1. “COMPAGNIA DELLE ARTI”
ASSOCIAZIONE DI PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI SINTONICI
PER PRODURRE E DIFFONDERE L’ECONOMIA DELLA CULTURA
AD ACQUAVIVA DELLE FONTI E NELLA PUGLIA
Via C. Goldoni, 2 – 70021 Acquaviva delle Fonti (Ba)
e-mail certificata: compagniadellearti@pcert.postecert.it
e-mail: compagnia.arti@virgilio.it
COMUNICATO
.….CICLICITA’ POLITICHE LETALI
FEBBRAIO 1996 / FEBBRAIO 2014
DOPO ANNI DI SOFFERTA EVOLUZIONE (CON OPERE) PER L’ATTUALITA’ DEL PARTENARIATO CHE
PROMUOVE CON LA REGIONE PUGLIA UN PIANO DI RIQUALIFICAZIONE STRATEGICA DEL
TERRITORIO LOCALE IL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28/02/2014 NEGA OCCUPAZIONE CRESCITA E
SVILUPPO
In conseguenza degli esiti della deliberazione del Commissario Straordinario del Comune di Acquaviva delle
Fonti n° 796 del 15 giugno 1994 (cui aderirà con deliberazione di Giunta Municipale n° 327 del 26 maggio
1995 il Comune di Cassano delle Murge), dal verbale della 3a
Commissione Consiliare riunitasi il 20 e 27
febbraio 1996, emerge la scelta degli amministratori comunali nei riguardi del “Rapporto sullo studio per la
ricerca dei metodi e dei mezzi per una ipotesi fattibile di sviluppo del bacino di Curtomartino, della Vecchiara e
dell’area archeologica di Salentino nel territorio dei Comuni di Acquaviva delle Fonti e Cassano delle Murge in
Terra di Bari”.
Conclamata l’11 gennaio 1996 la necessità di una tempestiva analisi del Rapporto, la produzione del relativo
parere consultivo sul proposto “Patto Territoriale” o “Accordo di Programma” e ogni relativa determinazione
consiliare, da quel verbale si evince:
- “…la necessità che l’Ente Locale esca dalla logica dell’intervento straordinario e della politica
assistenziale garantendo e facilitando il processo di composizione degli interventi fondati sulle
valenze e potenzialità economiche, sociali e culturali del territorio locale…”;
- “…le conclusioni del Rapporto…risultano coerenti con la necessità di sollecitare le risorse locali a
rendersi protagoniste per lo sviluppo del territorio…è opportuno che il Sindaco provveda a
regolamentare il lavoro da farsi ed in particolar modo a disciplinare l’eventuale Conferenza dei Servizi
partendo dal disposto della deliberazione del Commissario Straordinario n° 796 del 15/6/1994…”;
- “…bisogna convenire che gli spazi d’azione per creare ricchezza sono ridotti al minimo, per cui tutte le
iniziative che mirano al conseguimento di questo obiettivo vanno incoraggiate…si augura che il
Rapporto non resti mero esercizio intellettuale come spesso è accaduto nel passato…”;
- “…si prevedono tempi di attuazione molto lunghi per la realizzazione di tale programma…”;
- “…l’Amministrazione comunale…già in ritardo rispetto agli inviti ricevuti dalla Regione Puglia…è
opportuno che individui il motore locale dell’operazione…”;
- “…stimolante l’iniziativa…interesse prioritario è la valutazione dei vantaggi derivanti alla popolazione
acquavivese…”;
2. “COMPAGNIA DELLE ARTI”
ASSOCIAZIONE DI PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI SINTONICI
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- “…occorre una presenza più attiva dell’Amministrazione Comunale invitandola a trattare gli interessi
generali all’interno di una logica di progetto, condizione indispensabile per l’avvio della procedura del
Patto Territoriale (ndr. Acquaviva)…”;
- “…secondo la deliberazione CIPE i Patti Territoriali rappresentano lo strumento per l’individuazione di
un complesso coordinato di interventi di tipo produttivo e promozionale, nonché di quelli infrastrutturali
ad essi funzionali, ai quali concorre il finanziamento pubblico. Avviare, quindi, un progetto di sviluppo
delle risorse naturali, culturali e produttive, fondando l’idea sul principio del partenariato sociale, è
l’apprezzabile tentativo che si cerca di innestare attraverso il Rapporto in oggetto e riferito ad una
dimensione territoriale ottimale coerente con quanto suggerito dal CNEL…”;
- “…giusto focalizzare la discussione sul merito del Rapporto. Il compito è stato svolto egregiamente. Si
sono individuati obiettivi, parti sociali, enti locali; è stata elaborata una proposta che individua gli
strumenti operativi. Ora bisogna passare ad una fase successiva che comporta maggiore
progettualità di dettaglio…stesura di un protocollo d’intesa…”;
- “…occorre la presa d’atto del Rapporto…suggerendo al Sindaco di partecipare ad incontri che
potranno eventualmente tenersi presso la Regione Puglia…, già precedentemente stabiliti ma
disertati. In questa sede si potranno verificare le condizioni per una possibile definizione dell’avvio
della procedura del Patto Territoriale Acquaviva…”.
Al 28 febbraio 2014 risulta varato il solo “Patto Territoriale Sistema Murgiano” con risultati pressoché
inesistenti per la nostra Città: il “Patto Territoriale Acquaviva” invece, molto apprezzato e sostenuto dalla
Regione Puglia, sostenuto anche dalla deliberazione del Consiglio Comunale n° 20 del 22/03/1996, fu ben
presto lasciato cadere per responsabilità politiche degli Amministratori locali.
Le stesse, neutralizzarono la vitalità dell’abstract sull’istituzione di un “Centro polifunzionale ricettivo e
autosufficiente per attività motorie in acqua e nei percorsi acquatici specifici” presentato al 2° meeting
nazionale Rete Italiana Città Sane OMS di Trieste dal Comune di Acquaviva delle Fonti e Ospedale Miulli.
Successivamente, sfuggirono invece agli artigli della miopia politica la predisposizione e l’organizzazione di
workshop e gli atti utili al decollo dell’ambìto Accordo di Programma “Acqua, Salute e Cultura”.
Acquaviva delle Fonti ha avuto così anche il suo nuovo Ospedale Miulli e, attrattiva, risulta oggi degnamente
rappresentata nel riconosciuto Distretto Pugliese del Turismo (2012) per “Turismo dell’acqua, della salute e
del benessere” e “Turismo dell’arte e della cultura” e, quale Piano di Riqualificazione Strategica del territorio
locale, il 28 giugno 2012, in Regione Puglia, ha verificato l’evoluzione, la vitalità e l’attualità del possente
partenariato per l’Accordo di Programma “Acqua, Salute e Cultura”. Urge la seconda indizione della relativa
Conferenza dei Servizi.
Esiste per gli acquavivesi questa importante e originale prospettiva di occupazione, crescita e sviluppo proprio
mentre l’Amministrazione Comunale con delibera di Giunta Municipale n° 11/2014 attesta di non avere
politiche per le attività produttive, specie in Zona Industriale e, conseguentemente, senza risorse, abdica.
Di più, al 28 febbraio 2014, nonostante l’appello rivolto loro il 14/6/2013 (esteso anche a tutti i candidati nella
coalizione PD – SEL – VIVA – NUOVA ACQUAVIVA) per partecipare alla costruzione del “Piano del Sindaco”
(che ancora non c’è), il primo cittadino, con un violento e inaudito comunicato stampa inviato il 20/2/2014 a
3. “COMPAGNIA DELLE ARTI”
ASSOCIAZIONE DI PROFESSIONISTI E IMPRENDITORI SINTONICI
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diverse agenzie, bolla l’Accordo di Programma “Acqua, Salute e Cultura” come il frutto di “studi farneticanti…
illogici…”: allora l’invito del 22/11/1995 al partenariato dell’epoca da parte della Regione Puglia, come pure la
Conferenza dei Servizi del 28/6/2012 presso l’Assessorato Regionale all’Assetto del Territorio, fu delirio
collettivo?
In realtà drammaticamente emblematico è risultato l’atteggiamento delle Conferenze dei Capigruppo nei
confronti della richiesta dei cittadini promotori il referendum popolare per l’occupazione, la crescita e lo
sviluppo e così il conseguente Consiglio Comunale del 28 febbraio 2014, che a norma statutaria non ha voluto
indire alcunché bastevoli 2/3 dei consiglieri, anziché verificare la sola ammissibilità preventiva della proposta
referendaria, è entrato invece nel merito, a vuoto e perfino impedendo audizioni e l’esercizio effettivo della
sovranità popolare mediante partecipazione. Quel Consiglio Comunale ha taciuto – complice e impotente –
quando hanno prevalso arringhe di scherno e calunnia: per protesta, un solo consigliere comunale
abbandonava l’aula.
Miserrimi: nonostante la puntuale segnalazione nella proposta referendaria dei 13 cittadini promotori, poi dei
314 sottoscrittori (20/01/2014 e 10/02/2014), la quasi totalità dei consiglieri comunali, pur espressione
dell’intera comunità acquavivese, ha violato inutilmente una seconda volta lo Statuto Comunale quando hanno
omesso di rimediare al vuoto di disciplina del referendum popolare che necessariamente deve affiancare i
principi generali negli articoli 16 “Referendum consultivo” e 17 “Disposizioni sui referendum”.
Sembra pertanto che la gravità delle scelte consiliari su occupazione, crescita e sviluppo restino ostaggio della
politica d’un tratto, ancora una volta, “malacàrne” (appunto, malvagia): mentre la Città tenta l’impresa per
generare occupazione, crescita e sviluppo, quanti consiglieri comunali intendono impegnare subito la massima
assise cittadina affinché approvi il Regolamento per la disciplina del referendum comunale?
Acquaviva delle Fonti, 10/03/2014
Compagna delle Arti