucchiaini e poi con
quattro.
È stato molto interessante conoscere un altro
laboratorio, anche se solo per un giorno. Così ho
pensato che sarebbe bello che ogni giovedì si
cambiasse laboratorio per la curiosità di conoscerli
tutti!!!
Scrivere per divertireScrivere per divertire
di Eva Voltarel (1A), con i contributi della classe
La nostra classe 1^A ha partecipato ad un
laboratorio di scrittura creativa con lo scrittore
Vilfred Moneta, autore del libro per ragazzi
“Mimmo e l’arcipelago di Berga Berga”.
* A che età ti sei appassionato alla scrittura?
Vilfred - Da piccolo ero molto timido e quasi non
parlavo, mi esprimevo disegnando; alle medie mi
sfogavo torturando con delle caricature i miei
insegnanti più antipatici. Prima mi sono
appassionato al disegno e solo dopo (verso la
metà delle superiori) ho iniziato a leggere e mi
sono appassionato alla lettura e alla scrittura.
* Come ti senti quando scrivi?
V. - Per scrivere devo trovare divertente quello
che faccio, altrimenti se è noioso ciò che scrivo
non ci riesco. Avrei voluto fare il comico, per
questo cerco di far ridere la gente con i miei
disegni e i miei racconti.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
22
* Nel tuo stile, sei stato influenzato da qualche
scrittore?
V. - Sì, da Stefano Benni, che è stato il mio
maestro di scrittura e per me è un modello di
comicità. In classe vi ho letto alcune parti dei suoi
libri, perché è un grande inventore di personaggi
fantastici.
* Perché ha scelto di scrivere un romanzo di
genere fantastico?
V. – Da sempre piace la fantascienza, da piccolo
volevo fare l’astronauta e viaggiare in altri mondi.
*Alcuni personaggi del suo libro li hai inventati da
bambino?
V. - Considerando che ho ben tre nomi, Camillo
Elio Vilfred, quando ero bambino facevo fatica a
pronunciarli tutti così per primo ho imparato
Camillo e tutti mi chiamavano Mimmo: da qui
prende il nome il protagonista del mio libro.
*Secondo te, quali caratteristiche o qualità
bisogna avere per diventare uno scrittore?
V. – Chi scrive deve divertirsi nel fare quello che
fa e come lo fa: più fantasia hai, più costruisci
cose incredibili, più ti piace quello che fai.
*Quanto ci metti a scrivere un libro?
V. - Per ideare e stampare il libro di Mimmo ci ho
impiegato quasi otto anni, ovviamente non a
tempo pieno, perché non è questo il mio lavoro
principale (non si vive solo scrivendo libri). Prima
ho inventato e disegnato i personaggi, poi li ho
fatti incontrare e ho inventato la storia. Proprio
come avete fatto anche voi durante il laboratorio.
*Come ti sei sentito quando hai finito di scrivere il
libro?
V. – Ho avuto una crisi, ho dovuto staccarmi da
quelle pagine e vedevo il vuoto davanti.
* Perché ha scelto di scrivere un romanzo di
genere fantastico? Dopo aver scritto il primo libro,
come ti sembra scrivere il secondo?
V. – Mi sento più forte. Se scrivi il primo libro, poi
ti senti sicuro di poterne scrivere altri, perché
quando hai fatto una cosa, sai che puoi rifarla.
*Cosa stai scrivendo ora, altre storie o romanzi?
V. – Sto scrivendo una serie di racconti su altri
animali fantastici molto “alcolici” di cui sto facendo
anche le vignette, i Trevigianimali. E poi una
storia fantasy riguardante un drago e un mezzo
pollo che devono liberare una principessa che uno
pensa sia una draghetta, l’altro una pollastra.
Anche questo è un libro illustrato, ma non da me.
* Hai mai avuto il blocco dello scrittore?
V. - Sempre, fa parte dello scrivere! Prima di
scrivere devi avere in mente cosa vuoi scrivere. È
come fare un viaggio: prima di partire devi
decidere dove andare, quanto stare via, cosa
portarti, con chi andare…
Un libro per l’estateUn libro per l’estate
di Simone Pillon (1A)
MIMMO E L’ARCIPELAGO DI BERGA BERGA
ed. Nobeer, 2011
p.282, 12.00 euro
Disponibili 2 copie nella biblioteca scolastica.
Siete stanchi delle solite facce? Se dite di sì,
Mimmo e l’arcipelago di
Berga Berga è la risposta!
Dietro la copertina di
questo libro vi aspettano
un mondo avventuroso in
cui vivono strani animali
fantastici e divertenti.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
23
La moda fai da teLa moda fai da te
di Alexia Cautis (3C)
Vi è mai capitato di guardare nell’armadio e
trovare i soliti vestiti amorfi che non vi dicono
niente, lì in fondo in un angolino?
A me sì e quando il prof. Colonna ci ha parlato di
un compito di Arte da fare sulla moda ho subito
pensato a loro.
Per la prima lezione, io e alcune mie compagne
abbiamo portato a scuola nastrini, bottoni collane
e passamaneria varia e poi abbiamo incominciato
la metamorfosi di alcuni abiti. Inizialmente
avremmo voluto cucire dei vestiti partendo dal
modello, ma poi abbiamo realizzato che era
decisamente troppo difficile per noi. Così abbiamo
usato come base di partenza una gonna verde e
una maglietta senza maniche nera. Però avevo
dimenticato ago e filo, così abbiamo usato la colla
Vinavil: pessima idea. In un attimo era già tutto
incollato, ma quanto sarebbe durato?
L’ho scoperto a casa quando i nastrini hanno
incominciato a pendere e i bottoni a cadere. Allora
mi sono rimboccata le maniche e ho preso ago e
filo per riattaccare tutto.
Devo dire che il risultato vale tutti i tagli che mi
sono fatta: sul bordo vicino all’orlo abbiamo fatto
una specie di zig zag con un nastro verde scuro,
sulle finte tasche posteriori abbiamo cucito perline
argentate e fiocchetti verdi, abbiamo riattaccato i
bottoni sulle tasche anteriori e usato una nastro
anch’esso verde come cintura.
La lezione seguente ci siamo occupate della
maglietta: abbiamo cucito una collana a grandi
perle bianche e nere sul davanti e poi abbiamo
aggiunto un nastro bianco piuttosto spesso sopra
una fascia di paillettes preesistente sul bordo della
maglietta. Altre mie compagne invece hanno rotto
(di proposito) una collana e con i pezzi rimasti ne
hanno fatto due braccialetti, mentre un altro
pezzo è stato aggiunto sull’apertura di una piccola
borsetta nera.
La cosa bella è che oltre ad un buon voto sul
registro in Arte e all’impagabile soddisfazione di
poter dire “l’ho fatto io”, ho anche reso carini dei
vestiti che altrimenti non avrei indossato.
E tu, cosa farai con quei vestiti amorfi, lì in fondo
all’armadio?
Intervista virtualeIntervista virtuale
di Eva Voltarel (1A)
Amici della musica e del ballo, avete mai sentito
parlare di Psy?! Non ci crederete ma io,
modestamente, sono riuscita ad intervistarlo…
anche se solo virtualmente!
La persona che ormai tutti conoscono è l’artista
più conosciuto e famoso del momento: Psy, il
cantante coreano che ha scatenato la voglia di
ballare dentro i nostri cuori. Pensate che la sua
canzone Gangnam Style su You Tube ha avuto più
di un miliardo e mezzo di click!
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
24
Eva - Psy, è questo il tuo vero nome??
Psy - Il nome Psy è un nome d’arte che ha origine
dalle iniziali del mio vero nome: Park Jae-Sang.
Eva - Grazie a cosa credi di essere diventato così
famoso?
Psy - In Corea sono molto famoso per le mie
coreografie comiche ed energiche che simulano
quasi una cavalcata. Penso perciò che la mia
allegria e spensieratezza siano piaciute anche al
resto del mondo.
Eva - Come ci si sente ad essere famoso, un Vip?
Psy - E’ una sensazione molto bella perché i fan
mi sostengono sempre e mi fa sentire apprezzato
quando giro il mondo e sento la mia canzone
Gangnam Style. Eppure, come ogni cosa bella,
anche per il mio lavoro esiste un lato negativo:
ogni tanto è stressante essere assaliti dai fan che
urlano quando mi vedono, che si mettono a fare
foto oppure che vogliono un autografo. Per non
parlare di tutte le richieste che ricevo per
insegnare il mio ballo. Ma questo è il mio lavoro e
mi ripaga il grande successo.
Eva - Da dove hai preso l’ispirazione per la
canzone Gangnam Style?
Psy - Prima di trasferirmi negli Stati Uniti abitavo a
Gangnam, uno dei quartieri più chic di Seoul, lì
ogni persona doveva essere meglio dell’altra per
poi vantarsi e la canzone dice proprio che il vero
stile di Gangnam è “Oppa”. Oppa è un’espressione
coreana usata dalle donne per riferirsi ad un
uomo più grande o un fratello maggiore, quindi
per i ragazzi è un modo per mettersi in mostra e
conquistare le ragazze.
Eva - Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Psy - La mia speranza è di riuscire a restare sulla
cresta dell’onda anche con una seconda canzone
Gentleman e di non essere ricordato solo come il
tormentone più cliccato della storia del pop.
Eva – Grazie Psy, ma allora dietro al tormentone
che noi ascoltiamo 24 ore su 24 ci sono anche dei
significati. Come dice la canzone: “più in alto
dell’uomo che corre c’è l’uomo che vola.”
Castello di vetroCastello di vetro
di Cristopher Villanova (1B)
Pochi giorni fa mi è capitato di ascoltare la
canzone “Castle of glass” dei Linkin Park’s alla
televisione. Mi piace perché parla di una storia
vera: un generale militare fa le condoglianze a
una moglie e il suo bambino perché gli era morto
il padre. Il ragazzo cerca di consolarsi attraverso i
ricordi del papà, come foto documenti e altre
oggetti, e ad un certo punto al suo fianco
compare il fantasma di suo papà, ma lui non lo
vede. Poi molti anni dopo il ragazzo diventa lui
generale e va a fare le condoglianze ad una
bambina che ha perso suo padre.
Questa canzone mi ha colpito perché al giorno
d’oggi tutti noi ragazzi sbuffiamo e ci lamentiamo
dei nostri genitori, che persino ci disturbano. Io
invece, da quando ho sentito quella canzone, ho
capito che la famiglia è la cosa più bella che
abbiamo.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
25
AmiciziaAmicizia
di Eva Voltarel (1A)
Amicizia...
una parola molto usata
ma non sempre valorizzata;
una parola allegra e sincera,
semplice ma complessa.
La parola più usata tra due amici
ma non sempre vera.
Una parola che a volte fa soffrire
una parola che fa comparire
il sorriso sui volti tristi
… AMICIZIA.
L’amiciziaL’amicizia
di Nicole Todesco (2D)
L’amicizia è un valore molto importante nella mia
vita, soprattutto per una ragazza della mia età.
Avere degli amici nella nostra vita con cui
condividere momenti di felicità e tristezza è
fondamentale. Per questo non riesco ad
immaginare una vita senza amici. Infatti gli amici
sono una parte fondamentale della nostra vita e
non tutti che conosciamo sono nostri amici.
L’ amico è colui che ci sta accanto nei momenti di
bisogno, che ci dà consigli, che ci consola; è colui
al quale possiamo raccontare i nostri segreti, colui
che ci fa sorridere sempre, che non ci permette
mai di piangere.
La cosa più importante in un rapporto di amicizia,
secondo me, è il rispetto, la sincerità, la
comprensione e la complicità. L’amicizia è un
legame molto profondo e può esistere tra più
persone.
Ho un carattere aperto, grazie al quale riesco ad
avere dei buoni rapporti di conoscenza con tutti,
ma di vera amicizia solo con alcuni.
Il mio migliore amico è un ragazzo che frequento
dalla scuola elementare con cui ho condiviso
esperienze belle e brutte, risate e lacrime; noi
siamo molto uniti, scherziamo spesso e ci
divertiamo molto, questo amico mi aiuta a
crescere e cresce con me e credo che sia in
perfetto accordo con lui. Anche se non ci
frequentiamo regolarmente, sappiamo che
possiamo contare l’uno sull’altro.
Concludo affermando che gli amici sono da
ritenersi come l’acqua nel deserto, cioè
indispensabile per poter vivere bene.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
26
L’angolo dellL’angolo della postaa posta
di Ylenia Niceforo (1A), disegno di Mattia Barzi (1D)
Carissima Ylenia di Sn@ck News,
sono Giulia e ho tredici anni. Questa è la prima
volta che vi scrivo. Volevo chiedervi un consiglio
che per me è molto importante.
Da tre settimane stavo con il MIO fidanzato di
nome Luca, a questo boy piaceva però la mia Best
ed io non ne sapevo niente … UFFAAA!! Qualche
giorno fa mi ha lasciata ed è andato a fare la
dichiarazione alla mia Best e lei ha accettato,
perché le piaceva molto anche se non me l’ha mai
detto, forse per non farmi soffrire!!!
Lei mi ha chiesto se volevo essere ancora la sua
Best, ma sinceramente non voglio perché so già
che se dirò di sì soffrirò a vederli ogni mattina
mano nella mano o a baciarsi.
COSA DEVO FARE??? Grazie mille :-)
Giulia
__________________
Cara Giulia,
tu hai bisogno di un po’ di tempo per “superare”
questo piccolo trauma di vederli insieme, però la
miglior cosa da fare è di tornare a parlarsi…
magari non in presenza di Luca. Vedrai che con il
passare del tempo troverai anche tu il ragazzo
ideale che ti sappia capire ed amare… perché
quello giusto non era di certo Luca!
Scommettiamo? Quindi non vale la pena di
perdere un'amica per il ragazzo sbagliato. CIAO!
Amori alla Don MilaniAmori alla Don Milani
di Eva Voltarel (1A) e Tabita Mattiuzzo (1C)
Alle medie tutto cambia, ma
soprattutto gli amori e qui alla Don
Dilani ce ne sono di tanti tipi!
- Lui ama lei… ma lei non ama lui ?
- Lei ama lui… ma lui non ama lei :’-(
- Tutti e due si amano… ma poi si mette in mezzo
quello/a invidioso/a e rovina tutto;
- Due amiche si innamorano… dello stesso
ragazzo ?
- Tutto va bene ma poi lui/lei… si innamora di un
altro/a :’-(
- Un ragazzo/a si innamora di due due ragazze/i
ed è costretto/a a sceglierne solo uno/a ^o^
- Lui/lei la/lo tradisce… per un'altra/o ?
Infine, la specie di amore più bello (e che
solitamente dura di più) è L’AMORE RICAMBIATO:
- Lui è cotto di lei e lei impazzisce per lui, punto!
Poesia d’amorePoesia d’amore
di Lara Furlan (1D)
Sono qui, immobile,
penso a lui, a noi, a loro.
Come un bicchiere pieno che cade,
e l'acqua? Non c'è più.
Come un fiore senza seme.
Come un testo senza punteggiatura;
niente avrebbe senso.
Senza inizio non c'è fine.
Senza odio non c'è amore.
Senza paura non c'è coraggio.
Senza vita non c'è morte.
Non mi rimane altro che
un piccolo ricordo
di una nostra piccola storia.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
27
Parole d’amoreParole d’amore
di Eva Voltarel (1A), disegno di Mattia Barzi (1D)
BASTAVI TU
Tra mille sorrisi
ho visto il tuo;
tra mille voci
ho sentito la tua;
tra mille odori
ho riconosciuto il tuo;
da quando sono nata
ho assaporato veramente
solo un giorno
quello in cui ti ho conosciuto.
QUANDO UN GIORNO
Quando diventerò adulta
vorrò tornare bambina;
quando inizierò a pensare
non mi servirà più;
quando finalmente diventerò muta
avrò bisogno di parlare;
quando diventerò sorda
avrò bisogno di ascoltare;
quando diventerò cieca
avrò bisogno di vedere;
quando smetterò di innamorarmi
avrò finalmente trovato il mio grande amore.
DONNADONNA
di Ylenia Niceforo (1A)
Quarantasei donne uccise dal compagno in Italia in
questi primi quattro mesi del 2013, con una media che
supera i cento femminicidi all'anno. E' arrivato il
momento di dire basta!
Se mi ami,
non picchiarmi.
Se mi odi,
non amarmi.
Se mi vuoi,
tienimi,
ma non molestarmi,
perché no sono una bambola
non sono una pezza,
ma sono una Donna,
una persona
come te.
Disegno di Aurora Mancuso (3A)
Seguiteci su SN@CK NEWS on-line!
Troverete tutti gli articoli in versione
integrale e OGNI SETTIMANA ne verranno
pubblicati di nuovi.
Invia il tuo articolo a:
snacknews.maserada@gmail.com
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
28
È solo un attimoÈ solo un attimo
di Elisa Bisetto (2D)
Tante volte, durante la nostra vita, compiamo delle
azioni di cui poi ci pentiamo. Tante volte vorremo poter
tornare indietro, poter cancellare quell’avvenimento,
compiutosi per una distrazione, per non aver ascoltato i
nostri genitori, i professori, i fratelli e sorelle; ma ciò
non è possibile e a noi tocca sopportare le conseguenze
senza poterci fare nulla. In questa lettera, ricordo una
mia amica che morì all’età di dieci anni.
Maserada, 19 febbraio 2013
Cara Silvia,
come stai? Io bene, anche se vorrei poterti abbracciare.
Ormai è da parecchio tempo che non ci vediamo e mi
incuriosisce molto sapere dove sei e come stai; se i tuoi
capelli sono ancora di quel bellissimo colore dorato, se i
tuoi occhi brillano ancora di quel colore azzurro acceso,
ma soprattutto vorrei sapere se sei ancora così strana
(nel senso buono), se conosci ancora solo il ridere e
non il piangere, se sulle tue labbra appare ancora quel
sorriso malizioso che fino a poco tempo fa era la causa
dei nostri litigi.
Mi manca il tuo umorismo, i tuoi occhi svegli e il tuo
parlare continuo. E tutto solo per quel giorno in cui non
abbiamo guardato prima di attraversare la strada, è
bastato solo un secondo per non vederti più, per non
avere più l’amica del cuore, per perdere una delle cose
più preziose che avevo al mondo.
Avevamo passato assieme così tanto tempo che quando
ho saputo che tu non c’eri, che il tuo cuore aveva
cessato di battere, che non avrei mai più sentito la tua
voce, la tua risata e che non avrei mai potuto
confidarmi con te, mi sono lasciata andare: volevo
smettere di vivere.
Tante volte mi tornano in mente i numerosi momenti
passati assieme, le corse per scappare da mia madre, le
litigate per chi doveva usare la pedina a candela e per
chi doveva essere la banca o l’hotel… Quanto vorrei
poter tornare indietro, fare in modo che non fosse
accaduto, poterti riavere accanto. Tutto perché non
abbiamo ascoltato i nostri genitori.
Mi manchi molto e, se potessi esprimere un desiderio,
esprimerei quello di riaverti qui accanto.
Ely
Romania, terra miaRomania, terra mia
di Andrei Veres (2B)
Come vi posso descrivere l’emozione che avevo quando
ho dovuto lasciare le mie terre. È successo così
all’improvviso un giovedì mattina. Mia madre mi disse
che dopo quattro giorni dovevamo partire per l’Italia. Il
giorno prima di partire ho fatto visita ai miei amici
favoriti. E il giorno dopo dovevo partire.
Sono andato da tutti i miei amici, vicini e parenti, poi è
arrivata l’auto e il mio cuore si spezzò in due parti: una
la volevo lasciare dove ero nato e l’altra la volevo
portare con me.
Arrivato il momento di partire, vedevo tutti i miei
parenti che mi salutavano; ho guardato indietro e ho
visto mio zio che si tolse il capello: ”Ricordati che in
qualsiasi posto tu andrai, qua a casa c’è ancora un
vecchio che ti aspetta” - mi diceva - “Guarda intorno e
dove andrai troverai gli stessi posti”.
Ancora non credevo che dovevo andare. Il mio cuore
batteva a 80 all’ora per l’amore che avevo per quel
posto. Avevo un centinaio di farfalle dentro allo
stomaco e sentivo che per me veniva la fine del mondo:
non potevo accettare di non vedere più il mio paese per
chissà quanto tempo.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
29
Insalata di FiabeInsalata di Fiabe
di Beatrice Pozzobon (1A)
C'era una volta un bimbo chiamato Calzino Azzurro proprio
perché indossava sempre dei calzini azzurri. Viveva con il
papà falegname e la mamma casalinga in una piccola casa
immersa nel verde e tra i boschi. Suo papà andava tutti i
giorni a tagliare alberi lontano da casa, nel bosco dei
faggi, per fare mobili e con gli scarti riscaldava la casa.
Calzino Azzurro andava spesso a trovare suo padre al
lavoro nel bosco; un giorno il papà gli disse: “Procurami
del cibo e portamelo nel bosco perché voglio prendermi
avanti con il lavoro. Vai al supermarket, senza passare
però per la scorciatoia, anche se è la via più breve,
altrimenti di certo incontrerai dei pericoli.”
Calzino Azzurro partì così di gran corsa con la sua BMX e
passò davanti al campo sportivo dove Bollicino, detto “il
portierino”, lo chiamò per fargli tirare qualche rigore.
Perse così del tempo, per recuperare il tempo perso pensò
allora di prendere la scorciatoia vietata dal padre. Non si
fermò con nessun altro per strada, ma si accorse della
Banda Bassetti. Da tempo quei cinque tipacci volevano
rubagli la BMX allora lui corse anche più veloce del veloce.
Arrivato al supermarket entrò di fretta e non legò la bici
perché pensava di metterci poco. Invece i mise tanto alla
cassa e all'uscita la BMX non c'era più!
Pensò di chiedere aiuto al Bassotto-poliziotto (inviato
speciale di “Striscia la notizia”) per farsi ridare la BMX dai
fetenti Bassetti. Dopo una lunga lotta a base di pugni e di
manganellate, i Bassetti si arresero e restituirono la BMX.
Calzino ringraziò il Bassotto-poliziotto e si lanciò a razzo
verso il bosco; saltò Bollicino che lo aspettava per il
secondo round, non si fermò e gli diede la partita vinta.
Giunto nel bosco dei faggi trovò il papà furibondo per il
ritardo e affamato come il lupo di Cappuccetto Rosso.
Ma il vecchiaccio perdonò Calzino Azzurro anche quella
volta e… non se lo mangiò!!
Horror: Il sorellicidioHorror: Il sorellicidio
di Giorgia Nardin (2B)
Io e mia sorella Arianna non siamo mai andate d’accordo,
perché lei voleva sempre sapere tutto e voleva aver
ragione anche quando sbagliava. Questo mi faceva
arrabbiare molto, anche perché la mamma le dava sempre
ragione, le comprava dei bei vestiti e uscivano sempre
insieme senza di me.
Io ero così gelosa che decisi di ucciderla, perché volevo
che la mamma guardasse solo me ma non lei. Però
dovevo pensare bene al piano.
Tutto successe in una sera d’estate quando c’era un forte
temporale. Stavamo andando a trovare i nonni, quando un
lampo colpì il motore della nostra macchina, che prese
fuoco. Mia sorella prese molta paura, la macchina sbandò
e andò a finire dentro il fiume lì vicino. Io sono stata
veloce e mi sono gettata fuori dalla macchina, ma Arianna
era stata lenta come il solito ed era finita in acqua.
Dalla strada la sentivo urlare, chiamava il mio nome ma io
ero troppo presa dalla gelosia per andarla a salvare, e
intanto mi dicevo che lei non sapeva nuotare e che
sarebbe sicuramente morta affogata. Sapevo che mi stavo
comportando male e che solo io potevo tirarla fuori perché
solo io sapevo nuotare, ma quella volta era il momento
giusto per liberarmi di lei. Se l’avessi aiutata la mamma
avrebbe guardato solo mia sorella e io sarei stata
dimenticata.
Arianna continuava a urlare il mio nome fino a quando
non si sentì più allora, per non fare capire alla polizia che
non avevo cercato di salvarla, mi tuffai in acqua.
Nessuno sa la verità; anche se non ho ucciso mia sorella
con le mie stesse mani, è come se lo avessi fatto. Però la
cosa non mi preoccupa perché adesso tutti mi vogliono
bene, tutti mi portano in giro e guardano solo me.
maggio 2013 – Anno 1 – numero 0
30

Weitere ähnliche Inhalte

Ähnlich wie Sn@ck News # mordi la notizia - Alboscuole

Mondo gigi 2013
Mondo gigi 2013Mondo gigi 2013
Mondo gigi 2013madda1957
 
Obbiettivamente novembre 2015 primo numero
Obbiettivamente novembre 2015 primo numeroObbiettivamente novembre 2015 primo numero
Obbiettivamente novembre 2015 primo numeroinfocannizzaro
 
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...Industria Scenica
 
Presentazione Associazione Crescere
Presentazione Associazione Crescere Presentazione Associazione Crescere
Presentazione Associazione Crescere allegra-lotrek
 
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s..."Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...lauretta petraccini
 
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)Carmela Mocciaro
 

Ähnlich wie Sn@ck News # mordi la notizia - Alboscuole (20)

Mondo gigi 2013
Mondo gigi 2013Mondo gigi 2013
Mondo gigi 2013
 
Cortese news 2 4
Cortese news 2 4Cortese news 2 4
Cortese news 2 4
 
Giornalino n. 1
Giornalino n. 1Giornalino n. 1
Giornalino n. 1
 
Anno II numero 2
Anno II numero 2Anno II numero 2
Anno II numero 2
 
Fuori classe n2
Fuori classe n2Fuori classe n2
Fuori classe n2
 
A modo nostro 2008-2009
A modo nostro 2008-2009A modo nostro 2008-2009
A modo nostro 2008-2009
 
Obbiettivamente novembre 2015 primo numero
Obbiettivamente novembre 2015 primo numeroObbiettivamente novembre 2015 primo numero
Obbiettivamente novembre 2015 primo numero
 
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...
Due mesi allo spazio famiglie Cicabum di Caponago // Associazione Materiali S...
 
Notiziario2016 17
Notiziario2016 17Notiziario2016 17
Notiziario2016 17
 
giornalino3M, primo numero
giornalino3M, primo numerogiornalino3M, primo numero
giornalino3M, primo numero
 
Presentazione Associazione Crescere
Presentazione Associazione Crescere Presentazione Associazione Crescere
Presentazione Associazione Crescere
 
Cortese news n.2
Cortese news n.2Cortese news n.2
Cortese news n.2
 
Assemblea 2010
Assemblea 2010Assemblea 2010
Assemblea 2010
 
Adolescenza 2010
Adolescenza 2010Adolescenza 2010
Adolescenza 2010
 
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s..."Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...
"Crescere nella Cooperazione" - ACS Ago e Filo...ttrano - Diario di bordo a.s...
 
Nats finale
Nats finaleNats finale
Nats finale
 
A modo nostro giugno
A modo nostro giugnoA modo nostro giugno
A modo nostro giugno
 
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)
Obbiettivamente (primo numero 2010 2011)
 
Our journal's passion
Our journal's passionOur journal's passion
Our journal's passion
 
4 f presentazione stage
4 f presentazione stage4 f presentazione stage
4 f presentazione stage
 

Mehr von Roberta Reginato

Mehr von Roberta Reginato (6)

Memorabilia
MemorabiliaMemorabilia
Memorabilia
 
Union dream2014_web radio
Union dream2014_web radioUnion dream2014_web radio
Union dream2014_web radio
 
Costituzione in rima
Costituzione in rimaCostituzione in rima
Costituzione in rima
 
I simboli della repubblica
I simboli della repubblicaI simboli della repubblica
I simboli della repubblica
 
Scuolaviva 2010
Scuolaviva 2010Scuolaviva 2010
Scuolaviva 2010
 
Programmazione Costituzione
Programmazione CostituzioneProgrammazione Costituzione
Programmazione Costituzione
 

Kürzlich hochgeladen

Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxteccarellilorenzo
 
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxteccarellilorenzo
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdfTeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdfteccarellilorenzo
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...Nguyen Thanh Tu Collection
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticanico07fusco
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024IISGiovanniVallePado
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxsasaselvatico
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 

Kürzlich hochgeladen (20)

Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptxStoria-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
Storia-CarloMagno-TeccarelliLorenzo.pptx
 
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptxTeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
TeccarelliLorenzo-PrimadiSteveJobselasuaconcorrenza.pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdfTeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
TeccarelliLorenzo-Mitodella.cavernaa.pdf
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informaticaPresentazione tre geni della tecnologia informatica
Presentazione tre geni della tecnologia informatica
 
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
 
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptxAdducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
Adducchio.Samuel-Steve_Jobs.ppppppppppptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 

Sn@ck News # mordi la notizia - Alboscuole

  • 1. 1
  • 2. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 2 S.o.S. La RedazioneS.o.S. La Redazione Eva Voltarel e Ylenia Niceforo (1A) Whe raga! Siamo proprio noi, gli S.o.S. Straordinari Originali Studenti, i giornalisti della redazione di SN@CK NEWS.  Le ragazze sono le magnifiche sei, mentre i ragazzi sono i magnifici cinque e insieme formiamo i fantastici undici. Visto a cosa serve la matematica!? Ma per non far torto ai proff. di italiano, in rima ci presentiamo!   LE MAGNIFICHE 6 - La rompiscatole Pozzobon Beatrice è un'adorabile sognatrice; la sua amica Mattiuzzo Tabita di sondaggi è una gran patita; la silenziosa Bettamin Alice ha lo sguardo da ispirata scrittrice; Niceforo Ylenia è solare e le piace fantasticare; Voltarel Eva, la creativa, è sempre molto esplosiva; Atzeni Giada, per ben finire, non fa la diva ma è una super sportiva.   I MAGNIFICI 5 - Quel simpaticone di Pillon Simone è un secchione furbacchione; Mattia Bianchin è un gran compagnone e fa cin-cin; quel chiacchierone di Matteo Quinto, scrive barzellette e non si dà mai per vinto; Cristopher Villanova, zitto zitto, sulla tastiera batte convinto; e con i suoi disegni Barzi Mattia ci fa volare con la fantasia. Che scelta difficile!Che scelta difficile! di Simone Pillon (1A) e Mattia Bianchin (1B) Quest’anno noi del laboratorio di Giornalismo abbiamo dovuto affrontare una dura scelta: che titolo dare al nostro giornalino? Fin dall’inizio del laboratorio, avevamo cominciato a proporne alcuni ma, dopo l’idea di coinvolgere tutta la scuola in questa ricerca, la scelta è diventata più facile. Dopo un’attenta riflessione, ascoltando il parere di compagni e amici, abbiamo scelto: SN@CK NEWS # mordi la notizia, perché richiama il fatto che è un giornalino di facile lettura, veloce come uno snack e da leggere nei momenti di pausa come la ricreazione. Ecco a voi gli altri titoli proposti: Mega mini forte! - School news - Mini maxi Il registratore sotto il banco - Le news dei ragazzi I pettegolezzi della scuola - Don Milani times Notizie nello zaino - La venticinquesima ora Voci di corridoio - Noi e voi protagonisti Fuori classe - Articoli spaziali - Fuori orbita L’Imprevisto - La seconda ricreazione - Raga news I love Don Milani - Tutti fuori - Tempera notizie Volanotizie - L’astuccio chiacchierone - Fiol news La mosca nell’astuccio - La penna magica Un panino di notizie - La scatola dei gessi Ragazzi tra le nuvole - Come un libro aperto La scuola sull’albero - Nevicano news – 366° giorno Bianchetto rosso - Voci dal salone - Whe! ragazzi! Vortice di notizie - Guardandoci dentro Ragazzi alla riscossa - Appiccica notizie
  • 3. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 3 Cinquant’anni e…Cinquant’anni e… non linon li dimostradimostra di Edoardo Mazzonetto e Diego Pozzobon (1A) Noi studenti del laboratorio di storia del professor Alberto Carniel stiamo preparando la mostra per il 50° anniversario della nostra scuola, fondata nel 1962. Cerchiamo e organizziamo documenti storici che ricordino tutti i 50 fantastici anni di questa scuola media. Il laboratorio consiste nel creare cartelloni, grafici, tabelle e nel raccogliere materiale storico della scuola, il quale verrà esposto alla fine della scuola. Nei cartelloni vengono inserite poi le foto con le didascalie. Ogni giovedì a gruppi di tre persone creiamo nuovi cartelloni e, spulciando fra le tantissime foto che abbiamo, scegliamo quelle che evidenziano al meglio i laboratori fatti negli anni, a partire dal laboratorio fotografico fino ad arrivare a quello di robotica. Siamo inoltre andati a rovistare negli archivi della scuola per scoprire nei vari anni come sono cambiate le classi, sia nella composizione che nei numeri. Durante queste esplorazioni, ogni tanto giochiamo di nascosto ad appenderci delle lunghe strisce di carta come coda e questo, anche se dura poco, ci diverte molto. Puntiamo ad aumentare il materiale in nostro possesso anche con testimonianze, vecchio materiale scolastico e pagelle degli anni passati. Ci auguriamo di vedervi tutti alla presentazione della mostra e che anche voi ne rimaniate entusiasti come questa stupenda avventura ha incuriosito ed entusiasmato noi. Pagella d’epoca LO SAPEVATE CHE…  Il minor numero di classi nella nostra scuola è stato di sole 2 nel 1962-63;  il maggior numero di classi è stato invece di 16 nel 1984-85;  il nostro record di Presidi fino ad oggi è di 14.
  • 4. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 4 Union Dream, stareUnion Dream, stare insieme con fantasiainsieme con fantasia di Eva Voltarel e Ylenia Niceforo, dal blog (1A) Prima o poi, ognuno di noi nella propria vita dovrà imparare a collaborare per creare un mondo migliore, perché siamo noi ragazzi a decidere come sarà il futuro. Per questo, noi della classe 1^A abbiamo imparato le fondamentali regole per poter formare una cooperativa nella nostra scuola, grazie al Progetto Itaca con l'educatrice Cecilia Zuppini. Ma cos’è una cooperativa? È una libera associazione di cittadini, i quali si propongono di esercitare solidalmente determinate attività economiche senza fini di lucro. Noi ragazzi, per capirlo meglio, a scuola abbiamo fatto giochi e riflessioni, che abbiamo raccolto in un blog di classe con le nostre foto e commenti. Nel primo incontro, abbiamo conosciuto Cecilia e abbiamo fatto un gioco molto coinvolgente; lo scopo del gioco era cercare di collaborare senza usare le parole e... ci siamo riusciti! Giochi cooperativi nella classe 1^A Nel secondo incontro abbiamo giocato al “Cooperquiz”, un modo divertente per ripassare insieme i principi su cui si fonda una cooperativa. Nel terzo e nel quarto incontro abbiamo disegnato e ritagliato delle mani di carta per fare il nostro patto e abbiamo scelto l'oggetto sociale della nostra cooperativa, cioè le attività che vogliamo realizzare per creare collaborazione tra noi studenti, insegnanti e genitori. Come prima cosa stiamo creando un Giornalino dei Ragazzi. Nel quinto abbiamo analizzato lo statuto ed esposto a voce i vari articoli. I soci fondatori al Meeting delle coop. scolastiche Nel frattempo abbiamo anche partecipato anche al Meeting provinciale delle cooperative scolastiche, che ci ha fatto scoprire le attività delle altre scuole medie e superiori. Insieme a noi c'erano i compagni del Laboratorio di Giornalismo, la prof.ssa Reginato e la prof.ssa Elena Strada con i rappresentanti dei Laboratori di Teatro, Video-editing e Tessitura. Infine, abbiamo avuto un incontro con un dipendente del Centro Marca Banca che finanzia questo progetto per le scuole. Il signor Bozzolan ci ha spiegato come si concretizzano i valori del credito cooperativo anche attraverso la beneficenza e l'aiuto ad associazioni sportive, scuole, parrocchie e associazioni.
  • 5. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 5 L’unione fa la forza!L’unione fa la forza! di Eva Voltarel e Ylenia Niceforo (1A) Così, incontro dopo incontro, abbiamo imparato sempre più cose e adesso siamo a un passo dal fondare una nostra cooperativa. Infatti, abbiamo già eletto le nostre varie cariche sociali (presidente, vicepresidente, consiglieri) e proprio lo stesso giorno in cui il parlamento italiano stava eleggendo il nostro presidente della Repubblica. Dopo di che è arrivato il momento di scegliere il nome: abbiamo cercato un titolo che esprimesse questi concetti: Fantasia, Creatività, Allegria, Amicizia, Unione, Aiuto, Andare d'accordo, Collaborare, Tante individualità, Tante idee, Tante attività. E quale nome migliore di: UNION DREAM per esprimerle?! Dall'inglese: sognando di essere uniti. E come logo abbiamo scelto un arcobaleno di stelle. Il prossimo 25 maggio festeggeremo la fondazione della nostra cooperativa e speriamo che tutti voi studenti vogliate diventare soci e partecipare da protagonisti alla vita della nostra bellissima scuola. Mitica classe 1^A, fondatrice di UNION DREAM I commentiI commenti dal blog della classe 1^A Ecco alcuni commenti dei nostri compagni sull'esperienza, postati sul nostro blog di classe. Simone: questa attività mi ha fatto riflettere su quanto sia importante collaborare e mi è servito per riconoscere che chiunque può avere un proprio ruolo nella scuola. Ylenia: i vari giochi ci hanno dimostrato che se vogliamo ottenere qualcosa possiamo riuscirci. Diego: E' un ottimo sistema quello di essere divisi in gruppi ed ad ogni gruppo venga assegnato un argomento diverso dello statuto dell'ACS, così lo impariamo meglio e possiamo farlo imparare agli altri. E penso che alcune regole credo che possano essere adoperate nella vita quotidiana. Federica: quando mi è stata proposta l'idea di fondare con tutti voi questa associazione ero felice e sapevo che sarebbe stata un successo, perché forte è il nostro spirito di squadra. Lara: come socio fondatore di questa cooperativa sono entusiasta di aver eseguito un lungo percorso per poi arrivare ad avere una nostra cooperativa. Io darò il meglio di me e cercherò di aiutare in qualsiasi modo sia necessario. Diventa anche tu socio di UNION DREAM: potrai partecipare alle assemblee studentesche e dire la tua! Quota associativa: 1 euro
  • 6. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 6 Cari adulti vi scrivoCari adulti vi scrivo di Denise Cracco (2D) Carissimi adulti, professori e genitori, vi voglio parlare della difficoltà che abbiamo noi ragazzi a svolgere tutte le nostre attività come la scuola, lo sport e il catechismo, oltretutto con la pretesa che dobbiamo svolgerle al meglio. In poche parole: siamo troppo impegnati. E il poco tempo che ci rimane, pretendete pure che leggiamo libri. La domenica è l’unico giorno libero che abbiamo, ma perché lo sia veramente dobbiamo fare gli straordinari durante la settimana per prenderci avanti con i compiti. Dovete capire che abbiamo bisogno di più tempo libero per rilassarci e guardare la televisione. Lo so che tutto questo impegno è giusto e serve per il nostro futuro ma, se qualche volta prendiamo un sei invece dell’otto, almeno provate a capire che non finisce il mondo. Cordiali saluti da Denise Stress da studioStress da studio di Lisa Zuliani (2D) Cari amici, oggi ormai, per tutti noi, lo studio è diventato uno stress quotidiano soprattutto quando bisogna studiare per prepararsi ad una verifica e per questo penso che tutti cerchino un modo per combatterlo o almeno diminuirlo. Dunque, io vi propongo un sistema che, come funziona per me, spero funzioni anche per voi: la musica! Ascoltarla prima di cominciare a studiare o mentre studiate (ma solo di sottofondo), vi può rilassare, tranquillizzare, rendendovi lo studio piacevole ed interessante proprio come dovrebbe essere. La musica però vi deve piacere, ma non deve essere né di quelle forti, né di quelle che vi facciano addormentare. Buono studio a tutti voi. I 10 comandamentiI 10 comandamenti dello studentedello studente di Marta Piccoli (1C), Mattia Gava (1A), Margherita Mattiuzzo (1D) Dal laboratorio di Metodo di Studio, 10 regole per sopravvivere alla scuola ed essere felici. 1° - Non avrai altra scuola al di fuori della Don Milani! 2° - Non rubare i compiti agli altri, ne hai già troppi!!! 3° - Non dire cavolate durante le interrogazioni altrimenti ti prendi un ‘bel’ 4! 4° - Fare i compiti è legge altrimenti ti beccherai una crocetta! 5° - Devi impegnarti al massimo altrimenti potrai essere bocciato! 6° - Organizzati bene con i tempi, per non ritrovarti a studiare fino alle 23.30! 7° - Fatti piacere le materie che non ti piacciono, così l’ora in cui le avrai passerà velocemente. 8° - Prendi bei voti solo per te e per nessun’altra persona, la via è tua e il tuo futuro sarà decisamente migliore! 9° -Impegnati: la scuola è il tuo lavoro!!! 10°- PRIMA IL DOVERE POI IL PIACERE. … E BUONO STUDIO ^o^
  • 7. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 7 La sete gluLa sete glu--gluglu di Ilyas Elmansouri e Abdoul Aziz Nombre (2B) Questa canzone è stata scritta e inventata da Abdoul Aziz e da Marco Pozzobon durante un’ora di supplenza con la prof. Reginato, perché Abdoul si era dimenticato di andare in bagno. Volete sapere com'è andata? Era una bella giornata di sole e Abdoul, correndo e giocando nell’intervallo, si era dimenticato di andare a bere e, tornato in classe, ha avuto molta sete. Allora ha chiesto alla prof. Reginato di andare in bagno e la professoressa, seguendo le regole della scuola, gli disse di no. Abdoul insisteva tanto ma la prof. non lo lasciava uscire così, per fargli passare la sete, lo mise a scrivere una canzone con Marco Pozzobon ai testi e Matteo Breda alle percussioni. La canzone è stata divertente e Abdoul non è morto di sete! Glu, Glu, Glu, L’acqua va giù Abdoul non beve più più, più, più. Glu, Glu, Glu, Acqua non berrò Io te lo chiedo E tu mi dici di no No, no, no! Suona la campana E io ti dico di sì Sì, sì, sì!! Glu, Glu, Glu Le sete non c’è più Oh yeah! Lo stress da studio secondo Christian Savian (1A) Top10 delle cavolateTop10 delle cavolate da cura di Giorgio Casella (1D) Noi ragazzi della 1^D con la prof.ssa Diotallevi scriviamo le cavolate che diciamo durante le interrogazioni di storia e geografia. Queste sono le cose buffe che riusciamo ad inventare. Fatevi una bella risata! 1: nei comuni medievali il potere era del popolo ciccione invece i poveri facevano parte del popolo minuto 2 : nei 3 stati di aggregazione dell’ acqua esiste l’acqua in forma potabile 3: durante il periodo di calo demografico bisognava essere molto veloci per prendere le noci nella foresta 4: si costruiscono strade mentre cambia il territorio romano 5: la croce che veniva data nella cerimonia di investitura era simbolo della chiesa 6: in Europa c’è un grande porto, quello di Sidney 7: la Spagna e l’Africa sono divise dallo stretto di Messina 8: i libri venivano scritti dagli scrittori per difendersi dai nemici 9: fra il XI e il XV ci sono 4 anni 10: Salisburgo è un elemento del sale 11: la pianura padana e’ di origine allungata,
  • 8. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 8 12: nelle case dei più ricchi c’era un piccolo fosso come bagno 13: la longitudine si misura in km, i paralleli sono strisce 14: una lingua germanica è il romanesco 15: Roma è una città con le saline 16: nei paesi arabi esiste la religione islamista 17: la terra esegue due movimenti quello orale e quello circolare 18: la terra impiega 24 ore a fare il giro intorno al sole 19: le crociate finirono nel 2700 20: Costantinopoli fu assassinata due volte Scuola sì, scuola noScuola sì, scuola no di Veronica Moratto (2B) Studenti di tutto il mondo, maschi e femmine, grandi e piccoli, asini e secchioni... ascoltatemi! Sicuramente almeno una persona nella vostra vita vi avrà detto che la scuola è importantissima, che è fondamentale e interessante, ma io sono pronta a scommettere che la maggior parte di voi abbia negato tutto e non abbia creduto nemmeno ad una parola. Beh, è così che la pensate? Ecco cosa farò: sono pronta a farvi cambiare idea con delle semplici informazioni, che è bene che voi non dimentichiate fino alla fine dei vostri giorni, sui vantaggi di andare a scuola. Punto uno: gli amici. Contate tutti gli amici che avete. Quasi tutti li avete conosciuti a scuola. È grazie alla scuola se si trovano gli amici e questa è già una cosa importante, quindi non dovete detestarla. Punto due: se ti impegni a studiare sai molte cose, se sai molte cose gli altri ti credono un genio. Pensateci: non è fantastico essere considerati un genio? Punto tre: finita la scuola, cosa farò? Se uno studente ha usato il cervello ed è andato bene a scuola non avrà problemi a trovare qualcuno che lo assuma per lavorare. Ma mettiti nei panni dell'imprenditore che cerca operai: assumerà il ragazzo che non è mai stato bocciato o quello con la media del quattro? Punto quattro: stare a casa non è meno noioso che stare a scuola. Anzi: trovate il tempo di ridere e di scherzare anche mentre fate lezione, invece a casa o mangiate o guardate la televisione. Punto cinque: i genitori. Andare a scuola è una salvezza per voi. Provate a immaginare quanti mestieri di casa vi obbligherebbero a fare. Se andate a scuola, invece, avete la scusa di fare i compiti ed è molto meglio che pulire il pavimento o lavare i piatti, credetemi! Punto sei: riguarda ancora i genitori. Se prendete un bel voto in una verifica o un'interrogazione vi faranno i complimenti e vi premieranno certamente, motivo in più per studiare. Punto sette: i voti. Andare a scuola significa appezzare sia un 4 che un 10, perché così sai se hai studiato abbastanza. Punto otto: palestra. Puoi giocare ai giochi che preferisci come calcio, basket, pallavolo e palla guerra. Non vi ho ancora convinto Pazienza. Questi vantaggi li avranno solo i ragazzi che mi hanno ascoltata mentre gli altri, che si arrangino! Sono comunque felice di aver potuto dirvi gli otto principali vantaggi dello studio... e spero davvero che vi siano utili!!
  • 9. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 9 Il Rap dello studenteIl Rap dello studente di Christian Bonolo (1D), Beatrice Ulliana (1C), Giorgia Severin (1B)) Il metodo dello studente è assai intelligente Per concentrarti, il tavolo devi prepararti, tutte le cose che ti possono disturbare devi levare e poi metterti a lavorare. Concentrati mentalmente e non fare mille cose contemporaneamente! PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-) Se le verifiche vuoi superare Prendi il libro e mettiti a studiare. Se vuoi un consiglio primi di iniziare Pianifica le cose che hai da fare. Per capire le consegne leggi attentamente E lentamente! PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-) Se per il giorno dopo non hai compiti da fare Prenditi avanti con lo studiare. Quando hai finito, ti puoi riposare e finalmente andare a giocare. Finiti i compiti vai presto a riposare Ma prima ricordati di ripassare! PER IMPARARE BISOGNA STUDIARE ;-) I rapper Marco Pavan (1B) e Christian Savian (1A) Lo stupidario della 3dLo stupidario della 3d Fin dalla prima media, noi ragazzi del 1999 e ora alunni della 3^D, la nostra prof.ssa Silvia Diotallevi abbiamo iniziato a fare una raccolta delle più simpatiche battute che possono scappare dalle nostre bocche durante la lezione con! Alla fine dell’anno vengono votate le trenta migliori, così da poter stilare una classifica che noi chiamiamo “top trenta” (o “stupidario” o “thirty jockes”) in cui vengono raccolte tutte le frasi più simpatiche, frutto delle nostre ore sui banchi di scuola. Eccole qua: 1) Durante il laboratorio storico "Le interviste impossibili": Alunno: ”Durante la rivoluzione francese non si lavavano perché senno si aprivano i fori sulla pelle” 2) Durante grammatica: Alunno: ”Al mare è complemento di scopo al 3) Durante l’interrogazione di storia sulla rivoluzione industriale: Alunno: ”Le persone salivano sul treno vestite di… bianco!!” 4) Durante l’ interrogazione di storia, la prof chiede chi era Cavour: Alunno: ”Era... un uomo!" 5) Durante l’interrogazione di geografia sulle regioni, la prof. chiede come si chiama il viaggio che Maometto fece da La Mecca a Medina: Alunno: “Scappamento!” 6) Durante l’ interrogazione di storia, la prof chiede chi era Cavour: Alunno: “Il re francese…” 7) Durante l’interrogazione di storia, la prof. chiede "Giolitti ha fatto molte riforme e… dove ci troviamo?” Alunno: “Siamo in Libia!” 8) Durante l’interrogazione di storia: Alunno: ”Le baionette era parente della pistola” 9) Durante geografia, la prof. chiede "Quando ti fai interrogare? Hai studiato?” Alunno: “Eh... prof., forse studio”.
  • 10. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 10 10) Durante interrogazione di geografia: Alunno: “Le città sono formate da... case abitate da... uomini!" 11) Durante interrogazione geografia: Alunno: “Le città del Nord sono più fredde di quelle del Sud.” 12) Durante interrogazione di geografia: Alunno: “Al centro della città si trovano i palazzi e le discariche.” 13) Durante interrogazione geografia: “Parlami delle lingue.” Alunno: “Posso aggiungere anche le religioni?!” 14) Durante interrogazione geografia: Alunno: “Il latino era la lingua più parlata del secolo scorso.” 15) Durante interrogazione geografia, la prof. chiede che problemi comporta l'assenza di biodiversità: Alunno: “Posso abbassare le tapparelle?” 16) Durante interrogazione geografia, la prof chiede: “Parlami delle coltivazioni: dove si coltiva dove si coltiva il grano, per esempio?” Alunno: “Beh... nei campi." 17) Durante lezione grammatica: Alunno: “Sì senza accento è un verbo.” 18) Durante geografia la prof. dice: “In Cina hanno solo un figlio maschio, ma non ci saranno più femmine.” Alunno: "Allora divorziano e fanno una femmina!" 19) Durante storia: Alunno: “Durante la marcia a Roma Mussolini andò dal Papa e venne proclamato dal re senatore.” 20) Durante storia: Alunno: “La guerra contro la Polonia, durante la seconda guerra mondiale si fa con… le armi.” 21) Durante grammatica: Alunno: “Il predicato nominale è formato da… cupola.” 22) Durante geografia, la prof. chiede quante sono le città del mondo che superano 10 milioni di abitanti: Alunno: “Nel mondo ci sono 16 città.” 23) Durante geografia, la prof. chiede qual è il libro sacro degli ebrei. Alunno: “Scho.” 24) Durante geografia: Alunno: “Un uomo in Germania chiamato Vichì!”. 25) Durante letteratura, la prof. chiede se “pria" è una parola che useremmo ai nostri tempi: Alunno: “Sì.” La prof. chiede: "E come? Con che significato?" Alunno: "Come... vai via!" 26) Durante geografia: Alunno: "Parlo delle due Còree" 27) durante geografia la prof. chiede "Oggi ti fai interrogare?" Alunno: "Come? No oggi, ieri, no, domani!" 28) Durante geografia: Alunno: "Il Giappone duratne la seconda guerra mondialae ha attaccato il porto di Pirla Harbour" 29) Durante storia: “Durante la prima guerra mondiale ci sono state tante persone decadute” 30) Durante storia, parlando delle emigrazioni e del Veneto: Alunno: "Ma se nel Veneto bonificavano, anche nel Quattrocento c'era qualcuno che era andato lì a bonificare con le idrovore..." Prof.: "Ma erano gli Unni! E poi a Venezia!" … e questo è lo spazio dove anche voi potrete scrivere le vostre migliori cavolate scolastiche! ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………
  • 11. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 11 IL RAP DEI PROFFIL RAP DEI PROFF di Anna Cattarin, Angelica Di Noi, Gioia Nardi (2A) Ecco a voi il freddoloso Petrelli re dei cammelli con la sciarpa lunga come un serpente ad anelli. Subito arriva Longato tutto indaffarato che offre un frullato alla letterata Reginato. Mentre l'elegante Salvadori Graziella mangia con stile pomodori con la nutella. C'è anche la sorridente Amadio, a lei nessuno vuol dire addio. L'allegra Salvadori Carla perfino l'alfabeto arabo parla. La tessitrice Cantarini stupendamente canta come gli uccellini. È sempre dinamica la Strada che veste Prada. La slanciata Diotallevi invece ha i jeans della Levi. C'è pure la materna Pipolo che ha un bambino piccolo. E Magaraggia con la sua barbetta ti insegna una formuletta. La matematica Bruno sa contare fino a millecentouno. E non può mancare la riccia Coassin che sémena el rosmarìn. Carniel è il vice tranquillo che però controlla ogni sbadiglio. Poi c'è la scientifica Tuon che fa giochi matematici col pompon. Il divertente Martignon Francesco che è sempre molto fresco. La sportiva Mara Ceffis che butta fuori i brutti ceffi. La rossa Lovisa Elisabetta, che in tedesco ti detta una frasetta. Intanto la British Cangialosi prepara pan cakes golosi E li offre alla dolce Pavan che balla il can can Con la nostra amata Zoppi che non ama gli scoppi. Ma ecco Tomasi la bionda che con la porche fa una baraonda. Così la simpatica Bruzzolo scappa in fretta sul cucuzzolo. Nel frattempo la severa Crosato ci consola con un bel gelato. Allora la mistica Brait si beve una Sprite Con la mora Bottacin, e insieme fanno cin cin. Intanto la Fratter Cinzìa prende il caffè in pasticceria. E l'artistico Clodomiro Colonna va a cena con la sua donna, Che non è la creativa Capelli appassionata di collane e anelli. Infine del preside nulla diciamo altrimenti l'anno ripetiamo!!!
  • 12. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 12 La doppia intervistaLa doppia intervista di Gioliya Yu e Oumayma Rhris (2B) Tutti le mattine quando arriviamo a scuola troviamo le classi ordinate, i pavimenti puliti e un sorriso ad accoglierci: come si farebbe senza di loro? Sì, stiamo parlando proprio dei collaboratori scolastici, i nostri cari bidelli, quelli che vi mettono un cerotto quando cadete in cortile e che vi provano la febbre... quando avete una verifica! Due inviate speciali li hanno intervistati per noi. Gioliya – Da quanti anni lavorate in questa scuola? Marisa – Da sette anni. Salvatore – Da cinque anni. Oumayma – Vi piace lavorare qui alla scuola Don Milani? M. – Si, non è noioso per niente. S. – Si, è il lavoro che ho scelto. Gioliya – Da piccoli cosa volevate fare? M. – Il geometra e la maestra. S. – Da piccolo non avevo un sogno particolare, ma mi sarebbe piaciuto continuare l’impresa edile di mio padre. Eravamo otto fratelli in famiglia e ho incominciato subito a lavorare portando il caffè negli uffici. All’inizio l’ho fatto per necessità. Poi mi è piaciuto perché io faccio con passione qualunque tipo di lavoro. Oumayma – Cosa vi piace di più del vostro lavoro? M. – Stare con i ragazzi, stare in contatto con loro. S. – Stare a contatto con tutti dal piccolo al grande (preside, insegnanti, impiegati, ragazzi, genitori…). Gioliya – Che cosa vi piace di meno del vostro lavoro? M. – Ripetere ogni giorno continuamente le stesse pulizie ma non vedere mai ordine e pulizia, perché tutto è già di nuovo sporco. S. – Fare le pulizie, anche se è necessario, è la parte meno interessante del mio lavoro. Oumayma – Vi piace fare supplenza nelle nostre classi? M. – Alcune classi mi ascoltano e altre meno, non è facile. S. – Sì, se i ragazzi fanno i bravi. Gioliya – Cosa ne pensate di noi studenti delle medie? M. – Presi singolarmente siete fantastici ma quando siete insieme, come gruppo, riuscite a far vedere solo le brutte qualità, perché non vi sapete controllare. S. – Siete fatti così: nel bene e nel male, siete bravi ma birbanti. Oumayma – Che consigli dareste a noi ragazzi per migliorare le nostre abitudini? M. – Vi consiglierei di imparare la regola delle 10 P: “Prima Pensa Poi Parla Perché Parole Poco Pensate Portano Problemi” e di avere rispetto del lavoro che gli altri fanno per voi e delle cose che qui a scuola vi vengono messe a disposizione. S. – Il consiglio che darei a voi ragazzi è di studiare e di non fare giochi pericolosi perché potreste farvi male. M. – Oltre al consiglio, avrei anche un desiderio: mi piacerebbe che ognuno di noi si impegnasse per lasciare un buon ricordo di se stesso. Oumayma e Gioliya - Ringraziamo voi e anche gli altri collaboratori della nostra scuola: Antonella, Agata, Rosa e Vincenzo. E ci daremo da fare per realizzare il desiderio che ha espresso Marisa.
  • 13. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 13 Ricetta di priRicetta di primaveramavera di Eva Voltarel, Ylenia Niceforo (1A) Matteo Quinto (1B) La primavera è una stagione piena di colori, di vita e di emozioni fantastiche, dove ci si innamora, dove il sorriso splende sempre nei volti, dove alle persone viene voglia di stare all'aperto e non più chiusi in casa. Volete imparare a preparare con le vostre mani questa meravigliosa stagione? INGREDIENTI: - divertimento a piacere - giochi: 3 kg - tanto tempo libero: 4.000.000.000 kg - voglia di stare all'aperto: 300.000 kg - sole 100.000.000 raggi - 2 uova - colori 150.000 litri - fiori 89.600 kg - animali 700 t - erba qualche centinaio di km - amici tutti quelli che hai - zucchero 23 g - amore tanto - gioia 66.660.000 kg - ciliegie e ciliegie quante ne riesci a mangiare - caramelle variopinte 90 hg - cioccolato (se ti piace) tanto tanto - e, perché no, anche un bel pizzico di fantasia! PREPARAZIONE: Mischiare il tutto casualmente e allegramente, poi aggiungere 2 uova e infornare a 180° per 90 minuti, lasciar raffreddare qualche minuto per assicurarsi che il risultato sia ottimo. BUONA STAGIONE! A scuola di naturaA scuola di natura L’amore e il rispetto per la natura non si imparano sui libri di scuola, ma a diretto contatto con la terra, è per questo che la prof.ssa Maria Grazia Coassin programma ogni anno il Laboratorio dell’orto e quest’anno in modo davvero particolare: secondo il metodo dell’orto sinergico. Prof.ssa Coassin - L’orto sinergico è un modo di fare l’orto nel rispetto della naturale sinergia che si crea fra le piante e il terreno che le accoglie, dove tutti gli elementi organici e inorganici si aiutano a vicenda secondo natura. E’ un macroesperimento che speriamo di poter osservare nella sua evoluzione nei prossimi anni. E cosa ne pensano gli studenti di questo laboratorio? Diamo la… zappa agli “ortolani”! LUCA - Direi che è un laboratorio stupendo dove impari molte cose nuove. Io lo rifarei anche io prossimo anno perché mi piace coltivare l’orto. DANIELE - Questo laboratorio è molto bello perché io non avevo mai lavorato prima in un orto e mi è piaciuto fare questa nuova esperienza. A me piacerebbe rifare questo laboratorio perché è molto bello. MARCO - Mi piace fare l’orto perché vedo le piante che crescono e perché mi piace la natura. A tutti
  • 14. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 14 voi direi “vai a provare questo laboratorio, perché scoprirai cose nuove e piacevoli sulla natura”. NICOLA – E’ bellissimo coltivare e bisogna cogliere l’occasione di fare questo laboratorio perché si impara come e dove bisogna piantare le varie piante e come si fa. Io lo rifarei perché mi piace lavorare all’aria aperta. studenti al lavoro tra serre e compostiera Il mondo che vorreiIl mondo che vorrei di Alessandro Bettin (2D) Se ci fosse un nuovo mondo, io vorrei un mondo dove tutti fossero agricoltori. Un mondo più pulito con più foreste e meno deforestazioni. La mia passione è l’agricoltura e mi hanno interessato fin da bambino anche le grandi praterie americane abitate dai cowboy. Infatti vorrei che ci fosse un videogioco dove si può interpretare la parte di un personaggio in particolare: Tex Willer, il protagonista del fumetto TEX, e metterei nel gioco anche suo figlio Kit Willer e i suoi amici Kit Carson e il compagno Tiger Jack della tribù Navajo. Vorrei anche che la scuola non esistesse e che il nostro cervello fosse già sviluppato quanto basta per fare i calcoli che servono per svolgere una giornata normale. Agricoltori virtualiAgricoltori virtuali di Marco Zuliani (2D) Già dalle elementari, con i miei tre migliori amici al mondo, mi appassionai al mondo dell'agricoltura, perché i nostri nonni erano degli agricoltori e a noi piaceva aiutarli. Crescendo però mi venne anche la passione per i camion e per i treni. Decisi così di vendere i miei vecchi giochi della playstation per acquistarne di nuovi da usare con il computer. Con il ricavato mi comprai dei nuovi giochi riguardanti le mie passioni. I giochi riguardanti l'agricoltura si chiamano Farming Simulator 2011 e 2013, poiché ogni edizione è biennale, e simulano molto bene la vita di un agricoltore. Nel gioco si guidano le macchine agricole come trattori e mietitrebbia. Si possono anche allevare mucche e dare loro la giusta alimentazione. Ed esistono molte altre cose che si possono imparare, come fare le balle di fieno. Nella versione 2011 ci sono però delle scenografie o dei contenuti che nella realtà non esistono, ad esempio, nella realtà per seminare bisogna prima arare, invece nel gioco non serve perché il terreno è già pronto. Oppure, quando si sarchia, la terra nel gioco diventa grigia.
  • 15. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 15 Farming Simulator 2013 invece è più ricco rispetto al 2011 ,infatti gli inventori sono entrati nei minimi dettagli, aggiungendo l'impianto di biogas e due nuovi animali: la gallina e la pecora. È molto bello perché le galline producono uova che si possono vendere, mentre le pecore producono lana e latte. Hanno aggiunto anche nuovi attrezzi come il carro a cinque assi e le serre per lattuga, pomodori e fiori. Il gioco sul giardinaggio si chiama Garden Simulator, è simile a quello dell'agricoltore, ma in questo caso c'è un giardiniere che deve svolgere dei lavori per mantenere il suo giardino perfetto. Il gioco ti permette di creare un tuo giardino coltivando fiori, alberi da frutto e piante di verdure, con una grafica sbalorditiva. E bisogna stare attenti anche ai predatori notturni e alle lumache, che potrebbero rovinare il lavoro! La nostra TerraLa nostra Terra di Marco Scala (3D) Carissimo Pianeta Terra, credo che nessuno negli ultimi tempi ti abbia voluto inviare una lettera. Nessuno oramai pensa a te; tutti sono impegnati con il lavoro, le scuole, tutti perennemente con il proprio cellulare in mano. Nessuno pensa a te… Eppure, noi camminiamo, viviamo, ci innamoriamo su di te. Sei tu che ogni giorno ci porti sulle spalle e ci fai trascorrere una vita felice, sei tu che ci doni le tue acque e il tuo cibo, sei tu che ci fai dormire e che ci svegli. Noi tutti, tuoi ospiti, dovremmo ringraziarti del tuo lavoro che continua da milioni di anni, senza mai fermarsi. Invece non facciamo altro che bucherellare il tuo accogliente dorso e inquinare la tua aria e, per chi non l’avesse capito, è quella che respiriamo pure noi. Tutti continuano a fare la loro vita senza neanche pensare a te. Molti credono che sei un ammasso di roccia che vaga nello spazio. Io invece non penso che tu sei qui per caso e vaghi a zonzo per l’universo. Ma penso che chiunque ti abbia creato, Dio o chissà chIcchessia, ti ha posizionato alla giusta distanza dal sole non per caso, ma perché su di te si potesse sviluppare una forma di vita intelligente, capace di pensare da sé, capace di amare, capace di fare figli che a loro volta ne faranno altri; in modo da ricoprirti di tanti esseri umani, molto piccoli di statura rispetto a te, ma allo stesso tempo tutti molto grandi, capaci di amarti e capirti, capaci di prendersi cura di te senza rovinarti; senza sfruttarti e senza portati alla distruzione. Purtroppo però non è così; anzi lo è stato all’Inizio della civiltà umana, ma appena l’uomo ha intuito che era capace di pensare, di fare molte cose, allora ha capito che poteva diventare il tuo padrone, dimenticandosi di essere tuo ospite. Perché in questo mondo grigio e spento, nessuno si accorge che lentamente ti stai spegnendo. Perché loro, piccoli insignificanti esseri umani con tanti soldi, credono che con le nuove applicazioni dell' i-phone o condividendo le foto con la scritta “SALVIAMO LA TERRA” su facebook, riusciranno a salvarti, invece di spendere qualche soldo per salvarti dalla distruzione. Invece, cara Terra, io penso che non ti stai spegnendo, ma che noi umani ti stiamo accompagnando alla distruzione. Comunque, per quel poco che può significare, io ti voglio bene, perché mi hai permesso di vivere e di pensare. GRAZIE. Marco
  • 16. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 16 Aspettando l’estateAspettando l’estate di Marco Marchin (3D) La bella stagione sia per noi ragazzi che per adulti è il periodo dell’anno dove cresce la speranza della libertà, che è questa: stare fuori insieme agli amici fino a tardi, andare al mare o in piscina, trovare nuovi amori. Questa speranza si dissolve quando si sentono queste frasi espresse dai genitori: “Vieni a casa che è tardi”- “Basta giocare e vai a fare i compiti!”- “Alle 7.00 a casa!”-“No, non vai via!”- “Guarda che ti tengo d’occhio!” Con questi famosi detti i ragazzi smettono di sognare e pare di essere in carcere perché bisogna obbedire 24 ore su 24. Per gli adulti la libertà è quasi uguale a quella dei ragazzi, ma loro hanno un freno che li ferma quando esagerano. Però anche i loro piani vanno in fumo quando ci va di mezzo il lavoro. Io d’ estate vorrei avere tutto il tempo del mondo per fare quello che voglio senza avere contrattempi. E grazie alle mie recenti osservazioni ho scoperto che gli adulti sono più nervosi alla mattina, quindi ho scoperto un modo per avere tempo extra anche prima di aver iniziato a pranzare. Ecco il segreto: bisogna iniziare con la sveglia poco prima che i genitori si alzino e, appena vi chiederanno qualcosa, dovrete accontentarli subito, così prima finiranno le faccende domestiche prima inizierà il divertimento. Ad esempio io e il mio amico Jacopo quest’estate vorremmo andare in colonia, ma dovremmo promettere di fare quello che ci chiedono e fare un po’ più di compiti. Noi vorremmo anche continuare a girare la nostra “specie di telefilm” che vorremmo poi caricare sui nostri canali di youtube, ma tutto ciò lo faremo solo se gli obbiettivi giornalieri saranno conclusi. Nella vita ci sono molte interferenze che ostacolano il nostro cammino verso la libertà e saranno sempre con noi per bloccarci. Fifa e PES a confrontoFifa e PES a confronto di Daniele Falanga (2D) Fifa e Pes: non si sono mai visti due videogiochi di calcio così competitivi. Per questo, dopo aver sentito le opinioni di varie persone e aver fatto ricerche in merito, ho deciso di fare questo dettagliato confronto. LA GRAFICA FIFA - Si sa che Fifa non ha la migliore grafica al mondo, ma è migliorata molto rispetto all’anno scorso. Le facce dei personaggi sono più varie, infatti ci sono giocatori come Klose, Cristiano Ronaldo e Cavani che sembrano reali, mentre altri come Maggio o Quagliarella che sono ancora del tutto irriconoscibili. PES - Pes gode di una delle migliori grafiche al mondo grazie all’innovativo software della “Konami” che è unico nel suo genere. La
  • 17. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 17 presentazione dei giocatori a inizio partita è molto realistica e la faccia dei giocatori famosi è molto realistica. L’unica pecca e che i giocatori delle squadre meno conosciute sono fatti malissimo. IL REALISMO FIFA - Fifa gode di un realismo fuori dal comune grazie ai metodi scientifici che sono stati usati. Hanno convocato i più forti giocatori del mondo alla sede centrale (che si trova a Vancouver) e, attaccando ad ogni giocatore dei sensori, gli hanno fatto fare tiri, passaggi, parate e anche una partitella. Riprendendoli con speciali telecamere hanno poi riprodotto il loro movimento sul computer e lo hanno inserito nel video-gioco. Grazie a questa novità i movimenti dei giocatori sono quasi perfetti, il che rende Fifa un ottimo simulatore. PES - Pes non è un buon simulatore, infatti i contatti sono poco realistici e i giocatori riescono a fare “stop” impossibili nella realtà. L’unico miglioramento è che ora il movimento dei giocatori senza palla è molto più simile alla realtà. LE MODALITA' DI GIOCO FIFA - Con Fifa si può sperimentare il gioco on- line in varie modalità: ad esempio, con “Ultimate team” si può creare la propria squadra e confrontarsi con giocatori di tutto il mondo. Poi ci sono le “Amichevoli on-line” dove puoi giocare con tuoi amici o conoscenti. Con la “Fifa interactive word cup” giocano i migliori al mondo e, infine, ci sono le “Stagioni pro club” che si giocano a squadre. Ci sono anche le modalità non on-line come la “Carriera giocatore” o “allenatore”, le “Amichevoli”, i “Tornei”, le “Stagioni”, la “Modalità professionista giocatore” o “portiere” e tante altre ancora. PES - Con Pes non si può giocare on-line ma ci sono molte modalità di gioco come “Campionato master”, “Tornei”, “Stagioni”, “Carriera”... ma la cosa più importante è che si può disputare la “Champions League”. Pes ha l’esclusiva su questo torneo ed è proprio il motivo che lo rendere speciale e competitivo. IL VERDETTO FINALE Dopo questo confronto, posso dire che non c’è un vincitore ma che i giochi si adattano a persone diverse: a chi vuole un vero simulatore o desidera provare il gioco on-line consiglio Fifa, mentre a chi vuole giocare la “Champions League” raccomando Pes. Crysis 3Crysis 3 di Jacopo Massimino (2D) Siete stanchi dei soliti videogiochi? Prenotate il nuovo “Crysis 3” ambientato nella grandissima New York, in cui dovrete sopravvivere facendovi strada tra molti soldati e carri armati. Un'esperienza indimenticabile grazie alla ultimissima grafica prodotta dalla Grymetek e alle tantissime difficoltà di gioco, adatte per i meno
  • 18. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 18 abili e i più esperti. Il protagonista si chiama Prophet ed è un soldato che si vuole vendicare nei confronti dei “ Cell “, che sono una squadra di soldati e alieni provenienti da un pianeta sconosciuto. Nel gioco sono presenti molte armi, tra cui pistole mitra e armi aliene. Ma perché i ragazzi amano tanto i videogiochi? Abbiamo raccolto l’opinione di alcuni studenti super-extra-mega-stra-appassionati! Domanda: “Quante ore passi davanti ai videogiochi?” Alì (2A): “D’estate anche quattro o più, se non mi chiamano a fare altro.” Domanda: “Perché ti piacciono i giochi di armi?”. Steven (2C): “Perché conosco tanti tipi di armi di ogni genere e mi sento un esperto. E poi sparando e colpendo i nemici mi sfogo di tutta la rabbia che ho.” Domanda : “Perché i videogames sono il tuo gioco preferito rispetto agli altri?”. Tommaso (2C): “Perché supero tanti livelli e divento sempre più bravo, così ho una grande soddisfazione e mi sento felice.” Squadra emergenteSquadra emergente di Marianna Vendrame (2D) L’hockey è uno sport non molto conosciuto in Italia, ma è fantastico e divertente. Questo sport è praticato soprattutto in America, lì si gioca sul ghiaccio. Invece qui a Treviso si gioca su pista con i pattini a rotelle. Le squadre sono miste, cioè maschi e femmine giocano assieme. Noi ci alleniamo a Santa Maria del Rovere in vie delle Acquette. La nostra squadra si chiama RHINOS TREVISO (perché siamo forti come rinoceronti) e l’anno scorso siamo arrivati secondi in Italia. Siamo tutti amici e uniti, ridiamo e scherziamo tutti assieme e non escludiamo nessuno. Stiamo cercando altri giocatori, quindi vi aspettiamo!!! Accendete i motoriAccendete i motori di Alì Afifi (2A) Io vado matto per i motori e mi piace Jeremy Clarkson, che è il conduttore di TOP GEAR, una trasmissione televisiva che tratta di automobili. Jeremy ha circa cinquant’anni ed è una persona molto saggia nelle decisioni e persino nella scelta delle auto. Non so perché abbia scelto un’auto da 400 mila euro (è una Toyota gt86 di 200 cavalli). Jeremy deve provare le auto su un circuito: pensate a quante auto abbia provato di tutti i modelli come la Ferrari, Lamborghini e anche la BUGATTI! Voi pensate che il suo lavoro sia divertente, come pensano gli altri spettatori, invece no; lo dice all'inizio della rivista di TOP GEAR di gennaio 2013. Ecco cosa dice: "A volte, il
  • 19. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 19 mio lavoro è talmente stressante che vorrei piangere. Mi capita di non trovare sufficiente spazio in cortile per tutte le auto che devo guidare." Vorrei avere io questi problemi ;-) Adesso vi presento una formidabile auto tra quelle che lui ha provato: FERRARI 458 ITALIA Se mettete piede sulla Ferrari non scenderete più da quel bolide, perché questa auto ha molta andrenalina da sprecare. È un’auto molto forte e con i suoi 325 km/h fa impazzire chi lo guida. Rossa fiammante fa abbellire il modello. Le caratteristiche: PREZZO:198.642 $ - CAVALLI:570 cv - CAMBIO:s/7 - TRAZIONE:p - 0- 100:3"4 - km/h:325 - kg:1380 Quante medaglie!Quante medaglie! di Simone Pillon (1A) Quest’anno nel secondo quadrimestre molti di noi possono fare un secondo rientro tutto dedicato allo sport, con la nostra prof. Ceffis di Educazione Fisica. Da febbraio ci siamo allenati nella varie specialità e abbiamo fatto le selezioni d’Istituto, finché venerdì 12 Aprile un gruppo di noi ragazzi di prima, seconda e terza media, che ci eravamo qualificati nelle varie discipline, abbiamo partecipato ai giochi studenteschi provinciali di atletica a Mogliano. Saliti in corriera e in mezz’ora abbiamo raggiunto lo stadio comunale di Mogliano. Qui, dopo esserci cambiati, ci siamo sistemati in tribuna e abbiamo aspettato il nostro turno. Le prime a gareggiare sono state le categorie ragazzi e ragazze di salto in alto, vortex e peso e…. whao, è stato un vero successo! * Andrea Rossetto cl.3A ha conquistato un bronzo in salto in alto. * Matteo Spigariol cl.1A un argento in salto in alto. * Martina Zago cl.1C un oro in salto in alto. * Roberta Blonda cl.1A un bronzo in vortex. A questo punto si è passati alle gare di salto in lungo, corsa ad ostacoli e infine ci sono state le gare di velocità in cui… provate a indovinare! * Simone Pillon cl.1A ha conquistato un argento. * Veronica Favaro cl.1B un argento. * Chiara Trevisiol cl.3A un bronzo. Dopo la velocità hanno gareggiato gli atleti di resistenza e dopo vari sforzi: * Sebastiano Del Sie cl.3A ha conquistato un bronzo. Per concludere ci sono state le staffette. Alla fine di questa giornata, con la nostra prof. Ceffis soddisfatta e felice, siamo tornati a scuola dove, dopo una foto ricordo, siamo entrati in classe e i nostri compagni ci hanno festeggiati.
  • 20. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 20 Una ginnasta tra noiUna ginnasta tra noi di Adalgisa Scarcia (2A) Lei è Viola, la mia compagna di classe, ma anche una futura campionessa mondiale di ginnastica artistica. Viola Trinca ha tredici anni e pratica ginnastica artistica da quando aveva sette anni. Adalgisa: Buongiorno Viola. Prima di tutto, volevo ringraziarti per questa intervista. Vuoi presentarti ai nostri lettori? Viola: Sì, grazie mille. Allora io sono Viola Trinca, sono una ragazza di tredici anni e pratico ginnastica artistica da sette anni. Io: Da quanto tempo! Com’è iniziata la tua passione? Viola: La mia passione è iniziata quando, da piccola, guardavo le campionesse di ginnastica artistica come il mio idolo Vanessa Ferrari. Io: Dove ti alleni? Viola: Ho iniziato in una piccola palestra per un anno, poi mi sono trasferita al Circolo Noi di Pero, e ora mi alleno al Gymnasium di Villorba. Io: A quanti anni ha conquistato la tua prima medaglia? Viola: La mia prima medaglia, come società, l’ho ricevuta quando avevo 6 anni, mentre quella individuale a 10 anni. Io: E la tua prima coppa? Viola: Le mia prima coppa di società quando avevo 7 anni, mentre quella individuale a 10/11 anni. Io: Fino ad ora qual è stata la tua gara più importante? Viola: La mia gara più importante è stata la nazionale dell’anno scorso a Pesaro, dove abbiamo fatto una gara di squadra e ci siamo confrontate con le più brave atlete d’Italia. Ci siamo conquistate il ventesimo posto su 60 squadre. Io: Quale sarà la tua prossima gara importante? Viola: La mia prossima gara più importante sarà la Coppa Italia che si svolgerà dal 27 al 29 giugno a Pesaro. Io: Sarà una gara individuale o a squadra? Viola: Questa gara sarà a squadre mentre quella che si svolgerà tra il 22 e il 24 giugno dove?, è poco importante ma sarà individuale. Io: A queste due gare ti senti preparata? Viola: Abbastanza! Io: Perché? Viola: Sugli attrezzi sono molto brava ma, siccome ci devono cambiare il collettivo nel quale cui mi trovo molto bene, spero di fare bene lo stesso. Io: Scusa, ma cos’è il collettivo? Viola: Il collettivo, è una coreografia composta da 4 o 6 persone che eseguono delle prese acrobatiche artistiche, con una base musicale solo strumentale. Io: Un’ultima domanda, quante medaglie e coppe hai ricevuto? Viola: Ho ricevuto minimo una ventina di medaglie e ben cinque coppe importanti.
  • 21. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 21 Io: Qual è la tua medaglia o coppa per te più significativa? Viola: La mia medaglia più significativa è quella che ho conquistato arrivando seconda all’assoluto e quindi sono vice-campionessa regionale. Io: Ti ringrazio per la pazienza e la disponibilità che hai avuto e ti auguro di raggiungere grandi risultati nelle prossime gare! Viola: Grazie mille, vi farò sapere! Tanti laboratori…Tanti laboratori… tante curiositàtante curiosità di Giada Atzeni (1C) Noi ragazzi della prima media “Don Milani” al giovedì abbiamo nove laboratori a cui partecipano 12 studenti di tutte le quattro sezioni. Nella nostra scuola ci sono molti laboratori letterari e scientifici, quelli letterari sono: giochi linguistici con la prof. Amadio, letteratura animata con la prof. Salvadori, il giornalino dei ragazzi con la prof. Reginato, sketch-up (video-scenette) con il professor Longato e grammatica con la professoressa Pipolo. Quelli sciantifici sono: recupero di matematica con il prof. Magaraggia, esperimenti di scienze con il prof. Carniel, giochi logici-matematici con la prof. Tuon e il ”Mago dei numeri” con la prof. Cossin. Il primo quadrimestre ho partecipato a un laboratorio dove facevamo delle letture animate e mi è piaciuto molto imitare con la voce le diverse emozioni, ad esempio piangere, essere arrabbiati o contenti. In questo secondo quadrimestre faccio parte del laboratorio del giornalino, ma un giorno ho partecipato al laboratorio di scienze, perché la mia professoressa era assente. I ragazzi stavano facendo un esperimento con lo scopo di vedere in quanto tempo e a che temperatura l’acqua bolliva: prima senza sale, poi con due cucchiaini e poi con quattro. È stato molto interessante conoscere un altro laboratorio, anche se solo per un giorno. Così ho pensato che sarebbe bello che ogni giovedì si cambiasse laboratorio per la curiosità di conoscerli tutti!!! Scrivere per divertireScrivere per divertire di Eva Voltarel (1A), con i contributi della classe La nostra classe 1^A ha partecipato ad un laboratorio di scrittura creativa con lo scrittore Vilfred Moneta, autore del libro per ragazzi “Mimmo e l’arcipelago di Berga Berga”. * A che età ti sei appassionato alla scrittura? Vilfred - Da piccolo ero molto timido e quasi non parlavo, mi esprimevo disegnando; alle medie mi sfogavo torturando con delle caricature i miei insegnanti più antipatici. Prima mi sono appassionato al disegno e solo dopo (verso la metà delle superiori) ho iniziato a leggere e mi sono appassionato alla lettura e alla scrittura. * Come ti senti quando scrivi? V. - Per scrivere devo trovare divertente quello che faccio, altrimenti se è noioso ciò che scrivo non ci riesco. Avrei voluto fare il comico, per questo cerco di far ridere la gente con i miei disegni e i miei racconti.
  • 22. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 22 * Nel tuo stile, sei stato influenzato da qualche scrittore? V. - Sì, da Stefano Benni, che è stato il mio maestro di scrittura e per me è un modello di comicità. In classe vi ho letto alcune parti dei suoi libri, perché è un grande inventore di personaggi fantastici. * Perché ha scelto di scrivere un romanzo di genere fantastico? V. – Da sempre piace la fantascienza, da piccolo volevo fare l’astronauta e viaggiare in altri mondi. *Alcuni personaggi del suo libro li hai inventati da bambino? V. - Considerando che ho ben tre nomi, Camillo Elio Vilfred, quando ero bambino facevo fatica a pronunciarli tutti così per primo ho imparato Camillo e tutti mi chiamavano Mimmo: da qui prende il nome il protagonista del mio libro. *Secondo te, quali caratteristiche o qualità bisogna avere per diventare uno scrittore? V. – Chi scrive deve divertirsi nel fare quello che fa e come lo fa: più fantasia hai, più costruisci cose incredibili, più ti piace quello che fai. *Quanto ci metti a scrivere un libro? V. - Per ideare e stampare il libro di Mimmo ci ho impiegato quasi otto anni, ovviamente non a tempo pieno, perché non è questo il mio lavoro principale (non si vive solo scrivendo libri). Prima ho inventato e disegnato i personaggi, poi li ho fatti incontrare e ho inventato la storia. Proprio come avete fatto anche voi durante il laboratorio. *Come ti sei sentito quando hai finito di scrivere il libro? V. – Ho avuto una crisi, ho dovuto staccarmi da quelle pagine e vedevo il vuoto davanti. * Perché ha scelto di scrivere un romanzo di genere fantastico? Dopo aver scritto il primo libro, come ti sembra scrivere il secondo? V. – Mi sento più forte. Se scrivi il primo libro, poi ti senti sicuro di poterne scrivere altri, perché quando hai fatto una cosa, sai che puoi rifarla. *Cosa stai scrivendo ora, altre storie o romanzi? V. – Sto scrivendo una serie di racconti su altri animali fantastici molto “alcolici” di cui sto facendo anche le vignette, i Trevigianimali. E poi una storia fantasy riguardante un drago e un mezzo pollo che devono liberare una principessa che uno pensa sia una draghetta, l’altro una pollastra. Anche questo è un libro illustrato, ma non da me. * Hai mai avuto il blocco dello scrittore? V. - Sempre, fa parte dello scrivere! Prima di scrivere devi avere in mente cosa vuoi scrivere. È come fare un viaggio: prima di partire devi decidere dove andare, quanto stare via, cosa portarti, con chi andare… Un libro per l’estateUn libro per l’estate di Simone Pillon (1A) MIMMO E L’ARCIPELAGO DI BERGA BERGA ed. Nobeer, 2011 p.282, 12.00 euro Disponibili 2 copie nella biblioteca scolastica. Siete stanchi delle solite facce? Se dite di sì, Mimmo e l’arcipelago di Berga Berga è la risposta! Dietro la copertina di questo libro vi aspettano un mondo avventuroso in cui vivono strani animali fantastici e divertenti.
  • 23. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 23 La moda fai da teLa moda fai da te di Alexia Cautis (3C) Vi è mai capitato di guardare nell’armadio e trovare i soliti vestiti amorfi che non vi dicono niente, lì in fondo in un angolino? A me sì e quando il prof. Colonna ci ha parlato di un compito di Arte da fare sulla moda ho subito pensato a loro. Per la prima lezione, io e alcune mie compagne abbiamo portato a scuola nastrini, bottoni collane e passamaneria varia e poi abbiamo incominciato la metamorfosi di alcuni abiti. Inizialmente avremmo voluto cucire dei vestiti partendo dal modello, ma poi abbiamo realizzato che era decisamente troppo difficile per noi. Così abbiamo usato come base di partenza una gonna verde e una maglietta senza maniche nera. Però avevo dimenticato ago e filo, così abbiamo usato la colla Vinavil: pessima idea. In un attimo era già tutto incollato, ma quanto sarebbe durato? L’ho scoperto a casa quando i nastrini hanno incominciato a pendere e i bottoni a cadere. Allora mi sono rimboccata le maniche e ho preso ago e filo per riattaccare tutto. Devo dire che il risultato vale tutti i tagli che mi sono fatta: sul bordo vicino all’orlo abbiamo fatto una specie di zig zag con un nastro verde scuro, sulle finte tasche posteriori abbiamo cucito perline argentate e fiocchetti verdi, abbiamo riattaccato i bottoni sulle tasche anteriori e usato una nastro anch’esso verde come cintura. La lezione seguente ci siamo occupate della maglietta: abbiamo cucito una collana a grandi perle bianche e nere sul davanti e poi abbiamo aggiunto un nastro bianco piuttosto spesso sopra una fascia di paillettes preesistente sul bordo della maglietta. Altre mie compagne invece hanno rotto (di proposito) una collana e con i pezzi rimasti ne hanno fatto due braccialetti, mentre un altro pezzo è stato aggiunto sull’apertura di una piccola borsetta nera. La cosa bella è che oltre ad un buon voto sul registro in Arte e all’impagabile soddisfazione di poter dire “l’ho fatto io”, ho anche reso carini dei vestiti che altrimenti non avrei indossato. E tu, cosa farai con quei vestiti amorfi, lì in fondo all’armadio? Intervista virtualeIntervista virtuale di Eva Voltarel (1A) Amici della musica e del ballo, avete mai sentito parlare di Psy?! Non ci crederete ma io, modestamente, sono riuscita ad intervistarlo… anche se solo virtualmente! La persona che ormai tutti conoscono è l’artista più conosciuto e famoso del momento: Psy, il cantante coreano che ha scatenato la voglia di ballare dentro i nostri cuori. Pensate che la sua canzone Gangnam Style su You Tube ha avuto più di un miliardo e mezzo di click!
  • 24. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 24 Eva - Psy, è questo il tuo vero nome?? Psy - Il nome Psy è un nome d’arte che ha origine dalle iniziali del mio vero nome: Park Jae-Sang. Eva - Grazie a cosa credi di essere diventato così famoso? Psy - In Corea sono molto famoso per le mie coreografie comiche ed energiche che simulano quasi una cavalcata. Penso perciò che la mia allegria e spensieratezza siano piaciute anche al resto del mondo. Eva - Come ci si sente ad essere famoso, un Vip? Psy - E’ una sensazione molto bella perché i fan mi sostengono sempre e mi fa sentire apprezzato quando giro il mondo e sento la mia canzone Gangnam Style. Eppure, come ogni cosa bella, anche per il mio lavoro esiste un lato negativo: ogni tanto è stressante essere assaliti dai fan che urlano quando mi vedono, che si mettono a fare foto oppure che vogliono un autografo. Per non parlare di tutte le richieste che ricevo per insegnare il mio ballo. Ma questo è il mio lavoro e mi ripaga il grande successo. Eva - Da dove hai preso l’ispirazione per la canzone Gangnam Style? Psy - Prima di trasferirmi negli Stati Uniti abitavo a Gangnam, uno dei quartieri più chic di Seoul, lì ogni persona doveva essere meglio dell’altra per poi vantarsi e la canzone dice proprio che il vero stile di Gangnam è “Oppa”. Oppa è un’espressione coreana usata dalle donne per riferirsi ad un uomo più grande o un fratello maggiore, quindi per i ragazzi è un modo per mettersi in mostra e conquistare le ragazze. Eva - Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Psy - La mia speranza è di riuscire a restare sulla cresta dell’onda anche con una seconda canzone Gentleman e di non essere ricordato solo come il tormentone più cliccato della storia del pop. Eva – Grazie Psy, ma allora dietro al tormentone che noi ascoltiamo 24 ore su 24 ci sono anche dei significati. Come dice la canzone: “più in alto dell’uomo che corre c’è l’uomo che vola.” Castello di vetroCastello di vetro di Cristopher Villanova (1B) Pochi giorni fa mi è capitato di ascoltare la canzone “Castle of glass” dei Linkin Park’s alla televisione. Mi piace perché parla di una storia vera: un generale militare fa le condoglianze a una moglie e il suo bambino perché gli era morto il padre. Il ragazzo cerca di consolarsi attraverso i ricordi del papà, come foto documenti e altre oggetti, e ad un certo punto al suo fianco compare il fantasma di suo papà, ma lui non lo vede. Poi molti anni dopo il ragazzo diventa lui generale e va a fare le condoglianze ad una bambina che ha perso suo padre. Questa canzone mi ha colpito perché al giorno d’oggi tutti noi ragazzi sbuffiamo e ci lamentiamo dei nostri genitori, che persino ci disturbano. Io invece, da quando ho sentito quella canzone, ho capito che la famiglia è la cosa più bella che abbiamo.
  • 25. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 25 AmiciziaAmicizia di Eva Voltarel (1A) Amicizia... una parola molto usata ma non sempre valorizzata; una parola allegra e sincera, semplice ma complessa. La parola più usata tra due amici ma non sempre vera. Una parola che a volte fa soffrire una parola che fa comparire il sorriso sui volti tristi … AMICIZIA. L’amiciziaL’amicizia di Nicole Todesco (2D) L’amicizia è un valore molto importante nella mia vita, soprattutto per una ragazza della mia età. Avere degli amici nella nostra vita con cui condividere momenti di felicità e tristezza è fondamentale. Per questo non riesco ad immaginare una vita senza amici. Infatti gli amici sono una parte fondamentale della nostra vita e non tutti che conosciamo sono nostri amici. L’ amico è colui che ci sta accanto nei momenti di bisogno, che ci dà consigli, che ci consola; è colui al quale possiamo raccontare i nostri segreti, colui che ci fa sorridere sempre, che non ci permette mai di piangere. La cosa più importante in un rapporto di amicizia, secondo me, è il rispetto, la sincerità, la comprensione e la complicità. L’amicizia è un legame molto profondo e può esistere tra più persone. Ho un carattere aperto, grazie al quale riesco ad avere dei buoni rapporti di conoscenza con tutti, ma di vera amicizia solo con alcuni. Il mio migliore amico è un ragazzo che frequento dalla scuola elementare con cui ho condiviso esperienze belle e brutte, risate e lacrime; noi siamo molto uniti, scherziamo spesso e ci divertiamo molto, questo amico mi aiuta a crescere e cresce con me e credo che sia in perfetto accordo con lui. Anche se non ci frequentiamo regolarmente, sappiamo che possiamo contare l’uno sull’altro. Concludo affermando che gli amici sono da ritenersi come l’acqua nel deserto, cioè indispensabile per poter vivere bene.
  • 26. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 26 L’angolo dellL’angolo della postaa posta di Ylenia Niceforo (1A), disegno di Mattia Barzi (1D) Carissima Ylenia di Sn@ck News, sono Giulia e ho tredici anni. Questa è la prima volta che vi scrivo. Volevo chiedervi un consiglio che per me è molto importante. Da tre settimane stavo con il MIO fidanzato di nome Luca, a questo boy piaceva però la mia Best ed io non ne sapevo niente … UFFAAA!! Qualche giorno fa mi ha lasciata ed è andato a fare la dichiarazione alla mia Best e lei ha accettato, perché le piaceva molto anche se non me l’ha mai detto, forse per non farmi soffrire!!! Lei mi ha chiesto se volevo essere ancora la sua Best, ma sinceramente non voglio perché so già che se dirò di sì soffrirò a vederli ogni mattina mano nella mano o a baciarsi. COSA DEVO FARE??? Grazie mille :-) Giulia __________________ Cara Giulia, tu hai bisogno di un po’ di tempo per “superare” questo piccolo trauma di vederli insieme, però la miglior cosa da fare è di tornare a parlarsi… magari non in presenza di Luca. Vedrai che con il passare del tempo troverai anche tu il ragazzo ideale che ti sappia capire ed amare… perché quello giusto non era di certo Luca! Scommettiamo? Quindi non vale la pena di perdere un'amica per il ragazzo sbagliato. CIAO! Amori alla Don MilaniAmori alla Don Milani di Eva Voltarel (1A) e Tabita Mattiuzzo (1C) Alle medie tutto cambia, ma soprattutto gli amori e qui alla Don Dilani ce ne sono di tanti tipi! - Lui ama lei… ma lei non ama lui ? - Lei ama lui… ma lui non ama lei :’-( - Tutti e due si amano… ma poi si mette in mezzo quello/a invidioso/a e rovina tutto; - Due amiche si innamorano… dello stesso ragazzo ? - Tutto va bene ma poi lui/lei… si innamora di un altro/a :’-( - Un ragazzo/a si innamora di due due ragazze/i ed è costretto/a a sceglierne solo uno/a ^o^ - Lui/lei la/lo tradisce… per un'altra/o ? Infine, la specie di amore più bello (e che solitamente dura di più) è L’AMORE RICAMBIATO: - Lui è cotto di lei e lei impazzisce per lui, punto! Poesia d’amorePoesia d’amore di Lara Furlan (1D) Sono qui, immobile, penso a lui, a noi, a loro. Come un bicchiere pieno che cade, e l'acqua? Non c'è più. Come un fiore senza seme. Come un testo senza punteggiatura; niente avrebbe senso. Senza inizio non c'è fine. Senza odio non c'è amore. Senza paura non c'è coraggio. Senza vita non c'è morte. Non mi rimane altro che un piccolo ricordo di una nostra piccola storia.
  • 27. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 27 Parole d’amoreParole d’amore di Eva Voltarel (1A), disegno di Mattia Barzi (1D) BASTAVI TU Tra mille sorrisi ho visto il tuo; tra mille voci ho sentito la tua; tra mille odori ho riconosciuto il tuo; da quando sono nata ho assaporato veramente solo un giorno quello in cui ti ho conosciuto. QUANDO UN GIORNO Quando diventerò adulta vorrò tornare bambina; quando inizierò a pensare non mi servirà più; quando finalmente diventerò muta avrò bisogno di parlare; quando diventerò sorda avrò bisogno di ascoltare; quando diventerò cieca avrò bisogno di vedere; quando smetterò di innamorarmi avrò finalmente trovato il mio grande amore. DONNADONNA di Ylenia Niceforo (1A) Quarantasei donne uccise dal compagno in Italia in questi primi quattro mesi del 2013, con una media che supera i cento femminicidi all'anno. E' arrivato il momento di dire basta! Se mi ami, non picchiarmi. Se mi odi, non amarmi. Se mi vuoi, tienimi, ma non molestarmi, perché no sono una bambola non sono una pezza, ma sono una Donna, una persona come te. Disegno di Aurora Mancuso (3A) Seguiteci su SN@CK NEWS on-line! Troverete tutti gli articoli in versione integrale e OGNI SETTIMANA ne verranno pubblicati di nuovi. Invia il tuo articolo a: snacknews.maserada@gmail.com
  • 28. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 28 È solo un attimoÈ solo un attimo di Elisa Bisetto (2D) Tante volte, durante la nostra vita, compiamo delle azioni di cui poi ci pentiamo. Tante volte vorremo poter tornare indietro, poter cancellare quell’avvenimento, compiutosi per una distrazione, per non aver ascoltato i nostri genitori, i professori, i fratelli e sorelle; ma ciò non è possibile e a noi tocca sopportare le conseguenze senza poterci fare nulla. In questa lettera, ricordo una mia amica che morì all’età di dieci anni. Maserada, 19 febbraio 2013 Cara Silvia, come stai? Io bene, anche se vorrei poterti abbracciare. Ormai è da parecchio tempo che non ci vediamo e mi incuriosisce molto sapere dove sei e come stai; se i tuoi capelli sono ancora di quel bellissimo colore dorato, se i tuoi occhi brillano ancora di quel colore azzurro acceso, ma soprattutto vorrei sapere se sei ancora così strana (nel senso buono), se conosci ancora solo il ridere e non il piangere, se sulle tue labbra appare ancora quel sorriso malizioso che fino a poco tempo fa era la causa dei nostri litigi. Mi manca il tuo umorismo, i tuoi occhi svegli e il tuo parlare continuo. E tutto solo per quel giorno in cui non abbiamo guardato prima di attraversare la strada, è bastato solo un secondo per non vederti più, per non avere più l’amica del cuore, per perdere una delle cose più preziose che avevo al mondo. Avevamo passato assieme così tanto tempo che quando ho saputo che tu non c’eri, che il tuo cuore aveva cessato di battere, che non avrei mai più sentito la tua voce, la tua risata e che non avrei mai potuto confidarmi con te, mi sono lasciata andare: volevo smettere di vivere. Tante volte mi tornano in mente i numerosi momenti passati assieme, le corse per scappare da mia madre, le litigate per chi doveva usare la pedina a candela e per chi doveva essere la banca o l’hotel… Quanto vorrei poter tornare indietro, fare in modo che non fosse accaduto, poterti riavere accanto. Tutto perché non abbiamo ascoltato i nostri genitori. Mi manchi molto e, se potessi esprimere un desiderio, esprimerei quello di riaverti qui accanto. Ely Romania, terra miaRomania, terra mia di Andrei Veres (2B) Come vi posso descrivere l’emozione che avevo quando ho dovuto lasciare le mie terre. È successo così all’improvviso un giovedì mattina. Mia madre mi disse che dopo quattro giorni dovevamo partire per l’Italia. Il giorno prima di partire ho fatto visita ai miei amici favoriti. E il giorno dopo dovevo partire. Sono andato da tutti i miei amici, vicini e parenti, poi è arrivata l’auto e il mio cuore si spezzò in due parti: una la volevo lasciare dove ero nato e l’altra la volevo portare con me. Arrivato il momento di partire, vedevo tutti i miei parenti che mi salutavano; ho guardato indietro e ho visto mio zio che si tolse il capello: ”Ricordati che in qualsiasi posto tu andrai, qua a casa c’è ancora un vecchio che ti aspetta” - mi diceva - “Guarda intorno e dove andrai troverai gli stessi posti”. Ancora non credevo che dovevo andare. Il mio cuore batteva a 80 all’ora per l’amore che avevo per quel posto. Avevo un centinaio di farfalle dentro allo stomaco e sentivo che per me veniva la fine del mondo: non potevo accettare di non vedere più il mio paese per chissà quanto tempo.
  • 29. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 29 Insalata di FiabeInsalata di Fiabe di Beatrice Pozzobon (1A) C'era una volta un bimbo chiamato Calzino Azzurro proprio perché indossava sempre dei calzini azzurri. Viveva con il papà falegname e la mamma casalinga in una piccola casa immersa nel verde e tra i boschi. Suo papà andava tutti i giorni a tagliare alberi lontano da casa, nel bosco dei faggi, per fare mobili e con gli scarti riscaldava la casa. Calzino Azzurro andava spesso a trovare suo padre al lavoro nel bosco; un giorno il papà gli disse: “Procurami del cibo e portamelo nel bosco perché voglio prendermi avanti con il lavoro. Vai al supermarket, senza passare però per la scorciatoia, anche se è la via più breve, altrimenti di certo incontrerai dei pericoli.” Calzino Azzurro partì così di gran corsa con la sua BMX e passò davanti al campo sportivo dove Bollicino, detto “il portierino”, lo chiamò per fargli tirare qualche rigore. Perse così del tempo, per recuperare il tempo perso pensò allora di prendere la scorciatoia vietata dal padre. Non si fermò con nessun altro per strada, ma si accorse della Banda Bassetti. Da tempo quei cinque tipacci volevano rubagli la BMX allora lui corse anche più veloce del veloce. Arrivato al supermarket entrò di fretta e non legò la bici perché pensava di metterci poco. Invece i mise tanto alla cassa e all'uscita la BMX non c'era più! Pensò di chiedere aiuto al Bassotto-poliziotto (inviato speciale di “Striscia la notizia”) per farsi ridare la BMX dai fetenti Bassetti. Dopo una lunga lotta a base di pugni e di manganellate, i Bassetti si arresero e restituirono la BMX. Calzino ringraziò il Bassotto-poliziotto e si lanciò a razzo verso il bosco; saltò Bollicino che lo aspettava per il secondo round, non si fermò e gli diede la partita vinta. Giunto nel bosco dei faggi trovò il papà furibondo per il ritardo e affamato come il lupo di Cappuccetto Rosso. Ma il vecchiaccio perdonò Calzino Azzurro anche quella volta e… non se lo mangiò!! Horror: Il sorellicidioHorror: Il sorellicidio di Giorgia Nardin (2B) Io e mia sorella Arianna non siamo mai andate d’accordo, perché lei voleva sempre sapere tutto e voleva aver ragione anche quando sbagliava. Questo mi faceva arrabbiare molto, anche perché la mamma le dava sempre ragione, le comprava dei bei vestiti e uscivano sempre insieme senza di me. Io ero così gelosa che decisi di ucciderla, perché volevo che la mamma guardasse solo me ma non lei. Però dovevo pensare bene al piano. Tutto successe in una sera d’estate quando c’era un forte temporale. Stavamo andando a trovare i nonni, quando un lampo colpì il motore della nostra macchina, che prese fuoco. Mia sorella prese molta paura, la macchina sbandò e andò a finire dentro il fiume lì vicino. Io sono stata veloce e mi sono gettata fuori dalla macchina, ma Arianna era stata lenta come il solito ed era finita in acqua. Dalla strada la sentivo urlare, chiamava il mio nome ma io ero troppo presa dalla gelosia per andarla a salvare, e intanto mi dicevo che lei non sapeva nuotare e che sarebbe sicuramente morta affogata. Sapevo che mi stavo comportando male e che solo io potevo tirarla fuori perché solo io sapevo nuotare, ma quella volta era il momento giusto per liberarmi di lei. Se l’avessi aiutata la mamma avrebbe guardato solo mia sorella e io sarei stata dimenticata. Arianna continuava a urlare il mio nome fino a quando non si sentì più allora, per non fare capire alla polizia che non avevo cercato di salvarla, mi tuffai in acqua. Nessuno sa la verità; anche se non ho ucciso mia sorella con le mie stesse mani, è come se lo avessi fatto. Però la cosa non mi preoccupa perché adesso tutti mi vogliono bene, tutti mi portano in giro e guardano solo me.
  • 30. maggio 2013 – Anno 1 – numero 0 30